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Serie di articoli di Maria Luisa Moscati pubblicati su il Resto del Carlino su professori e dipendenti dell'Università di Urbino cacciati via dall'Ateneo a seguito delle leggi razziali.
Titolo originale
Gaddo, ebreo fucilato dai tedeschi, catturato a Urbino
Serie di articoli di Maria Luisa Moscati pubblicati su il Resto del Carlino su professori e dipendenti dell'Università di Urbino cacciati via dall'Ateneo a seguito delle leggi razziali.
Serie di articoli di Maria Luisa Moscati pubblicati su il Resto del Carlino su professori e dipendenti dell'Università di Urbino cacciati via dall'Ateneo a seguito delle leggi razziali.
•• 24 PROVINCIA PRIMO PIANO MERCOLEDÌ 22 GIUGNO 2011
SIMON WIESENTHAL LA MEMORIA NON MUORE
Gaddo, fucilato a 24 anni perché ebreo
Il giovane è tra i personaggi ricordati dalla lapide affissa nella sede dell’Isia “ «NON PER VENDETTA, E NON SOLO PER GIUSTIZIA»
di MARIA LUISA MOSCATI BENIGNI
— URBINO —
GADDO Morpurgo è l’unico
ebreo italiano, degli otto arrestati in Urbino da un commando delle CARCERE S. S. e fucilati nel campo d’aviazio- A lato, la ne di Forlì, sull’orlo dei crateri visione che aperti dai bombardamenti. Era il aveva dal 5 settembre 1944, non c’era più carcere di tempo per deportarli in Germa- san nia, gli Alleati erano ormai vicini. Girolamo, Tutto era cominciato l’8 settem- all’età di bre 1943. «Armistizio. Gioia fuga- 24 anni, ce, nel primo momento tutti spe- l’ebreo Gaddo ravano nella pace poi…». Morpurgo. Internato CON QUESTE parole Attilio ad Urbino, Morpurgo, presidente della Co- non sfuggì munità ebraica di Gorizia, inizia alla ferocia il diario in cui registra gli eventi dei nazisti, di quegli anni terribili. Si era rifu- che lo giato ad Ostra Vetere, con la mo- fucilarono glie, la governante e il figlio Gad- do, di 23 anni. Ogni volta che no- mina il giovane lo apostrofa con gli appellativi più affettuosi, «il mio angelo... santo... benedetto… re dal carcere e a sistemarli prima mincerà a riacquistare le forze, ec- FUORI, all’interno di un camion — e più spesso — Gaddo, luce de- presso la chiesa di san Sergio, ma co irrompere la temuta polizia te- dell’esercito tedesco, attendevano gli occhi miei». poi — quando sul parroco don Gi- desca con in mano l’elenco degli due coppie ebree appena arrestate no Ceccarini si concentrarono i ebrei già detenuti nelle carceri di nei centri vicini. Destinazione TRE MESI TRANQUILLI, gli sospetti delle S.S. tanto da dover Urbino, secondo alcuni circa una per tutti, Forlì. Nel 1945 giungo- ultimi, poi un mattino all’alba del egli stesso fuggire — presso qual- decina. E’ un mistero come fosse- no ancora lettere di richiesta di 7 dicembre, giunge trafelata la che famiglia, un giorno qui e un ro venuti a conoscenza della loro notizie da parte di Attilio Morpur- moglie dell’appuntato per avver- giorno là. Infatti per una grave presenza nel nosocomio urbinate. go che, ignaro della tragica sorte tirli che di lì a poco sarebbero ve- «dimenticanza» di Vittorio Ema- del suo adorato Gaddo, lo cerca in nuti ad arrestarli. E infatti con i nuele III, le Leggi Razziali erano «ERANO le cinque del pomerig- Urbino: ultimo indirizzo a lui no- carabinieri, stupiti di trovarli an- ancora operanti nonostante fosse gio del 12 agosto 1944 — racconta to. Ironia della sorte, riceve inve- cora in casa, giunge il segretario già trascorso un anno dalla caduta il dottor Bruno Borgogelli all’epo- ce una lettera dall’ex gerarca Gale- del partito, Galeazzo Titti che li del fascismo, la gente quindi teme- ca giovane aiuto nel reparto di Me- azzo Titti, ora in carcere, che lo conduce tutti a Senigallia ove, do- va ancora di incorrere nelle gravi dicina — eravamo in piedi sull’ul- supplica di