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PARTE II

STORIA DEL CALCOLO DI ELEMENTI


STRUTTURALI
INDICE

INTRODUZIONE

II.1 TRAVE CONTINUA

II.1.1 CALCOLO GRAFICO

II.1.2 CALCOLO ALGEBRICO

II.1.3 CALCOLO DIFFERENZIALE

II.1.4 CALCOLO MATRICIALE

II.2 CAPRIATA SEMPLICE

II.2.1 CALCOLO GRAFICO

II.2.2 CALCOLO ALGEBRICO

II.2.3 CALCOLO DIFFERENZIALE

II.2.4 CALCOLO MATRICIALE

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INTRODUZIONE
Nella IIa parte della presente dispensa si cercato di esporre i contributi alla
progettazione delle tre materie : Statica, Scienza delle Costruzioni e Tecnica
delle Costruzioni, confrontando i vari metodi di calcolo sviluppatisi nel tempo
con i diversi linguaggi matematici,come delineato nella 1 a Parte.
Nellanalisi di ogni elemento strutturale si deve percorrere il seguente iter
classico:
Analisi dei carichi e combinazioni di norma
Statica: Schema della struttura monodimensionale semplificata ad isostatica
Analisi statica e pseudostatica grafica
Idem algebrica con le equazioni di equilibrio
Idem con il Principio dei Lavori Virtuali esterno
Idem con la matrice statica trasposta della cinematica
S.d C. Schema della struttura monodimensionale iperstatica
Analisi elastica grafica
Idem con lequazioni di equilibrio e di congruenza
Idem con il P.L.V. esterno ed interno
Idem con la matrice di rigidezza
T. d C. Scema della struttura in c.a. (v. Parte III)
Progetto con il metodo delle tensioni ammissibili
Progetto allo stato limite desercizio
Progetto allo stato limite ultimo
Verificai della sicurezza costi -durabilit
Non si esaminano gli schemi strutturali bi-tridimensionali o lanalisi dinamica in quanto
esula dalle finalit didattiche miranti solo a delineare levoluzione del calcolo per
descrivere sempre lo stesso fenomeno, ed a ricucire l iter tradizionalmente
suddiviso in tre Corsi.
E evidente che, volendo evidenziare tali i aspetti formativi, sono stati trattati
estesamente con tutti i metodi solo la trave continua e la capriata semplice; in
alcuni casi si ricorso a semplificazioni di calcolo con il fine di fornire comunque un
termine di confronto con le soluzioni pi elaborate.
Si cercato di usare gli stessi simboli al mutare del linguaggio matematico per
evitare di confondere grandezze fisiche diverse nel calcolo.

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Si consiglia , ai fini esercitativi, di modellare delle strutture semplici prese da esempi di
oggetti reali o da elementi del progetto di composizione architettonica,e di
analizzarle tramite tavole anzitutto di statica grafica, in cui la Geometria delle Masse si
sovrappone al rilievo disegnato secondo i canoni di Geometria Descrittiva., con
piante e sezioni correlate per evidenziarne la distribuzione inerziale nello spazio.
Proseguire con gli altri linguaggi di calcolo ancor pi formativo, senza per saltare le
predette radici culturali grafiche .

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II.1 TRAVE CONTINUA

II.1.1 CALCOLO GRAFICO:


METODO DI MOHR

Risoluzione per sovrapposizione degli effetti


Si semplificano i vincoli allestremit senza incastri
MA=MB=0

SI STEM
A PRINCIPALE ISOSTATICO

Ricarico delle reazioni sullappoggio centrale e scarico dei laterali del


momento iperstatico di trasporto delle reazioni vincolari
MB pl
= = 25% pl
l 8
rapporto fra la reazione iperstatica ed isostatica.

58
DIAGRAMMA DEI MOMENTI PER SOVRAPPOSIZIONE DEGLI EFFETTI

ROTAZIONI CON IL METODO I MOHR

Si carica la trave con i diagrammi dei momenti e si calcolano le reazioni


che sono pari alle rotazioni, essendo queste le derivate terze dei carichi.

1 MB 2 M Bl 2 pl 2 1
Bl = l l Bl = B l = l l/2
2 EJ 3 3EJ 3 8 EJ
1 MB 1 M l pl 3
Al = l l Al = B A = B = l
2 EJ 3 6 EJ 24 EJ

EQUAZIONE DI CONGRUENZA SISTEMA EQUAZIONE DI CONGRUENZA

MB pl 3 M pl 3 1 2
+ B + =0 MB = pl M BA M BC = M B .
3 EJ 24 EJ 3 EJ 24 EJ 8

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II.1.2 CALCOLO ALGEBRICO:

METODO DELLA CONGRUENZA DEGLI SPOSTAMENTI DI CLAPEYRON E


MULLER BRESLAU

Il sistema principale si ottiene togliendo vincoli sino allisostaticit, ad esempio


tramite cerniera sullappoggio centrale B:
Il metodo vantaggioso nel calcolo manuale quanto pi la struttura
isostatica o a nodi spostabili peraltro, dovendo scegliere opportunamente il
SISTEMA PRINCIPALE, il metodo non si presta al calcolo automatico come il
metodo delle forze. Si rendono equivalenti i carichi ai nodi tramite i momenti
dincastro perfetto:

pl 2
m AB = m BA = m BC = m CB = (vedi in seguito).
12
Si ipotizzano:

M
i nodi fissi: =0; la rotazione =
K
1
che per reazione iperstatica unitaria risulta =
K
l BA / E BA J BA = l BC / E BC J BC

negli altri nodi M A = MC = 0;

assenza di pilastri mC = 0 eventuale momento esterno di incastro perfetto. Si


trascura il contributo x; y ovvero T ed N.

Si cerca lunica soluzione congruente in ciascun nodo i nel caso B:


r
i =1
i ( M ir ; M ri ; p; ) = 0 ( p m)
BA ( M BA = 1 ) + BA ( M B = 1 ) BA ( mBA ) BA ( mBA ) =
= BC ( M BC = 1 ) BC ( M C = 1 ) + BC ( mBC ) + BC ( mBC )

ovvero lEQUAZIONE DEI 4 MOMENTI


l BA 6 l BA
( M A + M BA ) + ( 2 M BC + M C ) =
E BA J BA 6 E BA J BA
l BA l BC
= ( m BA + m BA ) + ( 2m BC + m CB )
6 E BA J BA 6 E BC J BC
fra tutte le configurazioni equilibrate:

60
mC i =1 M ir =0;
r
M BA = M BC = 0
6 1 2
4M B = 6 m = pl 2 ; MB = pl
12 8

Un altro SISTEMA PRINCIPALE si ottiene togliendo un vincolo sino allisostaticit

61
eliminando lappoggio centrale in B:
Equazione di congruenza alla traslazione verticale:
B ( y B ) B ( p ) = 0
lunica che riporta gli appoggi a livello

8 ( 2l )2 5 ( 2l )2 5
yB = 2 pl ; y B = pl
384 EJ 384 EJ 4
fra tutte le configurazioni equilibrate alla traslazione verticale
r
p 2l y B 3
f yi y i = 0 y A = y C = = pl
i=1 2 8
si suppone lassenza dei carichi concentrati nei nodi f i = 0 , il momento

sullappoggio centrale:

