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CALENDARIO FISCALE
Class Digital Experience 2: Ibm prepara un centro
Tax day senza Watson in Italia per valorizzare i dati sanitari
la proroga (ma Nicola Carosielli a pag. 15
non mancano
gli intoppi) www.italiaoggi.it
Sironi-Bongi a pag. 25

VIA AL DDL CONCORRENZA


 


 


Torna il tacito  

QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO  
 


 
rinnovo per tutte
le polizze ramo

Tasse locali triplicate a Milano

danni
Damiani a pag. 30

IMPRESA SOCIALE

Dipendenti L dimostra un’indagine Confcommercio per gli anni 2011-2016 su Imu, Tasi,
Lo
coinvolti nelle Tari e Cosap nel capoluogo lombardo. Ma a Roma imposte ancora più care
decisioni su
lavoro e qualità A Milano le imposte sugli immobili
so
sono più che triplicate negli ultimi
Google non deve essere multato ma DIRITTO & ROVESCIO
Cirioli a pag. 31 a
anni, ma la pressione fiscale risulta
Per evitare il trauma che l’azienda Rai
m
minore rispetto a Roma. Questo il
q
quadro che emerge da un’analisi di
C
Confcommercio. Il report illustra la
deve essere smembrato in molti pezzi avrebbe sofferto nel caso che Fabio
Fazio avesse lasciato la tv di Stato,
la presidente Monica Maggioni ha
SU WWW.ITALIAOGGI.IT ssituazione dei tributi locali che gra- investito una montagna di soldi non
v
vano sulle imprese del terziario Margrethe Vestager, la commis- suoi, per evitare lo tsunami da lei stes-
Riscossione - Lo a
attive tra il 2011 e il 2016. Sotto i saria europea cui si deve la
sa paventato. Si dice che Fazio fosse
pronto a lasciare Saxa Rubra (perché,
statuto della nuova rriflettori Imu, Tasi, tariffa rifiuti, decisione di multare per ben lui e i suoi agit-prop, lo avevano detto a
ccanone di concessione dello spazio 2,42 mld Google, ha visto giusto destra e a manca, con grande abilità,
Equitalia p
pubblico e imposta di soggiorno. ad attaccare il colosso di bisogna riconoscerlo). Si parlava di
Mountain View. Ma questo non un Cairo che lo aspettava a braccia
Impresa sociale - Damiani a pag. 49 vuol dire che la sua mossa abbia
spalancate. La notizia era inverosimi-
le dato che Cairo è un imprenditore
Il decreto legislativo AL WESTFIELD W.T.C.
creato problemi a Google, abbia
veramente compromesso il con-
che, non solo investe soldi suoi, ma fa
anche, ogni giorno, le ore piccole per
approvato dal gover- to economico, visto che l’utile verificare dove, come e perché si spende
nelle sue aziende. Poi però si è fatto
no del 2016 è stato di circa 10 mld
Grande successo di dollari. In un certo senso
quella sanzione è stata una
vivo Enrico Mentana per precisare
che La7 non ha mai pensato di pren-
DDdl Concor- dere Fazio. A questo punto, i milioni di

rrenza - Il testo della Cappella carezzina. Perché la multa è per

abuso di posizione dominante,
abbonati Rai hanno il diritto di sapere
chi era l’editore che era in trattativa
con Fazio e a che livello si sia fermata
mentre oggi Google andrebbe
del disegno di
d Sistina esposta sanzionata «per com’è». Quindi
la sua offerta. Solo questa informazio-
ne potrà dimostrare se la Maggioni è
legge approvato
legg non va multata, ma fatta al più stata accorta o sprovveduta. Ne va
dalla Camera a New York presto in dieci pezzi. della sua immagine e di quella del-
la Rai. La sua, Fazio, l’ha già difesa
Luciano a pag. 2 benissimo.
a pag. 12

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2 Venerdì 30 Giugno 2017
I COMMENTI
L’ANALISI IMPROVE YOUR ENGLISH

La confluenza fra Cav The convergence between

e Renzi è obbligata Knight and Renzi is inevitable

D W
ove vai se i In realtà c’è un passa- here do you go without fered by the two Matteo. Actually, there
voti non li DI CARLO VALENTINI to che va stretto sia al votes? The two Matteo is a past that is rejected by both the
hai? La do- Pd che alla Lega. Il Pd should ask themselves PD and the Northern League. The PD
manda dovrebbero porsela i si imbarcò nell’avventura dell’Ulivo, this question. Whatever embarked on the adventure of L’Ulivo
due Matteo. È probabile che qualsia- per altro resuscitato nei dibattiti di will be the election law, the winner will (it has been revived in recent debates
si sarà la legge elettorale la vittoria questi giorni, che fallì per le contrad- likely be, as it happened in recent local moreover), which failed for the contra-
arriverà, così com’è avvenuto nelle dizioni all’interno dello schieramento elections, the politician who comes up dictions within the alliance, resulting
recenti amministrative, a chi presen- fino ad arrivare alla sua implosione e with the largest coalition, albeit with si- in its implosion and backwash that
terà la coalizione più ampia, anche se agli strascichi che hanno poi perfino gnificant differences between the forces even prevented Romano Prodi from
con importanti differenze tra le forze impedito a Romano Prodi di salire that compose it. Even if they agreed on being elected president of the Republic.
che la compongono. Pure se si andasse al Quirinale. La Lega di Umberto a premium to the main list, it wouldn’t Umberto Bossi’s League found itself
verso un premio alla lista non cambie- Bossi si ritrovò invece del tutto subal- change the need to present themselves completely subordinate to Forza Italia,
rebbe la necessità di presentarsi agli terna a Forza Italia, utilizzata nella to the voters as a political force invol- used in the internal struggle among
elettori come forza politica partecipe lotta interna tra le correnti del partito ving a broad and credible government the factions of the party founded by
di un ampio e credibile schieramento fondato dall’ex Cavaliere e si ritrovò alliance. the former Knight and fell to record
di governo al minimo storico elettorale. Matteo Salvini may claim his election lows.
Matteo Salvini può rivendicare Un passato che scotta sia per supposedly decisive role in gathering It is a burning past for both the
il suo ruolo forse deci- il Pd che per la Lega. votes in last Sunday’s PD and the League.
sivo nel raccogliere voti Così la politica italiana elections but if he had So Italian politics fin-
alle urne di domenica Chi protesta si ritrova in una strana run alone, without Those complaining ds itself in a curious
ma se avesse corso da costruisca situazione: il Pd e Fi Silvio Berlusconi’s should build situation: PD and FI
solitario, senza il ruo- delle alternative hanno bisogno di gui- sponsor role, how many alternatives need to lead broad co-
lo di garante di Silvio dare grandi coalizioni municipalities would he alitions but seemingly,
Berlusconi, quanti ma non sembrano es- have conquered? On the there are no grounds
Comuni avrebbe conquistato? Dall’al- serci le condizioni per realizzarle, tan- other hand, Matteo Renzi has lost al- to implement them, so much so that
tra parte Matteo Renzi ha perso qua- to che le liti sono all’ordine del giorno. most everywhere after closing the do- quarrels are customary. So why should
si ovunque dopo avere chiuso le porte Perché allora stupirsi se Berlusconi e ors both on the center and on the left we be surprised if Berlusconi and Renzi
sia al centro che a sinistra. Renzi si annusano, mandando al dia- wing. weigh each other up, sending Salvini
Perciò è lecito chiedersi come volo Salvini e Giuliano Pisapia? C’è Therefore, it is legitimate to and Giuliano Pisapia to hell? Inste-
mai i due leader continuino a ipotizza- da stupirsi invece che Salvini e Pisa- wonder why the two leaders continue ad, should we be surprised that Salvini
re strategie di sicura sconfitta: Salvini pia gridino allo scandalo. Non vogliono to conceive absolutely losing strategies: and Pisapia raise a hue and cry, that
pretendendo una leadership che non quello che definiscono un inciucio? Al- Salvini by claiming a leadership that they refuse what they call an under-
gli sarà mai riconosciuta dai forzisti, lora polemizzino meno e lavorino per will never be recognized by Forza Ita- the-table deal? Then they should argue
Renzi non rinunciando a bisticciare costruire non delle armate Brancale- lia’s followers, Renzi by never giving less and work to build not a disorgani-
con tutti, dentro e fuori il Pd. one ma degli schieramenti affidabili up quarrels with anyone, inside and zed team, but reliable alliances with
Ma sarebbe ingiusto fermarsi e con una condivisione sostanziale di outside the PD. a substantially shared government
alla malattia del leaderismo di cui un programma di governo. However, it would be unfair to program.
sono sicuramente affetti i due Matteo. © Riproduzione riservata stop to the leaderism illness surely suf- Traduzione di Silvia De Prisco

IL PUNTO LA NOTA POLITICA

Google non va multata. Essa deve Il Cavaliere vuol fare

essere smembrata in dieci pezzi il solo al comando
DI SERGIO LUCIANO un certo senso, per il più dila- d’assicurazioni Toro, non cer- DI MARCO BERTONCINI Così, non intende sottostare
gante leader globale che abbia casse di agevolarla nel vende- né a primarie di coalizione

M
argrethe Vesta-
ger, la commissa-
ria europea cui si
deve la severa e
sacrosanta decisione di mul-
tare Google per ben 2,4 mld
di euro, è una tipa tosta, è
incorruttibile e (per usare
un’espressione dell’italiano
popolare, che certamente nel
suo danese sarebbe intraduci-
bile) «non guarda in faccia a
nessuno», cioè non usa riguar-
di a vantaggio di nessuno. Per
esempio è stata lei a far salta-
re la possibilità che i gestori
telefonici italiani scendessero
da 4 a 3 alzando i prezzi ed è
sempre lei che ha fatto il cer-
bero contro gli aiuti di Stato
al salvataggio delle banche
venete: fallendo, ma almeno
ci ha provato.
Ebbene: la Vestager ha
visto giusto ad attaccare Go-
ogle. Ma questo non vuol dire
che la sua mossa abbia creato
problemi seri al colosso stra-
potente di Mountain View o
gli abbia veramente compro-
messo il conto economico, visto
che l’utile del 2016 è stato di
circa 10 miliardi di dollari. In
mai dominato il pianeta, quel-
la multa è stata una carezzi-
na. Perché l’ha multata per
abuso di posizione dominante,
mentre oggi Google andrebbe
multata «per com’è».
Non ha creato
un abuso.
È lei un abuso
Spieghiamoci meglio.
La Vestager si è accorta che
(com’è ovvio e stra-ovvio a
tutti, salvo che agli america-
ni: quelli che non sai mai se
sono tonti o fingono) che Go-
ogle, svolgendo contempora-
neamente tutte le parti nella
commedia del business digita-
le, sfrutta il fatto di essere il
motore di ricerca più potente,
anzi monopolista, del piane-
ta, per manipolare i risultati
delle ricerche stesse al fine di
avvantaggiare i propri altri
business, come l’e-commerce.
«Eh grazie!», verrebbe da dire.
Come se la Fiat, quando aveva
la proprietà della compagnia
re una polizza Rc auto a chi
comprava un’auto Fiat!
Ma qui è diverso, molto
diverso: Google non è «uno
dei leader» del mercato digi-
tale, com’era la Fiat nell’au-
to. Google è il monopolista
assoluto di tutti i principali
servizi web su scala plane-
taria, con l’unico limite della
Cina dove comanda Alibaba.
Quindi Google non va mul-
tata: va fatta al più presto
in dieci pezzi. Va smembrata
come accadde alla Standard
Oil e all’At&t. Dovrebbe es-
sere questa la linea dell’Eu-
ropa sul tema. Altro che una
multarella. Google sa tutto di
noi, conserva e legge come e
quando vuole tutti i dati sulle
nostre vite. Dispone di un po-
tere mostruoso. Non c’è multa
che tenga, le va tolto.
E, sia chiaro: nessuno
osi dire che così facendo si
ingabbierebbe l’innovazione.
Al contrario, smontando il su-
permonopolio la si libererebbe
dai vincoli che derivano dal-
la presenza di un giocatore
troppo forte sul campo. Forza
Marghethe.
A Silvio Berlusconi nul-
la importa del sistema eletto-
rale, della corsa con o contro
gli alleati, delle coalizioni.
Gli stanno a cuore esclu-
sivamente: la propria per-
sona, il proprio primato, la
propria affermazione. Nulla
da dire, perché la politica si
nutre di ambizioni. Tuttavia
il subordinare tutto al pro-
prio teorico interesse porta
il Cav a errori anche gravi,
come nel testardo rifiuto
delle preferenze, strumento
che recherebbe più voti alle
sue liste ma che egli detesta
perché vorrebbe scegliersi
lui gli eletti (capirai quanti
gli sono stati fedeli…).
Che qualcuno ipotiz-
zi che la guida del partito
o della coalizione del Cav
possa essere assegnata a
un altro, lo distrugge psico-
logicamente. Il solo parlarne
gli desta disgusto. Conscio
dei problemi che si pongono
quando più votanti debbano
esprimersi, non ha mai vo-
luto essere sottoposto a voti
bensì sempre acclamato.
né a trattative con chi ri-
fiuti l’egemonia berlusco-
niana. Non è questione di
contenuti, perché al Cav di
Ppe o Europa importa poco
o punto; è questione della
propria persona, cui le de-
cisioni politiche andrebbero
subordinate.
Non è candidabile?
Egli rimuove il tema: quel
che conta è che lui sia salu-
tato, omaggiato, riconosciu-
to come il capo, l’unico capo.
Dopo di che, potrebbe pure
essere generoso, come fu
con Bossi quando gli cedet-
te tre presidenze regionali
in un colpo. Detesta Sal-
vini perché, a differenza
appunto di Bossi, non gli
riconosce il predominio.
Tira fuori dal cappello tutte
le ragioni per riaffermare il
proprio primato, ma intan-
to mira esclusivamente a
prender tempo, nella spe-
ranza (chissà mai) che il
malconcio Renzi si accordi
di nuovo con lui per la pro-
porzionale.
© Riproduzione riservata
 PRIMO PIANO Venerdì 30 Giugno
Giugn 2017 3

Il ministro provoca l’Ue: una delle 25 navi di soccorso in un porto non italiano. Niente Consulta per Coppi

Migranti, il paletto di Minniti

Accusato di pedofilia il n. 3 del Vaticano. Mosul liberata
DI FRANCO ADRIANO nei confronti dell’Europa. Sen- l’economia vaticana si è preso so avrebbe dovuto lasciare va seduta comune congiunta

I
l presidente della commis-
sione europea Jean-Clau-
de Junker dice che l’Ita-
lia è «eroica». Il presidente
francese Emmanuel Macron
è pronto ad assumersi qualche
impegno «ma solo per i rifu-
giati politici». Il
ministro dell’In-
terno, Marco
Minniti, non
si è lasciato né
commuovere
né intimorire.
E, allora, «ba-
sta con le pa-
role» e l’Europa
compia «un solo
gesto concreto».
Quale? «Da più
parti in Europa
si dice che l’Ita-
lia ha posto un
tema giusto», ha
spiegato il tito-
lare del Vimina-
le, «ma questa è
soltanto la metà
della risposta».
«Ai temi giu-
sti», ha lanciato
la provocazione
il ministro, «si
risponde con i fatti, il tempo
delle parole si è consumato».
A questo punto Minniti ha ri-
cordato che nel Mediterraneo
operano «25 navi, non barconi»,
che battono varie bandiere di
vari paesi europei ed è impos-
sibile non capire che gli unici
porti dove vengono portate le
persone salvate non possono
essere solo quelli italiani. «È
questo il cuore del problema
che abbiamo posto all’Euro-
pa», ha detto. E su questo sente
che l’Italia è unita. Quindi, ha
continuato, «se solo una nave
andasse in un altro porto eu-
ropeo, non risolverebbe il pro-
blema, ma sarebbe un segnale
straordinario di solidarietà e
di vicinanza». Un piccolo gesto
concreto, ma anche una con-
dizione oltre la quale l’Italia
dovrebbe pensare a un vero e
proprio blocco navale.
L’Ue pronta a pagare purché
l’Italia non chiuda i porti
«Il nostro messaggio è chia-
ro: siamo pronti ad aumentare
il sostegno all’Italia, compreso
un ulteriore aiuto finanziario»,
ha detto la portavoce della
Commissione europea Na-
tasha Bertaud, aggiungendo
che «tutti gli stati membri de-
vono raddoppiare gli sforzi per
quanto riguarda la rotta del
Mediterraneo centrale, noi so-
sterremo l’Italia nella coopera-
zione sugli sbarchi». In Europa
forse hanno capito che questa
volta è diverso e che le paro-
le non bastano. Che l’Italia è
unita al di là delle accuse sulle
responsabilità del passato dal
Pd di Matteo Renzi a M5s
che con Luigi Di Maio rac-
comanda fermezza al governo
tirsi dire: «L’Italia ha ragione».
«L’Italia nella gestione della
crisi migratoria sta salvando
l’onore dell’Europa». «Gli stati
membri devono essere solida-
li». Tutto ciò non incanta più
nessuno in Italia. La Commis-
sione europea ha dovuto invi-
Vignetta di Claudio Cadei
tare il governo a non bloccare
l’accesso ai propri porti alle im-
barcazioni straniere con a bor-
do i migranti, prima di averne
discusso con gli altri stati. E,
poi, ha aggiunto Bertaud il
cambiamento «dovrebbe essere
comunicato anche alle ong per
dare loro il tempo di preparar-
si». Se ne riparlerà al vertice
dei ministri dell’interno in pro-
gramma il 6 luglio a Tallinn, in
Estonia: «Noi siamo pronti ad
aumentare il nostro sostegno
all’Italia, in particolare con un
ulteriore aiuto finanziario»,
ha aggiunto al portavoce del-
la Commissione che chiederà
a «tutti gli stati membri di
raddoppiare i propri sforzi». Il
presidente del Consiglio, Pao-
lo Gentiloni, al termine del
vertice preparatorio del G20
a Berlino ha detto di aver uti-
lizzato anche questa occasione.
«Non ci siamo mai sottratti e
mai ci sottrarremo agli impe-
gni umanitari», ha spiegato,
«ma chiediamo di aiutarci in
termini delle risorse a disposi-
zioni per lavorare in Libia e ne-
gli altri paesi e sui programmi
di riallocazione», ha aggiunto.
È proprio su questi punti che
sono partiti i primi distinguo.
«Sosteniamo l’Italia, facciamo
la nostra parte garantendo
umanità per i rifugiati e fer-
mezza per i migranti economi-
ci», ha affermato il presidente
francese, Macron.
Il Vaticano fa quadrato su
Pell accusato di pedofilia
Sullo sfondo il sospetto di
una vendetta per la sua ge-
stione troppo trasparente della
banca vaticana. George Pell,
il prefetto della segreteria per
un periodo di congedo autoriz-
zato dal papa per difendersi
dalle accuse di pedofilia che egli
ha rigettato in termini assolu-
ti nel corso di una conferenza
stampa. Pell è considerato il
numero 3 della curia vatica-
na ed la più alta personalità
Oltretevere a subire l’accusa
di aver abusato di minori. La
Santa Sede ha espresso il pro-
prio rispetto nei confronti della
giustizia australiana che si sta
occupando del caso risalente a
40 anni fa, ma ha anche affer-
mato tutta la sua stima verso
il porporato che ha molto lavo-
rato al fianco del papa proprio
contro la pedofilia nella Chie-
sa. L’apprezzamento del pon-
tefice per il suo impegno nelle
riforme di carattere economico
non ha fatto che rafforzare lo
scenario a tinte fosche che ha
visto Pell opporsi al flusso di
denaro dal mondo di prove-
nienza non trasparente nelle
casse del Vaticano. «Ribadisco
la mia innocenza in merito a
queste accuse. Sono false. La
stessa idea di abusi sessuali è
per me ripugnante», sono sta-
te le sue parole per affermare
la sua estraneità alle accuse
che provengono dalla polizia
dello stato di Victoria in Au-
stralia, secondo cui egli negli
anni ‘70 avrebbe insidiato
due ragazzi nello spogliatoio
di una piscina. Notizie non
nuove che negli ultimi due
anni hanno già tenuto Pell
sulla graticola, ma non hanno
scalfito la fiducia che il papa
ha nei suoi confronti. Ora il
pontefice, ha spiegato l’alto
porporato (supera i due metri
di altezza) «costantemente in-
formato» sulla sua situazione
gli ha finalmente concesso
«un congedo temporaneo per
poter pulire il mio nome». Si
tratta di un’opportunità «per
poi tornare al mio lavoro a
Roma», ha detto. ben sapendo
che forse non sarà così, per-
ché il porporato australiano
ha 76 anni e già l’anno scor-
per età il suo incarico. Pell è
divenuto prefetto per l’econo-
mia nel 2014 ed ha iniziato
il lavoro per la riforma della
banca vaticana, in particola-
re contro i sospetti e le accuse
che tramite le casse vaticane
sia avvenuto il riciclaggio di
denaro di provenienza il-
lecita. a quel punto sono
iniziate le prime accuse di
aver protetto in Australia
dei sacerdoti pedofili, ma
senza esito concreto. Nel
2016 arrivano le accuse di
aver compiuto atti di pe-
dofilia in prima persona ai
danni di due ragazzi oggi
quarantenni. Un’operazio-
ne che il cardinale Pell ha
sempre definito come una
campagna di fango. Il di-
rettore delle sala stampa
vaticana, Greg Burke, ha
sottolineato che Pell si è
sempre battuto in prima
persona contro il proble-
ma della pedofilia nella
Chiesa e ha fatto notare
che il cardinale non viene
dimesso dalla sua carica,
ma che «Il Santo Padre,
informato di ciò dallo stes-
so Pell, gli ha concesso un
periodo di congedo per poter-
si difendere». L’uscita di Pell
dalle finanze vaticane segue
di pochi giorni l’abbandono
del revisore generale Libero
Milone, fedelissimo di Pell,
dimessosi senza precisare le
ragioni. Papa Francesco ha
affidato in via transitoria la
gestione per gli affari correnti
della segreteria dell’economia
ai due attuali segretari: Alfred
Xuareb, maltese, ex segreta-
rio di Benedetto XVI e per un
breve periodo anche di Bergo-
glio, e Luigi Mistò, sacerdote
della diocesi di Milano, già im-
pegnato nel Servizio Cei per la
promozione del sostegno econo-
mico e poi segretario dell’Apsa
(Amministrazione del patrimo-
nio della sede apostolica).
Consulta, Coppi non ce l’ha
fatta neanche con l’appoggio
di Renzi e Berlusconi
L’avvocato Franco Coppi,
nonostante la benedizione di
Matteo Renzi e Silvio Ber-
lusconi non ha messo insieme
nemmeno il numero legale ne-
cessario nella seduta congiun-
ta di Camera e Senato per la
sua elezione. Impresa ardua
in un clima festivo (a Roma
per i santi Pietro e Paolo), ma
soprattutto in un’atmosfera
carica di tensione all’indoma-
ni della sconfitta del Pd alle
Amministrative e del mancato
riconoscimento del ruolo guida
di Forza Italia nel centrodestra.
Così i due leader hanno dovuto
constatare ancora una volta di
non essere loro a muovere le
truppe in questo parlamento.
Nessun nome ha ottenuto il
quorum richiesto, ovvero i tre
quinti dell’Assemblea. la nuo-
sarà il prossimo 20 luglio.
Mosul caduta, Isis finito
Se di conquista territoriale si
trattava, con la caduta di Mo-
sul lo stato islamico dell’Iraq
e della Siria è finito ieri. «La
riconquista della moschea
di Mosul, dove il capo dello
Stato Islamico Abu Bakr al
Baghdadi fece la sua unica
apparizione pubblica, segna
la fine dello stato dei jiha-
disti», ha affermato il primo
ministro iracheno Haider
al Abadi. Le forze irache-
ne avevano annunciato poco
prima di aver sottratto all’Isis
il controllo del sito della mo-
schea al Nouri mentre prose-
guivano l’offensiva per cacciare
i jihadisti dalla seconda città
dell’Iraq.
© Riproduzione riservata
PILLOLE
di Pierre de Nolac
Siccità, a Roma
nasoni chiusi.
Anche per non sentire la
puzza dell’immondizia.
***
Consulta, altra fumata
nera: parlamento senza
numero legale.
Quorum ingrato.
***
Mareggiata a Savona.
Stavolta Fabio Fazio con
c’entra.
***
Scontro a fuoco
tra vigili.
Ma non a colpi di pistole
spara multe.
***
Pedofilia, Papa
Francesco concede
l’aspettativa al
cardinale Pell.
Gli interessano di più le
pensioni d’oro.
***
Sabato scatta la corsa
ai saldi.
Anche di deputati e
senatori?
***
Trump pensa già alle
presidenziali 2020.
Ma ancora non basta
per battere Obama.
4 Venerdì 30 Giugno 2017
PRIMO PIANO
A partire dalle coste libiche. Ma per realizzarlo ci vuole il sostegno della Ue e dell’Onu

Ora serve un vero blocco navale

Il divieto di attracco delle navi straniere è un acconto
DI DOMENICO CACOPARDO concretamente gli affari spor- diga saremo sommersi. Anzi, GIANNI MACHEDA’S TURNAROUND

C
iò che filtra dai corri-
doi di Palazzo Chigi
sul picco di immigra-
zione di questi giorni
prefigura una decisione di dif-
ficile adozione e di ancora più
difficile attuazione:
impedire alle navi
non battenti bandie-
ra italiana di entra-
re nei nostri porti (e,
quindi, di dirigersi
in quelli francesi e
spagnoli, o di nazio-
ni minori). L’Italia
ha lasciato che la
piaga incancrenisse
e che le navi di vere
o presunte organiz-
zazioni umanitarie
crescessero in modo
esponenziale di nu-
mero, intensificando
le loro relazioni coi
trafficanti di pove-
ra gente. Talché il
soccorso in mare
s’è trasformato in
raccolta della gente
in prossimità delle
coste libiche.
Come api richiamate da
una improvvisa fioritura,
così i natanti di mezzo mondo
accorrono sulle coste del di-
sgraziato (per l’anarchia so-
stanziale che l’ha colpito) pa-
ese africano, stimolando, essi
stessi, il traffico e agevolando
chi di questi luridi criminali
che speculano sui disgraziati
che vogliono arrivare in Eu-
ropa. Gli ultimi dati parlano
di oltre 6 mila arrivi al gior-
no, un numero inaccettabile
sotto ogni profilo che travolge
Marco Minniti
ogni politica, ogni tentativo
di disciplina, ogni necessità
d’ordine.
Alle volte mi sembra di
scrivere per gente che non
sa leggere e di parlare con i
sordi: lo si capiva da tempo
che, se non si costruisce una
se non si interviene in modo
deciso il flusso è destinato a Viale Mazzini tratta con Benigni per una serata natalizia
crescere. E occorre muoversi su Rai1. Johnny Tacchino.
nei paesi di partenza spiegan-
do e facendo spiegare che è ***
finita che è inutile mettersi Papa Francesco: «Stolto far lavorare gli anziani men-
in viaggio e che si rimarrà a tre i giovani stanno a casa». La controriforma delle
marcire nei campi libi- pensioni.
ci. La mia casa, il mio
paese non possono es-
sere trasformati in un ***
sterminato deposito di Batteri fecali nel ghiaccio del caffè Starbucks. Per questo
gente affamata, dalla ultimamente era così buono.
situazione sanitaria
imprecisata, dalle pro- ***
spettive uguali a zero, Migranti, Bruxelles: «Roma ha ragione». Che, come è noto,
salvo quella di mette- è dei cornuti.
re sottosopra i territo-
ri in cui sbarcano e in
cui si disperdono come lucra fior di milioni e specu- lia, ma soltanto dall’Europa
le cavallette della bi- la sui migranti (sui finan- in un contesto concordato con
blica piaga. ziamenti, cioè, che lo Stato le Nazioni Unite. Ma il tempo
Ora, credete pos- mette a disposizione: di essi stringe e la piena minaccia di
sibile attuare questa solo una modesta percentuale travolgere ciò che resta di una
sorta di blocco navale viene spesa effettivamente in disorganizzazione endemica,
al contrario, chiuden- vitto e in soldo quotidiano, il che è quella normale del Pa-
do, con mezzi milita- resto finisce in mani rapaci, ese, si tratti di terremoti, di
ri, l’accesso ai nostri altrettanto rapaci di quelle invasione di gente africana,
punti di attracco? Ci dei trafficanti). di urbanistica o di controllo
vorrebbe una nazio- Questo il dubbio sostan- del territorio. Questa fase è
ne coesa, una nazione ziale sull’idea del governo. l’ultimo giro disponibile per le
nella quale maggio- È difficile immaginare so- autorità politiche di una na-
ranza e opposizioni dialoga- luzioni, anche se (e lo scri- zione europea di primo piano.
no sull’interesse collettivo, viamo da due anni) l’unica Lo sa Minniti, lo sa Genti-
un senso di responsabilità realmente efficace è il blocco loni. Di Alfano è meglio non
che dovrebbe coinvolgere un navale delle coste libiche che parlare.
comico affarista, la miriade impedisce alle imbarcazioni Non ci sono più tempi sup-
di nemici di Renzi, e tutto il di abbandonarle per il mare plementari da giocare.
buonismo italiota, quello che, aperto. Una misura che non www.cacopardo.it
dietro le esigenze umanitarie, può essere assunta dall’Ita- © Riproduzione riservata

IL SINDACO PD DI BERGAMO È IL PRIMO IN ITALIA A EMULARE IL DOCUMENTO PROMOSSO DA MINNITI

Giorgio Gori sottoscrive il patto con l’Islam

Prevede un albo degli imam e ha lo scopo di contrastare il fanatismo religioso
DI GAETANO COSTA circa 5 mila i residenti di fede mu- Un anno e mezzo fa, come ha nata.
sulmana», ha detto Gori. «Il patto scritto il Corriere di Bergamo, l’ex Per questo, dopo che qualcuno

L
e firme ci sono. Il sindaco pd
di Bergamo, Giorgio Gori,
ha sottoscritto un patto con
l’Islam. Il Comune s’impegna
a favorire la partecipazione alle reti
sociali, mentre le comunità musul-
mane si ripromettono di contrastare
il radicalismo e il fanatismo religioso
fornendo, tra le altre cose, un albo
degli imam. Bergamo è la prima
città d’Italia a riprodurre a livello
locale quel che il ministro dell’In-
terno, Marco Minniti, aveva pro-
posto lo scorso febbraio a Roma.
Minniti aveva presentato il
patto con l’Islam durante una
conferenza stampa al Viminale.
«Abbiamo firmato con le associazio-
ni del tavolo islamico italiano un
documento cruciale, che riguarda il
presente e il futuro dell’Italia attra-
verso il dialogo interreligioso», ave-
va spiegato il ministro. L’accordo è
stato sottoscritto da associazioni e
organizzazioni che rappresentano
il 70% dei musulmani che vivono
in Italia.
I punti salienti del patto di
Roma sono stati riprodotti nel
documento firmato a Bergamo da
quattro gruppi di fedeli islamici.
«Solo nella città di Bergamo sono
che sigliamo, però, non è solo per presidente del Centro islamico, s’è rifiutato di firmare lo stesso fo-
loro, ma per tutti i cittadini. Rap- Imad El Joulani, aveva acquista- glio, Gori ha dovuto sottoscrivere
presenta un punto di partenza per to un immobile in città coi soldi quattro patti uguali per ciascuna
il miglioramento della convivenza della Qatar Charity Foundation. comunità. «Ma la sostanza del do-
e della sicurezza in città: tutti i L’attuale presidente, Mohamed cumento non cambia», ha dichia-
firmatari s’impegnano a rispettare Saleh, aveva denunciato il suo rato Saleh. «Quella del Comune è
le regole della convivenza civile, predecessore accusandolo di aver stata una mossa intelligente e po-
ad assicurare controllo e traspa- ottenuto i soldi dal Qatar sfrut- trà avvicinarci anche ai bergama-
renza sul proprio operato e a con- tando il nome del Centro islamico. schi, che comunque hanno fiducia
trastare i fenomeni di radicalismo Una disputa che, oltre a finire in in noi».
religioso». tribunale, aveva creato una spac- Non sono mancate le polemi-
Anche l’albo degli imam pre- catura tra i fedeli non ancora sa- che politiche. Il capogruppo della
visto dal documento Lega Nord, Alberto
redatto dal Viminale è SCOVATI NELLA RETE Ribolla, ha attacca-
uno dei passaggi prin- to la giunta Pd. «Stu-
cipali del documento pisce che il Comune
s i g l a t o a B e r g a m o. stringa accordi anche
«L’albo viene creato con associazioni che
ad hoc», ha sottoline- occupano locali in
ato l’assessore all’In- modo abusivo», ha in-
novazione, Giacomo calzato. «Mi chiedo se
Angeloni. «Ci sarà il Comune non possa
un registro all’ufficio occuparsi dei proble-
dell’anagrafe. Gli isla- mi dei bergamaschi
mici, per l’accordo con invece di dedicare
lo Stato italiano, sono tutti questi sforzi a
già obbligati a comuni- chi non ha alcun peso
care il nome degli imam a Bergamo. Mi augu-
alle prefetture. Dopo la ro che il patto venga
firma di questo patto, presentato in consi-
dovranno comunicarlo glio comunale».
anche al Comune». © Riproduzione riservata
 PRIMO PIANO Venerdì 30 Giugno
Giugn 2017 5

Le indagini sul caso Consip vanno concluse al più presto per rispondere a questo dubbio

Si è tentato un colpo di stato?

Gli inquirenti, per ora, da indagatori, sono indagati
DI GIUSEPPE TURANI Woodcock, sono noti per zione, traffico di influenze tata al pm titolare, all’ini- stanza rivelatasi subito fal-

O
rmai sono talmente
in tanti a spara-
re tutti i giorni, a
tutte le ore, contro
Matteo Renzi e i suoi ami-
ci, che se al tramon-
to non si è presa una
mattonata in testa, ci
si ritiene fortunati.
Ma conviene fermarsi
su quel che sta avve-
nendo a Napoli perché
sembrano essere fatti
di una gravità senza
pari, che ci riportano
ai tempi del «Piano
Solo» e del generale
De Lorenzo.
Nell’ordine abbia-
mo:
1- Un ufficiale
dei carabinieri che,
con trascrizioni false
di un’intercettazione
telefonica, cerca di
inguaiare il padre del
presidente del Consi-
glio in carica. Il «fal-
so» naturalmente viene su-
bito passato (chissà da chi?)
a un giornale, collezionista
di queste cose.
Lo scandalo non ha gli ef-
fetti desiderati perché sia il
giornale in questione che il
pm dell’indagine Consip,
essere un po’ cacciatori di
farfalle, sparaballe. Però
il tentativo c’è. Nella stes-
sa inchiesta vengono coin-
volti anche il comandante
dell’Arma dei carabinieri,
Henry John Woodcock
altri altissimi ufficiali della
stessa e un ministro della
repubblica.
2- Di questa inchiesta,
che alla fine è stata tolta
al magistrato napoletano
e passata a Roma, si parla
ormai da dicembre: corru-
(in cui sarebbe coinvolto il zio, dell’indagine, accusato sa, ma inserita nel fascicolo
padre di Renzi). Ma a oggi di aver agevolato, insieme comunque, giusto per dare
non è stato trovato nemme- alla fidanzata, la fuga di no- un tocco di drammaticità
no un euro, un piccolo as- tizie, insomma di aver pas- alla storia.
segno, una bottiglia di vino sato le carte dell’inchiesta A questo punto è lecita
omaggio: niente. Eppure su al noto giornale. un’osservazione. Bisogna
questa cosa, su que- La traduzione in lingua sperare che i magistrati
sta corruzione fan- corrente, in italiano stan- romani abbiano preso un
tasma, si è alimen- dard cioè, di questa storia granchio grande come un
tata una campagna è molto semplice. A Napoli grattacielo. Se invece aves-
di stampa durissi- un pm, con la collaborazio- sero ragione, alla fine, que-
ma, con accuse quo- ne dei carabinieri del Noe, sto sarebbe semplicemente
tidiane, che dura da monta un’indagine, manda e chiaramente un tentativo
sette mesi. avvisi di garanzia, interroga di colpo di Stato contro il
3- La campagna indagati, in merito a vicen- governo e Renzi, realizzato
viene sorretta da de non di sua competenza, e attraverso forze della ma-
continue fughe di infatti, alla fine, l’inchiesta gistratura, carabinieri non
notizie (false) da viene trasferita a Roma. proprio fedeli e un giorna-
un unico posto: la Non ci sono, comunque, le.
procura di Napoli risultati apprezzabili sul Non è una pretesa assur-
e lo speciale nucleo piano delle indagini, ma da quella di chiedere che si
dei carabinieri di moltissime indiscrezioni di faccia luce su questa vicen-
cui essa si serve, il stampa (sempre sullo stesso da fino in fondo e in fretta.
Noe. E infatti uno giornale). Alla fine, il pm e Il «Piano Solo» è del 1964,
dei primi provvedi- i suoi carabinieri finisco- da allora sono passati 53
menti dei magistra- no indagati dalla procura anni, durante i quali la le-
ti romani, divenuti di Roma. E così l’inchie- galità repubblicana (anche
titolari dell’inchie- sta Consip si trasforma in nei momenti di scontro po-
sta, è stato quello di un’indagine sull’inchiesta litico aspro) è stata sempre
estromettere il Noe da qua- di Woodcock e dei suoi ca- rispettata.
lunque attività investigati- rabinieri. Tutti accusati di Si vuole sapere se a par-
va. Anzi, due ufficiali dello aver addirittura inventato tire dal dicembre scorso,
stesso sono attualmente di sana pianta un interven- dall’inizio dell’inchiesta
sotto inchiesta, indagati, da to dei servizi segreti per Consip, essa sia stata vio-
parte dei magistrati della depistare le loro indagini lata da corpi dello Stato.
capitale. a opera ovviamente dello
4- Sorte analoga è capi- stesso Matteo Renzi. Circo- Uomini&business – U&B

ADESSO IL PARTITO DI MIMMO PORTAS, IN PIEMONTE, FA GOLA ALL’AREA ORLANDO E AL CENTRODESTRA

Dopo 10 anni insieme i Moderati rompono col Pd

Frattura totale con Renzi dopo l’esclusione dalla giunta del sindaco di Cuneo
DI FILIPPO MERLI deputato, il Partito democratico circoscritta a qualche comune?», gli Consensi che farebbero comodo a
«non ha mai perso la cattiva abi- ha chiesto il segretario. Portas l’ha chiunque. Nel frattempo, il divor-

D
a Pier Luigi Bersani
ha ereditato la passione
per le metafore. Il leader
e deputato dei Moderati,
Mimmo Portas, ne ha fatto ricor-
so per annunciare la separazione
del suo partito dal Pd di Matteo
Renzi. «È come un fidanzamento
che, come tutti i fidanzamenti,
sarebbe dovuto culminare in un
matrimonio, e invece scopri che
uno dei partner è un traditore se-
riale».
Era proprio stata l’amicizia
con Pier Luigi Bersani a convin-
cere Portas ad allearsi coi dem ai
tempi di Walter Veltroni. Il tradi-
mento di cui parla il parlamentare
è avvenuto in Piemonte, lì dove i
Moderati sono maggiormente con-
centrati. Il Pd, che amministra
Cuneo col sindaco Federico Bro-
gna, riconfermato al primo turno
delle amministrative, ha lasciato
gli esponenti del partito di Portas
fuori dalla giunta. Niente incari-
chi, niente più alleanza. Dopo dieci
anni insieme, i Moderati rompono
coi dem.
«Mi dimetto da parlamenta-
re», ha spiegato Portas. «Potrei
andare nel gruppo misto, ma sono
stato eletto anche coi voti del Pd
in nome di un’alleanza. E quell’al-
leanza non esiste più». Secondo il
tudine di trattarci come parenti di spiazzato: «Vedi, la vera stranezza zio dal Pd sembra cosa fatta. «L’ho
cui vergognarsi. Il Pd, ormai, è un è come siamo riusciti noi Moderati dirò al mio amico Pier Luigi», ha
partito dove non c’è più nessuno in a rimanere fedeli e leali verso un detto Portas in riferimento a Ber-
grado di tenere fede ai patti». partito come il Pd». sani. E dire che il leader dei Mode-
Portas ha preso la sua deci- Portas ha partecipato all’in- rati, ai tempi della scissione e della
sione il giorno prima dei bal- contro dell’associazione di An- nascita di Mdp, era stato critico con
lottaggi. La batosta subita da drea Orlando a Roma, ma sarebbe l’ex segretario dei dem.
Renzi e il ritorno sulla scena del corteggiato anche dal centrodestra. Lo scorso febbraio, il ministro
centrodestra non c’entrano. È una Secondo lo Spiffero, pare che ab- dei Beni Culturali, Dario France-
questione di lealtà. «Ribadisco: per bia già incontrato il presidente schini, aveva sottolineato l’impor-
me sarebbe facile passare al gruppo dei senatori di Forza Italia, Paolo tanza dei Moderati in Piemonte.
misto», ha sottolineato il fondatore Romani. I Moderati, in Piemon- «Per non perdere la governabilità,
dei Moderati. «Invece ho deciso di te, hanno un buon bacino di voti. l’unica strada è fare una coalizione
dimettermi da deputato partendo dall’espe-
eletto nelle liste del Pd. rienza: noi ovunque
Così li tolgo da ogni im- SCOVATI NELLA RETE governiamo con un
barazzo». pezzo di sinistra e
I rapporti con al- un pezzo di centro.
leati storici come l’ex Chiamparino, per
sindaco di Torino, Piero e s e m p i o, i n P i e -
Fassino, e col governa- monte governa coi
tore del Piemonte, Ser- Moderati di Portas».
gio Chiamparino, re- Che, oggi, parla così
stano buoni. Quel che è del Pd: «È un partito
accaduto a Cuneo, però, cannibale, ha elimi-
ha convinto Portas a nato tutti i suoi sto-
staccarsi dal Pd. Pochi rici alleati, dall’Idv
giorni fa, il parlamen- a Sel, passando per
tare, insieme col capo- i Verdi». I Moderati,
gruppo dei dem, Ettore invece, non hanno
Rosato, ha incontra- alcuna intenzione
to Renzi al Nazareno. di sparire all’ombra
«Come hai fatto a tra- dei dem.
sformare una formazio- © Riproduzione
ne che si sarebbe detta riservata
6 Venerdì 30 Giugno 2017
PRIMO PIANO
Il capogruppo grillino di Vercelli se ne va accusando il parlamentare di manovre elettorali

La corrente Di Maio soffoca il M5s

Una lista civica per ripetere l’exploit di Pizzarotti
DI CARLO VALENTINI del movimento a Vercelli e nel ex grillini, «prendono decisioni formazione politica. Aggiunge il

I
l M5s perde pezzi. Un esodo
che si intreccia col deluden-
te risultato alle recenti am-
ministrative. Questa volta
teatro dello scisma è Vercelli e
a capeggiare la fuga è il capo-
gruppo in consiglio comunale,
Adriano Brusco, che fu pure
candidato sindaco pentastellato
nel 2014. Stanco
delle imposizioni
dall’alto, delle lot-
te interne e cadu-
to nel vuoto anche
un appello a Bep-
pe Grillo, ha de-
ciso di andarsene
per diventare uno
degli animatori di
una lista civica,
Cambia Vercelli,
come ha fatto Fe-
derico Pizzarot-
ti a Parma. Ma se
nella città emilia-
na gli ex 5 stelle
sono al governo
del Comune, qui,
almeno per ora, la
lista civica fa par-
te della maggioranza guidata
dalla sindaca piddina Maura
Forte, che non nasconde la sod-
disfazione: la sua giunta infatti
si reggeva su un solo voto in più
rispetto alle opposizioni. Ora i
voti saranno due, non è tanto
ma almeno la prima cittadina
non rischia di cadere per il raf-
freddore di uno dei suoi suppor-
ter. Anche se Brusco sottolinea
come si ritenga «svincolato da
preconcetti ideologici e slega-
to da ogni logica prettamente
di maggioranza». La sua lista
comunque sosterrà la giunta e
quindi lo spettro del commis-
sario si allontana. La curiosi-
tà è che da esponente 5stelle
un anno fa egli promosse una
raccolta di firme per chiedere
territorio circostante. Il Movi-
mento 5 Stelle si sta riducen-
do sempre più a una corrente,
quasi un partito personale che
viola qualsiasi regola. Di questa
situazione è stata fatta denun-
cia anche ai probiviri. Questo
partito personale viola qual-
siasi regola del Non Statuto.
Per esempio il nostro portavo-
Vignetta di Claudio Cadei
ce eletto in parlamento Mirko
Busto si sta ponendo da un po’
di tempo come un vero capocor-
rente. Sembra quasi sia al lavo-
ro per ottenere il secondo giro di
giostra alla camera».
A fianco di Di Maio ci sono
il consigliere regionale Gian-
paolo Andrissi e, appunto, il
deputato Mirko Busto. Questi
plenipotenziari, secondo le ac-
cuse di Brusco e degli ormai
MENTRE IL NORDOVEST (PIEMONTE PER INTENDERCI) ARRANCA ANCORA
Il Nordest dell’Italia ha ripreso a correre
DI GIUSEPPE TURANI
senza consultare la base del
movimento. Si comportano
come fossero parte di un diret-
tivo ristretto a porte chiuse e
non fanno entrare nessuno.
Del resto la guerra del deputa-
to Busto al gruppo di Vercelli
viene da lontano, quando alle
ultime elezioni politiche disse
ai nostri candidati di rinunciare
alla candidatu-
ra. Adesso torna
alle grandi ma-
novre perché si
ricomincia a Luigi Di Maio
parlare di ele-
zioni».
Insomma a troppo, il M5s non è del tutto
Vercelli vola- immune. Lo testimonia quel
no gli stracci che è successo al nostro ex con-
e la scissione sigliere Adriano Brusco che ha
non è che la lasciato il M5s per sostenere la
conclusione di maggioranza Pd, rendendo così
una guerriglia evidente il senso di un passato
in atto da tem- di silenzi, assenze strategiche
po. Da parte in consiglio e comportamenti
sua Grillo non autoreferenziali e dannosi per
è intervenuto. il nostro bel movimento. Ma per
E nemmeno fortuna il M5s è ben altro. Biso-
Davide Casa- gna diffidare di chi si autopro-
leggio ha preso fessa attivista senza essersi de-
posizione. dicato ad altro che a polemiche
Contro il grillino che ha personali, di chi si inventa finte
sbattuto la porta si sono schie- sedi simil-partitiche per offrire
rati (ovviamente) quelli del favori, di chi tenta di riciclare
fronte opposto, a cominciare se stesso e il proprio passato
dall’onorevole Busto (a livello politico fallimentare saltando
nazionale è tra i proponenti la sul carro del M5s e inventando
legge per obbligare i macelli a nuovi meetup e gruppi Facebo-
installare al loro interno teleca- ok che non hanno fondamenta
mere per verificare in che modo reali».
vengono trattati gli animali): Beh, non male tra appar-
«Dalle bassezze umane, pur- tenenti (fino a ieri) alla stessa
mutevole come quello odierno fa fatica almeno un laboratorio clandestino al
a muoversi. Invece si riafferma la su- giorno), soprattutto nelle fasi iniziali.
collega consigliere comunale di
Vercelli (erano due i rappresen-
tanti del M5s), Michelangelo
Catricalà: «È inaccettabile la
decisione di Brusco di passare
tra le file della maggioranza a
guida Pd. I cittadini vercellesi
hanno votato la lista del movi-
mento nel 2014, dando man-
dato a due candidati di rappre-
sentarli in Comune. Il voto non
può essere usato a proprio pia-
cimento, tradendo la fiducia dei
cittadini. L’unica cosa che può
fare è dimettersi».
Mentre Paolo Tiramani, a
capo della locale Lega, bypas-
sa il feeling tra Grillo e Matteo
Salvini e attacca: «Il cambio di
casacca del candidato sindaco
M5s che passa a sostenere il
Pd dimostra i limiti politici
dei pentastellati, una chiara
evidenza di quanto sia vacuo e
rapidamente biodegradabile il
voto espresso dai cittadini per
questo movimento politico».
Lui non si scompone, è
sicuro che alle elezioni comu-
nali porterà al successo la lista
civica e i grillini rimasti conte-
ranno le briciole, proprio come
a Parma. «Non sono cambiato
io», conclude, «è mutato il movi-
mento, si fomentano divisioni, si
costituiscono cordate e correnti,
si organizzano incontri chiusi,
parlando di temi che dovreb-
bero invece essere condivisi
con tutti gli attivisti. No, non
era questo il movimento delle
origini».
Twitter: @cavalent

la dimissioni della sindaca: dai
banchetti è passato ai banchi
della maggioranza.
Brusco ha 40 anni, laurea
in economia, lavora all’Arpa,
l’agenzia per la protezione am-
bientale del Piemonte. Dice:
«L’esperienza tra le file del M5s
è stata densa di soddisfazioni e
di successi a livello personale,
ma anche di incomprensioni
con il gruppo dirigente con cui
non sono riuscito a intavolare
un dialogo democratico».
Sotto accusa è, in partico-
lare, Luigi Di Maio il quale
avrebbe, secondo i fuoriusciti,
creato in Piemonte una pro-
pria corrente che ha finito per
prendere il sopravvento e gui-
dare autoritariamente a livello
regionale e locale il movimento.
Così l’annuncio di una sua visi-
ta pastorale (poi saltata per un
malore del parlamentare) è sta-
to l’avvio della turbolenza che
ha portato infine all’addio. Bru-
sco e il meetup (così si chiama-
no le sezioni del M5s) scrissero
a Beppe Grillo: «Caro Beppe,
chiediamo a te personalmen-
te di controllare la situazione
M
olti avevano dato il Nordest periorità del modello Nordest, area di E, secondo elemento, una grandissima
italiano, protagonista di un più recente industrializzazione e patria tolleranza dei sindacati, che facevano
miracolo economico negli del Quarto Capitalismo, cioè di aziende finta di non vedere che si lavorava anche
anni scorsi, per spacciato. medio-grandi, ma molto flessibili e molto di domenica e di notte. Da questa specie
Aziende in crisi e declino, come il resto orientate verso le esportazioni. di Far West imprenditoriale è spunta-
del paese. Invece dai dati sulla crescita Sarà utile, allora, ricordare che il to però un sistema che poi ha prodotto
regionale diffusi dall’Istat risulta che Quarto Capitalismo del Nordest si è alcuni autentici gioielli. Qualche mese
quella zona del paese è tornata a farsi fatto le ossa, e è diventato importante, fa mi è capitato di andare a visitare la
sentire. In base ai dati relativi al 2016 grazie a due elementi (oltre alla creati- Pedrollo (pompe idrauliche), a Verona, e
la crescita del Nordest è stata la più vità degli imprenditori locali): moltissi- sembra di non essere nemmeno in Ita-
alta del paese, ben distanziata da tut- mo lavoro nero (i carabinieri scovavano lia, un ordine perfetto e buone relazioni
to il resto: 1,2% contro una con i lavoratori.
media nazionale dell’1%. SCOVATI NELLA RETE Ma non basta, questa è
Nello stesso periodo, cioè anche brava gente. Ales-
l’anno scorso, il Nord Ovest sandra Pedrollo, figlia del
ha conosciuto un aumento fondatore e amministrato-
del Pil di appena lo 0,8%. re delegato dell’azienda,
Sorprendente anche il Sud, l’anno scorso ha fatto otto
che sale dello 0,9%. mila chilometri per anda-
Sono numeri modesti, re a consegnare un intero
ma interessanti. Soprat- container pieno di giocat-
tutto colpisce la differente toli, quaderni e generi di
crescita del Nordest nei conforto ai bambini di uno
confronti del Nordovest. E sperduto villaggio in Tan-
esiste una sola spiegazione zania, dove opera un mis-
per questo fenomeno. Il Nor- sionario italiano. Nel Nord
dovest, tradizionale luogo di est sanno che cosa significa
insediamento della prima essere poveri, e se ne ricor-
industrializzazione italia- dano tutti gli anni.
na, segna un po’ il passo. Quotidiano
In un mondo complicato e Nazionale
 PRIMO PIANO Venerdì 30 Giugno
Giugn 2017 7

Il forsennato cambio di casacca non capita solo in Parlamento ma anche negli enti locali

Saltabeccando fra i vari simboli

Un trasformismo così non c’è neanche nel circo di Pechino
CESARE MAFFI nato trionfalmente a capo di
DI
Purtroppo non c’è più un sindacato dei lavoratori
F
una lista civica. Si era parlato
acile cambiar bandiera di un suo accordo col Pd, che
in Parlamento. I muta- invece gli è arrivato contro nel DI DOMENICO CACOPARDO ministero del lavoro, in via Mario Paga-
menti di casacca sono ballottaggio. no: «Chiudiamo.» E si firmò.

all’ordine del giorno,
per la verità da più legislature,
e proseguiranno per i consueti
assestamenti nell’ultima fase
della legislatura con l’obiet-
tivo di farsi rieleggere, come
segnalato da ItaliaOggi («Cin-
quecento cambi di casacca», 27
giugno). Bisogna però notare
che pure negli enti locali la
continuità, nell’appartenenza
a una formazione, patisce ec-
cezioni. Le ultime comunali lo
dimostrano in abbondanza.
A Palermo, nel preceden-
te turno soltanto Idv e Verdi
più post comunisti si schiera-
rono con Leoluca Orlando
Cascio; contro di lui il Pd
mise in campo Fabrizio Fer-
randelli, già Idv. Quest’anno
Orlando ha trovato ben sei
liste civiche, più una a mez-
zadria fra Pd e alfaniani ma
senza chiari simboli di partito.
Il suo rivale è stato di nuovo
Ferrandelli, stavolta, però,
appoggiato da Fi, Udc e liste
varie.
A Parma il portabandie-
ra del M5s nel precedente
turno, Federico Pizzarotti,
espulso dal movimento, è tor-
A Cuneo Federico Bor-
gna aveva vinto il precedente
turno con alcune etichette di
centro, Udc compresa, contro
il Pd. Si è ripresentato come
portacolori del centrosinistra,
Pd su tutti, affermandosi al
primo turno.
A Verona il sindaco
uscente, Flavio Tosi, ab-
bandonata la Lega si è costi-
tuita una propria formazione,
partita con ambizioni presto
ridimensionate: ha vana-
mente tentato di riprendersi
il comune per interposta se-
natrice convivente. Il Pd, pur
preferendola al candidato di
Fi, Lega e Fd’It, non è riuscito
a spingere i propri elettori a
votare per la portabandiera
di Tosi, che è stata così scon-
fitta in un insolito duello fra
ex destra e centrodestra.
Il caso di Trapani diffi-
cilmente troverà imitazioni.
Nel 2001 e nel 2007 aveva
trionfato Girolamo Fazio,
sostenuto dal centro-destra,
cui era succeduto, nel 2012,
Vito Damiano, con l’apporto
di Pdl e lista Fazio. Quest’an-
no Fazio si è ripresentato, ma
P
io Galli e Luciano Lama, due
leader sindaca-
li comunisti (che
più comunisti non
si può), «facevano» gli ac-
cordi con Federmeccanica
e Confindustria, magari
con la mediazione del go-
verno. Nell’agosto 1983, la
tensione era al massimo,
ma dopo quattro giorni di
trattative (senza interru-
zioni, giorno e notte, con
documenti che venivano di
continuo aggiornati) pro-
prio Pio Galli, il segreta-
rio della Fiom, disse agli
altri, riuniti tutti nell’apposita sala del
con la propria lista e altre
d’appoggio, in contrapposizio-
ne a Fi, arrivando in testa al
primo turno, mentre secondo
è giunto il candidato del Pd
(la sinistra a Trapani non ha
mai avuto grandi tradizioni).
Fuori gioco, il centro-destra.
Dopo di che, Fazio non ha
depositato i documenti per
il ballottaggio, provocando il
commissariamento del comu-
ne, perché a votare è andato
Oggi Maurizio Landini, segretario
della medesima Fiom con
la vocazione alla rottu-
ra, dichiara: «Ci vuole un
partito dei lavoratori». Ha
ragione. Poiché non c’è più
un sindacato dei lavorato-
ri, ma solo un sindacato
dei pensionati (a propo-
sito qualcuno avvisi Papa
Fr a n c e s c o ) , s e r v e u n
partito dei lavoratori. Per
renderli partecipi dei pro-
blemi del Paese e, se possi-
bile, protagonisti - insieme
Maurizio Landini agli altri - della loro solu-
zione concreta.
© Riproduzione riservata
un quarto degli elettori, in (centro, centrosinistra, centro-
luogo della metà necessaria centrosinistra…). In Francia
essendo rimasto in lizza un le etichette sono ufficiali.
solo candidato. Adesso, invece, le sovrabbon-
Un tempo il ministero danti liste civiche sono inse-
dell’Interno, tramite pre- rite in qualche blocco soltanto
fetture e carabinieri, etichet- da istituti di ricerca. Diventa
tava tutte le liste civiche, di quindi complicato ricostruire
coalizione, eterogenee, indi- tutti i cambiamenti di fronte,
pendenti, compresi perfino i almeno quando si sostanzia-
singoli candidati, così da ri- no tramite inserimenti in li-
comprenderli in filoni vicini ste locali.
ai partiti o di schieramento © Riproduzione riservata

IN CONTROLUCE

Le toghe romane, oltre a indagare sui magistrati partenopei, cosa già

spaventosa, indagano anche sulle loro fidanzate, cioè sulla Sciarelli
Woodcock (Intoccabile, sia chiaro, su istruzioni di Woodcock (intercet- a negare ogni addebito fossero dei
DI DIEGO GABUTTI non nel senso dei potenti al di là del- tazioni oltretutto truccate al proba- politici, onesti solo finché non ven-
la legge ma nel senso di Kevin Ko- bile scopo d’incastrare Babbo Ren- gono beccati a delinquere, secondo

C
ome l’Ispettore Rock dei
vecchi Caroselli, che aveva
commesso l’errore di non
usare la Brillantina Linetti
e perciò, sotto il cappello, non ave-
va più un capello, anche le Procu-
re possono sbagliare, col rischio di
scalpare a zero dei poveri, innocenti
magistrati rivali dopo averli legati al
palo della tortura, tipo i fumetti di
Tex Willer.
Se a dirlo è il Fatto quotidia-
no, praticamente una comunità di
santi che ha per bandiera il dogma
dell’infallibilità dei magistrati, sarà
senz’altro vero. Come le regole, del
resto, anche i dogmi hanno delle
eccezioni: eccezioni, beninteso, che
confermano il dogma. Sbaglia infatti
la Procura della capitale a indagare
sulla Procura di Napoli, che invece
non sbaglia a indagare sull’entou-
rage dell’ex presidente del consiglio
(amici, ministri, familiari, occasio-
nali compagni di selfie). Sacrosanto
pubblicare e persino taroccare (à la
guerre come à la guerre) le inter-
cettazioni ordinate dalla Procura
napoletana ai danni del tiranno ri-
formista e rottamatore. Ma non si
può seriamente indagare su un vero
e proprio Intoccabile come il super-
magistrato partenopeo Henry John
stner nella parte del fascinoso agen- zi). Lei nega; nega (immagino) anche la definizione del magistrato di cas-
te del Tesoro Eliot Ness nel film di Woodcock. Negano, insomma, tutti sazione Piercamillo Davigo. Ma
Brian Di Palma The Untouchables, gli accusati: persone di rango, gior- qui parliamo d’Intoccabili (sempre
un blockbuster di trent’anni fa). Se nalisti e magistrati infallibili. Nega nel senso di Eliot Ness) e non è
cane non mangia cane, se tra colleghi persino Marco Lillo, del Fatto quo- ammissibile che si dubiti della loro
ci si copre sempre tidiano,
t benché parola soltanto perché le loro inter-
le spalle, e se per- non
n risulti inda- cettazioni sono risultate indebite e
sino i ladri non Renzi non ha contro gato.
g Ma bisogna tarocche (che sarà mai un aiutino
si derubano tra soltanto la Ditta e The capirlo.
c Lillo, il alla giustizia, via).
loro, volete che Untouchables. Gli hanno gazzettiere
g che Ma il Rottamatore si rassegni:
una mano non dichiarato guerra anche ha
h pubblicato le la guerra contro di lui è destinata a
lavi l’altra anche intercettazioni,
i durare. Continuerebbe, senza esclu-
tra magistrati? due gatte morte come Wal- è impaziente di sione di colpi, anche se Lillo, Scia-
Non fosse che per ter Veltroni e Dario Fran- ricevere
r un av- relli, Woodcock, Travaglio eccetera
rispettare questo ceschini, e una terza gatta viso
v di garanzia. finissero tutti dietro la lavagna con
codice d’onore la morta è in agguato: Paolo Anela
A alla parte un berretto d’asino in testa. Specie
Procura di Roma Gentiloni. Anche il Papa dell’eroe
d della adesso che la sua stella è al tramon-
capitale avrebbe disinformazio-
d to, Renzi è un bersaglio perfetto per
dovuto evitare argentino potrebbe presto ne… pardon, ogni possibile palla di stracci. Un
di mettere sotto proclamare una crociata dell’informazio-
d po’ se lo merita, naturalmente. Del
accusa i colleghi contro il Boyscout ne.
n Passeggia maleducato di talento d’una volta
del capoluogo nervosamente
n è rimasta soltanto la maleducazio-
campano. nei
n corridoi del ne («Romano, fatti più in là») e di
Ma c’è di peggio, o, purtroppo: le giustizia, bussa a tutte
Palazzo di giustizia talento non c’è più traccia. Non ha
toghe romane, oltre a indagare sui le porte, telefona, lancia appelli, ma contro soltanto la Ditta e The Untou-
magistrati partenopei, cosa già abba- nessuno gli dà retta (non fosse che chables. Gli hanno dichiarato guerra
stanza spaventosa, indagano anche per fargli dispetto - il personaggio è anche due gatte morte come Walter
sulle loro fidanzate, in questo caso poco simpatico - i magistrati roma- Veltroni e Dario Franceschini, e
su Federica Sciarelli, conduttrice ni potrebbero non convocarlo mai). una terza gatta morta è in agguato:
di Chi l’ha visto? e compagna del Morale: tutti innocenti. Paolo Gentiloni. Anche il Papa ar-
Kevin Kostner dei Campi Flegrei. Allora perché l’inchiesta non gentino potrebbe presto proclamare
Sciarelli è accusata d’aver girato le è stata ancora insabbiata… par- una crociata contro il Boyscout.
intercettazioni al Fatto quotidiano don, chiusa? Ancora si capirebbe se © Riproduzione riservata
8 Venerdì 30 Giugno 2017
PRIMO PIANO
Lo dimostra il fatto che, dal 2001 a oggi, il debito pubblico è cresciuto di mille miliardi di euro

La spending review non funziona

Il modello Usa è inutilizzabile perché è da common law
DI FABRIZIO PEZZANI* si tratta posti che non sono oc- pubblico, l’impresa e l’istituto

