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ESERCIZI SULLE MATRICI

ROBERTO NOTARI

1. Esercizi
· ¸ · ¸ · ¸
1 1 2 1 0 2
Esercizio 1.1. Siano A = ,B = ,C = . Calcolare:
1 0 −1 1 −2 1
a)2A − B; b)3A + 2B − 4C; c) − 2A + B + 2C − 2B; d)3B + 2(2A − C) − (A + B + 2C).
Risolvere, se possibile:
(1) 3X + 2(A − X) + B + 2(C + 2X) = 0;
(2) 4A + 2(B + 2X) − 3(C + X + 2A) = 0;
(3) 4(A + B + X) + 4(−A − B + X) − 4(A − B + X) = 0.
Esercizio 1.2. Calcolare il prodotto delle seguenti coppie di matrici:
 
µ ¶
¡ ¢ 1 ¡ ¢ −1 − i
i) 2 1 −2  
1 ; ii) 2 2 + i .
1
1
   
· ¸ −2 1 −1 0 1
1 −1 0
Esercizio 1.3. Siano A = , B =  2 1 1  , C =  1 1  . Cal-
−1 1 1
1 1 0 0 −1
colare, quando possibile,
t t
i)AC; ii)(BC)A; iii)B + (CA); iv)BA; v)B(A); vi)3 A + BC.
Esercizio 1.4. Data una matrice quadrata A di ordine n, si ha che
(1) A + tA è una matrice simmetrica; (V) (F)
(2) se A è simmetrica, anche 2A e tA sono simmetriche; (V) (F)
(3) se A è simmetrica, anche Ah è simmetrica, per ogni h ∈ N; (V) (F)
(4) se A − tA è simmetrica, allora A = O. (V) (F)
Esercizio 1.5. Dare esempio di due matrici simmetriche di ordine 2 il cui prodotto non
è una matrice simmetrica. In relazione all’ Esercizio 1.4: se A è simmetrica, tutte le sue
potenze sono matrici simmetriche. Provare che esistono matrici quadrate non simmetriche
il cui quadrato è una matrice simmetrica.
Definizione 1.6. Una matrice quadrata A di ordine n è invertibile se esiste una matrice B
quadrata dello stesso ordine che verifica le uguaglianze AB = BA = I. Se A è invertibile,
la matrice B con la proprietà richiesta si chiama inversa di A e si indica con A−1 .
Esercizio 1.7. Verificare che le matrici
   
1 0 1 2 0 −1
A= 0 1 1  e B =  1 1 −1 
1 0 2 −1 0 1
sono inversa l’ una dell’ altra.
1
2 R. NOTARI

Esercizio 1.8. Siano A, B, C matrici quadrate dello stesso ordine che verificano le due
relazioni AB = I, CA = I. Verificare allora che B = C.
Esercizio 1.9. Siano A e B matrici quadrate invertibili dello stesso ordine. Allora AB è
ancora invertibile.
Esercizio 1.10. Sia A una matrice quadrata invertibile, e sia B una matrice quadrata
tale che AB = I. Verificare che BA = I.
Esercizio 1.11. Siano A, B matrici quadrate dello stesso ordine, con A invertibile. Ver-
ificare che, se AB = O, allora B = O. È possibile ricavare che B = O sapendo che
BA = O?
Esercizio 1.12. Una matrice quadrata A si dice nilpotente se Ak = 0 per qualche espo-
nente k ∈ N. Dimostrare che le matrici nilpotenti non sono invertibili.
Esercizio 1.13. Una matrice quadrata A si dice idempotente se A2 = A. Dimostrare che
se AB = A e BA = B allora A e B sono idempotenti. È vero che le uniche matrici
idempotenti sono la matrice nulla e la matrice identica? Calcolare quali sono le matrici
invertibili idempotenti.
Esercizio 1.14. Date le matrici quadrate A e B dello stesso ordine, è vero che A2 − B 2 =
(A − B)(A + B) ?
Esercizio 1.15. Dimostrare che ogni matrice quadrata A di ordine n si scrive in modo
unico come somma di una matrice simmetrica e di una antisimmetrica dello stesso ordine.
Verificare inoltre che somma di matrici simmetriche (risp. antisimmetriche) e prodotto di
un numero per una matrice simmetrica (risp. antisimmetrica) è ancora simmetrica (risp.
antisimmetrica). Infine, verificare che, se 1 6= −1, l’ unica matrice contemporaneamente
simmetrica ed antisimmetrica è la matrice nulla.
Definizione 1.16. Sia A una matrice quadrata di ordine n sul campo K, e sia p(x) =
a0 + a1 x + · · · + at xt un polinomio a coefficienti in K. Si chiama valutazione di p(x) in A
la matrice p(A) = a0 I + a1 A + · · · + at At .
Esercizio 1.17. Sia data la matrice
µ ¶
1 2
A= ,
3 7
e sia P ∈ Mat(2, 2; R) una matrice invertibile. Verificare che p(P −1 AP ) = 0 (matrice
nulla di ordine 2) dove p(x) = x2 − 8x + 1. Dedurre da questo che A è una matrice
invertibile e calcolarne l’ inversa.
Esercizio 1.18. Sia data la matrice
µ ¶
1 1
A= .
0 1
Trovare una formula per calcolare esplicitamente An , n ∈ N. Stabilire se la formula trovata
vale anche per n ∈ Z. Ripetere l’ esercizio usando la matrice
 
