Sei sulla pagina 1di 12

Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a.

2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

ESERCIZI CAPITOLO 3: FILTRAZIONE IN REGIME STAZIONARIO

3.3. IL RETICOLO IDRODINAMICO

1) Esercizio 3 tema d’esame 8/9/2003

Con riferimento alla figura seguente, calcolare la portata che fuoriesce dal fondo scavo
( k  3 105 m s ), la pressione neutra in L ed il fattore di sicurezza nei confronti del
sifonamento, conoscendo  '  11kN m3 .

Soluzione:

La portata globale è data da:


Nf
Q  Nf q  kH
Nd
dove q è la portata di ogni singolo tubo di flusso, N f è il numero di tubi di flusso, N d è il
numero di salti di potenziale e H è la perdita di carico globale. Nel caso considerato il
numero dei tubi di flusso N f è pari a 5, il numero dei salti di potenziale N d è uguale a 18 e
la perdita di carico globale H è di 12 m. Sostituendo questi valori nell’equazione precedente
si ottiene
Nf 5
Q  Nf q  kH  3  105 m s  12 m   104 m3 s m .
Nd 18
Dal reticolo idrodinamico è facile calcolare in ogni punto il valore della pressione neutra.
Infatti il valore del carico in ciascun punto L che si trova sulla (j+1)sima equipotenziale è
pari a
u H
hL  hD  hDL  zD  D  j .
w Nd
La pressione neutra è allora data da
H
uL   w ( hL  zL )  uD   w ( zD  zL  j )
Nd

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 23


Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a. 2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

dove j è pari a 3, zD  36 m e zL  18 m , avendo considerato come origine del sistema di


riferimento il fondo scavo. Essendo la pressione idrostatica in D pari a
kN
uD   w  42 m  zD   10 3  42  36  m  60kPa , la pressione neutra nel punto L è uguale a
m
H kN  12 
uL  uD   w ( z D  z L  j )  60kPa  10 3  36  18  3   m  220kPa .
Nd m  18 
e
La pressione neutra in eccesso nel punto L, u L , si ottiene come differenza tra la pressione
neutra u L appena calcolata e la pressione idrostatica u Lidr . Quest’ultima è pari a
kN
uLidr   w  42 m  zL   10 3  42  18 m  240kPa , mentre la pressione neutra in eccesso u Le
m
risulta
uLe  uL  uLidr   220  240 kPa  20kPa .
Il risultato ottenuto conferma il fatto che sul lato a monte della paratia la pressione neutra
risulta minore del valore che si avrebbe se non vi fosse filtrazione (e quindi perdita di carico),
mentre sul lato a valle, al contrario, la pressione neutra è superiore rispetto a quella che si
avrebbe in condizioni idrostatiche se il livello dell’acqua in quiete fosse quello di valle.
Il coefficiente di sicurezza al sifonamento Fs p è definito come il rapporto tra il gradiente
critico ic ed il gradiente idraulico d’efflusso i :

i w
Fs p  c 
i H
Nd
sNd
essendo sN d la lunghezza dell’ultima maglia del reticolo idrodinamico adiacente alla
paratia a valle, che in questo caso è circa pari a 1.33 m (si è ottenuta da misura diretta da
flow-net). Il coefficiente di sicurezza al sifonamento valutato in B è pari a
 11
ic w
Fs p    10  2.2 .
i H 12
Nd 18
sNd 1.33

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 24


Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a. 2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

2) Esercizio 1 tema d’esame 27/6/2006

La traversa fluviale riportata in figura rappresenta l’opera di presa per un impianto


idroelettrico ad acqua fluente e mantiene un dislivello di H = 9 m tra monte e valle. Per
garantire la stabilità dell’opera e migliorarne le proprietà idrauliche, si è realizzato un setto
impermeabile.

a) indicare analiticamente le condizioni al contorno utilizzate per disegnare il reticolo di


filtrazione (NB: su ogni tratto del contorno)
b) calcolare la pressione neutra in P1 e P2, e la pressione neutra in eccesso in Q1, Q2 e Q3
c) valutare la sottospinta dell’acqua sul tratto EF
d) calcolare la portata d’acqua che fluisce al di sotto della traversa ( k  3.2 107 m s )
e) valutare il gradiente idraulico medio per la maglia M.

