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Dalle Capacita Coordinative All Allenamento Sempre Piu Specifico PDF
Dalle Capacita Coordinative All Allenamento Sempre Piu Specifico PDF
Emilia Romagna
Presentano il
6° Stage per Istruttori di Settore Giovanile
“La formazione tecnica, tattica e atletica del giovane calciatore”
11-12-13 Maggio 2007 - Sportilia (FC)
Queste esperienze sempre più complesse naturalmente sono le CAPACITA’ COORDINATIVE, quel patrimonio di
movimenti legati al calcio ma non solo, che devono essere al centro dell’attenzione dalla Scuola Calcio alle
categorie Giovanissimi ed Allievi nelle quali, piano piano, dovrà poi iniziare un avvicinamento ai processi della
Teoria dell’allenamento attraverso i quali dovremo iniziare a parlare di grandi Capacità Condizionali quali Forza,
Velocità e Resistenza.
E saranno proprio queste due categorie, Giovanissimi ed Allievi, a rappresentare la transizione fra i grandi periodi
dell’Avviamento al calcio e la futura stagione dell’Allenamento del calcio dove i contenuti saranno improntati al
miglioramento delle prestazioni ed allo sviluppo di uno schema corporeo specifico e mirato a questa disciplina.
Prima, nel lungo percorso che va dalla Scuola calcio a tute le categorie giovanili precedenti i Giovanissimi, il tema
dovrà continuare ad essere il movimento corretto. È troppo importante arrivare al momento di ALLENARE certi
movimenti , anche in modo stressante, con una grande capacità di eseguire BENE I MOVIMENTI !!!! Prendiamo la
corsa oppure gli esercizi basici con gli ostacoli, su cui torneremo con grande attenzione a Sportilia. Certamente
prima di eseguire allenamenti stressanti per incrementare le resistenze, aerobiche ed anaerobiche, sarà
fondamentale che i nostri ragazzi sappiano correre correttamente. Saper correre significa saper usare bene i piedi
e quindi andando ancora più indietro dovremo controllare che sappiano, in modo coretto, effettuare andature,
saltelli e corse diverse.
Dall’uso dei piedi, quindi, agli esercizi basici della corsa (skip , corse calciate ecc.), alla corsa in vari modi a
seconda del tipo di spostamento (sprint, allungo, corsa in souplesse ecc.) all’ALLENAMENTO vero e proprio della
CORSA come dobbiamo arrivare a fare nelle categorie GIOVANISIMI ed ALLIEVI.
Allenare in modo stressante le grandi capacità condizionali senza avere conoscenza perfetta delle tecniche degli
esercizi basici vorrebbe dire anche essere più portato agli infortuni. Abbiamo tuta una serie di LUOHI COMUNI, ad
esempio, sulle problematiche indotte dai balzi! Quasi sempre, invece, i problemi che derivano dai balzi sono causati
dai BALZI EFFETTUATI MALE . Non aver capacità di ammortizzare le cadute attraverso un uso coretto dei piedi
porta sicuramente ad impattare duramente anche per ginocchio e bacino mentre molti dei dolori alla “schiena“,
soprattutto alla parte alta dorsale, sono dovuti ad un improprio e “secco” lavoro delle braccia. Facciamo effettuare,
quindi, negli anni dai 6 ai 10-12 tutta una serie di esercitazioni a partire dall’uso dei piedi (corde, cerchi, sabbia,
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ostacoli da 10 e 20 cm) per arrivare alla tecnica vera e propria dei balzi (corse balzate , ostacoli , salti in alto ed in
basso). Solo così potremo poi arrivare alle categorie che ci interessano come Giovanissimi ed Allievi avendo gli
strumenti per “stressare” questi esercizi ed utilizzarli per un programma di allenamento vero e proprio che possa
mirare al miglioramento della prestazione “balzo” e quindi della Forza. E questo concetto deve valere per tutti gli
aspetti basici della preparazione fisica.
Ripeto i concetti che poi saranno alla base dei nostri incontri:
5-6 anni Scuola Calcio dove i movimenti calcistici saranno solamente una “scusa” per iniziare a lavorare
sull’apprendimento motorio generale. In pratica non potrò non far “giocare” i bambini anche con gli arti superiori o
con tutti i segmenti insieme (arti inferiori e arti superiori). QUALITA’ dei movimenti prima di tutto. Ricordare che
sempre di meno la “vita di relazione” di questi bambini offre loro stimoli di equilibrio, coraggio ,pre-acrobatica
generale e quindi tutte queste cose le dobbiamo “inventare” noi mentre solo 10, 20 anni fa era la vita dei cortili e
delle strade ad offrirle.