L
e recenti dichiarazioni
degli ultimi addetti alla
spending review (Carlo
Cottarelli e Goran Gu-
tgeld) denunciano la difficoltà
di combattere per la riduzione
della spesa corrente che, a loro
giudizio, sembra essere un’idra
dalle mille teste, più ne tagli
più ne crescono. Hanno fatto
di tutto ma i risultati sono de-
ludenti e sembra addirittura
contro producenti se il mostro
della spesa corrente aumenta
sempre.
La colpa viene sempre
addossata agli operatori pub-
blici e qui, in parte hanno si-
curamente ragione ma dimen-
ticano di farsi una domanda
fondamentale: il loro modello
culturale autisticamente rei-
terato è coerente o no con il
fine proposto? È possibile che
il modello dipenda dalla sua
inadeguatezza culturale ? Qui
sta il problema perché, nei fatti,
sembra che quelle competenze
non consentano di capire come
funziona il sistema della con-
tabilità pubblica che opera per
cassa e per decreti amministra-
tivi, totalmente diversa dai si-
stemi contabili delle imprese e
già non capire la differenza tra
il concetto di «costo» e quello
di «spesa» rende sterile l’ap-
proccio. A sentire degli sforzi
fatti almeno, secondo Gutgeld,
30 mld euro, sarebbero stati
tagliati e può essere così ma
questi tagli sono spesso fatti
sulla carta ed anche fittizi (se
taglio l’organico di un settore
che non è completo è un taglio
figurativo e non reale visto che
cupati). Quanto di tutti questi
tagli passa veramente per cas-
sa forse rispetto all’enormità
del debito pubblico, è solo ar-
gent de poche.
Vediamo i fatti e il modo
in cui abbiamo creato il mo-
stro culturale della burocrazia
manageriale; il debito pubblico
dal 2001 ad oggi è cresciuto di
mille miliardi di euro, di fatto
per la spesa corrente, non per
investimenti. La spesa corren-
te è stata funzionale a compe-
rare il consenso in una logica
di breve o brevissimo tempo di
una politica debole e priva di
idee. L’aumento, se consideria-
mo i tassi di interesse figurati-
vi che avremmo dovuto pagare
in un contesto finanziario non
manipolato sarebbe il dop-
pio del debito del 2001; una
débâcle culturale che ci siamo
costruiti nel tempo perché ab-
biamo copiato e riprodotto in
Italia dei modelli culturali che
non ci appartengono.
L’errore di fondo l’ab-
biamo fatto noi aziendalisti
italiani che, a partire dagli
anni 80, abbiamo preso come
verità sacrale e in modo acri-
tico i modelli di management
americano che nascono in un
contesto culturale totalmen-
te diverso dalla nostra storia.
L’Economia aziendale italiana
che ha in Carlo Masini il pa-
dre scientifico e morale, parte
dall’evidenza che le persone,
per realizzare i loro fini per-
sonali, tendono a riunirsi in
forme aggregative che Masini
definisce «istituti» e in modo
sintetico ne individua quattro
archetipi: la famiglia, l’istituto
che non ha finalità di lucro (non
profit). Gli istituti collaborano
tra di loro in una logica di siste-
ma scambiandosi fattori pro-
duttivi (materie prime, lavoro,
risparmio) in questo modo, ogni
istituto delle varie classi svolge
un’attività economica che Ma-
sini definisce «azienda», mezzo
che è funzionale al persegui-
mento dei fini di istituto che ri-
mane il fine a cui le persone
afferiscono; in questo modo
il concetto di bene comune
«trova senso come elemento
aggregante e riflette la sto-
ria millenaria e familistica
del nostro paese.
Il modello di manage-
ment americano definisce le
aziende come fine perché l’isti-
tuto per loro è il «mercato» che,
secondo una logica darwiniana,
seleziona le migliori. In questo
contesto non trova spazio il Novello:“Il signore di buona famiglia”-Mondadori 1934
concetto di bene comune ma
quello della massimizzazione assoluta e certa. Gli effetti de- fare lavare la fascia tricolore
del reddito. Inoltre il contesto vastanti sono l’impossibilità di gli viene detto che deve fare
giuridico in cui si forma e opera scegliere liberamente l’ottimo una gara per evitare quegli
quel modello è di common law delle combinazioni produttive sprechi che la norma invece
in cui si lascia libero il mana- perché le indicazioni operati- gli impone di fare; molti la-
gement aziendale di trovare e ve sono a canna d’organo e in vori potrebbero essere fatti
ottimizzare le migliori combi- modo disgiunto fra di esse per da consorzi locali al fine di
nazioni dei fattori produttivi cui si opera per singole voci di generare lavoro, consumi ed
perché alla fine è il risultato spesa e si perde di vista che entrate fiscali.
che va valutato non i singoli esse devono essere interpretate Se continuiamo su questa
processi ed il giudizio avviene in una logica di sistema e non strada abbiamo perso in par-
ex-post. in modo unitario. tenza e comunque perderemo
Noi prendiamo tutto il La seconda drammatica sempre se non saremo in grado
«pacco» anglosassone e lo svista è il ragionare sui tetti anche di riportare una finanza
mettiamo in un sistema di di spesa cioè solo sugli input e totalmente priva di controllo e
civil law in cui il diritto am- non sugli output, quindi non senza basi scientifiche al ruo-
ministrativo opera ex-ante, si ragiona per costi–benefici lo, non di fine, ma di mezzo per
individuando, per ogni singola ma solo sulle voci di spesa l’economia reale.
operazione, i fatti e le azioni generando costi sommersi in- *ordinario di program-
formali per la realizzazione di comprimibili. Se un sindaco mazione e controllo
un risultato considerato verità dell’hinterland milanese deve © Riproduzione riservata

MEN CHE MENO SI BACIAVANO MUSSOLINI E HITLER ANCHE QUANDO TRESCAVANO FRA DI LORO ALLA GRANDE

Ai vertici europei tutti si baciano appassionatamente. Non ho mai visto

un’immagine di Churchill mentre baciava qualche capo di Stato
regnanti si incon- però si gira a salutare (con la
DI SERENA GANA CAVALLO travano, usavano mano) un altro viandante, la-
salutarsi con l’ap- sciando il povero presidente

P
er l’esposizione di Parigi del
1861 si radunarono tutti i
capi di Stato (re e imperato-
ri), sotto il motto «L’Impero
è la pace», corredato dall’ottimistico
auspicio «Le arti e l’industria siano
ormai il campo di battaglia delle Na-
zioni». In una bella incisione d’epoca
son raffigurati e indicati, a semicer-
chio da sinistra a destra, Alessan-
dro II Imperatore di tutte le Russie,
Isabella seconda, Regina di Spagna,
Vittoria prima, Regina d’Inghilter-
ra, Napoleone terzo, Imperatore
dei Francesi, Francesco Giusep-
pe, Imperatore d’Austria, Vittorio
Emanuele secondo, Re d’Italia e
Guglielmo primo, Re di Prussia.
Un’immagine ante litteram di una
presunta Europa unita, pur essendo
l’auspicio vano e i personaggi tutti
più o meno pronti a scannarsi vicen-
devolmente.
Quando questi capi di Stato
pellativo di «Caro con l’umido labbro a baciare il
cugino», in quanto vuoto.
tutti, più o meno, Ho invano cercato imma-
contortamente im- gini in cui Churchill bacias-
parentati, bacian- se, che so! Roosvelt, Lebrun
dosi l’un l’altro af- (presidente della Francia nel
fettuosamente. 1940) o altri eventuali omolo-
Non so se è ghi alleati. Men che meno si
una metafora baciarono Mussolini ed Hit-
simbolica della ler, mentre il bacio andava
interpretazione molto (doveva esser triplice)
del proprio ruolo nell’Unione Sovietica, ma era
ai nostri giorni proprio un rituale codificato.
(comunque al di Men che meno si baciano cine-
sopra dei comuni si o giapponesi. E quindi, sarà
mortali) o un vez- indubbiamente una curiosi-
zo manierista, ma tà marginale rispetto a tutto
ogni volta che in Vignetta di Claudio Cadei quello che quotidianamente
quel di Bruxelles o (e tristemente) si analizza e si
altrove, si incontrano gli attuali capi no alla lontanissima «cugini». Resta discute in merito alla scompigliata
di Stato, capi di Consiglio, presiden- alle cronache una fantastica sequen- Europa, ma vorrei solo due cose: per-
ti di Parlamento europeo e affini, si za, passata più volte in televisione, ché diamine si bacino, e, soprattutto,
sbaciucchiano con una commovente con Junker che protende le labbra perché non la smettono.
calorosità, pur non essendo nemme- a ventosa in direzione di Renzi, che © Riproduzione riservata
 PRIMO PIANO Venerdì 30 Giugno
Giugn 2017 9

I drastici tagli di spesa pubblica proposti dal governo Trump rischiano di non passare

Neanche negli Usa tornano i conti

Maggioranza risicata e alcuni repubblicani dissentono
da Washington
ALBERTO PASOLINI ZANELLI ACCUSATO DI PEDOFILIA SI SOSPENDE E VA IN GIUDIZIO IN AUSTRALIA CONTANDO SULLE SUE FORZE

D Il Papa lascia solo il cardinal Pell

onald Trump non è
solo impegnato nelle
crescenti difficoltà e
sempre più difficili
scelte in politica estera: deve
Non c’è più la protezione che fu accordata a Marcinkus, Ior
preoccuparsi anche della finan-
za, del bilancio di cui ridurre il DI ANTONINO D’ANNA la Prefettura per l’economia della Santa Marcinkus restò allo Ior anche quando i
deficit, della riforma della sani- Sede, deve farcela da solo. Va in Australia giudici italiani lo indagavano e volevano

tà pubblica. In questi campi di
battaglia gli scontri non sono
meno ardui che negli scambi
fra le Cancellerie. E il tempo
stringe anche di più. Nelle ul-
time ore si è deciso di rinviare
un’altra volta la presentazione
del piano di riforma del sistema
sanitario e questo non solo per
i difetti che del progetto sono
sempre più evidenti, ma anche
per le conseguenze finanziarie
ma soprattutto politiche che
tale riforma, o controriforma,
perché essa mira a cancellare
o ridurre le innovazioni portate
da Obama durante i suoi otto
anni di Casa Bianca.
A differenza delle deci-
sioni in politica estera e so-
prattutto militari, l’ospite del-
la Casa Bianca non è tenuto a
presentarle in prima persona.
A questo pensano le gerarchie
del Partito Repubblicano, che, in
teoria, dispone di una maggio-
ranza ristretta ma sufficiente,
ma, in realtà, è tormentato in
questi due settori da crescenti
defezioni, che gli hanno fatto
finora mancare le maggioranze
necessarie e hanno indotto i suoi
leader, di fronte alla possibilità
di una sconfitta al Senato o alla
Camera o in entrambi i rami del
Congresso, a preferire il male
minore, cioè una serie di rinvii
che permettano ai leader, com-
preso ma non solo il presidente,
di trovare un compromesso, ri-
nunciando ad alcuni obiettivi, i
È
un pedofilo e ha coperto dei pedo- accompagnato dal sostegno di Jorge Mario interrogarlo, andando a sbattere contro il
fili? Questo lo dovrà decidere la Bergoglio, ma è chiaro: se verrà assolto, Concordato (lo Ior era uno degli enti cen-
magistratura australiana, attesa potrà tornare a Roma e riprendere il suo trali della Santa Sede su cui lo Stato non
la sua presunzione d’innocenza: posto alla Prefettura, malgrado i problemi poteva né può mettere naso). Invece Pell
ma George Pell, cardinale di Santa Ro- sofferti con la giustizia; se verrà condan- per adesso ottiene un periodo di conge-
mana Chiesa, dal 29 giugno scorso è or- nato, Francesco non potrà che prenderne do e non apparirà più nelle celebrazioni
mai, anche se temporaneamente, congela- atto (come ha detto in passato) e si «rego- religiose ufficiale, cominciando da quella
to. Il potente ministro delle finanze papali lerà di conseguenza». per San Pietro e Paolo del 29 giugno. Non
dovrà essere in Australia il 18 luglio per Pensate al cambio di atteggiamen- c’è, non si vede. «Si è autosospeso», viene
rispondere al tribunale di Melbourne di to: quando si parla del crac del Banco spiegato.
presunti abusi sessuali commessi negli Ambrosiano di Roberto Calvi, anno di Una scelta tutto sommato molto
anni 70 e la presunta copertura di preti scarsa grazia 1982, se qualcuno tira in rispettosa e rispettabile: invece Mar-
pedofili nei due decenni successivi. Le ac- ballo monsignor Paul Marcinkus, oggi cinkus restò serenamente pensionato in
cuse sono state lanciate dalla polizia della defunto e allora vivo e vegeto presidente Vaticano dopo il 1990 (allora il suo posto
provincia del Victoria. Pell ha protestato dello Ior, l’istituto per le opere di religione, allo Ior venne preso da Angelo Caloia),
ancora una volta la sua innocenza e di la risposta ufficiale è sempre del tono: è fino al trasferimento negli States dove
essere stato aggredito dai media. inutile prendersela con Marcinkus, ormai è morto nel 2006. Intanto la Melbourne
Papa Francesco, in tutto questo, è defunto, i fatti sono noti. Punto, amen. University Press ritirerà il libro di Louise
attua la politica del passo indietro di cui Qui invece la cosa è diversa: sì, d’ac- Milligan The rise and fall of George Pell
avevamo parlato su ItaliaOggi il 7 maggio cordo, il Papa testimonia la sua vicinan- dalle librerie della provincia australiana
2016. Nei fatti, il suo ministro delle finan- za e fiducia ma Pell intanto non è per il del Victoria. Motivo: potrebbe influenzare
ze, che lascia con un congedo la guida del- momento alla guida della Prefettura. Già: il giudizio del tribunale.
in effetti i settori democratici molto, ma può passare per un ge- voto negativo se il programma l’intero progetto. Negli ambienti
dell’elettorato. I repubblicani sto di buona volontà. Non è però sarà «troppo moderato». Ma se parlamentari e nella stampa si
invece vorrebbero eliminare il agevole effettuare in pochi gior- sarà bocciata la riforma sanita- comincia ad esprimere rimpian-
totale di queste contribuzioni, ni dei tagli perché ci sono anche ria, ciò ridurrà le aree in cui la to e nostalgia per le idee e i ri-
il che andrebbe a favore dei ceti altri parlamentari repubblicani, riduzione delle tasse sarebbe ac- sultati dell’«era Obama».
più abbienti e contribuire così almeno tre, che minacciano un cettabile e ferirebbe gravemente Pasolini.zanelli@gmail.com
alla concentrazione di ricchezza
tipica degli Stati Uniti. Anche CARTA CANTA
questa proposta incontra mol-
te difficoltà, forse insuperabili.
Se ne è reso conto anche Paul
Ryan, che rappresenta più coe-
Continua a perdere soldi
rentemente l’anima conservatri-
ce del Partito repubblicano e che
per questo presiede la maggio-
la flotta aerea di Berlusconi
ranza del Senato e che ha pronto DI ANDREA GIACOBINO da 1.656 a 1.744, di cui solo 338 afferenti a so-
un progetto bis, che comprende cietà del gruppo Fininvest, essendo cresciuta

più impopolari.
La prima decisione do-
vrebbe, o almeno potrebbe,
venire proprio sul sistema sa-
nitario. Il bilancio federale pro-
posto include infatti un taglio di
800 miliardi di dollari, sia pure
in dieci anni, del Medic Aid, che
nell’attuale formula obamiana
dovrebbe provvedere a diminu-
ire i costi per gli strati più pove-
ri della società americana. Per
esempio il programma di assicu-
razione per la salute dei bambini
richiederebbe tagli immediati di
oltre 3 miliardi. Tutto questo per
diminuire il disavanzo federale,
che continua a crescere a un rit-
mo solo marginalmente ridotto.
I rimedi avanzati offrono all’op-
posizione democratica agevoli
motivi per opporsi, non solo nel
settore medico ma sull’imposta-
zione generale del budget.
Ad esempio per quanto ri-
guarda le tasse sull’edilizia, che
dovrebbero venire ridotte sensi-
bilmente in una formula in gran
parte consigliata se non dettata
dal potere della lobby edilizia.
Un altro capitolo riguarda la di-
minuzione delle tasse statali e
locali, che attualmente favorisce
però l’abbassamento delle tasse
sulle imprese al fine di scorag-
giare l’esportazione all’estero di
capitali e imprese.
Anche questa formula, agli
occhi dei democratici, avvan-
taggerebbe gli strati più ricchi,
«prendendo nel mirino i poveri»,
«portando le diseguaglianze di
reddito a un livello estremo».
Uno dei parlamentari ha trova-
to addirittura una formula più
radicale. Nel progetto di Trump
e di Ryan manca una cosa: il
cuore. Non solo, ma ci sono an-
che dei repubblicani che condi-
vidono, sia pure in modo meno
drastico, queste riserve e agisco-
no in modo da impedire finora
addirittura la presentazione in
Congresso di queste innovazioni.
Il Senato di Washington, come
è noto, ha una maggioranza
repubblicana ma ristretta: 52
seggi contro 48 dei democratici.
Basterebbe dunque il passaggio
al «fronte del no» di tre di que-
sti parlamentari per bocciare
l’intera proposta. Per evitare il
rischio di uno scontro frontale,
il leader repubblicano in Sena-
to, McConnell ha annunciato il
rinvio del voto al 4 luglio. Non è
C
ontinua a volare in rosso la flotta ae-
rea di Silvio Berlusconi che si disfa
di un jet ma sta per comprarne uno
con un acconto da quasi 30 milioni
di dollari. La notizia è contenuta nel bilancio
2016 di Alba Servizi Aerotrasporti controllata
da Fininvest che raggruppa il parco aeromobili
dell’ex premier, chiuso con l’ennesima perdita
pari a 5,5 milioni di euro ripianata con versa-
menti in conto capitale, dopo il passivo di 10,8
milioni del precedente esercizio.
A fine 2016 gli aerei di proprietà erano
tre: un Gulfstream 450 comprato nel 2015 in
partecipazione con la famiglia Gavio e costato
26,3 milioni, un Hawker 4000 rilevato sempre
assieme alla famiglia alessandrina e costato
14,2 milioni (oggetto lo scorso anno di una ri-
negoziazione del contratto) e un Hawker 750
costato 10,1 milioni. Nel 2016 è stato venduto
l’Hawker 800 XP così come sono stati ceduti
due posti auto presso il parcheggio del Centro
Direzionale di Milano Due, con plusvalenze
complessive per oltre mezzo milione. La rela-
zione sulla gestione firmata dall’ad Augusto
Barbieri spiega che «la società è in procinto di
potenziare la propria flotta mediante la sosti-
tuzione di un aeromobile con un nuovo veicolo
long range», per il quale è previsto un acconto
di 29,5 milioni di dollari. I servizi di traspor-
to aereo hanno registrato anno su anno una
diminuzione del valore da 12,1 milioni a 11,8
milioni, anche se le ore volate sono aumentate
invece la componente di imprese clienti terze,
che rappresentano ormai il 65% delle ore ven-
dute e il 75% di ricavi.
Raddoppia gli utili
il Grande fratello
Il Grande fratello raddoppia gli utili. Nel-
le scorse settimane, infatti, l’assemblea di
Endemol Shine Italy che produce il famoso
format, presieduta dal riconfermato Paolo
Bassetti, ha riportato a nuovo l’utile di oltre
2,4 milioni di euro registrato nel 2016 dopo
che l’esercizio precedente s’era chiuso in pro-
fitto per 1,1 milioni. Il bilancio presenta un
significativo miglioramento dei ricavi anno su
anno del 32%, passati da 85,6 a 112,8 milioni
e un ebit progredito da 5,4 a 7 milioni. L’eser-
cizio in esame è stato contraddistinto dalla
prima realizzazione di Masterchef e da quatto
nuovi titoli (Piccoli giganti e Little big show
per Mediaset, Big music quiz e Prodigi per la
Rai) oltre a proseguire la produzione del citato
Grande fratello, Tale e quale, I migliori anni,
Stasera tutto è possibile e Che tempo che fa.
Significativa anche la produzione nel settore
delle fiction, con cinque realizzazioni di cui
quattro originali; mentre quest’anno continua
la produzione delle strisce quotidiane di La
prova del cuoco, Detto fatto, Avanti una altro
e Caduta libera.
10 Venerdì 30 Giugno 2017
PRIMO PIANO
L’erotismo della prima metà del 500 in due grandi sedi: Palazzo Venezia e Castel S. Angelo

Viaggio nel labirinto dell’amore

Un percorso stimolante tra arte, letteratura e musica
DI GIANFRANCO MORRA nel momento in cui Luigi XII na si è scelto il labirinto del nerotomachia Polyphili del ma rispettosissime mogli,

M
ostra di pittura?
Certo. E di altis-
sima qualità. Ma
non solo: è la ri-
costruzione di una delle più
straordinarie epoche della
nostra storia, quella prima
metà del Cinquecento in
cui l’Italia perdeva la sua
libertà, ma si affermava
dovunque come una mecca
delle arti. Si intitola «Labi-
rinti del cuore. Giorgione e
le stagioni del sentimento
tra Venezia e Roma» (sino
al 17 settembre). Si svolge
a Roma in due sedi pre-
stigiose. Palazzo Venezia
(8,30-19,30; lun. chiuso)
non poteva mancare. Vo-
luto dal veneziano Pietro
Barbo, cardinale e papa
Paolo II, fu poi abitato e
arricchito dal card. Dome-
nico Grimani, forse il più
grande intenditore d’arte
dell’epoca. E poi Castel
Sant’Angelo (9-19,30), di-
venuto uno dei monumenti
italiani più visitati dai turi-
sti (2.250.000 ogni anno).
Ma perché «labirinti»?
Perché l’amore non è facile
e il cammino che vi conduce
lungo e arduo.
È un labirinto «del cuore»,
come quello che ricamato
sulla veste porta il Genti-
luomo, nel ritratto esposto di
Bartolomeo Veneto, forse
la chiave per leggere la mo-
stra. Si tratta di una pittura
conservata a Cambridge, da
dove è giunta, ma dipinta a
Milano. Probabilmente raffi-
gura un condottiero francese,
di Francia era Duca di Mila- cuore. Evocato dai circa 150 Colonna, il Cortegiano di che esaltano con le loro for-
no (1510 circa). oggetti esposti (pitture, scul- Castiglione e gli Asolani di me l’amore coniugale. Qua-
Un’opera piena di sim- ture, manoscritti, libri, stam- Bembo. È un amore iperura- dri custoditi nella camera
boli misteriosi: l’abito del pe disegni). Nella prima sede nico, che non esclude il sesso, degli sposi perché il sesso
gentiluomo mostra sul cuore prevale il tema dell’amore, ma lo sublima nel desiderio accentuava il desiderio e,
un grande labirinto, circon- esemplificato dal Doppio ri- di immortalità attraver- p r o p r i o p e r c i ò, r e n d e v a
tratto del Giorgione, che so la generazione. Come la più intenso e produttivo il
testimonia come il pittore bellezza è il tralucere dello rapporto.
veneto avesse appreso la spirituale nel corporeo, così Del resto la mostra
novità del suo maestro Eros, sempre rappresentato dedica gran parte del-
Bellini. Il ritratto è un con le ali, fa rinascere quel- le opere esposte proprio
genere pittorico che na- le dell’anima di ogni amante alla famiglia: ecco le due
sce con la società borghe- (Fedro, 250 b) Famiglie di Bernardino
se, sostituendo alle Licinio e Ludovico
icone dei santi le Carracci; eccole, del
«fotografie», psico- Bronzino, le due ma-
logicamente scavate dri felici col figlio, Ele-
e definite, dei ricchi onora di Toledo e Bianca
committenti. Cappello (da Dallas); ecco
Giorgione era la coppia In giardino (da
un pittore allego- Norfolk) di Tamagni e i
rico e il vero signi- Coniugi con mela cotogna
ficato di alcuni suoi dell’Anguissola; ecco la
quadri (si pensi alla commovente Donna che
Tempesta e ai Tre regge il ritratto del mari-
filosofi) è ancora in- to (assente o morto?) del
certo e discusso. Licinio.
Gentiluomo di Bartolomeo Veneto In questo doppio Pittura e letteratura,
ritratto egli simbo- dunque, strettamen-
dato da una corona di nodi leggia chi ama già e te congiunte. Ma anche
di Salomone, sintesi di tre chi ancora non ama: musica. In mostra sono
archetipi dell’esoterismo: nel primo giovane tra- presenti quadri che raf-
croce, svastica e labirinto. sognato e malinconico figurano uomini e anche
Sul berretto nero ornato di l’innamoramento, indi- Ritratto di donna che mostra il petto donne con strumenti mu-
penne porta un medaglione cato dal frutto che tiene di Tintoretto sicali.
di smalto, che raffigura una in mano, il melangolo Sappiamo, del resto,
nave in balia delle onde, che è insieme dolce a ama- Una delle sezioni della dal Vasari che Giorgione era
senza che il navigatore per- ro; nel secondo giovane con mostra si intitola «Seduzio- un esperto suonatore di liuto.
da la speranza: «Esperance lo sguardo vivace e il sorri- ni». Siamo forse nel porno? L’audioguida accompagna la
me guide». Sullo sfondo un so misterioso l’indifferenza In nessun modo. Neppure spiegazione delle opere con
paesaggio con un centauro all’amore. nelle raffigurazioni più spin- un accompagnamento di
fuggente. Ma di quale amore si te che troviamo a Castel S. musiche dell’epoca. Davvero
Il labirinto, raffigurato trattava? Il ricco corre- Angelo, come la Donna che una mostra interdisciplinare.
in tutte le civiltà, è l’emble- do della mostra ce lo dice, mostra il petto e quella «che Forse un po’ sofisticata, ma
ma della vita: occorre percor- mostrandoci tanti testi di apre la veste» di Tintoretto, in qualche modo tutti posso-
rerlo, ma molti non arrivano erotica, come le Rime di Pe- o la Donna che scopre il seno no comprenderla e gustarla.
al centro. Nella mostra roma- trarca, la diffusissima Hyp- di Licinio. Non sono escort, © Riproduzione riservata

FILO DI NOTA

Mi piace starmene nell’acqua trasparente a fare il morto, inerte,

completamente abbandonata; gli occhi chiusi volti al cielo e al sole
stento alleviato da questo vento dal nella pelle e nelle ossa, le rinvigorisce fondo alla spiaggia, che nel caldo
DI MARINA CORRADI mare, gentile. Mi piace, in quest’ora e le sana. esalano come un’anima segreta il
esatta del solstizio, starmene nell’ac- Nel mare, ancora, e quasi vorrei loro aroma. E quei fiori dietro le

S
ono le ore tredici, il mez-
zogiorno dell’ora solare, su
questa spiaggia del sud della
Corsica, e il 21 di giugno, il
giorno del solstizio, l’ora in cui il sole
raggiunge il punto più alto nel cielo
dell’emisfero boreale. Una mattina
bollente, non un’ombra di nuvola in
un cielo infinito. Sul fondale di rena
chiara del mare, l’acqua riflette quel
cielo in sfumature acquamarina,
cangianti al moto lieve di piccole
onde. Abbaglianti, quando un raggio
ne sfiora la superficie e, non stanco
del suo lunghissimo viaggio, ancora
si riverbera nei tuoi occhi.
La sabbia brucia sotto ai piedi,
bianca. Che luce immensa: è un gio-
ioso sabba della luce, il mezzogiorno
del solstizio. E l’estate che arriva dal
cielo e incede sovrana, allargandosi
in un’onda di calore. Poi si ferma, im-
mobile, a contemplare la vastità del
suo dominio. Torrido è il suo fiato, a
qua trasparente a fare il morto, inerte, bermi l’acqua cristallina e fresca. Mi
completamente abbandonata; gli occhi
chiusi volti al cielo e al sole. Che pure
attraverso le mie palpebre serra-
te filtra, in un rossore di fuoco. E
se per un istante apro gli occhi e
fisso il sole e subito li richiudo,
mi appare come fotografato sulla
retina in una macchia violetta,
iridescente. «Scotoma irideo», si
chiama, me lo diceva mia madre,
questo fantasma purpureo, a oc-
chi chiusi.
Ma bisogna che il sole
sia ben forte, per lasciare la
sua impronta. Penso a quello
morente di gennaio a Milano,
al suo pallido inabissarsi sotto
l’orizzonte alle quattro del pome-
riggio. Questo è un altro sole, un
imperatore trionfante, un carro
trainato da cavalli d’oro al galop-
po nel firmamento. Questo sole
mi sembra vita pura, che entra
piace, sulle labbra, il sapore del sale.
E l’odore del mirto, dai cespugli in
SCOVATI NELLA RETE
cancellate dei giardini - le bougan-
villee esplosive, gli oleandri folli di
rosa, e questi altri di cui non so mai
il nome, corolle a campana di
un incredibile sfumatura tra il
blu e il viola?
È un mondo impazzito
di colori e profumi il mez-
zogiorno di questa fine giu-
gno, bruciante, sgargiante,
ardente di vita. È un elisir
da centellinare fino in fondo.
Vorrei poterlo mettere via e
conservarlo, come si fa con i
frutti più dolci - chiuderlo in
barattoli di vetro ben serrati,
imprigionarlo. Ma sfugge via:
e già domani il sole sarà sceso
di un frammento di grado dal-
lo zenit. Già starà scivolando
lentamente, inavvertitamente,
per la dolce inesorabile china
del suo annuo declino.
Tempi
 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA Venerdì 30 Giugno 2017 11

Inaugurato ieri Station F, il campus da 250 mln voluto dal magnate delle tlc Niel

La nuova Silicon Valley è a Parigi

Dove c’era lo scalo merci sorge un maxi-incubatore di startup
da Parigi studente di fisica che la sera
GIUSEPPE CORSENTINO di Natale del 2006 voleva ri-

I
l record si ripete. Quasi un
secolo fa, negli anni 20, la
Halle Freyssinet (dal nome
del suo progettista, l’inge-
gner Eugène Freyssinet,
l’inventore del cemento armato
precompresso) era il più grande
scalo merci d’Europa, collegata
alla vicina Gare d’Austerlitz, di
proprietà della compagnia fer-
roviaria Paris-Orléans.
Un secolo dopo, la Halle
Freyssinet, rifatta di sana
pianta (con un investimento
da 250 milioni di euro) e ribat-
tezzata Station F, 34 mila mq,
centinaia di uffici tutti perfet-
tamente attrezzati e connessi
con il mondo intero, è diventata
«le plus grand campus de start-
up au monde», il più grande in-
cubatore d’aziende del pianeta,
come titola con soddisfazione il
quotidiano Le Monde il giorno
dell’inaugurazione, ieri giovedì
29 giugno, alla presenza della
sindaca Anne Hidalgo (che
ha ereditato il progetto del
suo predecessore, Bertrand
Delanoë) e del neopresidente
Emmanuel Macron. Il giova-
ne enarca diventato capo dello
stato ha colto l’occasione per
ricordare, sotto gli occhi ricono-
scenti del proprietario di Sta-
tion F, Xavier Niel, magnate
delle telecomunicazioni (Iliad
La Halle Freyssinet, rifatta di sana pianta e ribattezzata Station F, ospiterà,
su 34 mila mq, centinaia di uffici tutti perfettamente attrezzati e connessi
e Free) e dell’editoria (azioni-
sta di riferimento del gruppo
Le Monde: da qui l’entusiasmo
del giornale), il suo progetto,
tanto sbandierato in campagna
elettorale, di un fondo d’investi-
mento pubblico-privato da 10
miliardi (capperi!) per finanzia-
re le startup francesi.
Le migliori troveranno
posto, ovviamente, a Station
F che può fare spazio, con tut-
te le strutture necessarie al
loro sviluppo (a questo serve,
appunto, un incubatore), a più
di mille startup selezionate da
uno speciale jury internaziona-
le di cui fanno parte economisti
ed esperti di innovazione (tra
cui, tanto per far capire chi
comanda, l’ingegner Quentin
Sannié, patron di Devialet,
una start-up specializzata in
acustica di proprietà del me-
desimo Niel).
D’altra parte essere ammes-
si a Station F è come avere un
«marchio di qualità», entrare
in un ecosistema che promet-
te, come ha spiegato ieri la re-
sponsabile del sito, Roxanne
Varza, una trentenne ameri-
cana di origine iraniana che
ha affascinato Niel quando l’ha
scoperta alla London School of
Economics e se l’è portata a
Parigi, di «détecter les licornes»,
di individuare, già alle prime
battute, le aziende destinate
a diventare «liocorni»: così si
chiamano, nel linguaggio delle
startup, le aziende di successo,
imprese leggendarie (come il
liocorno, l’animale mitologico)
con fatturati superiori al mi-
liardo di euro.
Poche, pochissime start-
up diventano liocorni. Attual-
mente in Francia ce ne solo
due, la Ovh, il più grande
hosting server d’Europa con
250 mila server in 17 paesi,
insomma una Aruba dieci vol-
te più grande (nato dall’idea
di uno studente di ingegneria
di Lille) e Blablacar, una so-
cietà di car-pooling, di auto in
affitto, nata dall’idea di uno
entrare a casa, in Vandea, da
Fontainebleau dove frequen-
tava l’Insead, ma non riusci-
va a trovare né un’auto né un
treno.
A Station F, in ogni caso,
le startup non solo si muovo-
no e interagiscono in un eco-
sistema ideale, ma hanno a
disposizione le strutture, le
competenze, l’esperienza di
colossi come Facebook e Mi-
crosoft (per citare solo gli ame-
ricani, ma ci sono anche Bnp
Paribas con la sua Plug&Pay,
Thales, Unisoft e perfino Hec,
la Bocconi francese) che han-
no aperto maxi-uffici nel gi-
gantesco campus immaginato
una decina d’anni fa da Niel e
su cui il tycoon parigino (uno
che ha fatto i primi soldi con
le chat erotiche una trentina
d’anni fa, tanto per dire il
tipo) ha investito 250 milioni
(70 solo per rilevare l’ex im-
pianto ferroviario dalla Sncf)
con l’intenzione di restarci -
cioè di mantenere l’attività -
per i prossimi 12 anni, fino al
2030. Poi si vedrà.
Anche perché, visto il sog-
getto come si diceva prima,
se alla Station F nascerà un
licorn, un colosso da un miliar-
do di euro, Niel di certo non se
lo lascerà sfuggire.
@pippocorsentino

L’ARTISTA, QUASI OTTANTENNE, È DIVENTATO FAMOSO CON LE SUE PISCINE SURREALI

Il meglio di David Hockney al Centre Pompidou: a Parigi

imponente retrospettiva del più amato dei pittori britannici
DI ANDREA BRENTA Si tinge i capelli di biondo platino,
porta la frangetta e gli occhiali ton-

D
opo la Tate Britain e prima
del Metropolitan di New
York, tocca quest’estate al
Centre Pompidou di Parigi
rendere omaggio al più amato dei pit-
tori britannici: David Hockney. Oltre
160 tra dipinti, fotografie, disegni, vi-
deoinstallazioni sono esposti fino al 23
ottobre in quella che è considerata una
retrospettiva didattica, che abbraccia
tutti i grandi periodi dell’artista.
Con all’attivo ben 60 anni di carrie-
ra, Hockney all’inaugurazione della
mostra parigina ha fatto gli onori di
casa al presidente della repubblica
Macron.
Nato nel 1937 a Bradford, centro in-
dustriale nello Yorkshire, l’artista tra-
scorse l’infanzia in questo paesaggio
urbano, dominato dal grigio della piog-
gia, dall’uniformità delle case operaie e
dai colori smorti dell’inverno inglese.
Poi ci sono gli anni londinesi, al Ro-
yal College of Art, che liberano la sua
natura e affermano la sua omosessua-
lità. Le opere di questo periodo sono
crude, gli sfondi sono nero temporale e
protagonista è il furore di vivere.
Nel 1961 il giovane inglese fa il suo
primo soggiorno a New York, dove
comprende subito la legge dell’im-
magine veicolata da Andy Warhol.
di tipici della Swinging London. Ma
dietro la calcolata disinvoltura del
personaggio c’è un lavoratore avido
di sforzi e scoperte.
Nel dicembre 1961 Hockney com-
pie il primo viaggio in Italia, passan-
do dalle Alpi per raggiungere Firenze
e i tesori degli Uffizi.
«Ho cominciato a utilizzare una
nuova tecnica per la pittura acrilica
di cui si servivano già numerosi pit-
tori americani, come Helen Fran-
kenthaler, Morris Luis e Kenneth
Noland», racconta Hockney. «Si dilu-
isce l’acrilico con l’acqua e si mette un
po’ di detergente nella pittura prece-
dentemente diluita. Poi si dipinge su
una tela di cotone non trattata».
L’artista vola poi in California. Qui
acquista una Polaroid. La pratica co-
stante della fotografia lo aiuta a stu-
diare la rappresentazione dell’acqua
e della sua trasparenza, protagonista
delle Piscine che faranno la sua gloria
immediata e durevole. La diffrazione Portrait of an artist (Pool with two figures), 1972
della luce crea dei nastri galleggianti
che l’artista riproduce in modi diver- Tra il 2006 e il 2007 Hockney fa ri- gli consacra la mostra «David Hock-
si. «La macchina fotografica», spiega torno nel paese natale. Lasciatosi alle ney: A Bigger Picture», in cui il grande
Hockney, «è un mezzo. (… ) Non è né spalle la California e il Grand Canyon, pubblico viene conquistato dalle sue
un’arte né una tecnica, né artigianato riscopre la bellezza delle stagioni e la grandi tele, divenute oggi tesoro di
né hobby. È uno strumento, uno stra- sacralità della primavera. musei e collezionisti.
ordinario strumento di disegno». Nel 2012 la Royal Academy of Arts © Riproduzione riservata
12 Venerdì 30 Giugno 2017
ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA
In Germania. Non solo quelli dei Tir ma anche quelli dei furgoni per le consegne in città

Camionisti cercati come l’oro

Se hai la patente trovi il lavoro nel giro di un’ora
da Berlino servizio militare obbligatorio.
ROBERTO GIARDINA Oggi pochi si iscrivono a una

V
olete un posto sicuro
in Germania? Se ave-
te una patente che vi
abilita a guidare un
camion, lo trovate in un’ora.
Mancano i camionisti, soprat-
tutto per i trasporti brevi,
anche cittadini. Guidare un
autotreno per centinaia o mi-
gliaia di chilometri, magari
dal Mare del Nord all’Adria-
tico, o da Varsavia a Napoli,
è un lavoro duro. I camionisti
sono i protagonisti di diversi
film, erano considerati i cow-
boy del nostro tempo, ma oggi
hanno perso il loro fascino.
Sono mal pagati, fanno una
vita dura, mangiano male,
dormono peggio, e rischia-
no la pelle. Però a Berlino
o a Monaco cercano autisti
disposti a compiere percor-
si brevi, come i taxisti, per
qualche ora al giorno, e non
li trovano, scrive lo Spiegel
online.
Il settimanale cita il
caso di Huseyin Bozkut,
il proprietario di una società
di catering nella capitale: ha
dieci camioncini per le con-
segne e appena otto autisti.
«Sono costretto a rifiutare gli
In Germania i posti vacanti nel settore dell’autotrasporto
sono aumentati del 44% negli ultimi cinque anni
ordini di clienti che in estate
vogliono organizzare una fe-
sta in giardino». Settimane fa
ha perso un altro dipenden-
te, ha messo un annuncio, si
sono presentati in cinque, e
quattro hanno rinunciato su-
bito, quando hanno conosciu-
to l’orario: «Dovevano essere
disponibili a partire dalle sei
del mattino», si lamenta il
turco Huseyin, «ma i giovani
tedeschi non sono disposti ad
alzarsi presto».
«Mancano le nuove leve»,
conferma Dirk Engelhardt,
capo della Federazione dei
trasportatori, «e i camionisti
su lunghe o brevi distanze di-
ventano sempre più anziani, i
due terzi andranno in pensio-
ne entro i prossimi quindici
anni». In Germania sono un
milione e seicentomila, un
milione ha più di 45 anni, e
quest’attività è logorante, si
va in pensione a 60 anni. Il
calcolo è presto fatto. Non ci
sono giovani disposti a met-
tersi al volante, non di un
mastodontico autotreno, ma
di un semplice camioncino, di
un van capace di trasportare
un carico modesto, e mancano
giovani con la patente adatta.
L’Arbeitsamt, l’ufficio del la-
voro, è tempestato di richieste
disperate di ditte di trasporti,
oggi il 60% delle ricerche di
personale riguarda proprio
gli autisti. I posti vacanti
sono aumentati del 44% ne-
gli ultimi cinque anni, a 16
mila, mentre i candidati sono
diminuiti del 30%.
In passato, l’esercito
addestrava 15 mila reclu-
te all’anno, finito il servizio
militare avevano la patente
per sedersi al volante di un
camion, ma la situazione è
cambiata dopo l’abolizione del
scuola guida per ottenere una
patente professionale, anche
a causa dei costi.
Una conseguenza delle
paghe, che non sono allet-
tanti. Ma le ditte non riesco-
no a pagare di più a causa
della concorrenza dai paesi
dell’Est. Ormai sulle lunghe
distanze la maggioranza dei
camionisti è straniera, le so-
cietà polacche, o ungheresi,
offrono di meno, e impongono
ritmi di lavoro che gli occiden-
tali non vogliono accettare. Di
conseguenza mancano anche
gli autisti a ditte come quelle
di Huseyin. Un circolo vizioso.
Molti dei giovani che vengono
a cercare un lavoro a casa di
Frau Angela sognano di di-
ventare artisti, e finiscono a
fare i lavapiatti, perché pure
per fare i camerieri occorre
sapere qualche parola di te-
desco. Per trasportare wür-
stel e birra per Huseyn basta
saper usare un navigatore e
districarsi nel traffico berli-
nese. Ci si alza presto, ma a
mezzogiorno si è liberi. Anche
lo scrittore Scott Fitzgerald
da giovane lavorò come camio-
nista, ma per breve tempo.
© Riproduzione riservata

L’ENSEMBLE ZOHRA È FORMATO DA GIOVANI TRA I 12 E I 21 ANNI

La Cappella Sistina
Un’orchestra tutta al femminile è esposta a New York
in Afghanistan, il paese dei talebani

L’Orchestra Zohra si è esibita anche al Forum di Davos

H
anno tra i 12 e i 21 anni, sono tut-
te ragazze e si esibiscono in tutto il
mondo. Nulla di strano, se non fosse
che suonano nell’Orchestra Zohra,
nata nel paese dei talebani, l’Afghanistan. La
scuola di musica afghana, fondata nel 1974,
è stata chiusa nel 1988, durante la guerra e
il governo dei talebani, che avevano proibito
la musica, e considerata fuori legge. L’istituto
ha ripreso la sua attività sotto gli auspici di
Hamid Karzaï, l’ex presidente dell’Afghani-
stan. Nel 2008 Ahmad Naser Sarmast ha
assunto la guida del progetto «Ricostruzione
della musica afghana», sovvenzionato dalla
Banca mondiale. La scuola propone corsi di
formazione alla musica classica occidentale
e orientale, con strumenti come il violino, il
pianoforte, la chitarra, la tromba, il flauto. Ma
anche il robab, il ghichak, il tamburo, il tabla,
il qashqarcha, il tar sorod e il delroba: il pa-
trimonio musicale dell’Afghanistan è uno dei
più ricchi del mondo, grazie all’influenza sia
dell’Oriente sia dell’Occidente. L’insegnamento
alle donne, a lungo vietato, sta timidamente
riprendendo. Attualmente la scuola conta 250
allievi, di cui 75 ragazze. Queste ultime si sono
organizzate per suonare insieme e hanno co-
stituito l’Orchestra Zohra, il primo ensemble
afghano costituito esclusivamente da donne.
L’orchestra ha cominciato la sua attività nel
2014 (il primo concerto si è tenuto presso l’am-
basciata canadese a Kabul) e si è esibita in
numerose occasioni all’estero, per esempio al
forum di Davos, in Svizzera. «Uno dei nostri
successi è di poter mostrare al mondo un’im-
magine positiva dell’Afghanistan», spiega uno New York rende omaggio alla Cappella Sistina con
dei docenti. La metà dei circa 400 candidati la mostra «Up Close: Michelangelo’s Sistine Chapel»
che ogni anno si presentano al concorso per in corso fino al prossimo 23 luglio all’Oculus del
entrare nella scuola viene dalla strada o dagli Westfield World Trade Center. Esposte 34 riprodu-
orfanotrofi del paese. Il riscatto passa anche zioni a grandezza reale del capolavoro michelangio-
attraverso la musica. lesco, inclusi La creazione di Adamo e Il giudizio
© Riproduzione riservata universale.
 PRIMO PIANO
COMMENTI
Il Papa: «Stolto far lavorare così a lungo gli anziani». Ci
provi lui, a pensionare Bersani e D’Alema.
Filippo Merli
Fazio resta in Rai. Soddisfazione a Mediaset e La7.
Claudio Cadei
La Waterloo dei grandi media americani
Ho letto con amarezza il fondo di Pierluigi Magnaschi, su
ItaliaOggi di ieri, sulla Waterloo dei media statunitensi (e,
in parte, anche di quelli italiani). Un pezzo che, purtroppo, è
acuto e ineccepibile. Tanta più è, la mia amarezza, se penso
a quanto, nel passato, la stampa ha fatto per difendere la
verità e smascherare le menzogne. Ma verità e menzogna
non sono oggi più né distinte, né separate, viviamo in un
continuum di verità false e di falsità vendute come vere.
Luigi dell’Agata
La sanità di tipo caucasico c’è anche da noi
Adoro Tremonti, incluso il suo intelligente snobismo, ma si
potrebbe fargli sapere (vedi articolo di ieri di Sergio Luciano
sulla flat tax di tipo caucasico) che anche in Italia se vai in
ospedale ti chiedono di portarti le tue medicine? La sanità è
allo sfascio e al collasso più completo. Per fare un esempio:
io posso permettermi di fare, in clinica convenzionata e in
tempi relativamente brevi, un intervento di cataratta, ma
solo perché prima ho fatto almeno tre/quattro visite private
col medico che mi opererà, nonché una serie di esami nel suo
sontuoso studio privato, spendendo non meno di 600/800 euro
(meglio se di più). Chi non può, prenota un appuntamento per
visita (solo dopo ti prescriveranno l’intervento), sempre per
fare un esempio: te lo fissano a distanza di un anno. Ovvia-
mente perché le prestazioni dei chirurghi sono a metà tempo.
Come mi ha detto un infermiere, nel pomeriggio «vanno a
lavorare», nel loro studio privato. E così si chiude il cerchio.
Carla Rossi
No, non è la Bbc, ma mamma Rai
Massimo Giletti, bravo professionista piemontese, seguito
da moltissimi telespettatori, gettato fuori dalla Rai. La sua
colpa? È solo l’ex fidanzato di una bella ex europarlamenta-
re del Pd. Al suo posto, hanno imbarcato l’attuale moglie di
un sindaco Pd. Costui è stato, per molti anni, dipendente,
come sua moglie, di nonno Berlusconi, alleato dell’azionista,
politico, di riferimento del direttore generale, pro-tempore,
della azienda radiotelevisiva pubblica. No, non è la Bbc,
questa è mamma (non con tutti) Rai.
Pietro Mancini
L’Iva modello campa cavallo
Nell’elenco delle partecipate, soggette a split payment
(cioè al mancato pagamento dell’Iva ai propri fornitori),
reso noto ieri, ci sono anche tanti soggetti in liquidazio-
ne. Spiccano, tra questi, anche la Banca Popolare di Vi-
cenza e la Veneto Banca. I buoni dovevano essere quelli
di cui l’Erario avrebbe dovuto fidarsi e cioè le Pubbliche
amministrazioni nonché, dal prossimo 1° luglio, anche le
società dalle stesse controllate e quelle quotate in borsa.
Ma l’elenco contiene nomi a sorpresa che così «buoni» non
sembrano. La ripartizione operata con questo provvedi-
mento la dice lunga sul cinismo del Governo ed offende la
moltitudine delle piccole e medie imprese e dei professioni-
sti che non incasseranno più l’Iva in fattura ma dovranno
aspettare i tempi lunghissimi dei rimborsi.
Francesco Zuech
Una strana vicenda quella di Pell
Il cardinale australiano George Pell, Prefetto della Se-
greteria per l’Economia e membro del C9 dei cardinali
che collaborano con il Papa per la riforma della Curia e il
governo della Chiesa universale, è stato incriminato per
abusi sessuali su minori. Notizia eclatante, si dirà. Peccato
che il reato di cui è accusato risale agli anni 70 (non cade
in prescrizione, certo, però siamo nel 2017...) e si parli da
anni di questa accusa di pedofilia nei confronti del prelato.
E peccato anche che il «burbero» papa Francesco abbia
lasciato continuare fare il superministro dell’economia, dal
2014 a oggi, proprio un pedofilo, lui, il Papa, che i pedofili
li appenderebbe a testa in giù... Insomma, strana vicenda,
questa di Pell, no?
Giovanni Buttafuoco
Meno male che Orlando piace a Palermo
Spiace che un sindaco modesto come Leoluca Orlando pas-
si per indispensabile nel capoluogo siciliano. Consola, però,
che sopportandolo Palermo, ne siamo risparmiati noi.
Gianni Pontecorvi
PERISCOPIO
DI PAOLO SIEPI
Oggi alle 21 sciopero contro il terremoto.
Marcello Marchesi.
Hanno detto che lei era brutta come il pecca-
to. E il peccato li ha querelati. Milton Berle.
Sarà stato anche il miglior
amante
am del mondo, ma che cosa
potevo
po fare con lui nelle altre
ventidue
ve ore della giornata? Zsa
Zsa
Zs Gabor.
Lei mi dice: «Allora, caro segretario... Mi
chiami pure futuro premier, bando alle cian-
ce, bando all’umiltà». Matteo Salvini a Un
giorno da pecora, Radio Rai1.
Vorrei dedicare una mattina di questa mia
vecchiezza a sperimentare i giochi che non
giocai da ragazzo: far volare un aquilone, sof-
fiare bolle di sapone da una finestra... Gesual-
do Bufalino, Il malpensante. Bompiani,
1987.
Gianni Crivello, il candidato
sindaco di sinistra sconfitto a
Genova dovrà vedersela con chi
lo ha scelto: Claudio Burlando,
che fa ancora il motore immobile
di un Pd clientelare, e il ministro
Orlando che, a Sestri, nella piazzaa storica della
sinistra, non ha radunato più dii 70 persone.
La Meloni ne ha radunati 300, anche se «dice-
vano “mortacci tua”». Francesco Merlo. la
Repubblica.
All’università di Roma mi iscrissi a Scienze
politiche. Fu allora che cominciai a leggere Il
Mondo di Mario Pannunzio. Per molto tempo
ho conservato l’intera collezione e mi dispiace
averla buttata. Fu uno degli esiti insulsi del
Sessantotto. Credevo che quella roba avesse
fatto il suo tempo e per impulso me ne liberai,
scioccamente. Ernesto Galli della Loggia,
storico. (Antonio Gnoli). la Repubblica.
Se mi sento scaricato da Renzi? Per essere
scaricati bisogna essere prima stati «caricati».
Cosa che a me non è mai successa. Renzi è
ancora l’unica speranza per questo Paese. Bi-
sogna aiutarlo a non rintanarsi nel suo Pd e
a sinistra. Per il bene del Paese. A me non ne
viene niente. E poi forse andrebbe pure salvato
da qualche renziano. Denis Verdini. (Teresa
Meli). Corsera.
Di recente Federico Palmaroli ha costruito
un fotomontaggio sul web in cui compare un
Renzi, prepotentello, che con la mano gli mette
fretta a Gentiloni: «Mo’ aria, eh!». E il premier
al telefono: «Damme giusto quarche giorno pe’
trovamme un lavoretto». Curzio Maltese. il-
venerdì.
La libertà di legittima difesa è
l’unica compatibile con la filoso-
l’u
fia liberale del contratto sociale,
dove l’esercizio dei diritti natura-
do
li è devoluto allo Stato in modo
irreversibile, ma a condizione che lo Stato
non irreversibile
sia adempiente alle proprie obbligazioni. Car-
lo Nordio già magistrato, in L’inferno di
Ponte di Nanto, di Paolo Citran. Mazzanti
libri.
De Gasperi. seccato che il Pci si appropriasse
la Resistenza come fosse stato il solo a farla,
decise un cambio di rotta. I comunisti, allora
come oggi, dominavano l’Anpi, l’associazione
partigiana. Rossi erano i dirigenti, le cerimo-
nie, i canti. Mattei fu incaricato di spaccare
il movimento. Nacque, così, la Federazione
dei Volontari della Libertà che riuniva i par-
tigiani cattolici e quelli militari. Poi, fece un
passo ulteriore. Mise la Federazione contro i
socialcomunisti che cercavano continuamente
di innescare la rivolta sociale guardando a Mo-
sca. In un convegno a Roma dettò un decalogo:
«Ostacolare la scalata comunista ai posti di co-
mando; abituarsi a pensare che il concetto di
Venerdì 30 Giugno
Giugn 2017 13
bene e di male è per i comunisti molto diverso
che per gli altri; ecc.». E concluse: «Gli antichi
partigiani sono pronti a dare una mano alle
Forze dell’ordine per mantenere la Patria e la
libertà». Così, era spaccato il Paese in quegli
anni. Giancarlo Perna, Storia d’Italia in
un’ora. Edizioni Clichy, 2017.
Il mio processo di scrittura è
misterioso perché non so come
m
nirò, né che cosa scriverò il gior-
fin
no dopo, altrimenti mi annoierei.
All’inizio ho solo una immagine,
Al
so di che cosa vvoglio parlare. Il resto avviene
scrivendo. Di solito
scrivendo sol il testo finale va già bene, al
massimo cambio qualche parola. Lo faccio leg-
gere a delle persone del paese, lettori normali,
per farmi un’idea. Se il risultato è buono, allo-
ra lo pubblico. Susanna Tamaro, scrittrice.
(Eleonora Barbieri). Il Giornale.
Sono un ragazzo gay di 29 anni e da un anno
e mezzo ho chiuso una storia durata 3 anni
con un mio coetaneo. È stata la più lunga e
importante per entrambi. Un amore corrispo-
sto appieno, quasi una convivenza. Gli ho dato
st
tutto quello che avevo, ma a lui, tra le altre cose,
tu
oltre che un compagno serviva una madre e io
ol
non potevo certo esserlo. Lettera a Natalia
n
Aspesi, scrittrice. ilvenerdì.
A
Ho fatto pochi film perché il ci-
nema non dipende da te, mentre
n
con il teatro ci si organizza, c’è
autonomia; sono due anni che ho
girato il film con Zalone, successo-
ne vero, e da allora non mi ha più
chiamato nessuno. Il cinema è misterioso.
isterioso. Un
po’ è colpa mia: sono chiuso, non telefono, non
chiedo, non mi propongo. Maurizio Micheli,
attore. (Alessandro Ferrucci). il Fatto.
Raramente la vita del cronista è colore, emo-
zione, dramma. Gran parte di essa è squallore,
è noia, è routine: è l’astanteria, il commissaria-
to di P.S., l’anticamera dell’assessore alla net-
tezza urbana. Ha più probabilità, durante la
sua carriera, di descrivere un pedone stritolato
dal tram che un industriale preso a rivolverate
da una contessa. A volte non solo deve andare a
vedere una mostra di canarini ma deve anche
farci su un pezzo di spirito. Mino Monicelli,
Il giornalista. Vallecchi, 1964.
Con la mia band, il gruppo Distretto 51, an-
diamo a La Morra in provincia di Cuneo in gita
sociale a cercare tartufi e Barolo. Poi tappa ad
Alba dove c’è un grande negozio di strumenti
musicali, per finire in Liguria a giocare a biglie
sulla spiaggia. Il tutto in pulmino che a volte
guido io. Roberto Maroni, presidente della
Regione Lombardia. (Andrea Radic). Il
Giornale.
Sapevo boxare, ma non volevo prendere caz-
zotti, per questo ho smesso. Avevo paura, ma
non lo considero un difetto. Tullio Pironti,
editore in Napoli. (Giuliano Malatesta).
ilvenerdì.
Durante la ritirata di Russia la sera del 18
gennaio la Tridentina (montanari lombardi)
aveva lasciato la propria zona radunata a Pod-
gornoie. Appena più a sud s’era messa in mar-
cia su un itinerario in qualche modo parallelo,
la Cuneense (montanari piemontesi) e, più a
sud ancora, l’altra divisione del corpo d’armata
alpino, la provatissima Julia (montanari veneti
e gli sparuti resti degli abruzzesi). Eugenio
Corti, Il cavallo rosso. Ares, 1983, 33.ma
edizione.
Un tizio esce dal casinò in canottiera e mu-
tande. «Voilà! Andata male eh?!». «Si, ma per
fortuna ho saputo fermarmi in tempo». Gino
Bramieri, 400 barzellette. De Vecchi edi-
tore, 1977.
to
La nostra politica è muffa
m
mantecata di velleità. Roberto
Gervaso. il Messaggero.
G
© Riproduzione riservata
 UNAsettimana
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IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI

ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ

Alla Class Digital Experience 2 i progetti del colosso high tech su sistemi cognitivi e big data

Ibm, il sapere a portata di clic

Entro l’anno un centro Watson per analizzare i dati sanitari
DI NICOLA CAROSIELLI tra i migliori al mondo, che come usarla».

