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MEDITAZIONE
PROFONDA E
AUTOCONOSCENZA
EDIZIONI
MESSAGGERO PADOVA
ISBN 978-
88-250-0587-5
Copyright � 2007 by P. P.F. M.C. MESSAGGERO DI
SANT'ANTONIO - EDITRICE Basilica del Santo -
Via Orto Botanico, 11 - 35123 Padova
www. edizionimessaggero. it
IL POZZO DI GIACOBBE
Nuova serie
�Signore, dammi di quest'acqua,
perch� non abbia pi� sete�.
(Gv 4,15)
PREFAZIONE
Con gioia saluto questo libro che d� l'opportunit�
a chi si sia gi� avvicinato alla MPA di rielaborare le
tappe un tempo percorse e che, nello stesso tempo,
offre una lettura agevole e completa di un metodo
chiaro e lineare a chi per la prima volta si accosti alla
via meditativa. Mai potrei esprimere compiutamente
tutto quello che la Meditazione Profonda Autoconoscenza
ha significato per me, e tuttora significa;
quanto segue non pu� che rispecchiare la mia semplice
esperienza maturata quotidianamente in pi� di dieci
anni di pratica personale e di servizio nell'amore per
chi alla meditazione ha voluto accostarsi.
Il labirinto che ricopre il pavimento della cattedrale
di Chartres mi ha sempre incantato non solo per la
sua valenza simbolica ma anche per gli elementi figurativi
ivi rappresentati. Di questi, due mi appaiono
ancora oggi insuperati: la rosa fiorita che rappresenta
il Centro, una volta l'anno illuminata dal raggio di
mezzod� del primo giorno di primavera, e l'andamento
del labirinto che, pi� di altri, tifa ripartire dall'ostacolo
con un percorso sempre ampio e circolare,
sicch� l'ostacolo ti appare una sosta e non un impedimento
vero e proprio, sei e rimani sulla Via, anzi dalla
Via non ti sei mai mosso. Il labirinto, perci�, ben
raffigura non solo l'andare per il mondo deli "uomo
di tutti i tempi, deli "uomo errante, del vagabondo che
12
INTRODUZIONE
Ho dubitato a lungo sulla vicenda dell'Auditorium,
se fosse giusto confidarla a voi o meno, dopo tutto �
qualcosa di molto intimo. Per�...
L'Auditorium
L'immensa sala era quasi vuota, solo l� in fondo il
direttore d'orchestra, in rigoroso abito da cerimonia
serale, rimaneva eretto e silenzioso, guardando
il nostro piccolo gruppo di amici. Noi ci trovavamo
un po' ' persi e imbarazzati in mezzo al silenzio dell'Auditorium,
una immensa sala nella quale predominava
il rosso cupo delle poltrone mentre tutto
quello spazio era orientato verso lo scuro sfondo
del palcoscenico, con il sipario anch'esso rosso e
in basso la figura del misterioso direttore, in piedi
come aspettando i suoi musicisti. Fra di noi c'era
un fanciullo, appena teenager, tra i dodici e i tredici
anni, che aveva un dono speciale: era compositore
di musica e portava con s� alcuni fogli, un po' '
ingialliti, nei quali si vedevano le righe dei pentagrammi
con le note musicali. Era un nostro piccolo
amico geniale. Noi sentivamo che, sia il direttore
sia poi il pubblico dell'intero Auditorium, dovevano
conoscere quelle partiture. Tuttavia nessuno di noi
13
Prima parte
LA SOGLIA
DELLA MEDITAZIONE
1. IL VIAGGIO DELL'UOMO
Medito perch� dalla prima volta che ho provato,
ho intuito che, quella della meditazione, � l'unica
via per una risposta alle mie domande sulla
vita, sul significato dell'esistenza umana, sul fine
deli "uomo.
Incontro con Baba Yaga
Perch� sei venuto/ a? � la prima domanda del primo
esercizio che si consegna ai partecipanti appena arrivati
al corso. Io lo so, questo perch�, e non lo so. Loro anche
lo sanno e non lo sanno. In mezzo a tutta questa apparente
confusione galleggia una ricerca e un viaggio senza
nome: il viaggio dell'uomo. L'uva sente che vuole
diventare vino, ma non sa precisare come. Questo sentire
senza sapere � plasmato in una bella favola russa d'iniziazione.
Baba Yaga � una terribile e anziana strega
che vive nel cuore della taiga russa, fra boschi e paludi.
Se vai a cercarla sarai senz'altro spaventato: ha un volto
orribile e si trova solamente di notte, nella sua capanna,
per lo pi� intenta a rimescolare qualche strano brodo
nella sua pentola. Baba Yaga sa tutto, perci� tu senti
che devi andare a chiederle quello che non sai e vorresti
sapere a tutti i costi, ma esige che ti presenti solo, nel bel
mezzo della notte, a porle le tue domande strane, quelle
che ti portano fuori dalla tua realt� quotidiana, quelle del
viaggio che senti di voler fare senza saperlo definire.
Una volta arriv� un ragazzo e buss� alla porta della
capanna. Baba Yaga gli fece: �Vieni per conto tuo o ti
manda qualcuno?�. In realt� il ragazzo era stato stimola-
31
La casa
La
casa
La
casa
sei tu,
nella
tua
corporeit�.
� il tuo
involuc
ro
fisico-
corpora
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facciat
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altri. E
propri
o la
dimens
ione
che fa
di te
un
essere
incarn
ato in
un
corpo-
casa.
I servi
I servi sono tutti gli elementi psichici che vivono e si
muovono dentro la casa. Sono essenziali ed estremamente
utili per vivere, crescere ed evolvere. � attraverso
di loro che percepiamo la vita dentro e fuori di noi. I
servi sono le nostre potenzialit� e qualit� personali, sono
�le potenze dell'anima� nella terminologia antropologica
classica. L'insieme dei servi costituisce la nostra dimensione
psichica, la vita della casa. Bench� l'insieme
dei collaboratori nella casa possa essere molto ampio,
per ragioni pedagogiche noi focalizzeremo la nostra attenzione
verso tre servi, o qualit� psichiche, principali:
la nostra capacit� di pensare (mente), la nostra capacit�
di sentire (cuore) e le nostre forze ed energie di diverso
genere, anche quelle inconsce (forze).
Padrone
2. LE TRE COSCIENZE
Ho ventitr� anni e sono uno studente universitario.
Pratico quotidianamente la meditazione,
che mi d� un senso di pienezza, di gioia di vivere
e tranquillit� difficilmente esprimibile. Mi
sento veramente pi� vivo, pi� cosciente di me e
di ci� che mi circonda.
Lo stato del maggiordomo
L'esercizio del capitolo precedente avr� facilitato un
sopralluogo nella nostra casa. Il protagonista di questo
esercizio � il maggiordomo, la cui missione � semplicemente
vigilare. Se l'esercizio � stato fatto bene il maggiordomo
si sar� limitato semplicemente a osservare tutto
quanto � vita dentro la casa, senza identificarsi minimamente
con pensieri, con immaginazioni, oppure con
qualsiasi tipo di sentimento o percezione. Un maggiordomo
fedele non abbandona il suo compito lasciandolo
in mano ai servi: egli � pura vigilanza e attenta osservazione,
senza mai identificarsi con quello che osserva.
Osserva il flusso della vita, il continuo fare e interagire
dei piccoli io collaboratori. In questo modo egli � in grado
di capire fino a che punto la casa � in sintonia con
il grande senso della vita: prepararsi alla venuta del Padrone.
Ma c'� anche la possibilit� che il maggiordomo non
si comporti cos� fedelmente nello svolgimento del suo
lavoro e si trovi in uno stato pi� o meno addormentato.
Allora nella nostra casa primeggeranno i piccoli servi, ci
45
In secondo luogo,
daremo delle chiavi e
degli orientamenti
precisi, per rimanere
sempre di pi� in connessione
con il Padrone,
centro e sorgente
dell'Essere. Questo
sar� il vero e proprio
esercizio di Meditazione
Profonda.
