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Scheda-libro: L’esclusa
Autore: Luigi Pirandello
Genere: romanzo classico
Biografia dell’autore
Luigi Pirandello nacque nel 1867 a Girgenti in una famiglia borghese.
Frequentò l’università a Roma e Bonn, ottenendo la laurea. Nel 1934 fu
insignito del Premio Nobel per la letteratura e nel 1936 morì a Roma.
Spazio e tempo
La storia è ambientata inizialmente nel paese della famiglia Ajala, poi a
Palermo e si può collocare verso la fine del XIX secolo.
Tematiche
• Alienazione dalla società
Nel caso di Marta, si tratta proprio dell’esclusione dalla società, sia fisica che
psicologica, di una persona che è invece innocente. Ciò è causato dal
comportamento della società del paese, in cui tutti conoscono tutti, o almeno
lo credono e appena sentono una voce la diffondono senza preoccuparsi
della sua veridicità. È soprattutto questo il fattore che cambia e ostacola la
vita della protagonista.
• Donna
L’inferiorità della donna rispetto all’uomo causata dagli stereotipi è facilmente
individuabile nelle vicende. Ad esempio dopo la morte del padre e la fuga di
Paolo le tre donne sembrano essere alla deriva a causa dell’assenza di un
uomo. Nonostante ciò la protagonista si dimostra sempre molto indipendente
e prova a porsi come guida, ma purtroppo anche lei dovrà farsi per esempio
aiutare da Gregorio a ottenere di nuovo il lavoro.
• Tradimento
il tema dell’adulterio è trattato specialmente nei primi capitoli, dal punto di
vista dei Pentagora. Specialmente quando la colpa è della donna, esso è
ritenuto grave e in modo anche esagerato dal padre di Rocco, che persuade
il figlio tanto da fagli perdere fiducia nella moglie. Il secondo esempio è la
reazione di Francesco, che dopo aver parlato con il genero, è sicuro che la
figlia sia colpevole e ciò lo conduce persino alla morte.
Trama
Marta Ajala era una giovane ragazza sposata con Rocco Pentagora. Un
giorno il marito la cacciò di casa, accusandola di tradirlo con un ammiratore
del paese, Gregorio Alvignani.. Dopo averlo scoperto, il padre della giovane,
Francesco, si rinchiuse nella sua stanza e morì durante il parto di Marta,
anch’esso finito con la morte del bimbo. Quindi la moglie Agata e le due figlie
rimasero sole. A supportare le donne arrivarono soltanto la vecchia amica di
Agata, Anna Veronica, e Paolo Sistri, cugino delle ragazze, il quale però sparì
all’improvviso. Le tre furono poi costrette a lasciare la casa, ma grazie
all’aiuto di Anna Veronica, ne trovarono una nuova. Per la famiglia e per se
stessa, Marta iniziò a studiare e divenne insegnante presso il collegio del
paese, ma fu subito sostituita a causa delle voci su di lei. Il problema fu risolto
soltanto con l’intervento del deputato Alvignani, che fece trasferire Marta a
Palermo, dove avrebbe insegnato.
Nella nuova città Marta si ambientò bene, ma incontrò poi l'Alvignani e,
credendo di amarlo, ne rimase incinta.
Una sera Marta venne chiamata dalla madre di Rocco in fin di vita, che
viveva da sola. La ragazza scrisse perciò a Rocco, che accorse per vegliare
la morte della madre. Parlando con Marta, le chiese di tornare con lui,
accettandola nonostante ci fosse stato un vero tradimento.
Commento
Questa storia mi è molto piaciuta, soprattutto nella seconda parte per la
trama. Ho trovato interessanti le caratterizzazioni dei personaggi, soprattutto
quelle di Marta e Gregorio.
Stile
Il linguaggio è informale e colloquiale, sono presenti molte espressioni dal
dialetto siciliano, e le frasi sono generalmente complesse.
Prevalgono le sequenze riflessive e le descrittive. Le descrizioni di personaggi
e luoghi, a volte oggettive, altre soggettive, sono spesso lungamente
arricchite da figure retoriche come iperbole, similitudine o metafora.
Il narratore è esterno onnisciente, mentre la focalizzazione, è esterna, ma
spesso anche interna e riporta i pensieri dei personaggi.