Soluzione:

a) Le condizioni al contorno utilizzate per disegnare il reticolo di filtrazione sono le seguenti:


lato AB: h  22m
lato BC: h x  0
lato CD: h z  0
lato DE: h x  0
lato EF: h z  0
lato FG: h  13m
lato GH: h  13m
lato HI: h z  0
lato IA: h  22m

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 25


Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a. 2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

b) Dal reticolo di filtrazione sono noti il numero dei tubi di flusso N f pari a 5, il numero dei
salti di potenziale N d uguale a 18 e la perdita di carico globale H  9m .
Il valore del carico idraulico in ciascun punto P che si trova sulla (j+1)sima equipotenziale è
pari a
u H
hP  hB  hPB  zB  B  j  22  j  0.5
w Nd
mentre la pressione neutra è data da
H
uP   w ( hP  zP )  uB   w ( z B  z P  j ).
Nd
z [m] j h [m] u [kPa]
P1 7 1 21.5 145
P2 2 3 20.5 185

La pressione neutra in ogni punto Q può essere calcolato o rispetto al carico idraulico di
H H
monte come uQe monte   w  jmonte , oppure a quello di valle come uQe valle   w jvalle .
Nd Nd
jmonte uQe monte [kPa jvalle uQe valle [kPa]
]
Q1 13 -65 5 25
Q2 15 -75 3 15
Q3 15 -75 3 15

c) Il tratto EF si suddivide in 6 tratti individuati dalle linee equipotenziali e in ciascuno di


questi tratti si valutata l’andamento della pressione dell’acqua e la relativa sottospinta.

x z H
j hP  hB  j [ m] u   w (h  z ) [ kPa ] Ui [ kN m]
[m] [m] Nd
E 0 12 10.5 16.75 47.5
1 4.5 12 11 16.5 45 208.125
2 7 12 12 16 40 106.25
3 9 12 13 15.5 35 75
4 11 12 14 15 30 65
5 12.5 12 15 14.5 25 41.25
F 14 12 16 14 20 33.75

La sottospinta dell’acqua al di sotto del tratto EF è la somma dei singoli contributi Ui:
U tot  U i  529.375 kN m
i

d) La portata che fluisce sotto la traversa è pari a


Nf 5
Q  Nf q  kH  3.2  107 m s  9m   8  107 m3 s m .
Nd 18
e) Il gradiente idraulico medio per la maglia M è pari a
h 0.5 m
i   0.25 .
s 2m

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 26


Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a. 2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

3.7. ANISOTROPIA DELLA PERMEABILITA’

3) Esercizio 2 tema d’esame 5/07/2004

Uno strato di terreno è composto da alternanze regolari di argilla e sabbia. Sapendo che lo
spessore degli strati di sabbia è pari ad 1m, mentre quello degli strati di argilla è pari a 1cm,
che gli strati possono essere individualmente considerati come omogenei ed isotropi, che il
coefficiente di permeabilità della sabbia è pari a 2.5 105 m s e che quello dell’argilla è pari
a 3.75 1010 m s , si calcoli il coefficiente di permeabilità globale dello strato in direzione
verticale ed in direzione orizzontale.
Si determini la matrice di permeabilità assumendo come assi di riferimento l’asse verticale e
due qualunque assi orizzontali ortogonali tra di loro.

Soluzione:

Un terreno composto da alternanze di strati a diversa permeabilità, viene considerato


omogeneo, ma anisotropo, caratterizzato da un coefficiente di permeabilità orizzontale KH ed
uno verticale KV. Esse possono essere valutate a partire dai coefficienti di permeabilità dei
singoli strati e dalla dimensione geometrica degli strati.

Hs ksabbia

Ha kargilla
a

Si consideri dapprima un flusso orizzontale: le linee equipotenziali saranno allora delle rette
verticali. Tra due equipotenziali poste a distanza L caratterizzate da una perdita di carico h
si potrà scrivere
N N
h h N
Q   qi   ki ti  K H  ti
i 1 i 1 L L i 1
essendo ti lo spessore dello strato generico. Per cui
N

k t i i
2.5  105 m s 1m  3.75  1010 m s  0.01m
KH  i 1
  2.47  105 m s .
N
1m  0.01m
t
i 1
i

Se invece il flusso è verticale, tra due linee di flusso distanti L la portata è costante, mentre
la perdita di carico è data dalla somma delle perdite di ciascuno strato
N N N
t 1
h   hi   Q i  Q ti
i 1 i 1 ki KV i 1
per cui
1 1 N t 1  1m 0.01m 
 N  i   5
 10 
k 1m  0.01m  2.5 10 m s 3.75 10 m s 
 ti i 1 i
KV
i 1

KV  3.7 108 m s .

