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— per il 30% delle aziende il


processo di ricambio generazio-
Il passaggio nale coincide con la fine della
realtà aziendale.
generazionale
nelle aziende Le aree di intervento
nelle fasi di ricambio
Il passaggio generazionale o successione aziendale in un’impresa è il generazionale
momento nel quale i fondatori cedono il passo e forze nuove
subentrano nella gestione dell’attività. Il tema del passaggio Aspetti organizzativi, gestionali
dell’impresa alla generazione successiva non viene colto nella giusta e finanziari
misura, infatti, non si tratta solo di un passaggio di quote o di cariche,
Nelle fasi di cambio generaziona-
ma è il trasferimento del know how aziendale, delle conoscenze e delle
le le persone che subentrano e
competenze manageriali di gestione d’azienda. Il processo di
quelle che lasciano si trovano
successione ha l’obiettivo di garantire la continuità dell’azienda,
prepara l’inserimento della nuova generazione e permette di spesso in fasi differenti del loro
conoscere e pianificare lo sviluppo aziendale, tramite l’osservazione e ciclo di vita con riferimento al
l’analisi approfondita dei punti di forza e di debolezza dell’impresa. successo e alla soddisfazione.
Occorre sottolineare che la cattiva o inesistente gestione della Questo può portare ad atteggia-
successione, è una delle principali cause di mortalità dell’azienda menti diversi nei confronti delle
delicate fasi di un passaggio
di Cristiano Benazzi - Partner di GMB Consulting
d’impresa e, quindi, rendere
non agevole la presenza contem-
poranea di ambedue all’interno
Nei prossimi anni questo passag- essere il 40% del totale, mentre
dell’organizzazione.
gio dovrà essere affrontato dal gli imprenditori che manifestano
Per agevolare, pertanto, il pas-
50% delle aziende italiane e di- l’intenzione di lasciare l’azienda
saggio generazionale occorre te-
venterà ancora più problematico ad un familiare è nell’ordine del
ner presente che tra la persona
in considerazione di alcune ca- 68% (Tavola 1);
che lascia l’impresa e quella che
ratteristiche delle piccole e me- — solo il 20% delle imprese ar-
subentra vi possono essere note-
die industrie, quali la struttura riva alla terza generazione; la
volissime differenze riguardo ai
dimensionale organizzativa e la parte restante è capace solo di valori e gli stili di vita che posso-
marcata connotazione familiare. passare il testimone, in qualche no influire sia sul passaggio d’im-
Al fine di comprendere al meglio modo, da padre a figlio, ma non presa, sia sull’organizzazione fu-
le proporzioni del fenomeno so- da nonno a nipote (Tavole 1 e 2). tura.
cio-economico legato al passag- — oltre il 95% delle aziende ita- Il passaggio d’impresa deve esse-
gio generazionale, consideriamo liane si caratterizza, sul piano re progettato con largo anticipo
alcuni dati elaborati da «Union- dell’impiego medio, per un orga- e può chiedere un arco di tempo
camere», ovvero: nico inferiore ai dieci addetti; piuttosto ampio, affinché il su-
— in Italia sono circa 5 milioni — dalle statistiche si rileva che bentrante possa sviluppare al
gli imprenditori iscritti ai registri il 10% dei fallimenti annui delle meglio le caratteristiche neces-
delle Camere di Commercio, il aziende è derivante dalla man- sarie a svolgere il suo ruolo im-
cui assetto di base è al 93% di cata pianificazione e gestione prenditoriale.
tipo familiare, contro una media del passaggio generazionale Per quanto concerne l’azienda di
europea del 50%; (Tavola 1); famiglia si evidenziano distorsio-
— di questi il 43% supera i 60 — due aziende su tre scompaio- ni nella definizione dei ruoli e
anni ed il numero di imprese no entro 5 anni dal passaggio delle funzioni ricoperte all’inter-
che nei prossimi 10 anni dovran- dalla prima alla seconda genera- no degli organigrammi aziendali,
no affrontare il problema risulta zione; acuite dalla presenza di padri,

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ting (nelle organizzazioni più


