Sei sulla pagina 1di 3

Zen Elena 3°M

Scheda-libro: “Candido o l’ottimismo” di Voltaire

Riassunto
Candido era un ragazzo buono e ingenuo che viveva in Vestfalia nel castello
del barone di Thunder-Ten Tronckht ed era innamorato della sua bella figlia
Cunegonda. Studiò con lei secondo gli insegnamenti del precettore Pangloss,
che li convinse che il mondo fosse "il migliore dei mondi possibili". Un giorno
Cunegonda decise di baciare Candido dietro un paravento, ma
sfortunatamente il barone vide tutto e cacciò via il giovane.
Successivamente Candido venne reclutato tra le fila dell’esercito bulgaro per
la guerra tra Bulgari e Avari, in cui i primi distrussero il castello del barone
uccidendo la famiglia. Dopo una tentata diserzione dall’esercito che gli fece
rischiare la vita, Candido scappò in Olanda; fu ospitato da un anabattista e
ritrovò Pangloss, malato di sifilide. Con i due, Candido si imbarcò per Lisbona
in nave, ma incontrarono una tempesta che uccise l’anabattista. Quando i
due sopravvissuti arrivarono a destinazione, furono vittime di un terremoto, e
vennero arrestati e condannati dall'Inquisizione: Pangloss fu impiccato e
Candido fustigato. Il giovane venne curato da una vecchia, che scoprì essere
conoscente di Cunegonda. Ella gli disse che la ragazza era ancora viva e si
trovava a Lisbona contesa tra due potenti uomini. Candido la rincontrò e,
dopo aver ucciso i suoi pretendenti, scappò con lei e la vecchia oltreoceano.
Le donne decisero di rimanere a Buenos Aires dal governatore, mentre
Candido fuggì con il fedele meticcio Cacambo dai Gesuiti, dove incontrò il
fratello di Cunegonda, sopravvissuto come lei. Egli, non volendo far sposare
la sorella con un uomo meno nobile, litigò con Candido e fu da lui ucciso. Il
vincitore scappò con Cacambo e i due vennero rapiti da una tribù di cannibali,
ma riuscirono a salvarsi, giungendo nella mitica città di Eldorado, dove non
c’erano guerre, ma molti beni preziosi. Candido e Cacambo abbandonarono
la città con molto oro per riscattare Cunegonda e, tornando in Europa
dovettero dividersi. Candido incontrò Martino, un filosofo manicheo
pessimista, e andò con lui in Francia, dove si ammalò e venne più volte
derubato, in Inghilterra e a Venezia, dove incontrò diverse persone e si
convinse del fatto che il mondo non fosse davvero il migliore dei possibili.
Successivamente ritrovò Cacambo e si recò con lui e Martino a
Costantinopoli, dove Cunegonda era serva. Sulla nave incontrò Pangloss tra
la servitù, scoprendo che era sfuggito alla condanna, e lo riscattò. Una volta
trovata Cunegonda, tutti i personaggi restarono a vivere a Costantinopoli in
una piccola fattoria.

Personaggi
Candido: è il protagonista, un giovane dal carattere ingenuo, sincero e
intelligente. È detto orfano ma potrebbe essere figlio della sorella del barone
e del suo amante. La sua personalità cambia durante il viaggio. Mentre prima
pensava che il mondo fosse il migliore dei mondi possibili, dopo le
disavventure vissute e le persone incontrate, capirà che non è così.
Cunegonda: è l'oggetto del desiderio del protagonista, la figlia del barone di
Thunder-Ten Tronckht. Inizialmente è molto bella, in carne e ammaliante, ma
alla fine viene ritrovata imbruttita. Caratterialmente è furba e sveglia, infatti
aveva compreso molto prima di Candido che il mondo non era come descritto
da Pangloss.
Pangloss: è il filosofo precettore di Candido. È seguace di Liebeniz: sostiene
di vivere nel migliore dei mondi possibili e ha una visione estremamente
positiva del mondo.
La vecchia: è la serva di Cunegonda che aiuta lei e Candido, ma che in realtà
è figlia di un papa e di una principessa.
Cacambo: è il servo meticcio di Candido, è abile, furbo, saggio e fedele al
suo padrone. Perfino avendo in mano molto oro di Candido, egli non pensa
all'interesse personale.
Martino: filosofo manicheo amico di Candido. Vive una vita infelice che causa
la sua visione pessimistica del mondo.

Spazio e tempo
Le vicende si svolge intorno al 1755 (data del terremoto) in vari territori di
Europa e Sud America.

Autore: Voltaire
Voltaire nacque a Parigi nel 1694 con il nome di Francois-Marie Arouet da
una ricca famiglia borghese. Fu un filosofo e scrittore francese, uno dei
principali esponenti dell’Illuminismo. Pubblicò “Candido” nel 1759 e morì a
Parigi nel 1778.

Stile
Candido è un romanzo di formazione, ma soprattutto filosofico e satirico che
ironizza sul tema dell’ottimismo, ma fornisce una giusta morale. Il narratore è
esterno onnisciente, ma a volte utilizza il discorso indiretto libero. Il linguaggio
è semplice e comprensibile, il ritmo della narrazione è veloce e non sono
presenti molte figure retoriche.

Tematiche
• Visione del mondo
La differenza tra ottimismo e pessimismo (rappresentati da Pangloss e
Martino) nel romanzo è chiaramente visibili nelle diverse visioni del mondo.
Infatti la poco realistica visione del “migliore dei mondi possibili” insegnata
inizialmente al protagonista, viene sconvolta da soprusi, catastrofi e tragedie,
dimostrandosi assurda, così Candido inizia ad aprire gli occhi. Tuttavia,
nonostante l’ottimismo sia preso di mira dalla satira dell’autore, egli non
esalta il pessimismo. Infatti la morale finale del filosofo turco riguardante il
fatto di dover “coltivare il proprio orto” comunica e consiglia di essere felici
facendo cose concrete invece di perdersi in pensieri utopici e non reali.

• Eldorado
Il tema è direttamente collegato a quello centrale dell’ottimismo, infatti la città
di Eldorado è perfetta, utopistica, assurda. È una città in cui non c’è un potere
superiore, in cui c’è oro ovunque ma i cittadini non lo utilizzano, in cui la
religione è unica senza bisogno di maestri che la insegnino, in cui tutti sono
uguali e hanno rapporti pacifici. Eldorado rappresenta l’impossibile “migliore
dei mondi possibili” e mostrandone la differenza con il mondo reale.

• Male dell’umanità
Nel corso del romanzo si può notare il male in molte persone incontrate da
Candido (come il grande Inquisitore, l’abate che lo deruba in Francia ecc…).
Infatti l’umanità è parte di ciò che fa cambiare l’opinione del migliore dei
mondi che aveva il protagonista. Egli capisce che non sono soltanto le
catastrofi a cambiare il mondo in peggio, ma soprattutto gli uomini stessi che
lo abitano.

• Critica dei Paesi Europei


I Paesi europei sono attaccati dall'autore: la Francia e la Prussia per la guerra
(rappresentate da Avari e Bulgari nel romanzo), il Portogallo per
l'Inquisizione, e l’Inghilerra per l'esecuzione dell’ammiraglio. Inoltre è criticato
l'ordine dei Gesuiti, accusato di schiavzzare i popoli indigeni.

Commento
Questo libro mi è piaciuto perché tratta un tema spesso affrontato nella vita e
riesce, in modo ironico, a far riflettere il lettore.

Potrebbero piacerti anche