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PROPOSTA DI SOLUZIONE PER LA SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI MATURITÀ 2019

TRACCIA: Italiano
ARGOMENTO: Prima prova scritta – Esempio tipologia B - Analisi e produzione di un

testo argomentativo, (dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”,

inaugurazione anno accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)

Comprensione e analisi

1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia,

individuandone la tesi di fondo e lo sviluppo argomentativo.

La rapida e costante crescita dell’evoluzione tecnologica è ciò che più di ogni altra ha
caratterizzato i nostri tempi. Questa crescita esponenziale è stata sorretta ed
implementata dal “villaggio globale”, il quale ha permesso di uscire dai propri
canonici confini per espandersi a livello mondiale. La globalizzazione altro non è che
la naturale evoluzione del progresso tecnologico. È naturale tendenza dell’uomo
preoccuparsi delle conseguenze, ma se valutiamo l’ambito scientifico, questa
crescente globalizzazione non ha fatto altro che portare benefici, migliorando la
qualità e la tempestività delle ricerche grazie all’interconnessione globale che ha
praticamente annullato ogni possibile evento negativo. Ma un esempio positivo non
cancella i dubbi. L’ambito scientifico pur se valido esempio come quello economico,
degli innumerevoli vantaggi che la globalizzazione ha portato e sta portando, non
risolve i dubbi, ad esempio, di come si potranno preservare i tratti caratteristici delle
proprie culture.
Secondo Rubbia sarà proprio la lotta per far emergere le proprie diversità a fugare
tali dubbi, esse saranno stimolo per creare a loro volta innovazione.
Ma la nota dolente rimane. Non tutti saranno in grado o avranno voglia di buttarsi in
questa crescente globalizzazione, preferendo rimanerne ai margini, anche di fronte
ad una crescente folla di persone che invece la abbraccerà e crescerà con essa. Ciò
porterà ad un’emarginazione di questa nicchia di individui.
Ci sarà un rovescio della medaglia: non saranno più le persone “adulte e mature” ad
insegnare ai giovani, bensì saranno questi ultimi a guidare coloro che vorranno
essere guidati in questa nuova affascinante sfida della globalizzazione.

Elvira Anna Tenaglia


2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata

all'interconnessione” e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le

direzioni, il melting pot, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della

produttività”? Quale esempio cita lo scienziato a sostegno di questa

affermazione?

Rubbia con l’esempio della società rurale dell’Ottocento ci spiega come


espandendo i confini di azione (quindi non più circoscritti a pochi km ma a livello
globale) si ampliano e migliorano le attività produttive. Il melting pot, che altri non
è che la commistione di più culture generi e religioni diverse, è fondamentale per
uscire dagli schemi ristretti delle società dell’Ottocento ed espandersi a livello
globale in modo da migliorare in efficienza ed in produttività. Ecco spiegato perché
l’evoluzione è associata non ad uno ma a più fattori, ed il melting pot sia uno degli
elementi chiave.

3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio

della comunità scientifica?

Con l’esempio della comunità scientifica, Rubbia vuol mettere a tacere i dubbi e la
paure sulla crescente globalizzazione. È proprio grazie ad essa se vi sono stati
crescenti e costanti miglioramenti per quanto riguarda la qualità e la velocità delle
scoperte scientifiche, grazie al continuo, costante ed immediato confronto di menti
brillanti da più parti del mondo, i quali hanno tratto giovamento grazie ad una
costante e prolifica competizione che ha annullato quelli che potevano essere i
fattori negativi.

4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società

attuale?

Un tale repentino e sempre più rapido cambiamento non poteva non avere un
forte impatto sulla società, trasformandola radicalmente. Abbiamo già detto che ci
saranno coloro che andranno ad abbracciare questi cambiamenti portati dalla
globalizzazione e chi preferirà rimanerne ai margini. Se poi si aggiunge la velocità in

Elvira Anna Tenaglia


cui tutto si è verificato e si sta ancora verificando assistiamo ad un rovescio delle
“gerarchie”. Se nella società classiche la formazione e l’educazione erano di
competenza delle vecchie generazioni che dovevano passarle alle nuove formate
dai giovani, attualmente sono questi ultimi ad istruire, e le vecchie generazioni a
cercare di imparare le regole di un nuovo mondo nel quale non avevano previsto di
vivere.

Produzione

Ogni generazione ha il suo punto di vista sulla globalizzazione. C’è chi la ama e chi la
odia, chi non saprebbe più tornare indietro e chi ne avrebbe fatto volentieri a meno.
Analizzandola nel modo più imparziale possibile, non si può non rilevare tutti gli
aspetti positivi che la globalizzazione ha avuto nel nostro modo di vivere. Ma anche i
suoi contro. La crescente tecnologia ha cambiato il modo di vivere e soprattutto di
relazionarsi: ci permette di avere accesso a qualsiasi informazione in qualsiasi
momento ed altrettanto rapidamente di condividerla con chiunque in qualsiasi parte
del mondo. Ci consente di viaggiare e raggiungere qualsiasi luogo e di conoscere le
varie culture. Condivido il pensiero di Rubbia sulla diversità culturale. Non penso che
si andranno a perdere le proprie radici o la propria identità. Condividere un ideale o
un modo di vedere le cose non fa di noi degli automi che dimenticano chi sono, le
proprie radici e la propria cultura.
La ricerca scientifica continua a sorprendere e a svilupparsi, anche se in alcuni casi si
rischia di sconfinare nell’ambito etico, tra ciò che si può fare e ciò che realmente sia
giusto fare. In quello economico assistiamo sempre più al divario tra Nazioni sempre
più ricche e quelle sempre più povere che stentano a sopravvivere. In questo caso
gli interessi economici e politici si scontrano con gli intenti puri della globalizzazione.
Le paure sull’emarginazione degli individui forse non era del tutto esatta. C’è
sicuramente una parte che non si è aperta all’avvento delle nuove tecnologie e della
crescente globalizzazione, ma non nella misura che si poteva preventivare all’inizio.
Sempre più la cosiddetta vecchia generazione cerca l’appoggio della nuova per
entrare in contatto capire e comprendere quelli che sono i canali di comunicazione
di oggi, non mi riferisco solo ai social network sia chiaro, ma si trova un’apertura
mentale che difficilmente si poteva pronosticare. Ciò non toglie che ci sia ancora la
vecchia guardia ancora saldamente arroccata sulle sue posizioni, ma forse in misura
molto minore di quanto si poteva preventivare.
In tutto ciò mi trovo d’accordo con le previsioni di Rubbia: dubbi e problemi ce ne
sono stati e ce ne saranno, ma indubbiamente gli effetti positivi di questa crescente

Elvira Anna Tenaglia


e mai domata globalizzazione vanno a coprirne i vari difetti, sui quali però bisognerà
certo lavorare per evitare che diventino un ostacolo ad essa.

Elvira Anna Tenaglia

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