TAVOLA 1 - IMPRESA E PASSAGGIO GENERAZIONALE
evolute).
IMPRESA E PASSAGGIO GENERAZIONALE L’organigramma, pertanto, può
Imprenditori che considerano il passaggio generazionale come fase 80% essere:
critica da gestire — organigramma di Staff&Line
Imprenditori intenzionati a trasmettere la gestione d’azienda ad 68%
od orizzontale;
un discendente — organigramma verticale;
— organigramma gerarchico ac-
Percentuale di trasferimenti di imprese avvenuto tra soggetti le- 60%
gati da vincoli di parentela nell’anno 2003 centuato (o «di fatto»).
Tale fenomeno conduce ad una
Imprese che arrivano alla terza generazione 20%
serie di conseguenze estrema-
Percentuale di fallimenti annui derivanti dalla mancata pianifica- 10% mente negative sotto il profilo
zione del passaggio generazionale
dell’ottimizzazione organizzati-
Numero dipendenti coinvolti nel fenomeno del passaggio d’azienda 11 milioni va, ovvero:
Imprese familiari coinvolte annualmente nei processi di passaggio 66 mila 1. invalidazione del sistema me-
generazionale ritocratico familiare: la presenza
Presenza di membri della famiglia nel management d’impresa 70% di figli non verrebbe meno anche
Imprenditori con più di 60 anni 43%
ove non evidenziassero partico-
lare acume e spessore imprendi-
Azienda il cui assetto base è di tipo familiare su di un totale di 93%
toriale;
circa 5 milioni di iscritti al registro imprese
2. svalutazione di figure azienda-
Imprenditori che affronteranno il passaggio d’azienda nei prossimi 40% li meritevoli; la circostanza per
10 anni
cui in merito al decision ma-
king, verrebbero a trovarsi in
aperto contrasto con il compo-
madri e figli nei settori premi- dell’attività commerciale con- nente della famiglia imprendito-
nenti od a capo delle funzioni nessa al focus aziendale; alla ma- riale costituisce un forte disin-
aziendali strategiche. dre, ove coinvolta in azienda, è centivo a sostenere tesi disalli-
L’organigramma dell’impresa fa- relegata parte della gestione am- neate;
miliare, pertanto, mantiene ministrativa, sempre con la su- 3. la creazione di colli di botti-
un’impostazione verticale, per pervisione del pater familias; glia, frutto di un incompleto flus-
cui il padre assume il ruolo di mentre ai figli sono sempre riser- so di informazioni dalla famiglia
Amministratore Delegato con vati i ruoli commerciali (respon-
alle figure di staff, teso a proteg-
elevata propensione all’esercizio sabile o capoarea) o di marke-
gere un ipotetico ambito di riser-
vatezza.
TAVOLA 2 - TASSO DI SOPRAVVIVENZA Un ulteriore aspetto molto diffu-
so è, inoltre, il fenomeno della
sottocapitalizzazione, che causa
instabilità finanziaria per l’azien-
da. Specie tra le PMI, e ancor di
più nelle imprese familiari, vi è
una diffusa inadeguatezza del
capitale di rischio (mezzi propri)
rispetto alle reali esigenze eco-
nomiche - aziendali (fattore in-
terno) nonché di una incerta
credibilità verso gli interlocutori
aziendali (fattore esterno), quali

