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V Campi Vettoriali
V.1 Introduzione
Un campo vettoriale di R3 è una terna di funzioni F̄ : R3 → R3 , (x, y, z) 7→ (F1 (x, y, z); F2 (x, y, z); F3 (x, y, z)),
con F1 , F2 , F3 di classe C 1 in Df .
!
Q x y z
Ē = p ; p ; p Df = R3 \{0} (1)
4πε0 ( x2 + y 2 + z 2 )3 ( x2 + y 2 + z 2 )3 ( x2 + y 2 + z 2 )3
Q (x2 + y 2 + z 2 )1/2 Q Q
|Ē| = = = (2)
4πε0 (x2 + y 2 + z 2 )3/2 4πε0 (x2 + y 2 + z 2 ) 4πε0 R2
b) Linee di campo
x = x(t)
Dato un campo F̄ , una curva γ : y = y(t) è detta linea di campo di F̄ se ∀(x, y, z) ∈ Df il vettore
z = z(t)
F̄ (x, y, z) è tangente a γ in P (x, y, z).
F1 : dx = F2 : dy = F3 : dz (3)
b) Divergenza
Dato F̄ = (F1 ; F2 ; F3 ) di classe C1 , la divergenza è:
c) Rotore
Dato F̄ = (F1 ; F2 ; F3 ) di classe C1 , il rotore è:
rotF̄ = ∇¯ × F̄ = ∂F3 − ∂F2 ; ∂F1 − ∂F3 ; ∂F2 − ∂F1 (5)
∂y ∂z ∂z ∂x ∂x ∂y
Nota:
d) Circuitazione
Sia γ una curva di R3 :
e) Flusso
Sia S ∈ R3 una superficie e N̂ uno dei due versori normali ad S:
• In particolare se S è una superficie chiusa e se è orientata nel verso uscente (N̂u ), si dice flusso di F
attraverso S: ‹
ΦS (F̄ ) = F̄ dS (9)
S,N̂u
f) Potenziale scalare
Sia F̄ un campo, e sia D ∈ R3 . Si dice che F̄ ammette potenziale scalare su D se ∃V (x, y, z) tale che
¯ · V = F̄ su D. Il potenziale scalare è l’operazione inversa del calcolo del gradiente.
∇
g) Potenziale vettoriale
Sia F̄ un campo, e sia D ∈ R3 . Si dice che F̄ ammette potenziale vettoriale su D se ∃Ḡ = (G1 ; G2 ; G3 ) tale
che ∇¯ × Ḡ = F̄ . Il potenziale vettoriale è l’operazione inversa del calcolo del rotore.
b) Teorema di Stokes
Siano F̄ un campo di classe C 1 , S una superficie orientata secondo Ŝ, γ = ∂S orientata coerentemente;
allora: ¨
Cγ (F̄ ) = ∇¯ × F̄ dS (11)
S,N̂
• Considero N̂ , l’orientamento di S; è coerente con γ1 ma non con γ2 ; allora considero γ2− (uguale a γ2
ma con orientazione opposta)
• Si ha che ∂S = γ1 ∪ γ2−
¨
• Applico Stokes: C∂S (F̄ ) = ¯ × F̄ dS = 0 siccome ∇
∇ ¯ × F̄ , poichè F̄ è irrotazionale.
S,N̂
• Quindi C∂S (F̄ ) → Cγ1 ∪γ − (F̄ ) = 0 → Cγ1 (F̄ ) + Cγ − (F̄ ) = 0 → Cγ1 (F̄ ) − Cγ2 (F̄ ) = 0 →
2 2
Cγ1 (F̄ ) = Cγ2 (F̄ )
00 = f 00 , quindi ∂ ∂V ∂ ∂V
• Per il teorema di Schwartz fxy yx =
∂y ∂z ∂z ∂y
¯ × F̄ ≡ 0̄, cioè
• Applicando Schwartz e semplificando si ottiene che 0ı̂ + 0̂ + 0k̂ → (0, 0, 0). Quindi ∇
F̄ è irrotazionale.
• Sia γ ⊂ D una qualunque curva chiusa; siccome D è semplicemente connesso posso costruire una
superficie S il cui bordo è γ.
¨
• Per Stokes: Cγ (F̄ ) = ¯ × F̄ dS = 0 ∀γ ⊂ D siccome ∇
∇ ¯ × F̄ = 0̂.
S,N̂
j) Dimostrazione delle formule per il calcolo dei potenziali e degli integrali su linee
ˆ
i. F̄ dγ = V (B) − V (A)
γ
ˆ ˆ b
• Per la definizione: F̄ dγ = F̄ (x(t); y(t); z(t)) · T̄ · dt
γ a
∂x ∂y ∂z
• Il vettore tangente è definito come: T̄ = (x0t ; yt0 ; zt0 ) = ; ;
∂t ∂t ∂t
Campi Vettoriali - Alessandro Ruggeri 5
ˆ b
∂x ∂y ∂z
• Quindi: (F1 ; F2 ; F3 ) · ; ; dt =
∂t ∂t ∂t
ˆ b a ˆ b
∂V ∂x ∂V ∂y ∂V ∂z ∂
= + + dt = V (x(t); y(t); z(t))dt
a ∂x ∂t ∂y ∂t ∂z ∂t a ∂t
• Usando il teorema fondamentale del calcolo si ottiene:
V (x(b); y(b); z(b)) − V (x(a); y(a); z(a)) = V (B) − V (A)
ˆ
ii. V (x, y, z) = F̄ dγ, dove γ è la curva che collega P0 fissato al generico punto P (x, y, z).
γ
ˆ ˆ
• Per (f)i F̄ dγ = V (P ) − V (P0 ) ⇒ V (x, y, z) = V (P0 ) + F̄ dγ;
γ γ
• Siccome D è connesso, tutti i potenziali sono definiti a meno di una costante arbitraria, teorema
(f)iv;
ˆ
• Sottraggo quindi V (P0 ) e ottengo V (x, y, z) = F̄ dγ.
γ
ˆ x ˆ y ˆ z
iii. V (x, y, z) = F1 (t, y0 , z0 )dt + F2 (x, t, z0 )dt + F3 (x, y, t)dt γ ⊂ R3
x0 y0 z0
(a) F̄ è solenoidale
ii. Se Ḡ è un potenziale vettoriale di F̄ su D, tutti i suoi potenziali vettoriali sono dati da:
¯
Ḡ + ∇K(x, ¯ : R3 → R3 .
y, z), dove ∇K
iii. Se F̄ è un campo che ammette potenziale vettoriale Ḡ su D e se S ⊂ D è una superficie con bordo
∂S; allora: ¨ ˆ
F̄ ds = Ḡdγ (18)
S,N̂ ∂S