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 27


Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a. 2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

La matrice di permeabilità è simmetrica e pari

 kH 0 0   2.47 105 0 0 
   5 
kij   kH 0    2.47  10 0  m s.
 simm. kV   simm. 3.7 108 
Si è dimostrato che la presenza di strati di materiale permeabile può rendere fortemente
anisotropo il terreno, in particolare il coefficiente di permeabilità orizzontale globale è
dominato dallo strato di sabbia, mentre il coefficiente di permeabilità verticale globale risente
meno della presenza degli strati drenanti e dipende molto dalla permeabilità dello strato
d’argilla.

3.9. PROBLEMI A FRONTIERA LIBERA

4) Esercizio 2 tema d’esame 4/02/2005

Una diga in terra (altezza H = 13 m) che riposa su di uno strato impermeabile di roccia ha
sezione rettangolare con lato orizzontale pari a L= 30 m. Il livello del bacino di monte
rispetto alla base rocciosa è pari a 12 m, mentre quello del bacino di valle è di 2 m. Si
ammetta che la linea freatica unisca questi due punti e sia data da una parabola. Immaginando
che il flusso d’acqua da monte a valle sia prevalentemente orizzontale e sapendo che il
coefficiente di permeabilità è pari a 3.2 108 m/s:
a) si indichino le condizioni al contorno per il problema di filtrazione a regime
b) si calcoli la portata d’acqua che passa da monte a valle
c) si indichi qual è il valore della pressione neutra sulla linea freatica
d) si calcoli qual è l’andamento delle pressioni neutre alla base della diga (se ne indichi il
valore in almeno 5 punti)
e) sapendo che anche sopra il livello freatico il terreno è completamente saturo e che
 sat  20kN / m3 , si calcoli il coefficiente di sicurezza allo scorrimento laterale della diga,
nell’ipotesi che lungo la linea di separazione tra diga e roccia non vi sia coesione e
l’angolo d’attrito valga   25 .

Soluzione:

a) Le condizioni al contorno della diga in terra rappresentata nella figura sottostante sono le
seguenti:
 il fronte AB essendo in contatto con un serbatoio è un’equipotenziale;

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 28


Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a. 2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

 la base BC è una linea di flusso perché è una linea di separazione con un terreno molto
meno permeabile;
 la linea AD è nello stesso tempo una linea di flusso ed una linea su cui la pressione
neutra è nulla perché l’acqua è in contatto con la pressione atmosferica..

A
D
B EC

L’esatta posizione di AD non è nota: essa può essere determinata iterativamente grazie alla
doppia condizione appena citata. Normalmente si procede nel modo seguente: si sceglie
innanzitutto una linea AD arbitraria e si impone che questa sia una linea di flusso. Poiché il
tratto CE è in contatto con un serbatoio ed è quindi un’equipotenziale, mentre sul tratto ED la
pressione è nulla e quindi h=z, le condizioni al contorno sono ora ben definite. Si può allora
risolvere il problema, con le differenze finite o con il reticolo idrodinamico, ed ottenere punto
per punto il valore di h e quindi della pressione neutra. In generale quest’ultima non sarà
nulla ovunque sulla AD. Se la pressione è positiva significa che il flusso è stato iperconfinato
e la linea AD deve essere sollevata; viceversa se la pressione è negativa. Si provvederà allora
a scegliere una nuova linea AD di tentativo e così di seguito finché non si convergerà ad una
soluzione per cui u sia nulla (o quasi) sulla superficie libera scelta.

b) Per l’ipotesi di flusso d’acqua da monte a valle prevalentemente orizzontale, per l’ipotesi
di Dupuit le linee equipotenziali devono essere all’incirca verticali. La perdita di potenziale
tra due successive equipotenziali sarà pari alla perdita di quota e la velocità, praticamente
orizzontale, sarà data da
h
V  Vx  k con h  h  x  .
x
La continuità del flusso impone che la portata non cambi per cui

dq d Vx h  d  dh  k d 2 ( h2 )
   kh    0
dx dx dx  dx  2 dx 2

la cui soluzione generale è h2  Ax  B che è l’equazione di una parabola, mentre integrando


l’equazione precedente si ottiene la portata attraverso la diga:
k H12  H 22 3.2 108 m s 12  2  m
2 2 2