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possono essere banche e altre mento del debito od assenza di per porre rimedio alla perma-
soggetti finanziari. un approccio comportamentale nente carenza di liquidità, dovrà
Tale patologia si manifesta e trova univoco e costante nella gestio- prima di tutto individuare ed av-
evidenza attraverso la lettura del- ne di crediti e debiti); viare sistemi di rimozione delle
le poste di bilancio nonché rap- 4. sovradimensionamento cause alla base di tale inefficien-
portando valori economici e patri- strutturale ed organizzativo za (obiettivo di medio periodo);
moniali e valutandone l’andamen- rispetto alla capacità di generare e provvedere all’immissione di
to da un esercizio all’altro, attra- redditività aziendale; risorse finanziarie al fine di argi-
verso analisi per indici di correla- 5. pratica di politiche commer- nare la dilagazione del fenomeno
zione od altri strumenti di moni- ciali allineate rispetto al merca- (obiettivo di breve periodo).
toraggio. La Tavola 3 riporta una to, ma non rispetto alla necessità Le possibili opzioni per il trasferi-
sintesi di tali evidenze. di copertura dei costi fissi (un mento generazionale del «bene
Dal punto di vista strettamente innalzamento dei prezzi compor- azienda» all’interno della famiglia,
finanziario, invece, vi sono pro- terebbe un’uscita dal mercato); alla luce dei recenti provvedimen-
blemi che possono generare ten- 6. gestione delle scorte di ma- ti che hanno introdotto alcune no-
sioni all’interno dell’azienda, gazzino dispersiva, smodata o vità, prima non praticabili, sono:
quali: non attinente rispetto alle richie- — mantenimento del controllo
1. «confusione» tra finanza per- ste provenienti dal mercato di in ambito familiare, con la suddi-
sonale dell’imprenditore e fi- sbocco; visione della proprietà tra gli
nanza dell’impresa; 7. erosione dei margini provo- eredi (tra i quali è auspicabile
2. l’azienda si trova costante- cata da oneri finanziari su affida- l’emersione di un leader in grado
mente in pieno affidamento menti di brevi periodi e/o indebi- di garantire la compattezza della
agli importi accordati dagli tamento di medio - lungo perio- famiglia nelle scelte strategiche)
istituti di credito ( in fase do (in tal caso vi è la necessità di e ricorso a manager esterni a cui
di negoziazione l’azienda ha sot- una repentina risposta in termini affidare la gestione operativa;
tostimato il proprio fabbisogno); di capitale di rischio e di auto- — nei casi di forti divergenze tra
3. permanente carenza di liqui- finanziamento). i familiari, acquisto del controllo
dità ( sfasamento temporale In caso di passaggio generazio- dell’azienda di famiglia da parte
di incasso del credito e di paga- nale, la compagine entrante, di un singolo familiare dotato di

TAVOLA 3 - LA SOTTOCAPITALIZZAZIONE

Fonte: «Il passaggio generazionale in azienda» - Cacciapaglia, Contin, De Vita - Editore SEAC