1 1 1
B =  0 1 1 .
0 0 1
½µ ¶ ¾
a −b
Esercizio 1.19. Sia M = |a, b ∈ R un insieme di matrici. Verificare che
b a
MATRICI 3

(1) A + B ∈ M, ∀A, B ∈ M.
(2) xA ∈ M, ∀x ∈ R, ∀A ∈ M.
(3) AB ∈ M, ∀A, B ∈ M.
Verificare poi che tutte le matrici non nulle di M sono invertibili e calcolare la loro
inversa. Verificare inoltre che ogni matrice di M si può scrivere come
µ ¶
cos θ − sin θ
ρ
sin θ cos θ
per R 3 ρ ≥ 0, e θ ∈ R.
Definizione 1.20. Una matrice quadrata A di ordine n è triangolare alta (triangolare
bassa, rispettivamente) se aij = 0 per ogni 1 ≤ j < i ≤ n (rispettivamente, se aij = 0
per ogni 1 ≤ i < j ≤ n. A è strettamente triangolare alta (rispettivamente, strettamente
triangolare bassa) se aij = 0 per ogni 1 ≤ j ≤ i ≤ n (rispettivamente, se aij = 0 per ogni
1 ≤ i ≤ j ≤ n).
Esercizio 1.21. Verificare che se A e B sono triangolari alte, e x ∈ K, allora A+B, xA, AB
sono ancora triangolari alte. Vale anche per le triangolari basse? E per le strettamente
triangolari?
Esercizio 1.22. Verificare che una matrice quadrata A di ordine n è somma di una matrice
triangolare bassa e di una strettamente triangolare alta, e che tale decomposizione è unica.

2. Soluzioni di alcuni esercizi


Soluzione dell’ Esercizio
µ ¶1.1 µ ¶ µ ¶
2 2 2 1 0 1
a) 2A − B = − = .
2 0 −1 1 3 −1
µ ¶ µ ¶ µ ¶ µ ¶
3 3 4 2 0 −8 7 −3
b) 3A + 2B − 4C = + + = .
3 0 −2 2 8 4 9 −2
µ ¶
−4 1
c) − 2A + B + 2C − 2B = −2A − B + 2C = .
−5 1
µ ¶
7 −3
d) 3B + 2(2A − C) − (A + B + 2C) = 3A + 2B − 4C = .
9 −2
Usando le proprietà delle operazioni
µ 4 tra 7matrici,
¶ otteniamo che:
− −
(1) X = 15 (−2A − B − 2C) = 3
5 5 .
− 35
µ 5 ¶
−2 6
(2) X = 2A − 2B + 3C = .
−2 1
µ ¶
−1 0
(3) X = A − B = .
2 −1
 
¡ ¢ 1
Soluzione dell’ Esercizio 1.2 i) 2 1 −2  1  = (2 · 1 + 1 · 1 − 2 · 1) = (1);
1
µ ¶
¡ ¢ −1 − i
ii) 2 2 + i = (2 · (−1 − i) + (2 + i) · 1) = (−i).
1

Soluzione dell’
µ Esercizio
¶ 1.3 Bisogna usare le regole per le operazioni con le matrici.
−1 0
i)AC = .
1 −1
4 R. NOTARI
   
1 0 1 −1 0
ii)BC =  1 2  , (BC)A =  −1 1 2  .
1 2 −1 1 2
   
−1 1 1 −3 2 0
iii)CA =  0 0 1  , B + CA =  2 1 2  .
1 −1 −1 2 0 −1
iv) il prodotto BA non è effettuabile perché il numero di colonne di B è diverso dal
numero di righe
 di A. 
−3 2
v)B(A)t
=  1 0 .
0 0
 
