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Metodi Matematici per l’Ingegneria

(Lezione 3)

Lina MALLOZZI
Università di Napoli Federico II
mallozzi@unina.it

8 ottobre 2020

Metodi Matematici per l’Ingegneria Lina MALLOZZI


Limiti. Continuità.

Limite Data f : Ω ⊆ C → C, z0 punto di accumulazione per Ω, l ∈ C.


limz→z0 f (z) = l, i.e. ∀Bε (l)∃Bδ (z0 ) : ∀z ∈ Bδ∗ (z0 ) si ha f (z) ∈ Bε (l).
Continuità f è continua in z0 ∈ Ω if

lim f (z) = f (z0 )


z→z0

Le funzioni elementari ez , sin z, cos z, tan z, sinh z, cosh z sono continue


nel loro insieme di definizione.
The somma di una serie di potenze f (z) = +∞ k
P
k=0 ck z è continua nel
suo cerchio di convergenza, i.e. {z : |z| < ρ} (ρ > 0 raggio di
convergenza).

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Derivabilità: funzioni olomorfe.

Derivabilità Sia Ω un insieme aperto; f : Ω ⊆ C → C è detta derivabile


o olomorfa in z0 ∈ Ω se il limite
f (z0 + ∆z) − f (z0 )
lim
∆z→0 ∆z
esiste finito. Si denota con f 0 (z0 ).
Richiamo Posto z0 = (x0 , y0 ). u : A ⊆ R2 → R è differenziabile in
∆f − df (z0 )
z0 ∈ A se e solo se ∃ ux (z0 ), uy (z0 ) e lim = 0 dove
∆z→0 ∆z
2
df (z0 ) : (h, k ) ∈ R → ux (z0 )h + uk (z0 )k è l’applicazione lineare detta
differenziale di f in z0 .

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condizioni di Cauchy Riemann

condizioni di Cauchy Riemann


Siano dati Ω insieme aperto; f : Ω ⊆ C → C, z0 ∈ Ω.
(
f differenziabile in z0
f olomorfa in z0 ⇐⇒
fx (z0 ) = 1j fy (z0 ) CR

Richiamo Per ogni z = x + jy ∈ C, poniamo z = (x, y ) e quindi


f (z) = f (x, y ) = u(x, y ) + jv (x, y ) essendo u, v la parte reale e il coefficiente
dell’immaginario di f .
Richiamo Ogni u : A ⊆ R2 → R tale che u ∈ C 1 (A) (i.e. ∃ux , uy continue in
A) è differenziabile in A.

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condizioni di Cauchy Riemann

Dim. (Cond. Necess.) f olomorfa in z0 =⇒ fx (z0 ) = 1j fy (z0 ) (CR)


f (z0 + ∆z) − f (z0 )
essendo f olom., lim esiste per ogni
∆z→0 ∆z
∆z = ∆x + j∆y
scegliamo ∆z = ∆x
f (z0 + ∆z) − f (z0 ) f (x0 + ∆x, y0 ) − f (x0 , y0 )
lim = lim = fx (x0 , y0 )
∆z→0 ∆z ∆x→0 ∆x
scegliamo ∆z = j∆y
f (z0 + ∆z) − f (z0 ) 1 f (x0 , y0 + ∆y) − f (x0 , y0 ) 1
lim = lim = fy (x0 , y0 )
∆z→0 ∆z j ∆y →0 ∆y j
essendo f olom., fx (x0 , y0 ) = 1j fy (x0 , y0 ) = f 0 (z0 ), i.e. (CR).
da (CR), df = fx (z0 )∆x + fy (z0 )∆y = fx (z0 )∆x + jfx (z0 )∆y = fx (z0 )∆z,
∆f − df ∆f
dunque lim = lim − fx (z0 ) = 0
∆z→0 ∆z ∆z→0 ∆z

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condizioni di Cauchy Riemann

Dim. (Cond. Suff.)


(
f differenziabile in z0
=⇒ f olomorfa in z0
fx (z0 ) = 1j fy (z0 ) CR

∆f ∆f − df df ∆f − df fx (z0 )∆z
lim = lim + = lim + = fx (z0 )
∆z→0 ∆z ∆z→0 ∆z ∆z ∆z→0 ∆z ∆z

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funzioni olomorfe

SI ez è olomorfa in C: poichè ez = (ex cos y ) + j(ex sin y ),


u = ex cos y, v = ex sin y ∈ C 1 (C) e
1 x 1
fx = ex (cos y + j sin y ) = e (j cos y − sin y ) = fy
j j
Le funzioni elementari ez , sin z, cos z, tan z, sinh z, cosh z sono olomorfe
nel loro insieme di definizione. Le regole di derivazione sono le stesse
del caso di funzioni reali (es. (sin z)0 = cos z)
NO z̄ non è olomorfa: poichè z̄ = x − jy, si ha fx = 1, fy = −j quindi
1
fy = −1 6= fx = 1
j

Definizione Quando f è olomorfa in C, è detta intera.