8-10 anni sempre grandi stimoli coordinativi. In certi periodi usare anche movimenti di altri sport in forma di gioco.
Ad esempio giocare a basket (quando i campi sono impraticabili) potrebbe essere un modo molto divertente di “fare
i balzi” così come mescolare le tecniche di altre discipline (10 passaggi con le mani ,poi 5 passaggi con i piedi
ecc.). La rimessa laterale come esercizio di lancio e di forza ecc. Siamo nel momento pieno della qualità dei
movimenti. A questa età lo sviluppo del Sistema Nervoso permette di proporre esercizi complicati anche dal punto
di vista delle sinergie muscolari (saltare e girarsi in volo, capovolte con tuffo ecc.) e quindi la proposta di circuiti a
grandi gredienti di difficoltà costituirà il tema centrale del lavoro fisico che sempre dovrà mantenere l’obiettivo
della QUALITA’ DEL MOVIMENTO. Correre bene, saltare bene così come consolidare i gesti di tecnica calcistica
generale saranno gli obietivi principali .
11-12 anni e siamo alle porte del vero gioco del calcio . Gli allenamenti devono iniziare ad essere più rigorosi . I
giochi ,con la palla e non , dovranno iniziare ad avere stimoli importanti . Anche il controllo dei tempi di recupero
dovrà iniziare ad essere preso in considerazione. Meno recuperi fra una esercitazione e l’altra sarà un indirizzo
verso la resistenza . Lavorare con recuperi completi fra le varie esercitazioni sarà stimolo maggiore per velocità e
potenza. Ancora un obiettivo : la qualità dei movimenti.
13-14 anni e siamo Giovanissimi ! Eccoci all’inizio della nostra storia di allenamento. Sedute di allenamento più
lunghe e più intense . Compaiono i temi della Forza, della Resistenza e della Velocità con un obiettivo che inizia a
vedere la qualità dei movimenti mescolarsi con l’intensità degli stessi e con la ricerca di una prestazione . Iniziamo
a parlare di “stressare “ i sistemi fisiologici poco a poco e soprattutto cerchiamo di misurare i vari livelli di crescita
che in questa categoria ed in questa età presentano ancora forti discordanze fra un ragazzo ed un altro. Qualche
“calciatore “ andrà considerato ancora come l’undicenne mentre altri potranno essere spinti un po’ di più avendo
livelli di crescita superiori. È un età dove dall’inizio dell’attività in estate e la fine dell’anno sportivo a giugno
dell’anno dopo i cambiamenti sono enormi e questi cambiamenti vanno misurati ,anche molto semplicemente, per
avere un’idea della crescita.
15-16 anni eccoci agli allievi ed all’inizio dell’Allenamento calcistico vero e proprio. Eccoci ai temi dello stage di
Sportilia . Se avremo lavorato bene, o se avranno lavorato bene i nostri colleghi, sarà facile per noi incrementare
intensità, durata e numero degli allenamenti. Le grandi qualità condizionali come Forza, Velocità e Resistenza
andranno affrontate in modo sempre più mirato. Qualche test ci aiuterà a misurare la qualità delle nostre
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esercitazioni ed il Calcio diventa quello vero! Deve diventare quello vero, però, con il sorriso sulle labbra! Tanta
fatica, tanto impegno, tante regole ,tanta serietà ma anche tanto divertimento e poca …pressione. Tanta fatica,
tanto sudore, qualche lacrima ma sempre con l’idea che il calcio sia divertimento ed….educazione.
Lo stage AIAC-FIGC dedicato al settore giovanile è anche questo e la presunzione di voler parlare di un calcio
tanto importante quanto utile dal punto di vista educativo fa parte di noi!
Sapendo che quanto più saremo ….educativi tanto più riusciremo a costruire GRANDI GIOCATORI!
Grazie a tutti
Vincenzo Pincolini
Abbiamo sempre parlato di una Scuola Calcio che sappia essere Scuola di Movimento affinché i bambini crescano
con giuste e corrette acquisizioni di schemi motori ,prima, e di capacità coordinative, poi, in modo che le tappe dello
sviluppo, fisico e psichico dei bambini stessi, vengano affrontate con insegnamenti motori in progressione
equilibrata.
Tanto gioco, tanto calcio ma non solo, tante proposte diverse di gioco ed anche di altre tecniche sportive che,
insieme al calcio, contribuiranno a formare i nostri giovanissimi “calciatori” a 360°.