La percezione inquinata
Nella struttura tripartita dell'uomo presentata nel
capitolo precedente, il maggiordomo occupa la parte
pi� elevata e importante della psiche. Gli antichi saggi la
chiamavano nous egemonikon, cio� colui che ha
l'egemonia dell'intero andamento della nostra casa e,
perci�, ha la pi� grande responsabilit� nella qualit� della
nostra vita umana. Anzi egli pu� accelerare la venuta del
Padrone (se la casa si mantiene fondamentalmente in
pace e in ordine), oppure contribuire alla rovina della
casa, oscurare il senso della vita e mantenere allontanato
il Padrone. In questo caso l'uomo mai sapr� chi �, la sua
suprema identit� sar� nascosta, egli rimarr� sommerso
nel letargo della suprema ignoranza e la sua casa
rimarr� sempre in subbuglio.
A mano a mano che il maggiordomo si sveglia, tramite
la preparazione fatta dai diversi esercizi e meditazioni
della MPA, compaiono dei segni indicanti la limpidezza
e armonia dei tre livelli principali di percezione:
mente, cuore ed energie. In questo caso i livelli di percezione
sono sempre pi� trasparenti, e ci offrono il servizio
di una percezione esistenziale sempre pi� limpida e
ricca.
47
Cy
Mente
Energie
La percezione limpida
Vediamo ora alcuni di questi segni:
� Coscienza dei piccoli io attori: i meditanti si rendono
conto, sempre pi� chiaramente, che loro non sono i pic
coli servi che agiscono entro la casa. Nello stesso istante
in cui il meditante osserva, il maggiordomo esce dal suo
sogno e si attiva un livello di coscienza superiore.
� Coscienza deli "io che sogna : la porta segreta che comu
nica con i piani inferiori della casa (subconscio, incon
scio), � ordinariamente sbarrata, ma appena si inizia a
meditare grazie all'aiuto di semplici metodi attraverso i
' quali si apre la comunicazione onirica17, i meditanti si
arricchiscono con i messaggi e la saggezza dei collaboratori
dei piani inferiori. Ecco un bel sogno fatto da un
meditante, in cui � palese il simbolismo della casa (palazzo
in questo caso), quello del Padrone (re) e i servi
(piccoli impedimenti che vietano ancora il ritorno del
Padrone a casa sua): �Mi vedo sul grande sagrato di
marmo bianco (a cui
sono arrivato salendo pochi bianchi gradini) di un bellis-
17 Per aprire questa comunicazione cf. il mio libro Meditare un sogno,
Edizioni Messaggero, Padova 20053.
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Prima coscienza
L'uomo � solo mente, oppure corrente emotiva o
pura attivit�. Non c'� coscienza di un vero Io dietro
pensieri, emozioni o attivit�. I servi la cui ragion
d'essere � quella di collaborare all'armonia della
casa, essendo ottimi strumenti nell'avventura della vita
per preparare la venuta del Padrone, si ergono in
padroni per conto loro, creando l'illusione di essere essi
stessi il vero Io e magari avvicendandosi nel governo
della casa oppure vivendo a base di mutui conflitti. �
una vera e propria epidemia universale, quella di vivere
solo nella prima coscienza, ipnotizzati e �usati� dai nostri
piccoli ego. La prima coscienza � il triste ritratto
dell'uomo che vive in superficie, dimentico di s�.
Seconda coscienza
In questo stato il maggiordomo sperimenta gradualmente
il suo risveglio, cio� diventa osservatore. Questo
stato si inizia quando un essere umano, tramite la meditazione
profonda, impara l'arte di osservare cosa succede
nella propria casa. I principianti talvolta rimangono
confusi e addirittura spaventati nelle prime tappe di questa
nuova nascita; infatti, quello che i primi risvegli mostrano
� lo stato di disordine e confusione interiore in cui
si trova la propria casa. Pu� anche darsi che ritengano
impossibile per un essere umano vivere in continuit� la
condizione di maggiordomo sveglio. Ordinariamente
c'� un andirivieni dalla prima alla seconda coscienza,
ma questo � gi� un prezioso dono e passo in avanti. La
51
53
3. DISCESA A ZERO
La meditazione mi fa bene. Mi accorgo che essa
educa in qualche modo la mia mente, i miei pensieri
e le mie emozioni, perch� il mio cervello �
come risvegliato; mi sento pi� pronta, pi� intelligente;
ho pi� capacit� di concentrazione e la
mia memoria funziona meglio. � come se avessi
una marcia in pi�. Vedo cose che prima non vedevo
e sento cose che prima non sentivo. Rilassamento
Tutti sappiamo cosa significa la parola rilassamento.
Centri e scuole di yoga, di training autogeno, di reiki e
tante altre sono dovunque a portata di mano. I media,
libri e riviste di New Age, perfino la radio e la tiv� forniscono
ogni tanto notizie ed esercizi per rilassare le nostre
tensioni e i nostri burn out. Inoltre, ognuno ha il suo
modo spontaneo di rilassarsi, ad esempio dopo una giornata
di duro lavoro, senza necessit� di fare un corso di
yoga, magari mettendo i piedi su una sedia o una panchina
di fronte a s�, mentre guarda la tiv�, sfoglia un
rotocalco o fuma una sigaretta. Comportamenti casalinghi
di distensione che, pur concedendo qualche momentaneo
senso di ristoro, sono molto parziali e incompleti.
La MPA offre ai suoi meditanti un esercizio- base di rilassamento
che coinvolge interamente i tre livelli di percezione:
sentimenti, pensieri ed energie fisiche. Questo
esercizio � chiamato discesa a zero, poich� ha lo scopo
di far scendere la quota di interferenza e rumore interno
62
ziali, nella Bibbia, nel Corano, nel Tao, nei Ching, nell'Ahimsa
di Gandhi e in tante altre venerabili e antiche
tradizioni. Per arrivare al vero cuore del lasciarsi andare
bisogna comprendere questa realt�: la parte, il figlio, la
creatura, non potr� mai �conquistare� il Tutto ma potr�
invece �essere in sintonia� con lui. Posizione
del corpo
Come ho indicato in altre occasioni23, ci sono parecchie
posizioni corporali per favorire la discesa a zero e
in genere utili ad ogni tipo di meditazione. I metodi pi�
semplici dello Hatha- yoga, accessibili al grande pubblico,
hanno una sufficiente variet� di posizioni del corpo,
o asana, specialmente adatti alla meditazione24. Nei corsi
di MPA noi raccomandiamo ordinariamente una posizione
accessibile alla stragrande maggioranza delle persone,
quella che chiamiamo �il loto occidentale� e che
Klemens Tillmann descrive cos�:
�Ci si siede senza appoggiare la schiena, quasi sul
bordo della sedia, in modo che le ginocchia rimangano
pi� basse della stessa, rilassate e in fuori. Le gambe s'incrociano
all'altezza delle caviglie e le punte dei piedi si
appoggiano sul pavimento. Si pongono le mani una sopra
l'altra, come due tazze, la sinistra sopra la destra,
davanti all'addome, toccandolo, e appoggiando i polsi
sulle gambe, mentre i pollici, rivolti in su, si toccano in
punta�25.
23 Per tutto quanto riguarda le posizioni corporali di meditazione cf.
il mio libro Iniziazione alla Meditazione Profonda, Edizioni Messagge
ro, Padova 20013, pp. 40-51.
24 Cf. G. FURLAN, Yoga, Armonia, Potenza, Saggezza, Mediterranee,
Roma 2006.
25 K. TILLMANN, Guida alla Meditazione, Queriniana, Brescia 1974,
p. 56.
67
loto occidentale
Tillmann, con questa dettagliata descrizione,
intende assicurare il massimo equilibrio fisico. Non �
necessario per� attenersi rigorosamente a tutti i
dettagli, anche per non andar contro quella tranquilla
flessibilit� e libert� fisica, perseguite dalla
meditazione profonda. Ci sono persone, ad esempio,
che per limiti fisici non possono mantenersi erette o
si innervosiscono se non appoggiate allo schienale
della sedia. A ogni modo � risaputa l'insistenza dei
maestri orientali sulla necessit� di mantenersi ben eretti
nella posizione di meditazione. Consiglio perci� di
sperimentare in proprio la differenza tra meditare eretti
o appoggiati, curvi o raggomitolati. La capacit� di
percepire le cose a livelli pi� sottili e delicati � molto
maggiore nella posizione eretta; ma � solo l'esperienza
che lo far� rilevare26. Esercizio
Discesa a zero
Prima di fare l'esercizio conviene aver presenti alcuni
avvertimenti utili. Il fine della discesa a �zero� � il triplice
silenzio del meditante, cio� quello del corpo, della
mente, e dell'emotivit�. In essa non dovr� mancare: � La
coscienza del corpo rilassato e la propria conferma di
questo con una frase- slogan.