4 −3
t
vi)BC è stata calcolata nel punto ii) di questo esercizio, 3 A + BC =  −2 5  .
1 5

Soluzione dell’ Esercizio 1.4 (1) Sia A una matrice quadrata di ordine n. Allora t(A+ tA) =
t
A + t( tA) = tA + A = A + tA. Quindi, A + tA è simmetrica, essendo uguale alla sua
trasposta.
(2) Sia tA = A, ossia supponiamo che A sia simmetrica. Allora t(2A) = 2 tA = 2A,
e quindi 2A è simmetrica. Ovviamente, nulla cambia nella verifica se consideriamo la
matrice xA con x ∈ K scalare non necessariamente uguale a 2.
Inoltre, essendo tA = A = t( tA), anche tA è simmetrica.
(3) Dimostriamo l’ affermazione per induzione su h.
Per h = 2, abbiamo che tA2 = t(A · A) = tA · tA = A · A = A2 dove l’ ultima
uguaglianza dipende dalla simmetria di A, mentre le precedenti dipendono dalle proprietà
delle operazioni con le matrici. Quindi, A2 è simmetrica.
Supponiamo ora che l’ affermazione sia vera per l’ intero h − 1, ossia, supponiamo
che Ah−1 sia simmetrica, e verifichiamo l’ affermazione per l’ intero successivo: tAh =
t
(A · Ah−1 ) = tAh−1 · A = Ah−1 · A = Ah , e quindi Ah è una matrice simmetrica.
Grazie alle verifica fatte ora, possiamo affermare che la proprietà è vera per ogni h ∈ N.
(4) Supponiamo che A − tA sia simmetrica, ossia che t(A − tA) = A − tA. Sviluppando
i calcoli a primo membro, abbiamo che tA − A = A − tA, ossia 2 tA = 2A, che possiamo
riscrivere anche come tA = A. Quindi, dall’ ipotesi fatta, possiamo solo affermare che A
è simmetrica, e non che A = O.

Soluzione dell’ Esercizio 1.5 Consideriamo le matrici


µ ¶ µ ¶
1 1 2 3
A= B= .
1 2 3 1
µ ¶
5 4
Esse sono simmetriche, ed il loro prodotto è AB = che non è una matrice
8 5
simmetrica. Osserviamo che BA = tB· tA = t(A·B), µ e quindi
¶ anche BA non è simmetrica,
0 1
verificandosi inoltre AB 6= BA. Infine, la matrice non è simmetrica, ma il suo
−1 0
quadrato è la matrice opposta della matrice identica, e quindi è simmetrica.

Soluzione dell’ Esercizio 1.7 Basta calcolare i prodotti AB e BA. In entrambi i casi si ha
che il risultato è la matrice identica I di ordine 3.
MATRICI 5

Soluzione dell’ Esercizio 1.8 C = CI = C(AB) = (CA)B = IB = B, essendo la prima


e la quinta uguaglianza conseguenza delle proprietà della matrice identica, la seconda
e quarta uguaglianza conseguenza delle ipotesi fatte, e la terza un’ applicazione della
proprietà associativa del prodotto righe per colonne di matrici.

Soluzione dell’ Esercizio 1.9 Siano A−1 e B −1 le matrici inverse di A e B, rispettiva-


mente. Allora (AB)(B −1 A−1 ) = A(BB −1 )A−1 = AIA−1 = AA−1 = I, ed analogamente,
(B −1 A−1 )(AB) = I. Quindi, AB è invertibile, e la sua inversa è B −1 A−1 .

Soluzione dell’ Esercizio 1.10 Sia A−1 la matrice inversa di A. Allora, BA = I(BA) =
(A−1 A)(BA) = A−1 (AB)A = A−1 IA = A−1 A = I.

Soluzione dell’ Esercizio 1.11 Sia A−1 la matrice inversa di A. Moltiplichiamo l’ equazione
AB = O per A−1 a sinistra: A−1 (AB) = A−1 O. Otteniamo quindi che IB = O ossia
B = O, essendo associativo il prodotto righe per colonne ed A−1 A = I.

Soluzione dell’ Esercizio 1.12 Sia k il minimo esponente per cui Ak = O, ossia supponiamo
che Ak−1 6= O. Se esistesse B tale che AB = I, allora, da Ak = O si otterrebbe anche
Ak B = O. Ma O = Ak−1 (AB) = Ak−1 I = Ak−1 , e questo contraddice la minimalità dell’
esponente k. Quindi, non esiste alcuna matrice B per cui si ha AB = I. Analogamente,
non esiste alcuna matrice B che verifica BA = I. In particolare, A non è invertibile.