3 2 pl 2 pl 2
M B = pl = MB =
8 2 8
si noti che il valore prima trovato di MB positivo, come qui di yB dovuto al fatto

che il verso presupposto per la reazione iperstatica gi concorde con quello


della convenzione ipotizzata.
La risoluzione del sistema di equazioni fornisce pertanto una reazione
iperstatica positiva, se questa venisse invece negativa, ne va cambiato il verso
iniziale presupposto, in tal modo il diagramma dei momenti sempre dalla
parte delle fibre tese; nei calcoli precedenti MB stato posto con il verso

giusto, se invece fossero stati posti( MBA ; MBC ) come da convenzione in

accordo anche con la tradizione delle fibre tese inferiori positive, si sarebbe
avuto

pl 2 pl 2
+ MB + =0MB =
4 8

Il metodo degli spostamenti quindi tanto meno oneroso nel calcolo a mano
quanto pi il sistema poco iperstatico al contrario del metodo delle forze
dopo delineato, per la trave a due campate tutta incastrata necessitano 3,
anzich 1, equazioni di congruenza nel sistema risolvente, infatti risulta:

62
l l pl 3 pl 2 M B
M A M BA + = 0 8 M A 4 M BA + pl 2
= 0 M A =
3 Ej 6 Ej 24 EJ 8 2
l l pl 3
pl 2
M
+ M C + M BC = 0 8 M C + 4 M BC pl 2 = 0 M C = B
3 Ej 6 Ej 24 EJ 8 2

+ M l + M l

pl 3
= M
l
M
l
+
pl 3
A
6 Ej
BA
3 Ej 24 EJ
BC
3 Ej
C
6 Ej 24 EJ

M B pl 2
pl 2
M B pl 2 pl 2
M BA = M BC = M B 2 + 8 + 2 M B 4 = 2 M B + 2 8 4

pl 2 pl 2 pl 2 pl 2
3M B = + = MB =
4 2 4 12

Se si utilizza la completa simmetria delle travi allora si ritorna alla semplificazione


di una sola equazione di congruenza essendo MA = MB = MC risulta:

l l pl 3 pl 2
MA MB MA = MB = A = B = C
3 Ej 6 Ej 24 EJ 12 EJ

ovvero si esamina una sola campata incastrata con tutte le considerazioni sui
segni gi svolte, il ricorso dei vantaggi della simmetria sar utilizzata anche nel
calcolo matriciale.
Il calcolo automatico non pi legato al numero delle equazioni ha fatto
scomparire luso dei calcoli qui svolti, dei quali per si sottolinea limportanza
didattica.

63
METODO DELLEQUILIBRIO DELLE FORZE DI NAVIER, CLEBSCH, CROSS

Il SISTEMA PRINCIPALE si ottiene aggiungendo i vincoli dincastro perfetto nei


nodi e poi calcolando le reazioni iperstatiche rilassando un nodo alla volta
imprimendogli rotazioni unitarie vantaggiose, come prima detto, per il calcolo
automatico. Con le stesse precedenti ipotesi risulta:
l m
A = ( m A + 2M B ) = 0 MB = A
6 EJ 2
l m l
B = ( 2m A + M B ) = A
6 EJ 4 EJ

Si cerca lunica configurazione equilibrata per ogni nodo i


r r r
f xi xir = 0 ; f yi yir = 0; mi M ir = 0
i =1 i =1 i=1

tra tutte quelle congruenti delle varie aste confluenti nei nodi
r
M ir = mir + K ir ( i + ) (si ipotizzano nodi fissi =0)
2
sostituendo nellequazione di equilibrio risulta in ogni nodo i:

64
r r
1 r
mi = mir + K iri + K irr
i =1 i =1 2 i =1
A = B = A = 0 per travi simmetriche
pl 2 pl 2
M AB = M BA = M BC = M CB = m = MB =
12 12

come con il metodo degli spostamenti duale del metodo delle forze per il
rispetto del P.L.V..
Nel caso di rotazione e cedimento dei vincoli non perfetti, ovvero reali,
ipotizzando di rimanere in campo elastico, ovvero sovrapponendo gli effetti ai
carichi; sempre per il caso semplice di simmetria e A=C=0

4 EJ 3 B 6 EJ 2
MA = ( A B ) YA = 2
( B A + B )
l 2 2 l l l
4 EJ 3 B 6 EJ 2
MB = ( 2B A + ) YB = 2 ( A B B )
l 2 l l l

sollecitazioni flettenti e reazioni vincolari da sovrapporre a quelle dincastro


perfetto m, Y.
Se cede solo lappoggio centrale B = e B = il momento si riduce:

1 6 EJ
MB = pl 2 + 2
12 l
se invece si rilassano anche gli incastri allestremit
1 2 3 EJ
MB = pl + 2
8 l
viceversa se cedono solo gli appoggi allestremit A = C = e = 0 MB si

esalta a :
1 2 EJ
MB = pl 3 2
8 l

65
stesso risultano si ottiene con la precedente equazione dei 4 momenti

lBA l BC 3EJ
( M A + 2M B ) + ( 2M B + M C ) = B + B M B = 2
6 E AB J AB 6 EBC J BC l AB l BC l
viceversa se cedono solo gli appoggi estremi A = C =

1 2 EJ
si esalta M B = pl 3 2
8 l

lBA l BC
( M A + 2M B ) + ( 2 M B MC ) = B B
6 E AB J AB 6 EBC J BC l AB lBC

1 6 EJ
MB = pl 2 + 2 per A = C = ; M A = M B = M C
12 l
si noti come la presenza di nodi spostabili, per cedimento differenziale come
nel caso dei cedimenti dovuti ad assestamento del terreno di fondazione,
rivoluzioni i diagrammi di sollecitazione reali dei telai, ( Parte III, calcolo della
trave di fondazione).
Risulta comunque prezioso riferimento per lanalisi strutturale, lipotesi di
comportamento elastico della struttura.

66
pl 3 pl 4 M l2 l
A = C = B max = C = U
24 EJ 24 EJ 3 EJ 500
4 2
pl M l l
A = C = 0 B max = C = U
72 EJ 6 EJ 1500

se le sezioni destremit non ruotano il cedimento differenziale massimo per


raggiungere la plasticizzazione della sezione sullappoggio centrale e molto pi
piccolo del caso in cui le sezioni di estremit delle travi ruotano come di solito
avviene anche per adattamento viscoso.

67
II.1.3. CALCOLO DIFFERENZIALE: LINEA ELASTICA

LAVORO DI DEFORMAZIONE DI BETTY, CLAPEYRON, CASTIGLIANOI

L=2l

(x)

dT dM 2 d 3 d 4
p ( x ) = cos t = = 2 = EJ 3 = EJ 4
dx dx dx dx
pL dM d 2
d 3
T( x) = px = = EJ 2 EJ 3
2 dx dx dx
pL px 2
d d 2
M(x)= x = EJ = EJ 2
2 2 dx dx
3 2 3
p x Lx L pL3
( x) = ( + A =
2 EJ 3 2 12 24 EJ
p 5 pL4
(x)= ( x 4 2 Lx 3 + L3 x ) B =
24 EJ 384 EJ

( x)

68
T ( x ) = YA = cos t
M ( x ) == YA x
YB 2 Y L
( x) = x B L2 ; x = B = 0
4 EJ 16 EJ 2
2
YB 3 YB L L 8 YB L4 YB L3
(x)= x x; x = B = =
12EJ 16 EJ 2 384 EJ 48 EJ

