Apprendimento Motorio
Movimento
Umano e Crescita
apprendimento motoria
motorio
Ricerca delle
sue forme e Classificazione
manifestazioni
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Le Attività Motorie,
correttamente intese e praticate,
permettono di
“educare” e “ formare”
il ragazzo agendo sulla molla dei suoi interessi
personali,
sulle sue aspirazioni e possibilità.
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IL MOVIMENTO
Il movimento corporeo
è una delle manifestazioni dell’intera personalità,
poiché chiama in causa, contemporaneamente,
strutture psicologiche ed organiche.
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IL MOVIMENTO
Sistema senso-motorio
è
un aspetto fondamentale della vita
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IL MOVIMENTO
è il risultato di
adattamenti progressivi,
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Adattamenti
di tutta la personalità dell’uomo
nella totalità.
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PRINCIPI GENERALI DELLO SVILUPPO SVILUPPO DELLA PERSONALITÀ
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PRINCIPI GENERALI DELLO SVILUPPO SVILUPPO DELLA PERSONALITÀ
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PRINCIPI GENERALI DELLO SVILUPPO SVILUPPO DELLA PERSONALITÀ
FUNZIONI /
CAPACITA’
PARTECIPAZIONE
COORDINATIVE
SOCIALIZZAZIONE
CONDIZIONALI
COOPERAZIONE
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Le direzioni del processo educativo:
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FUNZIONE DEL MOVIMENTO
FUNZIONE ADATTATIVA
FUNZIONE COGNITIVA
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FUNZIONE COGNITIVA DEL MOVIMENTO
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FUNZIONE ADATTATIVA DEL MOVIMENTO
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FUNZIONE ESPRESSIVA, COMUNICATIVA E
RELAZIONALE
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Sia la funzione
ADATTATIVA sia quella COMUNICATIVA
sono tanto più ricche quanto più ricca e diversificata è la
gamma di azioni che l’uomo può compiere.
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Alla base di ogni movimento umano vi è la collaborazione di più
strutture corporee
SISTEMA SISTEMA
NERVOSO MUSCOLARE
APPARATO
SCHELETRICO
UNITA’
MOTORIA
MOVIMENTO
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Questo patrimonio motorio
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Gli elementi del repertorio motorio individuale
dipendono dal costituirsi e dal consolidarsi
di circuiti anatomo-funzionali tra cellule del SNC.
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La grande plasticità del S.N.C.
fa si che alcuni di questi
circuiti si formino nel tempo
e altri se ne perdano
in base ad un processo di
selezione delle connessioni
nervose,
legato all’interazione di ogni
individuo nel proprio
ambiente.
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Ogni circuito è frutto di un’attivazione originaria,
esso può conservarsi più o meno a lungo
o perdersi in rapporto alla ripetizione di quella attivazione.
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Gli ADATTAMENTI hanno caratteristiche
FUNZIONALI STRUTTURALI
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IL MOVIMENTO
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
L’analisi parte dal punto di vista neuro-fisiologico che articola
tre le forme possibili di gestione degli atti motori da parte del
nostro sistema nervoso centrale e periferico:
• la motricità riflessa;
• la motricità controllata;
• la motricità automatica.
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
La motricità primitiva
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
La motricità patologica
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
Motricità riflessa
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
Motricità riflessa
Il nascituro dispone di alcuni movimenti riflessi innati legati alla
sopravvivenza.
Oltre a questi, nei primi mesi di vita compaiono altri riflessi
incondizionati:
• il “riflesso di Moro;
• il “grasping” ;
• il “riflesso posturale labirintico”…
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
Motricità riflessa
Un'altra forma di attività riflessa, che integra le reazioni di
raddrizzamento, è costituita dalle reazioni di equilibrio che il
bambino attiva per evitare di cadere e per mantenere l'equilibrio
delle posizioni del corpo umano nello spazio in opposizione alla forza
di gravità.
Questa motricità riflessa innata non scompare nel corso del processo
evolutivo ma si trasforma adattandosi progressivamente alla
acquisizione di nuove tappe e traguardi motori divenendo via via
condizionata dall'ambiente.
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
La motricità automatizzata
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
La motricità automatizzata
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
La motricità automatizzata
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
Il movimento associato
È un movimento non
indispensabile allo
svolgimento di un
compito o di una
sequenza motoria.