' Iniziazione alla Meditazione Profonda, pp. 41-42.
68
; 1� livello:
fisico- corporale
Iniziare
rilassando il corpo
con alcuni respiri
pi� profondi di
quelli del nostro
ritmo ordinario. Poi
concentrare la nostra
attenzione- energia
sul punto che si
trova fra le
sopracciglia,
rivolgendo le
pupille verso di
esso. Dopo alcuni
brevi istanti
rilassare gli occhi
facendoli ritornare
alla loro posizione
naturale, e lasciar
fluire verso il bas-
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Distribuzione
2� livello: emozionale
dell'energia
in un cerchio
di rilassamento
Osservare il ritmo del respiro senza forzature,
lasciandolo andare da s�. Ogni volta che l'aria esce
(espirazione) abbandonare con il respiro ogni ostacolo
alla tua calma e pace interiore. Terminare con la frase-
slogan: �Emozioni rilassamento, sentimenti
rilassamento...�.
respiro esce da te
nell'espirazione
3� livello:
mentale
0
Scendere dal dieci
allo zero
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4. LE CONVINZIONI DI BASE
Con sorpresa e grande gioia ho immediatamen-,
te scoperto che la MPA � un mezzo potentissimo per
lasciar affiorare contenuti importantissimi che la
mente non riesce a elaborare, perch� sono chiusi
e sepolti sotto i mille pensieri superf�- ciali
provenienti dall'esterno. Uno dopo l'altro , molti
di questi contenuti mi si rendevano noti, con tale
certezza e gioia che era impossibile non
continuare. Mano a mano ho voluto/ dovuto
cambiare tante cose della mia vita che ritenevo
erroneamente �f�sse� e stabili, come il lavoro e i
rapporti con i miei familiari. E crollata pratica-.,.
mente una struttura di vita che la mia inconsapevolezza
aveva lasciato che gli altri costruissero
al mio posto. Il saggio e l'accattone
Nel suo poema Gitanjali ' Tagore ci presenta in prima
persona un mendicante che incontra un re saggio. Nel
vederlo il mendicante � convinto che, quando il re scender�
dalla sua carrozza dorata e gli andr� incontro, sar�
per dargli qualche elemosina. Il re di fatto si ferma e gli
si avvicina. Ma con grande sorpresa il mendicante sente
che il sovrano gli fa questa richiesta: �Per favore, puoi
darmi qualcosa?�. In mezzo alla sua grande confusione,
il mendicante tira fuori dalla sua bisaccia un chicco di
1 Ed. Demetria 2000, p. 67.
79
Il piccolo
generalizzatore da
un solo dato
tira fuori un
principio generale
Il
generalizzatore
Questo
piccolo ego �
molto abile
nell'arte di
generalizzare.
Le sue
espressioni
preferite sono:
�Io mai...�;
�Nessuno
pu�...�;
�Sempre
succede...�;
�Tutto �...�.
Il
generalizzatore
ha imparato a
tirar fuori da un
piccolo dato tutto
un principio
generale.
Quando eri nella
scuola
dell'obbligo, un
professore di
disegno ti disse
che non avevi
talento per
l'acquerello.
Questo evento
dest� in te il
piccolo
generalizzatore
che elev� alla
categoria di
principio
generale il
giudizio del tuo
professore in
questi termini:
�Mai potrai
essere artista,
non hai talento
per l'arte�.
Allora tu sei
convinto che
mai l'arte avr�
nulla a che fare
con te.
Il polarizzatore
Questo distruttore della realt� ha un pensiero polarizzante
verso gli estremi, cio� percepisce individui, eventi,
e qualsiasi realt� in termini estremisti. Non ci sono
per lui dei mezzi termini, egli � convinto che le sfumature
non esistono nella vita. Le persone sono meravigliose
o schifose, divertenti o noiose. Se un conoscente
si ammala una volta sar� per sempre �di costituzione
debole�. Se ho commesso uno sbaglio guidando la macchina,
io avr� delle qualit� buone in altri campi, ma come
autista sono un disastro.
83
I piccolo polarizzatore
� ha un pensiero
polarizzante
� percepisce persone
ed eventi
in termini estremisti
Lo specialista in filtri
Ci sono delle persone che percepiscono la vita attraverso
determinati e concreti filtri. Allora tutto � permeato
e colorato attraverso il filtro che d� l'intonazione globale
all'insieme. L'ammalato immaginario di Moli�re �
un tipico esempio di percepire se stesso attraverso il filtro
della malattia immaginaria. Alle volte un piccolo
dettaglio, individuato fra un ampio insieme di circostanze,
agisce da filtro che colora l'intera esperienza. Se ricordi
una splendida festa in cui hai cucinato un pasto
che piacque a tutti, ma quando se ne furono andati, tuo
fratello si avvicin� e ti disse che la minestra aveva troppo
sale... Se quella sera e i giorni successivi qualche
strano velo si alzava dentro di te e ti faceva ricordare
la tua festa come un fallimento (per il solo piccolo dettaglio
della minestra salata!), allora quel velo era un
filtro!
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Lo specialista in filtri
� percepisce la vita
attraverso i filtri
� tutto � colorato o filtrato
secondo un determinato filtro Il fabbricante di etichette
La sua specialit� � quella di incollare a se stesso o
agli altri etichette �convincenti�. Ricordo un mio educatore
che, all'inizio dell'anno accademico ci diceva: �Per
favore, non incollate etichette ai vostri compagni di studio
appena conosciuti!�. Il fabbricante di etichette � simile
al generalizzatore, ma qui invece abbiamo un nome
piuttosto che un principio. Gli adolescenti si divertono
incollando nomignoli ai loro professori. Ormai sono risaputi
i cosiddetti nick che in internet si trovano abbondantemente
in qualsiasi sito dove si pratica la chat. Anche
questi sono autoetichette non incollate molto sul serio,
ma talvolta rimbombanti poich� sono gli stessi
giovani e adolescenti ad affibbiarsele (Bin Laden, Bush,
Shakira, Spiderman, Superman... e altri che � meglio
non nominare). Quando � il proprio individuo a incollarsi
una etichetta sul serio, allora l'autoimmagine acquisisce
un nome, quello del cartellino che si � incollato e la
CB � rinforzata e sigillata con l'etichetta (io sono egoista,
nevrotico, scettico, buono a nulla...).
Talvolta sono gli stessi genitori a far nascere nei figli
queste immagini imposte con una certa sfumatura di
mutua accusa fra gli sposi: �Sei testardo come tuo pa-
85
Il fabbricante di etichette
� incolla nomi
che definiscono le persone
� spesso incolla
un'etichetta a se stesso
Il chiaroveggente
� colui che legge il pensiero distruttivo su di lui nella
mente degli altri. Il chiaroveggente � assolutamente
convinto che tizio �ha detto tale cosa perch� pensa che
non so niente di questo argomento�, oppure �mi ha
Il chiaroveggente
?"..?� �legge� nella mente
degli altri i pensieri distruttivi
che hanno su di lui
� interpreta gesti,
parole e comportamenti
in questo senso
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Il piccolo �dovrei�
� � perfezionista
� si paragona spesso agli altri
e si trova in svantaggio
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L'accusatore
� � moralista
� introduce il
sentimento di colpa
� spinge spesso
a chiedere scusa
Esercizio Le convinzioni
di base
Prima di presentare questo esercizio, indirizzato a
cambiare positivamente le nostre CB negative, � conveniente
fare un breve chiarimento. Non � difficile che
sorga questa domanda fabbricata dal piccolo io mentale:
�Ma dopo tutto, nel cambiare segno alla nostra CB, non
� che stiamo facendo la stessa manipolazione mentale
anche noi? Anzi, nel trasformare la CB negativa in positiva
non stiamo sostituendo un'alleanza dei piccoli io
con un'altra?�.