La trave si pu ridurre anche al sistema:

p l3 l4
( p)= ( x4 x + )
EJ 6 8
3 2
y x l l3
( p)= ( + x )
EJ 6 2 3
4 3
p x lx l 3x
( p; y ) = ( + )
8 EJ 3 2 6

T ( x ) = px y C T I ( x ) = 1
2
px
M( x ) = + y CX M I( x ) = X
2

Il lavoro dovuto al carico fittizio unitario iperstatico (sistema equilibrato) per


effetto di spostamenti dovuti ai carichi e vincoli reali (congruenza)

l MM ' px 2l dx
0 EJ 0 2 + yc x EJ = 0
dx = 0 x

ql 4 l3 3 1
= yc y c = pl M B = pl 2
8 EJ 3 EJ 8 8

PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALI:


Il precedente calcolo scaturisce pi incisivamente dal P.L.V. utilizzato per
valutare le reazioni X iperstatiche (anzich lasciando incogniti gli spostamenti
della linea elastica:

Lest = p ds x p + X x x x (?prodotto scalare)
l

nellipotesi di altri vincoli R rigidi non spostabili ( R = 0)

MM
Lint = Md =
l l
ds
0 0 EJ

69
nellipotesi di trascurare N,T e il momento torcente per i quali Lest =Lint =0,
condizione necessaria e sufficiente per lequilibrio della struttura che la
somma dei lavori di tutte le forze esterne agenti , sia nullo per qualsiasi insieme
di spostamenti virtuali piccolissimi e compatibili con i vicoli se i corpi sono rigidi,
se invece sono deformabili ed in particolare elastici, nel bilancio si deve
aggiungere il lavoro delle sollecitazioni interne comprese quelle iperstatiche.

IMPIEGO DELLA LINEA ELASTICA PER LA VALUTAZIONE DELLE


SOLLECITAZIONI MASSIME (diagrammi di inviluppo delle sollecitazioni)

l =cost J=cost

70
l1 ?l2 J1=J2

Il momento massimo allappoggio centrale vale:

l1 ?l2 J1 ?J2

3 AB K BC + BC K BA 1 l12 J 2 / l 2 + l 22 J 1 / l 1
MB = = ( p + q)
2 K BA + K BC 8 J 2 / l2 + J 1 / l1
1 1
AB = ( p + q )l 12 ; BC = ( p + q )l 22
12 12
3EJ 1 3 EJ 2
K BA = ; K BC = ;
l1 l2

71
La dissimmetria delle luci l1= l2 si pu compensare con quella delle rigidezze, peraltro
parziale se KAB=KBC

21+ n
2
1
M B = ( p + q )l1
J2 = n J2
8 2
1 J2 = n 2
J1
M B = ( p + q )l1 l 2
8

72
II.1.4 CALCOLO MATRICIALE

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI TIPO BEAM ELEMENTS

Problema monodimensionale: asta omogenea isotropa con i carichi lungo


lasta ricondotti all'estremit considerata d'incastro perfetto ai nodi e sommati
agli eventuali carichi concentrati ai nodi.

m'ji x
f''yji s'yji ijji
M
ji
Nji
f'xji
s'xji
j
y y
Tji
f'xij Mij
f''yij L Tij
s'xij s'yij
Nij
i x
mij

Statica: equazione di equilibrio, matrice statica D T trasposta della cinematica D:

f ' xij f ' xij


' '
N = f ' x ji f ' x ij f yij f yij
N 1 0 0 1 0 0 ' ' N
m ji m ij m ij
T = f yij f yji +
' '
; T = 0 1 0 0 1 L ' ; ' = D
T
T
L M 0 01 0 0 1 f xji f xji M
M = m ji m ij
' ' ' f '
f yji yji
m ' ji m ' ji

Cinematica: equazione di compatibilit, matrice cinematica D (Displacements)

s ' xij s ' xij


' '
s ' x = s ' xji s ' xij s yij s yij
s ' x 10 0 1 0 0 ' '
' ij ij
= +
s y 01 0 01 L ' =D '
' ' '
s y s yij s yji L ji ;
' ' 001 0 0 1 s xji s xji
= ji ij
' '
' '
s yji s yji
' ji ' ji

Reologia: equazione costitutiva: matrice di rigidezza K


73
EA '
( EI '
)
N = L s xji s xij = L 2 s xji s xij
' '
( ) EA
L 0 0

s x s ' x
'
N
'
12EI
( ' 6EI '
)
T = 3 s yij s yji 2 ij + ji
'
( )
; T = 0

12EI 6EI '
s y = [K ] s y
L L M L3 L2 ' '

6EI
( 4EI '
M = 2 s yij s yji + L ji ij
'
)'
( ) 0

6 EI 4 EI
L

L L

Si collegano le forze generiche all'estremit con gli spostamenti compatibili:

f ' xij s ' xij


' EA '
f yij L 0 0 s yij
' N s '
x '
m ij T 12 EI 6EI ' ij
' =D T = D 0 s y = D [K ] D '
T T
3
L '
f xji M
L
s xji
' '
0 6 EI 4 EI
f yji 2
L s yji
m ' ji L ' ji

Matrice di rigidezza nel riferimento locale risulta:

1 1
0 0 0 0
2
2

12 6 12 6
0 0
1 0 0 L 2
L L2 L
0 1 0 100 1 0 0 6 6
0 4 0 2
EI L L
[ ] 0 01
K ' = D T [K ] D = [K ] 010 01L =
L




1 0 0
01 0 1 1
0 0 0 0
2
001 0 0 1 2
0 L 1
0 12 6 12 6
0 2
L2 L L L

6 6
0 2 0 4
L L

La matrice, trascurando il contributo alla flessione del taglio, si semplifica in:

1 1

EI 2
2
essendo I = Az
L 1 1

2 2

74
strutture reticolari ed archi nei quali prevale N evidenziando la rigidezza NL/EA
per travi continue e telai nei quali prevale M, la matrice si semplifica invece in:

EI 4 2
L 2 4

per travi continue e telai nei quali prevale M, ritrovando i coefficienti


dell'equazione dei 4 momenti.
In presenza di torsione e flessione, ovvero nello spazio, ed assenza di sforzo
normale basta inserire nella predetta matrice di rigidezza il termine GI/L al
posto di EA/L essendo G = E/2 (1+) il modulo di scorrimento.

Se si esplicita la predetta matrice di relazione forza - spostamenti nel


riferimento locale si ha:

'
f xij =
EA '
L
( )
s xji s ' xij

( ) (
f ' yij = 12 EI s ' yij s ' yji + 6EI +
ij ji )
L3 L2

( )
m ' ij = 6EI s ' yij s ' yji + 4EI ij + 2EI ji
L2 L L

(
f ' xji = EA s ' xij + s ' xji
L
)
12 EI
( )6EI
(
f ' yji = 3 s ' yij + s yji + 2 ij ji )
L L
' 6EI '
(
m ji = 2 s yij s ' yji + ) 2EI
ij +
4EI
ji
L L L

In particolare si ritrovano l'espressione dei momenti vista con il metodo


dell'equilibrio in funzione dei cedimenti dei vincoli ovvero della variazione

(
angolare rigida ' ij = s yij s ' yji / L . )

Per passare dal riferimento locale a quello globale si deve introdurre la


matrice di trasferimento T o di proiezione delle componenti di L o matrice di
rotazione degli assi di riferimento:

75
f xij f ' xij f ' xij
' cos sen 0 0 0 0 '
f yij f yij sen cos 0 0 0 0 f yij
m ' '
m ij 0 0 1 0 0 0 m ij
= [T] '
ij
'
f xji f xji 0 0 0 cos sen 0 f xji
f ' 0 0 0 sen cos 0 '
yji f yji f yji
m ji m ' ji 0 0 0 0 0 1 m ' ji

ed analogamente per {s} = [T] {s'} per cui sostituendo in {f'} = [K'] {s'}

{f} = [T] [K'][T] T {s} = [K] {s}


ovvero la matrice di rigidezza globale [K] si ottiene da quella locale[K']
moltiplicandola per la matrice di trasferimento. Per = 90 come nei telai
usuali [T] si semplifica, essendo cos = 0; sen = 1, e lo sforzo normale e il taglio
nei pilastri si inverte ai nodi per le travi.

