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1 Le forme della narrazione

> LABORATORIO 5
La storia nella storia (→ pag. 31)
1. Leggi il brano e svolgi le attività proposte.

PIERO CHIARA Piero Chiara


AUDIO
(1913-1986),
Il miracolo scrittore italiano
tra i più noti della
Una gustosa storia di paese mostra che gli imbroglioni possono essere seconda metà del XX secolo.
smascherati e puniti. Basta avere un’idea “miracolosa”.

Nei paesi le storie nascono come funghi. Un amico che mi aveva


invitato in una trattoria dalle sue parti, sul lago di Como, mostran- La storia di primo livello
domi un uomo sulla sessantina che si stava mettendo a tavola poco inizia qui.
• Dove si svolge? Chi
discosto1 da noi con tutta la famiglia, mi disse:
sono i personaggi che
5 “Lo vedi quel tipo vestito della festa2? È un panettiere, che vende compaiono in essa?
anche pasta e generi affini3. Da un po’ di tempo, tutte le domeniche
porta la moglie e i suoi quattro figli in trattoria. Di colpo si è deciso
a spendere, come se avesse vinto la lotteria di Merano. In verità si Ci viene presentato
può dire che l’ha vinta una lotteria, perché si è liberato di un onere4 un personaggio
non da poco”. che compare nella storia
10
di primo livello e che
L’amico aveva voglia di raccontare, e lo lasciai dire. sarà protagonista della
“Si chiama” continuò guardando il panettiere “Carletto: il signor storia di secondo livello.
Carletto. Tre anni or sono, facendo marcia indietro col suo furgo- • Di chi si tratta?
ne, schiacciò contro un muro un geometra disoccupato e, più che
15 disoccupato, fannullone. Un tal Bollati, che viveva al caffè, sem-
pre con le carte in mano. Il Bollati restò tre mesi in ospedale con le Ha inizio la storia di
gambe fratturate, poi si mise a letto in casa sua. Dopo un anno non secondo livello.
• Quando cominciano i
camminava ancora. Benché ritenuto guarito dai medici e liquida-
fatti?
to dall’assicurazione, non camminava. Il signor Carletto allora gli • Qual è il fatto iniziale,
20 comperò una carrozzina speciale per consentirgli di andare alme- l’incidente che
no al caffè. Ma il Bollati cominciò ad avere delle pretese. Volle un mette in moto gli
addetto fisso alla sua carrozzella, perché non gli bastava il freno a avvenimenti?
mano. Le strade erano tutte in discesa verso il lago e lui stava nella • Che cosa succede un
parte alta del paese. Doveva essere tenuto saldamente quando scen- anno dopo?
25 deva e spinto con forza quando ritornava a casa. Finì col pretendere
dal signor Carletto un tanto al giorno di indennità5, minacciandolo
di mandargli a fuoco la casa e la panetteria.
Il povero signor Carletto pagava e taceva. Ma un giorno, forse
per il consiglio di qualcuno, parlò riservatamente con lo Zamora, il • Quale idea ha un
30 facchino dell’imbarcadero6 che spingeva la carrozzella del Bollati. giorno il signor
Carletto?
Gli promise una grossa somma se, scendendo per la via Roma col
Bollati, lo avesse improvvisamente mollato. La via Roma scende in
forte pendenza sulla piazzetta dell’imbarcadero, proprio in linea col
pontile.

1. discosto: distante.
2. vestito della festa: vestito bene, con gli abiti della domenica.
3. affini: simili.
4. onere: peso, responsabilità.
5. un tanto… indennità: una somma giornaliera come compenso per l’invalidità.
6. imbarcadero: pontile da cui partono le barche.

© Istituto Italiano Edizioni Atlas 43


A Strumenti per l’analisi del testo

35 ‘Finirà nel lago’ diceva lo Zamora.


‘Vedrai che quando è in piazza si getterà dalla carrozzella’ lo ras-
sicurava il signor Carletto.
Invogliato dal compenso che gli era stato assicurato, un po-
meriggio stabilito, lo Zamora, appena iniziata la discesa della via Inizia l’episodio cruciale
40 Roma, fingendo d’inciampare, abbandonò la sbarra posteriore del- del racconto.
• A quale fase dello
la carrozzella alla quale appoggiava le mani. Il Bollati, vedendosi
schema narrativo
lanciato verso la piazza, diede un urlo che fece accorrere due o tre corrisponde?
bottegai sulla soglia dei negozi. Ma nessuno poteva ormai ferma-
re la carrozzella, che con le ruote sui due marciapiedi centrali del-
45 la via, volava come su un binario. Erano le tre del pomeriggio e la
contrada7 era deserta, libera come una pista di lancio che avrebbe
proiettato il Bollati attraverso la piazzetta facendogli imboccare il
pontile e infilandolo nel lago.
Il poveretto si era afferrato al freno, ma con tanta forza che la
50 leva, staccandosi dal cavo, gli era rimasta in mano.
La carrozzella, giunta al fondo della via, proruppe8 nella piazzet-
ta, che essendo piana la rallentò un poco. Fu in quel momento, a
tre passi dal pontile, che il Bollati si gettò dalla carrozzella. Rotolò
due volte per terra, si rialzò, e come preso da un vortice, si mise a
55 correre a zigzag verso il caffè. Giunto alla porta si fermò. I due o tre
che stavano sulla soglia e avevano visto tutto, erano senza parole.
La carrozzella intanto aveva infilato il pontile e dopo un salto di
quattro o cinque metri si era inabissata nel lago. Passato un minuto
di silenzio, il Bollati, ripreso fiato, cominciò a gridare:
60 ‘Miracolo! Miracolo!’. E ancora stordito, prese a camminare
avanti e indietro per la piazza.
Dal caffè uscirono altri e per ultimo il signor Carletto. Era arri-
vato anche lo Zamora, che alzando le braccia gridava anche lui al
miracolo.
65 Il signor Carletto non aprì bocca. Traversò la piazza e andò verso
il suo negozio, in fondo alla via Roma. Alla moglie che lo aspettava Finisce il racconto.
sulla soglia disse, entrando, solo tre parole sottovoce: • Dalla storia di secondo
‘Ho fatto il miracolo’.” livello si torna alla
(da P. Chiara, Il verde della tua veste e altri racconti, Edizioni del Sole 24 ore, Milano, 2016)
prima storia o no?

7. contrada: quartiere di paese.


8. proruppe: arrivò in fretta, impetuosamente.

2. Completa la tabella con le informazioni che puoi trarre dal testo.

Personaggi Tempo Luogo

Storia di ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................


primo livello ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................

Storia di ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................


secondo livello ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................

44 © Istituto Italiano Edizioni Atlas

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