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1 Complementi III

Toro e Toro piatto

In R2 sia τn,m : R2 7→ R2 la traslazione τn,m (x, y) = (x + n, y − m). Se G =


{τn,m | n, m ∈ Z}, allora G è un gruppo di isometrie dello spazio euclideo di R2 .
Poichè le isometrie di R2 sono omeomorfismi, sia T 0 = R2 /G lo spazio quoziente
e sia p : R2 7→ T 0 la proiezione al quoziente. Si osservi p(x, y) = {(x + n, y + m) |
n, m ∈ Z} = (x, y)G .

Lo spazio quoziente T 0 si chiamerà toro piatto.

(a) T 0 è di Hausdorff.

Dim.: Sia consideri l’aperto A = {(x, y) ∈ R2 | |x| < 1, |y| < 1} di R2 . Se


τn,m (x, y) = (x + n, y + m) ∈ A, allora n, m ∈ {−1, 0, 1}. Quindi, l’insieme
{τ ∈ G | τ (A) ∩ A 6= ∅} è finito. Questo prova che T 0 è di Hausdorff. 2

1
Sia Q = [0, 1] × [0, 1] = {(x, y) ∈ R2 | 0 ≤ x ≤ 1, 0 ≤ y ≤ 1} il quadrato di lato
1. Definiamo una relazione d’equivalenza ' su Q ponendo

x1 = 0 ⇒ x2 = 1, y1 = y2
x1 = 1 ⇒ x2 = 0, y1 = y2
(x1 , y1 ) ' (x2 , y2 ) ⇐⇒ y1 = 0 ⇒ x1 = x2 , y2 = 1
y1 = 1 ⇒ x1 = x2 , y2 = 0
0 < x1 < 1, 0 < y1 < 1 ⇒ x1 = x2 , y1 = y2

Sia Q/ ' lo spazio quoziente di Q rispetto alla relazione ' . Se π : Q 7→ Q/ '


è la proiezione sul quoziente, allora Q/ ' è compatto essendo Q compatto.

(b) T 0 è omeomorfo a Q/ '.


Dim.: Si osservi che comunque scelti (x1 , y1 ), (x2 , y2 ) ∈ Q si ha

(x1 , y1 ) ' (x2 , y2 ) ⇐⇒ (x2 , y2 ) ∈ (x1 , y1 )G

e, per ogni punto (u, v) di R2 esiste un punto (x, y) ∈ Q tale che (x, y) ∈ (u, v)G .
Di conseguenza, se i : Q ,→ R2 è l’immersione di Q in R2 e p è la proiezione di
R2 su T 0 , allora p ◦ i : Q 7→ T 0 è una funzione continua e suriettiva.
p◦i
Q → T0

π↓ %h

Q/ '
Poichè p ◦ i è costante sulle fibre di π, l’applicazione p ◦ i si fattorizza ad una
funzione continua e biunivoca h : Q/ '7→ T 0 . Essendo T 0 di Hausdorff e Q/ '
compatto, h è un omeomorfismo. 2

2
Abbiamo definito il toro T come la superficie ottenuta dalla rotazione della
circonferenza C = {(x, 0, z) | (x − a)2 + z 2 = r2 } di centro (a, 0, 0) e di raggio r
(0 < r < a) attorno all’asse della z

p
T = {(x, y, z) | ( x2 + y 2 − a)2 + z 2 = r2 }

Vogliamo dimostrare che il toro e il toro piatto sono omeomorfi.

(c)La funzione
ϕ : R2 7→ T , ϕ(t, u) = ((a + rcos2πt)cos2πu, (a + rcos2πt)sin2πu, rsin2πt)
è continua e suriettiva.

Dim.: È ovvio che ϕ è continua. Dimostriamo che per ogni punto (x, y, z) di
T esiste un punto (t, u) di Q ⊂ R2 tale che ϕ(t, u) = (x, y, z).
Osserviamo che la funzione

f : [0, 1] −→ S 1 , t 7→ (cos2πt, sin2πt)

è suriettiva. Se (x, y, z) un punto di T, allora esiste un t ∈ [0, 1] tale che


p
x2 + y 2 − a z
f (t) = (cos2πt, sin2πt) = ( , ).
r r

Ricordiamo che se θ 6= π, allora tg θ2 = sinθ


1+cosθ . Quindi, se u 6= 1/2,

y
sin2πu y
tgπu = = a+rcos2πt
x = p
1 + cos2πu 1 + a+rcos2πt x + x2 + y 2

√y
p 1
essendo x2 + y 2 = a + rcos2πt. Questo implica che u = π arctg x+ x2 +y 2 .

