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DOMANDE PAG 82

1. I culti misterici erano riti religiosi orientali, come quello egizio di Iside e quello persiano di Mitra.

2. Martire in Greco significa “testimone”, i cristiani chiamarono in questo modo coloro che, per
testimoniare la propria fede, affrontavano la morte

3. La prima persecuzione contro i cristiani fu quella avviata da Nerone e scoppiò nel 64 a.C. quando
furno accusati di avere appiccato il Grande incendio di Roma che distrusse gran parte della città di Roma.

4. Il culto cristiano nacque in Palestina con la predicazione di Gesù di Nazareth, chiamato il Cristo. Il
cristianesimo si diffuse inizialmente da Gerusalemme in tutto il Vicino Oriente.

5. I cristiani non si opponevano all’autorità civile, anzi dicevano che essa doveva esser rispettata perché
era uno strumento necessario a guidare la società umana. Ma il potere politico non poteva pretendere di
determinare la vita spirituale, né dettare le scelte morali, soggette solo alla coscienza individuale al
giudizio di Dio.

6. Le autorità consideravano i Cristiani come sudditi inaffidabili e pericolosi, tanto che nella metà del III
sec. a.C. iniziarono delle vere e proprie persecuzioni.

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DOMANDE PAG 97

1. Il limes era la frontiera imperiale fra il mare del Nord e il mar Nero lungo il corso del Reno e del
Danubio.

2. L’anarchia militare del III sec fu il periodo di crisi che va dal 235 al 268, in cui si alternarono al potere
ben 28 imperatori, tutti di provenienza militare e tutti imposti dall’esercito. In questo periodo così
difficile infatti l’esercito aveva assunto un ruolo fondamentale e dominante nella vita dello Stato.

3. L’ultima volta che Roma aveva eretto una cinta difensiva era stato nel IV sec. a.C. con il re Servio
Tullio che innalzò le Mura serviane.

4. Si resero indipendenti gran parte della zona orientale, la città di Palmira, la Spagna, la Britannia e la
Gallia.

5. I popoli ai confini, soprattutto nelle zone orientali e settentrionali.

6. Le cause della crisi del III secolo furono: la crisi del settore agricolo che costituiva gran parte
dell’economia dell’Impero, la svalutazione della moneta, la crescente inflazione e l’aumento dei prezzi
degli schiavi.

7. L’Italia fu particolarmente colpita perché non fu forte e dinamica nel reagire alla crisi, a differenza
della Spagna e dell’Africa

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