La risposta � semplice. Nello stato attuale di una casa
in disordine, la cosa pi� urgente � fare un ordine elementare,
cio� far appianare le difficolt� grossolane che ostacolano
l'andare avanti verso una calma e ordine interno
imprescindibili per arrivare all'ultimo passo: la vera meditazione
profonda. Pi� avanti non sar� necessario ricorrere
a questi �trucchi� mentali ed emotivi, poich� la seconda
coscienza (maggiordomo sveglio) sar� uno stato
quasi abituale in noi. Perci� potremmo dire che l'esercizio
qui proposto � indirizzato a creare le condizioni che
pi� avanti faciliteranno un ordine pi� completo e armonico
nella nostra casa.
1. Scoperta della convinzione di base negativa
� Rilassati col metodo del primo o secondo livello della
discesa a zero, e lascia vicino a te un quaderno aperto.
Rileggendo i tuoi �capitoli di vita�, chiediti mantenendo
il tuo stato di osservazione neutrale: quali sono in questo
periodo attuale della mia vita (ultimo capitolo) le mie
convinzioni su queste realt�:
- Le mie relazioni interpersonali.
- La mia crescita personale.
89
- Dio.
- La mia vita.
� Annota in modo breve e sobrio il contenuto delle rispo
ste che ti arrivano spontaneamente.
Rileggi poi attentamente il tuo scritto e osserva se ci
sono indizi di una CB negativa, cio� una convinzione
che ti mantiene spesso in uno stato di coscienza addormentata
e ti identifica con un tipo di ego. Impiega un
certo tempo cercando di esprimere in una frase chiara e
concisa la tua CB appena individuata, ad esempio se ti
sei fatto la domanda su cosa pensi e senti della vita, forse
trovi qualche risposta negativa simile a questa: �La
vita � una continua lotta�. Oppure se si tratta delle tue
relazioni: �La gente � sempre egoista e possessiva, le
donne sono nate per soffrire�. Oppure se ti sei domandato
sulla tua crescita personale: �Sono stato sempre sfortunato...�.
Renditi conto di quale immagine negativa di
te stesso o della realt� esterna affiora pi� spesso nella
tua vita quotidiana.
2. Trasformazione della convinzione di base negativa
� Domandati come ti piacerebbe trasformare nella realt�
quotidiana la tua CB negativa in modo totalmente con
trario, tale da farti imboccare una strada decisamente po'
sitiva e in armonia con la tua casa e i tuoi piccoli io.
Scrivi brevemente la tua CB trasformata, ad esempio:
invece di �La vita � piena di sofferenze�, scrivi �La vita
� una stupenda avventura�; invece di �La mia infanzia
mi ha rovinato�, scrivi �Ho ricevuto tanti insegnamenti
dalla mia infanzia�.
� Cerca che la tua nuova CB abbia qualche accenno di
realt�, ad esempio, pur avendo sofferto nella tua infanzia
puoi affermare con realt�: �Ho ricevuto tanti insegna
menti dalla mia infanzia�.
90
5. L'INVOCAZIONE
Ci� che mi � capitato � assolutamente incredibi
le, perch� io non pensavo di poter cambiare, an
zi ero convinta che vivere dovendo sopportare
me stessa era un fardello pesantissimo. Ora, in
vece, affronto le giornate con una gioia interio
re che a volte mi sembra quasi inspiegabile e
riesco ad affrontare anche le giornate pi� diff�
cili con spirito nuovo e costruttivo.
Una sorta di legge di attrazione
Tutti accettano che, se un essere umano � stato sottomesso
per anni a un influsso negativo nel campo dell'educazione
(�tu sei un buono a nulla�), oppure nella dimensione
affettiva (�tu non meriti di essere amato�) o
nei rapporti sociali (�mai ti comporti in modo giusto
quando sei in mezzo alla gente�), e cos� via, questo continuo
bombardamento negativo provocher� nel povero
individuo una visione della realt� colorata dall'intensit�
e continuit� degli influssi ricevuti.
Quello che non � cos� facile ad ammettersi � il contrario:
non solo un pensiero- emozione costante e intenso
ci mostra una visione filtrata della realt� ma, anche oggettivamente,
la realt� stessa viene organizzata e attirata
in sintonia con quel costante e intenso pensiero- emozione,
cio� un osservatore esterno e neutrale potrebbe verificare
che la realt� � in perfetta sintonia con il pensiero-
emozione indicato. Se lo stregone dice a un uomo della
sua trib�, perfettamente sano, che sicuramente morir�
94
Esercizio
L'invocazione
1. Dopo la discesa a zero,
iniziare affermando lo stato di
totale rilassamento e calma in
cui ci si trova.
[Qui si dovr� scrivere semplicemente
lo stato in cui ci si trova
dopo la discesa a zero, ad esempio
�io sono tranquillo, sono in calma,
rilassato...�].
4. Elargire a tutti, in
una benedizione universale,
quanto si desidera
per s�.
[Il tuo desiderio sar�
autentico se si trover� in
sintonia con l'armonia e
l'amore universale e cos�
sar� possibile espanderlo
a tutti gli esseri dell'universo,
specialmente a
quelli che si trovano nella
tua stessa situazione].
101
109
Nel
dialogo
con noi
stessi
succed
e ci�
che
pu�
accadere
a
quei
due
collegh
i
d'uffici
o, che
per
anni
lavoran
o
insiem
e
senza
avere
mai fra
loro
altra
relazio
ne che
quella
operati
va
ufficial
e; un
giorno,
all'ora
dello
spuntino,
vanno
insiem
e al
bar, si
metton
o a
chiacc
hierare
mentre
gustan
o il
loro
caff�
espress
o e...
oh
meravi
glia,
scopro
no che
dietro
le loro
rispetti
ve
masch
ere
dell'io
ufficial
e
profess
ionale,
si
nascon
de un
vero e
proprio
essere
umano.
Anche
noi
possia
mo
avere,
infatti,
una
relazione
ufficial
e ed
etichet
tata
con
piccoli
io del
nostro
essere,
come
la
rabbia,
la
timide
zza, la
sessual
it�,
ecc,
che
magari
ci
procur
ano
guai e
conflitt
i
interni;
tuttavia
con il
dialog
o
abbiam
o la
possibi
lit� di
approf
ondire
i nostri
rapport
i
recipro
ci fino
a
scoprir
li quali
amici
e
prezios
i
collabo
ratori,
capaci
di
integra
rsi in
noi e
liberare
per noi
nuove
energie
e doni
creativ
i.
Nel
capitol
o
dedicat
o
all'inc
ontro
con
l'infan
zia troverem
o modi
alquan
to
diversi
di
pratica
re
questa
comunicazi
one
con
noi
stessi.
Per ora
inizia
mo
propon
endo
un
dialog
o con
un
nostro
piccol
o io,
scelto
libera
mente
come
si
indica
nell'es
ercizio
.
113
Rilassati fino a
raggiungere il livello
�zero�.
Poi entra nel
tuo luogo interiore
e richiama l� la
presenza del tuo
�piccolo io�. Una
volta contattato il
tuo collaboratore � anche importante accoglierlo positivamente,
dandogli il benvenuto. Ordinariamente non ci
accorgiamo che alle volte abbiamo comportamenti o
reazioni sgraditi, proprio quando tentiamo di raggiungere
qualcosa di positivo. Perci� ringrazia questa parte di
te per essere presente e per avere, comunque, un obiettivo
positivo per te.
Percepire la risposta:
primo risultato
Poi cerca di percepire la risposta, cio� evita di rimuginarla
o pensarla, ma apriti alla percezione interiore
che ti viene dalla tua parte come una risposta. La rispo-
114
115
L'esercizio precedente �
soltanto un modo di dialogo
con una parte di te. Esistono
altre modalit�. Una
molto naturale e spontanea
sarebbe, dopo la discesa a
zero, quella di mettere una
sedia realmente di fronte a
te, visualizzare l� il tuo piccolo
io e chiacchierare con
lui sul modo di superare il disagio che ti causa, ma sempre
dialogando in modo amichevole.
Domande
1. Il mio piccolo io non mi risponde, non posso fare nulla
perch� ci sia un dialogo!
Prima di tutto cerca di essere ben rilassato. Talvolta le
difficolt� che sembrano insormontabili si sciolgono con
un buon rilassamento. Se ti metti a dialogare conservando
una certa tensione, non faciliti la libera manifestazione
alle diverse parti di te.