L’
analisi dei Big Data
è certamente uno
dei perni della rivo-
luzione digitale in
corso nel tessuto sociale ed
economico mondiale. Se da
una parte si apre per i giovani
la possibilità, o la necessità, di
intraprendere percorsi di stu-
di che consentano loro di farsi
trovare pronti al continuo mu-
tamento del mercato del lavo-
ro, dall’altra bisogna compren-
dere, accettare e soprattutto
riconoscere il supporto che
l’analisi di una grande quan-
tità di dati, con il successivo
immagazzinamento e facilità
di accesso, fornisce al lavoro,
in qualsiasi ambito.
Sebb e n e i l c e r v e l l o
umano sia «la migliore
macchina di immagazzina-
mento dati presente in na-
tura, il dato immagazzinato
purtroppo non è totalmente
accessibile» ha detto Nicola
Palazzo, financial servi-
ces & Watson leader di Ibm
Italia, durante il workshop
«Tu alla potenza del dato:
dalle informazioni ai siste-
mi cognitivi Ibm» tenutosi
a palazzo Durini nell’ambito
grazie al sistema della tes-
sera sanitaria conosce già
molte informazioni».
Lo scambio di informa-
zioni sta aumentando in vo-
lume, in velocità e in varietà.
Proprio Ibm è stata la prima
azienda a sviluppare i siste-
mi cognitivi e ora, tramite
Watson, continua nell’analisi
di grandi quantità di dati e nel
fornire risposte e visioni ap-
profondite, decidendo di met-
terli a servizio delle persone
per migliorare il business e la
vita di tutti i giorni.
Ma guai a parlare di so-
stituzione del lavoro umano.
«Watson per noi non è stato
creato per sostituire l’uomo o
Da sinistra Federico Bissolotti, manager of cognitive andare a rimpiazzare l’attività
solutions di Ibm Italia e Nicola Palazzo, umana», professa Palazzo, ma
financial services & Watson leader di Ibm Italia «è stato creato proprio come
sistema per rendere scalabi-
della seconda Class Digital ha proseguito Palazzo. Uno le la conoscenza umana e in
Experience Week e moderato dei progetti che Ibm sta por- qualsiasi ambito». È un siste-
da Antonio Orlando, diret- tando avanti tramite il siste- ma che «aiuta a rendere dispo-
tore di Class. Diventa necessa- ma cognitivo Watson è, come nibile tutto il sapere» e quindi
rio quindi «avere qualcosa che ha dichiarato il manager, di «permette di trasformare una
mi permette di trasformare il «portare a compimento, entro conoscenza o un’informazione
contenuto testuale in qual- fine anno, la realizzazione in che è disponibile ma dispersa,
cosa di arricchito con altre Italia di un centro di Watson a volte nascosta, in qualcosa
informazioni, che trasformi in ambito sanitario e sfrut- di facilmente usufruibile» per
un’affermazione qualitativa tare un’eccellenza italiana, il cui spetta poi alla persona
in una di tipo quantitativo», sistema sanitario italiano è «decidere che cosa scegliere e
Ma, come detto, i big
data sottendono anche la
creazione di nuove compe-
tenze in grado di «mettere a
fattor comune il dato e poter-
lo correlare», perché è questa
«la cosa più importante ed è
qui che stanno sorgendo nuo-
ve professioni» che guardano
all’utilizzo del dato: «la capa-
cità di analizzare il dato non
è tanto il fare il conto, il com-
puter ci espone il dato poi la
decisione su come quel dato
va utilizzato sarà quello che
andranno a fare queste per-
sone», ha concluso Palazzo.
Federico Bissolotti, ma-
nager of cognitive solutions
di Ibm Italia ha proseguito
sottolineando come «ci sono
competenze che dalla parte
utility business si devono
spostare dalla parte mate-
matica, analisi del dato e
statistica; ma d’altro canto i
matematici, i data scientist
dovranno spostarsi sempre
più vicino al business» e
quindi «probabilmente tra
qualche anno vedremo anche
delle specializzazioni all’in-
terno della matematica e del-
la statistica declinata verso
il settore dell’industria».
© Riproduzione riservata

Le sfide dell’industria 4.0: tecnologie intelligenti anche per il made in Italy

DI IRENE GREGUOLI VENINI
Una produzione automatizzata, in-
terconnessa, snella, flessibile, con
processi più semplici, agili, basati su
tecnologie intelligenti anche grazie
al valore rappresentato dai dati e
dall’informazione: è questa la sfida
per le imprese, anche del made in
Italy, che vogliono entrare nell’era
dell’industria 4.0.
Quella che può essere considerata la
quarta fase dell’evoluzione dell’in-
dustria implica infatti «produrre di
più, meglio e a costi più bassi», spie-
ga Carlo Noè, direttore della scuola
di Ingegneria alla Liuc (Università
Carlo Cattaneo) durante uno degli
workshop della Class Digital Expe-
rience Week 2 organizzata da Class
Editori che si svolge a Milano fino a
domenica prossima. «L’obiettivo fina-
le, se si pensa all’Italia, sarà l’artigia-
nato diffusissimo per dare al cliente
il prodotto che vuole quando vuole:
non c’è più l’impresa dove comanda il
marketing tradizionale che propone
e cerca di orientare il cliente ma è il
cliente che sceglie. Il cambiamento
nel mondo manifatturiero sarà un orsetto di peluche, che
guidato dal fatto che è possibile tossisce quando il bambino
raccogliere in tempi rapidi una è esposto al fumo passivo».
gran quantità di dati elaborabi- Fondamentale, secondo En-
li velocemente in modo da fare rico Bassi, coordinatore di
cose prima impossibili, come FabLab Opendot e referente
usare robot collaborativi, che dei progetti di fabbricazione
in una fabbrica consentono di digitale, «è la presenza dei
risparmiare tempo, spazio e de- dati per fare machine lear-
naro. Perché si possa procedere ning. Per esempio abbiamo
nell’automatizzare è fondamen- addestrato un’intelligenza
tale però la semplificazione dei artificiale sullo stile delle
processi di lavorazione e anche città che è in grado, parten-
della progettazione dei prodot- do da un disegno manuale,
ti». di inventare una città, per-
Un contesto, questo, in cui si Il Bosco Digitale in Piazza del Duomo a Milano, mettendo per esempio agli
colloca anche l’esperienza dei fa- simbolo della Class Digital Experience Week urbanisti di riprogettare le
blab, ovvero laboratori di fabbri- città».
cazione digitale condivisi (in Italia ce produrre un occhiale in modo digi- In tutto ciò occorre però ricordare
ne sono circa 200) secondo una logi- tale, e per farlo abbiamo affiancato che «l’industria ha bisogno di idee, di
ca open source, che a volte lavorano l’azienda per un anno per scegliere creatività, di innovazioni ma anche di
anche con le aziende. «Per esempio la stampante 3D giusta, con cui oggi processarle e di renderle un prodotto
noi abbiamo lavorato con Marcolin, sono creati i prototipi per le prime da vendere su larga scala», osserva
azienda produttrice di occhiali che fasi di test e per le sfilate. Oppure Alessandro Capocchi, professore di
aveva una fase di prototipazione abbiamo cominciato a lavorare all’in- economia aziendale all’Università di
eseguita in modo artigianale e mol- ternet delle cose: con la divisione Milano Bicocca. «Ma questo non può
to lunga», racconta Massimo Tempo- farmaceutica di Roche abbiamo svi- più esistere nel perimetro di uno sta-
relli, co-founder e president di The luppato un progetto sul fumo passivo bilimento produttivo ma deve stare
FabLab, «allora abbiamo provato a e i bambini, creando un giocattolo, in un sistema, in una filiera».
16 Venerdì 30 Giugno 2017
MARKETING
Alla Class Digital Experience Week 2 il ritratto della generazione ambita dalle aziende

Millennials, conta l’esperienza

Fra robot, cibo e musica: pochi soldi ma grandi aspirazioni
DI ANDREA SECCHI dell’università toscana. «Il

V
aleria ha 16 anni e ha
cominciato a costruire
robot già da 12. Dal
momento che nella sua
città, Alessandria, non c’era
qualcuno che gliel’insegnasse,
ha imparato tutto su YouTube.
Per la sua tesina della terza
media si è messa in testa di
intervistare l’astronauta Luca
Parmitano, e l’ha fatto. Gra-
zie alla sua intraprendenza,
caparbietà e alle tante mail
che inviava è riuscita ad an-
dare al Mit di Boston dove le
hanno proposto di fare la se-
nior tester e di costruire uno
dei loro robot, e poi all’Eth, il
politecnico di Zurigo, uno dei
più importanti centri di ricerca
al mondo. «Si sono stancati di
ricevere le mie mail», scherza.
Ma ci tiene a precisare: «non
sono una nerd. Sono animatri-
ce all’oratorio, faccio ginnasti-
ca ritmica, mi piace dipingere,
fare origami...».
Valeria Cagnina ha par-
tecipato ieri all’incontro sui
millennials e i nativi digita-
li della Class Digital Expe-
rience Week 2 organizzata a
Milano da Class Editori fino
a domenica. Un esempio di
millennial eccezionale, ma il
ritratto dei nati fra il 1980 e
il 2000 che emerge dalle ricer-
che presentate durante l’in-
contro mostra come l’intera
generazione abbia potenziali-
tà notevoli e valori positivi. La
più grande generazione che ci
sia mai stata, «che le aziende
cercano, vogliono conoscere a
cui cercano anche di vendere
e con cui lavorano per creare
cose nuove», ha detto Elena
Sacco, direttrice della Scuola
di comunicazione di Milano –
Università Ied.
«Le ricerche che abbiamo
Un selfie per i partecipanti al convegno sui millennials: Valerio Scarponi,
Valeria Cagnina, Domenico Ioppolo, Elena Sacco e Pietro Lucisano
fatto», ha spiegato Pietro Lu-
cisano, presidente del corso di
laurea in scienze di formazio-
ne primaria all’Università La
Sapienza di Roma, «mostrano
ragazzi con impegno costrutti-
vo, valori democratici, positivi.
Poi i ragazzi percepiscono che
la realtà in cui vivono contra-
sta con le spinte positive e
queste possono attenuarsi con
l’età, però questo viene dopo. È
vero che le ricerche sono state
fatte nei Saloni dello Studen-
te di Campus sui ragazzi che
vogliono andare all’università
e che quelli che hanno espe-
rienze scolastiche negative
per contro hanno una visione
meno positiva, però le verifiche
che abbiamo fatto su una popo-
lazione più eterogenea hanno
confermato tutto questo».
Anche la ricerca sui per-
sonaggi presi a modello dai
ragazzi conferma una visione
meno superficiale di quanto
si possa pensare: nonostante
l’ampiezza di personaggi ci-
tati, niente calciatori o veline
e niente politici attuali, ma
modelli storici da Mandela a
Gandhi, a Falcone e Borsellino.
«Ma c’è stata anche una quan-
tità spaventosa di risposte che
indicavano familiari come per-
sone alle quali ispirarsi».
«Ci sono alcuni punti
comuni nei millennials»,
ha detto Elena Sacco. «Pri-
mo è l’essere global, ma con
una globalità bilanciata, per-
ché questa è una generazio-
ne nata con lo slow food ma
anche con il cibo di strada,
perché questi giovani sono
consci delle proprie azioni. Il
secondo punto è che vogliono
condividere esperienze: solo
a pochi importa di possedere
una moto nell’economia dello
sharing, ciò che vogliono è fare
esperienza e lavorare in posti
che possano dargliela. Poi bi-
sogna ricordare che questa è
una touch generation: è una
generazione povera, fa compa-
razioni e compra online ma è
anche causa di una rinascita
del retail, di quei flagship sto-
re che ancora una volta san-
no offrire esperienza. Infine è
una generazione still human,
in cui i valori come la casa e la
famiglia contano ancora».
Come si vede il mondo uni-
versitario è ovviamente impe-
gnato nel cercare di conoscere
le nuove generazioni, con cui
deve fare i conti anche in ter-
mini di offerta. All’Università
degli Studi di Siena, per esem-
pio, da due anni si realizza
un progetto per i millennials.
«Diamo uno spazio fisico per
tre giorni a una quarantina
di millennials provenienti da
diverse parti del mondo per
farli discutere e confrontare
su argomenti importanti»,
ha raccontato Maria Rita
Digilio, delegata del rettore
all’orientamento e tutorato
primo anno il tema è stato
l’Europa, quest’anno è il cibo
e la sostenibilità. A maggio
c’è stato il lab (www.siylab.
eu, ndr) a ottobre ci sarà un
festival di due giorni aperto a
una partecipazione più ampia
di giovani. Abbiamo voluto un
progetto con cui non si lavo-
rasse sui millennials ma dare
a loro la parola».
Insieme con Valeria, l’ap-
passionata di robot, nella
sede dell’Università Pegaso a
Palazzo Durini a Milano dove
si è svolta la conferenza mo-
derata dal coo di MF Servizi
Editoriali Domenico Ioppo-
lo, c’era anche un altro rap-
presentante dei millennials,
Valerio Scarponi, 23enne
conduttore di Rds. Valerio ha
vinto il talent della radio lo
scorso anno, Rds Academy, al
quale aveva partecipato insie-
me con altri otto concorrenti e
ora lavora nell’emittente. «Il
Time qualche anno fa aveva
dedicato una copertina ai mil-
lennials, dipingendoci come
narcisisti che vivono ancora
con i genitori. Ma non è così, ci
sono anche i millennials ope-
rosi, che si impegnano e lavo-
rano». La presenza di giovani
come Valerio è uno dei modi
con cui Rds cerca di attrarre
questa generazione. Ci sono
poi eventi come il concerti
di Rds Showcase, realizzati
nell’auditorium della radio e
trasmessi in streaming, oppu-
re Rds World Tour con il quale
100 ascoltatori sono portati da
Rds con aereo privato a vedere
grandi concerti come quello di
Bruno Mars a Berlino lo scor-
so maggio, il tutto raccontato
anche sui social per i millen-
nials che non sono riusciti a
vincere.
© Riproduzione riservata

Instagram è il social preferito dagli adolescenti italiani

DI EDEN UBOLDI
Instagram non è un posto per
vecchi: è il social preferito dagli
adolescenti italiani per condividere
i momenti più significativi, seguire i
brand e vip preferiti e mantenere i
contatti con la propria rete di amici.
Ecco uno dei risultati dell’indagine
realizzata quest’anno da Blogmeter,
azienda italiana che, utilizzando sof-
tware capaci di analizzare i contenu-
ti verbali, studia le abitudini degli
utenti sui social media, e presentata
ieri da Alberto Stracuzzi, custumer
intelligence director, durante l’in-
contro «Social Love Story» avvenu-
to nel corso della seconda edizione
della Class Digital Experience Week,
la settimana organizzata a Milano
da Class Editori fino a domenica
dedicata ai nuovi scenari del mondo
digitale.
Mappando le interazioni verbali di
quasi 1.500 internauti italiani appar-
tenenti al target 15-64 anni e iscrit-
ti ad almeno un social, la ricerca di
Blogmeter ha rivelato che i ragazzi
fra i 15 e i 17 anni preferiscono pas-
sare il tempo online principalmente
su Instagram e poi su YouTube. Con
l’aumentare dell’età cambiano anche
le piattaforme utilizzate: la fascia
18-24 predilige Facebook e YouTu-
be, chi si trova nel range 25-44 anni
si connette specialmente a Facebook
e ama guardare la tv, mentre gli over
45 nutrono interesse per l’intratte-
nimento televisivo e l’informazione
offerta dai giornali cartacei.
Questa diversificazione a seconda
della generazione d’appartenenza
trova conferma anche nelle parole
di Alessandra Barlassina, conosciu-
ta online come Gucki, design blog-
ger, e di Marco Ferrero, noto come
Iconize, influencer e video maker.
Entrambi esponenti della genera-
zione millennials (i consumatori
nati tra il 1980 e il 2000) lavorano
sul social dedicato alla condivisione
di immagini e video: la prima cura i
contenuti del profilo di Casa Facile,
mentre il secondo fa tendenza rac-
contando la sua vita con contenuti
audiovisivi e fotografie. «Ai giova-
ni non interessa Facebook, che è lo
spazio digitale dove intrecciare ami-
cizie. Scelgono Instagram perché è
un luogo felice, dove le cose appaio-
no belle e offre spunti d’ispirazione.
Quando devo fare una comunicazio-
ne triste, uso Facebook, un posto in
cui frustrazioni e dispiaceri hanno
più spazio», dice Gucki. Secondo
Stracuzzi, anche il luogo di resi-
denza e le inclinazioni personali
incidono nella scelta: Instagram
piace di più a chi vive nelle grandi
città e Facebook a chi, più delle
immagini, ricerca le parole.
Professione: influencer. «Sono
le persone che anticipano le ten-
denze e influenzano il pubblico»,
specifica Stracuzzi, «in passato si
chiamavano Janis Joplin e Gueva-
ra. Adesso quelle più seguite sono
musicisti e personaggi della tv».
Secondo lo studio, le 5 personali-
tà più apprezzate in Italia sono in
ordine decrescente: Belen Rodri-
guez, Vasco Rossi, Gianni Morandi,
Valentino Rossi ed Eros Ramazzot-
ti. Gucki e Iconize concordano
che, benché Instagram è ora ben
più affollato rispetto a quando
hanno aperto i loro account, c’è
ancora la possibilità di emergere
per chi sa raccontare la bellezza,
sfruttando le proprie doti creative
e offrendo stimoli, suggestioni ed
esperienze.
In questa social love story gli
over 64 paiono i perenni esclusi
ma, come in osserva Stracuzzi, è
un errore escluderli dal marketing:
è l’unica categoria con un reddito
stabile e mantiene stabili i propri
consumi. «I pensionati sono il tar-
get ideale per alcuni business, come
il turismo fuori stagione e i prodotti
dedicati ai neonati, ovvero ai nipo-
ti», conclude.
© Riproduzione riservata
 MARKETING Venerdì 30 Giugno 2017
2 17

Le confezioni cambiano e richiamano i consumatori a un uso consapevole. Il caso Mancini

La pasta contro lo spreco di cibo

I coltivatori diventano brand e puntano sull’artigianalità
DI CARLO VALENTINI discorso di filiera con condizioni

P
erché sprecare la pa-
sta? Il 35% di quella
cucinata nelle mense
scolastiche viene get-
tata. Andrea Segrè, docente
di scienze e tecnologie agroali-
mentari all’università di Bolo-
gna e fondatore del Last Minu-
te Market, onlus che ritira dai
supermercati l’invenduto per
distribuirlo nelle mese per i po-
veri, non ha dubbi: «Non siamo
più in grado di sopportare che il
cibo venga sperperato, non ce lo
possiamo permettere, la siccità
di questi giorni è un campanello
d’allarme, occorre un’agricoltu-
ra consapevole e un consumo
alimentare oculato».
Segrè è tra i promotori di
una ricerca, realizzata tecni-
camente da Swg, sul consumo
della pasta: oltre la metà degli
italiani la mangia più di una
volta alla settimana, ne butta
via per vari motivi il 10% di
quella cucinata, non conosce
la differenza tra le varie tipo-
logie di lavorazione (a freddo,
al bronzo, al teflon), è attento
al rapporto tra qualità e prezzo
ma incomincia a essere dispo-
sto a spendere qualcosa di più
per un prodotto di qualità. Ed
è questa la novità: un alimento
considerato a supporto del sugo
sta acquisendo, a poco a poco,
una propria personalità. Anche
grazie a un tipo di marketing
che sta passando dalla standar-
Andrea
Segrè
dizzazione alla diversificazione
dell’immagine, identificando e
proponendo le tipologie di pro-
dotto. Insomma, si sta andando
verso la riqualificazione della
pasta. Superando il dilemma:
nel piatto è più importante la
pasta o il condimento?
Coltivare grano e tra-
sformarlo in pasta. Secondo
Segrè, solo se nelle campagne i
contadini incominceranno a di-
ventare imprenditori e lavorare
i loro prodotti, ci si potrà salvare
dallo spopolamento poiché c’è
bisogno di valore aggiunto per
distribuire reddito, ciò che non
è possibile con la sola coltiva-
zione. Perciò il profeta del cibo
di qualità e del superamento
dello spreco alimentare invita
le organizzazioni agricole a non
rimanere defilate: «Debbono
promuovere l’aggregazione dei
contadini e l’autotrasforma-
Massimo
Mancini
zione delle loro colture». Del
resto secondo la ricerca Swg
oltre il 50% dei consumatori è
alla ricerca di un’artigianalità
dei prodotti anche se spesso la
spesa è effettuata nei supermer-
cati. La conferma viene dal fatto
che pure le grandi catene di di-
stribuzione stanno sempre più
segmentando la loro offerta.
Un esempio è quello di
Massimo Mancini, laureato in
agraria, relatore della tesi è sta-
to proprio Andrea Segrè, che ha
coniato il termine di pastificio
agricolo. Racconta: «i miei ge-
nitori stavano per cedere il loro
podere, nelle Marche, nei pres-
si di Fermo, non più redditizio.
Allora io ho tentato l’avventura.
L’ho preso in carico e l’ho rivo-
luzionato: solo coltura di grano,
selezionatissimo, e ho costruito
in mezzo al campo un pastificio.
Lavoro solo il mio grano, produ-
co in modo artigianale anche se
con tecnologie d’avanguardia. I
conti sono presto fatti: produr-
re un quintale di grano costa 20
euro, la quotazione alla vendita
è 18 euro. Ci sono contributi Ue
ma è evidente che un contadino
a queste condizioni finisce per
mollare. Trasformando quel
grano in pasta il valore si mol-
tiplica per 10».
Mancini sta combattendo
la battaglia perché nelle eti-
chette sia specificato il tipo di
grano utilizzato e la sua prove-
nienza. Dice: «Nessuna crociata
contro il grano straniero ma è
una questione di trasparenza. È
vero che l’Italia non è abbastan-
za grande per produrre tutto il
grano che serve per la pasta pro-
dotta e che sarà sempre neces-
sario comprare grano all’estero,
ma potrebbe essere interessan-
te e auspicabile sviluppare un
convenienti per tutti e il consu-
matore deve sapere l’origine di
ciò che acquista».
A sei anni dall’inaugura-
zione dell’impianto Mancini
fattura 2 milioni e mezzo, pro-
duce 7 mila quintali di pasta (al
primo posto gli spaghetti, seguo-
no mezza maniche e penne), ha
25 dipendenti ed è riuscito a far-
si apprezzare nella ristorazio-
ne gourmet, quella con le stelle
Michelin, a cominciare dall’Eno-
teca Pinchiorri di Firenze. Pre-
annuncia che l’annata granaria
2017 sarà da incorniciare: «Era
da tempo che non raccoglieva-
mo grano di qualità così elevata.
Come per il vino anche noi ab-
biamo alti e bassi. Quest’anno
saremo al top».
Nelle confezioni è richiamata
la responsabilità a non sprecare
la pasta (e il cibo). Una scelta
etica. Secondo Segrè con lo spre-
co alimentare si potrebbe sfa-
mare il 30% della popolazione
del nostro pianeta, dato che un
terzo del cibo prodotto a livel-
lo globale finisce nella spaz-
zatura. «In Italia», conclude
Segrè, «quello che viene let-
teralmente buttato via dalle
nostre tavole vale l’1% del pil,
l’equivalente di 16 miliardi di
euro, 145 kg a famiglia, circa
360 euro. Nel mondo il nume-
ro degli ipernutriti ammonta
a quasi il doppio dei denutriti
(800 milioni di persone)».
© Riproduzione riservata

Rimadesio, ricavi a +26% Chat Yourself, la creatività pubblicitaria

Via all’espansione estera abbraccia il sociale
Rimadesio ha 60 anni e festeggia con un 2016 positivo. DI GIACOMO GHILARDI
L’azienda specializzata in sistemi per la suddivisione
degli ambienti e la definizione architettonica degli in- Al Festival della creatività da poco con-
terni (il catalogo spazia dalle porte, comprese quelle clusosi a Cannes l’Italia ha portato a casa
scorrevoli, fino alle librerie e ai sistemi componibili sei Leoni per il progetto Chat Yourself,
d’arredo) ha chiuso lo scorso esercizio con ricavi su ovvero l’assistente virtuale che aiuta chi
del 26% a quota 42 milioni di euro ed esportazioni che soffre di Alzheimer (nella foto).
crescono del 40%, dati che si traducono in un ebit e un Premiate Young & Rubicam Italia per la
utile netto che crescono entrambi «di oltre il 150%», creatività e lo sviluppo del pro-
hanno fatto sapere da Rimadesio aggiungendo come getto e Burson Marsteller Ita--
«l’aumento dei costi operativi è stato contenuto a meno lia per le pr. Nato da un’idea dii
del 18%». In parallelo, il numero dei dipendenti è cre- Y&R Milano per l’associazio--
sciuto del 10%, sempre secondo l’azienda tricolore. A ne Italia Longeva, il network
giugno, comunque, i risultati confermano il trend al dedicato all’invecchiamen-
rialzo in corso, grazie a ordinativi su del 21%. Le stime to Chat Yourself, creato dal
sul fatturato 2017 sono intorno ai 50 milioni. ministero della salute, dalla
Per dare solidità e sostenibilità allo sviluppo avviato Regione Marche e dall’Irccs
c’è un piano 2017 di aperture di negozi monomarca che Inrca, è un chatbot sviluppa-
porteranno il brand, già presente per esempio a Seoul, to per Facebook Messenger
Bangkok, Santiago del Cile e in India a Hyderabad, (che mette la propria piatta-
anche a Cape Town, Ginevra e San Pietroburgo. Senza forma e il proprio know how
dimenticare l’Italia (mercato a +25%) e precisamen- a disposizione delle agenzie
te Como, dove il negozio vicino all’omonimo lago ha creative), che aiuta chi è af-
aperto di recente. Aggiungendo i mercati esteri già fetto dalla sindrome di Al-
approcciati di cui Cambogia, Perù e Ghana sono solo zheimer a convivere con la
alcuni esempi, la strategia internazionale di Rimadesio malattia, permettendo di ri-
coinvolge adesso 90 mercati differenti. manere più a lungo indipen-
A livello di prodotto infine, sorretto da investimenti dente e controllare la propria
tecnologici effettuati nel ciclo produttivo, sono stati vita. Ogni anno nel mondo vengono dia-
engono dia
rinnovati i sistemi scorrevoli, sono stati aggiunti siste- gnosticati circa 10 milioni di nuovi casi di
mi brevettati in alluminio su alcuni modelli di porte e Alzheimer, malattia che porta a perdere,
nuovi materiali e componenti hanno rivoluzionato la giorno dopo giorno, il controllo della pro-
cabina armadio Dress Bold, storico modello dell’azien- pria vita, i ricordi delle persone amate, in-
da italiana. ducendo chi ne soffre all’isolamento. Chat
Yourself permette invece di dialogare con
se stessi ottenendo, in tempo reale, 24
ore su 24, importanti informazioni sulla
propria vita, famiglia, abitudini e gusti, e
vuole offrire un aiuto concreto alle per-
sone durante la prima fase della malattia,
caratterizzata da perdita della memoria
e disorientamento spazio-temporale, ma
anche a chi soffre di demenza o
malattie neurodegenerative e a
ma
tutti gli anziani che ne sentono
tu
la necessità.
«Sono particolarmente felice
«S
dei riconoscimenti ottenuti da
de
Chat Yourself, progetto che mi
Ch
ha coinvolto davvero per la va-
lenza
len sociale che può avere», ha
commentato Vicky Gitto, chief
com
creative
cre officer Y&R Italia, «e
stiamo assistendo a un cambia-
stia
mento davvero radicale, in cui la
men
creatività sta assumendo sempre
crea
più un
u ruolo strategico e differen-
ziante.
ziant Chat Yourself è, a mio avvi-
so, il risultato concreto di questa
trasformazione, dove la creatività,
trasf
intesa nel suo più ampio e alto si-
intes
gnificacato, se messa a fattor comune
con le innovazioni
innov e le tecnologie a cui
oggi tutti abbiamo accesso (e Facebook
ne è un esempio, ndr), può generare un
circolo virtuoso a favore della vita delle
persone e quindi a beneficio dell’intera
società».
18 Venerdì 30 Giugno 2017
MEDIA
Lo dice Valentina Fontana, che con Barbara Castorina controlla l’agenzia di management Visverbi

Il giornalista in tv non è in crisi

I talk? E’ un genere che piace ai broadcaster e funziona
DI CLAUDIO PLAZZOTTA tra gli ospiti, sono molta visibilità, ma non sono

N
iente da fare. Ormai
da anni, nel pieno del-
la stagione televisiva,
corre la vulgata che «il
genere talk è in crisi», «le tra-
smissioni con giornalisti, scrit-
tori e politici non funzionano
più». E poi, invece, in fase di
costruzione dei palinsesti per
l’autunno successivo, tutte le tv
pescano a man bassa in questi
format, che hanno soprattutto
il pregio di costare poco. «E sarà
così anche per il 2017-2018»,
assicura Valentina Fontana,
che insieme con Barbara Ca-
storina controlla l’agenzia di
management e comunicazione
Visverbi specializzata nella
gestione di molti giornalisti,
«poiché la gran parte dei talk
saranno riconfermati (fatta
eccezione per l’Arena di Mas-
simo Giletti e La Gabbia di
Gianluigi Paragone, ndr)
e ne partiranno di nuovi. E’
un genere televisivo che pia-
ce molto ai broadcaster e che
funziona».
Nella squadra di Visverbi
militano star del giornalismo
Valentina
Fontana
quali Paolo Mieli, Maurizio
Belpietro, Andrea Scanzi,
Gerardo Greco (ma col nuo-
vo ruolo di direttore di Radio
Uno e del Gr Rai potrebbe
rallentare il suo rapporto con
l’agenzia), Eliana Liotta,
Alessandro Milan, e firme
o voci in fase di ascesa come
Anna Marino, Monica Gen-
tili, Davide Vecchi, Chiara
Besana e Alessio Jacona.
C’è pure Gianluigi Nuzzi
(marito di Valentina Fontana
e vicedirettore di Videonews a
Mediaset), ma solo per i suoi
progetti teatrali. In passato Vi-
Barbara
Castorina
sverbi ha rappresentato, tra gli
altri, anche Pierluigi Pardo,
Mia Ceran, David Parenzo,
Giuseppe Cruciani, Carlo
Freccero, Selvaggia Luca-
relli. Creando un network mol-
to ampio che, anche oggi, viene
comunque coinvolto in eventi o
rassegne.
Quest’anno, per la prima vol-
ta, Visverbi organizza Garda
d’autore (a Garda, Verona, fino
al 2 luglio), bissando il format
di Ponza d’autore, che da molte
estati anima l’isola in provincia
di Latina e che si terrà dal 21
al 30 luglio prossimi. A Garda,
previsti Luigi Di
Maio, Matteo
Salvini, Giovan-
ni Toti, Vittorio
Sgarbi, Andrea
Scanzi, Nicola
Porro, Massimo
Giannini, Peter
Gomez, Mauro
Corona, Giu-
seppe Cruciani,
Elenoire Casa-
legno, Malena,
«con una formula
un po’ differente
rispetto a Ponza, dove l’even-
to è curato da Nuzzi e Mieli,
e in cui si privilegia il faccia a
faccia. A Garda, invece», spiega
Fontana, «cercheremo di essere
più trasversali, più larghi, più
popolari. Di sicuro vogliamo
essere molto diversi da ker-
messe tipo la vecchia Cortina
InConTra. Da noi gli sponsor
saranno tutti sul palco, in un
rapporto di massima traspa-
renza».
Certo, queste rassegne (così
come il convegno organizzato
a Ivrea lo scorso aprile per la
Casaleggio & associati) danno
molto redditizie (la Visverbi
viaggia con ricavi annui al di
sotto dei 500 mila euro) e bi-
sogna espandere le attività di
comunicazione per le aziende.
Un personaggio come Scanzi,
che è anche sommelier, può
essere ad esempio coinvolto in
progetti dedicati al vino. Oppu-
re uno dei clienti di Visverbi è
la società Kroll, specializzata in
business intelligence: l’ammi-
nistratore delegato può essere
invitato in convegni, seminari
in cui si parla di cyber security,
hacker, trasparenza, sicurezza
aziendale. E comunque, più in
generale, «a livello aziendale
vale un po’ meno l’autorefe-
renzialità, e conta di più se
hai qualcuno, magari un bravo
giornalista, che ti racconta le
cose in modo diverso». Decine
di incontri e di partecipazioni
in lungo e in largo per l’Italia
durante l’anno. Creando pro-
getti che partono però sempre
dalla base di Visverbi: ovvero
l’attività di management per
una squadra di giornalisti di
talento.
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CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA

Visibilia Editore, ok i conti
Ricapitalizzazione in vista
DI MARCO A. CAPISANI
L’assemblea di Visibilia Editore ha approvato ieri i conti
2016, chiusi con una perdita netta di 779,9 mila euro in
miglioramento dai circa 1,2 milioni del 2015. Per l’anno
in corso, invece, la società guidata da Daniela Santanché
si appresta a un nuovo aumento di capitale dopo quello
dell’anno scorso, secondo quanto risulta a ItaliaOggi,
per circa 700 mila euro. Obiettivo: sostenere il rilancio
delle sue riviste VilleGiardini, Ciak e Pc Professionale.
Ieri, a Milano, l’assemblea dei soci non solo ha dato il
via libera ai conti 2016 ma anche confermato in cda
Santanché, alla presidenza, Davide Mantegazza consi-
gliere indipendente, Dimitri d’Asburgo Lorena e Canio
Giovanni Mazzaro (ex marito di Santanché). All’ordine
del giorno c’era anche, da quanto emerge dalla relazione
illustrativa in vista della riunione dei soci, un’azione di
responsabilità nei confronti degli ex vertici aziendali in
carica fino al 2014 (quando la società si chiamava ancora
Pms e non era controllata dalla manager specializzata
in raccolta pubblicitaria e impegnata in politica). Nel
mirino ci sono Elena Rodriguez Palacios, Giorgio Del
Bianco, Marco Margarita e Roberto Serrentino in merito
alle vicende di Selpress, controllata dal gruppo Pms e,
secondo Santanché, in stato di insolvenza prima che
venisse acquisita.
Tornando al bilancio 2016 di Visibilia Editore, l’ebitda
è negativo per 114.236 euro (-705.337 euro nel 2015),
l’ebit pari a -665.407 euro (era -1.167.813 euro nel
2015). I soci hanno deciso di procedere alla copertura
della perdita di esercizio per 598.452 euro attraverso
l’utilizzo di riserve disponibili al 31 dicembre e median-
te l’utilizzo del corrispondente importo della riserva
sovrapprezzo azioni, che sarà ridotta da 598.452 euro
a zero. Per quanto riguarda i rimanenti 181.472 euro,
saranno portate a nuovo le perdite di esercizio per una
somma corrispondente. Intanto, nei giorni scorsi, hanno
espresso la loro preoccupazione i giornalisti di Visto e
Novella 2000, editi dalla «Visibilia Magazine, casa editri-
ce che fa capo all’onorevole Daniela Santanché», hanno
fatto sapere, visto che «la decisione comunicata di inter-
rompere un anno prima del previsto gli ammortizzatori
sociali in essere prelude alla volontà dell’editore di dar
corso a misure più drastiche».
21st Century Fox delusa: ostacoli in Gb
per il controllo di Sky. Il tentativo da parte
di Rupert Murdoch di prendere il controllo
totale di Sky sta risultando più difficile
del previsto. La sua 21st Century Fox si è
sentita dire dal ministro britannico della
Cultura che il takeover da 11,7 miliardi di
sterline (13,3 mld di euro) annunciato lo
scorso dicembre potrebbe finire sotto il faro
dei regolatori antitrust. Il dubbio di Karen
Bradley è che l’acquisto di una quota del
61% nell’operatore tv satellitare che il colosso
americano dell’intrattenimento ancora non
possiede potrebbe condizionare troppo il pa-
norama mediatico britannico. Secondo la mi-
nistra, le conclusioni del regolatore dei media
Ofcom, tratte dopo tre mesi di indagine, «sono
ambigue». Inoltre «la transazione solleva
dubbi per l’interesse pubblico»: lei teme che la
famiglia Murdoch possa influenzare troppo
il processo politico e l’agenda informativa
nel Regno Unito «con la sua presenza unica
nella radio, nella televisione, nella stampa e
nell’online». Per questo Bradley sta pensando
di sottoporre il caso all’autorità per la com-
petizione e i mercati (Cma).
Si pensa a un provvedimento legislativo
che regoli l’attività dei web influencer.
Lo scorso 28 giugno la camera dei deputati,
durante l’esame del disegno di legge sulla
concorrenza, ha approvato un ordine del
giorno a firma Sergio Boccadutri (deputato
del Pd e membro della commissione bilancio)
che impegna il governo «a valutare l’oppor-
tunità di un intervento a livello legislativo
affinché l’attività dei web influencer sia
regolata, permettendo ai consumatori di
identificare in modo univoco quali interventi
realizzati all’interno della rete costituiscano
sponsorizzazione». C’è infatti da risolvere la
questione, più volte sollevata su ItaliaOggi, dei
web influencer, della pubblicità occulta non
distinguibile dai consumatori e del fatto che
nel nostro ordinamento non esiste disciplina
che regoli tale attività.
Miracoli, D’Anna direttore. Antonino
D’Anna è il nuovo direttore responsabile
di Miracoli Settimanale, edito da Periodici
Italiani. D’Anna ha esordito professional-
mente nel 2004 su Avvenire. Tra le sue
collaborazioni ItaliaOggi, il mensile reli-
gioso Maria e Affaritaliani.it. E’ l’ideatore
e il conduttore di Aria Fritta, trasmissione
web radio sulla piattaforma Spreaker.
F, Faillaci caporedattore. Sara Faillaci
è il nuovo caporedattore di F, settimanale
femminile edito da Urbano Cairo e diret-
tore da Marisa Deimichei. Faillaci arriva
da Vanity Fair, dov’era inviata.
Gazzetta dello Sport, edizione speciale
per l’apertura del calciomercato. Do-
mani appuntamento in edicola con maxi
cover, tiratura e foliazione maggiorate,
inchieste, approfondimenti e tabelle per la
Gazzetta della Sport. Il numero conterrà
tutto quello che c’è da sapere su come sta
cambiando la serie A, le trattative più calde,
quelle già concluse, i nuovi protagonisti del
campionato, i rumors sui prossimi accordi,
gli orientamenti delle squadre, i calciatori
ritenuti insostituibili, chi è in bilico.
TivùSat, per la prima volta un pro-
gramma in 4K-Hdr. Lunedì 3 luglio, alle
21 su Rai 4K (canale 210 di TivùSat), si
potranno esplorare le meraviglie di Vene-
zia in compagnia di Alberto Angela, in un
lungo viaggio nel futuro tecnologico della
televisione: 4K con l’aggiunta dell’Hdr
(High dynamic range), che consente il
massimo livello qualitativo delle imma-
gini, aumentando la gamma di luci e di
colori. Stanotte a Venezia sarà diffuso in
4K-Hdr grazie alla partnership tra Rai,
RaiWay, TivùSat e Eutelsat che ha messo
a disposizione le risorse satellitari e le
infrastrutture tecnologiche presso il tele-
porto Parigi-Rambouillet alle porte della
capitale francese.
 MEDIA Venerdì 30 Giugno 2017 19
1

Il neodirettore Andrea Salerno prepara i palinsesti. Floris al martedì, il giovedì c’è Formigli

La7 alle manovre d’autunno

Stop alla Gabbia di Paragone. In prime time arriva Gazebo
DI CLAUDIO PLAZZOTTA serata. E poi, magari, domenica. E, inoltre, bassi della concorrenza di Rai,

A
ppena presentati a
Milano i palinsesti
autunnali della Rai,
settimana prossima a
Monte Carlo, tra il 5 e il 6, sarà
la volta di quelli di Mediaset, il
12 luglio a Milano si scopriran-
no quelli di La7, mentre Sky e
Discovery faranno i loro show,
sempre all’ombra della Madon-
nina, a settembre.
Nelle ultime settimane si è
fatto un gran parlare di corteg-
giamenti, spostamenti, divorzi,
clamorosi passaggi. Ma, alla fin
fine, non è successo molto. Tut-
te le star sono rimaste al loro
posto. Forse potrebbe trasloca-
re Massimo Giletti (anche se,
come racconta un grande esper-
to di tv e di contratti, «la Rai è
una bella bambagia, comoda e
larga. E nessuno dei big se ne
vuole veramente andare…»).
In effetti, a voler ben guardare,
l’unica novità arriva su La7, che
ha ingaggiato Diego Bianchi
e la banda di Gazebo, strappan-
doli a Rai 3. Per loro il nuovo
direttore di La7, Andrea Sa-
lerno, ha pensato a una prima
verranno coinvolti in resta sempre la croni- Mediaset e Sky).
altri progetti. ca debolezza nel pre- La prima mossa concreta e
Intanto ha liberato serale, prima del tg di operativa di Salerno sul palin-
il prime time del mer- Mentana, cui invece sesto di rete è però quella su
coledì, che dalla pros- fa da contraltare la L’Aria che tira, il programma
sima stagione non grande forza di Otto e della tarda mattina di La7:
sarà più occupato da mezzo e di Lilli Gru- dal 5 giugno la conduzione
La Gabbia di Gian- ber nell’access prime era passata a David Paren-
luigi Paragone, pro- time. zo, dopo che Myrta Merli-
gramma chiuso poiché Per potenziare il no aveva preferito dedicare
non in sintonia con la palinsesto di La7 ci i mesi estivi alla risoluzione
nuova linea editoria- Andrea sarebbe allora dispo- di alcuni problemi personali.
le. Certo il 2017 non Salerno nibile sul mercato Poiché, però, Parenzo e Luca
sarà ricordato da Pa- Massimo Giletti, in Telese, dal 3 luglio, partiran-
ragone come un anno rotta con la Rai che no con In Onda, il programma
fortunato: è iniziato con la can- con la quale sono stati rinnovati gli ha chiuso l’Arena dome- L’Aria che tira, da settimana
cellazione del suo programma i contratti. Un prime time tra nicale su Rai 1 (i programmi prossima, passerà nelle mani
radiofonico su 105, e prosegue il lunedì e il mercoledì andrà a come l’Arena o La Gabbia, che di Francesco Magnani e
adesso con lo stop alla Gabbia Diego Bianchi e la sua banda di strizzano l’occhio al populismo, Gianmaria Pica, due gior-
su La7. Il conduttore, tuttavia, Gazebo, molto apprezzata non insomma, non piacciono più ai nalisti di La7 che Salerno
ha ancora un anno di contratto solo da Salerno (che è autore direttori di rete), proponendo- proverà a testare nella sta-
con la rete, e il direttore Saler- del programma) ma pure dal gli 12 trasmissioni musicali al gione estiva. Un mese di lu-
no lo ha invitato a lavorare su direttore del tg di La7, Enrico sabato e una serie di reportage glio intenso che poi culmine-
nuovi progetti. Mentana. A cui, piccola nota estivi dai luoghi dove sono in- rà, come di consueto, con la
Quanto ai palinsesti di La7, a margine, non è parso vero di viate le truppe italiane all’este- festa che l’editore Urbano
che, come detto, saranno pre- poter concedere gli studi del Tg ro. Sembrerebbe una proposta Cairo organizza sempre nei
sentati il 12 luglio, si può già per girare il videoclip della nuo- fatta ad hoc per essere respinta. primi giorni di agosto all’Old
anticipare che al martedì re- va canzone Pamplona di Fabri Ma Giletti viaggia a 500 mila fashion di Milano, dove invita
sterà fisso Giovanni Floris e Fibra e Thegiornalisti. euro annui, e dovrebbe ridursi le prime e seconde linee delle
al giovedì Corrado Formigli. C’è un’altra prima serata set- parecchio i compensi per poter sue società per un augurio di
Il venerdì dovrebbe essere la timanale ancora libera su La7, lavorare su La7 (che, va ricor- buone vacanze.
serata di Grey’s anatomy, serie e poi quelle del sabato e della dato, ha fatturati 15 volte più © Riproduzione riservata

Corsera, Tempo delle Donne Investimenti in Rizzoli Libri, Banzai Media e settore radiofonico
riparte parlando di uomini
Il Tempo delle Donne presenta la 4ª edizione e la dedica
al tema «Uomini - I segni del cambiamento», dopo l’in-
Fininvest, rosso 2016
chiesta sul lavoro nel 2014, quella su maternità-paternità
nel 2015 e quella su sesso&amore nel 2016. L’evento del
Corriere della Sera, nato da un’idea della 27ma Ora,
in collaborazione con Io Donna, Fondazione Corriere
di 120 mln. Pesa Vivendi
della Sera e Valore D e con la collaborazione del comune DI MARCO LIVI completamento della cessione del Milan,
di Milano, ripartirà per una 3 giorni alla Triennale di finalizzata durante l’esercizio in corso». Al

F
Milano dall’8 settembre con itinerari aperti e gratuiti, ininvest ha chiuso il 2016 con una netto degli oneri non ricorrenti, infatti, Fi-
conversazioni e inchieste sul palco, spettacoli e forma- perdita di 120,2 milioni di euro, a ninvest chiude il 2016 con un utile netto di
zione (il programma su iltempodelledonne.corriere.it). fronte di un sostanziale pareggio re- 46,9 milioni di euro.
«Il Tempo delle Donne quest’anno parlerà moltissimo gistrato l’anno precedente. I risulta- A monte del conto economico, i ricavi con-
di uomini e con moltissimi uomini. Perché quello che in ti del 2016, hanno fatto sapere ieri con una solidati sono pari a 5,1 miliardi di euro, in
anni di inchieste abbiamo imparato è che per accelerare i nota del gruppo, «vanno necessariamente crescita del 6,6% rispetto ai 4,7 miliardi
cambiamenti dobbiamo muoverci insieme», ha dichiarato inquadrati nel contesto di un esercizio del del 2015. Il margine operativo lordo è stato
Barbara Stefanelli, vicedirettore vicario del Corsera. tutto particolare, visti i significativi even- di 1,2 miliardi, a fronte degli 1,4 miliardi
ti straordinari che l’hanno caratterizzato dell’esercizio precedente. Il risultato ope-
accanto alle importanti scelte strategiche rativo consolidato ha registrato una perdita
L’editoria in Piazza Affari messe in atto durante l’anno». In particola- di 188,7 milioni, contro i +225,6 milioni di
re, «l’andamento economico-finanziario euro del 2015. Al netto di oneri non ricor-
Indice Chiusura Var. % Var. % 30/12/16 è stato pesantemente condiziona- renti, il risultato operativo sarebbe stato
to dai gravissimi danni che ha positivo per 147,7 milioni, registrando
FTSE IT ALL SHARE 22.878,09 -1,65 9,27 causato il mancato rispetto quindi un impatto delle partite non
FTSE IT MEDIA 13.329,29 -1,38 -2,49 da parte di Vivendi degli ricorrenti pari a 336,4 milioni di euro
Titolo Rif. Var. Var. % Capitaliz. accordi vincolanti raggiunti e un onere riferibile al Milan che è
% 30/12/16 (mln €) con Mediaset» per la vendita pari a 95 milioni di euro, anche se la
della pay tv Premium. D’al- sua cessione porterà nel 2017 a una
Cairo Communication 3,8760 -1,12 1,73 521,0 tra parte, ha proseguito la plusvalenza di 600 milioni a livello
società guidata da Marina consolidato.
Caltagirone Editore 1,1150 1,27 51,70 139,4 Berlusconi e di cui Danilo La posizione finanziaria netta del
Class Editori 0,3570 -2,46 13,33 35,0 Pellegrino è amministratore gruppo a fine 2016 presenta un inde-
delegato, nel 2016 il gruppo «ha bitamento di quasi 1,3 miliardi di euro,
Gedi Gruppo Editoriale 0,8250 -3,40 11,64 419,7 realizzato investimenti di ampia contro i 977,6 milioni alla stessa data
Il Sole 24 Ore 0,4098 -0,49 11,21 17,8
rilevanza strategica, come dell’anno precedente. Infine,
quelli di Mondadori gli investimenti effet-
Italiaonline 2,7980 1,38 46,41 321,1 in Rizzoli Libri e tuati lo scorso anno
Banzai Media e sono stati pari 1,1
Mediaset 3,4960 -0,57 -14,94 4.129,6 di Mediaset nel Danilo miliardi di euro, in
settore radio- Pellegrino linea con il dato del
Mondadori 1,6130 -4,56 37,75 421,7
fonico, mentre 2015 (poco oltre 1 mi-
Monrif 0,1894 -0,26 0,32 28,4 in parallelo la liardo). Il patrimonio
Poligrafici Editoriale 0,1698 2,91 11,56 22,4 capogruppo netto consolidato al
Fininvest ha 31 dicembre scorso
Rcs Mediagroup 1,2440 -1,82 49,07 649,2 posto le pre- era pari a circa 4,3
messe per il miliardi.
 Mercati
20 Venerdì 30 Giugno 2017

INDUSTRIA 4.0
in edicola con
c
& Finanza
Milano -1,63%. Operatori preoccupati per la politica monetaria Bce SUL DOLLARO
L’euro
In borsa c’è nervosismo sfonda
Vendite sulle utility. Lo spread scende a 169 quota 1,14
DI GIACOMO BERBENNI ferimento di circa il 9% da DI MASSIMO GALLI

L
febbraio.
a prospettiva di una Nel resto del listino in di- Non si arresta la corsa
stretta monetaria e scesa Tod’s (-7,79% a 54,45 dell’euro, che si è spinto
di un taglio del Qe euro), su cui Equita sim ha sopra 14 dollari chiudendo
nell’Eurozona pre- ridotto l’obiettivo da 62 a la seduta a 1,1435, il livello
occupa i mercati. Le borse 56,5 euro ribadendo il rating massimo da tredici mesi.
europee, che fino a metà po- reduce. In gran spolvero Ste- Non sono bastate, dunque, le
meriggio viaggiavano in calo fanel (+23,86%), miglior ti- precisazioni arrivate merco-
frazionale, hanno poi accele- tolo dell’intero listino: anche ledì dal vicepresidente della
rato al ribasso in un crescente Montepaschi e Unicredit han- Bce, Vitor Constancio, alle
clima di nervosismo da parte no sottoscritto l’intesa per la parole pronunciate il giorno
degli operatori. A Milano il ristrutturazione del debito e precedente dal numero uno
Ftse Mib ha ceduto l’1,63% il rafforzamento patrimoniale Mario Draghi. Quest’ultimo
a 20.704 punti. Giù anche del gruppo. aveva detto che i fattori che
Parigi (-1,88%), Francoforte Per le materie prime, quo- pesano sulla ripresa dell’in-
(-1,83%), Madrid (-1,60%) e tazioni petrolifere in progres- flazione sono temporanei.
Londra (-0,51%). A New York so di circa 30 centesimi, con il Questo passaggio era
il Dow Jones e il Nasdaq ce- Brent a 47,60 dollari e il Wti stato interpretato dagli
devano rispettivamente lo poco sopra 45 dollari. Prese di osservatori come un avvi-
0,77 e l’1,61%. Lo spread Btp- Terna il 2,31%, A2A il 2,21%, zione sul settore europeo a profitto sull’oro, che perdeva cinamento alla riduzione
Bund è sceso a 169. Enel e Italgas il 2,02%. Ubs neutral dopo che ha sovra- 6 dollari a 1.243. del Quantitative easing,
A piazza Affari hanno pre- ha tagliato la raccomanda- performato il mercato di ri- © Riproduzione riservata l’acquisto di titoli nell’Eu-
valso le vendite sulle banche: rozona. Il contrordine di
Intesa Sanpaolo -1,35%, Uni- Constancio (la politica mo-
credit -1,72%, Mediobanca
-0,23%, Bper -0,54%. Si sono
Atene, torneremo ai bond anche senza Qe netaria non cambierà) ave-
va riportato due giorni fa
mosse in controtendenza L’obiettivo di medio termine della Grecia «una buona crescita» nel 2017 e nel 2018. momentaneamente la mo-
Banco Bpm (+3,45%) e Ubi è tornare sul mercato obbligazionario e ciò Nei giorni scorsi Moody’s aveva alzato il neta unica sotto 1,13. Dopo
B. (+2,38%). In linea con il sarà possibile anche senza l’inclusione dei rating della Grecia a Caa2 dal preceden- qualche ora, però, il cambio
mercato Atlantia (-1,84% titoli di stato ellenici nel programma di te Caa3 rivedendo l’outlook da stabile a con il biglietto verde si era
a 24,56 euro) dopo che gli acquisti di asset della Bce: lo ha affermato positivo. La decisione era arrivata dopo riportato vicino a 1,14. Ieri,
analisti di Banco Santander il ministro delle finanze di Atene, Euclid l’approvazione del prestito di 8,5 miliardi quindi, il nuovo picco oltre
hanno alzato la raccoman- Tsakalotos, precisando che «non vogliamo di euro ad Atene come parte del program- questa soglia.
dazione a buy, con il prezzo procedere troppo presto, ma, quando lo fa- ma di salvataggio, che darà al governo «È chiaro che la Bce non è
obiettivo che sale da 26,2 a remo, vogliamo essere sicuri che i mercati maggiori possibilità di ripagare il debito. riuscita a porre rimedio alla
28,6 euro. Gli esperti han- capiscano che è parte di una strategia». Sono inoltre migliorate le condizioni fi - confusione che i commenti
no aggiornato il modello di Klaus Regling, numero uno dell’Esm, il scali e vi sono segnali di stabilizzazione di Draghi hanno creato»,
valutazione per tener conto Fondo salva-stati, si aspetta che, se il paese dell’economia. Attualmente la valutazione affermano gli analisti di
del valore che potrebbe spri- proseguirà sulla via delle riforme, riuscirà del debito greco è di otto livelli inferiore Commerzbank. Invece per
gionarsi dal matrimonio con a riconquistare la fiducia degli investito- all’investment grade. Nick Kounis, di Abn Amro,
Abertis. Luxottica ha invece ri e a tornare sui mercati al termine del gli investitori hanno capito
lasciato sul terreno il 2,31% programma di salvataggio, fin troppo bene: «C’è stato
a 50,7 euro, nonostante che quest’anno o il prossimo. 
  
 

un chiaro cambiamento dei
Rbc abbia migliorato il target Dal canto suo, Tsakalotos 




  
 
 


toni», cioè un passo in avan-
price da 50 a 55 euro. si è detto «pienamente con-  







 




ti verso un Qe moderato.
Male il comparto delle uti- vinto» che Atene registrerà 


    

  
© Riproduzione riservata
lity: Snam ha perso il 2,41%, 
  



Quotazioni
Realtime

TA S S I E VA L U T E
Cambi Quotazioni indicative rilevate dalle banche centrali Tassi e dati macro Irs Tassi Fra Tassi Depositi
Divisa Valuta/ U.i.c. Var. Cross Ultima Prece- Variaz. Int. Rate Swap (Euro) Fra DEPOSITI
Euro prec. ass. su $ rilevazione dente assoluta Scad. Denaro Lettera Scad. Denaro Lettera Scadenza Bid Ask Scadenza Bid Ask

Corona Ceca 26,3 26,326 -0,0260 23,0439 Tasso ufficiale di riferimento 0,00 0,15 -0,15 1 anno -0,258 -0,218 9 anni 0,749 0,789 1X4 -0,352 -0,302 1 sett -0,45 -0,35
2 anni -0,159 -0,119 10 anni 0,859 0,899 3X6 -0,339 -0,289
Corona Danese 7,4367 7,4366 0,0001 6,5160 Rendistato Bankitalia(lordi) 1,14 1,11 0,03 3 anni -0,034 0,006 12 anni 1,043 1,083 1 mese -0,48 -0,38
6X9 -0,312 -0,262
Corona Norvegese 9,57 9,602 -0,0320 8,3852 Tasso Inflazione ITA 1,20 1,40 -0,20 4 anni 0,101 0,141 15 anni 1,238 1,278 9X12 -0,280 -0,230 2 mesi -0,45 -0,35
5 anni 0,237 0,277 20 anni 1,408 1,448
Corona Svedese 9,7215 9,778 -0,0565 8,5179 Tasso Inflazione EU 1,40 1,80 -0,40 1X7 -0,287 -0,237
6 anni 0,372 0,412 25 anni 1,469 1,509 3 mesi -0,43 -0,33
3X9 -0,266 -0,216
Indice HICP EU-12 102,00 102,20 -0,20 7 anni 0,502 0,542 30 anni 1,495 1,535
Dollaro Australiano 1,4868 1,4986 -0,0118 1,3027 6X12 -0,225 -0,175 4 mesi -0,40 -0,30
8 anni 0,629 0,669
Dollaro Canadese 1,4867 1,4888 -0,0021 1,3026 HICP area EURO ex tobacco 101,84 101,96 -0,12 12X18 -0,128 -0,078

Dollaro N Zelanda 1,5651 1,5648 0,0003 1,3713 Tasso annuo crescita PIL ITA 1,20 1,11 0,08
Preziosi e metalli 12x24 0,048 0,098 5 mesi -0,38 -0,28
Den. Let. Den. Let. Fra: forward rate agreement 6 mesi -0,40 -0,25
Dollaro USA 1,1413 1,1375 0,0038 - Tasso di disoccupazione ITA 12,13 12,17 -0,04
Preziosi ($ per oncia) Stagno 20025 20050
Fiorino Ungherese 310,06 309,54 0,5200 271,6727
LEGENDA TASSI Prime rate. Il prime rate Abi è la media dei tassi ai migliori clienti Oro 1245,42 1245,72 Zinco 2755,5 2756 Btp 7 mesi
8 mesi
-0,35
-0,31
-0,20
-0,16
Franco Svizzero 1,0935 1,0913 0,0022 0,9581 rilevati tra gli istituti bancari. È rilevato ogni quindici giorni, all’inizio e alla metà del mese. Argento 16,67 16,69 Monete e Preziosi (quote in €) Btp
Pil. I tassi di crescita del prodotto interno lordo riportati nella tabella sopra sono rilevati con Palladio 849,44 852,88 Sterlina (v.c) 250,44 280,07
Rand Sudafricano 14,8261 14,808 0,0181 12,9905 periodicità trimestrale. Inflazione. È la variazione dell’indice dei prezzi al consumo rilevato Scadenza Rendimento 9 mesi -0,29 -0,14
ogni mese dall’Istat. Platino 919,13 921,36 Sterlina (n.c) 251,72 285,09
Sterlina GB 0,8799 0,88525 -0,0054 0,7710 Metalli ($ per tonn.) Sterlina (post 74) 251,72 285,09 2Yr BTP -0,119 10 mesi -0,26 -0,11

Yen Giapponese 128,59 127,53 1,0600 112,6698 Il primo quotidiano Alluminio

Rame
1897 1915,5
5939,5 5940
Marengo Italiano 201,44
Marengo Svizzero 199,04
224,92
223,24
3Yr BTP
5Yr BTP
0,247
0,860
11 mesi -0,24 -0,09
Zloty Polacco 4,2489 4,2375 0,0114 3,7229 12 mesi -0,22 -0,07
finanziario italiano Piombo
Nickel
2314
9290
2315
9295
Marengo Francese 197,46
Marengo Belga 197,46
223,23
222,66
10Yr BTP
30Yr BTP
2,152
3,282

Entra nel vivo il Progetto Vivaldi che prevede l’integrazione in Intesa Sanpaolo
Banche venete, apre il cantiere
Dombrovskis: un onere considerevole per i contribuenti
E
ntra nel vivo il piano
di integrazione delle
due banche venete in
Intesa Sanpaolo. Ca’
de Sass avrebbe dato attua-
zione al Progetto Vivaldi, che
porterà la Popolare di Vicen-
za e Veneto banca nell’orbita
del gruppo guidato da Carlo
Messina. L’integrazione sarà
coordinata dal responsabile
della Banca dei territori, Ste-
fano Barrese, e dal chief ope-
rations officer, Eliano Omar
Lodesani. A giorni dovrebbe
partire anche il processo di
due diligence per definire il
perimetro di clientela della
Valdis Dombrovskis
bad bank e valutare le posi-
zioni singole. La verifica sarà
condotta da un collegio di tre
esperti indipendenti, di cui
uno nominato dal ministe-
ro, uno da Intesa e il terzo,
con funzione di presidente,
designato di comune accordo
dagli esperti nominati dalle
parti. L’esito è previsto entro
la fine dell’estate.
Intanto il vicepresidente
della Commissione europea,
Valdis Dombrovskis, ha det-
to che l’intervento sui due
istituti ha comportato «un
considerevole onere per i
contribuenti», precisando
che Bruxelles considera una
tantum i fondi stanziati dal-
lo stato. «È importante che la
situazione delle banche ita-
liane si sia risolta in modo
da non creare incertezza
finanziaria», ha aggiunto.
«Le decisioni prese sono in
linea con le nostre regole su-
gli aiuti di stato e l’Unione
bancaria. Per rendere l’aiu-
COMUNE DI VERONA
AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO
Gara n. 05/17 - Procedura aperta per l’affidamento
del servizio di di accoglienza integrata dello SPRAR
per la prosecuzione delle progettazioni a favore di
adulti per il triennio 2017/2019. - CIG 692369912A.
Offerte ricevute: 1. Aggiudicata con il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa al
RTI CIR Consiglio Italiano Rifugiati con Istituto Don
Calabria con sede a Roma, Via del Velabro, 5/A.
Importo contrattuale € 1.181.510,40 oltre I.V.A.
Aggiudicazione definitiva in data 23 maggio 2017.
Spedizione dell’avviso 9 giugno 2017.
Verona, 16 giugno 2017
IL DIRIGENTE AREA SERVIZI SOCIALE ACCOGLIENZA
Dott.ssa Maria Daniela Maellare
M E R CAT I E F I NA N Z A
Padoan, su Mps si chiude a giorni. Oggi riunione del cda
Quella di ieri è stata una giorna-
ta di trattative no stop tra governo,
Banca d’Italia e autorità europee sul
piano di ristrutturazione e rilancio
del Montepaschi. Oggi, secondo fonti
di mercato, il cda dell’istituto senese
dovrebbe prendere atto della chiusura
dell’accordo con Atlante 2 sulla carto-
larizzazione degli Npl e ricevere un
aggiornamento sul piano industriale.
Il via libera a quest’ultimo potrebbe
arrivare alla fine della prossima set-
timana col sigillo della Commissio-
ne Ue, cui spetta l’ultima parola. Il
piano di ristrutturazione prevede
una ricapitalizzazione precauziona-
le dello stato da 8,3 miliardi di euro
complessivi. L’assegno del ministero
dell’economia sarà di 5,8 mld.
I lavori di messa in sicurezza della
banca sono con ogni probabilità in
fase avanzata. Il ministro dell’eco-
nomia Pier Carlo Padoan ha detto risolto, mi auguro, nei prossimi giorni
di attendersi nei prossimi giorni una e in un modo assolutamente traspa-
soluzione della vicenda: «Il caso sarà rente e chiaro, in pieno accordo con
to di stato possibile ci deve dell’Italia decidere se aderi-
essere un burden sharing, a re ai requisiti minimi sulle
cui partecipano gli azionisti regole in materia di aiuti di
e i possessori di obbligazioni stato o optare per un burden
subordinate, che in pratica sharing più profondo. Questa
hanno perso i loro investi- decisione spetta alle autorità
menti contribuendo con 5,2 italiane».
miliardi per assicurare la li- Dombrovsiks ha quindi
quidazione delle banche, a cui evidenziato che le regole
si aggiungono 4,8 miliardi di dell’Unione bancaria europea
iniezione di cassa attraverso sono state «non un problema
l’aiuto di stato e 12 miliardi ma parte della soluzione: è
di garanzia, di cui bisogna ve- stato importante che la que-
dere quanto sarà recuperato. stione sia stata risolta senza
C’è stato un considerevole creare incertezza nel sistema
peso per i contribuenti», ha finanziario, senza trascinare
osservato il vicepresidente una situazione d’incertezza
della Commissione. «È sta- e quindi senza aumentare i
ta soprattutto una scelta costi».
Piani pensionistici europei
Arriva da Bruxelles un nuovo marchio per prodotti pen-
sionistici individuali paneuropei (Pepp). L’iniziativa è stata
messa a punto per offrire ai risparmiatori maggiori possi-
bilità di scelta quando risparmiano per la vecchiaia e per
fornire prodotti più competitivi. I Pepp avranno gli stessi
elementi standard nel continente e potranno essere offer-
ti da banche, compagnie assicurative, fondi pensionistici
aziendali o professionali, imprese di investimento e gestori
di attivi. I nuovi prodotti serviranno, quindi, a rafforzare
il piano della Commissione per un’unione dei mercati dei
capitali, contribuendo a convogliare maggiori risparmi verso
investimenti a lungo termine.
Tra i benefici per i risparmiatori, da Bruxelles evidenziano
i requisiti di informazione e norme di distribuzione rigorose,
anche online. Sarà garantito un livello elevato di protezione
nell’ambito di una semplice opzione di investimento stan-
dard. Ogni cinque anni si potrà cambiare il fornitore, sia a
livello nazionale che a livello transfrontaliero, a un costo
limitato. Il Pepp sarà trasferibile tra stati membri.
La proposta di regolamento è accompagnata da una racco-
mandazione della Commissione Ue sul trattamento fiscale
dei prodotti pensionistici individuali. Gli stati membri sono
incoraggiati a riservare ai Pepp lo stesso trattamento fiscale
concesso ai prodotti nazionali analoghi, anche se il Pepp non
soddisfa pienamente i criteri nazionali per gli sgravi fiscali.
Gli stati sono inoltre invitati a scambiare le migliori pratiche
concernenti la tassazione dei loro attuali prodotti pensioni-
stici individuali, e ciò dovrebbe favorire la convergenza dei
regimi fiscali. La proposta sarà ora discussa al parlamento
e al Consiglio europeo.
© Riproduzione riservata
Venerdì 3
30 Giugno 2017 21
le istituzioni». L’accordo con Atlante 2
è arrivato alla vigilia della scadenza
della due diligence che la banca aveva
fissato per il 28 giugno. Il fondo At-
lante, attraverso lo schema consueto,
investirebbe acquistando le tranche
junior e mezzanine, mentre sulle se-
nior interverrebbe la Gacs. Il prezzo
medio della cessione si attesterebbe
intorno al 21%. Il fondo gestito da
Quaestio sgr ha una dotazione di
circa 1,65 miliardi, che dedicherà in
toto all’operazione senese dopo essere
stato sgravato dall’onere di interveni-
re nella partita sugli Npl delle banche
venete. Anche il vicedirettore genera-
le della Banca d’Italia, Fabio Panetta,
nei giorni scorsi si era detto fiducioso
sulla chiusura positiva dell’operazione
di messa in sicurezza di Mps. Dunque,
Pier Carlo Padoan manca solo il via libera delle autorità
europee alla ricapitalizzazione precau-
zionale che porterebbe lo stato a salire
al 70% del capitale.
© Riproduzione riservata
Il ministro dell’economia molto difficile»
difficile».
Pier Carlo Padoan si è detto Infine il sottosegretario
fiducioso sul fatto che il parla- all’economia, Pier Paolo Ba-
mento voterà il decreto sulle retta, ha spiegato che la scelta
banche venete. In un’intervi- di rimborsare integralmente
sta a Class Cnbc (televisio- gli obbligazionisti, «laddove
ne del gruppo Class editori, la disciplina vigente prevede-
che partecipa al capitale di rebbe tale rimborso solo nella
questo giornale) il ministro misura dell’80%, deriva dalla
ha definito il provvedimento constatazione che, in partico-
«un atto importante per il pa- lare nelle due banche venete,
ese, indipendentemente dalla si sono verificate pratiche
posizione politica. Non voglio diffuse di cattiva gestione
considerare», ha sottolineato, che hanno portato al colloca-
«il caso in cui questo decreto mento presso il pubblico di
non fosse approvato: ci sareb- tali strumenti finanziari, in
be la clausola di rescissione chiara violazione delle regole
da parte di Intesa Sanpaolo vigenti in materia».
e saremmo in una situazione © Riproduzione riservata
Creval in Generalfinance
Creval entra nel capitale di Generalfinance con una
quota del 46,8%. Gruppo General Holding e la sua con-
trollata Generalfinance hanno infatti finalizzato l’ac-
cordo per lo sviluppo di una partnership strategica nel
settore factoring. In particolare è stato perfezionato
l’acquisto, da parte di Creval, di azioni di Gf di tito-
larità di Ggh, per un corrispettivo pari a 4 milioni di
euro. Inoltre sono avvenute la sottoscrizione e libera-
zione, sempre da parte dell’istituto valtellinese, di un
aumento riservato di capitale di Generalfinance per un
controvalore di 7 milioni, incluso il sovrapprezzo.
Inoltre Creval e Beni stabili hanno perfezionato l’ope-
razione di sale & lease back di un portafoglio di immo-
bili strumentali del gruppo bancario, costituito da 17
unità immobiliari per una superficie lorda complessiva
di circa 21.700 metri quadrati. L’iniziativa riguarda
immobili in massima parte a destinazione uffici e filiali
del gruppo Creval, prevalentemente situati a Milano
e nel resto della Lombardia, oltre ad alcune porzioni
a Roma e in Sicilia. Ciò rientra nell’ambito delle ini-
ziative finalizzate alla valorizzazione del patrimonio
immobiliare, nell’ottica di rafforzare ulteriormente i
ratio patrimoniali.
Il portafoglio immobiliare resterà nella disponibilità
delle società del gruppo Creval in virtù di contratti di
locazione con durata compresa tra nove e dodici anni
prorogabili, a discrezione del conduttore, per altri sei
anni. Per il gruppo bancario l’operazione determina, a
livello di bilancio consolidato, una plusvalenza pari a
circa 70 milioni di euro.
© Riproduzione riservata
22 Venerdì 30 Giugno 2017
M E R CAT I E F I NA N Z A
La società del gruppo Ima richiede la quotazione Promosso da Cariplo-Microsoft-Fii