Teorema di Goursat f olomorfa in Ω ⊆ C aperto =⇒ f 0 olomorfa in Ω
Conseguenza: f olomorfa in Ω =⇒ f ∈ C ∞ (Ω)

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condizioni di Cauchy Riemann
Per ogni z = x + jy, f (z) = f (x, y ) = u(x, y ) + jv (x, y) allora

fx = ux + jvx , fy = uy + jvy
1 1
Poichè fx = = f
j y
+ vy = −juy + vy , usando l’uguaglianza
u
j y
ux + jvx = −juy + vy un’altra forma delle CR è:
(
ux = vy
vx = −uy

condizioni di Cauchy Riemann


Dato Ω insieme aperto; f : Ω ⊆ C → C, z0 = (x0 , y0 ) ∈ Ω,
u, v ∈ C 1 (Ω).
(
ux (x0 , y0 ) = vy (x0 , y0 )
f olomorfa in z0 ⇐⇒ CR
vx (x0 , y0 ) = −uy (x0 , y0 )

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funzioni olomorfe: un caso particolare

funzioni reali olomorfe


Sia f una funzione reale (i.e. v (x, y ) = 0) che è olomorfa in Ω aperto
connesso. Allora f è costante in Ω.

Dim. Poichè v = 0, da (
ux = vy
vx = −uy
abbiamo che ux = uy = 0 in un aperto connesso, allora f = u è costante
nell’insieme. p
Esempio f : z → |z| = x 2 + y 2 non è olomorfa (è reale, non costante).

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funzioni armoniche
Definizione u : A ⊆ R2 → R, Ω aperto, u ∈ C 2 (Ω) si dice funzione
armonica se
∆u = 0
dove ∆u = uxx + uyy è detto operatore di Laplace.

funzioni olomorfe e armoniche


Sia f = u + jv olomorfa in Ω. Allora u e v sono armoniche in Ω.

Dim. Poichè f ∈ C ∞ (Ω), anche u, v ∈ C ∞ (Ω), e in particolare in C 2 (Ω)


e richiamiamo (CR): (
ux = vy
vx = −uy
Derivando la prima riga rispetto x e la seconda rispetto a y abbiamo
(
uxx = vyx
uyy = −vxy

Poichè vyx = vxy , sommando membro a membro le due righe si ha


uxx + uyy = 0. Similmente per v .

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funzioni armoniche: esempi

esempio immediato Ogni polinomio di primo grado in R2 è armonico:

u(x, y ) = αx + βy + c

con a, b, c ∈ R. Infatti ha derivate parziali seconde nulle.


esempio meno immediato Poichè ez è intera e
ez = (ex cos y ) + j(ex sin y ) abbiamo che

u1 (x, y ) = ex cos y

u2 (x, y ) = ex sin y
sono armoniche.

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Serie di potenze

P+∞
Consideriamo la somma di una serie di potenze f (z) = k=0 ck z k
definita e continua nel suo cerchio di convergenza, i.e.
Ω = {z : |z| < ρ} (ρ > 0 raggio di convergenza).
Dal lemma di Abel, possiamo derivare termine a termine
f (z) = c0 + c1 z + c2 z 2 + .... ottenendo

f 0 (z) = c1 + 2c2 z + 3c3 z 2 + ....

un’altra serie di potenze. Serie questa che possiamo derivare visto che
le serie
P+∞ k P+∞ k −1
k =0 ck z e k=1 kck z hanno lo stesso raggio di convergenza.
Iterando il ragionamento si ha che f ∈ C ∞ (Ω).
Osservare Le somme di serie di potenze sono olomorfe nel cerchio di
convergenza.

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serie di Taylor

P+∞
Consideriamo la somma di una serie di potenze f (z) = k=0 ck z k e le
sue derivate. Si ha

f (0) = c0 , f 0 (0) = c1 , f 00 (0) = 2c2 , f (n) (0) = n!cn , ....

Definizione La serie di Mac-Laurin di f è


+∞ (k )
X f (0) k
z
k!
k =0

e in caso di centro generico z0 la serie di Taylor di f è


+∞ (k )
X f (z0 )
(z − z0 )k
k!
k=0

Principio di Identità Una serie di potenze con raggio di convergenza


positivo coincide con la serie di Taylor della sua somma.

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serie di Mac-Laurin: esempi di funzioni intere

+∞ k
X z
ez =
k!
k=0
+∞
X z 2k+1
sin z = (−1)k
(2k + 1)!
k=0
+∞
X z 2k
cos z = (−1)k
(2k )!
k =0

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funzioni analitiche

Definizione Sia f : Ω → C, Ω insieme aperto. Diciamo che f è analitica


in Ω se per ogni if z1 ∈ Ω esiste un intorno di z1 , B(z1 ) ⊆ Ω tale che f è
la somma di una serie di potenze in B(z1 ).
Si dice che f è sviluppabile in serie di Taylor intorno a ogni punto di Ω.
Si ha il seguente risultato:

olomorfia di funzioni analitiche


Sia f analitica in Ω =⇒ f olomorfa in Ω

Anticipazione Invertiremo il risultato: la classe delle funzioni olomorfe


coincide con la classe delle funzioni analitiche.

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