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(a) T 0 è di Hausdorff.
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Sia Q = [0, 1] × [0, 1] = {(x, y) ∈ R2 | 0 ≤ x ≤ 1, 0 ≤ y ≤ 1} il quadrato di lato
1. Definiamo una relazione d’equivalenza ' su Q ponendo
x1 = 0 ⇒ x2 = 1, y1 = y2
x1 = 1 ⇒ x2 = 0, y1 = y2
(x1 , y1 ) ' (x2 , y2 ) ⇐⇒ y1 = 0 ⇒ x1 = x2 , y2 = 1
y1 = 1 ⇒ x1 = x2 , y2 = 0
0 < x1 < 1, 0 < y1 < 1 ⇒ x1 = x2 , y1 = y2
e, per ogni punto (u, v) di R2 esiste un punto (x, y) ∈ Q tale che (x, y) ∈ (u, v)G .
Di conseguenza, se i : Q ,→ R2 è l’immersione di Q in R2 e p è la proiezione di
R2 su T 0 , allora p ◦ i : Q 7→ T 0 è una funzione continua e suriettiva.
p◦i
Q → T0
π↓ %h
Q/ '
Poichè p ◦ i è costante sulle fibre di π, l’applicazione p ◦ i si fattorizza ad una
funzione continua e biunivoca h : Q/ '7→ T 0 . Essendo T 0 di Hausdorff e Q/ '
compatto, h è un omeomorfismo. 2
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Abbiamo definito il toro T come la superficie ottenuta dalla rotazione della
circonferenza C = {(x, 0, z) | (x − a)2 + z 2 = r2 } di centro (a, 0, 0) e di raggio r
(0 < r < a) attorno all’asse della z
p
T = {(x, y, z) | ( x2 + y 2 − a)2 + z 2 = r2 }
(c)La funzione
ϕ : R2 7→ T , ϕ(t, u) = ((a + rcos2πt)cos2πu, (a + rcos2πt)sin2πu, rsin2πt)
è continua e suriettiva.
Dim.: È ovvio che ϕ è continua. Dimostriamo che per ogni punto (x, y, z) di
T esiste un punto (t, u) di Q ⊂ R2 tale che ϕ(t, u) = (x, y, z).
Osserviamo che la funzione
y
sin2πu y
tgπu = = a+rcos2πt
x = p
1 + cos2πu 1 + a+rcos2πt x + x2 + y 2
√y
p 1
essendo x2 + y 2 = a + rcos2πt. Questo implica che u = π arctg x+ x2 +y 2 .
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(d) T e T 0 sono omeomorfi
Dim.: Essendo
ϕ−1 (ϕ(t, u)) = {(t + n, u + m) | n, m ∈ Z} = p−1 (p(t, u),
segue che ϕ costante sulle fibre di p e, quindi,
ϕ
R2 → T
p↓ %f
T0
per la proprietá universali delle identificazioni la funzione f, definita ponendo
f (p(t, u) = ϕ(t, u), è continua e biunivoca. Essendo T 0 compatto e T di Haus-
dorff, segue che f è un omeomorfismo 2
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g ϕ
S1 × S1 ← R2 → T
h- p↓ %f
T0
Esercizio 3.1
Dimostrare che per ogni intero n > 0, il quoziente Rn /GL((n, R) non è di
Hausdorff.
Dim.: È sufficiente dimostrare che K = {(x, g(x) ∈ Rn × Rn | x ∈ Rn , g ∈
GL(n, R)} non è chiuso in Rn × Rn .
Se a è un vettore non nullo di Rn , il punto (0, a) 6∈ K. La palla aperta
B((0, a), r) contiene un vettore (x, y) con x 6= 0 6= y. Poichè il gruppo generale
lineare è transitivo sui vettori non nulli, esiste un elemento g ∈ GL(n, R) tale
che y = g(x). Quindi (x, y) ∈ K e B((0, a), r) ∩ K 6= ∅. In conclusione il punto
(0, a) è di aderenza per K ma non appartiene a K, cioé K non è chiuso 2
Esercizio 3.2
Dimostrare che l’applicazione
p↓ π↓ %h
f
I/{0, 1} → R/Z
perché π ◦ i è costante sulle fibre di p ed e è costante sulle fibre di π.
Abbiamo già dimostrato che e ◦ i : [0, 1] 7→ S 1 è una identificazione e, quindi,
h ◦ f induce un omeomorfismo. Di conseguenza I/{0, 1} ' R/Z ' S 1 .
Poiché la proiezione π : R 7→ R/Z è aperta, anche e = h ◦ π è aperta.
Il sottoinsieme C = {n + n1 | n ∈ N, n ≥ 2} ⊂ R è chiuso, mentre e(C)
possiede (1, 0) 6∈ e(C) come punto di accumulazione. 2
Esercizio 3.3
Si indichi con τa (a ∈ Rn ) la traslazione di Rn definita ponendo τa (x) = x+a.
Se G = {τa | a ∈ Zn }, dimostrare che lo spazio quoziente Rn /G è di Hausdorff
ed è isomorfo al prodotto topologico di n circonferenze.
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Dim.: Sia {E1 , E2 , . . . , En } la base canonica di Rn . Siano x = (x1 , x2 , . . . , xn )
e y = (y1 , y2 , . . . , yn ) due punti di I n .
Se x,y non appartengono al bordo di I n , allora x ' y se e solo se x=y.
Se x,y ∈ ∂I n allora x ' y se e solo se x − y = ±Ei e xi = 1, yi = 0 oppure
xi = 0, yi = 1.
La relazione ' è una relazione d’equivalenza e, come nel caso di n = 2, si
dimostra che Rn /G è isomorfo a I n / ' . Quindi, Rn /G è compatto essendo il
quoziente di uno spazio compatto.
Se