b.-Ap r.

2015
N.1 Fe

Anno XLIX - Periodico trimestrale - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Parma

guardare e cercare! Domenica Guatteri pf

Tu ora non lo capisci: sai, silenzio e urla la gioia di avere

ma non comprendi che vivere Questo il tempo per maestro il Signore Risorto.
morire, vedere la vita nuova fatto dal Signore: Ges, che si diceva,morto,
ogni giorno nel servizio a Dio annientato, finito, Risorto.
e ai fratelli che ti circondano.
rallegriamoci! Oggi il vivente che vive nella
Vivere dare la vita. piangere tua vita e come fragile vaso ti
lacrime di gioia. specchiarsi svuota e ti riempie di novit.
nellacqua di un catino e vedere Ges solo pu appagare lin-
il volto di un Dio, fatto uomo, finita capacit del tuo cuore,
che ti assomiglia, che ha preso i Lui si abbassato a te con la
tuoi connotati e ti ha piantato sua luce, tu elevati a lui sulle
nel giardino del suo amore. Con ali dellamore e chiuditi nel
te guarda lorizzonte della vita suo Cuore.
e con te risorge a vita nuova. Guarda. Cerca. Canta. Loda.
Tu ora devi volgere lo Ringrazia e urla ai quattro
sguardo verso lalto, staccarti venti, la gioia di essere cre-
dalle cose terrene ed entrare dente.
nellabbraccio di Colui, che Trova il tempo di riflettere:
stende le braccia sulla croce per la fonte della forza.
attirarti nel suo Cuore. Trova il tempo di giocare:
Impara ad abitare in questo il segreto della giovinezza.
Cuore! il luogo del riposo, Trova il tempo di leggere:
il nido dove sbocciano i buoni la base del sapere.
desideri. il deserto dove trovi Trova il tempo di sognare: il
la manna, che sazia la tua fame, sentiero che porta alle stelle.
la fonte dellacqua viva, che Trova il tempo di amare: la
disseta e purifica. (A. Chieppi) Luce e ombra (2011), bronzo, granito e oro, particolare. Firenze, Giardino di Boboli vera gioia di vivere.
(Pietro Savorelli e Benedetta Gori).
L, lo troverai perch Ges Trova il tempo di essere felice:
ti precede nella tua Galilea, batte per te la strada, spia- la musica dellanima. (massime irlandesi)
na le zolle e ti aspetta. Oggi, non devi spostare una Trova il tempo di stare con Ges: e sar sempre
grossa pietra per cercarlo. Devi solo sostare presso un Pasqua!
tabernacolo, dove, Lui si fatto prigioniero damore.
Ges si esinanito, si annichilito, per rimanere, in
tutti i tempi, vicino a te e a
tutti gli uomini. L, nellombra TUTTI INVITATI A CELEBRARE
SO M M A RI O
e nel silenzio, lEucaristia sar UNA STORIA
per te luce, sostegno, calma, PER I 150 ANNI e 25-50
2 BLOC-NOTES misericordia, pace e dono di di PROFESSIONE RELIGIOSA
NI
3-5 VOCAZInOte grazia.
bello co Entra nel mistero della Pasqua.
CIA ZIO N E LAICALE Vedi e credi. Non fermarti
Domenica 12 aprile 2015 ore 16
6 ASSO Parrocchia B. Andrea C. Ferrari
ai teli e al sudario. Penetra
7-8 PROFILI nellombra e sprofonda nella Piazza B. Eugenia Picco, 1 - Parma
luce. Lasciati avvolgere dal

PICCOLE FIGLIE 1 FEB.-APR. 2015

Roma 3-5 novembre 2014.
Ogni esperienza ha un valore e un motivo ben preciso. Il no-
stro breve viaggio a Roma ha significato per noi la realizza-
zione di un desiderio che da alcuni anni portavamo nel cuore.
Ci tenevano ferme gli obblighi di lavoro e gli impegni familia-
ri, ma per amore e riconoscenza a sr Giuseppina Scaffardi,
abbiamo trovato lo spazio per una fuga. Il 60 anniversario di
vita religiosa della nostra suora, lei che per anni ci ha guidate
e incoraggiate nelleducazione dei piccoli alla fede, merita di
essere ricordato in maniera speciale. Cos dallidea partita in
marzo, siamo arrivate ai fatti il 3-5 novembre 2014.