Il metodo degli elementi finiti, rappresenta un metodo estremamente valido


per la risoluzione di strutture che non siano facilmente riconducibili a modelli
semplici.

E un metodo che, con lausilio di calcolatori programmabili, in grado di


fornire tutte le componenti di spostamento dei singoli elementi della struttura,
nonch il relativo stato tensionale.
Esso pu essere cos brevemente riassunto.

Elementi di cui si deve essere a conoscenza per formare la matrice di


rigidezza dell'elemento:

lunghezza l
sezione A
momento dinerzia I=J
modulo elastico E
posizione nel sistema di riferimento globale

Per ogni asta si imposta la matrice [K] di rigidezza, che risulta essere
simmetrica, come prima esaminato, e cos costituita trascurando solo il
contributo del taglio:

76
EA/l C2+ EA/l SC- - 6EJ/l2 S -EA/l C2- -EA/l SC+ - 6EJ/l2 S
12EJ/l3 S2 12EJ/l3 SC 12EJ/l3 S2 12EJ/l3 SC
EA/l S2+ 6EJ/l2 C -EA/l SC+ -EA/l S2- 6EJ/l2 C
12EJ/l3 C2 12EJ/l3 SC 12EJ/l3 C2
4EJ/l 6EJ/l2 S -6EJ/l2 C 2EJ/l

EA/l C2+ EA/l SC - 6EJ/l2 S


12EJ/l3 S2 12EJ/l3 SC
SIMM. EA/l S2+ -6EJ/l2 C
12EJ/l3 C2
4EJ/l

essendo C=cos ed S=sen


Per ogni asta si determina il vettore dei carichi nodali, ovvero lazione che i
carichi agenti sulle aste trasmettono ai nodi.
Essi devono essere riferiti al riferimento locale dellasta, e quindi moltiplicati per
la predetta matrice proiezione [T];
Al vettore dei carichi nodali, vanno aggiunti i carichi concentrati direttamente
sui nodi.

Si avr cos un sistema di 6 equazioni in 6 incognite (gli spostamenti di


estremit) per ogni asta considerata, con il vettore dei carichi nodali quale
vettore dei termini noti.
Risolvendo il sistema si avr lintero campo degli spostamenti delle aste.

Moltiplicando il vettore degli spostamenti cos ottenuti per la matrice


proiezione [T] per ogni singola asta, si otterranno i medesimi nel riferimento
locale.
Nota la matrice di rigidezza dell'asta si devono parallelamente:
- scegliere i gradi di libert x=1, y=1, =1, o i gradi di vincolo x0, y=0, =0 di
ciascuna estremit d'asta.
- numerare i vari nodi ed i vari elementi, definendo le coordinate dei nodi
y j yi
(x i x j )2 + (y i y j )2 ; cos =
x j x i
per cui: l= ; sen =
l l

77
- definire la matrice delle incidenze nel contesto strutturale fra elementi e
nodi per effettuare l'assemblaggio delle matrici di rigidezza delle varie
aste.

78
b) MATRICE DI FLESSIBILITA DI UNA TRAVE CON CARICHI

l l pl 3
MI
24 EJ
1
1 3 6

= +
2 EJ 3
l l M2 pl

6 3 24 EJ

1
l l
M1 1 0 2 1 1
3 6
1 2 EJ
= + =
EJ l
M2 l l 2 0 2
1 2
6 3

risolta linversione di matrice tramite il determinante e la trasposta si ritrova

pl 3
lEQUAZIONE DEI 3 MOMENTI per M1 = M3 = 0 e 1 = 3 = .
24 EJ
2
pl
Assemblando si ritrova M2 = .
8
Si noti che a differenza della flessibilit e della rigidezza di un estremo di una
trave che risultano una linversa dellaltra., nel caso della matrice di un
elemento, invertendo la matrice di flessibilit dell trave appoggiata
allestremit si ottiene la matrice di rigidezza della trave incastrata allestremit
si passa quindi dallelemento finito del Metodo delle Forze a quello
caratteristico del Metodo degli Spostamenti, prima delineato.

79
II.2 LA CAPRIATA

II.1.1 CALCOLO GRAFICO:


a) ANALISI DEI CARICHI

Analisi dei carichi


Struttura a due piani ubicata in Italia centrale in
zona sismica.

Carico acc. copertura impraticabile Carichi permanenti


50 x 4 = 200 kg/m Peso proprio = legno 600 Kg/m3 + 15% chiodature,
staffe etc.
Carico acc.
della neve
Peso copertura = travetti, tavolato,
2864 kg/m impermeabilizzazione aereata 230 +16 Kg/m2

Carichi accidentali
Peso proprio travi
Carico accidentale
62 kg/m
Copertura non praticabile = 50 Kg/m2
Peso copertura Carico della neve
145 kg/m Zona : Italia centrale (Lazio); quota s.l.m. m 1500.
Secondo normativa
qsk = 895 Kg/m2
Inclinazione del tetto inferiore a 30, quindi
Vento o riduzione di carico
sisma.
qs = 0.8 qsk = 716 Kg/m2 ; q s=716 x 4 =2864 Kg/m
Spinta del vento
Dalla normativa risulta che, data la geometria
dellelemento costruttivo, lazione sul tetto risulta
q Ex = 0.1 p depressiva.
stato limite desercizio Tale azione non viene considerata dalla normativa se
m 1.00
(Cs = 1/10) i carichi vanno in combinazione con lazione
sismica.
q Ex = 0.33 p m 4.00
Azione sismica
stato limite ultimo
(Cs = 1/3) Si suppone lazione pseudostatica, ovvero non
amplificata rispetto a quella a terra, e se ne considera
la sola componente orizzontale ondulatoria non
combinata con quella sussultoria:
q Ex = 0.1 p per lo stato limite desercizio (C s = 1/10)
Ptot=200+2864+(62+165)/cos26,5=3295Kg/m q Ex = 0.33 p per lo stato limite ultimo (C s = 1/3)
Lipotesi cautelativa che, nei primi istanti della
scossa, la neve non scivoli dal tetto.

80
Descriviamo in questo paragrafo il calcolo della struttura con lipotesi di trave
reticolare; le ipotesi di calcolo saranno:
1. carichi concentrati applicati ai nodi proporzionalmente alle relative aree
d'influenza dei pesi
2. vincoli perfetti: carrello privo di attrito e cerniere in tutti e tre i nodi
Vengono studiate alternativamente le due ipotesi di posizionamento del
carrello in corrispondenza del vertice A o B, in modo da valutare la
ridistribuzione dello sforzo normale N in prossimit del collasso sismico per
degrado di una cerniera in carrello per perdita della resistenza attritiva.