deporre in suo favore po ore di interrogatori Gaddo ver- sanzioni previste per quanti aves- timo gradino dello scalone di in- affinché gli Alleati gli restituisca- rà internato nel locale Campo di sero dato aiuto agli ebrei. A que- gresso, quando dalla scala esterna no la libertà. concentramento Unes, gli altri ri- sto punto, su consiglio di un medi- sono saliti, preceduti e seguiti dal- spediti a casa con l’obbligo di resi- co ebreo anch’egli rifugiato a Ur- le S.S. con i mitra puntati, gli LA NOTIZIA di questo ennesi- denza. La direttrice del Campo lo conforta e lo consiglia. Quando che se ormai prossimi alla ritirata, verrà mandato verso il Nord, più feroci che mai. In questa situa- DRAMMA giunto a Pesaro, accusa un malo- zione caotica i carabinieri di Seni- Sopra, un raro ritratto di Gaddo re. Sottoposto alla visita del medi- Morpurgo, nato a Gorizia gallia, in due giorni, riescono a il 1 marzo 1920 e fucilato a Forlì co provinciale, sarà trasferito nel portare gli ebrei internati del il 5 settembre 1944. carcere di Urbino. Qui passerà mesi sfinito dalla fame. Vede l’al- Campo verso Sud, verso la salvez- A destra, una delle cartoline che za. Gaddo Morpurgo riuscì ad ba sorgere dalle Cesane, tante livi- inviare al padre Attilio de albe insonni tormentato «dai Morpurgo, detenuto nel campo dolori allo stomaco, giramenti di ATTILIO descrive nel suo dia- di concentramento «Unes» testa, dolori intercostali... ho per- rio il bombardamento di Osimo di Senigallia. so 14 chili» come scrive al padre ove per ben due volte grosse Il segretario del partito fascista schegge di bombe colpiscono il che lo condusse alla prigionìa, nelle sue tante lettere nelle quali finì a sua volta in carcere e dopo chiede che di tanto in tanto gli si posto in cui sedeva fino a pochi la Liberazione scrisse al padre di mandi una pagnotta di pane. An- istanti prima e se ne rallegra e, pie- Gaddo per avere una lettera di che la direttrice del Campo, Iolan- no di speranza, si chiede: «...per- aiuto per uscir di prigione da Diamantini, donna di grande ché il Signore mi avrebbe salvato umanità, risponde alle sue lettere se non fosse per farmi riabbraccia- bino, Concetta pratica al giovane ebrei che avevamo in cura da gior- mo eccidio perpetrato dai tede- dando istruzioni su cosa fare per re il mio adorato Gaddo?, altri- Gaddo un’iniezione di latte per ni nel reparto Isolamento. Ho bat- schi sul nostro territorio, nonché farsi rimandare a Senigallia e ri- menti meglio sarebbe io fossi mor- provocare la febbre e quindi un tuto una mano sulla spalla di Gad- l’identificazione dei cadaveri, si congiungersi ai suoi, anch’essi, to». Intanto in Urbino della sorte pronto ricovero in ospedale luogo do, di poco più giovane di me, gli deve ai giovani ebrei della Brigata nel frattempo, internati nello stes- di Gaddo e di un altro giovane da tutti ritenuto sicuro: era già il ho detto, arrivederci..., mi ha guar- ebraica, giunta dalla Palestina, al so Campo. C’è tutto un fitto car- ebreo, Artur Amsterdam di 22 an- 7 agosto. Proprio quando, grazie dato... ha scosso il capo e... no..., seguito dell’VIII Armata Britan- teggio, lettere e cartoline con su ni, molto si preoccupa l’assistente alle cure affettuose dei medici e al- questa volta no, mi ha risposto... nica sotto il comando del mare- scritto «Vinceremo», ma l’Italia carceraria Concetta Ceccarini in le premure di suor Fabiola (dive- Mi sono chiesto spesso quale fine sciallo Alexander. Ma questa è ha già perso, con gli Alleati che Logli, così come di altri ebrei e nuta poi Superiora nell’ospedale avesse fatto... non ho mai dimenti- un’altra storia. avanzano dal Sud e i tedeschi, an- partigiani. Era riuscita a farli usci- San Galicano a Roma) Gaddo co- cato quello sguardo!». 2 - continua