Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Opera: Saggio sulla distribuzione sociale della conoscenza, ovvero il cittadino bene informato (1979).
Nel mondo sociale facciamo affidamento sul fatto che i nostri simili reagiranno nei nostri
confronti come prevediamo se noi agiamo nei loro confronti in maniera specifica.
In relazione al gruppo sociale, ogni gruppo ha una sua concezione del mondo che i suoi
membri danno per scontata, in quanto giunta a loro per eredità. Ma non tutti i membri di un
gruppo accettano lo stesso settore del mondo come dato per scontato al di là di ogni
questione e che, anzi, ogni singolo gruppo sceglie diversi elementi di tale mondo come
oggetto di ulteriori ricerche. Lo scopo della ricerca di Schutz consiste nell’individuare quali
motivi spingono gli uomini ad accettare senza discussione alcune parti della concezione del
mondo giunta a loro per eredità, e metterne altre parti in discussione.
2. uomo della strada ➜ha una conoscenza pratica in molti campi, formata da una serie
di ricette che gli indicano come raggiungere in situazioni tipiche risultati tipici
attraverso mezzi tipici. Riesce a raggiungere gli obiettivi desiderati senza chiedersi
perché si devono seguire determinate fasi procedurali. Tale conoscenza, se pur vaga,
è comunque sufficientemente precisa per il fine pratico da raggiungere. In tutte le
questioni non relative a questi fini pratici, egli viene guidato dalle sue passioni e dai
suoi sentimenti.
3. cittadino (che auspica di essere) ben informato ➜è una combinazione tra le due
posizioni. Da un lato egli non è e non ambisce di essere, in possesso della conoscenza
dell’esperto; dall’altro non si accontenta della conoscenza di ricette o dell’irrazionalità
delle sue passioni come l’uomo della strada. Il suo scopo è dunque quello di
raggiungere una conoscenza fondata in modo ragionevole nei campi di suo interesse,
anche se non gli servono per raggiungere il fine che sta perseguendo in quel momento.
1. Zona di primaria importanza: parte di mondo a nostra portata che può essere
immediatamente osservata e anche parzialmente dominata (mutata dalle nostre
azioni). All’interno di essa si possono concretizzare e realizzare i nostri progetti. Per
poterla dominare però bisogna essere in possesso della massima comprensione della
sua struttura.
2. Zona di secondaria importanza: connessa alla prima zona in quanto fornisce
strumenti da usare per il raggiungimento delle nostre mete, quindi è sufficiente avere
solo una certa familiarità con questa zona.
3. Zona relativamente irrilevante: non ha attinenza con i nostri interessi quindi
possiamo continuare a darla per scontata finché non si verificano mutamenti che
potrebbero influenzare i nostri interessi.
4. Zona assolutamente irrilevante: in essa non si possono verificare mutamenti (o
almeno così noi pensiamo) che influenzino i nostri interessi.
Il nostro interesse però non è omogeneo, perché può cambiare nel tempo oppure possiamo
essere in possesso di interessi diversi nello stesso momento. Inoltre le varie zone non sono
nettamente separate ma interconnesse.
La rilevanza
Non tutte le informazioni hanno per noi la stessa rilevanza (bisogna scegliere quali sono
importanti per la nostra esperienza) e per filtrarle abbiamo degli schemi (frames) che ci
permettono di distinguere ciò che è importante da ciò che non lo è. L’attribuzione di
importanza è un processo di negoziazione che avvienze in spazi sociali diversi (il pubblico non
è mai unico). La distribuzione differenziata della conoscenza dipende dalla disponibilità degli
schemi e dall’interesse.
1. Rilevanza tematica: appartiene al soggetto ed è direttamente connessa al tema
d’interesse attuale (risultato dei nostri interessi scelti); è dunque possibile spostare o
modificare il fuoco dell’interesse ma una volta scelto, esso determina il suo intrinseco
sistema di rilevanza.
2. Rilevanza interpretativa: rende attivo ciò che è sedimentato nel fondo di conoscenza
a disposizione (è come un filtro che rende produttiva l’informazione); scompone,
disarticola e riconduce gli elementi dell’informazione agli schemi di riferimento del
soggetto ma dipende dalla possibilità di disporre di tali schemi;
3. Rilevanza motivazionale: fonda la decisione dell’atto comunicativo conseguente.
- Al fine di (deriva da un progetto prestabilito);
- A causa di (determina un progetto).
4. Rilevanza imposta: si dà nella misura in cui un’esperienza insolita ci si impone per la
sua estraneità, indipendentemente al nostro interesse. Non abbiamo nessun potere
di modifica ma possiamo tematizzarla (cercare di trasformare la rilevanza imposta in
rilevanza tematica).
- Conoscenza socialmente derivata ➜insieme delle conoscenze che ci sono state tramandate
dai nostri contemporanei o predecessori. La conoscenza sociale viene prodotta nelle varie
situazioni che noi abitiamo ed è un processo reso possibile dalla presenza di attori diversi.
Crediamo in essa perché se fossimo al loro posto avremmo le medesime esperienze,
possibilità e rischi nella stessa situazione. Questo tipo di conoscenza può avere quattro fonti
diversi.
Come tendono a porsi gli attori sociali nei confronti delle fonti:
・l’esperto sa che ci sono altri esperti che possono comprendere gli aspetti tecnici di un
problema nel suo campo;
・l’uomo della strada sa chi sono gli esperti a cui rivolgersi per lo specifico fine pratico (medico,
avvocato, ecc.);
・il cittadino ben informato si considera qualificato per decidere chi è un esperto competente
e a prendere decisioni dopo aver consultato opinioni ritenute esperte.