memorabile anniversario Le Catechiste di Alberi (PR)

Sicuramente con laiuto di Dio, tutto
si svolto in maniera talmente per-
fetta che mi chiedo ancora adesso se
stato un sogno oppure la realt. E
se lo chiede molto pi sr Giuseppina
che, grazie anche allamicizia con il
cardinal Robert Sarah (da lei cono-
sciuto quando era giovane studente
negli atenei romani) il 3 novembre
ha potuto partecipare alla messa
mattutina in santa Marta e parlare
con papa Francesco! A lei mancano
le parole per descrivere lemozione
intensa provata e la gioia per un
dono cos grande e inatteso.
Abbiamo veramente condiviso una
bella esperienza, unite nella fede e
nella gioia, con una persona a noi
molto cara. Ecco quello che ci scalda
il cuore e che custodiremo con dol-
cezza e soddisfazione: raro, ma
pu accadere che si stia in mezzo
a tanta gente, che non mai folla
o ressa, di trovare porte aperte e
cancelli aperti, percorrere strade
mai faticose, avere al polso orologi
magici che fanno trascorrere il tem-
po senza correre, dando valore ad
ogni istante. Accade che 30 ore di
viaggio a Roma - portando con s il
tesoro di 60 anni di consacrazione -
sono un breve, ma grande momento
della nostra vita.

G ordola (CH) 5.12.2014. Le tre un dono inatteso Marcella Bertorelli pf

sorelle presenti al Solarium per eser-
citare il ministero della Consolazione
con i 90 ospiti anziani e disabili sono
riunite con la Madre Generale, sr
Alfonsina Mazzi, la vicaria sr Glaydis
e la Comunit di Milano, venute a
Gordola, per condividere una gior-
nata formativa. Mentre eravamo
tutte immerse nellascolto e nella
preghiera, ecco sentiamo bussare
alla porta e con grande sorpresa,
entrano lArciprete di Gordola, Don
Ernesto, e al suo fianco timidamente
il Pittore Claudio Lanini, ben cono-
sciuto nel Ticino. Ha sotto il braccio
un grosso pacco, che cerca di tenere
con molta cura. Si avvicinano per
salutarci, sorpresi di trovarci in otto:
Che bella sorpresa trovarvi cos
numerose! esclama il parroco. Poi
ci presenta il Pittore, Claudio Lanini,
che timidamente ci porge il pacco.
Nessuno di noi poteva immaginare
cosa contenesse. Con grande cura
ci aiutiamo a togliere
limballaggio. Ed ecco
un quadro con il ritratto
della nostra Beata Euge-
nia dipinta su tela. Un
momento di grande stu-
pore per tutte, che subito
si trasforma in un grazie
corale. Don Ernesto sug-
gerisce di recarci insieme
nella Cappella della casa
per trovare insieme il
posto pi adatto per la
Venerazione della Beata Eugenia.
Trovatolo, il Pittore sommessamente
dice: come una icona, gli occhi
della Beata, ci seguono ovunque
stiamo o ci spostiamo. Veramente
bella! Il Parroco propone di benedire
il quadro e di esporlo alla venera-
zione di tutti il 13 gennaio Festa di
SantIlario, che il Patrono di Parma,
citt, dov nata la Congregazione
delle Piccole Figlie. Nel
giorno stabilito, dopo la
Celebrazione Eucaristi-
ca, il quadro solenne-
mente esposto ai piedi
dellAltare, coperto con
un telo. Sullaltare c il
reliquiario della Beata
Eugenia. Dopo la bene-
dizione e lincensazione
il Parroco invita al bacio
della reliquia. In cappella
erano presenti numerosi
ospiti, alcuni fedeli tra i quali anche
il Pittore e noi sorelle. Molto gradito
il pensiero scritto dal Vicario Parroc-
chiale Don Carlos:
La beata Eugenia stata vista da
tutti come modello di piet, di zelo,
di prudenza, di saggezza, di spirito
di sacrificio, fino all immolazione. La
contemplazione del mistero eucaristi-
co la spinse a continuare ad arricchire
con il suo decennale servizio come
Superiora Generale, lo spirito delli-
stituto. La gioia delle nostre suore di
festeggiare i 150 anni di fondazione,
aumenti lingresso di nuove giovani,
desiderose di vivere totalmente per
Ges, secondo la spiritualit della
Congregazione. Laugurio che le
Sorelle siano sempre piccole, per
incontrare e servire tutti, compiendo
gesti vissuti con umilt e serenit. La
testimonianza della piccolezza e del-
la semplicit sia la forza di attrazione
per altre autentiche vocazioni.