Gima Tt in borsa Start-up digitali,

Il controllo rimarrà a Vacchi fondo da 100 mln
I C
ma porta a piazza Affari espansione dei multipli. La ento milioni di euro hanno già segnalato il loro in-
il promettente business dimensione del placement può per le start-up digita- teresse a partecipare all’inizia-
del packaging dei prodotti essere nell’ambito del 10% del- li italiane: è l’obiettivo tiva. Tra i futuri sottoscrittori
derivati del tabacco di nuo- la capitalizzazione di mercato del fondo di venture sono attesi «altri primari inve-
va generazione (reduced-risk di Ima». Kepler Cheuvreux, che capital annunciato da Cariplo stitori istituzionali nazionali e
product). La controllata Gima ha alzato il prezzo obiettivo su Factory e dedicato a growITup, internazionali». Il final closing
Tt, attiva in questo settore, ha Ima da 89 a 91 euro alla luce la piattaforma di Open Inno- è atteso entro la fine del 2018,
presentato a Borsa italiana la dell’acquisizione del 60% di Eu- vation creata circa un anno fa ma l’avvio dell’attività di inve-
richiesta di quotazione. L’ope- rosicma ribadendo il rating buy, in partnership con Microsoft. stimento è prevista nell’ultimo
razione dovrebbe essere realiz- stima per Gima Tt una crescita Una prima chiusura è fissata trimestre di quest’anno.
zata attraverso la vendita delle dei ricavi del 27% quest’anno, al raggiungimento di almeno «La preziosa collaborazio-
azioni di Gima Tt da parte degli del 20% nel 2018 e del 15% nel 25 milioni di euro. Fondazione ne con Microsoft, da anni al
attuali azionisti. È previsto che 2019. Cariplo, Intesa Sanpaolo e il nostro fianco, mostra che in
Ima, guidata dal presidente e © Riproduzione riservata
Alberto Vacchi Fondo italiano d’investimento Italia si può davvero provare
a.d. Alberto Vacchi, mantenga a invertire la tendenza contro
una partecipazione di control- l’aberrante livello della disoc-
lo. Bofa Merrill Lynch, Equita
sim, Mediobanca e UniCredit
Tim-Cdp, botta e risposta su Metroweb cupazione giovanile», ha com-
mentato il presidente della
Cib agiranno come joint global Botta e risposta fra Telecom Italia e la razioni di Cattaneo. Fondazione Cariplo, Giuseppe
coordinator e joint bookrunner. Cassa depositi e prestiti per la trattativa In particolare, Cassa depositi e prestiti Guzzetti.
Inoltre Equita agirà in veste di sulla cessione di Metroweb, poi aggiudicata contesta la ricostruzione del numero uno Gli ha fatto eco l’a.d. di Mi-
sponsor. a Enel che aveva costituito la concorrente di Tim sulla gara per Metroweb. Cattaneo crosoft Italia, Carlo Purassan-
Secondo un analista, la quo- Open Fiber. Fonti della società di tlc hanno aveva parlato di «richieste irricevibili»: in ta: «Il nostro paese ha enormi
tazione rappresenta una noti- precisato che le affermazioni dell’a.d. Flavio cambio della quota di controllo nella società potenzialità che possiamo
zia positiva per Ima in quanto Cattaneo, rese mercoledì alla camera sulla che ha cablato Milano in fibra, sarebbe sta- valorizzare, da una parte,
valorizzerebbe il business di vicenda Metroweb, «corrispondono alla veri- to chiesto il 100% di Telecom Sparkle. «Se promuovendo l’innovazione
Gima Tt, caratterizzato da tà» e i fatti cui si riferisce «sono avvenuti in avessi fatto una cosa del genere, avrei preso nelle nostre imprese grazie
marginalità superiore. Banca presenza di diversi testimoni, che potranno un’azione di responsabilità», aveva detto il all’innesto di nuove idee di-
Akros aggiunge che «la pro- confermare in ogni sede la proposta dello capoazienda del gruppo di tlc, visto che il gitali e, dall’altra, lavorando
spettiva di una valorizzazione scambio societario fra Metroweb e Sparkle». fatturato di Sparkle valeva in quel momen- in un’ottica di collaborazione
di questo business prometten- E questo dopo ieri che l’a.d. di Cdp, Fabio to 13 volte più di quello di Metroweb. aperta con gli attori della nuo-
te ha sostenuto il titolo (Ima, Gallia, ha definito «gravi e false» le dichia- © Riproduzione riservata va economia».
ndr) e ha alimentato la forte © Riproduzione riservata

COMUNE DI VERONA
Con riferimento al bando di gara n. 08/17
– Procedura aperta per l’affidamento
della concessione in regime di project
financing del compendio immobiliare
dell’Arsenale - CIG 7003673DC8 -
CUP I39J16000330007, si comunica
che il termine di ricezione delle offerte,
previsto per le ore 13 del 20/06/2017,
è stato prorogato alle ore 13 del
20/07/2017.
Verona, 19/06/2017
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
ing. Luciano ORTOLANI
COMUNE DI VERONA
AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO
Gara n. 04/17 - Procedura aperta per l’affidamento
del servizio di accoglienza integrata dello SPRAR
per la prosecuzione delle progettazioni a favore di
minori stranieri non accompagnati per il triennio
2017/2019. - CIG 692365198B.
Offerte ricevute: 1. Aggiudicata con il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa al
RTI Istituto Don Calabria con CIR Consiglio Italiano
Rifugiati, con sede a Verona, Vicolo Pozzo, 23.
Importo contrattuale € 1.436.602,06 oltre I.V.A.
Aggiudicazione definitiva in data 23 maggio 2017.
Spedizione dell’avviso 9 giugno 2017.
Verona, 16 giugno 2017
IL DIRIGENTE AREA SERVIZI SOCIALE ACCOGLIENZA
Dott.ssa Maria Daniela Maellare
Alia Spa - Firenze
ESTRATTO AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO –
PRATICA 328/2015
Si comunica che è stata aggiudicata la procedura di
selezione del contraente svolta ai sensi dell’art. 20
(“Appalti di servizi elencati nell’allegato II B”) del D.Lgs.
163/06 i cui estremi sono di seguito riportati.
Servizio di taglio della vegetazione infestante in 2 lotti per
una durata di 12 mesi, con opzione di proseguimento
fino ad un massimo di ulteriori 12 mesi.
- Lotto 1 affidatario ISAM Srl di Tarquinia (VT) — Servizio
di taglio sulle strade dei territori comunali di Calenzano,
Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Signa — CIG:
66558060DE – importo di aggiudicazione opzione
compresa: 539.316,00 Euro oltre IVA;
- Lotto 2 affidatario Consorzio Formula Ambiente Coop.
Sociale di Cesena (FC) — Servizio di taglio sulle strade
dei territori comunali di Bagno a Ripoli, Firenze, Greve in
Chianti, Impruneta, San Casciano Val di Pesa, Scandicci
e Tavarnelle Val di Pesa — CIG: 6655815849 - importo
di aggiudicazione opzione compresa: 984.168,00 Euro
oltre IVA.
L’avviso integrale di aggiudicazione, pubblicato
sulla G.U.U.E. S112 del 14/06/2017 (n. rif. 225948)
e trasmesso per la pubblicazione sulla G.U.R.I., è
visionabile e scaricabile, sul sito Internet www.aliaspa.
it. nella sezione “profilo del committente”.
Il Dirigente DGC, Alessandra Morandi
REGIONE MOLISE
SERVIZIO CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA
AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO
AMMINISTRAZIONE APPALTANTE: Regione Molise
– Servizio Centrale Unica di Committenza -
Via Genova 11 -86100 – Campobasso – Italia –
Tel. 0039 0874.429810, fax 0039 0874.429845,
pec: regionemolise@cert.regione.molise.it; indirizzo
internet: www.regione.molise.it
OGGETTO DELL’APPALTO: servizio di riattivazione di
carbone attivo granulare esausto, presso impianto
di potabilizzazione sito in contrada Fara in agro
di Larino (CB), gestito dalla A.S.R. Molise Acque.
Quantitativo appalto: € 294.600,00 (IVA esclusa).
CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: procedura aperta
e prezzo più basso. Date pubblicazioni del bando
originario: GUUE su GU/S S28 50418-2017-IT
del 09.02.2017; GURI su GU 5^ Serie Speciale –
Contratti Pubblici n. 17del 10.02.2017.
DATA E PROVVEDIMENTO DI AGGIUDICAZIONE:
23.03.2017 giusta Determinazione n. 1368
del 23.03.2017 del Servizio Centrale Unica di
Committenza della Regione Molise, con efficacia
dal 05.04.2017, come da nota di Molise Acque,
acquisita al protocollo della regionale col n. 40264
del 05.04.2017.
NUMERO OFFERTE RICEVUTE: 2 NOME E INDIRIZZO
AGGIUDICATARIO: SICAV S.r.l., con sede a Gissi
(CH) – Zona Industriale -C.F. e P.IVA: 00621710698
– ITF14 -pec: info@pec.sicavsrl.com; Ribasso
percentuale offerto dall’aggiudicatario: 49,30%
-Valore complessivo appaltato € 150.348,20; Data
di pubblicazione su GUUE il 14/06/2017 Data di
pubblicazione su G.U.R.I. n. 67 del 14/06/2017
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Avviso per estratto del Bando di gara
È indetta, ai sensi degli artt. 60 e 164 del
D.lgs. 50/2016 e s.m.i, procedura aperta
comunitaria, suddivisa in n° 5 Lotti, per
l’affidamento in concessione del servizio
gestione bar presso sedi universitarie, da
aggiudicare ai sensi dell’art. 95, co. 2 e 3
del medesimo decreto. Durata comprensiva
di proroga: anni n. 7 e mesi n. 6. Valore totale
stimato: € 6.035.314,65=oltre iva. Termine
di presentazione delle offerte: entro e
non oltre le ore 12.00 del 03/08/2017.
Il testo integrale del bando, trasmesso
alla GUUE il 20/06/2017, è disponibile,
unitamente alla documentazione di gara, su:
www.uniba.it/bandi-gare/servizi.
Il Direttore Generale – Federico Gallo
Centrale di Committenza tra COMUNE DI SETTIMO MILANESE ESTRATTO DI BANDO
i Comuni Di Ferentino, Fumone e Morolo Bando di gara – CIG 7117579BFD
SEZIONE I. AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Comune di
Settimo Milanese - Piazza degli Eroi, 5 cap 20019 - Settimo
Avviso di gara per l’affidamento del servizio Milanese (MI) ITALIA sito web: www.comune.settimomilanese. Il Consiglio di Amministrazione del
mi.it: Telefono +39 0233509 -270 -219 – fax +39
di refezione scolastica nella scuola materna 0257763630 Codice NUTS: ITC45; mail: r.stellari@comune.
Fondo pensione dipendenti CARISMI ha
per cinque anni - C.I.G.: 7086712BBC settimomilanese.mi.it - istruzione@comune.settimomilanese.
mi.it - Pec: protocollo@postacert.comune.settimomilanese.
Si rende nota l’indizione di procedura aperta mi.it. - SEZIONE II. OGGETTO: SERVIZIO DI TRASPORTO deliberato di procedere alla selezione
(Det. n. 432 del 26.06.2017) - da aggiudicarsi SCOLASTICO E DI TRASPORTO PER ATTIVITA’ CULTURALI.
CPV:60130000-8. Valore appalto: €474.272,73. Periodo: del soggetto al quale affidare la
dal 1 settembre 2017 al 31 dicembre 2020. - SEZIONE III.
a favore dell’offerta economicamente più
CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE: vedi documentazione gestione del Comparto Garantito.
vantaggiosa, con termine di presentazione di gara. Cauzione provvisoria: €9.485,45. pari al 2% del
corrispondente importo a base di gara. Cauzione definitiva: Il testo completo del Bando ed il
delle offerte entro il 7.08.17, ore 12.00 - l’aggiudicatario del servizio dovrà produrre adeguata garanzia
per l’affidamento in oggetto per un importo definitiva di importo pari al 10% del valore dell’appalto al Questionario possono essere richiesti
netto dell’IVA. - SEZIONE IV. PROCEDURA: aperta. Criterio di
complessivo sul quinquennio di euro aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. all’indirizzo fondopensione@carismi.it
Termine ricezione offerte: 21.07.2017 h 8:00. Gara su
€ 909.450,00 + IVA. Regole di gara su piattaforma telematica SINTEL DI ARCA LOMBARDIA.
Apertura buste 1a seduta pubblica così come indicato nel La scadenza per la presentazione
www.comune.ferentino.fr.it. disciplinare di gara. - SEZIONE VI. ALTRE INFORMAZIONI:
GUUE: 28.06.17. Documentazione gara d’appalto: tutta la documentazione
è scaricabile dal sito www.arca.regione.lombardia.it
delle candidature è fissata per le ore
Il Responsabile del procedimento della CUC www.comune.settimomilanese.mi.it. Invio alla GUUE 21.6.2017. 17.00 del 28 Luglio 2017, a pena di
Il responsabile unico del procedimento:
Dott. Franco Loi dott. Michelangelo Riva esclusione.
ACQUEDOTTO PUGLIESE S.p.A.
Via Cognetti, 36 - B A R I
Tel. n. 080/5723492 - Telefax n.080/5723018
Procedura aperta per l’affidamento del servizio
di pulizia e igiene ambientale degli uffici e locali
di AQP SpA.
Lotto 1 Sedi di Bari (Via Cognetti e Viale V.E.
Orlando) e Modugno. L’importo complessivo
dell’appalto a base di gara è di € 1.646.347,38.
Soggetto Aggiudicatario: Gruppo Servizi
Associati SpA – Roma – Italia. Importo Valore
totale del contratto: € 1.213.273,38.
Lotto 2 Comprensorio di Brindisi. L’importo
complessivo dell’appalto a base di gara è di
€ 160.111,50.
Soggetto Aggiudicatario: Miorelli Service SpA
– Mori (TN) – Italia. Importo Valore totale del
contratto: € 119.321,03.
Lotto 4 Comprensorio di Calitri della Provincia
di Avellino. L’importo complessivo dell’appalto
a base di gara è di € 95.299,28.
Soggetto Aggiudicatario: ATI Iss Italia A. Barbato
Srl (cap) - Skill Soc. Consortile. a r.l.– Noale
(VE) – Italia. Importo Valore totale del contratto:
€ 55.161,78.
L’avviso integrale è stato pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del
21/06/2017 e sulla G.U.R.I. V Serie Speciale
n. 71 del 23.06.2017, sul sito internet del
Ministero delle Infrastrutture, sul sito di questa
Società www.aqp.it e sul portale dell’A.N.A.C.
Il Procuratore della Direzione Procurement –
Dott. Francesco Tempesta

Dopo il superamento degli stress test puntano a payout pari agli utili
Banche Usa, maxi cedole
Verso riacquisti di azioni proprie ai massimi
L
e grandi banche ameri-
cane vogliono riportare i
payout sui dividendi e i
riacquisti di azioni pro-
prie ai massimi livelli da anni,
dopo che la Fed ha approvato,
nei suoi stress test, i piani di
capitale di tutte le 34 società. È
la prima volta che tutti gli isti-
tuti passano indenni le valuta-
zioni inaugurate nel 2011.
Bank of America, per esem-
pio, vuole aumentare il divi-
dendo del 60% a 0,12 dollari
a trimestre e ha già ottenuto
l’autorizzazione a riacquistare
azioni proprie per 12,9 miliardi
di dollari (11,2 mld euro). Lo
scorso anno lo aveva fatto per
7,7 mld. Citigroup è pronta a
restituire agli azionisti 18,9
miliardi di dollari (16,5 mld
euro) nel quarto trimestre,
cioè il 132% di quanto, secondo
gli analisti di Wall Street, do-
vrebbe guadagnare nello stesso
periodo. Le aspettative dei bro-
ker sul payout erano intorno al
110%. Anche Morgan Stanley e
Regions Financial sono tra le
banche che hanno approvato
payout maggiori del 100%.
JPMorgan, prima banca Usa
BREVI
Prelios. Sono terminate
le attività collegate al
mandato di advisory stra-
tegico di Mediobanca per
la migliore valorizzazione
del gruppo. Davidson Kem-
pner e Tecnoinvestimenti
hanno richiesto di accedere
ad alcune informazioni per
valutare eventuali opera-
zioni. Prelios ha precisato
di non essere a conoscenza
della possibile vendita
delle azioni da parte di
Unicredit, Intesa Sanpao-
lo e Pirelli, e di non avere
intrattenuto contatti con la
cinese Cefc.
Generali. Francesco Gae-
tano Caltagirone, secondo
azionista e vicepresidente
del gruppo triestino, ha
acquistato il 28 giugno 500
mila azioni del Leone per
circa 7,25 milioni di euro.
Ha inoltre ceduto un milio-
ne di strumenti finanziari
legati ad azioni. La sua
quota è pari al 3,59%.
Vittoria assicurazioni.
Il cda ha approvato le
modifiche statutarie dopo
l’iscrizione della control-
lante Yafa quale capogrup-
M E R CAT I E F I NA N Z A Venerdì 3
30 Giugno 2017 23
I fatti separati
dalle opinioni
Telefono 02/58219.1 - e-mail: italiaoggi@class.it
Direttore ed editore:
Pierluigi Magnaschi (02-58219207)
Condirettore: Marino Longoni
(02-58219207)
Buffett primo socio potenziale di Bofa Vicedirettore: Sabina Rodi
(02-58219339)
Dagli ultimi stress test della Fed sulle Bank of America, con in mano il 7% e un ruolo
Capo della redazione romana:
banche, Warren Buffett potrebbe emergere significativo nella governance. Oggi il primo Roberto Miliacca (06-6976028);
come primo azionista di Bank of America. azionista è il fondo Vanguard con il 6,6%. Caporedattore: Gianni Macheda
Dopo anni tormentati dagli strascichi della Berkshire aveva comprato le privilegiate di (02-58219220).
crisi, la seconda banca americana per asset Bank of America nel 2011 per 5 miliardi di Impaginazione e grafica:
ha ricevuto il via libera ad aumentare del 60% dollari (4,37 mld euro). Il deal prevede anche Alessandra Superti (responsabile)
il dividendo a 0,48 dollari ad azione. Questo, la possibilità per Buffett di rilevare 700 milio- ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122
secondo Buffett, potrebbe spingere Berkshire ni di azioni ordinarie a 7,14 dollari ciascuna: Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-
a convertire le azioni privilegiate della banca un valore inferiore a quello odierno. I warrant 58219.1; telefax 02-58317598; 00187
in suo possesso in azioni ordinarie per 17 mi- scadranno nel 2021. Roma, via Santa Maria in Via 12, tel.
06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373,
liardi di dollari (14,8 mld euro). Anche solo un Il valore del titolo Bofa è triplicato da quan- 69920374.
dividendo di 0,44 dollari pagherebbe alla so- do Buffett aveva fatto il suo investimento, Stampa: Milano, Litosud via Aldo Moro 2,
cietà più dei 300 milioni di dollari che le azioni passando da 7,6 a 23,88 dollari. Il guadagno Pessano con Bornago (Mi) - Roma, Litosud
privilegiate le garantiscono ogni anno. Questa per Berkshire è stato di 12 mld di dollari e il srl, via Carlo Pesenti 130 - Catania, Società
Tipografica Siciliana Spa, Catania, Strada
mossa farebbe di Buffett il primo azionista di dividendo da azioni privilegiate di 1,7 mld. 5ª n. 35
Concessionaria esclusiva per la
pubblicità:
per asset,
asset potrà aumentare la una percentuale in aumento denza di Donald Trump
Trump, ma Class Pubblicità SpA
cedola del 12% e avviare un dal 65% dello scorso anno. Que- subito dopo in rallentamento Direzione Generale: Milano, via
buyback da 19,4 mld di dollari. sto significa che gli istituti, in a causa dei deboli indicatori Burigozzo 8 - tel. 02 58219522
Sede legale e amministrativa: Milano, via
Anche Wells Fargo ha potuto ti- alcuni casi, potranno iniziare economici, delle sconfitte po- Burigozzo 5 - tel. 02 58219.1
rare un sospiro di sollievo pas- a ridurre i buffer di capitale litiche della Casa Bianca e Class Roma: Roma, Via C. Colombo 456
sando indenne gli stress test, che molti manager esecutivi dell’appiattimento della curva - tel. 06 69760887
dopo essere stata nell’occhio hanno ritenuto in eccesso ri- di rendimento: una dinamica Presidente: Angelo Sajeva.
del ciclone per uno scandalo spetto a quanto necessario per che pesa sui profitti. Così l’in- Vicepresidenti: Mariangela Bonatto,
Andrea Salvati, Gianalberto Zapponini.
sulle pratiche di vendita. l’assorbimento delle perdite. La dice Kbw Nasdaq Bank è sali- Vicedirettore Generale New Business
In generale le banche sot- nuova linea morbida della Fed to del 2,8% in un anno, mentre Iniziative & Eventi Speciali: Francesco
toposte a stress test puntano potrebbe supportare a lungo l’S&P 500 ha messo a segno un Rossi. Vicedirettore Generale Stampa
e Web Business: Stefano Maggini;
a payout vicini al 100% degli i titoli delle banche, già saliti +8,9%. Vicedirettore Generale TV Indoor
utili attesi per l’anno prossimo: grazie all’elezione alla presi- © Riproduzione riservata & Moving TVConsumer: Giovanni
Russo
Per informazioni commerciali: mprestileo@
class.it
CNP UniCredit Vita S.p.A. Distribuzione: Erinne srl - via
SOCIETA’ SOGGETTA A DIREZIONE E COORDINAMENTO DI CNP ASSURANCES Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel.
S.A. - SEDE LEGALE: VIA CORNALIA, 30 - 20124 MILANO (ITALIA) - IMPRESA
AUTORIZZATA ALL’ESERCIZIO DELLE ASSICURAZIONI CON PROVVEDIMENTO 58219283.
Commissione Ue alla ISVAP N° 580 DEL 26/5/97 PUBBLICATO SULLA G.U. N° 126 DEL 2/6/97 - Tariffe abbonamenti ItaliaOggi: Euro
CAPITALE SOCIALE EURO 381.698.528,64 I.V. - REGISTRO DELLE IMPRESE DI 320,00 annuale, estero euro 900 annuale:
vendita di Nuova Carife MILANO E C. FISCALE 07084500011 - P. IVA 13362170154 - ISCRITTA ALL’ALBO
Abbonamento estero via aerea.
all’istituto emiliano. DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE E RIASSICURAZIONE AL N. 1.00129
PROSPETTO SEMESTRALE DELLA COMPOSIZIONE DELLA GESTIONE SEPARATA IN EURO ItaliaOggi - Registrazione del tribunale
di Milano n. 602 del 31-7-91 - Direttore
Dobank. La Consob ha Semestre di riferimento: 1 Dicembre 2016 - 31 Maggio 2017
In conformità al regolamento ISVAP n. 38 del 3 giugno 2011 responsabile: Paolo Panerai.
approvato il prospetto Testata che fruisce dei contributi statali diretti
relativo alla quotazione CNP TopGest di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250.
in borsa. Codice Impresa: 426 Alla chiusura del semestre Alla chiusura del semestre
di riferimento di riferimento
Codice Gestione: 011 (31/05/2017) (30/11/2016) Accertamento Diffusione Stampa
certificato n. 8246 del 03/02/2017
Importi da libro mastro1 Importi da libro mastro1
Axelero. L’assemblea de- Categoria di attività
gli azionisti ha nominato il 100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 346.419.433 360.314.729
cda confermando Leonar- 300 Altre attività patrimoniali 57.101.016 57.101.016
do Cucchiarini presidente. 1000 Saldo attività della gestione separata 403.520.449 417.415.745
1
Safe Bag. L’assemblea ha al netto delle attività eventualmente iscritte, ai sensi dell’articolo 8 comma 4 del Regolamento, nell’apposita sezione
 

del libro mastro.
deliberato la distribuzione Redatto il 20 giugno 2017 www.cnpvita.it
di un milione di euro di di-
videndo straordinario, in
pagamento dal 26 luglio.
Deutsche Bahn. Il cda
della controllata Arriva
Italia ha nominato Luigi
Roth presidente.
Dow-Dupont. Dopo che Buoni Fruttiferi Postali AVVISO
Glenview Capital Mana-
gement ha spinto per effet- BFP indicizzati all’inflazione italiana
tuare cambiamenti al pia- INDICE ISTAT FOI ex-TABACCHI aprile 2017: 101,30
no di riserva post fusione, Per conoscere le serie di Buoni Fruttiferi interessate, i relativi Coefficienti di Indicizzazione e i Coefficienti Comp-
Dow Chemical e Dupont lessivi di Rimborso Lordi e Netti è possibile consultare il sito Internet di Cassa depositi e prestiti www.cdp.it
hanno dichiarato di avere BFP indicizzati a scadenza, BFPPremia e BFPEuropa
ingaggiato McKinsey per MEDIA INDICE EURO STOXX 50 giugno 2017: 3543,662
revisionare il piano di se- La media è pari alla media aritmetica dei valori ufficiali di chiusura dell’Indice Euro Stoxx 50 rilevati nei giorni 12, 13,
parazione dei business in 14, 15 e 16 giugno 2017. Informazioni sulle serie di Buoni Fruttiferi interessate, sul relativo meccanismo di indicizza-
tre compagnie. zione e sugli eventuali premi sono disponibili sul sito Internet di Cassa depositi e prestiti www.cdp.it
po, prendendo atto di essere 


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soggetta ad attività di dire- Walgreens Boots Allian-




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zione e coordinamento. ce e Rite Aid hanno deciso 


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di sostituire l’accordo di 


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Ntv. Peninsula Capital è fusione da 9,4 miliardi 


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diventato uno dei maggiori di dollari con un nuovo 


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! (
azionisti con una quota deal: Walgreens comprerà
del 13%. solo metà dei negozi Rite Cassa depositi e prestiti Capitale sociale C. F. e iscrizione al
Società per Azioni € 4.051.143.264,00 i.v. Reg. Imprese Roma
Aid per 5,18 miliardi di promuoviamo il futuro Via Goito, 4 - 00185 Roma Iscritta presso CCIAA di 80199230584
Bper. Via libera della dollari. cdp.it Roma al n. REA 1053767 P. IVA 07756511007
24 Venerdì 30 Giugno 2017
M E R CAT I E F I NA N Z A
Helvetia Vita S.p.A. - Compagnia Italo Svizzera di Assicurazioni sulla Vita S.p.A.
Sede Legale e Operativa Via G. B. Cassinis, 21 – 20139 Milano - Tel. 02 53.51.1 -
Fax 02 53.72.89 E-mail PEC: helvetiavita@actaliscertymail.it - www.helvetia.it - Capitale
Sociale € 47.594.000 i.v. Num. Iscriz. del Reg. delle Imprese di Milano, C.F. e P.I.
03215010962 - R.E.A. n. 1882793 - Iscriz. Albo Imprese di Ass. n. 1.00142 - Iscrizione
CNP Alpenbank Aggressive 108,30 23/06/2017 Albo Gruppi Assicurativi. n. d'ordine 031 - Società soggetta alla Direzione ed al
UNIT LINKED CNP Alpenbank Balanced 100,46 23/06/2017 Coordinamento della Helvetia Compagnia Svizzera d’Assicurazioni SA, Rappresentanza
CNP Alpenbank Balanced 2 107,03 23/06/2017 Generale e Direzione per l'Italia - Società con unico Socio - Imp. Autor. all'eser. delle ass.
UNIT in EURO DATA PREZZO CNP Alpenbank Dynamic 131,73 23/06/2017 sulla Vita con Provv. ISVAP n. 1979 del 4 dicembre 2001 (G.U. del 12/12/2001 n. 288)
CNP Alpenbank Substance 113,19 23/06/2017
Quality 21/06/2017 7,809 CNP CIIS Aggressivo
CNP CIIS Dinamico
103,51
102,08
23/06/2017
23/06/2017
BANCASSICURAZIONE
Progress 21/06/2017 7,375
Maximum 21/06/2017 6,032
CNP CIIS Equilibrato 101,34 23/06/2017
CNP CIIS Moderato 101,73 23/06/2017 UNIT LINKED
Global Equity 21/06/2017 6,688 CNP CIIS Prudente 102,19 23/06/2017
Global 100 21/06/2017 5,984 CNP CIIS Total Return 99,27 23/06/2017 UNIDESIO 760071 12,136 23/06/2017 UNIDESIO 760129 12,180 23/06/2017 UNIDESIO 760187 12,336 23/06/2017
Flex Equity 100 21/06/2017 12,529 CNP CIIS Essential 101,74 23/06/2017 UNIDESIO 760072 12,955 23/06/2017 UNIDESIO 760189 12,408 23/06/2017
UNIDESIO 760130 10,820 23/06/2017
Opportunità Reddito 21/06/2017 4,956 CNP CIIS Advanced 103,48 23/06/2017
CNP Aggressivo 112,33 20/06/2017 UNIDESIO 760073 13,018 23/06/2017 UNIDESIO 760139 11,881 23/06/2017 UNIDESIO 760191 10,466 26/05/2017
Opportunità Reddito Plus 21/06/2017 4,774
CNP Crescita 94,90 23/06/2017 UNIDESIO 760075 13,022 23/06/2017 UNIDESIO 760140 11,996 23/06/2017 UNIDESIO 760192 12,062 23/06/2017
Opportunità Crescita 21/06/2017 5,001
CNP Dynamic Structured Opp 106,06 20/06/2017
Opportunità Crescita Plus 21/06/2017 5,069 CNP Equilibrato 103,84 23/06/2017 UNIDESIO 760078 12,009 23/06/2017 UNIDESIO 760147 12,249 23/06/2017 UNIDESIO 760193 12,599 23/06/2017
Consultinvest Crescita 21/06/2017 5,282 CNP Fondo Interno Certius IV 103,37 23/06/2017 UNIDESIO 760080 12,524 23/06/2017 UNIDESIO 760149 12,138 23/06/2017 UNIDESIO 760201 11,759 23/06/2017
Privilege 21/06/2017 5,085 CNP Fondo Interno Certius V 51,93 23/06/2017
CNP Linea Aggressiva 113,60 20/06/2017 UNIDESIO 760082 12,284 23/06/2017 UNIDESIO 760150 12,167 23/06/2017 UNIDESIO 760202 12,604 23/06/2017
Eurovita Dynamic Allocation 21/06/2017 5,019
CNP Linea Conservativa 100,15 23/06/2017 UNIDESIO 760085 10,825 23/06/2017 UNIDESIO 760156 10,258 23/06/2017 UNIDESIO 760203 13,843 23/06/2017
Eurovita Conservative Allocation 21/06/2017 5,074
CNP Dinamico 103,07 23/06/2017
Low Volatility Plus 21/06/2017 5,154 CNP Moderato 103,18 23/06/2017 UNIDESIO 760088 12,967 23/06/2017 UNIDESIO 760157 13,454 23/06/2017 UNIDESIO 760205 10,905 23/06/2017
Platinum 1 21/06/2017 5,015 CNP Protezione 98,92 23/06/2017 UNIDESIO 760091 12,912 23/06/2017 UNIDESIO 760159 12,272 23/06/2017 UNIDESIO 760206 10,868 23/06/2017
Syncro Bilanciato 21/06/2017 5,096 CNP Prudente 104,11 23/06/2017
CNP Reddito 99,41 23/06/2017 UNIDESIO 760095 10,563 23/06/2017 UNIDESIO 760169 14,503 23/06/2017 UNIDESIO 760210 13,194 23/06/2017
Syncro Flessibile 21/06/2017 4,960
CNP Sviluppo 93,11 23/06/2017 UNIDESIO 760098 12,626 23/06/2017 UNIDESIO 760170 13,307 23/06/2017
Synchro Altamente Dinamico 21/06/2017 5,078 UNIDESIO 760216 11,506 23/06/2017
CNP WB Alternative 99,50 20/06/2017
Platinum 2 21/06/2017 4,898 Dynamic Recovery 110,39 23/06/2017 UNIDESIO 760099 11,834 23/06/2017 UNIDESIO 760174 12,643 23/06/2017
Consultinvest Investimento Reddito 21/06/2017 5,100 UNIDESIO 760229 12,027 23/06/2017
Linea Prudente 101,97 23/06/2017 UNIDESIO 760102 11,272 23/06/2017 UNIDESIO 760179 12,136 23/06/2017
Butterfly Altamente Dinamico 21/06/2017 5,335 Linea Bilanciata 102,72 20/06/2017 UNIDESIO 760234 10,076 02/06/2017
Linea Flessibile 103,93 20/06/2017 UNIDESIO 760104 11,466 23/06/2017 UNIDESIO 760180 12,317 23/06/2017
Butterfly Flessibile 21/06/2017 5,064
Linea Total Return 102,74 23/06/2017 UNIDESIO 760105 10,573 23/06/2017 UNIDESIO 760183 11,727 23/06/2017 UNIDESIO 760235 10,071 23/06/2017
Eurovita Platinum GP 21/06/2017 4,977
Linea E5T Risk Return Engineering99,62 23/06/2017
Investimento Protetto 21/06/2017 5,056 UNIDESIO 760109 11,709 23/06/2017 UNIDESIO 760185 11,695 23/06/2017 UNIDESIO 760243 10,552 23/06/2017
IB Plus Conservativa 100,14 23/06/2017
Mid Volatility Plus 21/06/2017 5,087 IB Plus Moderata 99,51 23/06/2017 UNIDESIO 760125 12,537 23/06/2017 UNIDESIO 760186 11,622 23/06/2017 UNIDESIO 760258 10,000 12/05/2017
Mid Volatility 21/06/2017 5,017 IB Plus Crescita 100,73 20/06/2017
Multi Asset Dynamic - - CB Income 100,00 26/05/2017 UNIT LINKED - FONDI INTERNI
Azionario Globale 21/06/2017 4,919
CB Cautions 100,00 26/05/2017
CB Balanced 100,00 26/05/2017 AZZOAGLIO CONSERVATIVO 6,834 23/06/2017 UNIDESIO OBBLIG. BREVE TERMINE 10,265 23/06/2017
CB Growth 100,00 26/05/2017
EUROVITA ASSICURAZIONI S.p.A. CB Dinamic Growth 100,00 26/05/2017 AZZOAGLIO DINAMICO 6,305 23/06/2017 UNIDESIO OBBLIG. MEDIO TERMINE 11,114 23/06/2017
Via Vittorio Veneto, 74 - 00187 - Roma AZZOAGLIO EQUILIBRATO 7,284 23/06/2017 UNIDESIO AZ. AREA EURO 13,631 23/06/2017
Tel. 06 474821
UNIDESIO PRUDENTE 11,853 23/06/2017 UNIDESIO AZ. INTERNAZIONALE 17,586 23/06/2017
www.eurovita.it UNIDESIO MODERATO 12,540 23/06/2017 OBBIETTIVO 03/2021 10,124 23/06/2017
UNIDESIO ATTIVO 13,349 23/06/2017 OBBIETTIVO 05/2021 10,585 23/06/2017
UNIDESIO VIVACE 13,755 23/06/2017 HIGH DIVIDEND 9,621 23/06/2017
OBBLIGAZIONARIO MISTO 10,940 23/06/2017 MEGATREND 9,265 23/06/2017
AZIONARIO EURO 10,198 23/06/2017 PICK 25 10,182 23/06/2017
AZIONARIO GLOBALE 13,644 23/06/2017 EVOLUTION 30 - -
BILANCIATO 12,772 23/06/2017 EVOLUTION 50 - -
MetLife Europe d.a.c. CONSERVATIVE 10,404 23/06/2017 EVOLUTION 70 - -
Rappresentanza Generale per l’Italia
Via Andrea Vesalio n. 6 BOND MIX 10,941 23/06/2017 FONDO OPPORTUNITA 9,934 23/06/2017
BALANCED 12,332 23/06/2017 FONDO STABILITA ARCA 9,929 23/06/2017



00161 Roma

Domani in ufficio, www.metlife.it GLOBAL EQUITY 16,033 23/06/2017 FONDO CRESCITA ANIMA 10,000 23/06/2017

macchina o motorino?
FPA SOLUZIONE PREVIDENTE - LINEE INDEX LINKED
Valorizzazione al: 27/06/2017
LINEA 1 12,150 31/05/2017 DUAL INDEX - 2012 105,955 28/06/2017
Alico Gest.Bilanc.Glob 1,497
LINEA 1 - FASCIA A 12,629 31/05/2017 DUAL INDEX - 2013 103,881 28/06/2017
Alico Gest.Azion.Glob 1,605
LINEA 1 - FASCIA B 12,388 31/05/2017 INDEX EURO DIVIDEND - 2013 112,757 28/06/2017
Alico Gest.Bilanc.Eur 1,492
LINEA 2 13,764 31/05/2017 INDEX EuroCrescita 2014 101,653 28/06/2017
Alico Gest.Azion. Eur 1,512 INDEX TOP DIVIDEND 2013 113,610 28/06/2017
LINEA 2 - FASCIA A 14,106 31/05/2017
Alico Aper.Indiciz.Eur 1,187 PIP PREVIPIU’- FONDI INTERNI
LINEA 2 - FASCIA B 14,286 31/05/2017
Alico Aper.Indiciz.Usa 1,995 PREVIMISURATO 13,903 22/06/2017
LINEA 3 13,984 31/05/2017
Alico Aper.Indiciz.Glo 1,562 PREVIBRIOSO 15,190 22/06/2017
LINEA 3 - FASCIA A 14,249 31/05/2017
Alico Aper.Indiciz.Ita 0,886 PREVIDINAMICO 14,973 22/06/2017
LINEA 3 - FASCIA B 15,445 31/05/2017
Alico Liquidita’ 1,032
CANALI TRADIZIONALI
Alico R. Prudente 1,317
Alico R. Crescita 1,264 ATTIVO SPECIFICO FPA PREVISUISSE - LINEE
VE LO DICE Alico R. Multi Comm. 0,352 HELVETIA QUATTRO.10 101,203 28/06/2017 COMPARTO CRESCITA 15,74 31/05/2017
HELVETIA THESAURA - Ed. 04-2013 110,901 28/06/2017 COMPARTO DINAMICA 14,91 31/05/2017
Alico Multi Comm. 0,373
HELVETIA THESAURA - Ed. 04-2014 98,362 28/06/2017 COMPARTO GARANZIA 16,14 31/05/2017
Alico Long Investment 0,924
FPA HELVETIA DOMANI - LINEE UNIT LINKED - FONDI INTERNI
Alico Agriculture 0,357
LINEA GARANTITA 12,333 31/05/2017 HELVETIA WORLD EQUITY 182,100 27/06/2017
Alico Metals 0,419
LINEA BILANCIATO 14,099 31/05/2017 HELVETIA EUROPE BALANCED 225,800 27/06/2017
LINEA OBBLIGAZIONARIO 13,132 31/05/2017
HELVETIA WORLD BOND 247,970 27/06/2017
LINEA AZIONARIO 11,179 31/05/2017
HELVETIA GLOBAL BALANCED 183,990 27/06/2017
PIP HELVETIA AEQUA - FONDI INTERNI HELVETIA GLOBAL EQUITY 147,400 27/06/2017

classmeteo.it HELVETIA MULTIMANAGER FLESSIBILE

HELVETIA MULTIMANAGER EQUITY

12,990

14,990
27/06/2017

27/06/2017
FONDO CONSERVATIVO
FONDO SVILUPPO
9,834
9,915
23/06/2017
23/06/2017

INDEX LINKED FONDO OPPORTUNITA 9,934 23/06/2017

HELVETIA EUROCRESCITA 100,324 28/06/2017 UNIBOND 10,145 23/06/2017

www.helvetia.it

POLAR CAPITAL FUNDS

Comparto Classe NAV Valori al Il resto,
di Azioni
Global Technology EUR 32,71 28/06/2017
scopritelo da voi.
GBP 28,73 28/06/2017
USD 37,17 28/06/2017

PER 27.000 Healthcare Opportunities EUR

GBP
USD
24,57
21,58
27,92
28/06/2017
28/06/2017
28/06/2017

LOCALITÀ
Polar Japan Fund USD 25,41 29/06/2017
Il primo magazine-device per vivere bene l’era digitale
GBP 19,58 29/06/2017 NEW
JPY 2860,09 29/06/2017
+ VELOCE DA USARE

ITALIANE
UK Absolute Return Class A EUR 12,22 18/11/2013
Class A GBP
Class A USD
10,25
16,50
18/11/2013
18/11/2013
+ MODERNO DA LEGGERE

OGNI MESE IN EDICOLA Class I EUR 12,51 18/11/2013 + BELLO DA CONDIVIDERE

E 170.000
Class I GBP 10,49 18/11/2013
Class I USD 16,89 18/11/2013 + RICCO NEI CONTENUTI

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+ FACILE DA NAVIGARE

CITTÀ NATIONALE SUISSE VITA Gruppo HELVETIA

DEL MONDO




 FONDI PENSIONE APERTI Valori in Euro al
31/05/2017


 
  Previsuisse-C.Crescita
Previsuisse-C.Dinamica
15,74
14,91
Previsuisse-C.Garanzia 16,14
 Diritto
Venerdì 30 Giugno 2017 25

 

in edicola con
c
& Fisco
Effetto delle modifiche al calendario fiscale. Ma non mancano gli intoppi e i ricalcoli

Il tax day è senza la proroga

Per la nuova scadenza non è stato necessario il rinvio
Vecchio e nuovo tax day a confronto
in rosso il vecchio tax day
DI MASSIMILANO SIRONI
gime dichiarativo), per Ivie e
si è passati dalla «derivazione
STAGIONE DEI REDDITI 2017 PUNTUALE
A luglio con la mora
Entro oggi persone fisiche, enti e società alla cassa per il pa-
gamento del saldo e del primo acconto delle imposte dovute
per i redditi 2016. Per chi sceglierà i tempi supplementari
il fisco concede invece tempo fino al 31 luglio 2017 a patto
che sia per gli importi dovuti a saldo che per quelli in ac-
conto sia applicata la maggiorazione dello 0,40% a titolo
di interesse compensativo. Dopo anni di proroghe concesse
all’ultimo minuto che avevano costretto i contribuenti ed i
loro professionisti agli straordinari, la stagione dei redditi
2017 rispetta dunque le scadenze di pagamento che restano
ancorate alle due date sopra ricordate.
L’ultima proroga, in ordine di tempo, fu concessa lo scorso
anno con il Dpcm 15 giugno 2016, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 139 dello stesso giorno, e prevedeva lo slittamen-
to dei pagamenti per i contribuenti ai quali si applicavano
gli studi di settore, rispettivamente al 6 luglio 2016 senza
maggiorazione e al 22 agosto 2016 con la maggiorazione
dello 0,40%.
Il rispetto del termine previsto per i pagamenti o meglio
l’assenza di proroga deriva da almeno due fattori.
Il primo è il rilascio in tempo utile della versione di calcolo

U
Ivafe. semplice» (o giuridica) dell’im-
n tax day senza proro- Il passato. Precedente- ponibile fiscale dal risultato
ghe. Oggi un’amplia mente tale data era stata di bilancio, alla più articolata
platea di contribuenti individuata per il giorno 16 «definizione rafforzata», in cui
è chiamata al versa- giugno: tuttavia, in questa si privilegia la sostanza econo-
mento delle imposte in auto- giornata scadevano anche i mica delle operazioni rispetto
liquidazione. Ma le proroghe versamenti per le imposte lo- alla forma contrattuale delle
degli anni passati sembrano cali (Imu e Tasi), creando un stesse. Tale cambio di para-
non essere più attuali. pericoloso ingorgo di scadenze digma (per coloro che adotta-
La situazione. L’art. e adempimenti che metteva a no i principi contabili nazio-
7-quater del dl n. 193/2016 ha dura prova operatori profes- nali) ha generato molteplici
ridisegnato (con decorrenza sionali e contribuenti. Ma la incertezze che solo in parte
dal 2017) il calendario delle vera discontinuità rispetto al hanno trovato soddisfacenti
scadenze fiscali per il versa- passato è rappresentata dal soluzioni: ciò è stato anche
mento (conseguente all’auto- fatto che dopo diversi anni di riconosciuto dal legislatore
liquidazione) proroghe
p «in che, per le società interessa-
delle imposte corsa»
co che si te da questo cambiamento ha
dirette per rendevano disposto con il dl n. 244/2016
un’amplia La consegna dei necessarie una mini-proroga al 16 otto-
platea di software nei tempi ha affinché i bre 2017 per la presentazio-
contribuenti. evitato le richieste di contribuen-
c ne dei modelli Redditi e Irap.
Questa esi- rinvio dei professio- ti tenessero La seconda questione attiene
genza (che era nisti e delle imprese conto
c delle alle modifiche in materia di
stata in pas- variazioni
v in aiuto alla crescita economica
sato avvertita corso
co d’anno che, dopo la recente conver-
anche tra gli (o fosse loro sione in legge del dl 50/2017 a
ssionali) na- consentito di adeguarsi
operatori professionali) ade alle opera della legge 96/2017, ha
sce dalla più generalizzata risultanze di Gerico per gli obbligato moltissimi contri-
esigenza di un riordino del studi di settore), questo «tax buenti a rivedere le modalità
calendario degli adempimen- day» 2017 rispetta la scaden- con cui avevano proceduto a
ti fiscali, evitando sovrapposi- za originariamente prevista calcolare gli acconti Ires/Ir-
zioni particolarmente onerose dal legislatore. pef. Infatti queste variazioni
o scadenze troppo ravvicinate. I punti aperti. Tuttavia, (ancorché entrino in vigore nel
Il nuovo «tax day» è stato indi- anche quest’anno non manca- 2017 per i soggetti con periodo
viduato per il 30 giugno 2017 no incertezze circa la corretta d’imposta solare) hanno, per
(con possibilità di posticipare determinazione delle imposte espressa previsione legislati-
di 30 giorni, mediante una da versare. Su tutte, si consi- va, un impatto sugli acconti
ridotta maggiorazione dello derino due questioni. La prima da versare (il 30/06/0217),
0,4%, si veda tabella) per il attiene all’introduzione (tra- creando dunque un effetto
versamento delle imposte sui mite il dlgs n. 139/2015) delle anticipatorio a ridosso del
redditi, delle relative addizio- nuove disposizioni sul bilancio tax day: per tale motivo si è
nali, dell’Irap, delle imposte che, per le società di capita- reso necessario a pochi giorni
sostitutive su talune catego- li (con la rilevante eccezione dalla scadenza provvedere a
rie di redditi (per es.: locazioni delle micro-imprese) hanno controllare i conteggi già effet-
da cedolare secca, plusvalenze rilevanti ripercussioni anche tuati e rivederli alla luce della
da attività finanziarie in re- per gli aspetti fiscali, poiché differente disciplina Ace.
del software Gerico 2017. Negli anni scorsi erano stati pro-
prio gli studi di settore, o meglio il ritardo nel rilascio del
relativo software di calcolo, una delle cause principali del
rinvio dei termini di pagamento. Quest’anno - curiosamen-
te l’ultimo nel quale si applicano gli studi di settore - Geri-
co 2017, si è reso disponibile già dai primi di aprile senza
creare alcun tipo di intralcio ai calcoli delle imposte.
Il secondo fattore da considerare è lo slittamento d’ufficio
ed a règime, dei termini di pagamento al 30 giugno e al
31 luglio disposto dal decreto legge 193/2016 che, di fatto,
ha concesso 15 giorni in più ai contribuenti rispetto alla
data del 16 giugno (e 16 luglio) in vigore fino allo scorso
anno.
Oltre a questi fattori di tipo prettamente tecnico è dove-
roso anche precisare che nessuna proroga ai termini di
pagamento è stata concessa perché nessuna proroga è
stata richiesta.
Eppure, a ben vedere, anche quest’anno motivi di ordine
tecnico e giuridico per concedere più tempo ai contribuenti
erano senz’altro presenti. Senza voler entrare troppo nel
merito delle questioni aperte basterebbe soltanto ricor-
dare che il decreto legge n. 50/2017, nella sua versione
definitiva, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23
giugno scorso e che al suo interno vi sono norme che im-
pattano direttamente sulle dichiarazioni dei redditi 2017.
Si pensi, ad esempio, alle disposizioni del decreto in tema
di rideterminazione degli acconti Ires a seguito delle va-
riazioni dell’aliquota dell’aiuto alla crescita economica (c.d.
Ace) o alle nuove limitazioni all’utilizzo in compensazione
dei crediti emergenti dalle dichiarazione dei redditi 2017.
Si tratta di situazioni che, secondo quanto previsto dal
primo comma dell’articolo 3 della legge n. 212 del 2000,
non potrebbero applicarsi alle dichiarazioni in corso, ma
soltanto a quelle da redigere a partire dal periodo d’im-
posta successivo a quello in corso alla data di entrata in
vigore delle disposizioni (Redditi 2018). Come sappiamo
però le norme dello Statuto del contribuente non prevedono
sanzioni nell’ipotesi del loro mancato rispetto e finiscono
così per essere, nella maggior parte dei casi, soltanto delle
disposizioni di principio che il nostro legislatore, purtroppo
e sempre più spesso, disattende. E così tutti alla cassa. Oggi
è l’ultimo giorno per i pagamenti senza maggiorazione. Per
chi si aspettava una proroga, magari in zona Cesarini, sarà
per la prossima volta.
Andrea Bongi
26 Venerdì 30 Giugno 2017
G I U ST I Z I A E S O C I E TÀ
La Guardia di finanza avvia i controlli sull’agevolazione erogata ai diciottenni

Mercato nero del bonus cultura

Card di 500 euro acquistate per un valore inferiore
CRISTINA BARTELLI
DI
E
siste un mercato nero
delle card del bonus
cultura, i 500 euro
stanziati dal governo
per i diciottenni da spendere
in beni legati alla cultura. E
la Guardia di finanza ha ac-
ceso i suoi fari investigativi
sul fenomeno. In una
circolare del III repar-
to operazioni si è preso
atto di segnalazioni sulle
possibili indebite perce-
zioni del bonus cultura
(introdotto con la legge
di Bilancio 208/2015)
per il 2016 e poi esteso
anche per il 2017 (legge
232/2016).
Il contributo dal valore
di 500 euro è riservato ai
diciottenni residenti in
Italia. Dopo la registra-
zione online è assegna-
ta una carta elettronica
di importo di 500 euro
spendibile presso esercenti
convenzionati per l’acquisto
di beni e servizi specificata-
mente individuati.
Il meccanismo prevede che
l’esercente si registra onli-
ne allo portale www.18app.
italia.it e una volta perfezio-
nato l’acquisto all’operatore
è rimborsato l’importo del
bene/servizio ceduto da parte
di Consap, spa.
I beni che rientrano nella
agevolazioni sono biglietti per
il teatro, biglietti del cinema
e di spettacoli, acquisto di li-
bri, ingressi a musei, mostre,
monumenti e parchi naturali,
acquisto di musica registra-
ta, corsi di musica, teatro o
di lingua straniera.
Il problema sorge, secondo
quanto riporta la Guardia di
finanza nella circolare, dal
comportamento non corretto
di alcuni operatori economici
che anziché procedere alla
vendita dei beni ammessi,
acquisterebbero con denaro
contante in misura inferiore
al valore del contributo,
la bonus card per conse-
guire un illecito vantag-
gio economico.
Non solo. Le truffe ai
danni del bonus cultura
si configurerebbero an-
che nella cessione agli
interessati di beni non
rientranti nelle catego-
rie ammesse al beneficio
(la circolare riporta a ti-
tolo di esempio i telefoni
cellulari). La Gdf dunque
nelle prossime settimane
si attiverà in collabora-
zione con il ministero per
i beni e le attività cultu-
rali per avviare delle verifi-
che ad hoc proprio in virtù del
rilievo sociale dell’erogazione
del bonus.
© Riproduzione riservata
Giochi, il 21 novembre
decide la Consulta
È previsto per il prossimo 21 novembre il giudizio
della Corte costituzionale rispetto alla legittimità
dell’articolo 1 comma 649 della legge di Stabilità
2015 che prevedeva un prelievo straordinario di
500 milioni di euro a carico della filiera degli appa-
recchi da intrattenimento. La Corte sarà chiamata
a valutare se la norma sia in linea con i principi di
ragionevolezza, uguaglianza e libertà di iniziativa
economica poiché la misura è stata oggetto di ri-
corsi al Tar da parte degli operatori del settore.
Molti di questi infatti, hanno deciso non versare
la cifra dovuta poiché ritenuta illegittima creando
in tal modo un mancato introito erariale a favore
dello stato pari 160 milioni di euro. Inoltre la norma
che prevedeva un prelievo obbligatorio anche per
i successivi cinque anni, è stata sostituita, tramite
la legge di Stabilità 2016, da una tassazione più or-
ganica basata soprattutto sull’aumento del prelievo
erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento.
A rimanere aperta, pertanto, è la questione relativa
al versamento della quota 2015 corrisposta solo da
una parte della filiera che rimane in attesa di capi-
re se anche gli altri operatori dovranno procedere
al versamento richiesto dagli uffici del ministero
dell’economia.
Pasquale Quaranta
© Riproduzione riservata

