Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Teorema di Cauchy e
rappresentazione integrale
In questo capitolo introduciamo uno dei più famosi teoremi di Cauchy e le sue im-
plicazioni nello studio delle funzioni analitiche, con l’obbiettivo di costruirne una
rappresentazione integrale.
23
continua in ogni punto di e della regione interna a . Allora
I
f (z)dz = 0 (3.1)
H
Nota 1: il simbolo indica sempre una integrazione su una curva chiusa e semplice-
mente connessa in direzione antioraria.
Nota 2: Goursat ha dimostrato il teorema senza assumere che la derivata di f (z) sia
continua.
Sia ⌃ la regione del piano complesso racchiusa da ; usando il teorema del rotore
(grazie all’ipotesi di continuità delle derivate prima di u e v) possiamo quindi scrivere
I I I
f (z)dz = ~
F · d~r + i G ~ · d~r (3.6)
Z Z
= ~ ⇥ F~ ) · n̂d + i
(r ~ ⇥ G)
(r ~ · n̂d ,
⌃ ⌃
3.1. Teorema integrale di Cauchy
Corollario: siano a e b due punti distinti sul piano complesso e siano C1 e C2 due
curve regolari a tratti arbitrarie e non intersecantesi che connettono a a b. La curva
formata da C = C1 +( C2 ) è a sua volta regolare a tratti e semplicemente connessa1 .
Supponiamo che la funzione f (z) sia analitica all’interno della regione delimitata da
C. Segue che
I Z Z Z Z
0= f (z)dz = f (z)dz + f (z)dz = f (z)dz f (z)dz , (3.7)
C C1 C2 C1 C2
e quindi che
Z Z
f (z)dz = f (z)dz . (3.8)
C1 C2
non dipende dalla curva 2 D scelta per congiungere z1 a z2 . Infatti, scelti due
cammini 1 e 2 contenuti in D e congiungenti z1 e z2 , possiamo calcolare la differenza
del valore dell’integrale lungo i due cammini, ovvero
Z Z Z I
f (z)dz f (z)dz = f (z)dz = f (z)dz = 0 , (3.10)
1 2 1 2
25
Teorema fondamentale del calcolo: sia f (z) una funzione analitica in un do-
minio semplicemente connesso D e sia z0 un punto arbitrario in D. Definiamo
Z z
F (z) = f (w)dw (3.11)
z0
Nota: sebbene f (w) sia analitica, f (w)/(w z) non lo è. Tuttavia, siccome z non può
appartenere a ⇤ l’integrale è ben definito in quanto il denominatore non s’annulla
mai lungo il percorso di integrazione.
Nel limite ✏ ! 0 gli ultimi due integrali sono uguali e opposti per il teorema di
Cauchy. Quindi
I Z Z
dW = lim dW = lim dW , (3.20)
C ✏!0 ✏!0
✏
27
C̃
z
+
R
D
Figura 3.1:
dove l’ultimo integrale è calcolato lungo un arco di cerchio percorso in senso orario.
Segue che
Z I
f (w)dw
lim dW = . (3.21)
✏!0 =|w z| w z
29
3.3 Derivate di una funzione analitica
Il risultato precedente può essere esteso alle derivate di una funzione analitica.
e quindi che f (z) è analitica poiché, con questo metodo, abbiamo costruito la funzione
primitiva di f (z).
Si noti che la condizione appena vista definisce quando è possibile scambiare deriva-
zione ed integrazione.
Per induzione si può mostrare che, nelle stesse ipotesi,
Z
dn f (z) n! g(w)
= dw , (3.35)
dz n 2⇡i C (w z)n+1
3.3. Derivate di una funzione analitica
Notiamo che se una funzione f (z) è analitica, la si può esprimere secondo la formula
(3.16) grazie al teorema di Cauchy. A sua volta, (3.16) coincide con (3.31) quando C
è una curva chiusa e f = g. Dal teorema precedente deriva il seguente teorema che
rivela un’importante proprietà delle funzioni analitiche che non ha un analogo nelle
funzioni reali.
Teorema: le derivate di ogni ordine di una funzione analitica sono a loro volta
analitiche.
Dimostrazione consideriamo
I
df (z) 1 f (w)dw
= . (3.37)
dz 2⇡i C (w z)2
Siccome f è intera possiamo prendere C come un cerchio centrato in z e di raggio
arbitrario |w z| = R. Applicando il lemma di Darboux si ottiene
I
df (z) 1 f (w)dw 1
= sup |f (w)| , (3.38)
dz 2⇡ C (w z)2 R w2C
che si annulla per R ! 1. Consideriamo ora una curva arbitraria con estremi a e
b. Usando il teorema fondamentale del calcolo integrale otteniamo
Z
df (z) df (z)
0= ) 0= dz = f (b) f (a) , (3.39)
dz dz
31
Dunque f è costante in tutto il piano complesso.
Si noti che le funzioni sin(z) e cos(z) non sono limitate nel piano complesso (si veda
un esercizio nel capitolo precedente) e quindi non sono in contraddizione col teorema
appena dimostrato.
In generale, una funzione analitica di variabile complessa f (z) non costante ma li-
mitata nel piano complesso ha un punto singolare all’infinito. Un esempio è dato
dalla funzione sin(z), che è limitata ma solo al finito, in quanto diverge, sul piano
complesso escluso l’asse reale, all’infinto.
Il teorema di Cauchy-Liouville permette di dimostrare un teorema molto importante
sui polinomi.
Dimostrazione: si supponga per assurdo che P (z) non abbia radici, ovvero che
P (z) 6= 0 per ogni z 2 C. Allora la funzione 1/P (z) deve per forza essere analitica
e limitata in tutto il piano complesso. Dal teorema di Cauchy-Liouville segue che
1/P (z) è costante, in contraddizione con l’ipotesi che P (z) è un polinomio.
In conclusione di questo capitolo dimostriamo ora un teorema che viene spesso
indicato come l’inverso del teorema di Cauchy.
di una funzione f (z) continua in una regione D ⇢ C è nullo per ogni curva chiusa e
regolare a tratti C contenuta in D allora f (z) è analitica in D.
Dimostrazione: sia
Z z
F (z) = f (w)dw , (3.41)
a
dove a è un punto interno a D. Il fatto che l’integrale si annulli per ogni curva chiusa
significa, come abbiamo visto, che il valore dell’integrale non dipende dal cammino
3.4. Esercizi
3.4 Esercizi
Esercizio 1: si dimostri esplicitamente che l’integrale della funzione z 1 è pari a 2⇡i
se calcolato lungo il percorso formato da un rettangolo di vertici 2 ± i,
2 ± i in senso antiorario.
Esercizio 2: sia C una circonferenza percorsa in senso antiorario centrata in z0 . Si
dimostri che
I ⇢
0, n =6 1,
n
(z z0 ) dz = (3.46)
C 2⇡i n = 1.
33
dove C è il contorno, percorso in senso antiorario, definito da |z| = R >
1.
Esercizio 4: si dimostri che
I
dz
= 0, (3.48)
C 4z 2 1
35