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4.attività Economico-Estimativa Dell'Ingegnere in Fase Di Progett.
4.attività Economico-Estimativa Dell'Ingegnere in Fase Di Progett.
ESTIMATIVA IN FASE DI
PROGETTAZIONE
ATTIVITÀ ECONOMICO ESTIMATIVA IN FASE DI PROGETTAZIONE
FASI PROGETTUALI
PROGETTO PRELIMINARE
Sono stabiliti i profili e le caratteristiche più significative degli elaborati dei successivi livelli di
progettazione, in funzione delle dimensioni economiche e della tipologia e categoria
dell’intervento.
Relazione illustrativa: contenente la specifica delle ragioni della scelta della soluzione
progettata in base alle valutazioni delle eventuali soluzioni possibili e la sua fattibilità
amministrativa e tecnica;
Relazione tecnica;
PROGETTAZIONE DEFINITIVA
Tale fase progettuale deve individuare compiutamente i lavori da realizzare e contenere tutti gli
elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni ed approvazioni.
Relazione descrittiva;
Relazione geologica, geotecnica, idrogeologica, idraulica e sismica;
Relazioni tecniche specialistiche;
Rilievi planoaltimetrici e studio di inserimento urbanistico;
Elaborati grafici;
Studio di impatto ambientale, ove previsto dalle vigenti normative, ovvero studio di fattibilità
ambientale;
Calcoli preliminari delle strutture e degli impianti;
Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici;
Piano particellare di esproprio;
Computo metrico estimativo;
Quadro economico.
PROGETTAZIONE ESECUTIVA
Tale fase progettuale deve essere conforme a quella definitiva e deve essere tale che ogni
elemento sia identificabile in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo.
Il progetto deve essere costituito dai seguenti elaborati (art. 35 del Regolamento ):
Relazioni dettagliate;
Calcoli esecutivi di strutture ed impianti;
Elaborati grafici in scale adeguate compresi i particolari costruttivi;
Capitolato Speciale d‘Appalto: definisce le condizioni da rispettare durante la fase esecutiva e i
rapporti contrattuali tra i diversi soggetti che concorrono a realizzare l’opera (committente,
impresa); contiene disposizioni relative a natura e importo dell’appalto, descrizione delle
opere, qualità e provenienza dei materiali, modalità di esecuzione e loro ordine d’esecuzione,
modalità di misurazione;
Schema di contratto;
Computo metrico estimativo;
Elenco prezzi unitari ed eventuale analisi;
Piano di sicurezza e coordinamento;
Quadro dell'incidenza percentuale della quantità di manodopera per le diverse categorie di cui
si compone l'opera;
Eventuali ulteriori studi di dettaglio o di verifica delle ipotesi progettuali che si rendessero
necessari;
Cronoprogramma, ove necessario;
Piano di manutenzione dell'opera e delle sue parti.
CRONOPROGRAMMA
È caratterizzato da:
una rappresentazione grafica di tutte le attività costruttive suddivise in livelli gerarchici dal più
generale oggetto del progetto fino alle più elementari attività gestibili autonomamente dal
punto di vista delle responsabilità, dei costi e dei tempi;
un diagramma che rappresenti graficamente la pianificazione delle lavorazioni nei suoi
principali aspetti di sequenza logica e temporale.
Esso stabilisce la durata dei lavori, e quindi dello stesso contratto, e deve essere utilizzato per
stabilire l'importo delle eventuali garanzie fideiussiorie bancarie o assicurative che l'impresa deve
fornire alla stazione appaltante; inoltre permette di controllare la fase di esecuzione. Il Direttore
Lavori, infatti, cura l'aggiornamento del Cronoprogramma e ne segnala al direttore dei lavori le
eventuali difformità rispetto alle previsioni contrattuali, proponendo i necessari interventi
correttivi. È opportuno che i direttori operativi, durante la direzione dei lavori, procedano alla
costruzione di un cronoprogramma che riporti progressivamente i lavori realizzati in cantiere e
trascritti nel libretto e nel registro di contabilità, in maniera tale da confrontare agevolmente
l'esecuzione con l'andamento previsto.
Gli UOMINI-GIORNO sono il numero complessivo presunto delle giornate lavorative impiegate in
un determinato cantiere.
U/g = La media giornaliera dei lavoratori che approssimativamente interverranno
nell’esecuzione dell’opera per i giorni che una squadra tipo impiega a realizzare quell’opera.
In pratica ogni datore di lavoro è a conoscenza di quanto produce giornalmente una squadra.
L'analisi dei prezzi unitari è un procedimento attraverso il quale è possibile ottenere il costo di
un'opera edile attraverso la definizione dei componenti e delle incidenze necessarie per la
realizzazione dell'opera stessa. L'analisi prezzi è una tipica attività della fase di preventivazione e
della fase di controllo dei costi degli interventi.
Le opere possono essere retribuite secondo diverse modalità, in funzione degli accordi
contrattuali: a corpo, a misura, a corpo e a misura, in funzione della natura delle prestazioni, in
economia (ciascun fattore della produzione), sulle quantità fisiche delle opere eseguite.