Q   7.46 108 m3 s m .
2 L 2 30m

c) la linea freatica è una linea di flusso, perciò in ogni suo punto la pressione neutra è nulla
ed il carico idraulico in tali punti è pari alla loro quota geometrica.

d) L’equazione della linea freatica nel piano x,z è

z 2  x   h2  x   Ax  B
dove le costanti d’integrazione A e B si ottengono imponendo le seguenti condizioni al
contorno

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 29


Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a. 2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

h  0   H1  H12  B

 H 22  H12
h  L   H 2  AL  H1  H 2  A 
2 2

 L
 H 2  H12 
e quindi h( x )   2  x  H1
2

 L 

z
A
L’ I’
F’ G’ M’ D

B F G L I M
EC
x

Per l’ipotesi di Dupuit i segmenti FF' ,GG' , LL' ,II ' , MM ' sono linee equipotenziali e per i
punti appartenenti alla linea freatica il carico idraulico è pari alla quota geometrica. Per
esempio, per il segmento FF' , hF  hF'  zF' e uF   w  hF  zF    w  zF'  zF    w zF' .

x z(x)=h(x) [m] u [kPa]


F L8 11.2 112
G L 4 10.4 104
L L 2 8.6 86
I 3L 4 6.2 62
M 7L 8 4.6 46

f) Per calcolare il coefficiente di sicurezza allo scorrimento laterale della diga si


schematizzano tutte le forze in gioco (vedi figura seguente) e si fa l’equilibrio delle forze
in direzione orizzontale e verticale:
g)
 N '  U  Wsat

T  S1  S2

S1 Wsat
S1

wH2
wH1 U

N’
Scrivendo l’equilibrio in termini di sforzi per
T ogni metro di profondità si ottiene:

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 30


Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a. 2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

 ' N ' Wsat  U


 n  L  L

 T S1  S 2
  
 L L
 lim   n tg '
'



1 1
dove S1   w H12  720kN , S2   w H 22  20kN , Wsat   sat H1L  7200 kN , mentre la spinta
2 2
dell’acqua si ottiene come U   w  h  x  dx .
L

H2  H2
L
2 1
h x   x    U w   x     , quindi assumendo   2 1 e
32
Se
3  0 L
  H12 si ottiene

 L           w  H 22  H12  H12    H12   2 2 


21 2 32 32 L
U w
32 32

3  3 H 2  H1
2 H 3  H13
  w L 22  2457 kN .
3 H 2  H12
Dai calcoli si ottiene

 n'  158.1kN m2 ,   23.3 kN m2 ,  lim   n' tan'  158.1tan 25  73.72 kN m2

ed il coefficiente di sicurezza allo scorrimento è pari a


 lim
Fsscorr   3.16

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 31


Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a. 2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

Esercizi da svolgere del 1 tipo

5) Esercizio 1 tema d’esame 6/2/2004

Per il problema in figura determinare il dominio di integrazione e le condizioni al contorno


per l’equazione della filtrazione a regime.
Posto H s  H w ; d w  0 , si assuma che il flusso vicino alla paratia avvenga in direzione
verticale. Si immagini di trascurare le perdite di carico che avvengono per il cambio di verso
del flusso da monte a valle della paratia, in modo che il gradiente idraulico possa essere
considerato costante sia a monte che valle della paratia e perciò pari a i  H w /(2D) .
a) si spieghi perchè, sotto queste ipotesi, il gradiente deve avere il valore indicato;
b) si calcoli il valore della pressione neutra in z  dr  D  H w , in z  d r  D a monte ed a
valle della paratia, in z  d r a monte ed a valle della paratia;
c) si calcoli il valore della tensione verticale efficace in z  d r a monte ed a valle della
paratia;
d) si determinino i coefficienti di sicurezza al sifonamento locale e globale.