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talento, mediante un’operazione l’investitore può agevolare i pro- aventi caratteristiche omologhe
di family buy out (FBO), soste- cessi di efficientizzazione. per dimensione e prospettive di
nuta da enti finanziari esterni; L’investitore tenderà a privilegia- crescita. Il fine è costituito dalla
— cessione di quote a fondi di re: massimizzazione del capital gain.
private equity che, fornendo ca- — imprese dotate di un progetto La partecipazione al capitale di
pitali e know-how, sono in grado di sviluppo e con prospettive di rischio di investitori istituzionali
di garantire lo sviluppo dell’im- crescita sia dimensionale, che implica stretta collaborazione tra
presa. reddituale; imprenditore e investitore istitu-
Nello specifico, il private equity — imprese guidate da un im- zionale, quest’ultimo, inoltre,
(Tavola 4) comprende le opera- prenditore fortemente motivato condivide il rischio d’impresa es-
zioni di investimento realizzate dalla realizzazione del progetto sendo cointeressato alla piena
in fase di ciclo di vita dell’azien- di sviluppo; riuscita del progetto imprendito-
da, successive a quella iniziale; — imprese dotate di manage- riale.
costituisce, infatti, l’attività di in- ment, caratterizzato da attitudi-
vestimento nel capitale di ri- ni di solidità professionale;
schio, attraverso l’ingresso del — imprese generalmente in gra- Il progetto saturno
fondo di private equity nella do di fornire il capital gain. sul ricambio generazionale
compagine societaria dell’impre- Sul piano operativo, l’investitore
Sulla base delle considerazioni
sa. Obiettivo primario dell’inve- istituzionale, utilizza i seguenti
sopra riportate, è necessario
stitore istituzionale è quello di strumenti analitici:
sensibilizzare gli imprenditori
realizzare, nel medio termine, — valuta la competenza dell’im-
sul tema «passaggio generazio-
maggior guadagno di capitale at- prenditore e del management,
nale», aiutandoli a comprender-
traverso la cessione della parte- incentivando il team che ha mag-
ne i rischi e le opportunità.
cipazione acquisita (plusvalen- giori capacità di proporre un
La Regione Lombardia, sotto
za). L’attività di investimento progetto di sviluppo; questo punto di vista, ha istituito
istituzionale è generalmente — valuta l’andamento del merca- un progetto ad hoc, con un’azio-
convogliata in attività potenzial- to di riferimento in relazione alle ne specifica sul ricambio genera-
mente in grado di generare valo- potenziali reazioni derivanti dal- zionale: il Progetto Saturno.
re aggiunto in funzione di siner- l’introduzione di prodotti/servizi Tale progetto, promosso e co-fi-
gie ancora inespresse, progetti a carattere innovativo; il fine è nanziato da Regione Lombardia,
evoluti del business, organizza- tracciare lo sviluppo potenziale; Ministero del Lavoro e delle Po-
zioni poco strutturate e poco ra- — utilizza sistemi di benchmark litiche Sociali e Fondo Sociale
zionalizzate, e generalmente in al fine di valutare la singola ope- Europeo, realizzato da Camere
quelle realtà in cui l’ingresso del- razione in relazione ad altre entità di Commercio lombarde e
Unioncamere Lombardia, inten-
TAVOLA 4 - PRIVATE EQUITY de supportare attraverso percor-
si di sostegno nelle piccole e me-
die imprese, la pianificazione e
gestione del delicato processo
di ricambio generazionale ai fini
della trasmissione e continuità
dell’impresa.
Il progetto mette a disposizione,
tramite l’emissione di bandi, ri-
sorse e servizi destinati alle pic-
cole e medie imprese.
Le aziende che hanno partecipa-
to al Progetto appartengono ai
più svariati settori merceologici,

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in particolare: costruzione mac- nella Tavola 6, che evidenzia la zioni necessarie per migliorare il
chine agricole e impianti indu- forma societaria delle aziende processo già avviato o predispor-
striali, automazione industriale, aderenti al progetto. re il processo da avviare. Dall’a-
costruzione pompe irroratrici e L’intervento è consistito nella nalisi effettuata risulta che il
a precompressione, commercio realizzazione di attività di forma- 100% degli imprenditori sostiene
prodotti siderurgici, produzione zione diretta agli imprenditori di il figlio in questo percorso, lo
e commercio di aceti, commer- prima e seconda generazione, e coinvolge nel processo decisio-
cio autoveicoli nuovi e usati, ri- nella realizzazione di attività di nale, anche se alla fine la decisio-
cambi e accessori, commercio al- consulenza specifica svolta pres- ne definitiva spetta sempre al
l’ingrosso di carte e cancelleria, so le singole aziende. padre. C’è, quindi, una scarsa
costruzione macchine, realizza- Nella quasi totalità delle aziende propensione alla delega.
zione e gestione impianti stradali aderenti al Progetto Saturno, la Altri limiti riconosciuti agli im-
e marini di carburante, officina successione, totale o parziale, è prenditori sono: conservatori-
meccanica, vinificazione delle già avvenuta. Nel 44% dei casi, smo e resistenza alle nuove tec-
uve e commercializzazione del però la successione non è stata nologie. L’imprenditore, quindi,
prodotto finito, produzione del programmata. Questo è sintomo essendo poco disponibile all’a-
calcestruzzo e manufatti in ce- che ancora molte aziende, af- prirsi al «nuovo», può entrare
mento, macellazione pollame, frontano il passaggio come un in contrasto con la nuova gene-
produzione tecnologie e prodotti semplice processo naturale, sen- razione, che grazie anche alla
per acqua e ambiente, serigrafia, za rendersi effettivamente conto sua scolarizzazione è, invece,
tessile e maglieria, lavorazioni che la successione può diventare portatrice di novità.
metalliche (Tavola 5). una causa di mortalità dell’azien- In tutte le aziende del Progetto i
Il 67% delle imprese interessate da. C’è, perciò, una scarsa cono- figli, pur avendo poca esperien-
erano di piccole dimensioni; scenza del problema. Gli impren- za, sono interessati alle attività
mentre il 33% di medie dimen- ditori, comunque, sono disponi- aziendali e disposti ad imparare
sioni. Tale dato è sottolineato bili ad acquisire tutte le informa- dall’esperienza del padre, a fre-