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Movimento e salute
Tutti quei genitori che, purtroppo, con ansia sono impegnati a capire quanto “campioni” possano essere i loro figli
dovrebbero imparare bene, quasi a memoria, le considerazioni che andiamo a scrivere. Parliamo di Scuola Calcio e
di attività sportiva calcistica fino ai soliti 10/12 anni che rappresenta se ben effettuata una vera e propria forma di
prevenzione nei confronti di molti problemi di salute. E non ci riferiamo solamente, come molto spesso si pensa ,
all’apparato cardiocircolatorio e respiratorio. Anche l’ormone della crescita, il famoso GH tanto enfatizzato nel doping
attuale, viene stimolato da un corretto stile di vita e di movimento. Ed è proprio il GH che è responsabile di un
corretto ed armonioso sviluppo dei giovani calciatori. Diversi studi hanno anche sottolineato che una corretta e
protratta attività fisica in età giovanile ha grossi riscontri sul sistema immunitario. Proprio il calcio che si svolge
all’aperto, anche con il freddo o con la pioggia, ha tutte le caratteristiche per temprare il corpo e renderlo più
resistente agli stress caldo-freddo. Sempre che si insegni anche ad avere una corretta gestione del dopo
allenamento o del dopo partita. Ed è ancora il movimento che ci fa crescere più forti e più resistenti in una età dove
queste capacità non devono essere allenate in modo specifico. Certo: correndo per giocare a pallone si migliora la
resistenza così come andando in bicicletta in salita o salendo sopra un albero si migliora la forza delle gambe o di
tutti i muscoli. Muoversi con grandi sinergie muscolari, con movimenti complessi e articolati è il segreto migliore per
svilupparsi correttamente ed è l’obiettivo che deve avere l’attività fisica per questa età così particolare.
A 8-9-10 anni c’è grande agilità che deriva da un ipotono muscolare. Lo sviluppo non ha dato struttura ai muscoli.
Questa struttura e la relativa forza arriverà con lo sviluppo puberale. Dai 5/6 anni ai 10/11, quindi, non vanno
ricercate esercitazioni di forza o di resistenza in modo continuativo. Ci sarà tempo per allenare queste capacità
condizionali. Grande attenzione, invece, per tutto ciò che è agilità, coordinazione e movimento motivato in modo
ludico. E’ lo sviluppo fisiologico che richiede questo!
Il panathlon International, movimento italiano diffusissimo a livello mondiale che si prefigge “l’affermazione dell’ideale
sportivo e dei suoi valori morali e culturali, quale strumento di formazione ed elevazione della persona e di
solidarietà tra gli uomini e i popoli “ha stilato una Carta dei diritti del ragazzo nello Sport. Ha elencato 11
“comandamenti “.
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Arriva l’estate anche per il calcio
Che cosa fare ? Come interpretare le vacanze e lo stop dei campionati ?
Alla fine dei campionati ,ogni anno, quasi tutti i calciatori riescono a fare “buoni propositi” che poi, però, molto spesso
finiscono nel dimenticatoio.
Chi arriva da stagioni con qualche infortunio sempre si propone di lavorare in funzione di recuperare
completamente i problemi avuti così come i calciatori che hanno giocato poco durante l’anno oppure che sono
“assatanati” di calcio vogliono subito essere pronti per l’estate dei tornei a 7, a 8 a 11 ecc.
Due filosofie e due scelte totalmente diverse e da considerare. Entrambe, comunque, meglio del non far nulla ed
andare fino ad agosto, il momento della ripresa, in totale sedentarietà.
I campionati, per quasi tutte le squadre, ad eccezione di quelle che devono affrontare spareggi, finiscono più o meno
a metà maggio. Ad eccezione delle squadre professionistiche e della serie D normalmente tutte le altre compagini
iniziano l’attività dopo ferragosto. Le categorie giovanili quasi sempre hanno un mese in più di attività che
corrisponde al periodo dei tornei post-campionato.
3 mesi di stop, quindi, per i dilettanti e 2 mesi abbondanti per le categorie giovanili. Un periodo questo, che potrebbe
essere veramente utile per affrontare problemi di riabilitazioni, prevenzione e, soprattutto per i più giovani,
completare lo sviluppo in modo efficace puntando sul miglioramento di quelle capacità condizionali come la forza, la
resistenza e la velocità. Qualità, queste, che durante la stagione agonistica non possono essere allenate in modo
specifico .
Poi caso mai arriva la fine del campionato e lo stesso giocatore pensa soprattutto a riposarsi rimandando alla
stagione successiva la risoluzione definitiva dei problemi. E intanto gli anni passano! E’ naturale aver poco tempo a
disposizione per curarsi durante i vari campionati. Le partite incalzano ed i tempi di recupero per gli infortuni si cerca
sempre di accorciarli anche prendendo dei rischi. Ma in estate finalmente abbiamo tutto il tempo che ci serve.