Soluzione:
b) in z  dr  D  H w um  0 ; in z  dr  D um   w H w e uv  0 ; in z  dr
 H   H 
um   w  D  w  e uv   w  D  w 
 2   2 
H H
c)  v' ,m   ' D   w w ,  v' ,v   ' D   w w
2 2
2D  ' 2 D  sat
d) Fs ,locale  , Fs ,globale  .
Hw  w 2D  H w  w

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 32


Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a. 2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

6) Esercizio 2 tema d’esame 22/01/08

Per la spalla da ponte che sostiene un terrapieno in materiale granulare e poggiante su di uno
strato di materiale puramente coesivo
a) si definisca il dominio e analiticamente le condizioni al contorno per poter disegnare il
reticolo di filtrazione.
b) Si disegni il reticolo di filtrazione assumendo valida la prima maglia indicata.
c) Si determini la portata filtrante nel dreno, la forza di filtrazione e la velocità (modulo,
direzione e verso) nella maglia già disegnata, ipotizzando un valore di permeabilità
k=4·10-4 cm/sec.
d) Si determini la spinta Sw sulla linea che congiunge i punti A e F ed il valore della
pressione totale e della pressione in eccesso nei punti di coordinate (8,2) e (8,5).
e) Si determinino gli sforzi efficaci verticali ed orizzontali sulle linee verticali aventi x=8
ed x=+∞ anche nello strato di argilla

Sabbia: e = 0.62; Gs = 2.7 Argilla:  sat  21kN / m3

sabbia

F argilla

Soluzione:
h
a) tratto linea di falda: h=7m; interfaccia sabbia-argilla:  0 ; dreno: u=0;
z
b)
A

sabbia

F argilla

c) Q  2.24 105 m3 s , J  8.54 kN m3 , v  3.42 106 m s ; d) Sw  79.7 kN m ;


e) per x=+∞ nella sabbia  v'  10.5z , nell’argilla  v'  11z  3.5 ,  h'  1  sin  v' .

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 33


Corso di Geotecnica prof. Roberto Nova, a.a. 2010-2011
(docente supplente prof. Claudio di Prisco; assistente dott. ing. Riccardo Castellanza)
Esercizi capitolo 3 del libro: Fondamenti di Meccanica delle Terre, R. Nova (2002), Mc Graw Hill
Versione in bozza con risoluzione a cura della dott.ssa ing. Clara Zambelli

Esercizi da svolgere del 3 tipo

7) Esercizio 2 tema d’esame 19/7/2004

Una diga in terra con sezione a forma di triangolo isoscele di base 120 m ed altezza 50 m, è
costituita da un terreno compattato saturo con  sat  20.0kN / m3 . La diga poggia su di uno
strato orizzontale di roccia intatta, che funge da base anche per il serbatoio, in cui l’acqua
raggiunge un’altezza H di 30 m. Il filtro di drenaggio, supposto continuo, posto alla base
della diga nella zona di valle, è lungo 20 m. Assumendo come origine degli assi x e z (diretti
rispettivamente verso valle e verso l’alto) l’estremità del filtro, la linea freatica può essere
approssimata dall’equazione:

x
z2
x  3
12

Sapendo che il materiale che costituisce la diga è isotropo e che il coefficiente di


permeabilità è pari a k  2.7 108 m / s
a) assumendo valida l’ipotesi di Dupuit, si calcoli la portata entrante nel filtro
b) si indichino le condizioni al contorno per il problema di filtrazione a regime
c) si corregga graficamente l’andamento della linea freatica data dall’equazione parabolica
per rispettare le condizioni al contorno sul paramento di monte
d) si disegni il reticolo di filtrazione assumendo che ci sia un solo tubo di flusso e 5 salti di
potenziale
e) si calcoli la portata d’acqua che filtra attraverso la diga e si valuti la bontà della soluzione
ottenuta
f) si determini l’andamento della pressione neutra alla base della diga
g) si calcoli il coefficiente di sicurezza allo scorrimento orizzontale della diga, nell’ ipotesi
che essa possa essere considerata come un corpo rigido di caratteristiche uniformi (si
assuma cioè che il terreno sia saturo anche al di sopra della linea freatica) e che l’angolo
d’attrito tra terreno e roccia sia pari a 28°.

Soluzione:
 i 
a) Q  16.2 108 m2 s , e) Q  16.2 108 m2 s , f) u j   w H 1   con i = n° dei salti di
 Nd 
equipotenziali subiti per raggiungere l’j-esimo punto alla base della diga, g) Fs  5.25 .

NB: BOZZA PRELIMINARE: per errori ed imprecisioni scrivere a riccardo.castellanza@polimi.it 34

Potrebbero piacerti anche