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CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO
I Pattern Motori
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CATEGORIE DI MOVIMENTO
• movimenti discreti
• movimenti continui
• movimenti seriali
• movimenti chiusi
• movimenti aperti
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CATEGORIE DI MOVIMENTO
I movimenti discreti
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CATEGORIE DI MOVIMENTO
I movimenti continui
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CATEGORIE DI MOVIMENTO
I movimenti continui
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CATEGORIE DI MOVIMENTO
I movimenti seriali
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CATEGORIE DI MOVIMENTO
I movimenti chiusi
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CATEGORIE DI MOVIMENTO
I movimenti aperti
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CATEGORIE DI MOVIMENTO
I movimenti aperti
Ciò dipende dalla presenza o meno del parapetto e/o dall’altezza del
ponte che potrebbe essere di un metro o di cento metri.
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Traslatori Movimenti rettilinei o curvilinei di parti o del corpo in toto che presuppongono
lo spostamento di tutti i punti del corpo in una unica direzione (es.: situazioni
legate al corpo in volo)
Rotatori o angolari Avvengono quando il corpo o un suo segmento si sposta attorno a un asse di
rotazione (es.: movimenti analitici)
Tabella 1
Classificazioni e aggettivazioni dei movimenti sotto l'aspetto biomeccanico: tipologia e definizioni
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Flessione Movimento che riduce l'angolo tra due segmenti. Avviene sul piano sagittale verso
l'avanti a eccezione dell'articolazione del ginocchio dove avviene verso il dietro. Per il
piede si parla di flessione dorsale verso l'alto e di flessione plantare verso il basso. Si
parla inoltre di flessione o inclinazione a destra o a sinistra per i movimenti dei
segmenti (capo e tronco) posti sull'asse mediano che avvengono sul piano frontale.
Estensione Movimento che aumenta l'angolo tra due segmenti. Può essere considerato il ritorno
dalla flessione. Avviene solitamente sul piano sagittale verso il dietro.
Rotazione Movimento di un segmento attorno a un asse di movimento. Si differenzia in
rotazione interna o esterna (a destra o a sinistra per i segmenti posti sull'asse
mediano) e avviene sul piano orizzontale attorno a un asse longitudinale.
Adduzione Movimento che avvicina un segmento all'asse mediale. Avviene sul piano frontale
verso il dentro
Abduzione Movimento che allontana un segmento all'asse mediale. Avviene sul piano frontale
verso il fuori.
Pronazione Movimento di rotazione dell'avambraccio attorno al proprio asse verso l'interno che
porta il palmo della mano verso il basso.
Supinazione Movimento di rotazione dell'avambraccio attorno al proprio asse verso l'esterno che
porta il palmo della mano verso l'alto.
Tabella 2
Classificazioni e aggettivazioni dei movimenti sotto l'aspetto chinesiologico: tipologia e definizioni
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Protrazione Movimento di rotazione sul piano orizzontale della clavicola attorno all'asse
longitudinale posto all'estremità mediale verso l'avanti.
Retrazione Movimento di rotazione sul piano orizzontale della clavicola attorno all'asse
longitudinale posto all'estremità mediale verso il dietro
Elevazione Movimento traslatorio sul piano frontale della scapola o dell'emibacino verso l'alto.
Depressione Movimento traslatorio sul piano frontale della scapola o dell'emibacino verso il
basso.
Antiversione Movimento del bacino che ruota verso l'avanti attraverso l'asse trasversale e che
porta a una accentuazione della lordosi lombare
Retroversione Movimento del bacino che ruota verso il dietro attraverso l'asse trasversale e che
porta a una diminuzione della lordosi lombare.
Eversione Movimento di rotazione del piede attorno al proprio asse verso l'interno che porta al
sollevamento della parte laterale.
Inversione Movimento di rotazione del piede attorno al proprio asse verso l'esterno che porta al
sollevamento della parte mediale.
Tabella 2
Classificazioni e aggettivazioni dei movimenti sotto l'aspetto chinesiologico: tipologia e definizioni
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I
COMPONENTI PARZIALI CLASSIFICAZIONE CONNOTAZIONI
Forza Movimenti: Connotano differenti livelli di espressione di tensione
Blandi muscolare
Moderati
Intensi
Eccessivi
Massimali
Rapidità Movimenti: Connotano differenti modalità di velocità esecutiva
Lenti
A velocità naturale
Veloci
In accelerazione
In decelerazione
A velocità costante
Resistenza Movimenti di durata: Connotano differenti livelli di durata del movimento
Breve
Media
Lunga
Tabella 3
Classificazioni e aggettivazioni dei movimenti sotto l'aspetto motorio
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I
COMPONENTI PARZIALI CLASSIFICAZIONE CONNOTAZIONI
Mobilità Movimenti: Connotano differenti livelli di ampiezza articolare
Ampi
Di ampiezza naturale
Brevi
Orientamento spaziale Movimenti:
Simmetrici Quando coinvolgono in misura eguale e contemporanea i
segmenti pari (arti) o la parte destra e sinistra dei segmenti
dispari (capo, tronco).