PICCOLE FIGLIE 2 FEB.-APR. 2015

 VOCAZIONI
bello con te!
Il tema della Giornata Mondiale di
preghiera per le vocazioni, che si
celebra Domenica 26 Aprile Vo-
cazioni e santit: toccati dalla
Bellezza (Evangelii Gaudium,
167, 264).
LUfficio Nazionale CEI per la pasto-
rale delle vocazioni, propone uno
slogan che ispira la celebrazione
della Giornata in tutte le parroc-
chie e comunit cristiane e indica
la modalit di sviluppo dei sussidi
vocazionali per lanno pastorale
2014-15.
BELLO CON TE!
Lo slogan esprime una relazione,
un cammino che trasforma il nostro
sguardo di fede e lo rende capa-
ce di riconoscere la bellezza del
Una sfida: diventare benedizione
Angela Giubertoni pf
P roseguono a Parma gli incon-
tri del gruppo di ragazze dal nome
Berak (=benedizione, Ti benedi-
r e diventerai una benedizione
dice Dio ad Abramo). ... Con le
ragazze chiediamo: Signore, come
posso fare della mia vita davvero
una benedizione?
Ci incontriamo una volta al mese
di Domenica pomeriggio in Via
B. Longhi 13 Parma. Le attivit
sono: preghiera e ascolto della Pa-
rola, testimonianze, video, servizio.
Ogni volta resta fisso un momento
di preghiera finale (Vespro) e per
chi vuole la cena insieme.
Questanno siccome noi suore fe-
steggiamo il 150 della famiglia
religiosa, il tema Una storia da
raccontare... una storia da costrui-
re... e per i vari incontri abbiamo
tenuto presente i volti, la spiritua-
Signore che, anche oggi, continua
a chiamare e a spargere semi di
vocazione con abbondanza.
Papa Francesco, nel messaggio
lit e il servizio delle suore Piccole
Figlie in Italia e nel mondo.
In particolare abbiamo riflettuto
sul testo del Magnificat; ascoltato
la testimonianza di sr Liliana Tri-
ches; realizzato una caccia al te-
soro per i bambini della Comunit
Santa Maria.
Un tweet sul gruppo
M i capita spesso di organizzare
diversi momenti per gli altri, dai
grandi giochi da fare la domenica
in oratorio, alle feste a sorpresa
per amici e parenti, agli incontri e
i campi per animatori del Grest o
di catechesi per gli amici di Santa
Maria della Pace ecc. bello sapere
che qualcuno prepara qualcosa
anche per me, lo pensa per me,
lo gusta con me (momento
conviviale incluso!). (Jessica)
Gruppo di donne di varie et,
discepole di Ges. Per provare ad
esserlo al meglio si trovano ad
ascoltare e a condividere la Sua
parola! Un gruppo da vivere! (Lucia)
Il gruppo Berak in due parole:
famiglia felice. Da poco sono
entrata in questo vortice di felicit
PICCOLE FIGLIE 3 FEB.-APR. 2015
dello scorso anno invitava: Giocate
la vita per grandi ideali! chiedo di
orientare la pastorale vocazionale
in questa direzione, accompagnan-
do i giovani su percorsi di santit
che, essendo personali, esigono
una vera e propria pedagogia della
santit.
Vocazioni e santit, un binomio
molto forte. Parlare di vocazioni e
santit tocca la vita di ogni persona,
perch tutti nella Chiesa siamo chia-
mati alla santit. Vocazioni e santi-
t indica un itinerario pedagogico
che prende avvio allesperienza del
bello, dallessere toccati dalla Bel-
lezza. Toccati da Dio stesso!
bello con te: sono parole che
possiamo immaginare pronunciate
da Dio nei confronti delluomo,
oppure dalluomo nei confronti di
Dio o, contemporaneamente da Dio
e dalluomo, lUno nei confronti
dellaltro.