Schema di calcolo con


carichi distribuiti. 3.295 Kg/m

2.197 Kg/m 2.197 Kg/m


C = 26.5

2.00 m A B

8.00 m.

Si riporta la seguente semplificazione di calcolo:


si considera la capriata come struttura isostatica tipo trave reticolare, e cio con i
carichi divisi proporzionalmente ed applicati ai soli nodi;
Lazione sismica orizzontale si posta pari al 33% dei carichi verticali (CS = 0.33),
come gi accennato nel paragrafo relativo allanalisi dei carichi.
Questa assunzione, decisamente gravosa per una struttura, ha senso nellipotesi
del raggiungimento delle condizioni di carico di rottura che saranno descritte
successivamente nel metodo semiprobabilistico dello stato limite ultimo.
Condizioni di carico al limite desercizio sono invece calcolabili con
limposizione di azione sismica pari al 10% del carico verticale (C s = 0,10).

Lanalisi svolta in forma pseudostatica, ovvero con forze dinerzia non


amplificate rispetto allaccelerazione a terra (capriata rigida con ledificio e con
il suolo) e, in prima approssimazione, applicate ai nodi anzich ai baricentri delle
aste oscillanti. 81
b) METODO DEI NODI STATICO E PSEUDOSTATICO

Analisi grafica delle reazioni vincolari. Schema di


calcolo con
R cerniera in A e
carrello in B.
RAX
C

RAY h/2

R
A B
RBY
RBY
RAX RAY

Si riporta successivamente il poligono chiuso di equilibrio


delle forze agenti e delle reazioni vincolari esterne in
ciascun nodo, nei casi di sisma nullo ed agente
secondo i due versi orizzontali.
Si seguita la costruzione grafica di Cremona nella
quale si fanno combaciare i lati omologhi dei poligoni
dei nodi incastonandoli nel poligono di equilibrio
dell'intera capriata.

CS = +0.33 CS = 0 CS = - 0.33

RAX C
RAX

RAY
NCA = N AC
RAY NCA = N AC
NCA = N AC

NAB = NBA NAB = NBA


NAB = NBA R R
NBC = NCB NBC = NCB
NBC = NCB
RBY
R
RBY

80
Schema di calcolo 13.1
di trave reticolare 4.37
con cerniera in A cerniera
6.55 6.55

C
2.18 2.18

cerniera carrello
A B

RAX = 8.78 RAY = 12.01 RBY = 14.19

1 cm = 4t = 40 kN

Chiusura dei
poligoni di
equilibrio dei nodi.

2.18
RAX = 8.78
6.55
6.55
2.18 RBY
NBC = 17.12
RAY = 12.01 =
NAC = 12.23 14.19

NAB = 17.50 NBA = 17.50

Equilibrio del nodo


Equilibrio del nodo
A
B

NCB = 17.12

13.1 Equilibrio del nodo


C
NCA =12.23
4.37

81
Schema di calcolo
di trave reticolare 13.1
con cerniera in B
4.37
6.55 cerniera 6.55

C
2.18 2.18

carrello cerniera
A B

RAY = 12.01 RBY = 14.19

1 cm = 4t = 40 kN

2.18 RBX = 8.78

6.55 6.55 RBY


RAY = 12.01
=
14.19
2.18
NAC = 12.23
NBC = 17.12

NAB = 8.72
NBA = 8.72
Equilibrio del nodo
Equilibrio del nodo
A
B

NCB = 17.12

13.1

NCA =12.23
4.37

82
c) CONFRONTO PSEUDOSTATICO TRA TRAVE E FUNE SOTTOPOSTE A
SISMA

Si richiama che la chiusura grafica del poligono delle forze corrisponde alla
prima equazione dellequilibrio R = 0, applicata nel metodo dei nodi
allequilibrio dei perni per i quali la seconda equazione M = 0
identicamente soddisfatta. Se si analizza invece lequilibrio dellasta
necessario invece fare ricorso anche alla predetta seconda equazione che
corrisponde alla chiusura del poligono funicolare, ovvero alla coincidenza
del primo e dellultimo lato , il cui braccio diviene nullo per cui M = 0. Il
poligono funicolare chiuso considerato per i vincoli di estremit dellasta
corrisponde allora al diagramma dei momenti flettenti. Per ricordare anche
che il poligono funicolare corrisponde anche al comportamento statico
della fune , si svolge il seguente esempio di confronto tra trave e fune
sottoposta ad azione sismica, analizzate come pseudostatiche.

83
II.2.2 CALCOLO ALGEBRICO:

a) EQUAZIONI DI EQUILIBRIO

3.064 Kg/m
2.197 Kg/m cerniera 207 Kg/m

2.197 Kg/m
2.00 m C
B
RxA
cerniera carrello
A 8.00 m.

RyA RyB

Si sceglie lo schema statico con cerniera in A, ed il valore di accelerazione


sismica orizzontale C S = 0.33.
Il calcolo delle reazioni, esterne ed interne viene rianalizzato con lapplicazione
delle equazioni di equilibrio

n
N xij + X i + F xi ad es. per il nodo A N AB = N AC cos + 8,78 2,18

i =1
N AC sen = 12,01 6,55
n
N yij + Y i + F yi
i =1

Il metodo (6 equazioni e 6 incognite), ricalca il predetto equilibrio dei nodi


grafico, e lasciando spazio ad una trattazione pi dettagliata nel paragrafo sul
calcolo matriciale, si risolve il problema delle reazioni interne con il metodo
misto dell'equilibrio dei 2 puntoni alla rotazione.

Calcolo delle reazioni interne in


Calcolo reazioni esterne corrispondenza del nodo C.
YC MA = 2.197 x 2 x 1 + 3.064 x 4 x 2 + 0.207 x 4.47 x
XC XC 2 2XC 4YC = 0
Mc = 3.064 x 4 x 2 0.207 x 4.47 x 2 + 2.197 x 2 x
1 4YC + 2XC = 0
C
2XC 4YC + 30756.6 = 0
4YC + 2XC 21968.6 = 0
YC
A B YC = 1098.5 Kg.
XC = 13181.3 Kg. 84
Dalle incognite calcolate, equilibrando le singole aste si perviene allequilibrio delle
reazioni interne.

1098.5 1098.5
13181.3 13181.3

C
12082.8 14278.0

8787.3 17575.3

A B

17575.3 17575.3

Che unite alle reazioni


esterne consentono lo
studio dellequilibrio delle
singole aste. 8788

12082.8 14278.0

Per il tracciamento dei diagrammi di sollecitazione infine, si


utilizzano le componenti che seguono.
Proiezione dei carichi:
p1 = p1 sen cos
p2 = p2 sen
q1 = q1 sen cos P1
p1n = p 1 cos2
p2n = p 2 cos
q1n = q 1 sen2 P2

13181.3
1098.5

= 26.5

8787.3
q1 12082.8
85
b) DIAGRAMMA DI SOLLECITAZIONE PER STRUTTURA ISOSTATICA
SOGGETTA A SISMA C S=0,33

Sforzo normale N N
11306 12286.5
NA = 12083.8 sen + 8787.3 cos = 5391.7
+ 7864.0 = 13255 Kg.
NC (AC) = 13181.3 cos 1098.5 sen =
11796.4 490 = 11306 Kg.
Ugualmente per le aste BC e AB: 22099.5
NC(BC) = 13181.3 cos + 1098.5 sen = 13255
12286.5 Kg.
NB = 17575.3 cos + 14278.0 sen =
22099.5 Kg.
NAB = 17575.0 Kg.
Ne segue il diagramma dello sforzo normale -17575.0
nelle aste.