Tabella 3
Classificazioni e aggettivazioni dei movimenti sotto l'aspetto motorio
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I
COMPONENTI PARZIALI CLASSIFICAZIONE CONNOTAZIONI
Ritmizzazione Movimenti:
Cadenzati o a ritmo uniforme
A ritmo variato
Aritmici
Grado di partecipazione del Movimenti:
soggetto Attivi Quando sono compiuti coscientemente per realizzare uno
scopo ben preciso senza alcun aiuto esterno. Sono il mezzo
elettivo per incrementare le capacità dell'uomo.
Possono essere: liberi, aiutati, contro resistenza
Passivi Quando sono eseguiti sul nostro corpo da una forza esterna.
Possono essere in rilasciamento e/o forzati
Misti
Tabella 3
Classificazioni e aggettivazioni dei movimenti sotto l'aspetto motorio
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LE STRUTTURE DEL MOVIMENTO
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LE STRUTTURE DEL MOVIMENTO
Le Posture
Le Posture
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LE STRUTTURE DEL MOVIMENTO
Le Posture
supino/prono/laterale
Decubito Ginocchio
Squadra/max. squadra
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LE STRUTTURE DEL MOVIMENTO
Le Posture
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LE STRUTTURE DEL MOVIMENTO
Le Posture
Le stazioni definiscono i rapporti del corpo con il suolo a carico dei soli arti
(stazioni propriamente dette) o anche del busto (decubiti).
TIPOLOGIE DI STAZIONE
Stazione tipo o fondamentale corrispondente nell'uomo alla posizione in piedi con appoggio
Stazione eretta
plantare simmetrico e completo
Stazione seduta Il corpo è in appoggio con i glutei e con la parte posteriore degli arti inferiori e il busto è eretto
Il corpo è in appoggio al suolo con una o entrambe le ginocchia e il busto è eretto.
Stazione in ginocchio
Esistono numerose varianti
Il corpo è in appoggio al suolo nel decubito prono con tutta la sua parte anteriore, nel
Decubito decubito supino con tutta la sua parte posteriore e nel decubito laterale con una delle due
parti laterali
Il corpo è in appoggio al suolo con entrambe le mani e i piedi.
Stazione in quadrupedia Può essere dorsale o ventrale. In quest'ultimo caso può prevedere o meno l'appoggio delle
ginocchia
È una variante della quadrupedia e prevede un rapporto inclinato dell'asse longitudinale del
corpo con il suolo. Si differenzia in corpo proteso avanti (rapporto dorsale), proteso dietro
Stazione a corpo proteso
(rapporto ventrale) o proteso a sinistra o a destra a seconda del fianco rivolto al terreno
(rapporto laterale)
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LE STRUTTURE DEL MOVIMENTO
Le Posture
I rapporti di contatto del corpo e delle sue parti con l'ambiente avvengono
attraverso le prese che possono essere classificate come segue:
TIPOLOGIA DI PRESA O DI
PARTE DEL CORPO CON CUI LA PRESA VIENE EFFETTUATA
CONTATTO
Pianta del piede, si distingue ulteriormente in plantare anteriore,
Plantare
totale o posteriore
Addominale Addome
Ascellare Ascelle
Brachiale Parte interna o mediale del braccio
Palmare Palmo della mano aperta
Digitale Polpastrelli delle dita
Metacarpea Polso
Poplitea Parte posteriore del ginocchio
Tibiale Gambe incrociate
Crurale Parte interna o mediale delle cosce
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LE STRUTTURE DEL MOVIMENTO
Le Posture
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LE STRUTTURE DEL MOVIMENTO
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LE STRUTTURE DEL MOVIMENTO
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LE STRUTTURE DEL MOVIMENTO
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LE STRUTTURE DEL MOVIMENTO
Sia dal punto di vista quantitativo e che dal punto di vista qualitativo
possono essere tante quante sono le abilità e i gesti che l'uomo può
apprendere e svolgere nel corso dell'arco di vita.
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LE FORME DEL MOVIMENTO
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LE FORME DEL MOVIMENTO
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LE FORME DEL MOVIMENTO
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LE FORME DEL MOVIMENTO
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LE FORME DEL MOVIMENTO
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LE FORME DEL MOVIMENTO
È una delle abilità più importanti per l'uomo che, attraverso la prensione
gestisce gli oggetti presenti nell'ambiente, impara a scrivere e a disegnare,
manipola gli attrezzi.
Sono tali quelle abilità nelle quali l'uomo applica forza a un attrezzo o un
oggetto al fine di proiettarlo nello spazio e comprendono il lanciare di forza
o di precisione, il colpire, il battere e il calciare.
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LE FORME DEL MOVIMENTO
Capacità Coordinative
Capacità Motorie
Capacità Condizionali
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