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B
v
B
4EJ
l
0
6EJ
l
2
0
EA
l
0
6EJ
l
2
0
12EJ
l
3
B
v
B
Asta BC
1
2
B
v
B
4EJ
l
0
6EJ
l
2
0
EA
l
0
6EJ
l
2
0
12EJ
l
3
B
v
B
B
v
B
4EJ
l
6EJ
l
2
0
6EJ
l
2
12EJ
l
3
0
0 0
EA
l
B
v
B
12EJ
l
6EJ
l
2
0
6EJ
l
2
12EJ
l
3
+ 2
EA
l
0
0 0
24EJ
l
3
+
EA
l
Per quanto riguarda invece il vettore dei carichi nodali equivalenti, non
essendo presenti carichi direttamente applicati sui nodi si hanno solo i
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 24
Figura 1.33: spostamento verticale v
B
contributi di incastro perfetto, vedi Figura 1.35, pertanto il lavoro esterno
`e pari a
Le = u
T
P =
B
v
B
Fl
8
0
F
2
e
L
e
=
1
2
u
T
Ku u
T
P = min
fornisce il sistema lineare di equazioni
Ku P = 0
la cui soluzione permette di determinare gli spostamenti incogniti. In
particolare, nel caso in cui per tutte le aste risulti EA = si trova:
B
=
Fl
2
96EJ
B
= 0
v
B
= 0
da cui si pu` o risalire ai diagrammi delle sollecitazioni, in Figura 1.36 e
riportato il diagramma dei momenti.
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 25
Figura 1.34: schemi ricorrenti per lassemblaggio della matrice di rigidezza
Figura 1.35: reazioni di incastro perfetto
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 26
Figura 1.36: diagramma dei momenti
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 27
Applicazione 1.2.2. Risolvere lo schema riportato in Figura 1.37 uti-
lizzando il metodo delle rigidezze.
Figura 1.37: schema strutturale
La struttura `e tre volte iperstatica e presenta un carico distribuito sul-
lasta BC. I parametri cinematici che caratterizzano la deformata della
struttura sono rispettivamente la rotazione (Figura 1.38), lo sposta-
mento orizzontale (Figura 1.39) e lo spostamento verticale v del nodo
B (Figura 1.40). A questo punto si valuta asta per asta lenergia di
deformazione associata ai parametri cinematici individuati.
Asta AB
1
2
B
v
B
4EJ
l
0
6EJ
l
2
0
EA
l
0
6EJ
l
2
0
12EJ
l
3
B
v
B
Asta BC
1
2
B
v
B
3EJ
l
0
3EJ
l
2
0
EA
l
0
3EJ
l
2
0
3EJ
l
3
B
v
B
Asta BD
1
2
T
3EJ
l
3EJ
l
2
3EJ
l
2
3EJ
l
3
B
10EJ
l
3EJ
l
2
3EJ
l
2
3EJ
l
2
2EA
l
+
3EJ
l
3
0
3EJ
l
2
0
15EJ
l
3
Per quanto riguarda invece il vettore dei carichi nodali equivalenti, non
essendo presenti carichi direttamente applicati sui nodi si hanno solo i
contributi di incastro perfetto, vedi Figura 1.41, pertanto il lavoro esterno
`e pari a
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 29
Figura 1.40: spostamento verticale v
B
Figura 1.41: reazioni di incastro perfetto
Le = u
T
P =
B
v
B
ql
2
8
0
5ql
8
e
L
e
=
1
2
u
T
Ku u
T
P = min
fornisce il sistema lineare di equazioni
Ku P = 0
la cui soluzione permette di determinare gli spostamenti incogniti. In
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 30
particolare, nel caso in cui per tutte le aste risulti EA = si trova:
B
= 0.0266
ql
3
EJ
B
= 0
v
B
= 0.0470
ql
4
EJ
da cui si pu` o risalire ai diagrammi delle sollecitazioni. In Figura 1.42 e
riportato il diagramma dei momenti.
Figura 1.42: diagramma dei momenti
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 31
Applicazione 1.2.3. Risolvere lo schema riportato in Figura 1.43 uti-
lizzando il metodo delle rigidezze.
Figura 1.43: schema strutturale
La struttura `e tre volte iperstatica e presenta un carico distribuito
sullasta CD. I parametri cinematici che caratterizzano la deformata
della struttura, ipotizzando EA = su tutte le aste, sono rispettiva-
mente le rotazioni nei punti B e C,
B
e
C
(Figura 1.44, Figura 1.45), e
lo spostamento verticale v dellasta BC (Figura 1.46). A questo punto
si valuta asta per asta lenergia di deformazione associata ai parametri
cinematici individuati.
Asta AB
1
2
B
v
T
4EJ
l
6EJ
l
2
6EJ
l
2
12EJ
l
3
B
v
Asta BC
1
2
T
4EJ
l
2EJ
l
2EJ
l
4EJ
l
B
Asta CD
1
2
C
v
T
4EJ
l
6EJ
l
2
6EJ
l
2
12EJ
l
3
C
v
8EJ
l
2EJ
l
6EJ
l
2
2EJ
l
8EJ
l
6EJ
l
2
6EJ
l
2
6EJ
l
2
24EJ
l
3
Per quanto riguarda invece il vettore dei carichi nodali con rifeimento alla
Figura 1.47 si ha
P =
0
ql
2
12
ql
2
B
= 0.0319
ql
3
EJ
C
= 0.0236
ql
3
EJ
v = 0.0347
ql
4
EJ
da cui si pu` o risalire ai diagrammi delle sollecitazioni.
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 33
Figura 1.45: rotazione
B
Figura 1.46: spostamento v
Figura 1.47: reazioni di incastro perfetto
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 34
Figura 1.48: diagramma dei momenti
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 35
Applicazione 1.2.4. Risolvere lo schema riportato in Figura 1.49 uti-
lizzando il metodo delle rigidezze.
Figura 1.49: schema strutturale
Ipotizzando GA
EA
l
C
Asta DC
1
2
C
"
EA
2
4l
#
C
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 36
Figura 1.50: rotazione
C
Asta AC
1
2
T
3EJ
l
3EJ
l
2
3EJ
l
2
3EJ
l
3
C
Asta CE
1
2
T
4EJ
l
6EJ
l
2
6EJ
l
2
12EJ
l
3
C
7EJ
l
3EJ
l
2
3EJ
l
2
15EJ
l
2
+
EA
l
+
2EA
4l
Per quanto riguarda invece il vettore dei carichi nodali con riferimento
alla Figura 1.52 si ha
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 37
Figura 1.51: spostamento orizzontale del punto C
P =
ql
2
24
ql
C
= 0.0089
ql
3
EJ
C
= 0.0068
ql
4
EJ
da cui `e possibile risalire ai diagrammi delle sollecitazioni Figura 1.53.
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 38
Figura 1.52: reazioni di incastro perfetto
e Sdc Capitolo 1 Metodo delle rigidezze 39
Figura 1.53: diagramma dei momenti