La seconda condizione per un buon dialogo � il clima
di amicizia. Cerca di avvicinarti al tuo piccolo io con un
116
2. Diventare un simbolo
Rilassati con l'intera discesa a zero. Scegli un simbolo
del tuo sogno che ti attira o ti pare interessante. Visualizzalo
dopo lo zero ed entra in lui in modo da trasformarti
in esso, come se si trattasse di un �piccolo
io�. Poi, sempre identificato con il simbolo, cerca di risponderti
a queste domande: �Come posso descrivermi?
Cosa sento e sperimento? Mi manca qualcosa?�. Le risposte
saranno altrettante chiavi per conoscere meglio
questa parte di te incarnata nel simbolo e il messaggio
che ti porta. 3. Dialogo fra i simboli
Senza troppo pensare osserva la lista di tutti i principali
simboli del tuo sogno, sia di persone, animali o cose.
Poi scegli due o tre simboli che attirano di pi� la tua
attenzione. Rilassati con la discesa a zero e visualizza i
due o tre simboli scelti. Invitali a dialogare tra loro.
Ascolta rilassato quello che si dicono: sicuramente scoprirai
elementi interessanti su di te e la tua vita attraverso
questo dialogo. 4. Meditare le parole oniriche
Alle volte si ricordano solo parole o frasi di un sogno
senza immagini. Rilassati fino a zero e poi concentrati
sulla parola o frase, ripetendola rilassato, senza riflettere;
quindi osserva i sentimenti, immagini, significati, ricordi,
che sorgono spontaneamente associati alle parole
che vai ripetendo. In un secondo tempo, fuori dalla meditazione,
ci si pu� riflettere e trovare anche consonanze
fra il materiale fuoriuscito e la vita quotidiana.
129
Doma
nde
1.
Com"
�
possi
bile
conc
iliare
l'abb
and�
no e
il
silen
zio
della
natu
ra
che �
via
per
la
medi
tazio
ne,
con
la
conti
nua,
impr
eved
ibile,
richi
esta
di
inizi
ative
che
la
vita
quoti
dian
a
pone
, che
fa
cres
cere
a
dism
isur
a
l'imp
orta
nza
del
livell
o
ment
ale?
Crea
tivit� e
contatt
o con
la
natura
non
sono
in
opposi
zione.
Molti
scritto
ri e
poeti
cercan
o
l'abba
ndono
e la
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della
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per
ispirar
si nelle
loro
creazio
ni.
Tuttavia,
iniziat
iva e
creati
vit�
non
vanno
confus
e con
chiacc
hiericc
io,
tensio
ne e
disordi
ne
mental
e.
Questo
si che
sarebb
e di
certo
un
segno
di
prepot
enza
del
piccol
o io
mental
e, che
bisogn
a
educar
e e
allenar
e ai
mome
nti di
silenzi
o e
calma.
2. Ho
trova
to
rifugi
o nel
ventr
e
mate
rno
di un
ulivo,
con
gran
di
radic
i e un
grem
bo
acco
glient
e.
Sono
torna
ta in
dietr
o nel
temp
o e
mi
sono
abba
ndon
ata
dentr
o. Gli
al
beri
attor
no mi
sorri
deva
no.
Ero
benve
nuta.
�
vero?
Hai
avuto
un'esp
erienz
a e,
come
tale, �.
Tu la
manife
sti con
parole
in
questo
bel
modo.
3. Vi
sono
condi
zioni
in cui
medit
are �
natur
ale.
Per
me il
conta
tto
con
la
natur
a,
mare,
mont
agna,
mi
porta
in
uno
stato
di
quiet
e in
cui
la
ment
e
fisica
si fa
da
parte
, lo
stare
dava
nti a
un
fuoco
, o
pi�
anco
ra
sott'a
cqua,
mi
ipnot
izza,
una
musi
ca
melo
diosa
mi
trasp
orta.
Ques
to
perch
� il
nostr
o
fisico
,
ment
e e
corpo
,
vuole
una
contr
o
partit
a per
mette
rsi da
parte
(qual
cosa
che
lo
gratif
ichi)
o vi
sono
parti
colar
i
energ
ie
che
agisc
ono?
Fino
a che
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�
giust
o
avval
ersi
di
tali
situa
zioni
e
quant
o ci
si
deve
sforz
are
di
medit
are
in
posti
meno
gradi
ti o
addi
rittur
a
ostili
?
Le
tue
esperie
nze
con la
natura
sono
ottime,
poich�
ti
fanno
percep
ire la
realt�
con
mente
silenzi
osa,
senza
in-
145
9. L'INCONTRO
CON L'INFANZIA
Ho riscoperto cose meravigliose della mia infanzia
che ho rivissuto con grande emozione e
gioia, e cose brutte di cui mi sono liberata.
capitolo della nostra infanzia
Dall'intera lista di capitoli della nostra vita, uno dei
pi� importanti � quello contenente gli anni della nostra
infanzia e adolescenza. Tutti portiamo dentro di noi una
storia, che potremmo anche chiamare �il mito della nostra
infanzia�, formato secondo un modello di vita e sviluppato
durante i nostri primi anni. Questo mito vive ancora
operativamente in noi e spesso si manifesta. Si tratta
di un capitolo di un'importanza eccezionale perch� �
proprio in questi anni che i diversi elementi, i piccoli io,
della nostra casa interiore, imparano ad amare e a ricevere
amore, grande chiave dell'umana esistenza. Purtroppo
spesso imparano questa esperienza in modo sbagliato
o semplicemente non la imparano.
Perci�, anche da adulti ci troviamo in situazioni nelle
quali salta improvvisamente fuori qualche tratto della
nostra storia infantile, non ancora integrata, che ci mette
a disagio. Questo succede nella misura in cui si troveranno
nel capitolo dell'infanzia tracce di un veleno micidiale,
che inquina in modo notevole la capacit� di
amare del bambino. Usando la terminologia che un
autore ha reso nota nel trattamento dei problemi dell'infanzia,
chiameremo questo veleno �vergogna tossica�,
148
10.
DIALOGO CON IL BAMBINO
INTERIORE
A distanza di un mese, gi� provo una diversa
sensazione di gioia e di pace dentro di me, e questo
sta producendo effetti evidenti anche nei miei
rapporti con gli altri: l'incontro a zero con �me
bambina�, � stato un passo avanti fondamentale.
Micidiale perfezionismo
L'esercizio precedente pu� averci gi� donato la possibilit�
di scoprire aspetti su di noi che prima giacevano
seppelliti fra i recessi della nostra infanzia dimenticata.
Un interrogativo che viene non di rado ai meditanti che
contattano la loro infanzia tramite gli esercizi proposti,
si potrebbe riassumere cos�: �Dov'� la vita che ho perso
mentre vivevo?�. Oppure: �Posso recuperare il vero
amore che non ho conosciuto nella mia infanzia?�.
Alice Miller, psicoioga svizzera27 nota per i suoi studi
sul maltrattamento infantile, si esprime su questo argomento
nel suo libro The Drama of the Gifted Child (Il
dramma del bambino dotato): �Se una persona � capace
di sentire che da bambino non fu mai "amato" per quello
che veramente era, ma solo per i suoi raggiungimenti,
i suoi successi e le sue buone qualit�, e cos� la sua infanzia
fu sacrificata per questo "amore", allora sar� profondamente
commosso, tuttavia qualche giorno deside-
27 Bench� Alice Miller sia nata in Polonia (1923), � cresciuta in
Svizzera dove ha svolto i suoi studi, ottenendo il dottorato in filosof�a,
psicologia e sociologia, a Basilea nel 1953.
160
11. INCONTRO
CON IL BAMBINO MAGICO
Bisogna sperimentare. Posso solo dire che il
cerchio si � chiuso, che gli opposti coincidono
e mi pare strano non averlo sperimentato prima,
tanto mi era vicina questa realt� e verit�. Prima
vivevo da bambino e sperimentavo come un
bambino?
La rinascita del Puer aeternus
Abbiamo trattato finora di guarire e risanare eventuali
tossicit� ancora nascoste nel capitolo della nostra infanzia
e adolescenza. L'incontro con il bambino interiore,
specialmente con quell'aspetto della nostra infanzia
vissuto dal bambino ferito, sar� stato un passo determinante
verso questo scopo. Ma l'infanzia non � soltanto
un capitolo di vita con risvolti negativi. Possiede anche
delle bellissime saggezze e tesori nascosti di cui siamo
pi� o meno coscienti. L'esplorazione del capitolo dell'infanzia
pu� avere come risultato un'esperienza che
una meditante esprime cos�: �Ho riscoperto cose meravigliose
della mia infanzia che ho rivissuto con grande
emozione e gioia, e cose brutte di cui mi sono liberata�.