Prossimamente abbiamo in pro-
gramma una visita alle Sorelle di
Villa Chieppi, la lectio sul testo
di Gv. 19 (cuore trafitto) e natu-
ralmente ci troveremo il 12 aprile
alle ore 16 alla Messa presieduta
dal nostro Vescovo presso la Par-
rocchia Beato Andrea Ferrari, per
la festa del 150 della Congrega-
zione.
dov possibile cercare Dio in un
clima armonico ed elettrizzante.
(Benedetta)
Lo slogan della GM di preghiera per
le vocazioni 2015 dice bene la gioia
di stare insieme e di camminare
insieme con Ges per discernere
quale volo intraprendere senza
paura: con te bello!.
 Tre generazioni in festa
Q uestanno nella par-
rocchia San Pierre Claver di
Nguba (Bukavu), la Festa della
Presentazione del Signore e
Giornata Mondiale della Vita
Consacrata, stata celebrata
con particolare solennit. La
Comunit delle Piccole Figlie
era in festa per un triplice
evento: il Giubileo di fonda-
zione, la prima professione
della novizia Anna Maria Safi
di Bagira (Bukavu) e il rinnovo della
consacrazione di Sr Giovanna Galli-
cani (giubileo doro) e di Sr Monica
Cognetti (giubileo dargento).
A presiedere la Celebrazione Euca-
ristica ha voluto essere
presente lArcivesco-
vo di Bukavu Mons.
Franois-Xavier Maroy
Rusengo ed erano pre-
senti dallItalia la Madre
Alfonsina e lEconoma
Generale sr Anna Ca-
morali, in visita alle co-
munit del Congo.
Tre generazioni hanno
pronunciato con voce
forte, davanti alla Chie-
sa, il loro SI affidandosi
alla fedelt del Signore
che le ha chiamate e
che le sostiene nel loro
cammino.
Il sogno del Padre Fon-
datore si presentato
vivo ai nostri occhi:
una lunga fila di suo-
re che continua nel
tempo e in ogni luogo
della terra!. Nella sua
omelia lArcivescovo
Maroy ci ha incoraggiate a vivere con
fedelt rinnovata il nostro carisma e
a diffondere lamore misericordioso
del Cuore di Ges per Maria, senza
contentissima e immediatamente ho
sentito la fiducia che la congregazio-
ne mi d e dunque la riconoscenza
che le devo. Grazie Signore per la
mia congregazione.
Non posso non ringraziarla per i
mezzi che ha messo a mia disposizio-
ne affinch sia ben preparata:
La formazione che ho ricevuto da sr
Monica per conoscere soprattutto
Dio e perch crescessi nella fede.
Grazie Sr Monica perch mi hai fatto
un gran bene che non posso dimen-
ticare nella mia vita.
Gli Esercizi Spirituali che ho fatto a
paura, con testimonianza profetica. Goma, un tempo per ringraziare il
Con il canto finale Jubile, jubi- Signore per il dono della vocazione
lons! Abbiamo espresso il nostro
GRAZIE al Signore che ci ha chia-
mate nella sua Chiesa ad essere
lespressione della Sua
Misericordia verso i pi
poveri e i pi deboli.
Suor Anna Maria
Safi, la Piccola Figlia
pi giovane, cos espri-
me la sua gioia:
Le mie gioie sono im-
mense a tal punto che
non so come raccon-
tarvele. Prima di tutto
ringrazio il Signore per
questo giorno che ha
fatto per me: giorno
di festa e di gioia,
giorno indimenticabile
nella mia vita, giorno
nel quale Lui stato
presentato al Tempio e per tutti i mezzi che mi ha dato
accompagnato da Ma- per farla crescere in me. In questo
ria e Giuseppe e cos tempo ho pregato Sette giorni con
stato anche per me, i gli amici di Ges e ho scoperto at-
miei genitori mi han- traverso di loro come Dio aveva un
no offerta nelle mani progetto nella mia vita e come mi ha