Se y = 0, allora (x, 0, z) ∈ C oppure (−x, 0, z) ∈ C. Sia t ∈ f −1 (|x|, 0, z). Se


(x, 0, z) ∈ C, allora ϕ(t, 0) = (x, 0, z). Se (−x, 0, z) ∈ C, allora ϕ(t, π) = (x, 0, z).
Se y 6= 0, allora (x, y, z) = ϕ(u, t) dove t ∈ f −1 (x, y, z) e u = π1 arctg √y 2 2 .
x+ x +y
2

3
(d) T e T 0 sono omeomorfi
Dim.: Essendo
ϕ−1 (ϕ(t, u)) = {(t + n, u + m) | n, m ∈ Z} = p−1 (p(t, u),
segue che ϕ costante sulle fibre di p e, quindi,
ϕ
R2 → T

p↓ %f

T0
per la proprietá universali delle identificazioni la funzione f, definita ponendo
f (p(t, u) = ϕ(t, u), è continua e biunivoca. Essendo T 0 compatto e T di Haus-
dorff, segue che f è un omeomorfismo 2

(e) T e S 1 × S 1 sono omeomorfi


Dim.: La funzione g : R2 7→ S 1 × S 1 , definita ponendo g(t, u) = (e2iπt , e2iπu ),
è continua e suriettiva. Poichè
g −1 (g(t, u)) = {(t + n, u + m) | n, m ∈ Z} == p−1 (p(t, u),
per la proprietà universali delle identificazioni la funzione h : T 0 7→ S 1 × S 1
definita ponendo g(t, u) = h(p(t, u)) è una funzione continua, biunivoca tra un
compatto e uno spazio di Hausdorff. Quindi, è un omeomorfismo

4
g ϕ
S1 × S1 ← R2 → T

h- p↓ %f

T0

Le funzione hf −1 : ϕ(t, u) 7→ g(t, u) è un omeomorfismo di T in S 1 × S 1 . 2

Esercizio 3.1
Dimostrare che per ogni intero n > 0, il quoziente Rn /GL((n, R) non è di
Hausdorff.
Dim.: È sufficiente dimostrare che K = {(x, g(x) ∈ Rn × Rn | x ∈ Rn , g ∈
GL(n, R)} non è chiuso in Rn × Rn .
Se a è un vettore non nullo di Rn , il punto (0, a) 6∈ K. La palla aperta
B((0, a), r) contiene un vettore (x, y) con x 6= 0 6= y. Poichè il gruppo generale
lineare è transitivo sui vettori non nulli, esiste un elemento g ∈ GL(n, R) tale
che y = g(x). Quindi (x, y) ∈ K e B((0, a), r) ∩ K 6= ∅. In conclusione il punto
(0, a) è di aderenza per K ma non appartiene a K, cioé K non è chiuso 2

Esercizio 3.2
Dimostrare che l’applicazione

e : R 7→ S 1 , e(t) = (cos2πt, sen2πt)

è una identificazione e, quindi, induce un omeomorfismo R/Z in S 1 , dove Z è


il gruppo degli omeomorfismi generato dalla traslazione x 7→ x + 1. Dimostrare
inoltre che l’applicazione e è aperta ma non chiusa.
Dim.: Siano p : I 7→ I/{0, 1} e π : R 7→ R/Z le proiezioni al quoziente.
L’inclusione i : I ,→ R e l’applicazione e, si fattorizzano a due funzioni
continue e biiettive f e h.
i e
I → R → S1

p↓ π↓ %h

f
I/{0, 1} → R/Z
perché π ◦ i è costante sulle fibre di p ed e è costante sulle fibre di π.
Abbiamo già dimostrato che e ◦ i : [0, 1] 7→ S 1 è una identificazione e, quindi,
h ◦ f induce un omeomorfismo. Di conseguenza I/{0, 1} ' R/Z ' S 1 .
Poiché la proiezione π : R 7→ R/Z è aperta, anche e = h ◦ π è aperta.
Il sottoinsieme C = {n + n1 | n ∈ N, n ≥ 2} ⊂ R è chiuso, mentre e(C)
possiede (1, 0) 6∈ e(C) come punto di accumulazione. 2

Esercizio 3.3
Si indichi con τa (a ∈ Rn ) la traslazione di Rn definita ponendo τa (x) = x+a.
Se G = {τa | a ∈ Zn }, dimostrare che lo spazio quoziente Rn /G è di Hausdorff
ed è isomorfo al prodotto topologico di n circonferenze.

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Dim.: Sia {E1 , E2 , . . . , En } la base canonica di Rn . Siano x = (x1 , x2 , . . . , xn )
e y = (y1 , y2 , . . . , yn ) due punti di I n .
Se x,y non appartengono al bordo di I n , allora x ' y se e solo se x=y.
Se x,y ∈ ∂I n allora x ' y se e solo se x − y = ±Ei e xi = 1, yi = 0 oppure
xi = 0, yi = 1.
La relazione ' è una relazione d’equivalenza e, come nel caso di n = 2, si
dimostra che Rn /G è isomorfo a I n / ' . Quindi, Rn /G è compatto essendo il
quoziente di uno spazio compatto.
Se

S 1 × S 1 × · · · × S 1 = {(e2πit1 , e2πit2 , . . . , e2πitn ) | (t1 , t2 , . . . , tn ) ∈ Rn },

allora la funzione g : Rn 7→ S 1 × S 1 × · · · × S 1 , definita ponendo

g(t1 , t2 , . . . , tn ) = (e2πit1 , e2πit2 , . . . , e2πitn )

è continua e suriettiva. Se p : Rn 7→ Rn /G è la proiezione al quoziente allora

p−1 (p(t1 , t2 , . . . , tn )) = (t1 , t2 , . . . , tn )G = g −1 (g(t1 , t2 , . . . , tn )).

Quindi g si fattorizza ad una funzione f : Rn /G 7→ S 1 × S 1 × · · · × S 1 continua


e biunivoca tra un compatto e un spazio di Hausdorff. 2

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