Sforzo di taglio T

T
Sforzo di Taglio
TA = 12083.8 cos 8787.3 sen = 10814.2 3920.8 = 6893.4 Kg.
TC (AC) = 13181.3 sen + 1098.5 cos = 5881.5 + 983.1 = 6864.6 Kg.
TC (BC) = 13181.3 sen 1098.5 cos = 5881.5 983.1 = 4898.6 Kg.
TB = 17575.3 sen 14278 cos = 7842 12777.9 = - 4935.8 Kg. - 4898.4
- 6893.4

+ 6893.4
+ 4898.4

Momento flettente M

Proiezione dei carichi:


M
p1n = p1 cos2 = 2454 Kg/m
p2n = p2 cos = 185.2 Kg/m
q1n = q1 sen2 = 437.4 Kg/m
Momenti flettenti:
7.7 tm 5.5 tm
MMAX (AC) = 1/8 (185.2 + 2454 + 437.4) l2 = 7.7 tm
MMAX (BC) = 1/8 (185.2 + 2454 - 437.4) l2 = 5.5 tm

86
II.2.3 CALCOLO DIFFERENZIALE:

a) ANALISI CON IL P.L.V. ESTERNO - CAPRIATA ISOSTATICA

Senza ridurre la generalit di applicazione del metodo, si sceglie, per


semplicit, lo schema di trave reticolare con carichi concentrati ai nodi
(Cs=0,33)
Reazione vincolare esterna
Imponendo come incognita il cedimento del carrello B, si ottiene il seguente
cinematismo:

13.1 YB = = 8.0
YC = /2 = 4.0
2.00 XC = /4 = 2.0
4.37 6.55
C

2.00 (-YB + 6.55) 8 + 13.1 x 4 +


4.37 x 2 = 0

-4YB + 4 x 6.55 + 2 x 13.1 +


4.37 = 0

4 YB = 56.77
YB
YB = 14.19t
8.00

Sforzo normale nella catena


Calcolo della reazione interna nel tirante; per le altre reazioni il
procedimento risulta analogo.

B = 4.0
XC = 2.0
YC = 4.0
13.1


4.37
NAC x 4 = 13.1 x 4 +
4.37 x 2
C 2.18 x 4 = 0

NAC = - 17.5t

NAC 2.18
87
b) CON IL P.L.V. ESTERNO ED INTERNO - STRUTTURA RETICOLARE IPERSTATICA
ELASTICA

Per la trattazione del caso della capriata con vincoli iperstatici, partiremo
dalle seguenti approssimazioni:
i vincoli alla base sono stati considerati come due cerniere fisse, ovvero le
aste sono considerate perfettamente rigide;
il nodo al colmo, stato assimilato ad un incastro perfetto;
lazione sismica stata posta pari sia a pari a 0.33 del carico verticale, per
voluto confronto alla trattazione con il caso isostatico, sia, pi
congruamente al campo elastico iperstatico, pari a 0.1 del medesimo
carico, come verifica di norma allo stato limite di esercizio.

METODO DELLE FORZE


Si forniscono, qui di seguito, due soluzioni del problema iperstatico con il
metodo delle forze, per poi riportare le sole rezioni vincolari ed i diagrammi di
sforzo normale, taglio e momento flettente.
Per semplificare i calcoli si tratter il caso dapprima dei soli carichi verticali,
ricorrendo a due sistemi principali diversi.

P t/m P t/m
C A C B

A Soluzione 1 B Sistema principale

X=1 X=1
In questo primo caso vengono sbloccate le cerniere e rese carrelli; le incognite
iperstatiche, data la simmetria della struttura e dei carichi sono rappresentate
dalla reazione orizzontale X.

p t/m
X=1 X=1
p t/m C C
A
B
A Soluzione 2 B Sistema principale

In questo secondo caso, invece, lincastro al colmo viene reso cerniera,


mentre lincognita iperstatiche rappresentata dal momento esercitato
dallincastro.
88
Segue la trattazione analitica dei due casi.
Soluzione 1

M=Mo-XM' p
'
M =x/2
l/2

X X px 2
X=1 Mo= plx
l l
pl 2

Tramite il Principio dei Lavori Virtuali, assunto che il lavoro funzione di NN' non si
esplica in quanto le aste sono considerate infinitamente rigide ovvero la
rigidezza EA=, risulta:

l ( M o XM ) M
' '
l MM '
Li= dx = dx = 0
o EI o EI

'
l M '2 l MoM
X o dx =
o
dx
EI EI

2
l x l px 2 x
X o
2
dx =

plx

dx
2
2
o

l l
x3 plx 3 px 4 5
X = ; X= pl
12 o 6 16 o 4

il verso risulta concorde a quello scelto per lincognita iperstatica

pl 2 5 1 1
per x=1 risulta M=pl - pl = pl 2
2
2 4 2 8

Il momento uguale a quello del solaio a due campate di luci l (v. B 5) nel
quale lo sforzo normale non presente, per cui non ci sono spinte sui muri
d'ambito. Tali spinte nella capriata sono eliminate da una catena molto rigida
realizzabile anche precomprimendola congruamente in modo da bilanciare il
lavoro funzione di NN' come indicato pi avanti.

89
Soluzione 2

Xm XM XM=1 P

l/2

M = x/4
l l
pl/2 plx px 2
Mo=
Tramite il Principio dei Lavori Virtuali: 2 2

'
M '2
l l MoM
o EI
Li= dx + o EI dx = 0
l l pl x
2
XM l x x2
EI o 4 EI o 2
dx + x p dx = 0
4
2

l
l 3 plx 3 px 4 pl
XM + =0 ; XM= -
48 24 32 o 2
pl 2 pl 2 pl l 1
per x = l risulta M= = pl 2 come nella prima soluzione con
2 2 2 4 8
l'altro sistema principale di calcolo.

Se le aste invece sono allungabili ovvero non sono perfettamente rigide,


risulta:

pl
X = NAB

90
la reazione iperstatica X si ricava da:
NAC=-pl sen-Xcos ; N'=-1cos

px 2
MAC=plx cos- cos-Xxsen ; M'=-1xsen
2
Tramite il Principio dei Lavori Virtuale risulta:

px2
2 l
( plsen X cos ) ( cos )dx + 2 cos Xxsen ( xsen )dx = 0
l

EA o EI o
plx cos
2

2 5l 2
2
pl sen cos
121 A
X=
l3 l
2 sen 2 + cos 2
3I A
5
per EA= ovvero biella rigida si ritrova X= pl essendo tg=1/2 ovvero
4
5
X= 3,2954,0=16,47t
4
bb 3 0 ,34
I= = = 6 ,75 10-4m4
12 12
5 4 ,0 2 2
3,295 4 ,0 0 ,446 0 ,895
12 6 ,75 10 4 2

X=
0 ,3 = 16 ,37t
4 ,0 3
40
2 0 ,446 2 + 0 ,8952
3 6 ,75 10 4 0 ,3 2

16370 800
I muri d'ambito si devono spostare in sommit di = 0,15cm .
95000 900

La presenza delle azioni orizzontali sismiche di seguito calcolate aumenta tali


spostamenti che
devono rimanere ammissibili progettando idoneamente i ritegni della
capriata sui muri.