I grandi maestri e psicologi ci fanno capire che il
bambino interiore, nella sua essenzialit�, � uno degli elementi
vitali che pi� si avvicinano al centro dell'Essere, al
Padrone. Ramana Maharsi ha un pensiero molto profondo
e misterioso a questo riguardo: �Colui che trova la via
verso il nucleo dell'io, da dove prendono origine tutti i
170
del vero e sano bambino magico, che vive nella sua grotta
e rifugio segreto, privato della protezione e cura di suo
padre. Tuttavia � nutrito e mantenuto segretamente nella
sua vita magica dalle �forze della natura� rappresentate
dalla ninfa Maia. Grazie a questo nutrimento segreto il
nostro bambino magico riesce a crearsi un mondo tutto
suo, di particolare bellezza e fascino, di fantasia e creativit�
e cos� sopravvive nel suo nascondiglio segreto. La
piccola Sofia, creata da Gaarder, ha un nascondiglio nel
suo giardino che possiede tante risonanze con questo
mondo segreto e magico dell'infanzia36. Potere:
Paradossalmente e malgrado queste minacce e pericoli,
il bambino magico possiede un potere straordinario,
quasi divino (dopotutto � figlio di Zeus!). � grazie a
questo potere che il piccolo Ermete crea la lira e minaccia
l'ordine prestabilito rubando il gregge di suo fratello.
L'incontro di questi due poteri, quello divino e
quello mondano (tossicit�), talvolta d� origine a una vera
e propria guerra e conflitto interiore. Da una parte ci sono
tutti gli influssi, i regolamenti continui e martellanti,
della cultura in cui si vive, dall'altra parte l'impulso divino
e creativo che � situato al di sopra, che trasforma
tutto in vita e gioia di vivere. Non intendo dire che ogni
ordine sociale e ogni cultura sono un male tossico. Societ�
e cultura diventano negative quando invadono il
terreno pi� sano e intimo dell'uomo per inserirvi con
prepotenza inflessibile una visione dell'esistenza incompleta,
non armonica e soprattutto sprovvista di dimensione
spirituale e magica.
Gioco: La soluzione della nostra storia � simbolizzata
nel gioco divino. Il piccolo Ermete port� la risata, la musica
e il divertimento nel mondo dell'Olimpo e in quello
della terra. Poi divent� ponte e canale di comunicazione
cielo- terra. La riscoperta e la rinascita del bambino inte-
36 J. GAARDER, IL mondo di Sofia, Longanesi, Milano 1994.
176
Esercizio 2 La benedizione
del gioco
Il segreto del gioco � la non identificazione. Giochiamo
quando agiamo senza essere identificati con ci� che
facciamo e senza diventarne prigionieri.
Il bambino gioca al dottore, alla guerra, a essere fruttivendolo
o compratore, pilota o indiano... ma non s'identifica
totalmente con ci� che f�, rimane contemporaneamente
attore e spettatore. Giocare al gioco della
vita significa danzare con essa, senza identificarsi troppo
nell'azione, con pi� flessibilit�, creativit� e senso
contemplativo. Questo esercizio ti aiuter� a introdurre
gradualmente nella tua vita una coscienza pi� ricca e
gioiosa che insegni a vivere la vita come celebrazione.
� Discesa a zero ed eventuale contatto con il tuo luogo
interiore di rilassamento.
� Visualizza una porta di fronte a te. Mentre la guardi, ri
chiama tutto quello che nella tua infanzia era il tuo desi
derio di giocare e divertirti. Senti la presenza del tuo
bambino giocoso, la sua atmosfera particolare, gli amici
e compagni di gioco, i luoghi dove giocavi, la storia del
le tue invenzioni e i giochi divertenti... Come ti vengono
questi ricordi? Quale atmosfera emanano?
� Una volta contattato il luogo interiore e visualizzata la
porta, quando ti sentirai pronto/ a, apri la porta ed entra
in una scena in cui si svolge qualche gioco della tua in
fanzia. Incontra li il tuo bambino interiore in pieno gio
co. Osserva come sei totalmente abbandonato alla gioia
del gioco, osserva il tuo intimo, come funziona la tua
coscienza, rappresentando e alle volte osservando e go
dendo la tua parte nel gioco.
� Avvicinati al tuo bambino interiore e parla con lui: quali
sono i tuoi giochi preferiti e perch�? Forse riesci anche a
178
parlare con lui dei tuoi momenti troppo seri che ti piacerebbe
trasformare in gioco?
Chiedigli aiuto per introdurre la benedizione del gioco
nella tua vita. Parlagli delle tue difficolt� e possibilit�
di giocare nel momento presente. Discutete insieme un
eventuale programma di gioco.
Prima di congedarti chiedigli un consiglio sul modo in
cui potrebbe aiutarti a essere pi� creativo e giocoso nella
tua quotidianit�. Per concludere, ringrazialo della sua
presenza e chiedete ambedue la benedizione del vostro
Maestro interiore.
Domande
1. Da quando ho contattato la mia bambina interiore, ogni
volta che faccio meditazione la vedo (come in una foto
di me bimba, che ho a casa). Io ho ricevuto una educazione
molto severa, priva di slanci affettivi, ma ho compreso
veramente il perch�, anzi sono molto contenta
perch� sono riuscita a costruire un buon rapporto con
mia madre. Per�, pur sentendo molto forte questa bambina
interiore, non riesco a esprimere fisicamente ci�
che vorrei (eppure queste tenerezze le conosco bene perch�
con mia figlia ci scambiamo molti baci, abbracci e
coccole).
C'� nella tua bambina interiore un certo residuo, alquanto
tossico, causato sicuramente dalla sua educazione
severa. � la tua bambina a sentire la mancanza di
coccole e libert� di esprimere il suo affetto e il suo mondo
magico infantile. L'esercizio dell'incontro con la tua
bambina magica e con quella giocosa ti far� sicuramente
bene, e se per caso � restia a giocare cerca di invitarla a
farlo insieme a te.
179
Terz
a
part
e
ME
D
I
T
A
Z
I
O
N
E
P
R
O
F
O
N
D
A
12. DISCRIMINAZIONE
Il dono � essere, il segreto � essere. Vivere accogliendo
semplicemente il dono che � l'essere.
Cercare d� possedere il dono lo trasforma in condanna
senza scampo. Accogliere il presente � vivere,
vivere come uno strumento nelle mani di un
musicista, accordarsi e far parte della sinfonia1.
Il termine �discriminazione� � presentato dal dizionario
insieme a una collana di sinonimi che ci aiutano
anche a chiarire le diverse sfumature nascoste nel suo
significato integrale: differenziazione, diversificazione,
distinzione, separazione, divisione, cernita... e altri che
non aggiungo per non gonfiare il piccolo io razionalistico.
Manca per� un termine sinonimo che � ben noto in
certe tradizioni di spiritualit�: discernimento spirituale.
Possiamo dire che in questo capitolo ci avvicineremo
con un passo decisivo al chiarimento dei chiarimenti:
saper discernere chi siamo, cio� cos'� la nostra suprema
identit�, distinta da tutto quello che sono rivestimenti
esterni e mutevoli. Anche gli esercizi fatti finora ci aiutano
ad avvicinarci a questa esperienza che � la soglia
dell'ultimo passo della via MPA: la vera e propria Meditazione
Profonda.
Finora abbiamo sperimentato da vicino aspetti di noi
stessi, sia appartenenti alla nostra emotivit� sia alla nostra
mente oppure alla nostra immaginazione creativa,
Cos� medita la gente, p. 97'.
185
Farid- Al- D�n Attar, poeta e mistico persa del XII secolo,
nella sua opera pi� nota Il parlamento degli uccelli,
descrive cos� il termine del viaggio simbolico dei mistici,
rappresentati negli uccelli: �... e al centro della
gloria videro l'immagine di loro stessi come se fossero
trasfigurati: guardando loro stessi videro per miracolo la
loro immagine sul trono... essi erano quello e quello era
loro: diversi eppure gli stessi�9.