BREVI ASTE ONLINE

Stancarsi del matrimonio
non giustifica l’amante
Stancarsi di un matrimonio non giustifica l’amante e
l’abbandono della casa. Lo spiega la Corte di cassazione,
nell’ordinanza 15079/2017 del 19 giugno, che ha curato
un curiosissimo caso di addebito della separazione. Un
uomo chiedeva a viva voce l’addebito della separazione
coniugale nei confronti dell’ex moglie, avendo intratte-
nuto lei una relazione extraconiugale e abbandonando
la residenza di famiglia senza il consenso dell’ex mari-
to. Il motivo principale del rigetto del ricorso consiste
nel fatto che, alla luce dei fatti, non sono stati trovati
elementi fondanti di intolleranza, maltrattamenti o re-
ati, che avrebbero giustificato il comportamento della
donna. Semplicemente, come confermato dall’ordinanza,
il motivo principale era «una certa “stanchezza” della
moglie verso la vita coniugale». La Corte ha ritenuto
completamente infondato questo motivo, specificando
che «l’allontanamento dalla residenza familiare, ove at-
tuato senza il consenso dell’altro coniuge, a meno che
sia avvenuto per giusta causa», spiegano gli ermellini,
«costituisce violazione di un obbligo matrimoniale che
dà luogo necessariamente a cessazione della convivenza
ed è conseguentemente causa di addebito della separa-
zione». Senza una prova concreta, reale e soprattutto
valida, della causa che costringerebbe una moglie ad
abbandonare il tetto coniugale per allontanarsi dalla
vita matrimoniale, non può essere evitato l’addebito del-
la separazione. «L’inosservanza dell’obbligo di fedeltà
coniugale richiede comunque la prova, da parte di chi
richiede l’addebito, del nesso di causalità con l’intol-
lerabilità della convivenza», confermano i giudici del
Palazzaccio, «prova che può essere data anche in via
presuntiva», perché «l’apprezzamento circa la respon-
sabilità di uno o di entrambi i coniugi nel determinarsi
della intollerabilità della convivenza è istituzional-
mente riservato al giudice di merito e non può essere
censurato in sede di legittimità in presenza di una mo-
tivazione adeguata». Infine i giudici, in maniera preci-
sa, interpretano il «motivo» di ricorso dichiarando che
«la critica circa la omessa,
L’ordinanza sul insufficiente e contraddit-
toria motivazione (sull’ad-
sito www.italiaog- debito della separazione) è
gi.it/documenti preclusa».
Francesco Barresi
Il Tar Veneto ha annullato l’ordinan-
za comunale di Battaglia Terme, in
provincia di Padova, con cui nel 2010
erano stati introdotti severissimi limiti
orari all’uso di apparecchi da gioco: il
provvedimento, riferisce Agipronews,
prevedeva il divieto di accensione a
eccezione delle fasce orarie 11-14 e
18-20 di martedì, giovedì, venerdì e
domenica.
Ubi Banca ha presentato Trust in Li-
fe, il primo trust di un istituto di credito
italiano in attuazione della legge sul
Dopo di Noi. L’offerta è inserita nel con-
testo del progetto di partnership «Du-
rante e dopo di noi» in cui a Ubi Banca
si affiancano Anffas onlus e Gruppo
cooperativo Cgm. Trust in Life si fonda
su due pilastri: da una parte il progetto
di Vita, programma a sostegno delle
persone con disabilità realizzato da
Anffas e Cgm al termine di un percorso
di co-progettazione tra i beneficiari, le
famiglie e gli operatori del Terzo setto-
re; dall’altra il trust multibeneficiario
predisposto da Ubi Trustee per gestire
le risorse economico-finanziarie ed im-
mobiliari integrandole con i patrimoni
familiari/personali, grazie al supporto
di Ubi Comunità.
La commissione giustizia della
camera dei deputati ha avviato ieri in
sede referente, con abbinamenti, l’esame
di sette proposte di legge sulla tutela
penale e civile degli animali a prima
firma della presidente del Movimento
animalista Michela Vittoria Brambilla,
alcune presentate già all’inizio della
legislatura. Tra i progetti firmati dall’ex
ministro, quello che innalza le pene per
maltrattamento e uccisione di animali,
quello che introduce l’aggravante per il
furto di animali d’affezione e quello che
tutela gli animali sequestrati.
Avvisi di vendita,
specifiche tecniche
e requisiti minimi
DI GABRIELE VENTURA
Nuove istruzioni per le aste giudiziarie on-
line. Il ministero della giustizia ha infatti
pubblicato le specifiche tecniche relative
al portale delle vendite pubbliche e alle
vendite telematiche, in previsione della
sua prossima attivazione e per consenti-
re a tutti i soggetti coinvolti l’adozione
delle necessarie misure organizzative e
l’adeguamento delle infrastrutture te-
lematiche. Si tratta, in particolare, di
due provvedimenti. Il primo riguarda
le informazioni minime relative ai dati
da pubblicare nei siti internet destinati
all’inserimento degli avvisi di vendita. Il
secondo disciplina invece le specifiche
tecniche relative alle vendite telemati-
che e contiene l’indicazione dei requisiti
tecnici per il gestore della posta elettro-
nica certificata per la vendita telemati-
ca. Il ministero della giustizia ricorda
poi che le norme relative agli obblighi
di pubblicazione sul portale delle ven-
dite pubbliche e quelle a esse connesse
si applicano non prima che siano decorsi
trenta giorni dalla pubblicazione in Gaz-
zetta Ufficiale delle specifiche tecniche.
Inoltre, con decreto del ministro della
giustizia è accertata la piena funzionalità
del portale, operativo a decorrere dalla
pubblicazione del decreto nella Gazzetta
Ufficiale. Il medesimo decreto stabilisce
anche che la richiesta di visita degli immo-
bili è formulata esclusivamente mediante il
portale delle vendite pubbliche a decorrere
dal novantesimo giorno successivo alla pub-
blicazione nella G.U. del decreto.
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Cassazione su una vertenza riguardante un accertamento in materia di registro
Fisco, al bando il copincolla
È legittimo l’appello contro argomentazioni ripetute
DI BENITO FUOCO
I
n tema di contenzioso
tributario è legittimo
l’appello ove l’ammini-
strazione finanziaria si
limiti a ribadire e riproporre
le stesse ragioni e argomen-
tazioni poste a sostegno della
legittimità del proprio opera-
to; tuttavia, l’esame congiun-
to della sentenza impugnata
con l’appello, dovrà includere,
insita, la critica alla decisio-
ne della Commissione pro-
vinciale. Sono le conclusioni
che si leggono nell’ordinanza
n. 16037/2017 emessa dalla
sezione sesta della Corte di
cassazione del 27 giugno. La
vertenza riguarda un accer-
tamento di valore di un im-
mobile ai fini delle imposte
di registro emesso dall’Agen-
zia delle entrate di Monza
Brianza. La Ctp di Milano
aveva accolto il ricorso del
contribuente, mentre la Ctr
aveva dichiarato inammissi-
bile l’appello dell’ufficio. Per
i giudici regionali meneghini
l’appello difettava di specifi-
cità dei motivi di impugna-
zione. Nell’impugnazione,
infatti, erano state riproposte
le stesse argomentazioni svol-
te in primo grado a sostegno
dell’atto impugnato. La cas-
sazione ha accolto il ricorso
erariale e rinviato alla Com-
missione regionale in diversa
composizione per un nuovo
esame. La Corte ha precisato
che, per integrare una valida
impugnazione di una sen-
tenza, il ricorrente non deve
proporre «nuovi motivi» ma
«motivi specifici di impugna-
zione»; il Collegio aggiunge
che dall’esame degli atti, per
la legittimità della proposi-
zione, nella comparazione
tra la sentenza impugnata e i
motivi di impugnazione dovrà
potersi rilevare la specificità
dei motivi implicita ed insita.
Nel caso trattato, i giudici di
Piazza Cavour hanno rilevato
che, con la riproposizione dei
motivi di accertamento, l’uffi-
cio ha confutato il fulcro cen-
trale della rettifica di valore;
infatti, a fronte della poten-
zialità edificatoria dell’area
in ragione della già esistente
concessione edilizia, i giudi-
ci provinciali, accogliendo il
ricorso, avevano valorizzato
la perizia di parte. L’appello
dell’Agenzia, quindi, sia pure
riproponendo gli stessi moti-
vi (alla data dell’atto l’area
possedeva una maggiore
potenzialità edificatoria in
ragione della concessione
edilizia), l’appello conteneva
una specificità implicita in-
sita, che ne ha legittimato la
proposizione.
Le decisioni sul
sito www.italiaog-
gi.it/documenti
I M P O S T E E TA S S E Venerdì 30
3 Giugno 2017 27
L’INTERVENTO SULLE CONTROVERSIE IN MATERIA DI TRIBUTI TERRITORIALI
Condono, l’ultima parola spetta agli enti locali
L’ultima parola spetta agli enti territo- meno la definizione agevolata delle cau- invece collegate al tributo accertato,
riali per istituire il condono delle contro- se pendenti innanzi ai giudici tributari, non è dovuto nulla qualora il relativo
versie sui tributi da loro amministrati. perché dalla formulazione letterale del rapporto sia stato già definito in altro
L’articolo 11 della manovra correttiva (dl comma 1-bis emerge chiaramente che i modo. Possono essere rottamate solo le
50/2017), in sede di conversione in legge, benefici del condono sono quelli imposti controversie instaurate entro una certa
estende la definizione agevolata delle liti dalla norma di legge, così come i tempi e data. L’articolo 11 ne limita l’applicazio-
fiscali anche a quelle in cui sono parti gli le modalità per il suo perfezionamento. ne ai ricorsi notificati entro la data di
enti locali, sempre che gli stessi manife- La disposizione in esame, infatti, non la- entrata in vigore del decreto 50, vale a
stino l’intenzione di chiudere il conten- scia margini di manovra. Si ritiene che dire entro il 24 aprile 2017. Sempre che,
zioso con regolamento da emanare entro l’ente territoriale possa almeno stabilire naturalmente, nel momento in cui viene
il prossimo 31 agosto. Il beneficio per i autonomamente il termine per la presen- presentata l’istanza di condono il proces-
contribuenti è limitato all’esclusione del- tazione della domanda da parte degli in- so non si sia concluso, con l’emanazione
le sanzioni irrogate con l’atto impositivo teressati tenuto conto, tra l’altro, che la di una pronuncia definitiva.
e agli interessi di mora. norma di legge come termine prevede il Anche i tempi per il pagamento sono
Dunque, in sede di conversione in legge 30 settembre 2017, cioè appena un mese dettati dalla norma di legge. Gli importi
del dl 50 viene estesa la definizione age- dopo il termine ultimo per l’emanazione dovuti sono dilazionabili in 3 rate, ma
volata alle controversie in cui sono parti del regolamento locale. È evidente che solo se superano i 2 mila euro. La prima
gli enti territoriali, sebbene viene lasciato queste condizioni rendono difficoltosa scadenza è fissata al 30 settembre, con il
alle amministrazioni il potere di valutar- l’adesione alla sanatoria. pagamento del 40% del dovuto; lo stesso
ne l’opportunità, così come già previsto In particolare, le cause in cui sono parti importo va versato entro il 30 novembre.
dal decreto legge «fiscale» (193/2016) per gli enti, pendenti in ogni stato e grado del Infine, il residuo 20% deve essere paga-
la rottamazione delle ingiunzioni di pa- giudizio, anche innanzi alla Cassazione, to entro il 30 giugno del prossimo anno.
gamento. In base all’articolo 11, comma una volta adottato il regolamento, posso- Ogni singola controversia, per la quale
1-bis, la scelta va operata con regolamen- no essere definite su richiesta dei sogget- occorre fare riferimento a ciascun atto
to, atto adottato dal consiglio comunale, ti interessati, pagando il tributo dovuto impugnato, richiede un separato ver-
entro il 31 agosto. È incomprensibile il e gli interessi da ritardata iscrizione a samento. Il condono si perfeziona con il
motivo per cui sia stato fissato il termi- ruolo. Sono escluse solo le sanzioni e gli pagamento delle somme dovute o della
ne di scadenza a fine agosto, che impone interessi di mora. Se la causa verte solo prima rata. Se non ci sono importi da
all’ente di operare la scelta in piena esta- sugli interessi di mora o sulle sanzioni versare è sufficiente la presentazione
te, con tutte le difficoltà del caso. non collegate al tributo, per chiudere la della domanda. Il diniego della defini-
La facoltà delle amministrazioni locali partita è necessario pagare il 40% delle zione è impugnabile entro 60 giorni.
è solo quella di stabilire se istituire o somme contestate. Se le sanzioni sono Sergio Trovato
La modella deve provare Fabbricato e terreno,
perché non paga l’Irap cessioni ben distinte
Il giudice di merito non può desumere l’esistenza di Ai fini fiscali, la cessione di un fabbricato non corrisponde
un’autonoma organizzazione dal solo fatto che l’esercen- a una cessione di terreno edificabile generatore di plusva-
te un’attività artistica o sportiva si avvalga di un agente, lenze, anche se il fabbricato è datato e non in buono stato
ovvero stipuli contratti con una società organizzatrice di di conservazione. Lo ha stabilito la sezione sesta della
spettacoli e sponsorizzazioni. Laddove però manchi del Cassazione nell’ordinanza 15920/17 del 26 giugno scorso.
tutto un’indagine sulla natura, struttura e funzione dei È illegittimo, dunque, l’avviso di accertamento con cui
vari rapporti giuridici, la pretesa non può essere annullata le Entrate intendano recuperare la plusvalenza, quando
tout court. Così si è espressa la Cassazione con ordinanza l’atto abbia avuto ad oggetto un fabbricato, seppur fati-
n. 15453 del 21/6/2017. Nel caso di specie, nell’ambito di scente, tassabile secondo gli accertatori in base alla nuova
un contenzioso relativo alla soggezione Irap di una nota potenzialità edificatoria del sottostante terreno, previa
fotomodella e attrice, la Suprema Corte ha dunque rile- demolizione dello stabile. La vertenza trae origine da un
vato che l’onere della prova sull’esistenza di requisiti per accertamento con cui le Entrate di Ferrara intendevano
ottenere l’esonero dell’imposta regionale sulle attività assoggettare a tassazione una plusvalenza maturata in
produttive fosse a carico della contribuente. In un analogo sede di cessione di area edificabile, a norma dell’art. 67,
precedente del 2015 (Cass. 1545/2015) la Suprema cor- co. 1, lettera B) del dpr 917/86, non dichiarata al fisco. Op-
te aveva invece concluso per l’illegittimità della pretesa. ponendo l’accertamento, i contribuenti palesavano che si
In tali contenziosi il punto dirimente, ai fini della indivi- trattava della cessione di un fabbricato detenuto da oltre
duazione del presupposto impositivo Irap è rappresenta- 5 anni, non assoggettabile a tassazione ex art. 67, comma
to comunque dal fatto se la modella si avvalga o meno, primo, lett. B), parte prima; a differenza di quanto avviene
nell’esercizio della propria attività, della collaborazione per le aree edificabili, regolate dalla seconda parte della
di un’agenzia che si occupi della promozione e sfruttamen- citata lett. B). La Commissione provinciale di Ferrara, a
to della sua immagine. Nella sentenza del 2015 i giudici cui ricorrendo si erano rivolti i contribuenti accoglieva i ri-
di legittimità avevano evidenziato che l’agenzia di cui la corsi riuniti. L’ufficio insisteva nella pretesa appellando la
contribuente si avvaleva non forniva in realtà prestazioni sentenza, che veniva accolta dal collegio regionale. Contro
che facessero capo all’organizzazione della stessa contri- questa decisione i contribuenti ricorrevano in cassazione.
buente, fornendo invece, sulla base di un mandato senza In materia di imposte sui redditi, osservano gli ermellini,
rappresentanza, servizi prodotti in totale autonomia ri- sono soggetti a tassazione separata quali redditi diver-
spetto alla committente. Servizi, peraltro, il cui oggetto si le plusvalenze realizzate a seguito di cessioni a titolo
(promozione dell’immagine e procacciamento e gestione oneroso di terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria
dei contatti professionali) non incideva sul contenuto secondo gli strumenti urbanistici vigenti al momento della
dell’attività professionale della contribuente, ma ne re- cessione, non anche di terreni su cui insiste un fabbricato,
stava estraneo, come restano per esempio normalmente ancorché, come nella specie le parti ne abbiano previsto
estranei all’opera di qualunque professionista i servizi di la demolizione unitamente alla successiva edificazione, da
assistenza legale o fiscale. Nel caso oggetto della sentenza parte dell’acquirente, di un nuovo immobile da trasferi-
in commento, però, evidentemente, era mancata proprio re in proprietà all’alienante, non potendo la potenzialità
l’analisi dei rapporti giuridici tra modella e Agenzia, al fine edificatoria dipendere da elementi la cui realizzazione
appunto di rilevarne l’indifferenza o meno in termini di è futura ed eventuale, rimessa, peraltro, ad un soggetto
autonoma organizzazione della contribuente. diverso da quello interessato all’imposizione.
Giovambattista Palumbo Benito Fuoco e Nicola Fuoco
28 Venerdì 30 Giugno 2017
I M P O S T E E TA S S E
In G.U. il dpecm sulla nuova Equitalia, ente pubblico economico Sciopero
alle Entrate
Riscossione c’è lo statuto Braccia incrociate oggi
per circa 800 funziona-
ri ex incaricati dirigenti

Accesso ai dati fiscali con una convenzione dell’Agenzia delle en-

trate e ora inquadrati
come posizioni orga-
DI CRISTINA BARTELLI delibera del comitato di gestio- dicontare alla sorella mag- nizzative temporanee

L’
Agenzia delle entra-
te-Riscossione, ente
pubblico economico è
un ente strumentale
dell’Agenzia delle entrate, sot-
toposta a vigilanza e indirizzo
del ministro dell’economia e
delle finanze ma con autono-
mia di organizzazione, gestio-
ne e contabilità. Esercita le
funzioni relative alla riscossio-
ne la cui titolarità è attribuita
all’Agenzia delle entrate, ef-
fettua la riscossione mediante
ruolo e può effettuare le atti-
vità di riscossione spontanea
delle entrate, tributarie e pa-
trimoniali delle amministra-
zioni locali. Il patrimonio della
neonata Agenzia è rappresen-
tato da un fondo di dotazione
costituito dal patrimonio netto
consolidato del gruppo Equita-
lia al 30 giugno 2017. Le va-
riazioni dell’aggio (modello di
remunerazione) sono delibera-
te dal comitato di gestione su
proposta del presidente che è
il direttore dell’Agenzia delle
entrate. Infine il presidente
della neonata Agenzia, previa
RISOLUZIONE
ne, può proporre assunzioni e
licenziamenti dei dipendenti
dell’Agenzia e provvede alla
nomina dei dirigenti.
È questo in sintesi il Dna
della nuova Agenzia delle en-
trate-Riscossione contenuto
nello Statuto, approvato con
decreto della presidenza del
consiglio dei ministri e pubbli-
cato sulla Gazzetta Ufficiale n.
150/17.
Criteri per i corrispettivi
dei servizi prestati. I criteri
per assicurare il funzionamen-
to dei servizi della riscossione,
disciplinati dall’articolo 11 del
dpcm, «sono remunerati con
il riconoscimento alla stessa
Agenzia degli importi inerenti
agli oneri di riscossione e di
esecuzione previsti dalla nor-
mativa vigente.
Circolari e documenti
in consultazione. Saranno
pubblicati in consultazione
gli atti di rilevanza generali
in un’apposita sezione del sito
internet. I soggetti interessati
potranno dunque, inviare le
loro osservazioni e proposte di
modifica. È il comitato di ge-
K.o. la delibera presa dopo il termine di approvazione
Ernesto Maria Ruffini
stione a selezionare gli atti di
rilevanza generale meritevoli
di consultazione pubblica.
Rapporti con l’Agenzia
delle entrate. Una conven-
zione regolerà i rapporti di
buon vicinato tra i due soggetti
per quel che riguarda la con-
divisione delle banche dati e
delle informazioni necessarie
allo svolgimento del servi-
zio di riscossione. L’attività
è soggetta a monitoraggio
dell’Agenzia delle entrate e
sulla riscossione l’Agenzia
della riscossione dovrà ren-
giore.
Personale. L’Agenzia su-
bentra a titolo universale nei
rapporti di lavoro dei dipen-
denti di Equitalia. Il persona-
le è trasferito senza soluzione
di continuità e mantiene la
posizione giuridica economia
e previdenziale. Il rapporto di
lavoro ha natura privatisti-
ca e si applicano i contratti e
gli accordi collettivi in vigore.
Il presidente del nuovo ente
nonché direttore dell’Agenzia
delle entrate, previa delibe-
ra del comitato di gestione,
provvede alle assunzioni e ai
licenziamenti dei dipendenti
e dei dirigenti dell’Agenzia.
Provvede alle nomine dei diri-
genti, sottoponendo quelle re-
lative alle strutture di vertice
alla valutazione preventiva del
comitato di gestione
Il testo dello sta-
tuto sul sito www.
italiaoggi.it/docu-
menti
(Pot) e prorogati nelle
loro funzioni fino al 30
giugno 2018 dalla ma-
novra correttiva (legge
96/17). Non solo la pro-
testa estesa a tutti i
funzionari delle agenzie
fiscali potrebbe arriva-
re anche ai dirigenti di
ruolo dell’Agenzia del-
le entrate e dunque a
bloccare le attività non
solo della sede centra-
le ma anche delle dire-
zioni regionali. Oggi è
il tax day e sebbene i
versamenti avvengono
su piattaforme tele-
matiche o in banca, i
servizi di assistenza e
consulenza potrebbero
risultare rallentati e
con disagi per i contri-
buenti.
La forma di protesta
scelta è quella di non
recarsi in ufficio. Cia-
scuno degli aderenti, e
Unadis (sindacato del-
la dirigenza) stima una
adesione elevata, invie-
rà via e mail una lettera
al presidente del consi-
glio dei ministri Paolo
Gentiloni, al direttore
dell’Agenzia delle en-

Polizze vita, Nuova tariffa Tari entro

trate, Ernesto Maria
Ruffini, alla direzione
centrale dell’Agenzia
dare notizia e a tutte le istituzioni
competenti. Insieme

alla stipula il bilancio di previsione alla lettera manderan-

no anche il loro curricu-
lum, per dimostrare che
si tratta di gente com-
DI MICHELE DAMIANI DI ILARIA ACCARDI dell’economia e delle finanze nell’esercizio petente, specializzata
del potere riconosciutogli dall’art. 52, com- e qualificata a ricoprire

Il beneficiario di una polizza
vita deve essere informato
dalla compagnia di assicura-
zione della stipula della po-
lizza stessa. È quanto previ-
sto dalla risoluzione 7/01246,
approvata in commissione
finanze alla camera a prima
firma Giulio Cesare Sottanel-
li (Sc-Ala). La suddetta riso-
luzione prevede inoltre che,
in caso di rifiuto da parte del
beneficiario, l’assicuratore
debba annullare il contratto
restituendo il premio pagato
per il periodo non goduto al
contraente, senza conside-
rare le imposte dovute. La
risoluzione interviene per
arginare il fenomeno delle
«polizze vita dormienti», fat-
tispecie illustrata anche dal
presidente dell’Ivass (Istitu-
to per la vigilanza sulle assi-
curazioni) che nella sua rela-
zione annuale ha dichiarato
come esistano circa 4 mln
di polizze vita che risultano
scadute negli ultimi cinque
anni senza esser state liqui-
date perché la compagnia non
sapeva se il beneficiario era
deceduto o meno prima del-
la scadenza. Attualmente, le
compagnie non sono tenute
ad informare i beneficiari al
momento della stipula.
A
nnullata la delibera comunale di ma 4, del dlgs 446 del 1997. I giudici moli- l’incarico di dirigente.
determinazione delle tariffe della sani hanno infatti affermato che i 60 giorni A protestare saran-
Tari adottata dopo il termine per per proporre il ricorso al Tar decorrono dalla no certamente gli 800
l’approvazione del bilancio di pre- data in cui i comuni risultano aver inseri- incaricati fra Entrate
visione. Il termine per proporre il ricorso to l’atto nel portale del federalismo fiscale e Dogane, di tutto il
al Tar decorre dalla data in cui i comuni (www.portalefederalismofiscale.it); territorio nazionale.
inseriscono l’atto nel portale del federali- - la tesi secondo cui la legittimità dell’ope- L’80% della dirigenza
smo fiscale. rato del comune derivava dal fatto che in fiscale insomma.
A ribadire il principio che è illegittima la esito alla approvazione tardiva della Tari, Nella lunga lettera
delibera comunale di fissazione delle tarif- «nessuna diffida ha posto in essere il pre- gli incaricati riper-
fe della tariffa rifiuti-Tari adottata dopo il fetto»; il Tar sostiene, infatti, che l’autoriz- corrono la loro vicen-
termine per l’approvazione del bilancio di zazione del prefetto ad approvare il bilancio da professionale dopo
previsione è il Tar per il Molise il quale, con oltre il termine previsto dalla norma «non che la sentenza della
la sentenza n. 222 del 7 giugno, precisa che comprende il termine per l’approvazione Corte costituzionale
laddove il giudice amministrativo riscon- delle aliquote e delle tariffe, che trovano nel marzo 2015 ha di-
tri il superamento del termine perentorio compiuta e autonoma disciplina nel citato chiarato illegittima la
stabilito dall’art. 1, comma 169, della legge art. 1, comma 169, della legge n. 296 del procedura di conferi-
n. 296 del 2006 deve pronunciare l’annulla- 2006», come ha affermato anche il Consiglio mento di incarichi di-
mento della delibera a prescindere dai suoi di stato nelle sentenze nn. 3808 e 3817 del rigenziali a funziona-
contenuti. 2014. ri dell’Agenzia senza
I giudici molisani non mancano, poi, di Infondata è stata, infi ne, ritenuta l’ec- aver espletato regola-
intervenire su altre problematiche solle- cezione di incostituzionalità sollevata dal re concorso.
vate dal comune per giustificare il proprio comune in ordine a quest’ultima norma, Gli ex funzionari
operato, che sono state, però, puntualmente che sarebbe in contrasto con i principi di chiedono la soluzione
respinte. ragionevolezza, uguaglianza e leale col- della vicenda eviden-
È, innanzitutto, parsa ai giudici del tut- laborazione tra enti e istituzioni, giacché ziando le azioni già in-
to irrilevante la circostanza che il ritardo ometterebbe di disciplinare in modo diffe- traprese dalla richiesta
nell’approvazione della Tari oltre il termine renziato le situazioni nelle quali versano le del risarcimento danni
del 30 aprile 2016 non sarebbe dipeso dalla amministrazioni locali. in via giudiziaria alla
negligenza dell’Amministrazione «ma da Decisa è stata la risposta del Tar, che ha presentazione di un ri-
fattori esterni alla sua volontà» e cioè «dalle rilevato come a fondamento della norma vi corso alla Corte di giu-
vicissitudini inerenti il costo di conferimen- sia la necessità di garantire ai contribuen- stizia europea e il recla-
to dei rifiuti in discarica che è stato definito ti, in omaggio al principio di certezza del mo al Comitato europeo
solo il 28.4.2016». Ugualmente inconferente diritto, un riferimento temporale certo per dei diritti sociali contro
è risultata: l’individuazione delle aliquote e delle tariffe la loro situazione.
- l’eccezione relativa alla tardività del ri- applicabili per ciascun anno di imposta. Cristina Bartelli
corso innanzi al Tar proposto dal ministero © Riproduzione riservata
 I M P O S T E E TA S S E Venerdì 30
3 Giugno 2017 29

Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea in un caso riguardante la Lettonia

Trasporti, esenzione Iva ridotta

Beneficio solo se c’è una fornitura diretta del servizio
DI FRANCO RICCA al vettore, titolare dei contratti o esportazione delle merci sia o al destinatario dei beni, po- zazione dell’esportazione, sono

E
senzione Iva a maglie
strette per i traspor-
ti internazionali: il
trattamento di favore
previsto per il trasporto di beni
in esportazione non è applica-
bile se il servizio non è forni-
to direttamente al mittente o
al destinatario delle merci. È
quanto ha stabilito la corte di
giustizia Ue con una senten-
za pronunciata ieri, 29 giugno
2017, nella causa C-288/16, pro-
mossa dai giudici lettoni al fine
di chiarire la portata della di-
sposizione dell’art. 146, lett. e),
della direttiva Iva, che dichiara
esenti dal tributo le prestazioni
di servizi, compresi i trasporti e
le operazioni accessorie, qualo-
ra siano direttamente connesse
alle esportazioni o importazio-
ni di beni che beneficiano delle
disposizioni previste all’art. 61
e all’art. 157, par. 1, lettera a).
Il procedimento era stato pro-
mosso in relazione a una con-
troversia scaturita dall’accerta-
mento con il quale il fisco non
aveva riconosciuto l’esenzione
alle prestazioni di servizi rese
di trasporto dei beni in espor-
tazione, dall’impresa incaricata
della materiale esecuzione dei
trasporti. Più precisamente,
l’impresa, utilizzando veicoli
fornitile in noleggio dallo stes-
so vettore, assumeva l’onere
della guida, delle riparazioni,
dei rifornimenti, del disbrigorigo
delle formalità doganali alle
frontiere, della custodia delle
elle
merci, del loro trasferimento to
ai destinatari e delle opera-a-
zioni necessarie al carico
e scarico delle merci.
Nutrendo dubbi sulla
fondatezza della ripresa
fiscale, il giudice decideva
di chiedere alla Corte dii
giustizia se la disposizione in
n fettiva
esame debba essere interpre- re-
tata nel senso che l’esenzioneone
si applica solamente nel caso so in
cui esista un vincolo giuridico
dico
diretto o un rapporto contrat-
trat-
tuale reciproco tra il prestatore
tore
dei servizi e il destinatarioo o il
mittente delle merci, e quali uali
siano i criteri che tale rapporto
diretto deve soddisfare affinché
si possa ritenere che un servi-
zio connesso all’importazione
esente. Nella sentenza, la Corte
osserva anzitutto che la norma,
nell’esentare i servizi di tra-
sporto direttamente connessi
all’esportazione di beni fuori
dell’Ue, è improntata al princi-
pio della tassazione dei beni o
dei servizi nel luogo del consu-
mo. Un’interpretazione esten-
siva, che includa servizi che
non sono forniti direttamente
all’esportatore, all’importatore
trebbe comportare per le auto- forniti non direttamente al
rità e per gli operatori vincoli destinatario o all’esportatore
inconciliabili con la corretta di tali merci, ma a una contro-
e semplice applicazione delle parte contrattuale di quest’ulti-
esenzioni, prescritta all’art. 131 mo, ossia al vettore; per di più,
della direttiva (si allude proba- detti servizi sono stati forniti
bilmente ai problemi probato- avvalendosi dei veicoli di pro-
ri). La Corte ricorda, poi, che le prietà del vettore. La sentenza
esenzioni dal
dall’Iva devono essere conclude quindi per l’inappli-
interpretate restrittivamente, cabilità dell’esenzione a una
in quanto derogano
de al princi- prestazione di servizi, come
pio generale dell’imposizione. quella del caso di specie, relati-
Pertanto la disposizione va va a un’operazione di traspor-
interpretata
interpr nel senso che to di beni verso un paese terzo,
l’esistenza
l’esis di un rappor- laddove tali servizi non siano
to diretto
d implica non forniti direttamente al mitten-
solo che le prestazioni te o al destinatario di detti beni.
di servizi
s interessate L’interpretazione della corte,
contribuiscano
con all’ef- invero non proprio in linea con
fe realizzazione il principio di oggettività delle
di un’operazione esenzioni, sembrerebbe imporre
di esportazione o la revisione dell’orientamento
di importazione,
im ma della nostra prassi, che, in rela-
anche che tali servizi siano zione alla previsione in esame,
forniti dirett
direttamente, a seconda recepita nell’art. 9, n. 2, del dpr
del caso, all’esportatore,
all’e all’im- n. 633/72, ritiene oggettivamen-
portatore o al a destinatario dei te non imponibili i trasporti di
beni.
beni beni in esportazione, anche se
Nella fattispecie, i servizi resi dal sub-vettore al vettore
forniti dall’impresa di trasporto principale (si veda la circolare
al vettore, benché sicuramente n. 26/1979).
necessari per l’effettiva realiz- © Riproduzione riservata

NIENTE INTESA SVIZZERA PER LA SANITÀ

Frena la V Il Consiglio
direttiva anti federale: no
riciclaggio a blacklist
DI GIORGIA
PACIONE DI BELLO
Stop alla quinta direttiva an-
ti-riciclaggio, causa il manca-
to accordo tra il Parlamento
Ue e il Consiglio degli stati
membri. La questione risale
al 28 febbraio 2017 quando
la maggioranza dei deputati
aveva votato favorevolmen-
te le modifiche proposte dal
gruppo dei Verdi. Questo stop
mette il freno ad una «posi-
zione ambiziosa per frenare il
riciclaggio di denaro e i crimi-
ni finanziari, come l’evasione
fiscale» dichiarano i Verdi sul
loro blog. Sven Giegold, espo-
nente del gruppo ha sottoline-
ato come «non sia pensabile
che i trust siano meno regola-
ti rispetto alle aziende anche
se hanno le loro stesse fina-
lità di amministrazione della
ricchezza». Il registro degli
immobili, inoltre, dovrebbe
essere reso «obbligatorio per
tutti». Italia, Regno Unito e
Francia sono alcuni dei paesi
Ue che hanno deciso di avere
un registro degli immobili per
tracciare la ricchezza nasco-
sta. La Germania invece si è
rifiutata di averlo, nonostante
le continue segnalazioni ita-
liane sulle mafie che nascon-
dono ricchezze in immobili
tedeschi.
DI TANCREDI CERNE
Fuori la Svizzera dalla
blacklist italiana dei pa-
radisi fiscali. È quanto
richiesto dal Consiglio
federale elvetico secondo
cui, dall’entrata in vigore
del protocollo di modifi-
ca della convenzione sulle
doppie imposizioni, «non
sussistono più motivi per
i quali il Paese debba figu-
rare sulla lista del 1999».
E questo, anche se la per-
manenza nell’elenco delle
giurisdizioni non collabo-
rative non genera alcuna
ripercussione diretta sul-
le imprese svizzere che
intendono investire in
Italia. «Qualora gli sfor-
zi in atto non dovessero
sfociare in un risultato
concreto», hanno avverti-
to i membri del governo,
«verranno valutate misu-
re in linea con gli impegni
internazionali della Sviz-
zera». L’avvertimento lan-
ciato da Berna è arrivato
in risposta all’interpel-
lanza del consigliere na-
zionale ticinese Giovanni
Merlini, secondo cui l’Ita-
lia ha adottato un forfait
a favore di stranieri che
si stabiliscono sul suo ter-
ritorio.
Liste nere, tra Ocse e Ue
nessuna sovrapposizione Un inglese
La lista nera dell’Ocse non andrà a sovrapporsi alla
black list fiscale dell’Unione europea. La prima, redat- su 5 vuole
ta dall’organizzazione parigina su impulso del G-20, è
fondata su criteri oggettivi e relativi ai progressi che
ogni giurisdizione ha compiuto o sta compiendo nel
più tasse
raggiungimento degli standard di trasparenza in ma-
teria tributaria, fissati a livello globale, riguardanti lo DI GIORGIA
scambio di informazioni (automatico e su richiesta). PACIONE DI BELLO
La lista promossa dalla Commissione europea, invece,
fornirà per la prima volta un elenco comune a tutti gli Il 48% degli inglesi vuole più
stati membri di paesi terzi (quindi extra Ue) che non tasse per finanziare investi-
rispettano i criteri di «tax good governance» indivi- menti nel campo della sanità
duati da Bruxelles. Elementi che in parte abbracciano e dell’istruzione. Un sondag-
lo scambio di informazioni, ma vanno anche oltre. La gio British Social Attitudes
lista Ocse risulta quindi più ampia e molti governi, attesta come sia la prima vol-
per evitare di essere identificati come opachi, hanno ta, dopo la crisi economica
impresso una decisa accelerazione sul percorso della del 2007-8, che una fetta così
trasparenza negli ultimi 15 mesi, come spiegato dal larga della popolazione sia fa-
direttore fiscale dell’Ocse, Pascal Saint-Amans, nell’in- vorevole a un aumento della
tervista pubblicata su ItaliaOggi di ieri. tassazione. Si specifica però
In ogni caso, l’inclusione nella black list di Parigi non come i cittadini vorrebbero
comporterà sanzioni automatiche. Sarà facoltà dei sin- che queste nuove entrate fi-
goli stati adeguare le proprie normative interne contro scali fossero investite. Sono
l’elusione o creare nuove misure difensive nei confron- due le destinazioni preferite:
ti delle giurisdizioni contraddistinte dal «bollino nero». l’istruzione e la sanità. Alex
Una scelta che è stata affermata all’unisono dai leader Greer, responsabile della
del G-20 nel vertice cinese di Hangzhou, nel settembre ricerca ha precisato che il
2016, e poi ribadita dagli stessi Venti nell’incontro dei risultato dell’indagine non
ministri economici di marzo 2017. rappresenta un massimo sto-
L’impegno comune nella lotta all’evasione dalla fine rico per il Regno Unito, ma è
del 2009 ha portato anche al ripensamento del Global un dato significato alla luce
forum sulla trasparenza dell’Ocse, tramite la creazione dei continui tiraemolla a cui
di un panel al quale tutti gli stati, a parità di condizioni, sono stati sottoposti i cittadi-
possono partecipare per monitorare l’evoluzione degli ni inglesi da un anno a questa
standard di trasparenza. Secondo le ultime statistiche parte. Altro dato è che, dopo
Ocse, lo sforzo ha consentito finora di innescare diver- la Brexit, l’euroscetticismo
se iniziative di regolarizzazione spontanea e campagne è aumentato di circa 11 pun-
di controlli fiscali contro i paradisi offshore. I program- ti rispetto a 12 mesi fa; i tre
mi di voluntary disclosure adottati a vario titolo dagli quarti degli intervistati ritie-
stati hanno visto negli ultimi otto anni l’emersione di ne, infatti, che il Regno unito
oltre 500 mila contribuenti, con il pagamento di quasi dovrebbe lasciare l’Ue e nel
85 miliardi di euro di maggiori imposte. caso in cui dovesse decide-
Valerio Stroppa re di rimanervi economica-
© Riproduzione riservata mente legata, l’Ue dovrebbe
limitare le ingerenze.
30 Venerdì 30 Giugno 2017
La Camera dà via libera al ddl Concorrenza. Telemarketing, stop al consenso in diretta
Distributori, bonifica al titolare
Torna il tacito rinnovo per tutte le polizze ramo danni
MICHELE DAMIANI
DI
O
bbligo di bonifica a
carico dei titolari dei
distributori di carbu-
rante dismessi quando
ne viene accertata la contami-
nazione dei terreni sottostanti.
Lo prevede la nuova versione
del ddl concorrenza, approvata
ieri alla Camera con 218 voti
favorevoli, 124 contrari e 36
astenuti (tra cui Mdp). Il testo
è atteso ora in Senato per la
quarta lettura. Sono cinque le
novità introdotte alla Camera;
oltre alla norma sui distributori,
si concentrano su assicurazioni,
telemarketing, energia e società
di odontoiatria.
Distributori di carburan-
te. È l’unica modifica non intro-
dotta in commissione ma diret-
tamente dal passaggio in Aula.
L’emendamento, a firma M5s,
garantisce l’obbligo di bonifica
dei terreni precedentemente
utilizzati come distributori di
carburanti. A carico dei titolari
degli impianti si avrà l’obbligo
di rimuovere le strutture inter-
rate se il sito viene riutilizzato.
Senza riutilizzo, invece, nel caso
venga accertata la contamina-
zione, i precedenti proprietari
dovranno farsi carico della bo-
nifica dei predetti terreni.
Assicurazioni. Viene sop-
Super multe
nel tessile
Sanzioni comprese tra
200 euro – nel caso di
informazione non corret-
ta al consumatore finale
sui simboli adottati in
etichetta per le calzatu-
re – e 20 mila euro, per
i casi più gravi come la
non corretta etichettatu-
ra delle calzature e dei
prodotti tessili. Oltre al
ritiro dal commercio dei
prodotti già in vendita.
L’ultimo Consiglio dei mi-
nistri ha approvato, in via
preliminare, un decreto
legislativo che, in attua-
zione della «legge di de-
legazione europea 2014»
(n. 114/2015), introduce
nell’ordinamento nazio-
nale una nuova disciplina
sanzionatoria. Le sanzio-
ni sono per la violazione
delle disposizioni di cui
alla direttiva 94/11/Ce,
relative all’etichettatura
dei materiali usati nelle
principali componenti
delle calzature, destinate
alla vendita al consuma-
tore. E per le violazioni
al regolamento (Ue) n.
1007/2011, relativo alle
denominazioni delle fibre
tessili e all’etichettatura
e al contrassegno della
composizione fibrosa dei
prodotti tessili.
D I R I T TO E I M P R E SA
Elettrodomestici col Qr code
Le novità nel ddl Concorrenza
Dal 2020 sugli elettrodomestici arriva la nuova etichetta
Distributori Obbligo di bonifica se necessaria energetica, con Qr Code e database online. Le etichette tra-
carburanti anche senza riutilizzo del sito dizionali per i prodotti elettrici, ossia frigoriferi e lavasto-
dismessi viglie, dopo 20 anni saranno aggiornate alla versione 2.0.
Il 13 giugno scorso la plenaria del Parlamento europeo ha
Torna la possibilità di tacito rinnovo approvato con 535 voti l’accordo con le altre istituzioni Ue
Assicurazioni per le polizze danni
che porta all’adozione della scala di energia unica per gli
elettrodomestici A-G . Spetterà al Consiglio Ue di approvare
Soppresse le modifiche al codice definitivamente le nuove disposizioni con un passaggio for-
Telemarketing di protezione dati personali
male. Il sistema potrà includere un codice Qr o un link che
Cancellate le aste per clienti consenta ai cittadini di accedere ad un database online in cui
sono contenute ulteriori informazioni sul prodotto, impossibili
Energia tutelati che non scelgono il da riportare per intero sull’etichetta (si veda ItaliaOggi del
fornitore 28 marzo 2017) . Le etichette diventeranno ponti verso un
Società di Vincoli più restrittivi in termini di universo digitale di informazioni. Una banca dati dettagliata
e strumenti come le app per smartphone, permetteranno ai
odontoiatria abilitazione dei componenti consumatori di fare confronti immediati tra i prodotti.
presso il divieto di tacito rinno- oltre che per i guidatori meno
vo delle polizze ramo danni di soggetti a incidenti nelle aree Energia. Viene soppressa Viene inoltre previsto che l’eser-
ogni tipologia. L’emendamento, a più alta concentrazione degli la disposizione che offriva la cizio della professione all’inter-
approvato in commissione At- stessi. possibilità di mettere all’asta la no delle suddette strutture sia
tività produttive, prima firma Telemarketing. Abolita la fornitura di energia elettrica per consentito esclusivamente a chi
Michele Pelillo (Pd), dà quindi norma, introdotta in seconda let- gli utenti che, al momento della abbia l’abilitazione necessaria
la possibilità di rinnovo delle tura del ddl al Senato, che preve- scadenza del regime tutelato ad esercitarlo. Dopo quasi 900
polizze alle stesse condizioni del deva l’accettazione della chiama- in programma al primo luglio giorni di attesa, il testo andrà in
periodo di copertura precedente ta da parte del destinatario senza 2018, non avessero scelto uno Senato per la definitiva appro-
alla scadenza, ma rischia di eli- tener conto del consenso preven- specifico operatore per la forni- vazione oppure per l’ennesimo
minare vantaggi in termini di tivo dello stesso e, invece, istitu- tura di energia. rinvio.
competitività secondo l’opinione iva la possibilità di richiedere il Società di odontoiatri.
espressa da operatori del setto- consenso in diretta, una volta che Introdotti vincoli più restritti- Il ddl sul sito
re. Il ddl introduce sconti per gli il destinatario avesse appreso le vi per le società di odontoiatri.
automobilisti che accettano di informazioni relative alla natura Ognuna di esse dovrà avere un www.italiaoggi.it/
inserire scatole nere e apparati della chiamata e al soggetto per direttore sanitario che risulti documenti
simili all’interno delle vetture, cui veniva effettuata. iscritto all’albo della categoria.
Il prodotto è di montagna? Va in etichetta Enoregistro
DI LUIGI CHIARELLO montagna.
La proporzione dei mangimi utilizzati, non
ancora out
Via libera all’indicazione in etichetta «pro- prodotti in zone di montagna, non dovrà su- «Abbiamo segnalato al
dotto di montagna». La Conferenza stato- perare il 75% nel caso dei suini, il 40% per i viceministro alle politiche
regioni nei giorni scorsi ha approvato il de- ruminanti e il 50% per gli altri animali da agricole, Andrea Olivero,
creto per l’utilizzo della nuova etichettatura allevamento. Questi ultimi due parametri, la nostra preoccupazione
facoltativa di qualità. Che potrà diventare però, non si applicano per gli animali tran- per lo stato dell’arte del
una leva di marketing per le produzioni sumanti quando sono allevati al di fuori Registro telematico vitivi-
agroalimentari, anche di nicchia, da tutelare delle zone di montagna. nicolo e del Sian (Sistema
e valorizzare, specie in territori a economia Prodotti di origine vegetale e informativo agricolo na-
particolarmente depressa. Intervenendo sul dell’apicoltura. L’indicazione «prodot- zionale)»: a dichiararlo
punto, il ministero delle Politiche agricole ha ti di montagna» potrà essere applicata ai è stata Enrica Eandi,
precisato che l’indicazione potrà essere ap- prodotti dell’apicoltura, se le api hanno rac- vicepresidente di Assosof-
plicata ai prodotti ottenuti da animali alle- colto il nettare e il polline solo nelle zone di tware con delega al setto-
vati nelle zone di montagna e da animali in montagna, e ai prodotti vegetali, se le piante re agricolo. Che il sistema
transumanza, nonché sui prodotti di origine sono state coltivate unicamente nella zona non fosse ancora decollato
vegetale e dell’apicoltura. «Questo decreto», di montagna. lo ha svelato ItaliaOggi
ha spiegato il ministro alle politiche agricole, Ingredienti utilizzati. Ai fini dell’utiliz- il 28/1/2017. L’associa-
Maurizio Martina, «è un ulteriore passo zo dell’indicazione «prodotti di montagna», i zione ieri ha diffuso una
avanti nel percorso di valorizzazione dei pro- prodotti - quali erbe, spezie e zucchero - usati nota, in cui annuncia di
dotti e dell’attività dei nostri imprenditori. come ingredienti nei prodotti di origine ani- aver presentato una rela-
In particolare diamo rilievo alle produzioni male e vegetale potranno anche provenire zione al Mipaaf e all’Icqrf
montane per il loro valore non solo economi- da aree al di fuori delle zone di montagna, (Ispettorato centrale della
co, ma sociale e di tenuta del territorio». In purché non superino il 50% del peso totale tutela della qualità e del-
campo, ha chiosato il ministro, ci sono «stru- degli ingredienti. la repressione frodi dei
menti inediti per salvaguardare le produzio- Impianti di trasformazione di carne, prodotti agroalimentari),
ni certificate, combattere la contraffazione e latte e olio d’oliva. In merito alle opera- da cui emerge «una situa-
aumentare le informazioni in etichetta». Ma zioni di macellazione di animali, seziona- zione allo stesso tempo
ecco cosa prevede il decreto: mento e disossamento delle carcasse, e alle critica ma costruttiva».
Prodotti di origine animale. L’indica- operazioni di spremitura dell’olio di oliva, La relazione, spiega As-
zione facoltativa di qualità «prodotti di mon- gli impianti di trasformazione dovranno sosoftware, «mette in luce
tagna» potrà essere applicata ai prodotti: essere situati non oltre 30 km dal confine le molte criticità e i passi
- ottenuti da animali allevati in zone di amministrativo della zona di montagna. da compiere per giungere
montagna e lì trasformati; Per il latte e i prodotti lattiero caseari ot- alla piena efficienza del
- derivanti da animali allevati, per al- tenuti al di fuori delle zone di montagna in registro telematico vitivi-
meno gli ultimi due terzi del loro ciclo di impianti di trasformazione in funzione dal nicolo». All’incontro con
vita, in zone di montagna, se i prodotti sono 3 gennaio 2013, il decreto stabilisce, ai fini Assosoftware hanno par-
trasformati in tali zone; dell’utilizzo della dicitura in etichetta «pro- tecipato, oltre a Olivero, il
- derivanti da animali transumanti alle- dotti di montagna» una distanza non supe- capo dipartimento Icqrf,
vati, per almeno un quarto della loro vita, riore ai 10 km dal confine amministrativo Stefano Vaccari, e il dg
in pascoli di transumanza nelle zone di della zona di montagna. Icqrf, Oreste Gerini.
 L AVO R O E P R E V I D E N Z A Venerdì 30 Giugno 2017
Vene 31

Il dlgs di riforma rafforza il ruolo del personale. Doppio limite alle retribuzioni

Impresa sociale più partecipata

Lavoratori coinvolti nelle decisioni su lavoro e qualità
DI DANIELE CIRIOLI importi
im fissati dai contratti col-

L
avoratori protagonisti
della nuova impresa
sociale. Non basta più,
infatti, che siano infor-
mati di attività e nuove ini-
ziative (come oggi), ma serve
un meccanismo effettivo di
consultazione o di partecipa-
zione, mediante il quale siano
posti in grado di esercitare in-
fluenza sulle decisioni, specie
per le questioni che incidono
direttamente su condizioni di
lavoro e qualità di beni o di
servizi. A stabilirlo, tra l’al-
tro, è il dlgs di riforma della
disciplina dell’impresa sociale
(dlgs n. 155/2006), approvato
in via definitiva mercoledì dal
consiglio dei ministri (si veda
ItaliaOggi di ieri).
L’impresa sociale. È tutta
la riforma, in effetti, che at-
tribuisce un ruolo di rilievo ai
lavoratori, a cominciare dalla
qualifica stessa di «impresa
sociale». Infatti, accanto al re-
quisito di contenuto dell’attivi-
tà esercitata (che in via stabile
e principale deve essere d’in-
teresse generale, senza scopo
Il lavoro nell’impresa sociale lettivi
let (Ccnl). Il primo limite è
«massimo»
«m e pari alla retribu-
zione
zio del Ccnl maggiorata del
Per la qualifica d’impresa sociale, necessario «il più ampio 40%:
40 il superamento è ritenuto
Nozione coinvolgimento dei lavoratori, di utenti e altri soggetti una
un distribuzione indiretta di
interessati» utili
uti (che è vietata). Il secondo
limite
lim è «minimo» e fissa il li-
Erogare retribuzioni in misura superiore del 40% a quelle vello
ve di retribuzione, cui hanno
Retribuzione/1 fissate dai Ccnl è ritenuta distribuzione indiretta di utili diritto
dir i lavoratori dell’impresa
sociale,
soc al di sotto del quale è
I lavoratori dell’impresa sociale non possono essere vietato
vie scendere. Il limite è
Retribuzione/2 «sottopagati». Il limite ammesso di differenza retributiva, fissato
s indirettamente con la
rispetto a quelle dei Ccnl, è il rapporto «1 a 8» previsione
pr di una «differenza
retributiva»
ret rispetto alla re-
tribuzione
tri annua lorda fissa-
di lucro
l e per finalità
lità civiche,
i i h ne neii termini
t i i e con le
l modali-
d li decisioni
d i i id dell’impresa
ll’i sociale,
i l ta
t dai Ccnl (è la retribuzione
solidaristiche e di utilità so- tà dei regolamenti aziendali), con particolare riferimento normale): essa non può «esse-
ciale), la riforma fissa, quali precisano le funzioni dei la- alle questioni che incidano re superiore al rapporto uno a
condizioni di riconoscimento voratori. Infatti, nel rinviare direttamente sulle condizioni otto». La norma non è chiara
a un’impresa della qualifica ai regolamenti aziendali o di lavoro e sulla qualità dei nei suoi termini applicativi;
«sociale»: a) l’adozione di «mo- agli statuti delle imprese so- beni o dei servizi». Peraltro, sembrerebbe che la differen-
dalità di gestione responsabili ciali la previsione di queste viene rimesso al ministro del za retributiva possa essere al
e trasparenti»; b) «il più ampio forme di coinvolgimento dei lavoro il compito di fissare massimo «l’ottava parte» della
coinvolgimento dei lavoratori, lavoratori, la riforma precisa delle Linee guida per rendere normale retribuzione (12,5%).
di utenti e altri soggetti inte- che «per coinvolgimento deve concretamente visibili i nuovi Per esempio se il Ccnl prevede
ressati alle loro attività». intendersi un meccanismo di principi. una retribuzione normale di 20
Consultazione e parteci- consultazione o di partecipa- La retribuzione dei la- mila euro annui, la differenza
pazione. Le nuove norme, an- zione mediante il quale lavo- voratori. Infine, altra novità potrà essere di 2.500 euro; di
cora, diversamente da oggi (i ratori, utenti e altri soggetti rispetto alle norme vigenti, è conseguenza, la retribuzione
lavoratori dell’impresa sociale direttamente interessati alle l’introduzione di due limiti alle effettiva annua dei lavoratori
hanno i diritti d’informazione, attività siano posti in grado di retribuzioni dei lavoratori, en- dell’impresa sociale non potrà
consultazione e partecipazio- esercitare un’influenza sulle trambi calcolati rispetto agli essere inferiore a 17.500 euro.


Disoccupati, slitta ancora
la Did telematica
Un trimestre ancora di periodo transitorio per la
Did. Con comunicato stampa, infatti, l’Anpal ha reso



noto che il termine fissato ad oggi, 30 giugno, (e già
proroga del primo termine del 31 marzo) slitta al 30
settembre.

Did online. La proroga riguarda, in particolare, la

piena attuazione dell’art. 19 del dlgs n. 150/2015 (Jobs
act), ai sensi del quale «sono considerati disoccupati
i soggetti privi di impiego che dichiarano, in forma  

  





   
telematica, al sistema informativo unitario delle poli-
tiche del lavoro di cui all’art. 13, la propria immediata
disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e
alla partecipazione alle misure di politica attiva del
lavoro concordate con il centro per l’impiego». La
disciplina si applica anche ai lavoratori cosiddetti a 
Il nuovo ruolo dei professionisti
rischio di disoccupazione, ai sensi dell’art. 19, com-
ma 4, dello stesso dlgs n. 150/2015, cioè ai lavoratori 
Maternità e malattie tutelate
dipendenti che hanno ricevuto una comunicazione
di licenziamento. I disoccupati che fanno domanda 
Più welfare da enti di previdenza
all’Inps di Naspi, di Dis-Coll o indennità di mobilità,
invece, sono automaticamente registrati come disoc- 
La deducibilità di vitto e alloggio
cupati tramite la stessa istanza di prestazione. 


La deducibilità dei corsi di
Il periodo transitorio. Con nota prot. 17680/2016, formazione
il ministero del lavoro ha dettato le prime indicazioni
operative che, di fatto, hanno lasciato in vita le pre- 
La dis-call per i ricercatori
cedenti procedure di presentazione della Did (che sta
per «dichiarazione d’immediata disponibilità…») per un 
Lo smart-working
periodo transitorio che doveva durare fino al 31 marzo
scorso. Ciò in ragione del fatto che la Did veniva rilascia- 
Le alternative ai voucher
ta sempre sui portali regionali o direttamente presso i
centri per l’impiego, mentre la nuova procedure prevede
la necessità di «profilazione» sul sito dell’Anpal. Allo
scadere del 31 marzo 2017, con nota prot. n. 2720/2017
dell’Anpal il termine è stato ulteriormente procrastina-





to al 30 giugno. Infine, con comunicato stampa l’Anpal 





ha fissato il nuovo termine al 30 settembre. Si ricorda
che durante il periodo transitorio, la Did può essere
rilasciata secondo tre modalità: sul portale nazionale
con o senza Pin dell’Inps; sui portali regionali, laddove
IN EDICOLA CON
già previsto; recandosi personalmente presso il centro
per l’impiego.
Carla De Lellis Disponibile anche sul sito www.classabbonamenti.com
32 Venerdì 30 Giugno 2017
PROFESSIONI
Dal 62° Congresso degli Ingegneri il presidente Anedda rassicura sul cumulo contributivo

Rottamazione, 5 mila a rischio

Cassa dottori contesta le istanze dei commercialisti
da Assisi SIMONA D’ALESSIO
C
assa di previdenza dei dottori com-
mercialisti «sfiorata» dal cumulo
gratuito dei contributi (sono «meno
di 2 mila i soggetti coinvolti» e il
riflesso finanziario sui conti dell’Ente è
«tutto sommato ridotto»). Tuttavia, non
è stato sciolto «il forte dubbio» che questo
costo «ricada sugli attuali iscritti». È quan-
to ha detto ieri, a margine del congresso
degli ingegneri ad Assisi, il presidente
della Cnpadc Walter Anedda. All’indo-
mani della presa di posizione del numero
uno di Inarcassa (ingegneri ed architetti)
Giuseppe Santoro, che ha quantificato
l’onere dell’operazione in «550 milioni di
euro» (si veda ItaliaOggi di ieri), il verti-
ce dell’istituto pensionistico si è affrettato
a chiarire che «noi siamo su livelli tutto
sommato ridotti: fatta la scrematura dei
dati ricevuti dall’Inps, si tratta di meno di
2 mila soggetti cancellatisi dalla Cassa».
Il conto non sarà particolarmente salato
poiché, ha premesso, «avendo noi appro-
vato una riforma che ci ha fatti passare al
sistema di calcolo contributivo delle pre-
stazioni nel 2003 (valido per quanto matu-
rato dai professionisti a partire dal primo
gennaio 2004), gran parte dei trattamenti
pensionistici saranno comunque compu-
tati» con un metodo correlato all’entità
della contribuzione versata dall’associato.
«Ci sarà, dunque», ha confidato Anedda,
sì «un impatto, tuttavia senza effetti sulla
sostenibilità della Cassa». Quel che arro-
vella il mondo della previdenza privata e
privatizzata, ad ogni modo, è che permane
la «perplessità» su chi dovrà farsi carico
dei costi del cumulo non oneroso per i con-
tribuenti, consentito agli iscritti agli Enti
dal primo gennaio 2017. «Al di là delle le
informazioni giunte in via informale da al-
cuni componenti del ministero, non abbia-
mo alcuna certezza. Ricordo che la legge
istitutiva della Cnpadc e di altre Casse,
la 509 del 1994, prevede espressamente
che ad esse non possano essere erogati
contributi», e nella norma che ha fissato
il cumulo non c’è «espressa deroga alla
509. Se fosse stata stabilita una coper-
tura finanziaria in capo allo Stato, e non
agli Enti, il legislatore avrebbe dovuto
specificarlo». Quanto, infine, al «braccio
di ferro» con Equitalia sulla rottamazio-
ne delle cartelle (si veda ItaliaOggi del
26 maggio 2017), Anedda ha reso noto
che sono «5 mila le istanze» e alcuni dei
nominativi comunicati dall’organismo di
riscossione «non hanno iscrizioni a ruolo
relative ai contributi previdenziali. Ri-
badiamo di non considerare applicabile
la rottamazione, per questa ragione ab-
biam diffidato Equitalia dall’accogliere
domande».
© Riproduzione riservata
Equo compenso, gli Ordini
richiamano il governo
Gli Ordini (riuniti nel Cup e nella Rpt) hanno lanciato il «guanto di
sfida» alla politica ed alle Istituzioni, affinché «dimostrino» di riuscire
a collaborare, per far sì che un testo legislativo per stabilire una giusta
remunerazione delle prestazioni possa compiere, in fine di Legislatu-
ra, un «veloce percorso» verso l’approvazione. È unanime la richiesta
avanzata dai vertici delle 27 categorie ordinistiche, Marina Calderone e
Armando Zambrano, quest’ultimo padrone di casa, ieri, ad Assisi, dove
si è svolta la seconda giornata del congresso nazionale degli ingegneri;
dopo aver rimproverato il ministro della Giustizia Andrea Orlando
(«sono due anni e mezzo che ci promette tante cose», fra cui chiari-
menti in materia elettorale su «incandidabilità ed ineleggibilità» che
tardano ad arrivare), è proprio il titolare del dicastero di via Arenula
che il numero uno dei 204 mila ingegneri ha sollecitato ad agire pron-
tamente per «recuperare il tempo perduto». In Parlamento ora c’è una
proposta di legge del presidente della commissione Lavoro del Senato
Maurizio Sacconi (Ie) per immettere nel nostro ordinamento un equo
compenso per i servizi professionali, ha ricordato Calderone: visto che
riceviamo «offerte di collaborazione e adesioni morali da tutte le parti
politiche», condensabili in una «adesione trasversale al tema», adesso
è tempo, in sintesi, di passare dalle parole ai fatti. Del resto, il mondo
delle libere professioni sta dando, ha messo in luce, prova delle sue
capacità pure sul fronte della gestione dei suoi sistemi pensionistici.
«Le Casse di previdenza private e privatizzate sono un’eccellenza,
rispetto a una previdenza pubblica che fa acqua da tutte le parti», è
stata la stoccata che la guida del Cup ha lanciato dal palco dell’assise
degli ingegneri che oggi chiuderà in battenti.
da Assisi Simona D’Alessio

Medici in allerta: cresce

 

l’adesione ai fondi pensione
Medici in allerta per il proprio futuro pensionistico.
L’80% dei camici bianchi, infatti, teme una drastica
riduzione (tra il 30 e il 50%) tra l’attuale retribuzio-
ne e l’importo della pensione. Ragion per cui circa
un medico su due ha optato per la previdenza com-
plementare aderendo ad un fondo pensione. Questo
è quanto emerso dal sondaggio effettuato da Consul-
cesi, società leader nella tutela dei camici bianchi, su
Le nuove regole per professionisti e intermediari finanziari
un campione di 2.722 medici. Nel dettaglio, l’analisi
condotta mostra come il 42% dei soggetti intervistati
tema di perdere più della metà rispetto a quanto per-
cepito
attual-
Il reato di riciclaggio e antiriciclaggio
mente; il
39% con-
Gli obblighi di adeguata verifica della clientela
divide
questo
Gli obblighi di conservazione della
allarme
ma crede documentazione
che su-
birà un
calo leg-
Gli obblighi per i compro oro
germente
più contenuto, ma comunque oltre il 30%. Solo il 7%
La segnalazione di operazioni sospette
degli intervistati, infine, dichiara che avrà sostan-
zialmente lo stesso reddito attuale. A tal proposito
Il divieto sulle operazioni in contanti
è da sottolineare come i più pessimisti in materia
di gap previdenziale siano i medici del Nord: il 47%
Le nuove sanzioni amministrative e penali
degli interpellati presume, infatti, una riduzione del
reddito superiore al 50%. L’analisi, inoltre, mostra
I controlli della Gdf sugli studi professionali
come il 51% dei soggetti intervistati abbia già ade-
rito a una forma di previdenza complementare, di
Moneta virtuale e pagamenti elettronici
cui il 39% ha preferito un fondo privato rispetto a
un fondo di categoria, scelto dal restante 13%. Su
base geografi ca, invece, sono soprattutto i medici
del Sud (42%) a preferire il privato, seguiti da Nord In collaborazione con
(39%) e Centro (35%). A tal proposito, tra i soggetti


intervistati che lamentano diversi motivi che frenano

l’adesione a un fondo di previdenza complementare,
tra cui la scarsa conoscenza della materia (il 22%) e
l’eccessiva burocrazia (il 4%), il fattore che è mag-
IN EDICOLA CON
giormente considerato strategico è la deducibilità
fi scale, considerata molto importante per il 71%
degli intervistati. Disponibile anche sul sito www.classabbonamenti.com