91
c) DIAGRAMMI DELLE SOLLECITAZIONI
Capriata Iperstatica con azione sismica pari a
condizioni limite ultime C s = 0,33

15.25
14.21

16.18
25.01
N
-20.87

6.39

T
-8.30

5.43

3.47
6.59

4.75 2.69
q
M
3.14 2.80

Per il calcolo delle equazioni dei momenti delle due aste AC e CB, si procede
come segue:

Asta AC Asta CB
M(x) = ( -x2/2 + 7/4x 1/4x )P + ( - x2/8 + 8/16x )q = M(x) = ( -x2/2 + 7/4x 1/4x )P ( -x2/8 + 1/2x )q
= ( -x2/2 + 3/2x )P + ( - x2/8 + 8/16x )q = = ( -P/2 + q/8)x2 + ( 3/2P 1/2q )x =
= ( -P/2 q/8 ) x2 + ( 3/2P + q/2 ) x = = - 1.37x2 + 3.84x
-1.922 x2 + 6.04 x
M(x) = 0 per x = 0 ; x = 2.8
M (x) = 0 per: x = 0 ; x = 3.14 M(x) = -2.74x + 3.84
M(x) = 2.844x + 6.041 M(x) = 0 per x = 1.4
M(x) = 0 per x = 1.57 M max = 2.69 tm
M max = 4.75 tm
92
d) CAPRIATA IPERSTATICA con azione sismica pari a condizioni di esercizio (c s= 0,1)

Come gi accennato in precedenza, a titolo di confronto con il caso


isostatico, era stato effettuato anche il calcolo iperstatico con unazione
sismica con coefficiente pari a 0.33 g.
Queste condizioni di calcolo gi riportate e rispecchianti esclusivamente il
caso di verifica a rottura, sono qui confrontate con il caso di coefficiente
sismico pari a 0.1 g.
E bene notare che i vincoli alla base (cerniere), sono considerate rigide e
che le loro reazioni sono applicate al tirante cambiate di segno.
Questa semplificazione comporta un valore molto elevato dello stato
tensionale dovuto appunto alla rigidezza del vincolo considerato invece
elastico nel metodo degli elementi finiti.
P = 3.295 t/m q t/m
q = 0.732 t/m P t/m

C
2.00 m A

B
8.00 m.

XA XB
YA YB

13.5 13.8

20.6
17.7

-16.8
N

6.5
6.1
T
4.46 M
-7.1 2.5
4.5

-3.81
93
e) ANALISI DELLA SICUREZZA

In prossimit del collasso per effetto del sisma sia i vincoli interni che esterni
da iperstatici diventano realmente isostatici come nella precedente analisi
grafica (A2).
La trazione della catena circa raddoppia al cambiare del verso del sisma o
dell'ubicazione del vincolo d'appoggio che da cerniera si trasforma in
carrello, vinto l'attrito, innescando il crollo.

Ci si verifica per un fattore di sicurezza allo stato limite di scorrimento


globale per la rottura locale (A.9) inferiore all'ordine di
tg 8,78
= = 1,3 ; tg = = 0,73; tg = 1,3 0,73 1,0; = 45.
tg 12,01

Si noti che alleggerendo il tetto si riducono le forze d'inerzia con sensibili


riduzioni delle sollecitazioni ma l'angolo e quindi il fattore di sicurezza non
cambiano per cui i ritegni sismici vincolari agli appoggi della capriata sono
indispensabili in caso di terremoto.

Il calcolo isostatico ed iperstatico oltre ad evidenziare le finalit didattiche


del ruolo della Statica e quello della Scienza delle Costruzioni, mette
intrinsecamente in luce il ruolo della rigidezza dei vincoli nel passare dallo
stato limite d'esercizio a quello ultimo.

Lo sforzo normale 7,7 di trazione N AB =17,5 t nella catena ed i momenti

massimi valgono nelle mezzerie dei puntoni M m = t m nel calcolo isostatico; il

sisma Cs=0,33 indica una sensibile pressoflessione nei puntoni.

Nel caso invece iperstatico con i nodi tutti incastrati e gli appoggi fissi risulta:
N AB = 20,9 t

ed il momento massimo nella sezione di colmo M c = 6,6 tm.

Se si aggiunge il monaco (asta centrale verticale) oltre a favorire l'incastro


dei puntoni al colmo si possono inserire i saettoni (2 aste diagonali) in modo

94
da ripartire le sollecitazioni secondo la classica capriata reticolare usuale
nelle Chiese.
Si noti che il monaco in assenza di sisma non sollecitato mentre in presenza
un efficace presidio a smistare gli sforzi normali (come i monaci
contemplativi che appaiono utili solo in caso di eventi gravi).

Se poi il monaco anzich essere staccato come usuale dalla catena viene
ad essa vincolato, la capriata diventa oltremodo iperstatica con ulteriore
riduzione delle sollecitazioni, peraltro non termiche, ed aumento della
sicurezza.

La sicurezza va oltretutto valutata sia in termini di durabilit dell'opera, da cui


l'importanza di progettare bene i particolari costruttivi dei nodi che
costituiscono l'iperstaticit, sia in termini di rischio per la salvaguardia delle
vite umane specie in caso di sisma, da cui l'importanza dei ritegni, gi citata,
ad esempio di legno, come si faceva anticamente, in modo da consentire
piccoli spostamenti e con la base zancata nei muri d'appoggio che devono
essere di ottima consistenza, o rialzati ai lati della base dei puntoni in modo
da costituire una sella sia trasversale che longitudinale.

95
II.2.4 CALCOLO MATRICIALE

a) ANALISI MATRICIALE ISOSTATICA

2.197 Kg/m 2.197 Kg/m

3.295 Kg/m
2.00 m 1 C 2

RxA 3 RxB B
A 8.00 m.

RyA RyB

La maniera per raccogliere tutte le equazioni di equilibrio relative alle reazioni


esterne ed interne alla struttura in questione, quella pi generale e sistematica
per l'uso del calcolatore di impostare la matrice statica (v. A6).
In prima istanza la si imposter per le sole reazioni esterne, e, successivamente,
anche per le reazioni interne.
Dallo sviluppo della suddetta matrice, si ottiene il sistema di 15 equazioni in 15
incognite (12 interne + 3 esterne), che descrive completamente lequilibrio della
struttura.

RXA RYA RXB RYB RXA


1 0 0 0 RYA -8.788
=
0 1 0 1 RXB 26.36
0 0 0 8 RYB 114.23

Da cui si ottiene:

RXA = -8.8788
RXB = 0
RYA = 14.28
RYB = 12.08

96
XA1 YA1 XC1 YC1 XC2 YC2 XB2 YB2 XB3 YB3 XA3 YA3 RAX RAY RBY
Fx 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 XA1 2 0
Fy 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 YA1 0 -4
M 0 0 2 -4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 XC1 2 8
n 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 YC1 0 0
Fx 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 XC2 2 0
Fy 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 YC2 0 -4
M 0 0 0 0 2 -4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 XB2 2 8
n 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 YB2 + 0 0 2.197 0
=
Fx 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 XB3 0 0 3.295
Fy 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 YB3 0 0
M 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -8 0 0 0 0 0 XA3 0 0
n 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 YA3 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 RAX 4 0
F RAY 0 -8
x RBY 4 32
Fy 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1
M 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -8

E da notare che la parte della matrice delimitata dalla linea


tratteggiata, quella relativa ai vincoli esterni.
Il risultato il medesimo di quello descritto al paragrafo precedente.
I risultati sono di seguito espressi in Kg.