TAVOLA 5 - PROGETTO SATURNO: TIPOLOGIE DI AZIENDE

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quentare corsi di formazione per Di seguito si riportano i principa- nior spesso con dati extraconta-
acquisire ulteriori nozioni da li risultati: bili o comunque gestiti manual-
esperti da poter applicare alla lo- — marketing: il figlio vorrebbe mente.
ro azienda. globalizzare e utilizzare stru- La maggior parte delle aziende
Come già detto in precedenza, in menti innovativi (e-commerce). analizzate, che producono sia
molte aziende la successione è Questa funzione risulta essere per il mercato che su commessa,
già avvenuta, ma in un solo caso quella in cui c’è la maggior pre- presentano livelli di standardiz-
l’inserimento del successore ha senza di imprenditori junior. zazione dei prodotti elevati.
creato problemi. — gestione della produzione: dai Dall’esperienza del Progetto Sa-
Le tensioni sono state provocate risultati ottenuti si evince che la turno possiamo trarre le seguen-
dalla mancanza di dialogo, dai di- programmazione delle produzio- ti conclusioni:
versi punti di vista con il mana- ne non è effettuata da un’unità — le fasi di ricambio generazio-
ger e dall’andamento del settore organizzativa specifica, ma è ge- nale nell’azienda si ripercuotono
su tutta la struttura aziendale, sui
di riferimento. stita dal caporeparto o dal re-
ruoli e sulle funzioni manageriali
A parte questo caso specifico, sponsabile della gestione tecnica
più importanti, spesso con conse-
negli altri, il rapporto tra padre dei reparti produttivi. Non solo,
guenze forti sui rapporti interper-
e figlio è buono, sia in termini di per tale programmazione non si
sonali tra manager / responsabili
dialogo tra le generazioni, sia in utilizzano strumenti informatici
di funzione e proprietà;
termini di fiducia reciproca. specifici. Tale dato sottolinea la
— occorre porre molta attenzio-
Il dialogo e la fiducia tra padre e scarsa propensione alle nuove
ne alla pianificazione delle fasi di
figlio sono molto importanti, per- tecnologie dell’imprenditore se- ricambio generazionale, al pas-
ché se si presentano delle diffi- nior. saggio di leadership tra impren-
coltà, queste potranno essere af- — programmazione e controllo: ditore uscente ed entrante, e alla
frontate e superate. l’area non presenta una struttura definizione di una nuova gover-
Nel progetto sono state effettua- dedicata, ma è gestita dall’ammi- nance riconosciuta dalle risorse
te analisi sulle singole aree nistrazione, che presenta i dati umane;
aziendali, cercando di mettere a elaborati alla direzione (impren- — il cambiamento di assetto so-
confronto le vision delle due ge- ditore senior). Si sottolinea, inol- cietario influisce come abbiamo
nerazioni imprenditoria, junior e tre, che il costo dei prodotti è visto a volte anche sulla dimen-
senior. costruito dall’imprenditore se- sione delle risorse finanziarie
(interventi di soggetti di private
equity od istituzionali);
TAVOLA 6 - PROGETTO SATURNO: LA FORMA SOCIETARIA
— nel contesto dell’economia
italiana nei prossimi anni tutte
le componenti (amministrazione
statale, banche, professionisti,
associazioni di categoria, ecc.)
dovranno porre massima atten-
zione al fenomeno del ricambio
generazionale, ognuno con le
proprie leve a disposizione per
sostenere le imprese in questo
momento straordinario della loro
vita, e per impedire che ci sia
una perdita di una parte impor-
tante e vitale dell’imprenditoria
italiana.

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