del Signore perch Gli chiamata a seguirlo.
appartenga. Dopo aver Alla veglia della mia professione
ricevuto la notizia dellammissione durante lAdorazione eucaristica
ai voti e la lettera della Madre ge- ho sentito una strana forza in me,
nerale che confermava dessere stata lemozione era grande ma una voce
accettata dalla congregazione ero mi diceva: Non avere paura, Anna!
PICCOLE FIGLIE 4 FEB.-APR. 2015
Nella sala di comunit,
quando la Madre mi
ha consegnato labito,
lemozione ritornata
fortemente, ma ho
sentito il sostegno di
molti che pregavano
per me e ho avuto la
forza di ringraziare
la Congregazione per
tutto quello che per me.
Il 2 febbraio, un giorno diverso
dagli altri! Giorno in cui ho avu-
to molte grazie: nella Messa di
Allinsegna della fraternit
S antiago (Cile) 10
Febbraio 2015: una
data importante per
la nostra famiglia re-
ligiosa perch, anche
questanno, abbiamo
potuto ringraziare il
Signore per il dono
di Anna Micheli
la prima Madre,
dopo Maria, o la co-
fondatrice o, molto
pi semplicemente,
la prima Piccola Figlia !!! Mi piace
pensarla cos: la pi piccola tra le
Piccole Figlie. 10 Febbraio 2015:
importante per me perch in questo
giorno il Signore mi ha donato la
grazia di dare inizio alla vita religio-
sa con la nostra famiglia.
Nei giorni precedenti allingresso
in Noviziato, mi sono fermata a ri-
vedere i passi che il Signore mi ha
fatto compiere in questi tre anni.
A rivedere e a contemplare la sua
opera perch ogni passo che ho
potuto compiere solo ed esclusi-
vamente opera sua! quasi ovvio,
a questo punto, il terzo passaggio:
rivedere, contemplare e ringraziare.
Ringraziare il Signore perch questo
non un premio che ho meritato ma
, semplicemente ed esclusivamente,
ringraziamento per il
giubileo di 150 anni
della fondazione del-
la nostra congregazio-
ne, ho avuto la fortuna
di essere presentata
anchio alla Chiesa dai
miei genitori. Ringra-
zio la congregazione
che mi ha dato questa
opportunit e benedico ogni Piccola
Figlia, l dove si trova in questo mo-
mento. Durante la Messa non avevo
pi paura, al contrario era la gioia
frutto del suo amore
gratuito!
Come descrivere le-
mozione di quel gior-
no Volutamente
parlo di emozioni e
non di fatti perch
credo che la crona-
ca sia la parte forse
pi conosciuta!
Fraternit. Credo di
poter dire che linte-
ra giornata sia stata
segnata dalla fraternit, vissuta
in vari modi: cera chi si occupava
degli aspetti pi concreti, chi dei
canti e del rito e chi si prendeva il
tempo per stare con me per distrar-
mi un po perch, ovviamente, io
non avevo nulla da fare! Fraternit
assaporata pienamente durante il
rosario pregato insieme, nel Vespro
e nello stesso rito. Credo che siano
questi i momenti dove si pu tocca-
re con mano la preziosit della vita
fraterna! Gioia. Giornata segnata
anche dalla parola gioia perch ho
compiuto un passo che tanto desi-
deravo! E lo desideravo da tempo!
Il mio piccolo s, che nel cuore
da tanto, ha compiuto un passo in
avanti diventando un po pi concre-
to. Sin dallinizio del mio cammino,
ci sono stati pi momenti in cui ho
detto: s, questo va bene, ma non
basta desidero fare un passo in
pi; questi ultimi mesi non sono
stati differenti: quanto ho desidera-
to fare quel passo in pi!!!
Gratitudine. Ecco perch il senti-
