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Zen Elena 3°M

Scheda-libro: L’esclusa
Autore: Luigi Pirandello
Genere: romanzo classico

Biografia dell’autore
Luigi Pirandello nacque nel 1867 a Girgenti in una famiglia borghese.
Frequentò l’università a Roma e Bonn, ottenendo la laurea. Nel 1934 fu
insignito del Premio Nobel per la letteratura e nel 1936 morì a Roma.

Analisi dei personaggi


Marta Ajala: è una donna forte, consapevole del suo valore e che crede
fermamente nei propri sogni. È combattiva e determinata: vuole costruire da
sé il suo destino, infatti non sopporta di pensare che ad assisterla ci siano la
fortuna o Dio. Nonostante la madre, Maria e Anna Veronica abbiano ancora
fede nella in Dio, Marta crede solo nelle sue capacità. Non ha paura del
giudizio delle persone come ad esempio del marto e dello stesso padre.
Tiene molto invece a Maria e Agata e fa di tutto per mantenerle e non farle
preoccupare. Non condivide con nessuno i suoi sentimenti e non vuole farsi
aiutare né comandare, tuttavia è a volte costretta ad abbandonarsi al volere
degli altri.
Maria Ajala: è la sorella di Marta, una ragazza sensibile e saggia. È
sicuramente considerata meno della sorella, ma non se ne lamenta. Ha una
passione per la musica ed è molto devota al padre e alla religione.
Agata Ajala: è la madre di Marta e Maria. È una donna dolce, sensibile e
comprensiva molto legata alla religione e alla famiglia, infatti ripone la
massima fiducia nella figlia. Tuttavia, contrariamente alla figlia, è una donna
rassegnata, che si lascia influenzare dai commenti degli altri.
Francesco Ajala: È il padre di Marta e Maria. Ha un carattere impulsivo e
irascibile, è severo e violento sia verbalmente che fisicamente. Cade spesso
in reazioni esagerate anche per ragioni poco significanti, ha infatti un’estrema
attenzione per le piccolezze.
Rocco Pentagora: è il marito di Marta. Influenzato dal padre, ha un’eccessiva
diffidenza verso la moglie e passa subito a conclusioni, dandole la colpa. È
un uomo ignorante, testardo, cresciuto tra i pregiudizi, che tende alla
violenza. Soltanto alla fine troverà l’amore per Marta, nonostante la sua
colpa.
Gregorio Alvignani: è un avvocato e poi anche deputato, innamorato di Marta,
ma non ricambiato. È un personaggio colto, elegante e più aperto di Rocco.
Egli prova per la ragazza un amore vero, fuori dai limiti imposti dalla società.
Anna Veronica: è vecchia amica di Agata e poi delle sue figlie. Ha subito in
passato una vicenda simile a quella di Marta, senza però ribellarsi. Porta un
velo nero in testa ed è ripudiata da tutti i conpaesani, tra i quali lo stesso
Francesco e ha nelle tre donne le uniche amiche. Anche lei è molto religiosa.
Matteo Falcone, Attilio Nusco e Pompeo Emanuele Mormoni: sono i
professori del Collegio di Palermo che si innamorano di Marta. Il primo è
descritto di una bruttezza mostruosa, cupo e dai modi burberi, il secondo
piccolo e timido, e il terzo grosso e sicuro.

Spazio e tempo
La storia è ambientata inizialmente nel paese della famiglia Ajala, poi a
Palermo e si può collocare verso la fine del XIX secolo.

Tematiche
• Alienazione dalla società
Nel caso di Marta, si tratta proprio dell’esclusione dalla società, sia fisica che
psicologica, di una persona che è invece innocente. Ciò è causato dal
comportamento della società del paese, in cui tutti conoscono tutti, o almeno
lo credono e appena sentono una voce la diffondono senza preoccuparsi
della sua veridicità. È soprattutto questo il fattore che cambia e ostacola la
vita della protagonista.

• Donna
L’inferiorità della donna rispetto all’uomo causata dagli stereotipi è facilmente
individuabile nelle vicende. Ad esempio dopo la morte del padre e la fuga di
Paolo le tre donne sembrano essere alla deriva a causa dell’assenza di un
uomo. Nonostante ciò la protagonista si dimostra sempre molto indipendente
e prova a porsi come guida, ma purtroppo anche lei dovrà farsi per esempio
aiutare da Gregorio a ottenere di nuovo il lavoro.

• Tradimento
il tema dell’adulterio è trattato specialmente nei primi capitoli, dal punto di
vista dei Pentagora. Specialmente quando la colpa è della donna, esso è
ritenuto grave e in modo anche esagerato dal padre di Rocco, che persuade
il figlio tanto da fagli perdere fiducia nella moglie. Il secondo esempio è la
reazione di Francesco, che dopo aver parlato con il genero, è sicuro che la
figlia sia colpevole e ciò lo conduce persino alla morte.

Trama
Marta Ajala era una giovane ragazza sposata con Rocco Pentagora. Un
giorno il marito la cacciò di casa, accusandola di tradirlo con un ammiratore
del paese, Gregorio Alvignani.. Dopo averlo scoperto, il padre della giovane,
Francesco, si rinchiuse nella sua stanza e morì durante il parto di Marta,
anch’esso finito con la morte del bimbo. Quindi la moglie Agata e le due figlie
rimasero sole. A supportare le donne arrivarono soltanto la vecchia amica di
Agata, Anna Veronica, e Paolo Sistri, cugino delle ragazze, il quale però sparì
all’improvviso. Le tre furono poi costrette a lasciare la casa, ma grazie
all’aiuto di Anna Veronica, ne trovarono una nuova. Per la famiglia e per se
stessa, Marta iniziò a studiare e divenne insegnante presso il collegio del
paese, ma fu subito sostituita a causa delle voci su di lei. Il problema fu risolto
soltanto con l’intervento del deputato Alvignani, che fece trasferire Marta a
Palermo, dove avrebbe insegnato.
Nella nuova città Marta si ambientò bene, ma incontrò poi l'Alvignani e,
credendo di amarlo, ne rimase incinta.
Una sera Marta venne chiamata dalla madre di Rocco in fin di vita, che
viveva da sola. La ragazza scrisse perciò a Rocco, che accorse per vegliare
la morte della madre. Parlando con Marta, le chiese di tornare con lui,
accettandola nonostante ci fosse stato un vero tradimento.

Commento
Questa storia mi è molto piaciuta, soprattutto nella seconda parte per la
trama. Ho trovato interessanti le caratterizzazioni dei personaggi, soprattutto
quelle di Marta e Gregorio.

Stile
Il linguaggio è informale e colloquiale, sono presenti molte espressioni dal
dialetto siciliano, e le frasi sono generalmente complesse.
Prevalgono le sequenze riflessive e le descrittive. Le descrizioni di personaggi
e luoghi, a volte oggettive, altre soggettive, sono spesso lungamente
arricchite da figure retoriche come iperbole, similitudine o metafora.
Il narratore è esterno onnisciente, mentre la focalizzazione, è esterna, ma
spesso anche interna e riporta i pensieri dei personaggi.

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