Dopo aver festeggiato i primi venti anni di attività la Cassa delinea i futuri obiettivi
Eppi, un ente sempre più solido
Con la riorganizzazione crescono i servizi agli iscritti
L’
Eppi, l’Ente di previ-
denza dei periti in-
dustriali e dei periti
industriali laureati,
ha compiuto quest’anno i
suoi 20 anni di attività. Una
ricorrenza festeggiata a feb-
braio scorso con i presidenti
e le rappresentanze vecchie
e nuove dell’Ente e del Con-
siglio nazionale dei periti
industriali. Se il lavoro per
i prossimi vent’anni pare
altrettanto ricco di sfide e
opportunità, decisivo sarà
l’impegno della struttura e
di tutti i dipendenti che quo-
tidianamente traghettano e
rendono operative le disposi-
zioni degli organi dell’Ente,
dalla direzione ai diversi uf-
fici preposti.
La riorganizzazione della
struttura e delle sue aree
funzionali, iniziata nel 2015
e ormai alle battute finali, ha
infatti già dato i suoi frutti,
grazie ad importanti iniziati-
ve e risultati riconosciuti an-
che da istituzioni ed opinione
pubblica.
Uno dei primi riconosci-
menti giunti quest’anno è la
nomina a finalisti del concor-
so «Top Legal Counsel Awards
2017». Giunto alla sua V
edizione, il premio celebra i
successi delle direzioni affari
legali italiane. Una commis-
sione tecnica, composta da sei
rappresentanti di altrettante
aziende di successo interna-
zionale, dovranno valutare
e scegliere i diversi vincitori
delle molte categorie in gara.
Per la categoria «Premi spe-
cialità», tra gli ammessi alla
finale del settore «Contenzio-
so e arbitrati» quest’anno ri-
entra anche l’Eppi, che nella
serata di premiazione del 5
luglio prossimo a Milano do-
vrà vedersela con concorren-
ti del calibro di Eni, Google,
Piaggio e Stahlbau Pichler.
Sono così definitivamente
riconosciuti gli sforzi com-
piuti dall’Ente nell’ambito
del contenzioso contributivo.
Ambito spesso travagliato e
di difficile gestione, che com-
porta una capacità relazio-
nale e di dialogo con persone
in reale difficoltà economico-
finanziaria. Situazioni delica-
te, che hanno portato l’Ente
negli ultimi anni a rivedere
completamente i processi di
gestione, con l’obiettivo di
raggiungere quella qualità
del servizio (espressa in ter-
mini di reattività, tempestivi-
tà ed efficienza della risposta
Pagina a cura
DELL’UFFICIO STAMPA
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
E DELL’ENTE DI PREVIDENZA
DEI PERITI INDUSTRIALI
E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI
www.cnpi.it - www.eppi.it
P E R I T I I N DU ST R I A L I
all’iscritto) che rende la ge-
stione del contenzioso contri-
butivo un fattore di sistema,
che si traduce in garanzia
previdenziale.
A dimostrarlo ci sono i nu-
meri, che nell’ultimo bilancio
approvato mostrano una si-
gnificativa diminuzione delle
morosità con picchi di ridu-
zione sino al 40%.
A marzo 2016, l’Ente ha
incassato un altro primato,
questa volta nei tempi di
pagamento, dimostrando il
proprio tangibile contributo
al sistema produttivo nazio-
nale. Il Ministero dell’econo-
mia e delle finanze ha, infatti,
stilato, attraverso la piatta-
forma per il monitoraggio dei
crediti commerciali (il c.d. si-
stema Pcc), una classifica dei
500 enti pubblici più virtuosi.
L’Eppi risulta essere la prima
classificata per i tempi medi di
pagamento: l’area patrimonio
dell’Ente infatti liquida le fat-
ture entro cinque giorni dalla
data di emissione.
Tempi da record quindi, ri-
spetto a un sistema in cui solo
il 23,6% delle aziende pubbli-
che rispetta abitualmente i
termini di pagamento presta-
biliti, mentre un altro quarto
fatica a saldare i debiti verso
i fornitori. Un quadro nazio-
nale ben lontano dai termini
fissati anche dalle direttive
comunitarie, che se rispetta-
te costituirebbero già di per sé
un grande sostegno al sistema
industriale e alle imprese, da
anni sofferenti dal punto di vi-
sta delle liquidità disponibili.
Il primato dell’Eppi testimo-
nia così, da un lato, l’efficace
e oculata gestione del ciclo
passivo dei pagamenti, gra-
zie anche all’ideazione di uno
scadenzario condiviso con le
diverse funzioni della strut-
tura a diverso titolo coinvolte.
Dall’altro, conferma la sensi-
bilità e il rispetto non solo del-
la legalità ma anche del lavo-
ro di chi, giorno per giorno, si
interfaccia con l’Ente. Anche
grazie alla classifica stilata
dal Ministero, l’Eppi può rico-
noscersi come una struttura
consapevole delle proprie re-
sponsabilità aziendali anche
nei confronti del sistema in-
dustriale e dello sviluppo del
paese.
Più di recente, l’Eppi ha
incassato il primato anche
per quanto riguarda i pro-
getti, più volte auspicati dal
legislatore negli ultimi anni,
a favore della realizzazione
di economie di scala con altre
Casse. Il Progetto Banca De-
positaria, sviluppato assieme
a Enpapi (l’Ente nazionale di
previdenza e assistenza delle
professioni infermieristiche),
va proprio in questa direzione
perché, per la prima volta tra
le Casse del circuito Adepp,
mette in campo sinergie e col-
laborazioni positive con istitu-
zioni vicine per caratteristiche
Venerdì 3
30 Giugno 2017 33
e problematiche. cedurale che coinvolge diret- dell’operazione Prestito ti-
L’aggregazione tra i due enti tamente gli uffici e le risorse toli, che avrà positivi ritorni
della quale l’Eppi è capofila dell’Eppi, anche per queste, il anche sull’efficienza gestio-
ha l’obiettivo della gestione 90% degli utenti si dice sod- nale. Perché l’efficienza ge-
in sinodo dell’affidamento del disfatto dell’interazione inter- stionale, appunto, si ottiene
servizio di Banca Depositaria corsa con l’Ente. Ad ulteriore anche grazie ad un’attenta
e delle connesse attività di ge- conferma del valido rapporto gestione finanziaria, non solo
stione del patrimonio mobilia- costruito click dopo click e te- attraverso il contenimento
re ad un unico comune forni- lefonata dopo telefonata con della spesa. Tutto ciò sulla
tore. Così, Eppi ed Enpapi, in i periti industriali iscritti è base di valori di riferimento
forza di uno specifico Accordo il più che positivo apprezza- per il governo dei processi
quadro, avvieranno nel mese mento del servizio di assi- quali l’autonomia gestionale
di luglio la relativa procedura stenza telefonica: ben l’84% e la responsabilità dell’azio-
di gara, condividendo affinità di coloro che hanno espresso ne amministrativa.
delle professioni e obiettivi di un giudizio sugli scambi tele- In sintesi, l’operazione di
mercato. Successivamente, fonici intercorsi con gli uffici prestito titoli consentirà di
grazie all’innovativo stru- dell’Ente si sono dichiarati ottenere, dal proprio por-
mento di contrattazione dei molto soddisfatti. tafoglio obbligazionario in
c.d. «Appalti Specifici» intro- Questi dati fanno sicura- titoli di Stato, ulteriori ri-
dotto dal Codice degli appalti, mente bene alla struttura, sorse rispetto agli interessi
le due Casse provvederanno a ma una volta raccolti non cedolari.
negoziare i singoli contratti, sono stati accantonati. È sta- Come? Prestando, per bre-
personalizzandoli sulla base ta infatti recentemente avvia- vi periodi di tempo, i titoli ad
delle proprie necessità. ta una collaborazione con il una primaria controparte,
Maggiore professionalità Censis, grazie alla quale ver- che garantirà l’operazione
delle stazioni appaltanti, ri- rà inviato un questionario a con una congrua provvista
sposta alle esigenze di abbat- tutti gli iscritti per conoscere di denaro contante. L’opera-
timento dei costi di procedura, il loro parere sull’assistenza zione Prestito titoli consenti-
di standardizzazione dei risul- prestata dal loro Ente di pre- rà così di percepire annual-
tati di gara, di semplificazione videnza, su eventuali aree di mente somme pari a c.a. 500
nei rapporti contrattuali e di intervento da rafforzare e sul mila euro, utili per compen-
realizzazione di economie di futuro della professione del sare l’iniquo versamento allo
scala economico–finanziarie perito industriale in gene- Stato, per la cd. Spending
saranno i positivi effetti di rale. review e a finanziare parte
tale operazione. C’è infine un’ultima impor- della spesa corrente.
Un obiettivo che invece tante iniziativa finanziaria In questo modo, autonoma-
l’Ente persegue sin dal 2012 che i vertici dell’Eppi hanno mente, l’Ente potrà restituire
è quello dell’orientamento recentemente avviato con agli iscritti quanto lo Stato
all’utenza, attraverso servizi apposita delibera. Si tratta ha sottratto.
mirati e la misurazione del
gradimento come metodo vir-
tuoso. Che la si voglia chia-
mare customer satisfaction,
processo di fidelizzazione o
controllo qualità, in ogni caso,
fare del proprio stakeholeder
primario (cliente o iscritto alla
Cassa che sia) un punto di ri-
torno sul livello di servizio ap-
pena prestato è ormai pratica
usuale anche nelle istituzioni
pubbliche.
L’Eppi non è stata da meno,
e già da cinque anni monitora
costantemente il suo rapporto
con gli iscritti per intercetta-
re tempestivamente eventuali
criticità, in una logica di mi-
glioramento continuo dei pro-
cessi gestiti e della loro frui-
bilità. Tra emoticon on line e
quesiti telefonici, l’Ente chiede
da tempo ai propri iscritti di
esprimere il proprio soddisfa-
cimento su pratiche che van-
no dalla presentazione della
dichiarazione dei redditi alla
pensione di vecchiaia, dalla
richiesta di rateizzazione dei
contributi previdenziali alla
domanda di ricongiunzione di
quelli accreditati presso altre
gestioni previdenziali, dalla
possibilità di monitorare lo
stato di avanzamento di una
richiesta presentata a quella
di interagire direttamente con
gli uffici dell’Ente.
Il frutto di tale monito-
raggio ha portato risultati
positivi sia per le istruttorie
presentate attraverso l’area
riservata, ben il 93% si dichia-
ra soddisfatto del servizio, sia
per le pratiche con un iter pro-
34 Venerdì 30 Giugno 2017
Il bilancio dell’Assemblea nazionale annuale dei Revisori legali che si è tenuta a Roma
Rappresentanza a tutto campo
Assegnazioni da equiparare al sistema ordinistico
G
iornata memora-
bile quella che si
è tenuta venerdì
scorso in occasio-
ne dell’assemblea annuale
dell’Inrl tenutasi all’Hotel
Exedra di Roma: i referenti
istituzionali hanno ribadito
la necessità di assegnare ai
revisori legali tutte quelle
rappresentanze che vengo-
no attualmente riconosciute
ai professionisti del sistema
ordinistico. Lo ha sostenuto
chiaramente il sottosegre-
tario alla Giustizia Cosimo
Maria Ferri che ha dichiara-
to come «ormai risulta chia-
ro che il revisore legale ha
il titolo di rappresentanza
già riconosciuto al sistema
ordinistico». Una dichiara-
zione alla quale han fatto
eco gli interventi del consi-
gliere capo della segreteria
del ministro del Mef, Fran-
cesco Alfonso, e il dirigente
del XVI Ufficio dell’Ispet-
torato Antonio Gai, i qua-
li hanno sostanzialmente
ribadito come risulti ormai
improrogabile il riconosci-
mento delle competenze del
revisore legale, evidenzian-
do come il legislatore abbia
voluto dare maggior valen-
za a questo ruolo stabilen-
do l’obbligatorietà della for-
mazione per la quale il Mef
sta approntando proprio in
questi giorni una apposita
circolare di imminente pub-
blicazione.
Nel prossimo semestre,
Inoltre, verrà realizzata
anche una piattaforma per
consentire l’aggiornamento
professionale. Altra linea
di attività che il Mef av-
vierà nella seconda metà
dell’anno riguarda la nuo-
va tempistica per l’esame
di idoneità professionale
per la revisione, che non
viene bandito da diversi
anni, e che necessita di una
regolare pianificazione per
dare certezza di periodicità.
Legittimamente soddisfatto
per gli attestati provenienti
dai rappresentanti del mi-
nistero di vigilanza e da un
membro di Governo, il pre-
sidente dell’Inrl Virgilio Ba-
resi ha così commentato la
giornata: «abbiamo degna-
mente celebrato un anno
denso di attività a tutela
della figura professionale
del revisore legale. Le pa-
role pronunciate dalle isti-
tuzioni presenti alla nostra
Pagina a cura di
INRL
(Istituto Nazionale Revisori Legali)
Sede legale: Via Gonzaga, 7 20121 - Milano
Sede amministrativa:
Piazza della Rotonda, 70 - 00186 Roma
Ufficio di Rappresentanza:
Rue de l’industrie, 42 - Bruxelles
email: segreteria@revisori.it
www.revisori.it
ISTITUTO NAZIONALE REVISORI LEGALI
ze professionali, assistendo
imprese anche non bancabi-
li nel delicato rapporto con
istituti bancari e finanzia-
ri e assicurando consulen-
ze gratuite ai contribuenti
attraverso gli sportelli eti-
ci che abbiamo già aperto
in alcuni comuni italiani».
Alla assemblea annuale
hanno partecipato i dele-
gati provinciali e regionali
dell’Istituto a riprova di un
presidio sempre più capil-
lare che l’Inrl è riuscito a
garantirsi sul territorio
italiano, da nord a sud.
Altri significativi momen-
ti dell’assemblea annuale
sono stati gli interventi
del presidente dell’Istituto
Da sinistra, Francesco Alfonso, consigliere capo della segreteria del Ministro nazionale tributaristi, Ric-
dell’economia Padoan, il presidente dell’Inrl, Virgilio Baresi, cardo Alemanno che ha di-
e il segretario generale dell’Inrl, Ubaldo Procaccini, durante l’assemblea annuale chiarato in modo chiaro «c’è
piena sintonìa tra i due isti-
tuti sulla formazione obbli-
gatoria che riguarda anche
la norma tributaria, perché
il revisore legale merita
competenza a 360°.
Così come condividia-
mo l’istanza di valorizzare
insieme tutte quelle pro-
fessionalità che non sono
organizzate in ordini e
collegi. Mentre sul visto di
conformità, trovo assurdo
escludere il revisore legale
laddove c’è da svolgere una
attività di controllo su di-
chiarativi del contribuente».
Di grande interesse per la
platea anche l’intervento di
Caterina Garufi, magistra-
to dell’ufficio legislativo
del Ministero di giustizia
che ha riportato la storio-
Da sinistra Francesco Alfonso (Mef), Caterina Garufi (Magistrato Ufficio legislativo del grafìa dei recenti risultati
Ministero di giustizia), il presidente dell’Inrl, Virgilio Baresi, il presidente dell’Osservatorio conseguiti dai revisori le-
di giustizia tributaria, Ennio Sepe, e il delegato Inrl per la Sicilia, Giuseppe Guzzo gali ed il saluto del presi-
dente dell’Osservatorio di
giustizia tributaria Ennio
Sepe che ha sostenuto l’in-
dispensabile presenza dei
revisori nel sistema italia-
no. Alla assemblea annuale
Inrl era presente poi Angelo
Deiana, presidente di Con-
fassociazioni, organismo in
forte ascesa che vanta 560
mila iscritti, il quale ha
evidenziato l’importanza
del vincolo creato con l’Inrl
per un concreto e condiviso
supporto all’assetto econo-
mico del paese. Così come
particolarmente apprezza-
to è risultato l’intervento
di Irene Bertucci, membro
del cda dell’ente nazionale
per il Microcredito che ha
tracciato un primo lusin-
ghiero risultato dall’accordo
La sala dell’assemblea annuale Inrl. In prima fila da sinistra, Gianpaolo Pistocchi col quale l’Inrl ha avviato
(tesoriere Inrl), Roberto Nunzi (Mef), Antonio Gai (dirigente del XVI Ufficio con successo di partecipa-
dell’Ispettorato dell’economia), Gaetano Carnessale, vicepresidente dell’Inrl, zione ben quattro sessioni
e Riccardo Alemanno, presidente dell’Int, Istituto nazionale tributaristi del corso di formazione per
il tutoraggio dei revisori
assemblea annuale, con- modo migliore la procedura accordi siglati con organi- alle micro imprese, por-
fermano la giustezza delle di accreditamento presso il smi di alto profilo come il tando l’apprezzamento del
azioni svolte dall’Istituto mef quale ente formatore. Microcredito e Legautono- presidente dell’ente, Mario
che proseguiranno a breve Un ruolo che ci viene rico- mie, che ci consentiranno di Baccini, per la serietà con la
con la costituzione di una nosciuto sia per gli oltre 60 assicurare ai nostri iscritti quale l’Inrl ha approcciato
società di servizi e di un anni di rappresentanza che un significativo amplia- a questi innovativi percorsi
centro studi per avviare nel l’Inrl vanta, sia per i recenti mento delle loro competen- formativi.
 ITITUTO NAZIONALE REVISORI LEGALI Venerdì 30 Giugno 2017 35

Le iniziative messe in campo nell’ultimo anno dall’Istituto nazionale guidato da Virgilio Baresi

Inrl al servizio degli iscritti

Aumentano accordi e convenzioni per i professionisti
N
ell’ultimo anno di
attività l’Inrl ha re-
alizzato una serie
di accordi e siglato
convenzioni di grande rilievo
per gli iscritti. Oltre al già
menzionato accordo con l’ente
nazionale per il Microcredito,
spicca una intesa di carattere
istituzionale relativa a Equi-
talia: grazie ai buoni rapporti
tra l’Istituto nazionale reviso-
ri legali ed Equitalia, infatti,
è stato condiviso un percorso
operativo per l’attivazione di
un canale riservato ai revi-
sori legali iscritti. Si tratta di
Equipro. Un interfaccia digi-
tale dove è possibile chiedere
e ottenere una rateizzazione
(fino a 60 mila euro), inviare I delegati provinciali e regionali, i consiglieri nazionali, i vertici dell’inrl e iscritti all’Istituto al termine dell’assemblea annuale
una richiesta di sospensione
legale della riscossione, ef-
fettuare il pagamento di car-
telle e avvisi, presentare la
dichiarazione di definizione
agevolata. Per operare nella
nuova area riservata gli in-
termediari e i loro incaricati,
abilitati ai servizi telematici
dell’Agenzia delle entrate de-
vono farsi delegare ai nuovi
servizi dai propri assistiti
e accettare il nuovo regola-
mento con le modalità d’uso.
Tra le intese per ampliare le
opportunità professionali dei
revisori legali iscritti, figura
quella con Pmi International
per assistere le imprese e so-
stenere le loro attività in cri-
si. Una partnership che segue Vertici, delegati e staff dell’Inrl. Un gruppo di delegati assieme al presidente Baresi
l’altro accordo che Inrl ha
stretto con Leganet, la società prodotto di tutela legale) e
partecipata di Legautonomie, parte integrante dell’accor-
per l’attivazione degli spor- do rinnovato dall’Inrl con la
telli etici nei comuni italiani, Sigma Studi di Brescia, pre-
con assistenza gratuita dei senta anche una polizza in
revisori legali a contribuenti grado di tutelare la propria
e imprenditori che si trova- unità immobiliare e il relativo
no in difficoltà nei rapporti contenuto per i danni causati
con il sistema finanziario e da terremoto (inclusi quelli di
bancario. Da questa intesa, incendio, esplosione e scoppio
è stata modificata e model- direttamente conseguenti al
lata una sinergia al fianco di terremoto stesso) rimborsan-
una associazione datoriale, la do il 100% del valore dell’im-
Pmi International, ben felici mobile e consentendo ai pro-
di unirsi all’Istituto in affian- pri assicurati di aderire sia in
camento ai loro assistiti, ov- abbinamento ad una polizza
vero quegli imprenditori che incendio già esistente o su
hanno maggiormente bisogno base stand alone. Diversi i
di supporto, soprattutto nei punti di forza riconosciuti, dai
rapporti col sistema bancario maggiori costi per la costru- Un altro gruppo di delegati Inrl con il presidente dell’Istituto
ma anche per tutti i processi zione e ricostruzione di quelle
relativi al coordinamento del- parti dell’unità immobiliare
le imprese. Riguardo poi alle direttamente danneggiate
convenzioni, l’Inrl ha rinno- dall’evento al rimborso dei
vato quella con Assicurazioni danni derivanti dal mancato
Sigma che tra le soluzioni as- godimento dell’unità immo-
sicurative realizzate in esclu- biliare. Un’altra importante
siva per gli iscritti all’Istituto convenzione siglata recente-
(Rc Professionale, il nuovo mente dall’Inrl è quella con la
società Cash Me srl: si tratta
Pagina a cura di di una innovativa piattaforma
INRL concepita come strumento al
servizio di piccole e medie im-
(Istituto Nazionale Revisori Legali) prese per monetizzare imme-
Sede legale: Via Gonzaga, 7 20121 - Milano diatamente le fatture commer-
Sede amministrativa: ciali non ricorrendo al sistema
Piazza della Rotonda, 70 - 00186 Roma bancario. La consulenza dei
Ufficio di Rappresentanza: revisori legali iscritti all’Inrl
Rue de l’industrie, 42 - Bruxelles
consentirà a tutte imprese
non bancabili di avviare una
email: segreteria@revisori.it
cessione di crediti in cambio di
www.revisori.it immediata liquidità. I partecipanti all’assemblea annuale Inrl al termine dei lavori
36 Venerdì 30 Giugno 2017
C O N S U L E N T I D E L L AVO R O
L’Ancl sugli adempimenti relativi alle gestioni Ivs e separata Inps

Alla cassa per i contributi

Da versare il saldo 2016 e l’acconto 2017
DI CELESTE VIVENZI elementi: far data dal 2016 i forfettari persone rigo Rh17 ovvero rati dell’importo della contri-

E
ntro oggi (ovvero pre-
sumibilmente entro il
31 luglio 2017 con la
maggiorazione dello
0,40%) va effettuato il ver-
samento del saldo relativo
anno 2016 e del primo accon-
to 2017 dei contributi dovuti
dagli iscritti alla Gestione
Ivs e dei lavoratori autonomi
iscritti alla Gestione separata
Inps.
L’obbligo riguarda i se-
guenti soggetti: artigiani,
commercianti, collaboratori
familiari, soci di srl, socio di
srl uni-personale, soci acco-
mandatari di sas, soci di snc,
soci di srl trasparenti, affitta-
camere ecc. (si rammenta che
l’acconto contributivo è deter-
minato sul totale dei redditi
dichiarati nel modello Redditi
2017). Ai fini del calcolo è sen-
za dubbio importante focaliz-
zare l’attenzione sui seguenti
a) soggetti che hanno usu-
fruito della deduzione Ace:
tali contribuenti devono assu-
mere ai fini del calcolo contri-
butivo la base imponibile al
lordo dell’agevolazione;
b) agevolazione super Am-
mortamento: ai fini del calco-
lo dell’acconto previdenziale è
invece possibile considerare
l’agevolazione relativa alla
normativa in questione;
c) calcolo acconti: come per
le imposte risulta possibile
effettuare il calcolo applican-
do il metodo storico ovvero il
metodo previsionale; vi è tut-
tavia da segnalare che in ma-
teria di gestione separata non
sembra applicabile la possibi-
lità di ridurre l’importo degli
acconti dovuti in quanto la
circolare Inps n. 182-94 cita
tale possibilità solo per gli ar-
tigiani e i commercianti;
d) contribuenti che si tro-
vano nel regime forfetario: a
usufruiscono di una riduzione
pari al 35% della contribuzio-
ne fissa Ivs artigiani/Commer-
cianti e del reddito eccedente
il minimale (la domanda per
la riduzione doveva essere
effettuata entro il 28/2/2016
(ovvero al più presto in caso
di nuova attività) e l’opzione
ha effetto anche per gli anni
successivi a quello di adesio-
ne salvo revoca 0 decadenza
per la mancanza dei requisiti
richiesti);
e) versamento dell’acconto
dei contributi alla Gestione
separata Inps: l’acconto deve
essere versato in due rate di
pari importo (50% cadauna)
calcolate sulla percentuale
dovuta dell’80% (i righi del
modello redditi da prendere
in considerazione sono i se-
guenti: rigo Re23 o Re25 se
presenti perdite al rigo 24,
per la generalità dei lavora-
tori autonomi; per società di
Rh18 se la società semplice
genera redditi di lavoro au-
tonomo; rigo Lm6-Lm9 della
sezione I per i soggetti che
hanno adottato il regime
dell’imprenditoria giovanile
e lavoratori in mobilità ai
sensi dell’articolo 27 del dl
98/2011, avendo barrato la
casella autonomo, ovvero al
rigo Lm34-Lm37 della sezio-
ne II per i contribuenti che
hanno adottato il regime for-
fetario, avevo sempre barrato
la casella autonomo;
f) produttori di assicurazio-
ne di terzo e quarto gruppo
e affittacamere: tali soggetti
sono iscritti alla Gestione
dei commercianti e non sono
soggetti all’osservanza del
minimale annuo di reddito
(circolare n. 12 del 22 genna-
io 2004). Sono tenuti al solo
versamento dei contributi
a percentuale Ivs calcolati
sull’effettivo reddito, maggio-
buzione dovuta per le presta-
zioni di maternità (si applica
la tabella contributiva previ-
sta per i commercianti).
È d’obbligo rammentare
che secondo la circolare Inps
n. 102-2003 vige il criterio
della trasparenza previden-
ziale ovvero l’iscrizione Ivs
attrae tutti gli altri redditi o
perdite d’impresa posseduti
da parte del Contribuen-
te (pertanto per il soggetto
Commerciante e Artigiano
rilevano i reddito dichiarati
nei quadri Rf o Rg più even-
tuale quota da quadro Rh o
quota di reddito della srl da
imputare ai fini previdenzia-
li; per il Socio di snc o di srl
trasparente rileva il Reddito
da quadro Rh unitamente al
proprio reddito d’impresa se
presente; infine per il Socio di
srl rileva la quota di reddito
della società spettante ai fini
previdenziali).

Solidarietà passiva La Corte di cassazione sulla legittimità della misura

tra sostituto e sostituito
Se non è il sostituto d’imposta a pagare le ritenute, l’obbli-
go rimane per il sostituito. Concetto breve e determinato,
Ok al licenziamento
cui la Corte di cassazione ritiene dover dare continui-
tà da ultimo in ordinanza n. 12113 del 16 maggio 2017.
Nella controversia concernente l’impugnazione da parte
di un legale rappresentante di una società di avviso di
con mansioni frazionate
accertamento con il quale veniva constatata la mancata DI RENZO LA COSTA di soppressione del posto di lavoro, integrante
presentazione della dichiarazione dei redditi da lavoro giustificato motivo oggettivo di licenziamen-

dipendente per una annualità ed il mancato versamento
delle ritenute operate dalla società in fallimento, la Com-
missione regionale, rigettando l’appello dell’Agenzia delle
entrate confermava la decisione di primo grado che aveva
parzialmente annullato l’atto impositivo. In particolare,
il giudice di appello, ribadito che, nel caso in esame, le
trattenute erano state effettuate ed il dipendente aveva
ricevuto gli emolumenti al netto di imposta, riteneva che,
per il divieto di doppia imposizione, non potesse operare
la solidarietà passiva tra sostituto e sostituito. Avverso
tale sentenza l’Agenzia delle entrate proponeva ricorso
per cassazione lamentando che la Ctr non aveva conside-
rato che il lavoratore era obbligato solidale al pagamento
delle somme dovute a titolo di ritenuta d’acconto, potendo
questi rivalersi sul sostituto in caso di mancato versamen-
to delle ritenute. Ai fini della risoluzione della contro-
versi, il collegio ha inteso ribadire il seguente principio:
«Il fatto che il decreto del presidente della repubblica 29
settembre 1973, n. 600, articolo 64, comma 1, definisca il
sostituto d’imposta come colui che in forza di disposizioni
di legge è obbligato al pagamento di imposte in luogo di
altri… e anche a titolo di acconto non toglie che anche il
sostituito debba ritenersi fin dall’origine (e non già solo
in fase di riscossione) obbligato solidale al pagamento
dell’imposta: in tale qualità, anch’egli è pertanto soggetto
al potere di accertamento ed a tutti i conseguenti oneri,
fermo restando il diritto di regresso verso il sostituto
che, dopo aver eseguito la ritenuta, non l’abbia versata
all’Erario, in tal modo esponendolo all’azione del fisco».
A tale principio non si è uniformata la Ctr che ha, nella
sostanza, disapplicato il contenuto dell’articolo 64 cita-
to, ritenendo che il sostituito,
operando tale obbligazione Pagina a cura
solidale, sarebbe soggetto DELL’UFFICIO STAMPA
ad una doppia imposizione. E RELAZIONI ESTERNE
Circostanza erronea proprio DELL’ANCL,
in relazione al diritto del so- ASSOCIAZIONE NAZIONALE
stituito di agire nei confron- CONSULENTI DEL LAVORO
ti del sostituto. Sulla base di Tel: 06/5415742
tali considerazioni, accolto il
ricorso dell’Agenzia. www.anclsu.com
A
i fini della legittimità di un licen-
ziamento per giustificato motivo og-
gettivo, non deve necessariamente
configurarsi la completa soppressio-
ne delle mansioni affidate al lavoratore, ben
potendo queste essere frazionate ed affidate
a terzi. Così ha risolto la Corte di cassazione
(sentenza n. 14871 del 15/6/2017 un caso di
licenziamento in contenzioso tra le parti. La
Corte di appello aveva accolto il gravame di
una lavoratrice e in riforma della sentenza
del Tribunale, aveva dichiarato illegittimo il
licenziamento per giustificato motivo oggetti-
vo alla stessa intimato dall’ente religioso per
cui prestava lavoro, con successivo affidamen-
to delle relative mansioni a una religiosa già
operante nella struttura e, per la parte re-
sidua dei compiti già svolti dalla lavoratrice
licenziata, a consulenti esterni e ad alcuni di-
pendenti già in forza. Il giudice condannava
l’ente alla reintegrazione dell’appellante nel
posto di lavoro e al risarcimento del danno in
misura pari alle retribuzioni maturate dalla
data del licenziamento a quella dell’effettiva
reintegra. Si opponeva ulteriormente l’ente
religioso con ricorso per Cassazione. Condi-
viso dalla Suprema corte il motivo di ricorso,
per non aver considerato la sentenza impu-
gnata, in contrasto con principi ripetutamente
affermati nella giurisprudenza di legittimità,
che non è di ostacolo alla sussistenza di un
giustificato motivo oggettivo l’affidamento
ad altri lavoratori in servizio dell’attività (o
di una parte di essa) in precedenza espletata
da quelli licenziati, né l’affidamento a terzi
di segmenti produttivi, e che nella nozione di
giustificato motivo oggettivo può essere poi
ricondotta anche l’ipotesi del riassetto orga-
nizzativo dell’azienda attuato al fine di una
più economica gestione di essa. La stessa Su-
prema corte ha precisato, già in epoca risalen-
te, che «ai fini della configurabilità dell’ipotesi
to, non è necessario che vengano soppresse
tutte le mansioni in precedenza attribuite al
lavoratore licenziato, ben potendo le stesse es-
sere solo diversamente ripartite ed attribuite
secondo insindacabili scelte imprenditoriali
relative all’organizzazione imprenditoriale,
senza che con ciò venga meno l’effettività
di tale soppressione. Più recentemente (n.
21282/2006) si è ribadito il principio di dirit-
to, cui si è ritenuto di dover dare continuità,
secondo il quale «nella nozione di giustificato
motivo oggettivo di licenziamento è riconduci-
bile anche l’ipotesi del riassetto organizzativo
dell’azienda attuato al fine di una più econo-
mica gestione di essa e deciso dall’imprendi-
tore non semplicemente per un incremento
del profitto, ma per far fronte a sfavorevoli
situazioni, non meramente contingenti, in-
fluenti in modo decisivo sulla normale attività
produttiva, imponendo un’effettiva necessità
di riduzione dei costi. Tale motivo oggettivo è
rimesso alla valutazione del datore di lavoro,
senza che il giudice possa sindacare la scelta
dei criteri di gestione dell’impresa, atteso che
tale scelta è espressione della libertà di ini-
ziativa economica tutelata dall’art. 41 Cost.,
mentre al giudice spetta il controllo della reale
sussistenza del motivo addotto dall’imprendi-
tore, con la conseguenza che non è sindacabile
nei suoi profili di congruità e opportunità la
scelta imprenditoriale che abbia comportato
la soppressione del settore lavorativo o del re-
parto o del posto cui era addetto il lavoratore
licenziato, sempre che risulti l’effettività e la
non pretestuosità del riassetto organizzativo
operato, non essendo, peraltro, necessario, ai
fini della configurabilità del giustificato moti-
vo, che vengano soppresse tutte le mansioni in
precedenza attribuite al lavoratore licenziato,
ben potendo le stesse essere solo diversamen-
te ripartite ed attribuite». Conclusivamente
accolte le censure dell’Ente ricorrente.
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rapporto
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Il contemporaneo è il più pagato e scambiato
PAGINA A CURA
DI GIACOMO NICOLELLA
E pensare che solo qualche
tempo fa si parlava di crisi
imminente del mercato dell’arte.
Niente di più falso. La compra-
vendita di opere d’arte sta viven-
do la sua fase più luminosa, ben
oltre i record pre crisi del 2008.
Investire in arte oggi è redditi-
zio, oviamente ci sono compar-
ti più certi e altri più speculati,
ma cambiando l’ordine degli
addendi il risultato non cambia.
Da un punto di vista dell’offerta,
il contemporaneo e l’antico viag-
giano su due binari sempre più
distanti. Questo perché la dispo-
nibilità di opere importanti e di
qualità nel settore dell’antico si
è assottigliata tantissimo. L’inve-
stimento in arte non può basarsi
solo sull’analisi dei numeri ma
anche sulla qualità e l’importan-
za storico-artistica dell’opera.
Old Masters
Cominciando dall’arte antica,
quella degli Old Masters, è pos-
sibile identificare un trend mode-
ratamente positivo per il primo
semestre dell’anno. Ricordando
sempre che gli Old Masters rap-
presentano poco più del 10% del
mercato complessivo. Moderno
e contemporaneo, secondo una
ricerca del gruppo Arts Econo-
mics, costituiscono il restante
Asta di Christie’s a New York
75%. Nel mondo dell’antico non
sono presenti molti brand-artists,
come accade nel Contempora-
neo, ma quando questi vengono
presentati al mercato, i risultati
sono sempre importanti.
Per quanto riguarda ad esempio
gli italiani, il settecento delle ve-
dute si conferma periodo molto
ben commerciabile. Per un buon
olio di Canaletto occorre un in-
vestimento oltre i due milioni di
euro. Si scende intorno al milio-
ne per un dipinto interessante di
autore riconosciuto tra il ’400 e
’500. Deroghe a queste genera-
lizzazioni sommarie sono l’attri-
buzione certa e l’eventuale notifi-
ca (impossibilità di esportazione
permanente, fuori dal territorio
italiano, decisa ad hoc dalla So-
printendenza). Oltre alle aste di
Christie’s e Sotheby’s a Londra
le occasioni per i collezionisti
interessati a queste opere non
mancano: il Brafa di Bruxelles
a gennaio, il Tefaf di Maastricht
a marzo oppure la Biennale de
Antiquaires di Parigi a settem-
bre. Per quanto riguarda arredi e
oggetti da collezione, porcella-
ne e maioliche, statue e sculture,
anche in questo caso è la qualità
che paga. Per portafogli più snel-
li, una visita al Gotha di Parma
sempre a novembre potrebbe pla-
care le voglie del collezionista.
Impressionisti e Moderni
Facendo un salto di alcune cen-
tinaia di anni si arriva agli Im-
pressionist & Modern, i maestri
dell’800 e del primo ’900, noto-
riamente amati e apprezzati da un
largo collezionismo che spazia
dall’America all’Estremo orien-
te. I risultati del semestre lascia-
no pochi dubbi, acquistare arte
impressionista è come incassare
un assegno circolare. L’opera
più apprezzata dal mercato pri-
maverile è stata certamente la
meravigliosa Muse endormie di
Constantin Brancusi, una testa
in bronzo patinato con foglia
d’oro, del 1913, passata di mano
da Christie’s a New York per ben
57,4 milioni di dollari. L’artista
intagliò la versione originale di
marmo nel 1909-1910, il bronzo,
stimato tra 20 e 30 milioni di dol-
lari, è stato venduto superando il
precedente record di asta di 37,3
milioni di dollari per l’artista, fis-
sato alla vendita della strepitosa
collezione di Yves Saint Laurent
sempre da Christie’s nel 2009.
Anche il ritratto di Dora Maar,
Femme assise, robe bleue, re-
alizzato da Picasso nel 1939 è
volato altissimo. La vendita si è
aperta a 35 milioni di dollari e
rapidamente è diventata una bat-
taglia tra il presidente del settore
Arte contemporanea d’Europa
di Christie’s, Francis Outred e
Rebecca Wei, presidente di Chri-
stie’s Asia. Wei ha vinto il lavoro
per il suo cliente per 45 milioni
di dollari.
Post war e Contemporary
Il contemporaneo rappresenta in-
fine la piazza più importante di
tutte in termini di fatturato. La
più apprezzata, la più pagata, la
più speculata. Terreno di grandi
tycoons e nuovi billionaires di
tutto il globo, che si sfidano a
rilanci milionari per imporre il
loro primato nella classifica. Una
vera e propria corsa all’oro, che
si misura però in dipinti (la scul-
tura rappresenta una fetta molto
modesta di tutto il comparto).
Vederli in azione è possibile alle
grandi fiere, Art Basel in Sviz-
zera a giugno su tutte, a Frieze
London, a Miami, e chiara-
mente alle vendite americane
di Post War & Contemporary.
Il 19 maggio scorso è stato re-
gistrato il più grande record del-
la stagione: da Sotheby’s New
York, un collezionista ha speso
ben 110,5 milioni di dollari per
Untitled, un olio di Jean Michel
Basquiat del 1982. Il dipinto raf-
figurante un grande teschio sta-
to acquistato dall’uomo che per
sua ammissione ama Basquiat
più di ogni altra cosa al mondo:
Yusaku Maezawa, uno dei 50
uomini più ricchi del Giappone,
fondatore dei centri commer-
ciali ZOZOTOWN. Basquiat è
entrato così a far parte di quella
brevissima lista di artisti che
hanno superato i 100 milioni di
dollari assieme a Modigliani,
Picasso, Giacometti e Bacon.
(riproduzione riservata)

Per il Tefaf Art Market Report il settore è solido e resistente

T efaf Art Market Report è la ricerca
che il Tefaf di Maastricht dedica
al mercato dell’arte. Quest’anno la
redazione del prezioso volume è pas-
sata di mano da Clare Mc Andrew a
Rachel A. J. Pownall. La studiosa e
il suo team hanno analizzato tutte le
aggiudicazioni delle maggiori case
d’asta mondiali e le hanno intreccia-
te con i dati delle vendite in fiera e
nelle gallerie private. È possibile in
questo modo identificare dei trend e,
plausibilmente, effettuare un forecast
di settore. Il Tefaf Art Market Report
2017 ha fotografato un mercato solido
e resistente, nonostante le incertezze
economiche e politiche a livello mon-
diale. Le vendite (basate sui dati della
gallerie e dei mercanti) hanno totaliz-
zato 45 miliardi di dollari nel 2016,
in crescita di quasi il 1,7% rispetto al
2015. Dopo anni in cui a tener campo
sul mercato dell’arte sono state le case
d’asta, nel 2016 lo scenario sembra
essersi ribaltato. La crescita registrata
lo scorso anno nel commercio d’arte è
dovuta unicamente ai mercanti e alle
gallerie che hanno visto crescere i fat-
turati tra il 20% e il 25%, raggiungen-
do, complessivamente 27,9 miliardi di
dollari, contro i 16,9 delle aste, per un
valore pari al 62.5% dell’intero mer-
cato. L’Europa rimane il continente
con il risultato più significativo con
vendite per oltre 20,5 miliardi di dol-
lari. Seguono le Americhe ($14,5 mi-
liardi) e l’Asia (quasi $10 miliardi).
Nello specifico, gli Stati Uniti hanno
realizzato il 29.5% delle vendite, se-
guiti dalla Gran Bretagna con il 24%
e dalla Cina con il 18%. Il calo delle
aste ha riguardato anche il volume di
lotto venduti che è sceso del 21.5%.
Negli Usa il valore delle vendite
all’asta è sceso del 41%, mentre in
Europa è calato solo del 13%.
Al contrario, il mercato in Asia è
rimasto stabile, con il 40,5% del
mercato delle aste globali, dominate
dalla Cina. La principale ragione di
questo cambiamento è stato il grande
incremento delle vendite private, che
rappresentano circa il 70% di tutte le
vendite in tutto il mondo. I collezio-
nisti sono diventati meno inclini alla
pubblicità ricevuta delle aste. Le stes-
se maison si sono rese conto di questo
nuovo corso e hanno cercato di faci-
litare maggiormente le private sale.
Questo switch non va inteso solo nel
modo di fare affari delle case d’asta,
ma anche dei mercanti indipendenti.
Le vendite private tra gallerie e mer-
canti è stata molto forte nel 2016, con
vendite cresciute del 24% sull’anno
scorso. È cambiato anche il modo di
fare business. Con crescita sempre
maggiore di internet (inclusi i social
media), si è modificato sia il modo
di vendere che la tipologia di cliente,
che sempre più tende a informarsi (e
anche ad acquistare) tramite il web,
soprattutto per le vendite inferiori ai 5
mila dollari. Nel report si affronta an-
che il mercato dell’arte asiatico che,
come accennato, è rimasto stabile. Le
aste sono cresciute in Giappone del
101,5% e in India del 110%.
La ricerca ha indicato come i mercanti
siano ottimisti per il futuro: il 76,1%
crede che i propri clienti cresceranno
e il 67% afferma che le piattaforme
di vendita online, sia i propri siti web
che i siti di terze parti, continueranno
a crescere di importanza e avranno un
impatto ancora maggiore sui loro pro-
fitti in futuro. Anche le fiere d’arte sono
considerate dai mercanti d’arte intervi-
stati sempre più importanti ed efficaci
per l’acquisizione di nuovi clienti.
L’Italia, con un fatturato complessivo
in asta di 139 mln $, è oggi il 10°
mercato al mondo. Una dimensio-
ne, quella italiana, che appare però
sotto-stimata visto che le case d’asta
del nostro Paese comunicano i loro
risultati in modo differente tra loro,
alcune includendo il buyer’s premium
altre escludendolo. (riproduzione ri-
servata)
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In esposizione le opere di 120 artisti provenienti da 51 Paesi
DI GIACOMO NICOLELLA
È aperto al pubblico l’evento
dedicato all’arte più impor-
tante dell’anno, non solo per il
nostro paese ma anche a livello
internazionale: la Biennale di Ve-
nezia delle Arti Visive 2017, alla
sua cinquantasettesima edizione.
Appuntamento immancabile per
l’addetto ai lavori ma anche per il
semplice appassionato, sarà visi-
tabile fino a domenica 26 novem-
bre 2017, ai Giardini e all’Arse-
nale. Dal titolo VIVA ARTE VIVA
e curata da Christine Macel, si
sviluppa intorno a nove capitoli o
famiglie di artisti, con due primi
universi nel Padiglione Centrale
ai Giardini e sette altri universi
che si snodano dall’Arsenale fino
al Giardino delle Vergini.
La curatrice Macel, nata a Pari-
gi nel 1969, è stata conservatrice
del patrimonio e ispettore della
creazione artistica per la Délé-
gation aux Arts Plastiques del
Ministero della Cultura france-
se (dal 1995). Dal 2000 ricopre
l’incarico di curatore capo del
Musée national d’art moderne –
Centre Pompidou di Parigi, dove
è responsabile del Dipartimento
della Création contemporaine
et prospective che ha fondato
La Fine del Mondo di Giorgio Andreotta Calò
e sviluppato. Alla Biennale di
quest’anno gli artisti partecipanti
sono 120, provenienti da 51 pa-
esi, di questi, 103 sono presenti
per la prima volta nella mostra
internazionale del curatore.
Com’è noto la partecipazione di
un artista alla Biennale consacra
la sua attività, la sua ricerca e il
suo mercato. A livello curriculare
è una sorta di laurea che l’artista
consegue e che resterà indelebile
nella sua biografia. Il collezioni-
sta più avveduto non può pre-
scindere una visita alla Biennale
per visionare e comprendere da
vicino i cambi di pelle dell’arte
e del suo mercato.
Il Padiglione Italia alle Tese
delle Vergini in Arsenale è cu-
rato quest’anno da Cecilia Ale-
mani. Solo tre nomi sono stati
selezionati per rappresentare il
nostro Paese: due scultori e una
videomaker nati tra gli anni 70
e 80. Giorgio Andreotta Calò
(1979), Roberto Cuoghi (1973)
e Adelita Husni-Bey (1985).
Alemani ha dichiarato: «L’idea
è di allineare il Padiglione Ita-
lia agli altri padiglioni naziona-
li della Biennale, dove di solito
sono invitati a esporre appena
uno o due artisti. Ne ho scelti
tre perché il padiglione italiano
all’Arsenale con i suoi duemila
metri quadrati è il più grande
di tutti. Affidare il lavoro a un
solo artista avrebbe significato
rendergli la vita un incubo. E
invece ho preferito puntare su
tre mostre introspettive». Ci
sarà un percorso con un unico
tema. Nonostante le evidenti
differenze stilistiche e di tec-
nica, questi artisti condividono
una fascinazione per il magico
(Il mondo magico è il titolo del
mio progetto per il Padiglione),
con molteplici riferimenti al ri-
to, alla mitologia, al fantastico
e all’immaginario, creando di-
spositivi attraverso cui abitare il
mondo in tutta la sua ricchezza
e molteplicità ».
Il vincitore del Leone d’Oro
Vincitore del Leone d’Oro come
miglior padiglione nazionale
2017 è quello tedesco.
Premiato dunque il progetto radi-
cale di Anne Imhof che ha scom-
messo sulla relazione tra corpo
e spazio con una performance
in cui letteralmente immergersi,
mediata da sentimenti d’inquie-
tudine e alienazione. «Un’in-
stallazione potente e inquietante
che pone domande urgenti sul
nostro tempo». Così la giuria
ha motivato la sua preferenza,
puntando l’attenzione sul valore
di un scelta rigorosa di oggetti,
corpi, immagini e suoni, capace
di generare uno stato di ansia
consapevole. Da visitare. (ripro-
duzione riservata)
I capolavori
di Wannenes
«U na delle sfide delle
case d’aste italiane
oggi è di concentrarsi sulle
opere d’arte di alta qualità,
quelle libere di circolare
anche all’estero e quindi di
accedere ai collezionisti in-
ternazionali». Guido Wan-
nenes Ad della omonima
casa d’aste sottolinea che chi
compra arte in Italia «cerca il
capolavoro». Il primo seme-
stre della Wannenes si chiude
con un fatturato lordo di 10
milioni di euro per 11 vendite
all’incanto, battute tra la sede
di Milano e quella di Genova,
con una percentuale venduto
per numero di lotti del 65,2%
e per valore del 117,7%. Il re-
parto dei dipinti antichi e del
XIX secolo è stato quello
che ha registrato, ancora una
volta, il miglior risultato con
vendite per 2 milioni e 870
mila euro. Il top lot è il Ritro-
vamento di Mosè, un dipinto
di Valerio Castello aggiudica-
to a 322 mila euro.

Arte e cultura, tutti gli eventi da non perdere in Laguna

T ra gli eventi collaterali da non per-
dere, a Venezia quest’estate, le mol-
tissime le mostre e gli appuntamenti di
alto livello che fanno da contorno alla
Biennale e ai suoi padiglioni nazionali.
All’isola di San Giorgio è in corso la
mostra di Michelangelo Pistoletto nella
Basilica di San Giorgio Maggiore.
Suspended Perimeter – Love Difference
è un’installazione costituita da una se-
rie di specchi sospesi che formano uno
spazio circolare. Realizzata in un’area
consacrata assume una forza rinnovata
aprendo a riflessioni sulle questioni più
delicate che l’uomo contemporaneo sta
affrontando quali il conflitto tra le reli-
gioni, l’accettazione delle differenze, la
multiculturalità ma anche sul ruolo che
l’arte può ancora sostenere per creare un
territorio comune su cui confrontarsi.
Sempre sull’isola di San Giorgio: a 100
anni dalla nascita, Le Stanze del Vetro
celebrano Ettore Sottsass con una mo-
stra sublime: 200 pezzi che svelano la
produzione dell’architetto italiano nel
campo di vetri e cristalli, fino al 30/9.
Flavio Favelli (già protagonista al Padi-
glione Italia nelle scorse edizioni) apre
al pubblico un negozio temporaneo pres-
so Fondamenta S. Anna 994 (Castello,
in fondo a via Garibaldi), per esporre
e mettere in vendita una collezione di
opere. Si tratta di oggetti unici, originali,
firmati e siglati dall’artista.
David LaChapelle, il celebre fotografo
pop americano, è in mostra alla Casa dei
Tre Oci con 100 scatti che ne ripercor-
rono la carriera. La chicca è l’anteprima
di New World: 18 foto che segnano il
ritorno alla figura umana su temi come
gioia, natura e anima, fino al 10/9.
The End of Utopia a Palazzo Flangini è
la grande mostra degli artisti america-
ni Jacob Hashimoto e Emil Lukas con
installazioni site specific veramente
notevoli. Hashimoto presenta un’opera
fluttuante fatta di 8.500 aquiloni neri di
carta e bambù con disegnate delle stelle
(che riportano alla bandiera americana),
Lukas, tra le altre, una mega lente di 650
tubi in alluminio.
Alla Galleria d’Arte Contini è in mo-
stra, presso la sede di Calle Larga, una
mostra personale di Manolo Valdés. La
mostra riunisce le sue ultime realizzazio-
ni, una quarantina di lavori che esplorano
l’universo creativo di questo grande ma-
estro. Valdés, rinomato per i suoi ritratti
femminili, presenta alcune delle opere
più significative della sua storica carrie-
ra. Dominano la scena dipinti e collage
su grande scala, sculture con volti di
donne, statue equestri e altri soggetti,
riprodotti in alluminio, bronzo, ferro,
legno e alabastro. Il gallerista Stefano
Contini ha dichiarato a MF, in merito
al buon momento di mercato: «Ho la
fortuna di aver scelto come sede princi-
pale Venezia e di poter affermare che la
mia galleria è da considerarsi una fiera
permanente, visto che l’affluenza media
è intorno alle 500 persone giornaliere.
Molti miei collezionisti sono stranieri
ed il mio business è all’80% con clienti
provenienti da tutto il mondo». Thomas
Braida, giovane pittore italiano di poche
parole e abbondante produzione, torna
nella sua Venezia con una mostra perso-
nale, curata da Caroline Corbetta, in un
allestimento concepito per le stanze del
cinquecentesco Palazzo Nani Bernardo.
Caducità e il trascorrere del tempo sono
i temi portanti della doppia personale
di Giovanni Anselmo ed Elisabetta Di
Maggio allestita alla Fondazione Querini
Stampalia.Gli artisti mettono al centro un
confronto con il ritmo del tempo, di for-
za e fragilità, di tensione e sospensione.
L’esibizione è supportata da Krizia, fino
al 24/9. The Golden Tower è l’installa-
zione alta più di venti metri realizzata
da James Lee Byars nel 1990, allestita
all’aperto a Campo San Vio, poco distan-
te dalla Collezione Peggy Guggenheim.
Fino al 23 luglio l’Istituzione Fondazione
Bevilacqua La Masa, in collaborazione
con la Galleria d’Arte Contini, ospita la
personale di Enzo Fiore dal titolo Nella
fine il principio: il tempo della natura.
L’esposizione, curata da Alberto Mattia
Martini.
L’artista francese Pierre Huyghe ani-
ma l’Espace Vuitton in Calle del Ridot-
to, dietro a Piazza San Marco, mentre
la splendida Abbazia di San Gregorio,
accanto al Ghetto Ebraico, è la cornice
al lavoro di Jan Fabre: la densa sele-
zione di opere in vetro e ossa prodotte
tra il 1977 e il 2017 sancisce il ritorno
dell’artista a Venezia dopo l’esperienza
del 2011 presso la Scuola Grande del-
la Misericordia. Il Museo Correr della
Fondazione Musei Civici apre le porte a
Shirin Neshat, visual artist iraniano che
raccoglie il testimone da Jenny Holzer,
protagonista nel 2015 delle sale del mu-
seo in Piazza San Marco.
Il design italiano è protagonista da lu-
glio della Fondazione Bevilacqua, la
quale accoglierà Alberto Biasi, Sara
Campesan, Bruno Munari e altri amici
di Verifica 8+1.
Le Gallerie dell’Accademia, sono una
tappa imperdibile nella scoperta dell’arte
e della storia di Venezia. Si tratta di una
delle più imponenti e preziose collezioni
di dipinti veneziani e veneti del mon-
do. Si trova davanti al Ponte dell’Ac-
cademia, nel complesso monumentale
della Scuola Grande di Santa Maria
della Carità, che comprende la chiesa e
il monastero dei Canonici Lateranensi,
realizzato da Andrea Palladio. Il museo
conserva ed espone il Trecento bizanti-
no e gotico, gli artisti del Rinascimento,
Bellini, Carpaccio, Giorgione, Verone-
se, Tintoretto, Tiziano, Tiepolo, i vedu-
tisti settecenteschi, Canaletto, Guardi,
Bellotto, Longhi, ma anche sculture e
disegni, tra cui l’Uomo vitruviano di Le-
onardo Da Vinci. In mostra temporanea,
alle Gallerie, Philip Guston, il virtuoso
pittore americano è espone le sue tele
che dialogano con la storia dell’arte ita-
liana, fino al 3 settembre.
Per quanto riguarda le partecipazioni
nazionali, una serie di padiglioni sono
dislocati in diverse location della città,
a partire dalla Catalogna, ai Cantieri Na-
vali, e Taiwan, al Palazzo delle Prigioni
in Riva degli Schiavoni.
Ma la mostra più attesa e visitata del
2017: è il ritorno di Damien Hirst, con
Treasures from the Wreck of the Unbe-
lievable. Un lavoro inedito, attesissimo
e durato 10 anni. Coinvolge sia Palazzo
Grassi che Punta della Dogana ed è la
più grande mostra dedicata all’artista
dai tempi della retrospettiva del 2004 a
Napoli. Fino al 3 dicembre.
Smalti materiali su tela cm. 70x100
 Rapporto Mercato dell'arte 


 


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Altissimo il numero del venduto per singolo lotto
DI ROBERTA OLCESE
L’ arte moderna e contempo-
ranea è l’unico appunta-
mento con le aste per Christie’s
e Sotheby’s in Italia. Ma a di-
spetto della quantità delle ven-
dite il giro d’affari di entrambe,
per una sola vendita, corrispon-
de al fatturato di un semestre di
una concorrente italiana.
Christie’s nell’ultima asta a
Milano, ad aprile, ha incassato
13,319 milioni di euro con 83
lotti su 88 in catalogo, portan-
do a casa un 94,9% di venduto
per lotti.
Mentre Sotheby’s ha puntato su
un catalogo più corposo di 104
lotti e ha ottenuto un 78,8% sul
venduto per lotto e 95,3% per
valore, con un totale complessi-
vo di 14,176 milioni di euro.
Gli esperti di entrambe le ma-
jor confermano che Milano è
diventata una piazza internazio-
nale alla pari di Londra, New
York e Hong Kong quando si
propone un capolavoro.
Il primo semestre 2017 ha un
segno positivo e gli esperti so-
no concentrati nella raccolta di
opere per le prossime Italian
Sale di ottobre a Londra. La
novità quest’anno sarà pro-
porre artisti meno noti ma con
maggiori margini di crescita e
autori più recenti rispetto agli
storicizzati.
Per avere un’idea basti ricor-
dare nomi come Francesco
Vezzoli o Maurizio Cattelan.
Bluechip come Superficie bian-
ca del 1987 di Enrico Castel-
lani passata di mano per 1,117
milioni di euro (stima 500/800
mila euro) e un Concetto spa-
ziale Attese di Lucio Fontana
rosso con quattro tagli aggiu-
dicato a 1,578 milioni di euro
confermano che il mercato è
di Christie’s «nel 2001 Pino
Il Ponte, fatturato in crescita del 26,5% Pascali lo conoscevano solo
i più selezionati collezionisti
e anche l’Arte Povera faceva
L e casa d’asta italiane vivono un momento
di gloria e il lavoro di questi anni viene
premiato. Il Ponte, casa d’aste milanese chiude
è difficile generalizzare.
Ancora una volta dietro al successo dell’arte
moderna e contemporanea si nascondono i col-
risultati più bassi. Boetti è cre-
sciuto dopo il 2008. E se prima
gli artisti nuovi da introdurre
il primo semestre con un fatturato di 15 milioni lezionisti internazionali la cui partecipazione erano quelli di Piazza del Po-
di euro per 12 aste. La direttrice Rossella No- rende più agguerrite le vendite. L’esperto del polo oggi le new entries sono
varini è soddisfatta perché si tratta di un 26,5% dipartimento Freddy Batino, attribuisce il me- di tutt’altro genere».
in più rispetto allo stesso periodo dello scorso rito del risultato alla qualità delle opere. L’in- Un esempio? «Le artiste don-
anno. I settori trainanti restano l’arte moderna teresse del pubblico è stato variegato. ne come Carol Rama e Gioset-
e contemporanea che ha chiuso il semestre con Natura Morta di Giorgio Morandi del 1961 ta Fioroni». Il prossimo passo?
5,67 milioni di euro e i gioielli che da soli ha duplicato la stima ed è stata aggiudicata «Sarà a Londra con l’Italian Sa-
hanno fruttato ben 3,43 milioni di euro. per 562,5 mila euro mentre un più recente Se- le, per noi è l’altra asta italiana».
La casa d’aste ha deciso di incrementare il giro gno Disegno di Alighiero Boetti del 1983 da Anche Sotheby’s ha puntato sui
d’affari sviluppando gli altri settori, dalle Arti 100/150 mila euro è passato a 200 mila euro. nomi consolidati del XX secolo
Decorative del ’900 al Design e il nuovo dipar- È sempre vivo l’interesse per Christo (e la mo- come Fontana che ha realizza-
timento di Libri Manoscritti e Incisioni. glie scomparsa Jean-Claude). to nuovi record per la serie dei
Rossella Novarini, direttrice de Il Ponte, os- L’artista francese l’anno scorso ha convinto mi- crocefissi, un esemplare è sta-
serva che «I settori più tradizionali, Arredi e gliaia di visitatori ad attraversare il ponte sul lago to aggiudicato a 331.500 euro
Dipinti Antichi, Argenti, Dipinti e Sculture del d’Iseo. Un suo progetto del 1964, Store Front con una stima di 80/120mila.
XIX e XX secolo si mantengono su cifre co- Project ha raggiunto 243,75 mila euro partendo A seguire una Natura Morta di
stanti e tengono testa al momento di stasi che da una valutazione di 100/150 mila euro. Giorgio Morandi per la serie
stanno attraversando da alcuni anni». In realtà Roberta Olcese Teapot è letteralmente volata a
511.500 euro da una stima di
180/250 mila euro. Tra le opere
globalizzato. Milano hanno acquista- più attese il Concetto spaziale
«I collezionisti ci- to ceramiche di Fonta- di Fontana del ’66 fondo gri-
nesi comprano arte na che costano molto gio e inedito è stato comprato
italiana», spiega meno rispetto ad altre da un collezionista italiano per
Mariolina Basset- serie. 1.015.500 euro.
ti, chairman Chri- La vendita della mai- La vera sorpresa è stata rap-
stie’s, «si tratta di son targata François presentata da due studi di Jo-
nuovi player tra gli Pinault ha registrato sef Albers, un olio su masonite
investitori che po- world record price per del 1961 che ha realizzato 631
trebbero contribuire Fausto Melotti, Varia- mila euro da una valutazio-
alla valorizzazione zioni I aggiudicato a ne di 200/300 mila euro e un
del nostro mercato». 608mila euro e Gio- esemplare del 1969 battuto a
Su cosa investono? setta Fioroni che con 607.500 euro stimato 500/700
«Sono curiosi di Interno familiare ha mila euro.
tutto ciò che è bel- ottenuto 86.557 euro Beatrice Botta e Marta Giani,
lo e importante: da da una stima di 30/50 responsabili dell’asta, com-
Fontana a Morandi, mila. «Il nostro obiet- mentano: «Abbiamo presenta-
cercano i capolavo- tivo è un’asta più se- to i due Albers a Milano con la
ri». Oppure opere su lezionata rispetto alla certezza che offrendoli al mon-
cui ci sono margini qualità». Cosa è cam- do avremmo potuto registrare
di crescita, si po- biato nei cataloghi? prezzi da piazze internazionali:
trebbe aggiungere, «Abbiamo allargato Milano come Parigi, Londra,
visto che all’ultima Josef Albers, Homage to the square Towards Fall II la rosa degli autori» New York e Hong Kong». (ri-
asta di Christie’s a aggiunge la manager produzione riservata)

Cambi, giro d’affari record Risultati brillanti per Pandolfini

«L’ arte cinese antica ha cambiato
la sua natura. Qualche anno fa
si vendeva tanto e di tutto, ora si fa ci-
fra solo con i top lot». Matteo Cambi,
amministratore delegato della Cambi
Casa d’aste, l’azienda di famiglia con
sede a Genova e Milano, chiude il pri-
mo semestre con un totale record sia di
aste, per 24 aste contro 17 nello stesso
periodo dello scorso anno e di fatturato:
21 milioni 174 mila euro contro 12,7
milioni, registrando una crescita del
67%. In aumento anche i compratori
stranieri che si attestano al 63%. La
Cambi è la prima casa d’aste italiana
in questo semestre e il merito è ancora
una volta del dipartimento di arte orien-
tale guidato dall’esperto Dario Mottola
che con una sola asta porta a casa 5,84
milioni di euro. Il top lot che ha permes-
so di fare il boom di incassi è stato un
bronzo dorato cinese stimato 200/300
mila euro che, grazie alla tenacia di un
collezionista e di un museo cinese, è vo-
lato a 4,735 milioni di euro. Si tratta di
una grande e rara figura di Amitayus, il
Buddha della lunga vita, realizzato alla
fine del ’600 in Mongolia dallo scul-
tore Zanabazar, un monaco buddista.
La scultura apparteneva alla famiglia
dell’ambasciatore Vittorio Cerruti che
tra il 1922 e il 1926 ricoprì l’incarico di
ministro plenipotenziario a Pechino. Il
rischio con i top lot cinesi è che i com-
pratori cambino idea e non ritirino gli
oggetti. Le case d’asta hanno arginato
il rischio imponendo a chi partecipa di
versare una cauzione da 10 a 200 mila
euro a seconda del valore dell’opera. Il
capolavoro cinese ha fatto la differen-
za ma gli altri reparti garantiscono una
crescita stabile all’azienda.
Le vendite di antiquariato, settore eter-
namente in crisi nell’immaginario co-
mune, sono state per ben 3,6 milioni di
euro con un +116% rispetto al 2016. Il
design assieme al Novecento ha fattu-
rato 3,78 milioni di euro.
P andolfini chiude il primo semestre
con un fatturato di 14 milioni e 550
mila euro, per 17 aste, contro i poco
più di 12 ottenuti l’anno scorso nello
stesso periodo con 13 vendite. Pietro De
Bernardi, amministratore delegato della
storica casa d’aste fiorentina commenta
i dati: «Siamo molto soddisfatti e rite-
niamo che il nostro lavoro di selezione
e soprattutto di attenzione alle prove-
nienze sia stato premiato dai clienti che
hanno apprezzato la genuinità e la scelta
dei lotti proposti nei cataloghi».
L’oggetto più caro battuto è stato il
Grande Sigillo, Cina - Dinastia Qing,
aggiudicato attraverso la piattaforma
Pandolfini Live per 131,1 mila euro. Le
Calligrafie di Yi Bingshou (1754 -1815)
che illustrano a inchiostro su 24 fogli
una raccolta di proverbi cinesi sono state
acquistate per 106,25 mila euro.
Il dipartimento migliore del semestre è
stato quello di Dipinti e sculture antichi
e del secolo XIX che ha realizzato eu-
ro 3 milioni 467 mila euro. A questi si
aggiungono i Mobili e gli oggetti d’arte
che hanno fatturato 1 milioni187mila
euro. Mentre l’arte moderna e contem-
poranea, uno dei settori su cui la Pandol-
fini punta molto, è stata battuta a Milano
e ha realizzato quasi 1,95 milioni di euro
per un 102% di venduto sul valore e il
70% sul numero dei lotti. In linea con
i 2.15 milioni di euro del primo seme-
stre 2016. L’interesse per l’arte cinetica
è stato confermato dalla vendita di Spa-
zio elastico di Gianni Colombo uno dei
protagonisti del movimento, aggiudica-
to per 150 mila euro. Nella sezione delle
opere su carta les dejeuners un disegno
di Pablo Picasso del 1961 ha realizzato
87,5 mila euro. Gioielli e orologi sono
stati venduti per 1 milione 630 mila euro
mentre la numismatica ha raccolto 963
mila euro. La Casa d’aste fiorentina ha
il pregio di battere anche i vini che per
questo semestre hanno realizzato 503
mila euro.
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Oltre 4 mila artisti e 290 tra le gallerie più famose del mondo
DI GIACOMO NICOLELLA
H a da poco chiuso i battenti
una delle esposizioni più
luminose e brillanti di Art Ba-
sel, la fiera d’arte contempo-
ranea più importante al mondo
giunta alla 48esima edizione.
Migliaia di collezionisti e
milioni di euro di incassi,
per un’annata da incornicia-
re. Ogni anno, a giugno, Art
Basel è la meta preferita degli
appassionati d’arte da tutto il
mondo. È la più famosa delle
fiere d’arte internazionali.
Il New York Times la defini-
sce le Olimpiadi dell’arte.
Dopo una rigorosa selezione,
le 291gallerie tra le migliori
del mondo espongono opere
moderne e contemporanee di
grande qualità: dipinti, scul-
ture, installazioni, fotografie,
stampe, video e lavori mul-
timediali di oltre 4 mila arti-
sti. Sono presenti anche i più
famosi maestri dell’arte mo-
derna e contemporanea, dal
primo ’900 ai giorni nostri, da
Picasso, Miro, Klee, Warhol
e Jeff Koons alla più recente
generazione di artisti. La crea-
tività italiana riverbera in tutta
la fiera, con la presenza di ben
21 gallerie.
Da una parte, nella Main sec-
tion troviamo veterani come la
Galleria Continua, Massimo
De Carlo, Lia Rumma, Mas-
simo Minini, Christian Stein
e Giò Marconi, spalleggiati
da nomi altrettanto altisonan-
ti, come Kaufmann Repetto,
La sede espositiva di Art Basel
Alfonso Artiaco, la Galleria
dello Scudo e la Galleria Te-
ga, e poi ancora Magazzino,
la Galleria Franco Noero,
Tornabuoni Arte, Tucci Russo
Studio per l’Arte Contempora-
nea e ZERO. Dall’altra parte in
Feature (la sezione dedicata ai
progetti di artisti storicizzati)
spiccano la Galleria Raffael-
la Cortese, Mazzoleni, P420,
Studio Trisorio e Vistamare.
La fiera quest’anno ha diffuso
numerose vendite ufficiali fat-
te dalle gallerie, tra le più ecla-
tanti si segnala un olio su tela
di Philip Guston alienato per
15 milioni di dollari da Hau-
ser & Wirth, che ha venduto
altre opere dell’artista ameri-
cano attualmente alle Gallerie
dell’Accademia di Venezia con
un’importante mostra. Hauser
& Wirth ha venduto inoltre per
3,5 milioni di dollari un lavoro
di Richard Serra, «Untitled»,
1975 un triangolo equilatero
in acciaio e a un museo cinese
un olio su tela del 1961 «No
title» di Eva Hesse. Un dipin-
to di Gerhard Richter è stato
acquistato per quasi 5 milioni
di dollari da Di Donna Galle-
ry, che partecipa per la prima
volta ad Art Basel, una stampa
a colori chromogenic di Cin-
dy Sherman per 1,5 milioni
di dollari da Metro Pictures
Galerie, Thaddaeus Ropac ha
venduto un’opera di Sigmar
Polke Untitled 1983-1984 per
4 milioni di dollari, Mnuchin
Gallery ha venduto opere d’ar-
te di John Chamberlain, Sam
Quando l’artista è di nicchia
InellelItalia
mercato delle opere di arte moderna e contemporanea in
è fatto anche di artisti meno celebri, di quelli battuti
principali aste internazionali, ma che hanno una carriera
già consolidata e noti agli estimatori.
Ruggiero Dite.Pa nato a Bari nel 1964 ha iniziato a dipingere da
bambino, le sue opere hanno un minimo comune denominatore:
«Ogni quadro nasce da un colore non ho un pigmento. Produco
molto poco, due tre quadri l’anno, per farlo devo provare emo-
zione non creo per vendere, la vera arte dovrebbe essere questa.
Anche i cantautori raramente appaiono perché raramente hanno
qualcosa da raccontare».
Giorgio Chiesi nasce nel 1941 a Felina nell’Appennino Emi-
liano, ha al suo attivo un’ottantina di mostre personali, anche
se quella che ricorda con soddisfazione è nel 2008 a Palazzo
Venezia a Roma. I suoi quadri passano spesso su eBay o nei
cataloghi delle aste italiane. Lo scorso maggio la Farsetti di
Prato ha aggiudicato un olio a 700 euro. «Uno dei problemi del
nostro mercato è che i quadri non vengono pagati. Ho smesso di
lavorare con i mercanti perché, alcuni, ritiravano blocchi magari
da 20 opere e poi sparivano».
Mario Salvo, artista romano inventore della tecnica della spatola
stratigrafica, ha esposto alla Triennale sia a Roma sia Milano.
Oggi ha un occhio disincantato sul mondo dell’arte: «Il settore
si è mercificato e la gente non ci crede più e compra oggetti di
arredo o poster al posto dei quadri».
Gilliam, Mark Bradford. Di na. Segnali di un mercato che
Mark Bradford che attualmen- da anni non suscitava queste
te rappresenta gli Stati Uniti soddisfazioni. La storia forse
alla 57a Biennale di Venezia, più affascinante è però quella
è stata venduta una tele mixed di una struttura semi circolare
media e collage 5 milioni di di Enrico Castellani, in vendita
dollari. Secondo la fiera si sti- alla galleria Massimo De Car-
ma che nel solo primo giorno lo, che è stata trovata dal gal-
il controvalore delle vendite lerista nell’androne di un con-
sia stato superiore a 60 milio- dominio di via Palmanova, a
ni di dollari. Di certo le gal- Milano, risiedeva lì dagli anni
lerie hanno progressivamente 60 ed è in trattativa per qualche
riallestito gli stand diverse milione di euro. (riproduzione
volte nell’arco della settima- riservata)