Anche pi� recentemente studiosi di spiritualit� si
esprimono in termini decisamente sintonizzanti l'antica
intuizione. Cos� ad esempio Robert Browning: �La verit�
� dentro di noi; essa non trae origine dalle cose esterne,
qualunque sia la tua opinione. Vi � un centro segreto
in tutti noi, dove la verit� � completa�10.
Perfino moderni terapeuti umanistici di scuola roge-
riana, come Michael e Janet Emmons, promuovono la
meditazione centrata nel contatto con la Fonte interiore11.
La lista potrebbe allungarsi molto di pi�. In tutte le
grandi tradizioni religiose, attraverso tutte le tappe della
storia, l'intuizione universale dell'uomo mistico ha lasciato
orme incancellabili. Il ritorno del Padrone
I lettori saranno a questo punto abituati a riconoscere
il centro divino dell'uomo nel Padrone di casa, presentato
nel primo capitolo di questo libro come il grande assente
e sconosciuto nella casa dell'uomo non- meditante.
Ora invece si tratta di prepararci al ritorno del Padrone,
una volta che nella nostra casa in ordine sono allesti-
9 Ivi, p. 268.
10 Ivi, p. 56.
11 M. e J. EMMONS, Meditative therapy: Facilitating inner- directed
healing, Impact Publishers, Inc, Atascadero, California.
197
PRONUNZIARE IL NS IN
CONTINUIT�"
205
SILENZIO PROFONDO
NON PRONUNZIARE IL NOME SUPREMO
14. TENTAZIONI
Medito per concentrarmi sul mio centro... Vorrei
riuscire a trasmetterlo alle persone che amo e
che ne hanno tanto bisogno. Ma la strada � piena
di ostacoli... Il rovescio della medaglia? Mi
dico che se non ci riescono � che non vogliono.
Lo stato di una casa in armonia nella presenza della
terza coscienza, � dipinto poeticamente nel decimo disegno
di Kuoan15 e accompagnato da questi versi:
Scalzo e a petto nudo;
mi mescolo alla gente del mondo.
I miei vestiti sono a brandelli,
pieni di polvere,
e io sono immerso nella beatitudine.
Non adopero nessuna magia
per prolungare la mia vita. Ora, davanti a me,
gli alberi diventano vivi. ...
Sembra una replica alla rovescia della storia del mendicante
mescolato tra la gente della strada16, ma in questo
caso il mendicante sa che non lo �, inoltre sa che i suoi
vestiti a brandelli e le sue scatole di cartone sono
15 Maestro zen cinese, della scuola Lin- chi (Rinzai). Visse nel XII
secolo e dipinse i ben noti dieci quadri a inchiostro di china, rappresen
tando un contadino alla ricerca di un vitello (S�), vale a dire la parabola
del viaggio interiore. Per una pi� ampia informazione vedere il mio libro
Cristo, il contadino e il bue, Appunti di Viaggio, Roma 20012.
16 Cf. capitolo 3.
211
stesso
tempo
con il
mio
centro
?�. La
rispost
a �
molto
sempli
ce: il
nostro
vero
centro
siamo
noi,
non �
qualco
sa di
artifici
ale che
dobbia
mo
sforzar
ci di
raggiu
ngere,
allo
stesso
tempo
che
recitia
mo
una
parte
esterna
. Invece
le
parti
che
recitia
mo, sia
nel
palcos
cenico
del
teatro
o in
quello
della
nostra
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anit�,
sono
qualco
sa in
relazio
ne con
l'esser
e, suoi
compi
ementi
manife
stati,
mutev
oli ed
esterni,
e
possia
mo
benissi
mo
viverli
come
tali, in
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gioios
o,
talvolt
a
diverte
nte,
ma
non
talmente
identifi
cati
con la
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recitata
da
romper
e il
collegame
nto
con il
nostro
vero
centro,
l'Esser
e.
I
r
r
a
d
i
a
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i
o
n
e
Ma
n
mano
che la
tua MP
ti far�
radicar
e
saldam
ente,
non
nelle
tue
parti
recitat
e ma
nella
tua
vera
identit
�,
l'Esser
e, la
tua
luce
interior
e,
irradier
� in
diverse
forme.
Ognun
o
irradia
a
modo
suo,
per�
l'autent
ica
irradia
zione
che
nasce
dalla
sorgen
te
interio
re �
anche
una
sfida
per
quelli
pi�
vicini a
te.
Allora,
senza
che tu
faccia
speciali
sforzi
o
propos
iti
proseli
tistici,
le
person
e
prepar
ate ti
chieder
anno
in
mille
manier
e
l'acqua
buona,
altrime
nti non
potran
no
soppor
tare
un'acq
ua
priva
di
tossicit
� e se
ne
allonta
nerann
o.
Certam
ente
dirann
o o
penser
anno
di te
che sei
pazzo,
narcisi
sta,
non
sociev
ole,
non
normale...
Ma
sicura
mente
non si
tratter�
di
person
e con
una
casa
interior
e
pulita
e in
armoni
a e
meno
ancora
in
connes
sione
con la
sorgent
e.
Bere
l'acqua
e il
pane
vivo
Qu
and�
la MP
cresce,
il
medita
nte
cresce
in
limpidezza
global
e,
allora
sente
che
non
potr�
non
bere
dell'acqua
limpid
a
come
il suo
nutrim
ento
quotidi
ano.
I
sufi,
o
mist
ici
arab
i,
usa
no
espr
ime
re
in
mod
o
sim-
217
Domande
24
15. VIVERE
NELLA SECONDA COSCIENZA
Io medito perch� altrimenti non riesco a vivere
veramente.
Esercizio 2
Passeggiare senza dimenticarsi di s�
Fate una passeggiata, anche breve, oppure un tratto
di passeggiata, senza spegnere la vostra seconda coscienza,
cio� presenti a voi stessi. Ogni volta che la vostra
coscienza viene deviata da una distrazione, ritornate
tranquillamente alla presenza di voi stessi.
Domande
1. Nella mia vita dovr� parlare meno e fare pi� silenzio.
Come mi accorger� che il mio maggiordomo si � addor
mentato?
Se ti alleni regolarmente nella pratica della seconda
coscienza, ti accorgerai da solo. All'inizio ci sar� un andirivieni
dal sonno inconsapevole al risveglio del maggiordomo
(e poi alla connessione con il centro del tuo
Essere). In seguito vivrai sempre di pi� in questa luce
centrale spontaneamente. Il fatto di rendersi conto che
non si vive sempre con il maggiordomo sveglio, � gi�
un passo molto importante verso la seconda coscienza.
E come avvertire a poco a poco che viviamo manipolati
in Matrix. Vivere nella seconda coscienza � proprio lo
stato opposto a questo tipo di coscienza addormentata.
2. � vero che la meditazione pu� far perdere l'equilibrio se
una persona � un po'"debole? Quindi � vero o no che
bisogna stare molto bene in salute per meditare?
Quando la debolezza fisica o mentale � fuori del normale,
vale a dire nei casi di una seria malattia fisica o
mentale, � meglio farsi curare prima dagli specialisti,
medici, terapeuti, ecc. La MPA ha bisogno all'inizio di
una certa normalit� e capacit� ricettiva per incominciare
il viaggio di autoconoscenza. Una seria malattia potreb-
232
Quarta parte
SUSSIDI PRATICI
16. IL DIARIO DI
AUTOCONOSCENZA
Posso assicurare, senza alcuna ombra di dubbio,
che con il corso ho fatto un salto di qualit�
in tutti i sensi, ottenendo risultati sorprendenti
per me, pur avendo esercitato altre tecniche
per circa tre anni.
Letteratura dell'Io
� stato detto che il contenuto di un diario personale �
�letteratura dell'io�. Oggi, come sempre, occupano un
posto rilevante nelle nostre culture le autodescrizioni e
autoriflessioni, sia nel campo della letteratura, come Il
Diario di Anna Frank, o i diari della scrittrice femminista
francese Anais Nin, sia nel cinema, che spesso ha
reminiscenze letterarie come nel film Il Diario di un curato
di campagna o, pi� recentemente, Il diario di Bridget
Jones, sia nel campo psicologico, com'� il noto insieme
di pratiche psicologiche autoanalitiche ideato da
Ira Progoff con il nome di Diario intensivo da cui prende
anche ispirazione la MPA. Perfino l'era di Internet si
� arricchita con queste esplorazioni interiori, per mezzo
dei numerosi siti contenenti Quaderni di bitacora.