Di ogni singola lavorazione viene definita la descrizione del lavoro, la consistenza (quantità,
dimensioni, peso), l’unità di misura, il prezzo unitario (dall’analisi dei prezzi unitari), l’importo ed
eventuali annotazioni.
La stesura di un computo metrico richiede anzitutto ordine nel suo svolgimento: viene solitamente
seguito l’ordine in cui si susseguono per la loro esecuzione. Le unità di misura nelle varie categorie
sono differenti in relazione al tipo di lavoro, quindi a metro cubo, a metro quadrato, a metro
lineare o a peso.
Il prodotto fra la quantità ed il prezzo unitario definisce l'importo complessivo della singola spesa.
La somma delle singole voci di spesa definisce il costo di costruzione occorso per la costruzione
dell'opera.
Il CME corrisponde quindi alla somma delle quantità (Q) di ciascuna i-esima lavorazione (i)
moltiplicata per il rispettivo prezzo unitario (Pu)
Cc = Σi ( Pui * Qi )
IL CASH FLOW
Il cash flow è la forma più usata nell’analisi finanziaria, in quanto presenta il contributo delle
diverse attività dell’azienda alla necessità o disponibilità finanziaria del progetto. Attraverso i flussi
di cassa si può passare quindi dai risultati economici e patrimoniali previsionali ai fabbisogni o
surplus finanziari da questi derivanti.
La parte operativa del cash flow traduce tutte le informazioni tecniche ed operative in dati
numerici sulla base dei quali valutare la sostenibilità dell'operazione e quindi la possibilità di
finanziarla.
Per poterlo definire ottimamente è necessario un esempio.
Il grafico esprime sull’asse delle ordinate il flusso di cassa (ricavi - spese) che l’impresa deve
affrontare nei diversi periodi di tempo, definiti sull’asse delle ascisse.
La prima parte di vita dell’iniziativa, nel grafico compresa tra il periodo 0 e il 4 corrisponde al
periodo di costruzione. In questa fase il progetto presenta fabbisogni finanziari in quanto il
pagamento dell’investimento nella costruzione non trova bilanciamento nei ricavi di periodo. Il
fabbisogno quindi è coperto attingendo dal debito bancario e dal capitale di rischio messo a
disposizione dagli azionisti, e in piccola parte da eventuali acconti e caparre.
Nel fabbisogno iniziale sono compresi non solo i costi di costruzione (materiali, manodopera), ma
anche oneri accessori come acquisti del terreno, la preparazione dell’area di cantiere, la
progettazione, ecc, e investimenti indiretti (IVA, interessi capitalizzati, ecc).
Quando il progetto entra nella fase operativa (dopo il periodo 4) l’iniziativa incomincia a produrre
ricavi destinati a spesare i costi di gestione. Così la curva dei flussi di cassa operativi cumulati ha un
andamento ascendente poiché l’impianto è entrato a regime. In corrispondenza del tempo x
(nell’esempio il periodo 11) i flussi positivi pareggiano completamente i flussi negativi cumulati.
All’avvicinarsi dell’anno terminale del progetto, i finanziamenti saranno stati rimborsati ed i ricavi
sono destinati a coprire i costi operativi e l’eventuale aumento di capitale circolante e determinare
un utile per l’impresa. Il cash flow permette all’impresa, in via preliminare, di stabilire la
convenienza o meno di un determinato progetto.
Organizzare il cantiere significa pianificare, allocare tutte le risorse necessarie nel tempo
all’esecuzione dei lavori e regolarne l’impiego, in relazione alle opere da eseguire, alle condizioni
ambientali, ai vincoli esistenti e all’evoluzione dei lavori.
In base all’articolo 3, commi 1 e 2, del D.P.R. n. 222/2003, è compito del coordinatore per la
progettazione effettuare l’analisi degli elementi caratteristici di organizzazione del cantiere, con lo
scopo di garantire l’eliminazione o, in subordine, la riduzione al minimo dei rischi derivanti dal
lavoro. L’attività prevede la predisposizione di una relazione tecnica illustrativa dell’organizzazione
del cantiere e l’elaborazione di uno o più elaborati grafici (layout di cantiere).
In conformità al Regolamento sui contenuti minimi sui piani di sicurezza, nel PSC si dovranno
definire la collocazione, i requisiti prestazionali e le interrelazioni tra le seguenti aree o funzioni
principali di cantiere:
Per la costruzione del lay-out del cantiere si devono considerare tutti gli aspetti esaminati in
precedenza per ogni area di lavoro prevista e, al tempo stesso, si devono valutare le loro possibili
interferenze. La prima definizione del lay-out di cantiere sarà effettuata esclusivamente
considerando gli aspetti produttivi. Allo scopo si predisporrà un elenco delle attrezzature, degli
impianti e dei servizi logistici necessari all’esecuzione dell’opera; successivamente si allocheranno
le risorse nell’area di cantiere. Il lay-out di base così ottenuto sarà oggetto, in corso d’opera, di
verifiche tese ad accertare che ogni attività possa svolgersi entro spazi idonei e sufficientemente
protetta dai rischi di altre attività.