Appena terminati i vari campionati è importante, insieme al medico ed al preparatore, disegnare un percorso per
uscire definitivamente dal problema. Se i problemi sono stati soprattutto muscolari fare il punto sulla situazione. Se
ci sono nei muscoli “fibrosi” farle trattare dal massaggiatore mentre con il preparatore atletico si possono
verificare gli equilibri muscolari fra un arto e l’altro e fra i vari distretti muscolari. Abbiamo il tempo di fare tanto
stretching, di lavorare a livello della mobilità articolare (con la vecchia e cara ginnastica articolare) e di lavorare sia
sulla forza concentrica (quella di spinta ) che su quella eccentrica (quella di frenata). Per chi ha sofferto di pubalgia
ecco il tempo per la “core stability” così come consigliamo tanti lavori specifici per chi ha avuto problemi di caviglia
o per chi ha sofferto di tendini. E per la resistenza cosa dobbiamo fare? Sicuramente possiamo lavorare meno su
quella specifica (certamente faremo partitelle a impegno relativo) ma dobbiamo mantenere alto il livello della
potenza aerobica. Non è sufficiente fare un po’ di corsetta ma almeno 2/3 volte a settimana dobbiamo “allenarci”
alternando corse con variazioni di ritmo, allunghi su 100 e 200 metri e ripetizioni di distanze tipo 1.000 metri. Potrà
sembrare troppo ma se veramente vogliamo fare dell’estate il periodo ideale per puntare nella stagiona successiva
a un grande campionato vale la pena di impegnarsi.
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Alcuni di carattere pratico come quello di scegliere i tornei più importanti e meglio organizzati che spesso si giocano
sui campi migliori e con arbitraggi all’altezza. Se ci rendiamo conto che ogni partita è un grosso rischio: lasciare
perdere tanto di tornei ce ne sono veramente tanti. Dal punto di vista della preparazione, invece, da fare attenzione
più ai tempi di recupero che non all’allenamento. Molto spesso fra le varie partite ci sono solamente 1 o 2 giorni di
pausa. Altre volte si gioca anche per 2, 3 o 4 giorni consecutivamente, spesso di sera finendo di giocare tardi e
di…mangiare tardissimo e quindi gestire il recupero non è facile. Qualche allenamento defaticante, stretching e
perché no….piscina per il recupero. Certamente dopo un mese e mezzo o due di questa attività frenetica occorrerà
fare molta attenzione alla ripresa degli allenamenti di agosto. Questi giocatori dovranno lavorare sicuramente in
modo diverso da quelli che in estate hanno riposato allenandosi per mantenere e migliorare la loro condizione
generale. Tanta tanta attenzione al recupero, quindi, curando anche l’alimentazione ed al riposo. Un estate di
divertimento ma..intelligente altrimenti sarà poi la prossima stagione a risentirne.
Un’attenzione particolare la dobbiamo tenere ,però, nei confronti della temperatura elevata e della conseguente
possibile disidratazione. In spiaggia si suda molto , moltissimo e quindi occorre fare attenzione nei confronti del
bere. Bere sicuramente acqua ma…spesso non basta. Ricorrere quindi a integratori isotonici e vitaminici
ricordandoci che dobbiamo bere ….prima di avere sete! Prima che il serbatoio sia troppo vuoto. E’ importante così
come è importante aggiungere all’alimentazione “ integratori” naturali come frutta e verdura.
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Se siamo in vacanza in montagna
Se al mare preferiamo il fresco della montagna non avremo certamente tutte le problematiche legate alle
temperature elevate. Il clima in montagna è ideale per gli allenamenti, non a caso le squadre professionistiche vanno
in montagna a prepararsi durante il pre-campionato, e ci si può preparare veramente in modo ideale. In certe
località risulterà difficile trovare percorsi abbastanza piani per gli allenamenti di corsa e per questo dovremo cercare
campi da golf o..campi da calcio. Tute le località ormai sono attrezzate con palestre per lavorare sui temi della forza
e della prevenzione ed inoltre avremo a disposizione un mezzo molto utile per migliorare forza e velocità :le salite.
Soprattutto per chi arriva dalla pianura trovarsi a disposizione salite dai 20 ai 50-60 metri costituirà un’occasione
unica per imparare ad utilizzare un mezzo così importante. Sprint sulla distanza di 20 e 30 metri (3-4 serie da 5-6
ripetizioni) e allunghi a ritmo intenso ( 70-80%) sui 50 e 60 metri costituiranno uno stimolo importantissimo da
inserire nella preparazione estiva.
A livello generale anche qualche uscita in mountain-bike aiuterà a mantenere i livelli aerobici considerando che la
bici in fuori strada ci impone continui cambi di impegno impegnandoci a fondo nella resistenza e facendoci divertire.