Il Diario di autoconoscenza
Alla fine di un corso l'insegnante offre ai partecipanti
la pratica complementare del Diario di autoconoscen-
237
Posizione swari
Tempo propizio
Le primissime ore del mattino oppure le ultime della
sera. Ad alcuni piace alzarsi nel mezzo della notte per
meditare. Un consiglio alle persone che lavorano e vogliono
iniziare la via MPA: non troverete mai il tempo
per meditare! Non esiste nella nostra societ� tale gemma:
lo dovete creare da voi! Ma se volete seriamente
progredire non lasciate mai la pratica di almeno una
meditazione al giorno. In casi eccezionali baster� meditare
per dieci oppure cinque (!) minuti. L'importante �
scandire un ritmo costante di meditazione. Una volta
iniziato, non sar� difficile lasciarsi portare da questo ritmo.
Come succede con i ritmi corporali - nessuno pu�
prescindere dal mangiare e dormire una volta al giorno,
ma se lo fa nota che qualcosa gli manca quel giorno -
cos� dovr� succedere con il nutrimento del vostro spirito
che � la MP. Se un giorno l'avete saltato e notate che
qualcosa di importante manca nella vostra giornata, allora
mi congratulo con voi: � il test migliore per accertare
che il giusto ritmo meditativo � entrato a far parte
della vostra vita.
La meditazione in gruppo
Alcuni preferiscono iniziare il viaggio meditando in
gruppo. Il gruppo non � indispensabile, per� certamente
esso pu� essere un buon aiuto. Talvolta vengono a partecipare
al corso gruppi di amici o familiari e cos� risulta
ancora pi� facile aiutarsi poi meditando in gruppo.
Vi dir�, tuttavia, una mia osservazione importante:
meditare insieme aiuta nella misura in cui si tratta di un
gruppo omogeneo, cio� di un gruppo che segue la stessa
pedagogia e metodologia e che quindi ha gli stessi specifici
scopi. Quasi sempre il gruppo � d'intralcio quando
248
mancano le precedenti condizioni. Oggi non � difficile
trovare similitudini in alcuni metodi di meditazione, soprattutto
se si tratta di una meditazione che coltiva il silenzio
mentale. Ma le diverse particolarit� di ogni via
vanno rispettate. Nel momento in cui i meditanti che seguono
vie e metodi diversi (bench� abbiano punti di somiglianza)
si mettono insieme, non sar� facile trovare
una vera e propria armonia e un vero aiuto per tutti, poich�
non tutti rispetteranno fino in fondo le tipicit� di
ogni via. Nel caso di un gruppo omogeneo di MPA, il
Diario di autoconoscenza praticato dai diversi membri
pu� essere anche un aiuto stimolante tramite lo scambio
dei diversi contenuti ed esperienze, liberamente manifestati.
Un buon programma per iniziare
L'inserimento di due tempi di meditazione al giorno
di venti- trenta minuti di durata, la mattina presto e la
sera prima di dormire, sarebbe un ottimo programma
per iniziare. Gli esercizi di pulizia psichica interiore,
che abbiamo indicato come preparatori alla MP, si potranno
praticare, se si ritiene necessario, in uno di questi
due tempi. La MP vera e propria non dovrebbe mancare
nessun giorno. Dopo alcuni mesi di pratica, se si avverte
il desiderio di progredire nella MP e fare di essa un vero
cammino di crescita, pu� essere utile fare l'esperienza
del corso di approfondimento, dedicato intensamente alla
pratica continua della meditazione silenziosa.
Il corso di approfondimento � pi� esigente e silenzioso
di quello introduttivo. Si esige dai partecipanti l'aver
praticato la MP per un tempo congruo e l'intera esperienza
si svolge in assoluto silenzio, dedicando le giornate
esclusivamente alla pratica continua della MP in
sedute di mezz'ora, con intervalli regolari di passeggiata
249
BIBLIOGRAFI
A
Introduzione alla Meditazione Profonda
� In questa sezione si trovano alcuni dei miei libri pi
rappresentativi della genesi e dello sviluppo deli
MPA.
BALLESTER M., Iniziazione alla Meditazione Profonda
Edizioni Messaggero, Padova 20053. � il primo libro
contenente una iniziale configurazione della via che
negli anni successivi, � diventata la MPA. Contiene anche
esercizi e metodi utili per l'attuale metodologia introduttiva.
� Verso l'altra sponda, Paoline, Milano 2000. Descrive
diversi aspetti dell'ultima tappa di un corso di inizia
zione alla MPA, specialmente quelli collegati alla ri
cerca e pronunzia del Nome supremo, fino ad arrivare
alla sponda del totale silenzio interiore.
� Cos� medita la gente, Edizioni Messaggero, Padova
2004. Questo libro raccoglie testimonianze dirette dei
partecipanti ai corsi di MPA prese da tutte le et�, con
dizione sociale e livello spirituale.
� L'Ombra del meditante, in �Appunti di Viaggio� 46
(2000), pp. 17-24. L'articolo espone la dimensione
�ombra� inerente a ogni essere umano, quindi a ogni
meditante. Testi della Bibbia ed esempi di altre tradi
zioni spirituali, insieme a un breve approccio di C. G.
Jung sull'ombra, completano la riflessione su questo
argomento.
257
INDICE
PREFAZIONE (Anna Lorizio) pag. 7
INTRODUZIONE � 13
L'Auditorium � 13
Un po' ' di storia � 15
L'uomo deli "Auditorium � 17
I linguaggi e la musica � 19
Transconfessionalit� � 21
Struttura di questo libro � 24
Organizzazione della MPA � 25
Ringraziamenti � 26
Prima parte
LA SOGLIA DELLA MEDITAZIONE � 29
1. Il viaggio dell'uomo � 31
Incontro con Baba Yaga � 31
La struttura antropologica della MPA .... � 32
La parabola della casa e il Padrone � 35
La casa � 35
I servi � 36
IL maggiordomo � 36
Il Padrone di casa � 37
La cosa pi� importante � 38
� Esercizio: Meditazione del film della vita � 40
� Domande � 41
265
5. L'invocazione pag. 94
Una sorta di legge di attrazione � 94
L'invocazione � 97
� Esercizio: L'invocazione � 99
� Domande � 106
6. Il dialogo con i nostri piccoli io � 110
Dialogare � 110
� Esercizio: Dialogo con una parte di s� ... � 112
� Domande � 116
7. L'aiuto dei sogni � 121
I piani di sotto � 121
L'aiuto dei sogni � 122
Diversit� nella tipologia onirica � 122
Stimare il piano di sotto � 124
Aiuti per ricordare i sogni � 125
Come trattare il messaggio onirico � 126
� Esercizio: Meditare i sogni � 128
� Domande � 130
8. Amicizia con la natura � 134
Un rispetto speciale � 134
Sintonizzarsi con il cuore del bosco � 137
Sintonizzarsi con le forze del bosco � 138
Sintonizzarsi con la mente del bosco '""" � 139
Insultati � 140
Imparare a imparare , � 141
� Esercizio: Incontro con l'albero � 143
� Domande � 145
9. L'incontro con l'infanzia � 148
Il cap�tolo della nostra infanzia � 148
267
Quarta parte
SUSSIDI PRATICI pag. 235
16. Il Diario di autoconoscienza � 237
Letteratura dell'Io � 237
IL Diario di autoconoscenza � 237
Il corpo del Diario � 238
L'anima del Diario � 239
Sezione temporale � 239
Sezione onirica � 240
Sezione dei dialoghi � 241
Sezione spirituale � 241
, � Domande � 242
17. Il programma di MPA � 244
La MPA come via � 244
Lo schema essenziale � 244
Durata della meditazione � 245
Luogo � 246
Posizione � 247
Tempo propizio � 248
La meditazione in gruppo � 248
Un buon programma per iniziare � 249
... Alimentazione � 250
� Domande � 253
BIBLIOGRAFIA � 257
Introduzione alla Meditazione Profonda ... � 257
Alcuni studi sulla MPA � 258
Per la limpidezza del livello psichico � 258
Per la limpidezza delle energie e delle forze
meno coscienti � 260
Per la limpidezza del livello mentale � 261
Per la meditazione di bambini e adolescenti � 262
270