Basilea si propone come paradiso dell’arte e del gusto

B asilea rappresenta un record da
Guiness dei primati, almeno per
chi è appassionato d’arte, design e cibo
raffinato. In soli 37 km quadrati al con-
fine con la Francia e la Germania nella
Valle Alta del Reno, sono concentrate
oltre 40 istituzioni tra musei e fonda-
zioni di arte moderna e contemporanea
progettate dai più importanti architetti
al mondo: Frank Gehry, Renzo Piano,
Mario Botta e Herzog & De Meuron per
citarne alcuni. Per allietare il soggior-
no degli appassionati la regione, che
è considerata a tutti gli effetti un’isola
felice per il buon gusto, concentra 70
ristoranti citati nella Guide Michelin.
Uno su tutti è «Le Cheval Blanc» a
Basilea, premiato da tre stelle.
La città è attraversata dal Reno, e ha un
ritmo cadenzato dall’alternarsi di ope-
re antiche e moderne. Buona parte del
merito lo si deve al passaggio di Celti
e Romani, che hanno lasciato le basi
per un importante centro dell’umane-
simo. A memoria del glorioso passato
sono rimasti il municipio, costruito nel
1504, la cattedrale romanico-gotica e
un centro storico curato in Swiss st-
yle, ancora intatto. La città svizzera
negli anni ha puntato prima sull’arte
contemporanea e oggi sul design ap-
profittando anche delle buone relazioni
con le cittadine vicine tutte bagnate dal
Reno. È il caso del Vitra Design Mu-
seum a Weil am Rhein, progettato da
Gehry a due passi da Basel, che si è
arricchito della sezione Campus Vitra
su disegno di Herzog & De Meuron,
si tratta di una serie di edifici d’autore
con la stazione dei Pompieri di Zaha
Hadid. Il Vitra espone una selezione
permanente di oltre 400 pezzi di design
realizzati dal 1800 a oggi. La fama di
città d’arte di Basilea ha invogliato il
Kunstmuseum, l’edificio che custodi-
sce una delle più importanti e antiche
collezione d’arte pubblica in Svizzera
con opere dal XV secolo fino al 1860,
ad ingrandirsi nel 2016 con una nuova
sezione, conosciuta come Neubau e re-
alizzata dagli architetti svizzeri Christ
& Gantenbein.
Fino al 20 agosto si tiene la mostra
«Two collections in dialogue» che
espone per la prima volta 26 dipinti
antichi in prestito dl Museo del Prado
di Madrid. Il Kunstmuseum durante la
chiusura per restauri aveva mandato
dieci capolavori di Picasso al museo
spagnolo. Oggi a Basilea sono esposte
tele tra gli altri di Tiziano, Zurbaràn,
Velàsquez, Murillo e Goya. Mentre
nella Neubau si possono ammirare i di-
segni di Cèzanne, una mostra dal titolo
Der Verborgene Cèzanne aperta fino al
24 settembre. Dal 16 settembre inau-
gurerà una mostra dedicata ai lavori di
Chagal The Breakthrough years.
Un’altra eccellenza museale è la Be-
yeler Foundation che espone la col-
lezione permanente di Ernst Beyeler
che conserva tesori di Francis Bacon,
Van Gogh, Monet, Alberto Giacometti
e altri nomi autorevoli in un edificio
in vetro realizzato nel 1997 da Renzo
Piano. Per la prima volta la Beyeler
celebra un fotografo. Fino al 1 ottobre
sono in mostra circa 200 scatti del cele-
bre artista tedesco Wolfgang Tillmans
(1968) eseguiti tra il 1986 e il 2017,
nonché una nuova installazione audio-
visiva. Tillmans si è affermato agli ini-
zi degli anni 90 grazie a scatti iconici
sulla filosofia di vita di un’intera ge-
nerazione che puntava sul desiderio di
libertà e la voglia di vivere l’ebbrezza
del momento. Nel 2000 è stato il primo
fotografo non inglese a vincere il pre-
stigioso Turner Price. Oltre ai generi
classici quali il ritratto, la natura morta
e il paesaggio, la mostra, realizzata in
collaborazione con l’artista, propone
anche opere astratte giocate sui limiti
del visibile. Basilea è una città ideale
da visitare in estate, è possibile fare un
giro del porto e della città in battello
oppure visitare le chiuse e risalire il
Reno fino a Rheinfelden. Di sera si può
noleggiare il traghetto per un aperitivo
con uno dei piatti tipici: la fondue al
formaggio (www.faheri.ch).
Il Museo del Giocattolo (spielzeug-
welten-museum-basel.ch/it/) si trova
in un palazzo nel cuore del centro sto-
rico della città e conserva oltre 2.500
orsacchiotti d’epoca. Per una pausa
cioccolata c’è lo storico Café Confise-
rie Schiesser a Markt Platz famoso per
la cioccolata e i dolci, al primo piano si
gode di una fantastica vista sul Rathaus
(municipio). La città svizzera è famosa
nel mondo per il Basel Zoo (zoobasel.
ch) con leoni, gorilla, elefanti, scimmie
e si festeggia il compleanno dei can-
guri: il giorno in cui i cuccioli saltano
fuori per la prima volta dal marsupio.
Al momento della nascita misurano 10
millimetri e solo le mamme si accorgo-
no di loro. Per i gruppi con almeno 40
persone è disponibile dopo la chiusura
il nuovo ristorante di design affacciato
sul parco degli animali. (riproduzione
riservata)
di Roberta Olcese
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Opere di valore e folta rappresentanza di galleristi italiani
DI ROBERTA OLCESE
P arigi è una meta da non
perdere, specie nei giorni
della Biennale dell’Antiqua-
riato. La celebre ed elegante
manifestazione che si tiene
sotto le volte in vetro del Gran
Palais, già location per l’asta,
che ha fatto scalpore, di Yves
Saint Laurent, quest’anno gio-
ca una sfida importante: non
perdere la fiducia dei colle-
zionisti e del pubblico inter-
nazionale dopo gli scandali
parigini dell’ultima edizione.
Da quest’anno l’appuntamen-
to diventa annuale. Il board si
presenta completamente rinno-
vato e il nuovo presidente della
manifestazione in programma
dall’11 al 17 settembre sarà
Christopher Forbes, vicepre-
sidente del gruppo americano
e uno dei cinque figli di Mal-
com. Forbes è un importante
collezionista e il management
della Biennale spera sia un ele-
mento di fiducia e credibilità.
Gli espositori quest’anno sono
95 di cui un terzo stranieri e
moltissimo i francesi. Tra gli
italiani confermano la loro
presenza anche quest’anno
Robilant+Voena, Robertae-
basta, Nilufar, Bottegantica di
Milano e pochi altri. Ci sono
poi italiani a metà come la
galleria Sarti di Parigi e Brun
Fine Art di Londra.
Il vetting che controllerà l’au-
tenticità dei pezzi esposti negli
stand sembra molto severo: è
vietato esporre multipli e sa-
ranno usati strumenti tecnolo-
gici per smascherare i falsi.
In compenso le opere potranno
essere datate fino al 2000.
La Biennale des Antiquaires
storicamente è un appunta-
mento con le arti decorative,
con quel gusto un po’ specia-
le che hanno i francesi. Certo
capita di incontrare il dipin-
to da museo perché la qualità
degli espositori fino a oggi è
stata alta ma a Parigi si cerca
l’oggetto raffinato di design e
i gioielli unici. In linea con le
aspettative la famiglia di gio-
iellieri Boghossian, il secolo
scorso ha lasciato il middle
east per cercare fortuna a Gi-
nevra e Anversa propone un
oggetto di super lusso: una
collana reversibile con dia-
manti gialli su un lato e bian-
chi sull’altro.
Lo stand di Robilant+Voena
propone un crossing tra mo-
derno e antico. Saranno esposti
due dipinti di Giorgio Moran-
di, Fiori del 1959 un elegante
dipinto proveniente da una
collezione privata e una Natu-
ra Morta del 1961 passata in
origine alla galleria Il Milione
di Milano. Entrambi i quadri
sono pubblicati nel catalogo
generale di Lamberto Vitali
(Electa, 1977). Per i dipinti an-
tichi ci sarà un grande dipinto
caravaggesco Sacra Famiglia
con San Giovanni di Bartolo-
meo Cavarozzi (1587-1625).
L’opera proviene da Palazzo
Spinola a Genova, uno dei
palazzi dei Rolli, patrimonio
Dipinto della scuola del Caravaggio (courtesy Voena) dell’Unesco. (riproduzione
riservata)

A Firenze va in mostra l’antiquariato Le giovani promesse di Artissima

L’ arte contemporanea è l’accele-
ratore dell’antiquariato.
La Trentesima edizione della Bien-
nale Internazionale dell’Antiquariato
di Firenze (Biaf), che riunisce un’ot-
tantina dei migliori antiquari
italiani stranieri a Palazzo
Corsini dal 23 settembre al
1 ottobre, punta sul rinnova-
mento. Intanto gli allestimenti
non saranno più di Pier Luigi
Pizzi, ma dell’interior & wed-
ding designer Matteo Corvino.
Sembra cosa di poco conto,
ma il visitatore prima ancora
di entrare nei singoli stand del
meraviglioso palazzo affaccia-
to sull’Arno si sente guidato
proprio dall’allestimento.
Fabrizio Moretti, segretario
generale della Biennale e re-
gista dell’evento promette che
il risultato «sarà un mix di mo-
dernità ed eleganza».
La seconda novità è il testimonial. Se
due anni fa fece scalpore Jeff Koons
che collocò la gigantesca scultura
Pluto e Proserpina sull’Arengario
di Palazzo Vecchio, questa volta toc-
cherà all’artista svizzero Urs Fischer
esporre le sue opere in giro per la cit-
tà. Il progetto resta top secret, di certo
si sa che il curatore sarà Francesco
Bonami. Niente di strano, Fischer fa
parte della scuderia di Larry Gagosian
il più importante gallerista al mondo
che proprio recentemente gli ha dedi-
cato una mostra a Hong Kong.
L’invito dell’artista svizzero alla
Biennale ha un valore simbolico:
la rassegna autorizzerà gli antiqua-
ri a esporre opere d’arte che vanno
dall’archeologia fino al 1989 dieci
anni oltre l’ultimo limite. Si tratta di
un aggiornamento di date, in linea
con fiere internazionali: dal Tefaf di
Maastricht alla Biennale di Parigi.
La prima edizione della Biennale è sta-
ta nel 1959, la mostra durava circa un
mese e la sede era Palazzo Strozzi. Chi
ha vissuto quegli anni li ricorda come
Buca per le denunce segrete
momenti di eleganza gusto e raffina-
tezza. Per questa edizione, quasi 50
anni dopo, Palazzo Strozzi ospiterà in
concomitanza con Biaf la mostra: Da
Michelangelo a Vasari (21 settembre
2017-21 gennaio 2018) curata da An-
tonio Natali e Carlo Falciani, dedica-
ta ai grandi maestri del Rinascimento
coinvolti nelle imprese dello Studiolo,
della Tribuna e delle chiese fiorentine,
da Michelangelo, Pontormo, Rosso
Fiorentino, Giorgio Vasari sino a scul-
tori come Giambologna e Bartolomeo
Ammannati. I visitatori della Biennale
avranno tariffe agevolate.
Tra le opere esposte a Biaf di par-
ticolare interesse una speciale opera
seicentesca, la Buca per le denunce
segrete in marmo di Verona e un grup-
po di disegni di Klimt, tra i quali uno
studio per la celebre Salome. (ripro-
duzione riservata)
Roberta Olcese
I n Italia c’è una sola fiera che si oc-
cupa delle giovani promesse dell’ar-
te contemporanea ed è Artissima, in
programma all’Oval del Lingotto di
Torino dal 2 al 5 novembre.
La 24ma edizione riunirà meno di 200
gallerie internazionali, avrà un nuovo
speciale allestimento e sarà curata per
la prima volta dalla milanese Ilaria
Bonacossa, 44 anni, già direttrice
del Museo di Villa Croce a Genova.
L’esperta chiarisce senza troppi pre-
amboli lo spirito della manifestazio-
ne: «La nostra è una fiera che anti-
cipa le tendenze, l’unica che punta
sugli emergenti. Si possono comprare
opere di giovani promesse tra i 10 e
o 20 mila euro. Per le rivalutazioni
però bisogna aspettare qualche anno,
lasciarli crescere». La battuta di Bo- Ilaria Bonacossa
nacossa conferma che Artissima non
è il posto adatto per le speculazioni
mordi e fuggi, quelle conviene far- Il nostro database non è una app, non
le con molta attenzione sugli artisti c’è bisogno di scaricare niente ma so-
storicizzati. Alla fiera torinese c’è la lo di accedere al sito».
sezione Back to the future dedicata Le sezioni di Artissima per l’edizione
agli artisti non ancora apprezzati dal 2017 sono sette: dalla tradizionale Main
pubblico di compratori: «Il mercato Section, perle gallerie di arte contempo-
internazionale sta riscoprendo ulti- ranea considerate più rappresentative a
mamente alle aste, artiste come Ca- livello mondiale. Le New entries, per
rol Rama o Giosetta Fioroni, in realtà le emergenti, Art Editions per stampe e
sono state rilanciate anni fa proprio multipli di artista contemporanei. Set-
ad Artissima ». Sottolinea Bonacossa. tore dove con poche centinaia di euro
Tra le novità della prossima edizioni si porta a casa un lavoro interessante. E
i curatori hanno voluto uno spazio poi Dialogue che dall’anno scorso dedi-
nuovo dedicato ai Disegni. Il settore ca uno spazio a progetti specifici in cui
delle opere su carta ha il vantaggio le opere di due o tre artisti sono messe
di essere abbordabile per le tasche in stretta relazione. Le ultime tre sezioni
dei giovani collezionisti anche se sono selezionate da un board di curato-
richiede maggiore preparazione per ri e direttori internazionali. La prima è
riconoscere le opere valide. Present Future, ed è dedicata ai talenti
Un’altra novità è rappresentata da una emergenti mentre l’alter ego Back to the
innovativa piattaforma digitale che Future si occuperà della riscoperta di ar-
sostituisce tout court il catalogo. Bo- tisti dell’arte contemporanea attivi negli
nacossa vuole risparmiare? «Macché, anni 80. (riproduzione riservata)
guardo avanti a fiere come Art Basel. Roberta Olcese
Centro Porsche Firenze

Venerdì 30 Giugno 2017
Indagine Confcommercio. Nella Capitale la media della Tari è 2.778 euro l’anno
Milano tartassa uffici e negozi
Dal 2011 imposte locali triplicate. Ma Roma è più cara
MICHELE DAMIANI
DI
A
Milano le imposte sugli
immobili sono più che
triplicate negli ultimi
anni, ma la pressione
fiscale risulta minore rispetto
a Roma. Questo il quadro che
emerge dall’analisi sui tribu-
ti locali realizzata dall’ufficio
studi di Confcommercio e pre-
sentata ieri a palazzo Bovara
nel capoluogo lombardo. Il re-
port illustra la situazione dei
tributi locali che gravano sulle
imprese del terziario attive nel
comune di Milano tra il 2011 e
il 2016, effettuando una valu-
tazione comparata con la Ca-
pitale riferita esclusivamente
all’anno scorso. Vengono ana-
lizzate quattro diverse forme
di tributi, ovvero Imposta mu-
nicipale sugli immobili (Imu)/
tassa sui servizi indivisibili
(Tasi), tariffa rifiuti (Tari), ca-
none di concessione dello spa-
zio pubblico (Cosap) e imposta
di soggiorno. In linea generale,
le imposte gravanti sulle im-
prese milanesi del terziario
registrano un forte aumento
negli ultimi cinque anni.
Immobili. L’Imu/Tasi, come
detto, risulta più che triplica-
ta. Come si può leggere dal
rapporto, per un immobile di
categoria A/10 (uffici e studi
professionali) di circa 100 mq
e rendita catastale pari a 3
mila euro, nel 2011 si paga-
vano 787,5 euro, contro gli at-
tuali 2872,8, ovvero più di tre
volte e mezzo rispetto al primo
dato. Stessa situazione per im-
mobili di categoria C/1 (negozi)
di 70 mq e rendita catastale
di 540 euro, per cui si pagano
355,5 euro rispetto ai 96,4 del
2011. Nonostante il forte au-
mento, la somma di Imu/Tasi
pagata a Milano risulta infe-
riore rispetto a quella pagata
a Roma, come si può vedere
dalla tabella in pagina. Per le
due imposte sugli immobili,
nel 2016, le imprese milanesi
si trovano a pagare 296 euro,
contro i 355 versati all’ombra
del Colosseo.
Rifiuti. Per quanto riguar-
da la Tari, vengono prese in
esame cinque differenti tipolo-
gie di attività (uffici, ristoranti,
bar, minimarket alimentari e
Supplemento a cura
di FRANCESCO CERISANO
fcerisano@class.it
Enti locali
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È IN EDICOLA
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IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE
è l’imposta
l di soggiorno, che
Tassazione sui negozi, un confronto
può
pu essere istituita a carico
di coloro che alloggiano nel-
tra Roma e Milano le strutture ricettive, per un
massimo
ma di cinque euro per
MILANO uso
ROMA uso ROMA notte.
no L’analisi ha considera-
INDICATORI proprio e proprio locazione to la media aritmetica per tre
locazione delle
de cinque categorie in cui
sono
son classificati gli esercizi al-
Rendita Catastale ipotizzata 540,00 540,00 540,00 berghieri,
be considerando le ali-
Quota possesso 100% 100% 100% quote
qu delle categorie due, tre e
quattro
qu stelle che concentrano
Numero di mesi 12 12 12 il maggior
m numero di pernotta-
mento
me per gli ospiti. L’imposta
Aliquota IMU (per mille) 8,70 7,60 10,60 di soggiorno media di Milano è
IMU 271,31 237,01 330,56 pari
pa a 3 euro, mentre a Roma
si attesta intorno ai 4,3 euro.
Aliquota Tasi (per mille) 0,80 0,80 0,80 «La
«L pressione fiscale è sen-
TASI 24,95 24,95 24,95 sibilmente aumentata negli
sib
ultimi anni anche a causa del
ult
IMU + TASI 296,26 261,95 355,51 taglio delle risorse alle ammi-
tag
nistrazioni comunali da parte
nis
Fonte: Elaborazione area studi Confcommercio dello Stato», ha osservato Mar-
de
co Barbieri, segretario genera-
banchi di mercato generi ali- secondo i dati forniti da Open- del confronto tra le due città, le di Confcommercio Milano.
mentari). La categoria più ves- civitas (portale d’accesso alle emergono delle differenze tra «Tuttavia, grazie al dialogo tra
sata sono i bar, con una mag- informazioni degli enti locali attività permanenti e tempo- Confcommercio e comune, ri-
giorazione del 157% rispetto del Mef) che, in una scala da ranee. Nel primo caso, il ca- sulta nel complesso meno cara
al 2011. Seguono ristoranti 1 a 10, assegna sette punti a none di concessione è più caro di Roma. Occorre intervenire
(+138%), banchi di mercato Milano e quattro a Roma. a Roma di circa il 17% (5.738 sui tributi locali per sostenere
(+91,7), uffici (+51,8) e mini- Suolo pubblico. In me- euro contro 4.917 di Milano). le imprese, rilanciare i consu-
market (+2,6). Anche in questo rito alla Cosap, viene fatta Per le attività temporanee, mi e rendere la nostra città
caso, la media della Tari ver- una valutazione sul gettito invece, Milano è più costosa, ancora più attrattiva» ha con-
sata a Milano risulta inferiore complessivo incassato dal co- visto che l’occupazione di uno cluso Barbieri. Tra le proposte
a quella della Capitale, dove mune di Milano negli ultimi spazio pubblico di 20 mq per presentate dall’associazione,
vengono pagati 2.778 euro cinque anni. Gli introiti sono tre giorni costa il 68,5% in più vi è l’abbattimento della Tari
contro 1.420. Oltre a pagare passati da 26,1 milioni del rispetto alla capitale (366 euro per chi produce e consente la
di più, i contribuenti romani 2011 a 59,9 milioni del 2016, contro 217). raccolta e il riciclo di rifiuti di
si trovano a usufruire di un con il picco di 98,6 milioni del Imposta di soggiorno. valore, come carta, vetro e al-
livello del servizio peggiore, 2015, anno dell’Expo. Sul tema L’ultimo tributo analizzato luminio.
Incentivi ai tecnici solo se c’è il direttore dell’esecuzione
Gli incentivi per forniture e servizi significherebbe vanificare totalmente loro funzionalità; e) per ragioni con-
possono essere assegnati solo quan- lo scopo della riforma. Pare necessario, cernente l’organizzazione interna alla
do risulti obbligatorio incaricare un allora, leggere la previsione dell’artico- stazione appaltante, che impongano il
direttore dell’esecuzione diverso dal lo 113, comma 2, del codice dei contrat- coinvolgimento di unità organizzati-
responsabile unico del procedimento. ti in stretta connessione con il punto 10 va diversa da quella cui afferiscono
Non può che essere letta in questo delle Linee Guida Anac 3/2016, dedica- i soggetti che hanno curato l’affida-
modo la previsione dell’articolo 113, te al Rup di servizi e forniture. mento. Solo quando ricorrono queste
comma 2, ultimo periodo, del dlgs Tale punto 10 evidenzia cinque casi ipotesi, da specificare e motivare in
50/2016 come modificata dal decreto nei quali il responsabile unico del pro- profondità nei provvedimenti con cui
«correttivo», ai sensi del quale «la di- cedimento non può coincidere col di- si incarica un direttore dell’esecuzio-
sposizione di cui al presente comma si rettore dell’esecuzione: a) quando si ne diverso dal responsabile unico del
applica agli appalti relativi a servizi o tratta prestazioni di importo superiore procedimento, appare possibile inne-
forniture nel caso in cui è nominato il a 500 mila euro; b) per interventi par- scare l’incentivo. Ovviamente, nulla
direttore dell’esecuzione». ticolarmente complessi sotto il profi- esclude che anche non ricorrendo le
La previsione introdotta dal dlgs lo tecnologico; c) per prestazioni che 5 ipotesi previste dal codice ciascu-
56/2017 ha lo scopo chiarissimo di limi- richiedono l’apporto di una pluralità na amministrazione per fare fronte
tare quanto più possibile la spesa per di competenze (es. servizi a supporto a particolari proprie esigenze orga-
incentivazione delle attività tecniche della funzionalità delle strutture sa- nizzative disponga comunque di non
connesse agli appalti per l’acquisizione nitarie che comprendono trasporto, far coincidere l’incarico di Rup con
di beni e servizi, per evitare una cre- pulizie, ristorazione, sterilizzazione, quello di direttore dell’esecuzione.
scita incontrollabile della spesa del vigilanza, socio sanitario, supporto Il regolamento sull’assegnazione de-
personale. informatico); d) se si tratta di inter- gli incentivi, allora, in questo caso
Sarebbe fin troppo facile eludere la venti caratterizzati dall’utilizzo di dovrà essere estremamente chiaro
norma, nominando sempre espressa- componenti o di processi produttivi nell’escludere che spetti la riparti-
mente un direttore dell’esecuzione per innovativi o dalla necessità di eleva- zione degli incentivi.
ciascuna fornitura e ciascun servizio: te prestazioni per quanto riguarda la Luigi Oliveri
50 Venerdì 30 Giugno 2017
Partecipate, vademecum Anci. Le assunzioni non sono ancora congelate
Le società partecipate possono
avviare e concludere le procedu-
re di assunzione di personale fino
alla data di pubblicazione del de-
creto del ministro del lavoro che
stabilirà le modalità di trasmissio-
ne alle regioni degli elenchi degli
esuberi. Solo dopo la pubblica-
zione del dm, infatti, scatterà il
divieto di assunzioni a tempo in-
determinato che resterà in vigore
fino al 30 giugno 2018, proprio per
consentire alle società di coprire
eventuali carenze di personale
esclusivamente attingendo agli



ENTI LOCALI
elenchi di cui sopra. È uno dei
tanti chiarimenti a beneficio dei
comuni e delle società a control-
lo pubblico contenuti nell’ultimo
quaderno operativo che l’Anci ha
dedicato al Testo unico delle par-
tecipate (dlgs n. 175/2016), ormai
pienamente a regime dopo la pub-
blicazione in Gazzetta e l’entrata
in vigore del decreto correttivo
(dlgs n. 100/2017).
Il quaderno è composto innan-
zitutto da un’utile nota di lettu-
ra del T.u., così come integrato e
corretto dalle ultime modifiche
introdotte per venire incontro
alle richieste degli enti locali. Se-
guono due tabelle con lo scaden-
zario degli adempimenti a carico
degli enti locali e delle società.
A cominciare dalla prima data da
segnare sul calendario, il prossi-
mo 31 luglio entro cui gli statuti
sociali dovranno essere adeguati
alla riforma. Per finire uno sche-
ma di delibera (si veda modello
in pagina) per la revisione stra-
ordinaria delle partecipazioni,
che il consiglio comunale dovrà
approvare entro il 30 settembre,
e una proposta di statuto per le
società a responsabilità limitata
in house.
Il quaderno della collana «Ma-
nuali tecnici per amministratori»
è stato predisposto dal gruppo di
lavoro coordinato dal vicesegre-
tario Anci, Stefania Dota in colla-
borazione con lo studio Narducci
ed è scaricabile gratuitamente
dal sito web dell’Anci, all’indiriz-
zo www.anci.it/index.cfm?layout
=dettaglio&IdSez=821213&IdDe
tt=56967.
Francesco Cerisano


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 ENTI LOCALI Venerdì 30 Giugno
Giugn 2017 51

CONTABILITÀ/ Gli istituti di credito fuggono dai comuni. Le proposte dell’Abi

Meno oneri sui tesorieri locali

Banche costrette a controllare la contabilità degli enti
Pagina a cura stero dell’interno addirittura forme di controllo esterno di
DI MATTEO BARBERO a promuovere indagini cono- legittimità. Gli investimenti pluriennali

A
scitive (che finora hanno però Ottanelli ha poi rincarato la
lleggerire gli obblighi
di controllo imposti
prodotto pochi risultati).
Ebbene, secondo Abi il pro-
dose, richiamando i troppi col-
pi bassi ricevuti in questi anni
rischiano di creare buchi
ai tesorieri su bilanci blema è più complesso e ri- dal legislatore, che unilateral- Attenzione agli investimenti pluriennali finanziati con
degli enti locali. E ri- siede anche nelle norme che mente è intervenuto ad altera- l’avanzo di amministrazione, che dal 2020 rischiano di
vedere il quadro normativo, re il sinallagma contrattuale creare pericolosi «buchi» nei bilanci. Il tema investe in
cancellando le misure unila- alla base del rapporto fra enti modo diretto i contenuti della futura programmazione
terali introdotte negli ultimi e tesorieri: si pensi al ripristino da inserire nel Dup 2018-220, che dovrà essere presen-
anni a discapito del sistema del sistema di tesoreria unica tato entro il prossimo 31 luglio. In questo ambito, la
bancario. È questa la richie- (reintrodotto in via transitoria principale novità di cui tenere conto è rappresentata
sta dell’Abi, espressa per voce nel 2013, ma poi prorogato fino dalla modifica della legge 243/2012 introdotta dalla legge
di Carla Ottanelli (Ufficio si- al 2017 e c’è chi parla di un 164/2016, che muta profondamente il quadro dei vincoli
stemi e servizi di pagamento) ulteriore rinvio già pronto per di finanza pubblica per le spese da finanziare (o cofi-
nell’ambito di un convegno sul il decreto di fine anno) o all’in- nanziare) mediante applicazione di avanzo o mediante
nuovo sistema Siope+ tenutosi nalzamento da 3/12 a 5/12 del debito, laddove essere generino (come di norma accade)
mercoledì scorso a Torino. limite massimo per le antici- fondo pluriennale vincolato. Dal 2017, la rilevanza del
L’appuntamento è stato in pazioni di cassa. L’allarme è fondo pluriennale vincolato è disciplinata dal nuovo art.
realtà l’occasione per una ri- stato condiviso dalla platea, 9, comma 1-bis, della l 243/2012. Esso dispone: «Per gli
flessione più a 360 sul rapporto composta più di rappresen- anni 2017- 2019, con la legge di bilancio, compatibilmente
fra banche e p.a. Un rapporto tanti del mondo bancario che con gli obiettivi di finanza pubblica e su base triennale, è
che, da qualche anno a questa
Carla Ottanelli di quello degli enti locali, a prevista l’introduzione del fondo pluriennale vincolato,
parte, è entrato in crisi, com- conferma della scarsa consa- di entrata e di spesa. A decorrere dall’esercizio 2020, tra
plice l’inondazione e di liquidi- disciplinano tale servizio. A pevolezza del settore pubblico le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale
tà a basso costo da parte della partire dall’art. 216 del Tuel, sulla portata rivoluzionaria vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate
Bce, che ha spinto molti isti- che i banchieri vorrebbero del passaggio a Siope+. Una finali». Fino al 2019, quindi, il fondo pluriennale vinco-
tuti a disimpegnarsi dal ruolo abrogare o almeno modificare, transizione che scatterà dal lato sarà rilevante negli stessi limiti già previsti per il
di tesorieri (in passato, invece, in modo da alleggerire l’onere prossimo 1° gennaio e che 2016, ovvero al netto della quota derivante da debito.
quando il costo del denaro era dei controlli che l’ordinamen- rischia di paralizzare i tanti Dal 2020, invece, la disciplina del fondo pluriennale vin-
più alto, piuttosto ambito). to impone loro sui documenti enti che paiono oggi del tutto colato originato da applicazione di avanzo sarà equipa-
La dimostrazione plastica contabili delle p.a. Un ruolo, impreparati a gestire il nuo- rata a quella già oggi in vigore per il fondo pluriennale
di questa autentica ritirata quello di «censore», che a detta vo ordinativo informatico vincolato originato da debito. Si tratta di un cambio di
è data dal numero crescente dell’Abi pare oggi anacronisti- (Opi), che dovrebbe mandare regole di cui è fondamentale tenere conto fin da ora,
di gare per l’affidamento del co, se si considera che da quasi in pensione i vecchi ma an- per due ragioni. La prima è che eventuali spese finan-
servizio che vanno deserte, fe- vent’anni la riforma Bassani- cora tanto diffusi ordinativi ziate da avanzo dovranno essere utilmente completate
nomeno che ha spinto il mini- ni ha cancellato quasi tutte le cartacei. entro la fine del 2019, se si vogliono evitare problemi
di pareggio di bilancio per
gli anni futuri. Facciamo
Pagamenti non a buon fine? Gli enti devono spendere un esempio: poniamo che
nel 2018 un ente applichi
Complicazioni sull’Iva tutti gli spazi finanziari avanzo per 1 milione di
euro al fine di finanziare
La regolarizzazione dei pagamenti non andati a buon Niente sconti ai beneficiari di spazi finanziari a valere una spesa di pari importo
fine attraverso le partite di giro complica la gestione sul pareggio di bilancio: gli enti dovranno spendere fino esigibile per 300.000 nel
dell’Iva. La materia è stata disciplinata dal dm 18 maggio all’ultimo euro le quote assegnate per non incappare nel- 2018, 300.000 nel 2019
2017 (pubblicato sulla G.U. n. 126 del 1° giugno) recante la sanzione che li escluderebbe dai riparti del prossimo e 400.000 nel 2020. Nel
«Aggiornamento degli allegati del decreto legislativo 23 anno. Attenzione, quindi, agli eventuali ribassi d’asta, che 2018,verrebbe generato
giugno 2011, n. 118» (sesto decreto correttivo)». Tale dovranno essere riprogrammati su opere complementari o un fondo pluriennale vin-
provvedimento ha inserito nel principio contabile appli- anche diverse da quelle cui si riferiva la richiesta. Il chia- colato pari a 700.000 (1
cato della contabilità finanziaria un nuovo esempio (n. rimento arriva dal Mef all’indomani della diffusione del milione – 300.000 di impe-
11) per chiarire quale sia il comportamento da tenere decreto n. 138205 del 27 giugno scorso, che disciplina gli gno esigibile nel 2017), che
quando arriva la comunicazione, da parte della banca adempimenti relativi al monitoraggio del saldo di finanza nel 2019 darebbe copertu-
tesoriera/cassiera di pagamenti non andati a buon fine. pubblica per l’esercizio in corso (si veda ItaliaOggi di ra alla seconda quota di
In tali casi, si forma un sospeso di entrata (carta conta- ieri). Il dm dedica particolare attenzione alla rendicon- impegni esigibili (300.000)
bile), a fronte del quale l’ente deve effettuare le seguenti tazione degli spazi acquisiti per spese di investimento, e al fondo pluriennale vin-
registrazioni: consentendo agli enti beneficiari di monitorarne l’impiego colato di spesa (400.000).
a) accertare un’entrata di importo pari alla carta con- già in corso di gestione e di rideterminare il proprio saldo Nel 2020, però, la quota di
tabile tra le partite di giro; obiettivo finale (e il conseguente eventuale sforamento fondo pluriennale vincola-
b) impegnare una nuova spesa tra le partite di giro rispetto al saldo conseguito) laddove non li utilizzino in- to applicata in entrata (i
di importo pari all’accertamento di entrata di cui alla tegralmente. Gli spazi sono, infatti, assegnati con un espli- 400.000 di prima) non var-
lettera a); cito e specifico vincolo di destinazione, per cui gli enti che rà più ai fini del pareggio,
c) riclassificare l’ordinativo di pagamento non andato li hanno acquisiti devono tendere ad un obiettivo di saldo in quanto non finanziata
a buon fine tra le partite di giro, a valere dell’impegno a che tenga conto del loro eventuale mancato utilizzo per da entrate finali, ma da
di cui alla lettera b); le finalità per cui sono stati attribuiti. Operativamente, avanzo (che non è un’en-
d) regolarizzare la carta contabile di entrata riguar- nella sezione 2 del prospetto di monitoraggio sono ri- trata finale).
dante il riversamento al conto dell’ente dell’entrata non portati automaticamente dal sistema gli spazi acquisiti. Per cui l’ente, si tro-
andata a buon fine, a valere dell’accertamento effettuato Gli enti dovranno provvedere a valorizzare le successive verebbe un «buco» da
in partita di giro; (lettera a); celle 2), 2A), 5) e 5A), 8) e 8A), inserendo gli impegni di 400.000 euro! In tal caso,
e) emettere un nuovo ordinativo di pagamento, a valere spesa in conto capitale per gli investimenti effettuati a sarebbe quindi opportuno
dell’impegno cui era inizialmente riferito l’ordinativo di valere sugli stessi, al fine di consentire al sistema di cal- programmare fin da subito
pagamento non andato a buon fine. colare gli eventuali spazi non utilizzati e di rideterminare, l’opera in modo da che pos-
Se gli stanziamenti riguardanti le partite di giro non pertanto, il saldo obiettivo finale, di cui alla voce Q), e sa essere chiusa entro la
sono capienti l’ente effettua le variazioni di bilancio e le il conseguente differenziale rispetto al saldo conseguito fine del 2019. Il problema
trasmette al tesoriere/cassiere. In pratica, viene richiesto (voce N), di cui alla voce R). Ma non basta. Il comma sarebbe diverso se l’opera
un passaggio in partita di giro, analogamente a quella che 507 della legge 232/2016 stabilisce che, qualora gli spazi fosse finanziata a debito,
era la prassi già diffusa in numerosi enti. Tali modalità concessi in attuazione non siano totalmente utilizzati, perché in tal caso il fondo
richiedono di prestare particolare attenzione in caso l’ente «sprecone» non potrà beneficiare di assegnazioni pluriennale vincolato non
di mandati relativi a prestazioni di servizio con Iva nell’esercizio finanziario successivo. Accade, spesso, che dovrebbe essere conteg-
slittata andata a buon fine: in tali casi, infatti, il nuo- gli enti chiedano cifre più alte di quelle che poi si rivelano giato né in entrata né in
vo mandato dovrà essere riemesso per l’ammontare necessarie. Anche in tali casi, la verifica sarà rigorosa: gli spesa, per cui l’opera gra-
totale comprensivo di Iva, per cui occorrerà operare spazi liberati dai ribassi dovranno essere riprogrammati. verebbe sul pareggio solo
successivamente le necessarie compensazioni a fine In mancanza, scatteranno le penalizzazioni e l’ente nel per la quota di impegni an-
di evitare un doppio esborso. 2018 resterà a bocca asciutta. nualmente esigibile.
52 Venerdì 30 Giugno 2017
A P P A LT I P U B B L I C I
Pronto lo schema di decreto che potrebbe presto approdare sul tavolo del cdm

Opere, arriva il débat public

Per grandi infrastrutture e se lo chiedono 50 mila cittadini
Pagina a cura prima di tornare in consiglio progettuale. mia in coordinamento con il ste e di posizioni da parte
DI ANDREA MASCOLINI dei ministri per il varo de- La procedura durerà quat- proponente dell’intervento e di cittadini e altri soggetti

P
ronto lo schema di
decreto che introdu-
ce il dibattito pub-
blico per le grandi
infrastrutture. Il «débat
public» sarà applicabile per
opere di importo superiore
ai 200 milioni e anche quan-
do lo richiederanno 50 mila
cittadini o il progettista.
Sarà gestito da un esperto
selezionato da un elenco
istituito ad hoc e dovrà con-
cludersi al massimo entro
cinque mesi.
Sono questi i punti prin-
finitivo.
Dal punto di vista dell’am-
bito di applicazione oggetti-
vo, lo schema di decreto (che
attua il disposto del codice
dei contratti pubblici) preve-
de che il dibattito pubblico
sa avviato per le opere di im-
porto minimo compreso tra
i 200 e i 500 milioni di euro,
importi variabili in base
alla tipologia di intervento.
È inoltre stabilito che sia ob-
bligatorio su richiesta delle
amministrazioni centrali
(presidenza del consiglio e
ministeri) e degli enti loca-
tro mesi prorogabili di altri
due, se necessario. Il dibat-
tito pubblico verrà gestito
da una figura professionale
selezionata ad hoc attra-
verso procedure di evidenza
pubblica scelti fra soggetti
idonei ricompresi nell’elenco
dei fornitori elaborato dalla
Commissione nazionale per
il dibattito pubblico previ-
sta dallo stesso decreto. Si
tratterà di un soggetto in-
dipendente che svolgerà il
proprio compito in autono-
con il progettista.
Il dibattito pubblico sarà
anticipato da una fase dedi-
cata alla progettazione del
processo decisionale (massi-
mo tre mesi) e dovrà tenere
conto delle caratteristiche
dell’intervento e delle pecu-
liarità del contesto sociale e
territoriale di riferimento; in
sostanza si concretizzerà in
incontri di informazione, ap-
profondimento, discussione
e gestione dei conflitti, oltre
che nella raccolta di propo-
interessati
Al termine delle consulta-
zioni, il proponente avrà tre
mesi di tempo per presenta-
re una relazione conclusiva
da cui dovrà emergere la
volontà o meno di realizza-
re l’intervento, le eventuali
modifiche apportate al pro-
getto e le ragioni che hanno
condotto a non accogliere
eventuali proposte.
A fianco del proponen-
te opererà un comitato di
monitoraggio composto da-
gli enti locali direttamente
coinvolti dall’intervento al-

cipali dello schema di dpcm
predisposto dal ministero
delle infrastrutture e invia-
to al ministero dei beni cul-
turali e a quello dell’ambien-
te per il «concerto». Dopo il
via libera dei ministeri il
testo sarà approvato in via
preliminare dal consiglio
dei ministri e poi trasmesso
alle competenti commissio-
ni parlamentari di camera
e senato e al Consiglio di
stato per i rispettivi pareri,
li (più di 100 mila abitanti)
o su richiesta di almeno 50
mila cittadini. Il soggetto
proponente l’intervento sarà
invece sempre libero di chie-
dere il dibattito pubblico.
Oggetto del dibattito sarà
la redazione progetto di fat-
tibilità tecnico-economica
e la fi nalità sarà quella di
individuare le alternati-
ve progettuali sulle quali,
quindi, il proponente può
www.italiaoggi.it/specialeappalti
ancora intervenire in fase
Speciale appalti
lora dopo di contribuire alla
definizione delle modalità
di svolgimento del dibattito
pubblico, collaborare alla re-
alizzazione e alla supervisio-
Tutti i venerdì una pagina ne del dibattito, concorrere
alla soluzione dei problemi
nell’inserto Enti Locali e delle criticità che even-
tualmente si manifestino
E una sezione dedicata su durante il dibattito, nonché
contribuire alla discussione
e alla valutazione delle pro-
poste emerse nel corso del
dibattito pubblico.

Per gare d’appalto e concessioni. Lo propone l’Anac IL TAR CALABRIA SUI REQUISITI MINIMI

L’albo dei commissari Il fatturato può essere

il triplo del bando
slitta a fine anno
L
egittima la previsione del bando di gara che richie-
de un fatturato triennale globale pari a tre volte
l’importo dell’affidamento; ragionevole in quanto

S
litta a fi ne 2017, da fine giugno, il
termine per mettere a punto l’albo
dei commissari di gara di appalti e
concessioni pubbliche. Le stazioni
appaltanti avranno l’obbligo di segnalare
all’Anac la nomina dei commissari di gara
entro tre giorni. Sarà ammesso non preve-
dere coperture assicurative per i commissari
di gara.
Sono questi i principali effetti previsti dalla
proposta di adeguamento delle linee guida n.
3 dell’Autorità nazionale Anticorruzione sui
commissari di gara di cui è scaduto mercoledì
scorso il termine per l’invio delle osservazioni.
L’adeguamento delle linee guida sulla discipli-
na dei commissari di gara, uno dei cardini del-
la riforma del nuovo codice appalti, è dovuto
all’entrata in vigore del dlgs 56/2017, l’Autori-
tà ha ritenuto opportuno procedere all’aggior-
namento delle linee guida n. 5/2016 per tenere
conto delle modifiche normative apportate dal
decreto 56 e per tarare le linee guida su alcuni
elementi di sviluppo del processo informatico
di iscrizione e aggiornamento dell’albo delle
commissioni giudicatrici, oltre che, infine, di
alcuni suggerimenti pervenuti da operatori
del settore.
In base al codice dei contratti pubblici,
come risultante dal decreto correttivo, fra
le altre cose è previsto l’obbligo di scegliere
il presidente delle commissioni di gara tra
gli esperti selezionati dall’Autorità per gli
affidamenti relativi a contratti per i servizi
e le forniture di importo inferiore alle so-
glie di rilevanza comunitaria, per i lavori
di importo inferiore a un milione di euro o
per quelli che non presentano particolare
complessità.
Il documento Anac, che verosimilmen-
te sarà mantenuto nella sua impostazio-
ne di fondo, prevede innanzitutto che per
contratti a elevato contenuto tecnologico
o innovativo la stazione appaltante, en-
tro 30 giorni antecedenti il termine per
la richiesta, invii una richiesta motivata
all’Autorità per selezionare i componenti
al proprio interno.
Sempre a carico della stazione appaltan-
te viene previsto l’obbligo di comunicare
all’Autorità entro tre giorni l’avvenuta
pubblicazione della commissione di gara.
Il software di acquisizione dei dati e il
regolamento potranno eventualmente de-
finire un eventuale dettaglio dei dati da
comunicare. Fra i requisiti per essere iscrit-
ti all’albo è stato inserito anche l’eventuale
titolo di formazione specifica (master, dot-
torato, Phd), valutabile oltre che con riferi-
mento alla contrattualistica pubblica anche
in relazione ai settori di competenza.
Si prevede inoltre la possibilità dell’as-
senza di una copertura assicurativa nei casi
in cui i commissari siano dipendenti della
stazione appaltante che li richiede come
componenti interni.
Infi ne è stato spostato da fi ne giugno a
fine dicembre di quest’anno il termine per
l’adozione del Regolamento dell’Authority
anticorruzione di funzionamento dell’albo,
uno degli adempimenti propedeutici al re-
ale avvio del nuovo sistema di nomina dei
commissari.
Sarà infatti necessaria anche l’approva-
zione di un decreto del ministero delle infra-
strutture che fissi le tariffe e il tetto ai com-
pensi dei commissari. Fino a quel momento
si potranno nominare commissari interni.
© Riproduzione riservata
c’è trasferimento del rischio di domanda. È quan-
to afferma il Tar Calabria, Catanzaro, sezione prima con la
sentenza del 15 giugno 2017 n. 963 per un affidamento di
una concessione di valore stimato pari a 65 mila euro per la
quale era stato richiesto un fatturato pari a euro 195 mila
nel triennio 2014/2014/2015 (peraltro un triennio errato dal
momento che la gara è stata bandita nel 2017). In primo luogo
i giudici ritengono legittimo il ricorso in quanto afferente un
elemento potenzialmente escludente la partecipazione alla
gara: la previsione di requisiti di partecipazione, di natura
economico-finanziaria «vale a perimetrare la platea dei po-
tenziali partecipanti, e se tali requisiti sono manifestamente
sproporzionati per eccesso rispetto ai contenuti della gara, il
bando di gara ha una immediata efficacia lesiva, incidendo
sull’interesse attuale alla partecipazione» e quindi può essere
impugnato. Pertanto è esercitabile il sindacato giudiziale,
attivato con l’impugnazione immediata del bando di gara,
qualora tali requisiti siano manifestamente sproporzionati,
discriminanti e abnormi, in relazione all’oggetto complessi-
vo del contratto e delle sue peculiarità.» Nel merito la sen-
tenza rileva che la quantificazione del requisito, ancorché
non disciplinata nel codice (che non fissa dei range entro i
quali definire il requisito minimo) va valutata in rapporto ai
principi generali che si ritrovano nell’articolo 30 del decreto
50/2016, applicabile anche alle concessioni di servizi sotto
soglia. La norma stabilisce che «le stazioni appaltanti non
possono limitare in alcun modo artificiosamente la concor-
renza allo scopo di favorire o svantaggiare indebitamente
taluni operatori economici o, nelle procedure di aggiudica-
zione delle concessioni, compresa la stima del valore, taluni
lavori, forniture o servizi» (comma 2). Nel caso di specie,
però, per il Tar avete previsto un fatturato triennale te volte
superiore all’importo stimato della concessione, soprattutto
in relazione alla considerazione che nella concessione vi è
un trasferimento del rischio della domanda, non appare irra-
gionevole, sproporzionato, abnorme o discriminante. Quindi
il bando è corretto.
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 A G E VO L A Z I O N I Venerdì 30 Giugno
Giu 2017 53

Il Gse ha pubblicato un documento con i chiarimenti per la presentazione dei progetti

Certificati bianchi per la p.a.

Dimostreranno il conseguimento di risparmi energetici
Pagina a cura nuovo decreto sui Certifi- della certificazione secondo al meccanismo dei «Certifi- geticamente più efficienti
DI MASSIMILIANO FINALI cati bianchi recentemen- la norma Uni Cei 11352, o cati bianchi». rispetto a quelle individua-

I
l meccanismo dei «Cer-
tificati bianchi» è uno
degli strumenti in mano
agli enti pubblici per fi-
nanziare gli investimenti
rivolti all’efficienza energe-
tica. Il Gestore servizi ener-
getici (Gse), responsabile
operativo dello strumento,
ha pubblicato un documen-
to contenente i chiarimenti
operativi per la presenta-
zione dei progetti. Questo
permetterà ai soggetti inte-
ressati, enti pubblici inclu-
si, di ottenere chiarimenti e
supporto operativo alla pre-
sentazione dei progetti di
efficienza energetica ai fini
dell’accesso al meccanismo,
oltre a tutte le informazio-
ni utili alla predisposizione
delle richieste di accesso agli
incentivi. Gli enti pubblici
interessati potranno attin-
gere una descrizione delle
migliori tecnologie disponi-
bili, alla luce dell’aggiorna-
mento del quadro normativo
di riferimento defi nito dal
te emanato. Il documento
orientativo è disponibile sul
sito internet del Gse www.
gse.it. I certifi cati bianchi,
anche noti come «Titoli di
Efficienza Energetica» (Te),
sono titoli negoziabili che
certificano il conseguimento
di risparmi energetici negli
usi fi nali di energia attra-
verso interventi e progetti
di incremento di effi cienza
energetica; un certificato
equivale al risparmio di
una tonnellata equivalente
di petrolio (Tep).
Necessario mantenere
i requisiti richiesti per
tutta la vita utile pro-
gettuale
I progetti di efficienza
energetica predisposti ai
fini del conseguimento degli
obiettivi quantitativi nazio-
nali di risparmio possono
essere realizzati da soggetti
sia pubblici che privati che,
per tutta la durata della vita
utile dell’intervento presen-
tato, risultino in possesso
abbiano nominato un esper-
to in gestione dell’energia
certificato secondo la nor-
ma Uni Cei 11339, o siano
in possesso di un sistema
di gestione dell’energia cer-
tificato in conformità alla
norma Iso 50001. Posso-
no essere realizzati anche
mediante azioni dirette
dei soggetti obbligati qua-
li i distributori di energia
elettrica che, alla data del
31 dicembre di due anni an-
tecedenti all’anno d’obbligo
considerato, hanno più di 50
mila clienti fi nali connessi
alla propria rete di distribu-
zione oppure i distributori
di gas naturale con le stesse
caratteristiche.
Possono infine essere rea-
lizzati anche da imprese di
distribuzione dell’energia
elettrica e del gas natura-
le non soggette all’obbligo.
I requisiti richiesti devono
essere mantenuti per tutta
la durata della vita utile del
progetto per il quale si pre-
senta l’istanza per l’accesso
Finanziabile l’efficien-
tamento energetico
Gli enti pubblici posso-
no, a titolo esemplificati-
vo, proporre progetti per
l’effi cientamento di reti di
teleriscaldamento e/o tele-
raffrescamento esistenti,
acquisto fl otte di mezzi di
trasporto a trazione elet-
trica, gas naturale, Gnl,
Gpl, ibride o a idrogeno,
ma anche effi cientare reti
elettriche, del gas e idriche,
installare o effettuare il re-
trofit di sistemi per l’illumi-
nazione pubblica, realizzare
«edifici a energia quasi zero»
e adottare sistemi di segna-
lazione e gestione efficienti
e per l’utilizzo di veicoli a
basse emissioni. Non sono
ammessi al meccanismo i
progetti di effi cienza ener-
getica predisposti per l’ade-
guamento a vincoli normati-
vi o a prescrizioni di natura
amministrativa, fatto salvo
il caso in cui si impieghino
soluzioni progettuali ener-
te dai vincoli o prescrizioni
suddetti, e che generino ri-
sparmi addizionali.
Istanza telematica
L’istanza per l’accesso al
meccanismo relativa ai Pro-
getti a consuntivo e Progetti
standardizzati deve essere
inviata dal soggetto propo-
nente al Gse esclusivamen-
te mediante l’applicazione
informatica Siad. Ai fini
dell’accesso al Portale effi -
cienza energetica il sogget-
to proponente, e il soggetto
titolare qualora non coinci-
denti, devono preliminar-
mente registrarsi sul por-
tale del Gse nella sezione
area clienti.
a cura di
CLUB MEP
MANAGER E PROFESSIONISTII NETWORK
WWW.CLUBMEP.IT
TEL +39 02 42107535
MAIL: INFO@CLUBMEP.IT

DOMANDE ENTRO IL 28/7 SCADENZA AL 30/8 AGEVOLAZIONI IN PILLOLE

Bando da 5 milioni Puglia, 157 milioni Campania, 2 milioni di

euro per combattere il
azioni positive degli enti
locali tesi a espandere
per la cooperazione per l’efficientamento cambiamento climati-
co. La Regione Campania
l’accesso al lavoro, i per-
corsi di carriera e ad in-

allo sviluppo degli edifici pubblici ha pubblicato il bando del

Piano di sviluppo rurale
2014/2020 per sostenere
crementare le opportunità
di formazione, qualifica-
zione e riqualificazione
azioni congiunte per la mi- professionale delle donne
L’Agenzia italiana per la cooperazione Scadrà il 30 agosto 2017 il bando della tigazione dei cambiamenti - anno 2017». I comuni
allo sviluppo (Aics) cofinanzia proposte Regione Puglia che finanzia interventi per climatici e l’adattamento potranno attingere ad un
progettuali in materia di cooperazione l’efficientamento energetico degli edifici ad essi e per pratiche am- fondo apposito da 150
allo sviluppo nei paesi terzi. Lo prevede pubblici. Il bando attua l’Azione 4.1 «Inter- bientali in corso. Il bando mila euro, presentando
l’iniziativa denominata «Promozione dei venti per l’efficientamento energetico de- si rivolge a partenariati domanda entro il 28 lu-
Partenariati territoriali» che stanzia allo gli edifici pubblici» del Por Puglia Fesr-Fse che comprendono anche glio 2017.
scopo la somma di 5 milioni di euro. Il cofi- 2014-2020 mettendo in gioco risorse per gli enti pubblici e stan-
nanziamento è destinato a regioni, province 157,8 milioni di euro. I soggetti destinatari zia allo scopo 2 milioni Lombardia, riapre il
autonome di Trento e Bolzano ed enti locali, del bando sono amministrazioni pubbliche, di euro da distribuire in bando per la rimozio-
al fine di favorire le azioni degli enti terri- le Aziende sanitarie locali e aziende ospe- contributi a fondo perduto ne dell’amianto. La
toriali, soprattutto in partenariato, dirette daliere, le amministrazioni statali. Sono fino al 70% della spesa Regione Lombardia ha
ad affrontare le cause della povertà e della ammissibili a finanziamento gli interventi ammissibile. La scadenza disposto la riapertura del
mancanza di lavoro nei Paesi partner e a di efficientamento realizzati su edifici e del bando è prevista per il bando per la concessione
perseguire gli obiettivi di sviluppo sosteni- strutture pubbliche ubicati sul territorio 10 agosto 2017. ai comuni di contributi
bile delineati dall’Agenda 2030. I soggetti regionale che prevedono la ristrutturazio- una tantum a fondo per-
proponenti possono presentare proposte ne degli edifici sia con riferimento all’in- Sardegna, bando da duto per la rimozione del
singolarmente o in qualità di capofila di volucro esterno, sia rispetto alle dotazioni 2,4 milioni di euro per cemento-amianto esisten-
apposito partenariato tra enti territoriali. impiantistiche. Sono ammissibili interventi investire nei cimiteri. te in pubblici edifici. La
Sono considerate prioritarie le iniziative per l’introduzione di sistemi intelligenti di La Regione Sardegna ha riapertura, operativa fino
che, partendo dall’analisi dei bisogni locali, telecontrollo, regolazione, gestione, mo- stanziato 2,4 milioni di al 28 luglio 2017, porta in
afferiscano, in particolar modo, ai settori di nitoraggio e ottimizzazione dei consumi euro a sostegno dei comuni dote fondi per circa 140
migrazioni e sviluppo, rafforzamento delle energetici, nonché l’installazione di im- per finanziare progetti di mila euro.
strutture decentrate e servizi del territorio, pianti per la produzione di energia da fon- ampliamento e costruzio-
sviluppo economico locale in particolare ti rinnovabili destinata all’autoconsumo. ne di cimiteri, secondo Veneto, contributi per
delle Pmi, servizi socio-sanitari e disabilità, L’importo massimo dei singoli interventi quanto previsto dall’ar- i progetti di servizio
nonché istruzione e formazione professio- da candidare al contributo a fondo perduto ticolo 3 comma 16 della civile. Rimarrà aperto
nale. Saranno preferite le iniziative che non deve superare 5 milioni di euro, men- legge regionale 5/2017. fino al 17 luglio 2017 il
prevedono il coinvolgimento di molteplici tre per la categoria amministrazioni statali Ciascun comune può otte- bando della regione Vene-
attori, istituzionali e/o della società civile. il limite massimo di interventi finanziabili è nere fino a 250 mila euro to per la presentazione di
Il bando considera prioritarie le domande di 10 milioni di euro e per le Asl e aziende presentando domanda progetti di servizio civile
che richiedono un contributo non superiore ospedaliere, il limite massimo di interventi entro il 5 luglio 2017. regionale aperto a tutti gli
al 60% delle spese ammissibili. La durata finanziabili è di 30 milioni di euro. Ciascun enti pubblici e privati che
delle iniziative dovrà essere non inferiore richiedente può presentare un numero Friuli-Venezia Giulia, operano nel terzo settore
a 12 mesi e non superiore a 36 mesi. La massimo di tre istanze di finanziamento, contributi dell’80% per e in possesso dei requisiti
domanda dovrà essere presentata all’indi- purché ciascuna sia riferita ad interventi le pari opportunità. La previsti dalla legge regio-
rizzo Pec bando.rel@pec.aics.gov.it entro le su edifici differenti. La domanda potrà es- regione Friuli-Venezia nale 18/2005. I fondi a
ore 23 della data di scadenza del 28 luglio sere presentata fino alle ore 24 del 30 ago- Giulia ha approvato il disposizione ammontano
2017. sto 2017 attraverso procedura online. bando per «Progetti di a 700 mila euro.
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54 Venerdì 30 Giugno 2017
O S S E RVATO R I O V I M I NA L E
Non è ammissibile opporre il segreto né chiedere di specificare l’oggetto

Consiglieri, accessi online

Possono visionare il protocollo informatico
U
n consigliere co-
munale può chie-
dere l’accesso al si-
stema informatico
interno, anche contabile,
dell’ente?
Secondo il consolidato
orientamento del ministe-
ro dell’interno, «non paiono
sussistere elementi ostativi
all’accoglimento della ri-
chiesta», sebbene la materia
dovrebbe trovare apposita
disciplina nel regolamento
dell’ente. Al riguardo il Tar
Sardegna, con sentenza n.
29/2007, ha affermato che è
consentito prendere visione
del protocollo generale senza
alcuna esclusione di oggetti e
notizie riservate e di materie
coperte da segreto, posto che
i consiglieri comunali sono
tenuti al segreto ai sensi
dell’art. 43 del decreto legisla-
tivo n. 267/00. Il Tar Lombar-
dia, Brescia, con sentenza 1°
marzo 2004, n. 163, ha ritenu-
to non ammissibile imporre ai
consiglieri l’onere di specifica-
re in anticipo l’oggetto degli
atti che intendono visionare
poiché trattasi di informa-
zioni di cui gli stessi possono
disporre solo in conseguenza
dell’accesso. La previa visione
dei vari protocolli (dei quali
il protocollo informatico rap-
presenta una innovazione
tecnologica prevista, tra l’al-
tro, dall’art. 17 del decreto
legislativo n. 82/05 e succes-
sive modificazioni - codice
dell’amministrazione digita-
le) è, pertanto, necessaria per
poter individuare gli estremi
degli atti sui quali si andrà
ad esercitare l’accesso vero e
proprio. In merito, anche la
Commissione per l’accesso ai
documenti amministrativi,
con parere del 22 febbraio
2011, ha osservato che, ai
sensi della vigente normativa
(dpr 20 ottobre 1998, n. 428,
dpcm 31 ottobre 2000, dpr 28
dicembre 2000 n. 445, dpcm14
ottobre 2003) ogni comune
deve provvedere a realizzare
il protocollo informatico, a cui
possono liberamente accedere
i consiglieri comunali, i qua-
li, pertanto, possono prendere
visione in via informatica di
tutte le determinazioni e le
delibere adottate dall’ente;
ciò in ottemperanza al prin-
cipio generale di economicità
dell’azione amministrativa,
che riduce allo stretto neces-
sario la redazione in forma
cartacea dei documenti am-
ministrativi. I successivi pa-
reri espressi dalla commissio-
ne per l’accesso ai documenti
amministrativi rafforzano
l’orientamento favorevole già
manifestato. In particolare la
Commissione, con il parere del
3 febbraio 2009, ha precisato
che «il ricorso a supporti ma-
gnetici o l’accesso al sistema
informatico interno dell’en-
te, ove operante, sono stru-
menti di accesso certamente
consentiti al consigliere co-
munale che favorirebbero la
tempestiva acquisizione delle
informazioni richieste senza
aggravare l’ordinaria attivi-
tà amministrativa». Con il
parere del 16 marzo 2010, ha
ribadito l’accessibilità del con-
sigliere comunale al sistema
informatico dell’ente tramite
utilizzo di apposita password,
ove operante, ferma restando
la responsabilità della segre-
tezza della password di cui
il consigliere è stato messo a
conoscenza a tali fini (art. 43,
comma 2, Tuel); infine, con il
parere del 25 maggio 2010, ha
rimarcato il diritto del consi-
gliere di accedere anche al
protocollo informatico.
LE RISPOSTE AI QUESITI
SONO A CURA
DEL DIPARTIMENTO AFFARI
INTERNI E TERRITORIALI
DEL MINISTERO DELL’INTERNO

LO SCAFFALE DEGLI ENTI LOCALI CONCORSI

Autori - Alessandro Massa-
ri, Ornella Cutajar
Titolo - Il Codice dei con-
tratti pubblici commentato
con la giurisprudenza e la
prassi
corredato da una tabella
di corrispondenza degli ar-
ticoli del nuovo Codice con
quelli del vecchio articolato
normativo e da una tabella
con le principali innovazioni
apportate dal decreto corret-
Campania
Istruttore ammnistrativo a tempo
parziale. Comune di Lustra (Sa), un
posto. Scadenza: 17/7/2017.
Tel. 0974/830074. G.U. n. 45
Comune di Gremiasco (Al), un posto.
Scadenza: 17/7/2017. Tel. 0131/787153.
G.U. n. 45
Istruttore bibliotecario e dei servizi
alla persona. Comune di Torre Pellice
(To), un posto. Scadenza: 17/7/2017.
Tel. 0121/953221. G.U. n. 45