mento della gioia, unito alla grati-
tudine, ci che ha contraddistinto
questo giorno: Il Signore mi sta
regalando un tempo in cui pu pla-
smarmi affinch io possa offrirmi
totalmente a Lui, mi sta offrendo
PICCOLE FIGLIE 5 FEB.-APR. 2015
che sovrabbondava nel mio cuore,
la gioia di dire il mio piccolo S al
Signore, la gioia di essere accolta
dalla congregazione, grande gioia.
Alloffertorio ho offerto un vaso,
simbolo del vaso dargilla nelle
mani del vasaio e ho detto: come
largilla nelle mani del vasaio cos
io mi offro nelle tue mani affinch
Tu faccia di me come vuoi e do-
mando a Maria di aiutarmi a restare
in questa attitudine dabbandono
totale a Dio.
Grazie per tutto. Grazie di cuore.
loccasione irripetibile di conoscerlo
sempre di pi e di metterlo al cen-
tro al centro di tutto. E questo
grande regalo ha deciso di farmelo
in questa famiglia !!!
Ho parlato di atteggiamenti (fra-
ternit), di sentimenti (gioia e gra-
titudine) adesso mancano i veri
protagonisti due persone GES
e MARIA.
Ges perch Lui, e solo Lui, che
per primo mi ha chiamata, mi ha
condotta e continua ad accompa-
gnarmi ed Lui, e solo Lui, che desi-
dero incontrare sempre di pi.
Maria perch a lei, alla sua premu-
ra materna, che ho affidato tutta me
stessa e non solo il 10 febbraio
ma tutti i giorni della mia vita! Ed
a lei che chiedo di insegnarmi lab-
bandono, lumilt e lamore. Questo
articolo rappresenta, per me, anche
loccasione per ringraziare ogni suo-
ra per la preghiera, il sostegno, i
messaggi e la vicinanza dimostrata
in tanti modi e in tanti momenti
assaporare la fraternit anche
questo!
Ilaria
Roma 7-8 marzo. Come di consueto, si
sono svolte, per lAssociazione laicale, due
giornate di spiritualit. Il tema che ha fatto
da filo conduttore stato: Testimoni ed
annunciatori di ci che abbiamo ascoltato,
visto, toccato (1 Gv 1,1). Fondamento
biblico del carisma.
chiamati ad incarnare il vangelo
Nel primo pomeriggio di sabato 7,
dopo il saluto della presidente, Maria
Rosa Campolattano, agli associati pro-
venienti dalle varie zone, la vicaria Sr
Gladys Lorca Miranda, ha introdotto
le giornate sottolineando, ancora una
volta, lamore del Fondatore per le
Sacre Scritture. Il Vangelo, diceva,
deve essere per noi il libro pi caro,
pi amabile, poich ci far conoscere
Ges Cristo, ce lo far amare ed imi-
tare. Alla Parola bisogna accostarsi
con il desiderio di entrare nel cuore
di Cristo, di imitarlo nelle sue virt
e di partecipare a ci che ha vissuto.
Perch questo si realizzi necessario:
pregare, pregare assai, per imitare
le opere di Ges e diventare come Lui.
Dopo questa introduzione, Sr Gladys
ci ha accompagnato ad approfondi-
re i primi otto numeri dello Statuto
associativo, che ne rappresentano il
cardine a cominciare dal numero 2, in
cui si afferma che: Gli associati sono
chiamati e mandati a testimoniare il
Vangelo dellIncarnazione assumendo
i sentimenti di Cristo Ges. Ci vuol
dire che il carisma, dono dello Spirito
Santo al Fondatore, da Lui alle sorelle
religiose e da esse a noi laici e ai nostri
famigliari, si trasmette in continuit,
come una catena ininterrotta damore.
Assumere gli stessi sentimenti di Cristo,
significa guarda-
re, ogni giorno, al
Suo Cuore viven-
do la spiritualit
del servizio e della
preghiera costante,