XA1 = 8787.3
YA1 = 12082.8
XC1 = -13181.3
YC1 = 1098.5
XC2 = 13181.3
YC2 = -1098.5
XB2 = -17575.3
YB2 = 14278.0
XB3 = 17575.3
YB3 = 0
XA3 = -17575.3
YA3 = 0
RAX = -8788.0
RAY = 12082.8
RBY = 14278.0
Dalle componenti x, y delle reazioni interne all'estremit di ogni asta si
ricavano gli sforzi normali.

97
b) CAPRIATA IPERSTATICA

Si passa ora al calcolo completo con il metodo degli elementi finiti, gi


descritto teoricamente in precedenza.

Elementi geometrici :

A = area della sezione delle travi A = cm 30 x 30 = 900 cm 2 = 0.09 m 2


J = momento dinerzia della sezione J = 1/12 h 3b = 6.75 10-4 m4
E = modulo elastico espresso in Kg/cm 2 E = 9.5 104

q t/m Sezione
travi
2
1 C
2.00 m A B 30 cm.
11

3
8.00 m.
30 cm.

Puntoni Tirante
EA/l = 1912.7 1068.75 Aste sen cos
12 EJ/l3 = 8.6 1.5 Asta 1 26.5 0.446 0.895
6EJ/l2 = 19.3 6.01 Asta 2 -26-5 -0.446 0.895
4EJ/l = 57.4 32.06 Asta 3 180 0 -1
2EJ/l = 28.7 16.03

Per la determinazione del vettore dei carichi nodali, si determinano innanzi tutto i
carichi applicati alle aste.

F1x C S 0 f1x
F1y -S C 0 0 f1y
{ F1 } = M1 = [T] {f1} = 0 0 1 m1
F2x C S 0 f2x
F2y 0 -S C 0 f2y
M2 0 0 1 m2

Pl/2 = 6.1 t. Tenendo conto che i carichi applicati sulle aste sono
Pl2/12 = 4.1 tm quelli in tabella, si possono facilmente ottenere i
ql/2 = 0.73 t carichi nel riferimento locale. Si tenga anche conto
ql2/12 = 0.24 tm che il tirante (asta 3) risulta privo di carichi agenti.
Carichi nodali asta n.1
98
Carichi nodali asta n.2

C S 0 0.73 -2.06 C S 0 0.73 3.37


-S C 0 0 -6.1 -5.8 -S C 0 0 -6.1 -5.13
0 0 1 -4.34 = -4.34 0 0 1 -3.68 = -3.86
C S 0 0.73 -2.06 C S 0 0.73 3.37
0 -S C 0 -6.1 -5.8 0 -S C 0 -6.1 -5.13
0 0 1 4.34 4.34 0 0 1 3.68 3.86

1x 1y 1 2x 2y 2 3x 3y 3
F1x 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0
F1y 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0
M1 0 0 89 9 -17 29 0 0 16 -4.34
F2x 0 0 9 3068 0 18 -1534 0 9 1.31
F2y 0 0 -17 0 774 0 760 0 17 -10.93
M2 0 0 29 18 0 114 -9 0 29 0.48
F3x 0 0 0 -1534 760 -9 2603 0 -9 3.37
F3y 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0
M3 0 0 16 9 17 29 -9 0 89 3.86

2
1x = 0
2 1y = 0
2x
1 = -6.88 x 10-2 Risultati in
1 2y 3 2x = 0.844 cm. e
2y = -3.27 radianti.
2 = 6.19 x 10-3
3x = 1.61
3x 3y = 0
1 3
3 = 6.07 x 10-2

EA/l EA/l Fxi ix


3 2 3 2
12EJ/l 6EJ/l 12EJ/l 6EJ/l Fyj iy
6EJ/l2 4EJ/l 6EJ/l2 4EJ/l Mi i
EA/l EA/l Fxi jx
12EJ/l3 6EJ/l2 12EJ/l3 6EJ/l2 Fyj jy
6EJ/l2 4EJ/l 6EJ/l2 4EJ/l Mj j

99
Effetto dei carichi applicati come reazioni di
Spostamenti nel riferimento locale. Asta n.1
incastro perfetto. Asta n.1
C S 0 -0.73 2.06
C S 0 0 0
-S C 0 0 6.1 5.78
-S C 0 0 0 0
0 0 1 4.34 4.34
0 0 1 -.0688 -.0688
C S 0 -0.73 = 2.06 =
C S 0 -.0084 -.007
0 -S C 0 6.1 5.78
0 -S C 0 -.0327 -.033
0 0 1 -4.34 -4.34
0 0 1 -.0062 -.0062

Effetto dei carichi applicati come reazioni di Spostamenti nel riferimento locale. Asta n.2
incastro perfetto. Asta n.2
C S 0 0.73 3.37 C S 0 0.022
.0084
-S C 0 0 -6.1 -5.13 -S C 0 0 -.0255
-.0327
0 0 1 -3.68 -3.86 0 0 1 .00619
.00619
C S 0 0.73 = 3.37 = .0143
C S 0 0.016
0 -S C 0 -6.1 -5.13 .0071
0 -S C 0 0
0 0 1 3.68 3.86 .0607
0 0 1 .0607

Effetto dei carichi applicati come reazioni di Spostamenti nel riferimento locale. Asta n.3
incastro perfetto. Asta n.3
C S 0 0 0 C S 0 0.016 -.014
-S C 0 0 0 0 -S C 0 0 0 0
0 0 1 0 0 0 0 1 .0607 .0607
C S 0 0 = 0 C S 0 0 = 0
0 -S C 0 0 0 0 -S C 0 0 0
0 0 1 0 0 0 0 1 -.0688 -.688

Sollecitazioni Asta 1

1913 -1913 0 9.19 2.06 11.25


9 19 -9 19 0 -1.12 5.78 4.66
19 57 -19 29 -.0688 -3.47 4.34 0.87
-1913 1913 -.007 = -9.19 + 2.06 = -7.13
-9 -19 9 -19 -.033 1.12 5.78 6.9
19 29 -19 57 -.0062 -1.72 -4.34 -6.06

100
Sollecitazioni Asta 2

1913 -1913 0.022 14.7 3.37 11.33


9 19 -9 19 -.0255 1.2 -5.13 6.33
19 57 -19 29 .00619 1.49 -3.86 5.35
-1913 1913 .0143 = -14.7 + 3.37 = -18.07
-9 -19 9 -19 .0071 -1.2 -5.13 3.93
19 29 -19 57 .0607 3.5 3.86 -0.36

Sollecitazioni Asta 3

1069 -1069 -.014 -14.9 0 -14.9


1.5 6 -1.5 6 0 -0.048 0 -0.048
6 32 -6 16 .0607 0.84 0 0.84
-1069 1069 0 = 14.9 + 0 = 14.9
-1.5 -6 1.5 -6 0 0.048 0 0.048
6 16 -6 32 -.688 -1.2 0 -1.2

Tabella riassuntiva delle sollecitazioni alle estremit

Asta 1 Asta 2 Asta 3


NA = 11.25 NB = 11.33 NC = -14.9
TA = 4.66 TB = 6.33 TC = -0.048
MA = 0.87 MB = 5.35 MC = 0.84
NB = -7.13 NC = -18.07 NA = 14.9
TB = 6.33 TC = 3.95 TA = 0.048
MB = 6.06 MC = -0.36 MA = -1.2

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