Casa editrice - Maggioli,

Rimini, 2017, pp. 1.700
Prezzo - 155 euro
Argomento - Il volume in
questione è concepito come
strumento di agevole consul-
tazione per gli operatori che
intendono individuare, per
ciascuna disposizione del
nuovo Codice, la preziosa,
ricca e articolata interpre-
tazione fornita dalla giu-
risprudenza amministra-
tiva ed europea, così come
dall’Anac e dai ministeri.
Nel passaggio dalla vec-
chia alla nuova disciplina,
per guidare il lettore nella
comprensione delle novità
introdotte, si è ritenuta uti-
le un’esposizione accurata
della singola norma che
evidenzia, in particolare, la
normativa europea recepita
in attuazione e le relative
finalità, la relazione illu-
strativa del 4 marzo 2016 e
il parere della commissione
speciale del Consiglio di
stato n. 855 dell’1 aprile
2016, le novità di rilievo
trasposte nel testo finale
approvato, l’indicazione dei
provvedimenti attuativi pre-
visti (che, se già approvati,
sono stati poi espressamente
riportati nell’appendice in
fondo al volume, suddivisa
per articolo di riferimento),
la segnalazione dei provve-
dimenti interpretativi via
via emessi dalle autorità
regolatrici del settore, non-
ché la giurisprudenza e
la prassi a commento dei
singoli istituti. Il libro è
tivo alle singole norme del
nuovo Codice. A chiusura,
per gli approfondimenti
della materia, è riportata
un’ampia bibliografia sud-
divisa per argomenti.
Autori - Aa.vv.
Titolo - Il concorso per
collaboratore professionale
e istruttore
Casa editrice - Maggioli,
Rimini, 2017, pp. 924
Prezzo - 48 euro
Argomento - Il volume
espone in maniera chiara,
completa e organica tutto
ciò che può essere oggetto
d’esame nei concorsi per
collaboratore professionale
e istruttore nelle diverse aree
degli enti locali e consente
una preparazione mirata
alle materie così come ri-
chieste nei concorsi per le
categorie indicate. Il testo è
aggiornato al decreto legi-
slativo n. 56 del 19 aprile
2017, recante disposizioni
integrative e correttive al Co-
dice dei contratti pubblici di
cui al dlgs n. 50 del 2016. Il
libro contiene una disamina
completa ma sintetica della
disciplina dell’ordinamento
degli enti locali, con accen-
ni agli aspetti finanziari e
contabili e con una serie di
approfondimenti su alcuni
particolari servizi (proto-
collo e archivio, servizi
demografici, urbanistica,
espropriazioni ed ecolo-
gia, contratti e appalti).
di Gianfranco Di Rago
Emilia-Romagna
Istruttore amministrativo. Comune di
Forlì (Fc), un posto. Scadenza: 6/7/2017.
Tel. 0543/712716. G.U. n. 42
Friuli-Venezia Giulia
Istruttore amministrativo contabile.
Unione territoriale intercomunale della
Carnia di Tolmezzo (Ud), un posto.
Scadenza: 13/7/2017. Tel. 0433/487711.
G.U. n. 44
Istruttore direttivo contabile. Unione
territoriale intercomunale della Carnia di
Tolmezzo (Ud), un posto. Scadenza:
13/7/2017. Tel. 0433/487711. G.U. n. 44
Lazio
Istruttore amministrativo contabile.
Comune di Roiate (Roma), un posto.
Scadenza: 10/7/2017. Tel. 06/9569002.
G.U. n. 43
Istruttore direttivo contabile.
Comune di Artena (Roma), un posto.
Scadenza: 6/7/2017. Tel. 06/95191020.
G.U. n. 42
Lombardia
Istruttore amministrativo. Comune di
Suardi (Pv), un posto. Scadenza:
6/7/2017. Tel. 0384/89031. G.U. n. 42
Istruttore direttivo contabile.
Comunità montana di valle Sabbia di
Nozza di Vestone (Bs), un posto. Scadenza:
13/7/2017. Tel. 0365/8777. G.U. n. 44
Molise
Istruttore di vigilanza. Comune di
Trivento (Cb), un posto. Scadenza:
6/7/2017. Tel. 0874/873423. G.U. n. 42
Piemonte
Istruttore amministrativo ragioniere
dell’area amministrativa contabile.
Istruttore tecnico part-time. Comune
di Miazzina (Vb), un posto. Scadenza:
17/7/2017. Tel. 0323/494101. G.U. n. 45
Sardegna
Istruttore amministrativo informati-
co. Comune di Fonni (Nu), un posto.
Scadenza: 17/7/2017. Tel. 0784/591349.
G.U. n. 45
Toscana
Istruttore educativo. Comune di Prato,
otto posti. Scadenza: 6/7/2017.
Tel. 0574/18361. G.U. n. 42
Istruttore tecnico. Comune di Cavri-
glia (Ar), un posto. Scadenza: 10/7/2017.
Tel. 055/9669760. G.U. n. 43
Specialista ai servizi amministrativi
dell’area amministrativa contabile.
Comune di Suvereto (Li), un posto.
Scadenza: 6/7/2017. Tel. 0565/829923.
G.U. n. 42
Umbria
Dirigente. Comune di Spoleto (Pg), un
posto. Scadenza: 20/7/2017.
Tel. 0743/218034. G.U. n. 44
Dirigente della direzione attività
finanziarie. Comune di Terni, un posto.
Scadenza: 17/7/2017. Tel. 0744/549632.
G.U. n. 45
Veneto
Esecutore tecnico. Comune di Montec-
chio Precalcino (Vi), un posto. Scadenza:
17/7/2017. Tel. 0445/864243. G.U. n. 45
Istruttore amministrativo presso il
settore economico finanziario.
Comune di Camposampiero (Pd), un
posto. Scadenza: 6/7/2017.
Tel. 049/9315684. G.U. n. 43
Istruttore amministrativo. Unione
comuni del basso vicentino di Orgiano
(Vi), un posto. Scadenza: 6/7/2017.
Tel. 0444/874038. G.U. n. 42
 ANPCI Venerdì 30 Giugno 2017 55

La presidente Biglio boccia la riforma della governance locale a cui sta lavorando il governo

Bacini omogenei, l’Anpci dice no

Progetto irricevibile. Si va verso unioni e fusioni imposte
DI GIACOMO ANTONELLI andrebbe messa in stand by in un consigliere di città metropo- tettura del genere possa su- vive e vegete, anche se ridotte

L’
Anpci dice no al nuo-
vo assetto della gover-
nance locale che il go-
verno sta disegnando
in accordo con l’Anci. «Irricevi-
bile», questo il giudizio dell’As-
sociazione guidata da Franca
Biglio sul progetto che pre-
vede la creazione di ambiti
territoriali omogenei su base
provinciale, solo in apparenza
rispettosi della libera autode-
terminazione delle autonomie
locali, ma in realtà funzionali
alla creazione obbligatoria di
unioni e fusioni. Dopo le anti-
cipazioni di ItaliaOggi sull’ul-
tima bozza oggetto di concer-
tazione tra l’Anci e il ministero
degli affari regionali (si veda
articolo del giorno 10/6/2017),
l’Associazione nazionale dei
piccoli comuni passa al con-
trattacco. E, come sempre, fa
sentire la propria voce. «Non
possiamo non respingere con
forza questo disegno di legge,
perché traccia un quadro ordi-
namentale in linea con la legge
Delrio che invece secondo noi
non può essere emendata, anzi
attesa di conoscere l’esito dei
numerosi ricorsi pendenti su
di essa dinanzi alla Consulta»,
osserva Biglio. «Solo dopo la
decisione della Corte si dovrà
avviare un nuovo processo di
revisione della governance lo-
cale che sia condiviso tra tutti i
livelli di governo e non imposto
dall’alto».
Domanda. Cos’è che più
non vi convince della bozza
di riforma dell’esecutivo?
Risposta. Vengono creati
ambiti omogenei nelle assem-
blee provinciali che solo appa-
rentemente lasciano gli enti
liberi di scegliere le forme di
aggregazione più congeniali. Di
fatto si va verso una obbligato-
rietà per unioni e fusioni.
D. Voi temete che alla
fine saranno i sindaci delle
grandi città a far prevalere
le loro decisioni?
R. Certo, da chi verranno
scelti questi ambiti ottimali,
se non dai sindaci dei grandi
centri che in seguito al voto
ponderato hanno maggiore
peso? Il sindaco di un piccolo
comune pesa 0,07 a fronte di
litana che conta da 600-700. Le
faccio un esempio partendo dal
mio territorio di provenienza,
la provincia di Cuneo.
D. Dica pure…
R. In provincia di Cuneo, su
250 comuni 227 sono sotto i 5
mila abitanti e i grandi comu-
ni della provincia, le cosiddet-
te «sette sorelle» (Alba, Cuneo,
Mondovì, Saluzzo, Bra, Savi-
gliano e Fossano) si divideran-
no il territorio e diventeranno
sette ambiti ottimali, fagoci-
tando di fatto i piccoli comuni
che andranno incontro a morte
certa. Lei vede traccia di volon-
tarietà in questo processo di
accorpamento? Il governo non
ci prenda in giro e dica chiara-
mente che si tratta di unioni
e fusioni decise da altri e non
dai piccoli comuni. Ogni sinda-
co deve essere libero di poter
decidere e non essere obbligato
di fatto a scegliere unioni e fu-
sioni allettato dalla prospetti-
va di incentivi economici in un
periodo in cui è persino difficile
partecipare ai bandi attraverso
il cofinanziamento.
D. Credete che un’archi-
perare il vaglio di costitu-
zionalità della Consulta?
R. Certo che no. C’è un’evi-
dente violazione dell’art. 5 del-
la Costituzione che riconosce
autonomia organizzativa agli
enti locali. E non dobbiamo di-
menticare che la Corte sta per
pronunciarsi su un’altra norma
funesta per i mini-enti, l’art. 14
del dl 78/2010 (cosiddetta legge
Calderoli) che è stato impugna-
to dall’Asmel, con il sostegno
di Anpci, per violazione di ben
nove articoli della Costituzione,
tra cui proprio l’art. 5. Il gover-
no sembra ancora una volta vo-
ler tirare dritto, ignorando che
c’è una Costituzione e soprat-
tutto che essa non è cambiata, e
mi lasci aggiungere, fortunata-
mente. Pensi al pasticcio sulle
province.
D. A cosa si riferisce?
R. Nel ddl del governo si
continua a parlare di enti di
area vasta che non esistono in
Costituzione, come se le pro-
vince fossero scomparse dalla
Carta. Ma la riforma Boschi è
stata sonoramente bocciata dal
referendum e le province sono
alla canna del gas per i tagli.
D. La legislatura è agli
sgoccioli, come giudica
l’atteggiamento di fondo
del governo nei confronti
dei piccoli comuni?
R. Con un solo aggettivo:
contraddittorio. Da un lato si
riconosce il ruolo dei piccoli co-
muni con un progetto di legge
che dopo il voto unanime della
camera si è nuovamente im-
pantanato al senato, e dall’altro
si predispone una riforma della
governance locale che porta a
un unico obiettivo: unioni e fu-
sioni. I mini-enti hanno bisogno
di semplificazione e non solo di
mere proroghe. La mancanza
di semplificazione e la burocra-
zia sono la palla al piede per
lo sviluppo dei piccoli comuni.
Una burocrazia che non rico-
nosce neppure la tragedia dei
comuni terremotati, come nel
caso di Farindola in Abruzzo,
colpito dalla sciagura dell’ho-
tel Rigopiano e ugualmente
multato dall’Istat per la man-
cata presentazione dei dati sui
permessi per costruire (si veda
ItaliaOggi del 10/5/2017).

Lapet e Anpci a braccetto Una panchina rossa L’incarico

sulla formazione in ogni piccolo comune non è gratis
Lapet e Anpci a braccetto sulla formazione. L’Associa- Sabato 17 giugno, a Marsaglia, alla presenza del prefetto Cade il dogma della gra-
zione nazionale tributaristi e l’Associazione nazionale di Cuneo, di tutti i parlamentari della provincia, sindaci e tuità degli incarichi confe-
piccoli comuni d’Italia hanno sottoscritto una conven- amministratori locali, tra i quali il referente Anpci Pavia, riti dalla p.a. a titolari di
zione avente a oggetto la formazione specialistica a Enrico Vignati, sindaco di Inverno e Monteleone, il Vesco- cariche elettive. La ma-
favore dei professionisti associati Lapet nonché degli vo di Mondovì, Monsignor Luciano Pacomio, ha benedetto novra correttiva dei conti
amministratori e del personale dipendente degli enti la targa di intitolazione della «Piazza Emilia Beoletto Bi- pubblici (dl n. 50/2017),
aderenti all’Anpci. Il progetto sarà coordinato da Ric- glio -Maestra», la mamma del sindaco Franca Biglio, pre- approvata in via definitiva
cardo Bizzarri, membro del consiglio direttivo Anpci sidente Anpci. dal senato, ha posto fine
e al contempo referente del Centro Studi Lapet. «Ab- Il Vescovo ha dopo sette anni all’ennesi-
biamo puntato tutto sulla formazione», ha spiegato la altresì proce- mo pasticcio creato dal dl
presidente Anpci, Franca Biglio. «La conoscenza tec- duto a benedi- 78/2010 che all’articolo 5,
nica dell’amministrazione pubblica è indispensabile re la «panchina comma 5 nei confronti dei
per poter gestire al meglio i piccoli Comuni. Sempre rossa» dedicata titolari di cariche elettive
più spesso, infatti, queste realtà vengono gestite da alle donne vitti- prevedeva che lo svolgi-
amministratori alla loro prima esperienza politica, me di violenza mento di incarichi profes-
pertanto, non adeguatamente formati. E la burocra- con una targa sionali potesse dare luogo
zia farraginosa che da anni attanaglia i piccoli comuni che reca le pa- solo a un rimborso spese
complica le cose». role di Martin con gettoni di presenza
«Se partiamo dal presupposto che gli amministratori Luther King: non superiori a 30 euro
locali sono una risorsa, è nostro compito agevolarli, «Ciò che mi L’intitolazione della panchina rossa a seduta. Ora la norma
formandoli. Per questo abbiamo creato questa siner- spaventa non è a Marsaglia è stata corretta dal dl 50
gia», ha spiegato il presidente Lapet, Roberto Falco- la violenza dei prevedendo un’eccezione
ne. «Da un lato l’Anpci, che da anni sostiene i piccoli cattivi, ma l’indifferenza dei buoni». Monsignor Pacomio all’obbligo di gratuità per
comuni, e quindi conosce bene le problematiche a cui ha infine benedetto anche la targa identificativa di un gli incarichi conferiti da
essi devono far fronte quotidianamente, e dall’altro luogo sacro del comune di Marsaglia. L’amministrazione p.a. operanti in un’area
la Lapet per la riconosciuta affidabilità e professio- comunale ha tratto ispirazione dalla poesia del paesologo, diversa da quella a cui ap-
nalità dei suoi iscritti. Quella del tributarista, infatti, Franco Arminio, che recita: «prendi un angolo del tuo partiene l’ente presso cui
è diventata una professione sempre più riconosciuta, paese e fallo sacro, vai a fargli visita prima di partire e il professionista svolge la
tanto dal Legislatore, quanto dall’utenza. quando torni.» Da Marsaglia la presidente Biglio auspica carica elettiva.
Il progetto prevede l’organizzazione di giornate for- che tutti i piccoli comuni possano fare lo stesso, intitolan- Anche questa è una vit-
mative a cui parteciperanno sia figure istituzionali di do una panchina rossa e un luogo sacro in ogni ente. Tutti toria Anpci che si è sem-
spicco sia relatori di indiscussa professionalità (avvo- coloro che adotteranno questa iniziativa sono pregati di pre spesa per correggere
cati, professori universitari, dottori commercialisti, comunicarlo a segreteria@anpci.eu la norma.
consulenti del lavoro, rappresentanti sindacali).
L’intesa porterà benefici a entrambe le associazioni.
Alla Lapet, i cui iscritti saranno spinti ad approfondire
anche le materie di fiscalità pubblica, ampliando così le Pagina a cura di
proprie conoscenze e i propri orizzonti professionali. PER I SOCI ANPCI
E all’Anpci che, dal canto suo, metterà a disposizione SERVIZI GRATUITI
dei professionisti della Lapet un bacino di utenza di 2 E RIDUZIONE
mila comuni associati che ora non saranno più costretti QUOTA ASSOCIATIVA
a rivolgersi a figure terze per gestire problematiche
quali la chiusura dei bilanci, i bandi, il Dup e la pro- ASMEL
grammazione economico-finanziaria. WWW.ASMEL.EU
 rapporto Flotte
Aziendali









 






 

















 


 
La svolta con il superammortamento al 140%, ma...
DI MAURIZIO TOMA
A nche senza parlare di fat-
ti militari, di politica o
dell’emergenza migranti che
tanto assilla il nostro Paese
in questi anni recenti, si può
senza dubbio affermare che
sono le flotte, intese come
quelle delle vetture aziendali,
ad aver salvato la buona salute
del mercato italiano dell’au-
to. È infatti proprio questo il
settore che più di ogni altro
ha contribuito a risollevare le
sorti di un settore industriale
nel quale le vendite, a partire
dall’ormai lontano 2008, era-
no in caduta libera o quasi.
La ripresa è iniziata timi-
damente nel 2015 per poi
diventare assai più robusta
nell’anno seguente, il 2016,
che in effetti ha visto una cre-
scita abbastanza importante,
circa il 16% chiudendo il
periodo con 1.825.000 unità
immatricolate. Certo, siamo
ancora ben lontani dai circa
2,5 milioni di pezzi venduti
nel 2007, anno dello storico
record di vendite del merca-
to dell’auto italiano con un
gap pari al 26% ma, tuttavia,
il risultato dell’anno scorso
incoraggia a pensare che si
possa tornare a un livello fi-
siologicamente corretto per il
mercato interno che dovrebbe
assestarsi attorno a 2 milio-
ni di pezzi venduti ogni 12
mesi.
Come si diceva, in questa si-
tuazione è stato assolutamen-
te determinante il contributo
offerto dalle immatricolazio-
ni di vetture aziendali, quel-
le delle flotte appunto, che
possono essere composte da
centinaia o addirittura miglia-
ia di auto nel caso di grandi
e grandissime aziende pub-
bliche o private così come da
piccolissimi parchi composti
a volte da una singola auto-
mobile utilizzata comunque
come bene strumentale da
chi appartenga al novero del-
le partite Iva o svolga attività
artigianali e simili.
Dai dati delle ricerche Unrae,
l’associazione che raggruppa
tutti i costruttori esteri che
vendono auto in Italia, si ri-
cava, ad esempio, che sul to-
tale immatricolato del 2016,
1.825.000 vetture come già
detto, ben il 37,7%, circa 700

LE AUTO A SOCIETÀ NEI 5 MAJOR MARKETS
3,352 2,693
Dati in milioni, 2016
2,015
GERMANIA REGNO UNITO FRANCIA
GRAFICA MF-MILANO FINANZA
I NUMERI DEL NOLEGGIO DEI VEICOLI
In milioni di euro
2016
◆ Fatturato (mln €) 6.020
◆ Flotta
◆ - breve termine (flotta massima) 161.513
◆ - lungo termine (flotta al 31/12) 674.117
◆ Immatricolazioni 374.716
◆ - breve termine
99.839
◆ - lungo termine 274.877
◆ - Autovetture 324.317
◆ - VCL 49.239
◆ - Altro 1.160
GRAFICA MF-MILANO FINANZA
mila unità, è stato acquistato dell’esigenza di rinnovamen-
da aziende mentre i privati to del parco auto circolante in
hanno occupato il restante Italia che risulta essere il più
62,3% del mercato. affollato da veicoli obsoleti
Alla crescita delle quote di di tutta Europa. Rinnovare il
mercato occupate dalle flot- parco circolante non significa
te e, in generale, dalle auto solo, infatti, dare una enorme
aziendali, ha certamente of- spinta ai consumi e al pil del
ferto un notevole contributo Paese ma comporta anche
l’introduzione della misura fi- per lo stesso un notevolissi-
scale del superammortamento mo vantaggio sul fronte della
al 140% che ha finalmente sostenibilità, della sicurezza
dato respiro alle esigenze di con tutto quel che comporta
ammodernamento dei parchi in termini di costi sociali e di
auto aziendali con la possibi- fluidificazione della circola-
lità di ammodernarne la com- zione a tutti i livelli. Auto più
posizione a tutto vantaggio moderne, infatti, comportano
dell’efficienza dei mezzi in diminuzione, importante, di
fatto di consumi ed emissio- consumi ed emissioni, siste-
ni ma anche dell’incremento mi di guida e connessione più
della sicurezza dei medesimi evoluti, maggiore sicurezza
con esemplari più attuali ed attiva e passiva e, spesso, il
equipaggiati di tutti i sistemi passaggio ad alimentazioni
di ausilio e assistenza alla alternative come l’ibrido e
guida di ultima generazione l’elettrico, sempre più richie-
a beneficio di ciascun singolo sti anche da chi acquista per
utilizzatore. conto delle aziende.
Le società, insomma, so- Il superammortamento, come
no una sorta di avanguardia già osservato, è stato molto
1,147 1,825
SPAGNA ITALIA
Fonte: Unrae
2015 Variaz. %
5.463 10,20%
144.787 11,60%
585.285 15,20%
317.119 18,10%
94.287 5,90%
222.832 23,40%
285.657 13,50%
30.310 62,40%
1.152 0%
ben recepito dalle aziende
che operano in Italia ma sul
fronte fiscale siamo davvero
ben distanti dalle opportunità
di deducibilità offerte dalla
maggior parte dei Paesi co-
munitari. Basta osservare, ad
esempio, cosa accade nella
vicina Francia dove la dedu-
cibilità è praticamente pari a
quella italiana, 18.300.000
euro in Francia contro i nostri
18.076.000, ma la quota am-
mortizzabile del mezzo è pari
al 100% contro il 20% italiano
e anche la detraibilità dell’Iva
è totale contro il 40% detrai-
bile da noi.
Ancora più sconfortante il raf-
fronto con le regole tedesche e
spagnole che applicano dedu-
cibilità illimitata così come la
quota ammortizzabile, il co-
sto e la detraibilità dell’Iva.
In questo senso alle nostre
imprese viene a mancare un
altro, l’ennesimo, vantag-
gio competitivo rispetto alle
omologhe società che opera-
no nel mercato comunitario.
All’interno della robusta do-
manda di vetture aziendali si
fa sempre più strada la pratica
del noleggio (vedere tabella in
pagina), soprattutto di quello a
lungo termine, che occupa una
fetta sempre più importante di
questo mercato. Rivolgersi a
questo sistema comporta alcu-
ni notevoli vantaggi perché, sa
da un canto impedisce che la
flotta aziendale sia un cespite,
sul valore nel tempo del quale
comunque sarebbe necessario
operare una serie di riflessioni
e verifiche, dall’altro solleva la
società che ne gestisce i parco
vetture da un'infinita serie di
incombenze e costi che spesso
pesano non poco sulla gestio-
ne quotidiana delle attività. Il
noleggio a lungo termine eli-
mina tutta una serie di non tra-
scurabili fatti gestionali, ha il
vantaggio di costi certi e auto-
maticamente replicabili a tutto
vantaggio della pianificazione
e snellisce non poco la strut-
tura aziendale deputata alla
cura delle relative flotte. Non
a caso questo settore anche nel
2016 ha visto un incremento
decisamente importante nel
fatturato, il 10,2%, attestan-
dosi a quota 6,020 miliardi di
euro con nuove immatricola-
zioni di 375 mila veicoli.
Parlando di flotte non si può
certamente trascurare anche il
fenomeno del car sharing che
nel nostro Paese sta vivendo
un periodo di grandissimo
sviluppo. Le organizzazio-
ni che offrono questo tipo di
servizio, l’auto on demand e
non più solo di proprietà, sono
sempre più numerose e struttu-
rate e propongono soluzioni di
giorno in giorno più sofisticate
e adattabili a un numero quasi
infinito di esigenze diverse.
In questo caso le flotte a di-
sposizione degli associati ai
diversi sistemi di car sharing
proposti nelle città italiane so-
no composte da veicoli di ulti-
ma generazione, molto recenti,
ben curati sul fronte dell’effi-
cienza e sempre più numerosi.
Un dato è sufficiente a foto-
grafare il crescente gradimen-
to degli italiani verso questa
formula: nel 2016 gli iscritti
alle diverse società di questo
tipo hanno superato il milione
sviluppando un totale supe-
riore ai 6,2 milioni di noleggi.
(riproduzione riservata)
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Obiettivi, riduzione dei consumi e basso impatto ambientale
DI TOMMASO MAURI
A nche per quel che riguarda
le flotte, in casa Mercedes
si guarda con estrema attenzione
alle nuove tecnologie e al futuro
dell’auto che sarà necessariamen-
te diverso dal presente che ben
conosciamo. A Stoccarda hanno
coniato un apposito acronimo,
CASE, che decodificato signi-
fica che anche le flotte secondo
Mercedes saranno Connected,
Aunomuos, Shared&Services,
e, naturalmente, Electric. Dun-
que la Casa della Stella prevede
che la chiave del successo per
le auto aziendali stia proprio
in questo concetto proponendo
alle aziende vetture sempre più
connesse, con la rete, fra vettura
e vettura e con la società che ne
fa uso. Auto con un protocollo di
assistenza alla guida sempre più
spinto fino ad arrivare alla fatidi-
ca guida autonoma totale. Auto
condivise, verosimilmente fra il
personale di una stessa azienda
e auto sempre più green, fra
ibride plug-in e completamente
elettriche.
Per Mercedes questa non è solo
e semplicemente una visione in
prospettiva ma una vera e propria
strategia che è già in atto. La con-
vinzione è che anche chi è depu-
tato a scegliere e gestire i parchi
auto aziendali sia consapevole
dei notevoli vantaggi che prodotti

 

Il modello 350e della classe E di Mercedes
con questa impostazione possono che, oltre alla già importante
offrire. Vantaggi che vanno dalla gamma di vetture a basso im-
drastica riduzione dei consumi e patto ambientale, Mercedes ha
degli investimenti in carburanti da poco lanciato il nuovo sub-
alla certificazione del minor im- brand EQ che entro il 2022
patto ambientale della società per porterà al lancio di ben 10
cui operano, all’ottimizzazione nuovi modelli completamente
di tempi, sfruttamento e risultati elettrici e quindi a zero emis-
che vetture così equipaggiate di sioni. Naturalmente sia che si
nuove tecnologie possono garan- parli di vetture con la Stella,
tire nella normale operatività di quindi Mercedes, sia si pensi
ciascuna azienda. alle future EQ saremo comun-
La lettera E del progetto CASE que nel segmento dei prodotti
ha già ora condotto Mercedes a premium tenendo una volta di
offrire ai fleet manager un ven- più fede al motto paradigma
taglio di ben 11 modelli ibride che guida l’attività recente del-
e 4 full electric spaziando dalle la casa di Stoccarda che vuole
tradizionali berline alle station coniugare fascino e respon-
wagon e ai Suv passando anche sabilità. Questi concetti sono
per le compatte Smart che ora sempre più ben recepiti anche
possono offrire la motorizza- da chi segue e decide le flotte
zione elettrica su tutta la gam- aziendali perché è sempre più
ma dei modelli. Senza contare evidente che anticipare i tempi
sul fronte della tecnologia so-
stenibile e di connessione offre
una serie non indifferente di
vantaggi anche alle aziende
che da un canto possono mi-
gliorare sensibilmente l’effi-
cienza dei rispettivi parchi e
dall’altro dare un contributo
significativo alla reputazione e
alla certificazione ambientale
delle società per cui operano.
Fra i modelli Mercedes ibridi
già oggi disponibili e particolar-
mente adatti alle flotte aziendali
ve ne sono alcuni che sembra-
no particolarmente appetibili.
Partendo dal basso troviamo la
Classe C 350e, il modello ibri-
do plug-in di questa Classe così
apprezzata anche in Italia come
vettura aziendale. In questo caso
la Classe C, che già si distingue
per il look fresco, moderno ed
elegante, è equipaggiata con una
doppia motorizzazione, un pro-
pulsore a benzina da 211 cv più
un’unità elettrica da 82 cv per
una potenza totale di 293 cv e
una coppia davvero robusta di
ben 600 Nm. La C 350e, di-
sponibile sia berlina che station
wagon, è realmente una vettura
brillante e veloce sulla strada ma
è anche molto parca nei consumi
e sorprendente nel valore delle
emissioni che si attestano a 48g/
km di Co2. In più, se e quando
necessario, la C 350e è in grado
di percorrere circa 30 km in mo-
dalità esclusivamente elettrica e
quindi a emissioni zero. Salendo
di categoria, la stessa meccanica
ibrida plug-in della C350e è di-
sponibile anche sulla prestigiosa
Classe E, anche in questo caso
sia berlina che familiare, adatta
certamente a manager anche
di livello elevato e anche sulla
SUV media di casa Mercedes, la
GLC 350e 4 Matic che è legger-
mente più potente (211 cv per il
motore termico e 116 per quello
elettrico) arrivando così a 327 cv
a tutto vantaggio delle prestazio-
ni e della guidabilità.
A breve sarà lanciata anche
l’ammiraglia ibrida della gam-
ma Mercedes, la Classe S 500e
che, oltre ad essere ancora più
potente, potrà percorrere fino a
50 km in modalità elettrica. (ri-
produzione riservata)









  













  
Già monitorati oltre 250 mila mezzi di circa 2 mila aziende
L e flotte di vetture aziendali
di oggi sono protagoniste
della medesima rivoluzione
tecnologica e, probabilmente,
anche filosofica che coinvol-
ge l’intero comparto dell’au-
tomotive. Mai come in questo
periodo l’innovazione ha per-
vaso l’oggetto automobile con
una serie di cambiamenti ed
evoluzioni effettivamente epo-
cali. È normale, dunque, che
anche la parte che interessa
i servizi di gestione dedicati Nicola De Mattia, ad di Targa Telematics Uno dei servizi accessibili via smartphone
alle flotte aziendali veda il fio-
rire di nuove iniziative e socie-
tà che propongono strumenti visione di Confindustria che ment, del controllo delle flot- Telematics in Aniasa consen- te appieno. Targa Telematics è
e servizi sempre più moderni si occupa delle imprese attive te aziendali, della telematica te di ampliare l’orizzonte della coinvolta da diversi anni nello
ed efficaci. In questo ambito si ne settore della locazione di assicurativa, dei dispositivi società, di crescere in un con- sviluppo in creazione condi-
sviluppa l’azienda trevigiana veicoli senza conducente e dei per monitorare e contenere testo in continuo fermento e visa con i partner di soluzioni
Targa Telematics, una società servizi dedicati alla mobilità. i costi operativi del parco di inarrestabile cambiamento». innovative per la mobilità cre-
giovane ma all’avanguardia Targa Telematics si è creata ciascuna azienda ma anche Targa Telematics opera ogni ando valore e restando sempre
nel settore della mobilità 4.0. una solida reputazione per di fornire servizi di gestione giorno con più di 2 mila azien- al passo coi tempi che, anzi, a
Recentemente Targa Telemati- l’offerta di soluzioni di alta delle emergenze e persino di de monitorando attraverso i volte riusciamo ad anticipare
cs è entrata a far parte di Ania- tecnologia dedicate alle di- mezzi aeroportuali. propri device oltre 250 mila interpretando tempestivamente
sa, l’Associazione nazionale verse aree gestionali di questo Come ha dichiarato l’ammi- mezzi. Il futuro, dichiara sem- i cambiamenti epocali dell’era
industria dell’autonoleggio e settore. La società trevigiana nistratore delegato, Nicola De pre De Mattia, «presenta note- della rivoluzione digitale». (ri-
servizi automobilistici, la di- si occupa di asset manage- Mattia, «l’ingresso di Targa voli opportunità che vanno col- produzione riservata)
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Sicurezza, efficacia, stile e prestazioni sono un mix vincente
DI MAURIZIO TOMA
N emmeno il tempo di la-
sciar decantare il clamore
suscitato dal lancio della nuo-
va Giulia ed ecco arrivare per
Alfa Romeo il lancio ancor più
emozionante della prima Suv
nella gloriosa storia del mar-
chio del Biscione, la Stelvio.
La Giulia, che si sta ricavando
uno spazio importante nel set-
tore delle flotte aziendali, ha
da subito convinto per le sue
notevolissime qualità di guida,
per la sportività matura, per le
prestazioni sempre ottime an-
che senza arrivare alla brutale
Quadrifoglio da 510 cv.
Ebbene, per la Stelvio, vale
esattamente lo stesso ragiona-
mento con in più uno stile an-
cora più felice e convincente
di quello della berlina. Stelvio
è una Suv che può davvero
essere appetibile anche per le
flotte delle auto aziendali per
una lunga e valida serie di ra-
gioni. Il valore del marchio sarà
certamente apprezzato dai fleet
manager che devono fare i con-
ti anche con il non trascurabile
fattore del valore residuo delle
auto che scelgono per i rispetti-
vi parchi. Anche l’effetto di una
novità così roboante potrebbe
contribuire a rendere una Stel-
vio usata, in prospettiva, parti-
colarmente appetibile. Quello
















!

che però conta, e conterà anco-
ra in futuro, è la capacità davve-
ro sorprendente della Stelvio di
stare sulla strada e di regalare
emozioni di guida forse uniche
nel segmento delle Suv di pre-
stigio di omologhe dimensioni.
Questa Alfa, la prima a ruote
grandi mai prodotta dalla casa
lascia a bocca aperta una volta
al volante. La piattaforma è in
linea di massima la stessa della
Giulia con la quale condivide
la rigidità e la risposta sempre
sincera della vettura; eppure,
riuscire ad armonizzare le ri-
sposte dell’autotelaio su un
L'Alfa Romeo Stelvio
modello che è più alto, anche
nel baricentro, è frutto di un
lavoro d’ingegneria davve-
ro sopraffino. Chi, insomma,
pensasse a inserire nei propri
parchi aziendali vetture Suv di
questa categoria troverà nella
Stelvio non solo un modello
moderno, brillante, sicuro ed
efficace in ogni condizione ma
anche un’auto che si saprà sem-
pre rivelare molto appagante e
divertente da condurre. Forse
non è questa la principale mo-
tivazione di scelta nel caso del-
le flotte ma certamente farà la
differenza fra un collaboratore
felice e uno solo soddisfatto. È
ragionevole pensare che nella
gamma dei motori offerti per
la Stelvio saranno le due unità
a gasolio quelle maggiormen-
te prese in considerazione. Il
4 cilindri due litri turbodiesel
è proposto in due varianti di
potenza con 180 e 210 cv e, in
entrambi i casi, riesce comun-
que a garantire alla Stelvio
prestazioni molto interessanti
e addirittura sportive nel caso
dell’unità più potente. La cop-
pia sempre robusta e la non co-
mune facilità a salire di regime
di rotazione rendono questo
motore particolarmente adat-
to alle dimensioni e alla massa
della Suv Alfa Romeo. Messa
alla prova su tortuose e spesso
viscide strade di montagna in
pieno inverno, la Stelvio si è ri-
velata non solo sicura e solida
nell’assetto ma anche sincera e
veloce quasi come una sporti-
va, sensazioni che francamente
non è comune trovare al vo-
lante di una Suv. Gli interni
sono ben fatti e curati con at-
tenzione, la qualità ha fatto un
notevole passo avanti rispetto
al passato, anche recente, dei
prodotti Alfa. Il cruscotto ana-
logico con uno schermo touch
al centro della plancia forni-
sce in modo affidabile e ben
fruibile tutte le informazioni
che servono. Molto bello il
volante multifunzione che ha
al suo interno anche il tasto di
accensione, un dettaglio molto
racing che ben si sposa con i
due paddle in alluminio ai lati
della volante che comandano il
cambio automatico a 8 veloci-
tà e che, non a caso, sono assai
simili, anche nella funzionalità
a quelli delle Ferrari. I listini
della Stelvio che, nel caso delle
turbodiesel partono da 47.300
euro viste anche le dotazioni
rendono la prima Suv dell’Al-
fa Romeo interessante anche
dal punto di vista economico.
(riproduzione riservata)



 

 
E grazie all’ingresso in SnapCar il car sharing diventa centrale
P arlando di flotte non si può
ignorare il settore del noleg-
gio che gioca un ruolo fondamen-
tale in questo settore. Europcar è
la compagnia leader nel mercato
europeo del noleggio auto e, pro-
prio nel 2017, ha concluso una
serie di accordi significativi per
lo sviluppo e l’espansione non
solo per quanto attiene al core
business classico ma anche sul
fronte della mobilità in genera-
le. Sul fronte delle attività tradi-
zionali va certamente segnalata Uno dei 4 aerei easyJet col co-branding Europcar Caroline Parot, Ceo Europcar Group
l’acquisizione di GoldCar, la più
grande società di noleggio low
cost del Vecchio Continente e gnia aerea easyJet che negli ul- di questo servizio ogni anno». tici di Europcar, tanto da avere un ampio ventaglio di soluzioni
ben posizionata in Paesi come timi 5 anni è cresciuto del 36%. Anche Caroline Parot, ceo di condotto l’azienda a un investi- convenienti e tagliate su misura
la Spagna e il Portogallo. Con Per celebrare il rinnovo dell’ac- Europcar, ha affermato che la mento importante nella società per ciascuna differente esigenza.
questa operazione Europcar sarà cordo, easyJet ha co-brandizzato partnership fra le due aziende olandese SnappCar che è il se- La collaborazione fra Europcar
ancora più capillare nell’area del 4 dei suoi aeroplani e il ceo della ha contribuito a fidelizzare i condo player europeo nel settore e SnappCar dovrebbe condurre
Mediterraneo e inoltre aumente- compagnia, Carolyn McCall ha clienti nel lungo periodo e che del car sharing peer to peer. Que- a un forte impulso del car sha-
rà il volume di affari nel settore dichiarato: «Non è mai stato nel prossimo futuro saranno stu- sto investimento esplicita assai ring peer to peer in Europa e,
del leisure e del noleggio a basso tanto facile prenotare voli e il diate nuove formule che amplia- bene l’intenzione di Europcar di nelle intenzioni della società
costo, in forte espansione. noleggio di un’auto contempora- no servizi e soluzioni di mobilità diventare leader mondiale delle olandese, potrebbe comporta-
Altro evento saliente è stato il neamente e questo è dimostrato per i clienti comuni. soluzioni di mobilità creando re la riduzione di 5 milioni di
rinnovo biennale del sodalizio dalla grande crescita del numero La mobilità del terzo millennio è una serie soluzioni alternative veicoli nel Vecchio Continente
che lega Europcar alla compa- di passeggeri che usufruiscono un obiettivo ben chiaro per i ver- al possesso dell’auto grazie a entro il 2022.
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Ultimo della famiglia, il SUV di fascia alta XC
DI MAURIZIO TOMA

V olvo compie nel 2017 i

suoi primi novant’anni,
un occasione speciale che
l’unica casa automobilistica
svedese sopravvissuta sta ce-
lebrando con un’attività dav-
vero intensa, sia lanciando
nuovi modelli sia implemen-
tando e sviluppando nuove e
rivoluzionarie tecnologie.
La fotografia della Volvo di
oggi ci mostra un’azienda
che, pur avendo una proprietà
cinese, nella sua essenza non
è mai stata tanto scandinava
e svedese come ora. Il board
di Geely, proprietaria del mar-
chio, ha fortemente investito
nelle operazioni di Volvo ma
ha volutamente conservato al
costruttore di Goeteborg una
notevole autonomia, soprat-
tutto per quello che attiene il
concept dei nuovi prodotti e
le strategie di sviluppo della
gamma. In questo contesto si
spiega la notevole competiti-
vità dei modelli più recenti, in
particolar modo delle vetture
della famiglia 90, tutte assai
recenti, moderne, equipaggia-
te e attraenti.
La gamma è composta da
quattro modelli di cui la pri-
ma ad aver debuttato è stata
la top SUV della casa, l'XC
90, una vettura di notevoli
dimensioni che pur tuttavia
mostra uno stile davvero ele-
La Volvo S90
delle dimensioni decisamen-
te abbondanti la prestigiosa
SUV top di gamma svedese
riesce ad essere assai parca
nei consumi a tutto vantag-
gio dei costi di gestione per
le società che la scelgono.
Ancora più recenti sono stati
i lanci degli altri modelli della
gamma 90 di Volvo, la berlina
S90, la station wagon V 90 e
la familiare più «avventuro-
INSURANCE DAY – XVI Edizione
XC90, il SUV della casa di Goteborg
I modelli Volvo Cross Country, S90 e V90
sa» del gruppo, la V 90 Cross
Country che, riprendendo una
tradizione inaugurata proprio
dalla Volvo circa vent’anni fa,
ripropone un'elegantestation
wagon con una più spiccata
vocazione alle puntate in off-
road moderato e, in generale,
ad affrontare senza patemi le
situazioni di fondi difficili
che potrebbero essere meno
serene con gli altri modelli del-
la gamma. La S 90 è una berlina
premium di notevole personalità
e qualità che si distingue fra le
concorrenti per lo stile originale
e personale, per l’eleganza dav-
vero notevole degli interni, tratto
comune a tutte le auto della fa-
miglia 90 per le quali il classico
design scandinavo, essenziale
ma ricco di sobrie raffinatezze,
si esprime al meglio, oltre che

LIVING INSURANCE
CONVEGNO

CONVEGNO

gante, sobrio, ricercato, mai per le buone prestazioni unite a

banale e destinato a restare
valido a lungo. La stessa cosa
è accaduta, peraltro, anche per
la prima generazione di que-
sta vettura che ha riscosso un
notevole successo in un arco
temporale di oltre dieci anni,
che costituisce un record per
un’auto contemporanea.


PUUPCSF

r
$FOUSP
$POHSFTTJ
'POEB[JPOF
$BSJQMP

Pensando ai parchi aziendali,
l’intera gamma delle Volvo 90
attuali è elettivamente destinata
a manager cui si voglia affidare
un prodotto di qualità, efficace
e, perché no, che mostri anche
lo status di chi conduce.
In quest'ottica la XC 90 rap-
presenta un modello che può
incontrare un successo sicu-
ro perché oltre alla evidente
premiuness garantisce anche
ottime prestazioni, soprattutto
con le versioni D4 e D5 diesel
4 cilindri 2 litri che erogano,
rispettivamente, 190 e 235
cv. Sono le più apprezzate
nel nostro mercato poiché
garantiscono al contempo
grande eleganza e comfort
a bordo, spazi abbondanti e
addirittura 7 posti a richiesta.
Senza dimenticare la qualità
decisamente elevata e una
sicurezza ai massimi livelli
come è costume della casa
svedese che di questo aspetto
ha fatto la parte centrale del-
la propria filosofia. A dispetto
una guidabilità molto valida che
rende sereni al volante in ogni
I nuovi motori di crescita delle compagnie, condizione. Probabilmente in
Italia questo modello sconterà
per migliorare e amplificare giorno per giorno la costante diminuzione della
domanda di berline a tre volumi
la relazione con il cliente comune un po’ a tutti i segmenti
del mercato; in alternativa Volvo
.JMBOP
propone le due familiari, V 90
Orario 9.00 - 13.00 e V 90 Cross Country, che, vi-
ceversa, ereditano l'invidiabile
tradizione della casa svedese
Lo scenario competitivo in cui operano le Compagnie è sempre più complesso, nel settore delle grandi station
l’autonomia del cliente favorita dalla diffusione dell’Intelligenza Artificiale è sempre wagon presentandosi con otti-
maggiore, il ricorso a modelli di pricing evoluti basati su IoT e Big Data è pervasivo mi argomenti a proprio favo-
e si concretizzano i rischi di contrazione dei ricavi dovuti all’emergere di nuovi modelli re. Il design è davvero bello
distributivi («GAFA») anche per effetto di una progressiva comodizzazione dei prodotti. ed elegante, gli spazi a bordo
Il tutto in un contesto normativo in evoluzione che inciderà profondamente sulle logiche sono luminosi, ampi, arredati
in modo impeccabile e, come
di relazione cliente-compagnia. Per scongiurare il rischio di «uberizzazione» del proprio per tutte le altre vetture della
business e creare nuovi motori di crescita, le compagnie e le reti distributive devono gamma, equipaggiati in modo
incrementare la loro capacità di gestire la relazione con il cliente finale, offrendo non più estremamente convincente per
prodotti ma «living services»: esperienze personalizzate e real time che intensifichino la connettività, la sicurezza e
la densità di relazione, ampliando la propria presenza nella «consumer chain» gli ausili alla guida, argomen-
in modo da qualificarsi come partner rilevante nella vita quotidiana del consumatore. ti sui quali Volvo è un punto
La XVI edizione dell’Insurance Day, l’appuntamento annuale dei Top Manager e dei di riferimento. Tutto questo,
insieme alla grande qualità,
principali attori del mercato assicurativo, sarà dedicata ad una approfondita riflessione all’economicità nei consumi
su tali temi e sui possibili scenari di evoluzione. e al prestigio del marchio,
rende le 90 Volvo molto in-
LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA E AD INVITO teressanti per le flotte anche
bell’ottica di mettere i propri
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Cura di costruzione e dotazioni degne dei marchi più blasonati
DI MAURIZIO TOMA
L a premiumness che forse
non tutti si aspetterebbe-
ro. Questa potrebbe essere in
estrema sintesi la descrizione
della Superb sia berlina che
station wagon di casa Skoda.
Completamente rinnovata nel
2015 e basata sulla piattafor-
ma modulare MQB, un vero
cavallo di battaglia del Grup-
po Volkswagen, questa ammi-
raglia di Skoda offre una serie
infinita di gradevoli sorprese e
di confortanti conferme. Que-
ste ultime derivano dal recen-
te corso industriale di questo
marchio che, in generale,
sull’intera gamma dei propri
modelli, ha saputo compiere
un balzo in avanti sulla qua-
lità, lo stile e l’appeal delle
vetture che costruisce. La
Superb, vettura bandiera del
marchio, non può che confer-
mare ampiamente tutte queste
positive premesse. La sedan è
una vettura importante per di-
mensioni, la lunghezza di 486
cm la porrebbe di diritto nel
segmento E del mercato anche
se in Skoda le viene attribui-
ta l’appartenenza al segmen-
to appena inferiore cioè il D,
cosa tutto sommato ragione-
vole se si considerino i listini
come vedremo più avanti. La
sua taglia robusta non inficia
in nessun modo però la pia-
cevolezza dello stile che mo-
stra un design maturo e senza
concessioni «barocche», ma
proprio per questo tanto più
valido e gradevole.
Le cose vanno ancora meglio
&

La versione Station Wagon della Skoda Superb
a scapito dell’eleganza o dello partiene. Guidare una Superb
stile. Questo nuovo corso, se è illuminante e istruttivo in
così lo vogliamo definire, del questo senso, perché si pos-
costruttore della Repubblica sono percepire chiaramente le
Ceca dimostra senza discus- intenzioni e le ambizioni che
sioni quanto la missione del stanno alla radice di questo
costruttore sia stata pensata progetto. La Superb, in tutte le
con attenzione e ambizione dai sue versioni, si dimostra sem-
vertici del Gruppo Volkswagen pre molto confortevole, anche
al quale il marchio Skoda ap- per 5 passeggeri, silenziosa,
ben dotata e sempre piacevole
da condurre. Le sospensioni,
ad esempio, svolgono egregia-
mente il proprio lavoro filtran-
do bene le asperità del fondo
stradale senza mai essere trop-
po cedevoli e garantendo così
un’ottima tenuta di strada e
un comportamento sincero e
divertente. Pensando al mon-

$
  "

! 


%&&
&

do delle flotte l’offerta assai
composita parte da un 1,6 tur-
bodiesel da 120 cv, unità più
che onesta che svolge bene il
proprio lavoro soprattutto se
accoppiata alla trasmissione
automatica a doppia frizione
DSG davvero valida ed effi-
cace. Fra i benzina si parte da
un interessante 1,4 litri a inie-
zione diretta da 150 cv, una
potenza notevole in relazione
alla cilindrata. Salendo un po’
di cubatura troviamo fra i die-
sel un duemila proposto con
diversi livelli di potenza, 150
o 190 cv che sono offerti sia
con cambio manuale che con
la già citata trasmissione DSG
e anche con trazione integrale
permanente. Al top della gam-
ma si pone la versione station
wagon Laurin&Klement DSG
4X4 che è davvero equipaggia-
ta come un ammiraglia ma che
costa solo 45.160 euro una ci-
fra veramente interessante in
relazione ai contenuti effet-
tivamente esclusivi di questa
ricchissima vettura. (riprodu-
zione riservata)

&
&
&

prendendo in considerazione
la versione station wagon della
Superb, che risulta oggettiva-
mente molto bella e moderna


&

 

tanto da offrire, sin dal primo
sguardo, quella sensazione di
vettura di prestigio che, come
dicevamo, forse non era del

&

tutto attesa. Restando in ar-
gomento, va detto che le Su-
perb confermano in pieno la
capacità di giocarsela ad armi
pari anche con concorrenti più
blasonate e accreditate anche
sul fronte della raffinatezze e
della qualità degli interni e del-
le dotazioni. Le top di gamma
di casa Skoda sono offerte in
un ventaglio assai vasto di mo-
torizzazioni e di versioni ma
per tutte, sin dagli allestimenti
d’ingresso, vale la cura certo-
sina con la quale gli interni
sono costruiti e assemblati, la
qualità sempre valida, a vol-
te persino ricercata, dei ma-  & 
 
teriali e degli accoppiamenti

 

che non prestano il destro a
critiche, l’attenzione per nu-
!

 


#
merosi particolari e accessori 






 


 





che spesso sono appannaggio

di auto dai costi ben superiori.
C’è moltissima sostanza, in-
somma, sulle Superb ma mai
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In Sicilia, iniziativa congiunta nel noleggio di Enel e Sicily By Car
DI MAURIZIO TOMA
L e flotte aziendali, oltre a
quelle delle società pri-
vate, comprendono, natural-
mente, anche tutte quelle in
carico alle istituzioni, agli
enti nazionali e locali, alle
amministrazioni pubbliche.
Alcuni di questi parchi, la
maggior parte per ora, sono
composti da veicoli tradizio-
nali, quelli con motori termi-
ci, ma ci sono segnali concreti
e tangibili che sia in atto una
rivoluzione anche in questo
settore che vedrà il diffonder-
si, sempre più numeroso e im-
portante, di mezzi a impatto
zero, ovverosia elettrici. L’at-
tualità ci offre alcuni esempi
significativi a dispetto di un
paese che recita il ruolo di
eterno fanalino di coda nella
diffusione di mezzi ZEV per
una perdurante indifferenza
delle istituzioni verso questi
nuovi strumenti di mobilità
dei quali, a parole, si tesso-
no le lodi ma per i quali, nel
concreto nulla o quasi viene
fatto. Manca, in generale, una
vera strategia, una visione, un
progetto reale che faciliti an-
che da noi il diffondersi delle
vetture ibride plug-in e total-
mente elettriche che, vicever-
sa, in tutto il mondo e anche
in molti Paesi europei a noi
vicini godono della massima
considerazione da parte dei
governi nazionali.
Eppur qualcosa si muove,
dicevamo, trasversalmente
fra pubblico e privato, a di-
mostrare che molto spesso re-
altà locali o semplici cittadini
sono enormemente più avanti
della cosa pubblica Italiana.
Un esempio virtuoso arriva
dalla Sicilia, dove si assiste
al fiorire di un numero cre-
scente di iniziative volte e
favorire la circolazione delle
auto elettriche. Molto interes-
sante, ad esempio, è il pro-
getto organizzato dalla socie-
tà di noleggio Sicily By Car
in collaborazione con Enel
che prevede la possibilità di
effettuare un tour di questa
splendida isola del Mediter-
raneo al volante delle vetture
elettriche Zoe della francese
Renault lungo un itinerario
di ben 1.200 km. La flotta
delle Zoe prevista sarà com-
posta da ben 200 unità di cui
50 sono già ora disponibili.
Questo modello è stato pro-
tagonista di un recente inter-
vento da parte del costruttore
francese che ne ha innalzato
l’autonomia che ora arriva a
circa 400 km nominali che,
tradotti nella realtà dell’im-
piego normale diventano 300
e più chilometri veri. Il turista
che voglia percorrere il tour
siciliano a zero emissioni
Leaf, modello "green" di Nissan
potrà contare su un network
di 400 colonnine di ricarica
strategicamente disposte lun-
go il percorso. Anche qui la
situazione è in pieno diveni-
re e oggi sono comunque già
operative circa 200 di queste
stazioni di ricarica rapida del-
le batterie. In questo modo
chi guiderà le Zoe lungo le in-
cantevoli strade della Sicilia
saprà sempre, grazie all’ap-
SAVE THE DATE
MOTORE
ITALIA
Come far decollare le PMI
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Borsa Italiana - Palazzo Mezzanotte - Piazza degli Affari, 6
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Visibilità, comunicazione, alta formazione
e aggiornamento, networking per l’eccellenza
delle fast company. In due parole, il fare sistema
delle PMI.
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t Balkan Express
t Sterling Cooper
con il sostegno di
Per informazioni: Via Marco Burigozzo, 5 - 20122 Milano
Tel. 02.58219878 e-mail: infomotoreitalia@class.it
posita App sviluppata da Enel
che offre una mappa sempre
aggiornata delle colonnine
e della relativa disponibili-
tà, dove trovare una ricarica
disponibile e relativamente
veloce. La Zoe di Renault
è una vettura di dimensioni
compatte ma di notevole abi-
tabilità, è agile nel traffico ma
confortevole e con un baga-
gliaio di buona capacità. Non
LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA
previa registrazione online
ZOE, l'elettrica di Renault
a caso è stata scelta per le
flotte di car sharing elettrico
da numerose amministrazioni
comunali come quella di Pa-
lermo, per restare in Sicilia,
ma anche di Firenze o di altre
città dell’Emilia-Romagna. A
questa serie di proposte fa eco
TE IZI
ED
R ON
ZA E
www.mfconference.it
l’iniziativa tutta privata di un
vero colosso industriale nel
campo della siderurgia, la
AST, Acciai Speciali di Ter-
ni che ha acquisito tramite
Arval leader nel noleggio a
lungo termine una flotta di
50 veicoli elettrici Nissan
per l’impiego nella propria
sede che si estende su una
superficie davvero notevo-
le, circa 1,5 milioni di metri
quadri. In questo caso i mezzi
sono 35 veicoli commercia-
li Nissan e-NV200, un van
esclusivamente elettrico e 15
Nissan Leaf, l’auto elettrica
più diffusa nel mondo. La
flotta consentirà, come det-
to, ai dipendenti di muoversi
nell’area industriale con ze-
ro emissioni. Nel progetto
sono state naturalmente pre-
viste una serie di stazioni di
ricarica dedicate che, tenendo
conto dell’autonomia media
di questi veicoli che si atte-
sta a 170 km circa, dovrebbe
permettere agli stessi di po-
ter circolare all’interno della
società siderurgica per una
settimana senza la necessità
di essere ricaricati. Se da un
canto è giusto considerare la
notevole sensibilità ambienta-
le di AST che potrà sensibil-
mente ridurre le emissioni di
CO2 del proprio parco veico-
li interno con questa flotta di
mezzi elettrici, va osservato
che quest'iniziativa porterà
alla società ternana anche una
serie non trascurabile di bene-
fici economici. Segnali, dun-
que, anche se ancora timidi,
che sembrano aprire la via ad
un'inarrestabile diffusione an-
che nel mercato delle flotte a
mezzi che consentano sempre
più una mobilità sostenibile
a tutti i livelli. E chissà che
prima o poi, sulla scorta de-
gli esempi virtuosi offerti dai
privati e dalle amministrazio-
ni minori anche lo stato non
decida di intraprendere mi-
sure effettivamente concrete.
(riproduzione riservata)
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Il modello trae vantaggio dall’esperienza maturata con la Prius
DI TOMMASO MAURI
L’ industria giapponese
dell’auto ci ha abituati
da decenni a vetture affidabili,
robuste, tecnologiche e spesso
innovative. Uno degli aspetti
che invece a volte fanno discu-
tere delle auto made-in Japan è
quello dello stile che non sempre
convince i consumatori europei.
Toyota ha dimostrato una volta
di più di non avere timidezze di
sorta lanciando un modello che
pare destinato ad avere una gran-
de diffusione come la C-HR, con
un design tanto originale e per-
sonale da non poter caso passare
inosservato. Scelta coraggiosa e
decisa quella di Toyota che ha
deciso di proporre linee spigolo-
se e un po’ tormentate che ren-
dano ben chiara la natura abba-
stanza avveniristica del modello
sin dal primo sguardo. Tanto ca-
rattere è destinato a far discutere
e non è detto che questo sia un
male, anzi. Ci sono e ci saranno
convinti estimatori della C-HR
e altri che invece non ameranno
il suo look vagamente «man-
Il crossover ibrido C-HR
ga» ma, intanto, basta circolare
sulle nostre strade per rendersi
conto che questo modello ha
già riscontrato un lusinghiero
successo con numerosissimi
esemplari in circolazione frutto
delle scelte convinte di altrettanti
consumatori. Questo fatto depo-
ne a favore della possibile scelta
di introdurre la C-HR nel parco
aziendale di numerose società
come in effetti già ora avviene.
Particolarmente interessante nel
ventaglio dell’offerta di questo
modello giapponese è la versio-
ne ibrida che riprende integral-
mente la meccanica della ben
conosciuta Prius con un motore
benzina 4 cilindri di 1,8 litri e
un unità elettrica per un totale
di 122 cv. Poter disporre di un
sistema ibrido tanto diffuso, co-
nosciuto e apprezzato in tutto il
mondo, Italia compresa, fa del-
la C-HR ibrida una vettura che
sotto il profilo dell’efficienza,
dell’affidabilità e della validità
stessa del sistema una vera e pro-
pria garanzia tanto per l’automo-
bilista privato quanto per chi la
acquisterà per la propria flotta
aziendale. Il sistema ibrido svi-
luppato da Toyota più di vent’an-
ni fa e poi evoluto e migliorato
col trascorrere degli anni sulle
diverse generazioni della Prius
ha dimostrato la propria vali-
dità sia nell'effettiva riduzione
dei consumi e delle emissioni,
che in questo caso si assestano
sull’interessante valore di 86 G/
km di Co2, sia nella grande affi-
dabilità dimostrata lungo un arco
temporale ormai considerevole.
Alla meccanica ibrida la Toyota
C-HR abbina una trasmissione
automatica CVT a variazione
continua che dimostra tutta la
propria praticità nell’impiego
urbano, con grande morbidez-
za nella marcia senza mai dare
strappi. La guida si dimostra as-
sai confortevole nelle strade tan-
to spesso congestionate dei no-
stri agglomerati cittadini mentre
nell’uso extra urbano il cambio
CVT mostra alcuni limiti allor-
quando si richieda la massima
potenza istantanea poiché, non
potendo disporre della funzione
«kickdown», tende a far salire
notevolmente il regime di rota-
zione del motore con il relativo
aumento del rumore che a volte
si rivela un po’ invadente.
In compenso questa trasmis-
sione contribuisce in modo
sostanziale al contenimento
dei consumi che riportano nel
dato dichiarato un valore molto
interessante, 3,4l per 100 km
nel ciclo urbano e 4,1 in quello
extraurbano.
All’interno la C-HR mostra un
layout interessante, moderno
ed ergonomico in cui spicca il
grande display touch-screen da
8” che governa tutti i sistemi
multimediali.
Oltre alla garanzia offerta
dall‘inossidabile reputazione
del marchio Toyota la C-HR si
distingue anche per un listino
piuttosto attraente, vista la do-
tazione tecnologica di questo
modello, con prezzi che partono
da 28.400 euro. (riproduzione
riservata)
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Rapporto Flotte Aziendali







 














         

   








Brillanti anche i numeri italiani. Avanti con la telematica
DI MAURIZIO TOMA
Imercato
l noleggio a lungo termine è
sempre più protagonista del
delle flotte. Lo di-
mostra il successo ottenuto
da Arval nel mondo intero e
anche in Italia. Alla fine del
2016, ad esempio, la flotta di
Arval ha superato la soglia di
un milione di veicoli arrivan-
do a fine anno, arrivando a
1.082.142 mezzi con un in-
cremento dell’8,4% rispetto
all’anno precedente.
Nel solo 2016 Arval ha acqui-
stato 326.150 veicoli, il 24%
in più rispetto al 2015 e ne
ha venduti 248.914, il 27% in
più dell’anno precedente. E
anche in Italia i risultati sono
stati davvero lusinghieri con
una crescita dell’11% a fine
2016 che porta a 167.515 i
veicoli noleggiati. In gene-
rale Arval ha visto crescere
la propria flotta noleggiata
dell’8,4% in tutto il mondo,
un risultato che è andato ben
oltre le aspettative che si atte-
stavano al 6%. Crescite robu-
Grégoire Chovè dg di Arval Italia
ste un po’ in tutta Europa ma
anche risultati lusinghieri in
altri continenti, valga su tutti
l’esempio del Brasile, dove
Arval ha chiuso l’anno con
un più 16%. Alcune delle
ragioni che hanno condotto
a questi importanti risultati
vanno individuate nella im-
plementazione della collabo-
razione con il retail banking
del Gruppo Bnp Paribas, con
l’International Business Offi-
ce che segue i grandi clienti
internazionali e con Sme
Solutions specializzata nei
servizi ai liberi professio-
nisti e alle piccole e medie
imprese.
Tornando al mercato italiano
Arval ha ottenuto un impor-
tante successo aggiudicando-
si il primo lotto della gara per
la fornitura a Poste Italiane
per un totale di 10 mila vei-
coli.
Ma Arval guarda costan-
temente avanti e in questa
direzione va interpretato lo
sviluppo di Arval Mid Term
Rental la nuova offerta per
noleggi da uno a 24 mesi
che, in pochissimo tempo,
ha portato grandi soddisfa-
zioni con circa 10 mila con-
tratti sottoscritti provenienti
da tutti i segmenti aziendali.
Il trend di questa domanda
pare destinato ad aumentare
rapidamente.
Anche la telematica è sem-
pre più presente nelle attività
di Arval che propone alcuni
servizi dedicati soprattutto
ai driver e ai fleet manager
come il Driver Portal e l’App
Arval Mobile con l’obiettivo
di fornire una gestione in
tempo reale dei veicoli anche
attraverso l’impiego dei pro-
pri dispositivi mobili. Molto
interessante è anche l’Arval
Webstore che consente a
chiunque, consultando il ca-
talogo di Arval sul sito Arval.
it, di configurare con estrema
semplicità il mezzo desidera-
to con relativi optional nella
formula del noleggio a lungo
termine e di conoscere subito
il presunto canone di noleggio
di quel mezzo. Ulteriore ap-
plicazione telematica svilup-
pata da Arval è rappresentata
dalla black box strumento del
quale sono state equipaggia-
te già 25 mila vetture, quelle
di nuova immatricolazione a
partire dal gennaio del 2016.
Questo strumento, ovviamen-
te, contribuisce alla migliore
gestione del parco da parte
dei fleet manager.
Il futuro di Arval sarà ancora
più composito, come ha af-
fermato recentemente il di-
rettore generale di Arval Ita-
lia, Grégoire Chové, che ha
annunciato il lancio di nuovi
prodotti e servizi che saranno
in grado di soddisfare esigen-
ze che possano andare da 10
minuti a 10 anni portando
Arval a fornire soluzioni di
mobilità per le aziende e no-
no solo che siano sempre più
integrate e flessibili. (ripro-
duzione riservata)