Soluzione dell’ Esercizio 1.13 A2 = A · A = (AB)A = A(BA) = AB = A e quindi


A è idempotente. Il risultato per B si ricava in modo analogo. Dalla definizione di
matrice idempotente, otteniamo che A2 − A = O, ossia (A − I)A = O. Quindi, la matrice
identica e la matrice nulla sono idempotenti. Visto che non vale la Legge di Annullamento
del prodotto righe per colonne di matrici, allora non possiamo escludere che µ esistano

1 1
altre matrici idempotenti oltre alle due indicate. Ad esempio, la matrice è
0 0
idempotente (facile verifica). Per calcolare le matrici idempotenti invertibili, usiamo l’
Esercizio 1.11: dalla relazione (A − I)A = O, e dall’ invertibilità di A, otteniamo che
A − I = O, ossia A = I. Quindi, la matrice identica è l’ unica matrice idempotente
invertibile.

Soluzione dell’ Esercizio 1.14 Usando le proprietà delle operazioni di matrici, è facile
verificare che (A − B)(A + B) = A2 − BA + AB − B 2 . Poiché il prodotto di matrici
non è commutativo, non possiamo affermare che −BA + AB = 0 e quindi in generale l’
uguaglianza non vale.

Soluzione dell’ Esercizio 1.15 Ricordiamo che una matrice quadrata si dice simmetrica se
t
A = A. Verifichiamo che la somma di matrici simmetriche è ancora simmetrica. Siano
A, B matrici quadrate simmetriche. Allora t(A + B) = tA + tB = A + B, e quindi A + B è
simmetrica. Se A è simmetrica ed x ∈ K è un numero, allora t(xA) = x tA = xA e quindi è
una matrice simmetrica. Analogamente, si verifica che somma di matrici antisimmetriche
è antisimmetrica e che il prodotto di un numero per una matrice antisimmetrica è ancora
antisimmetrica.
Supponiamo che 1 6= −1, e che A sia simmetrica ed antisimmetrica. Allora tA = A e
t
A = −A. Quindi A = −A ossia 2A = O. Poiché 2 6= 0, e vale la legge di annullamento
del prodotto di un numero per una matrice, allora A = O.
Infine, supponiamo che A = B + C con B simmetrica e C antisimmetrica. Allora,
calcolando le trasposte di ambo i membri, si ha tA = tB + tC = B − C. Dalla prima
6 R. NOTARI

relazione si ricava che C = A − B. Sostituendo nella seconda, otteniamo B − A + B = tA,


da cui 2B = A + tA. Essendo 2 6= 0, abbiamo B = 21 (A + tA). Sostituendo nella formula
per C, otteniamo C = 12 (A − tA).

Soluzione dell’ Esercizio 1.17 p(P −1 AP ) = (P −1 AP )2 −8(P −1 AP )+I = (P −1 AP )(P −1 AP )−


P −1 (8A)P + P −1 P = P −1 A2 P + P −1 (8A)P + P −1 IP = P −1 (A2 − 8A + I)P. Calcoliamo
allora p(A) = A2 − 8A + I. Essendo A nota, abbiamo
µ ¶ µ ¶
2 7 16 8 16
A = 8A =
24 55 24 56
e quindi A2 − 8A + I = O, matrice nulla di ordine 2. In definitiva, p(P −1 AP ) = P −1 OP =
O. Inoltre, A2 − 8A = −I, che si può scrivere anche come µ A(8I − A) ¶ = I = (8I − A)A.
7 −2
Quindi, A è invertibile, e la sua inversa è A−1 = 8I − A = .
−3 1
Soluzione dell’ Esercizio
µ 1.19 Osserviamo
¶ che le matrici di M possono essere scritte come
0 1
aI − bJ essendo J = , ed a, b ∈ R. La matrice J verifica J 2 = −I. Siano a, b
−1 0
a b
non entrambi nulli, ossia a2 + b2 6= 0. È facile verificare che la matrice a2 +b2 I − a2 +b2 J è

la matrice inversa di aI + bJ. Tutte le altre richieste sono di facile verifica.

Dipartimento di Matematica “F. Brioschi”, Politecnico di Milano, Via Bonardi 9, 20133


Milano, Italia
E-mail address: roberto.notari@polimi.it

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