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Svolgimento: Iniziamo supponendo che tutti gli insiemi siano limitati. Chiamiamo
Fk = ∪∞j=k Ej . Per la subadditività numerabile delle misura esterna (Teorema 2.2.3 delle
dispense) abbiamo che
∞
X
me (Fk ) ≤ me (Ej ).
j=k
Poichè lim supj→∞ Ej ⊂ Fk , per ogni k, si ha che per ogni k
∞
X
me (lim sup Ej ) ≤ me (Fk ) ≤ me (Ej ).
j→∞
j=k
Inoltre, dato che la serie è convergente le somme che appaiono sopra tendono a zero
quando k tende all’infinito. Quindi me (lim supj→∞ Ej ) = 0. Poiché la misura esterna è
nulla allora lim supj→∞ Ej è misurabile e la sua misura è zero.
1
2
Rimuoviamo adesso l’ipotesi che tutti gli insiemi siano limitati. Dire che la misura è
zero equivale a dire che per ogni r > 0
m (lim sup Ej ) ∩ B(o, r) = 0.
j→∞
Ma
(lim sup Ej ) ∩ B(o, r) = ∩∞k=1 ∪ ∞
E
j=k j ∩ B(o, r)
j→∞
= ∩∞ ∞
k=1 ∪ j=k Ej ∩ B(o, r)
= ∩∞
k=1 ∪∞
j=k (E j ∩ B(o, r))
= lim sup(Ej ∩ B(o, r))
j→∞
Infatti un insieme C tale che m(R \ C) < ε non può essere limitato. Allora per ogni n
esiste xn ∈ C tale che xn > n. Ma allora per ogni n
sup |fn (x) − 0| = sup |χ[n,+∞) (x) − 0| ≥ |χ[n,+∞) (xn ) − 0| = 1.
x∈C x∈C