come cinsegna sua
madre Maria. Al
numero 4 si riba-
disce che Gli as-
sociati sono fedeli
alla loro vocazione
Maria Rosaria Pisano
nella preghiera assidua, nellascolto
quotidiano della Parola, nella parteci-
pazione frequente allEucarestia. Noi
associati, essendo stati generati dalla
Parola, mediante laggregazione, ab-
biamo come meta quella di fare delle
nostre vite, un continuo rendimento
di grazie. Il nostro un cammino di
conversione, ritmato dalla Parola nel
lanno liturgico.
Nella seconda parte del pomeriggio
lattenzione stata rivolta a due
grandi documenti sulla Parola: La co-
stituzione del Concilio Vaticano II, Dei
Verbum e lesortazione del Papa eme-
rito Benedetto XVI, Verbum Domini
Nella Dei Verbum, i padri conciliari
cinvitano a stare in religio-
so ascolto della Parola, cio
profondamente uniti a Dio
poich a Lui apparteniamo e
perch: Lascolto porta alla
Fede, la Fede alla Speranza,
la Speranza allAmore. Dio
prende liniziativa di manife-
starsi a noi , rivelandosi come
amico. Anche Benedetto
XVI, nellesortazione Verbum
Domini del 2010, ci dice che
la Parola di Dio non una semplice
parola scritta, muta ma, il Verbo
di Dio incarnato e vivente e non
una Parola del passato ma una Parola
attuale.
Domenica 8 Marzo la giornata co-
minciata con le Lodi, la Santa Messa e
la Lectio Divina, sui testi biblici della
III domenica di Quaresima seguita dal
lAdorazione Eucaristica. Nel momento
della collatio, diversi sono stati i pen-
sieri che ognuno di noi ha espresso su
quanto ascoltato, letto e pregato in
questi due giorni. Sicuramente por-
tiamo con noi limpegno a prendere,
quotidianamente, un appuntamento
PICCOLE FIGLIE 6 FEB.-APR. 2015
fisso con lascolto della Parola e la Pre-
ghiera, per imparare, nel silenzio, ad
ascoltare Dio che parla al nostro cuore.
Ancora testimoniamo e annunciamo
Ges, con gioia, nellordinariet delle
nostre vite accettando i nostri limiti
con laugurio che ogni parola che
leggiamo sincarni in ciascuno di noi e
diventi parola viva.
Direttore Responsabile
Tilla Brizzolara pf
In Redazione
Angela Giubertoni pf
Domenica Guatteri pf
Anna Ricci pf
Delfina Schianchi pf
Hanno collaborato a questo numero
Marcella Bertorelli pf
Catechiste di Alberi
Laura Rossi
Sorelle del Congo
Ilaria
Maria Rosaria Pisano
Amministrazione
Parma - Piazzale S. Giovanni, 7
Tel. 0521.280311
Fax 0521.235753
Aut. Trib. di Parma n. 387 del 21.1.1986
Redazione:
Via Cima Palone, 14 - Parma
e-mail: tilla@pfiglie.org
Progetto grafico:
Studio Zani (Parma)
Impaginazione e Stampa
Tipografia Pubbliprint Grafica
Traversetolo (Parma)
La Congregazione Piccole Figlie
esprime il suo pi vivo ringraziamento
a tutti coloro (e sono tanti!) che hanno
inviato offerte per il presente Giornalino,
lHospice, il Congo, il Per e le tante
necessit a cui la carit ci spinge...
 SR ANNA MARANGONI
Castelmassa (RO) 2.01.1931
> Parma 7.12.2014
Lasciate che i bambini vengano
a me, a chi come loro appar-
tiene il Regno di Dio (Lc 18,16).
In questa frase del Vangelo pos-
siamo sintetizzare tutta la vita
di sr Anna, trascorsa ad educare
i piccoli, nel cui ministero ha tro-
vato il modo, per lei pi consono
ad imitare Ges.
Aveva solo 15 anni quando decise
di farsi suora e certamente hanno
inciso nella sua scelta le Piccole
Figlie sue educatrici presenti da
pochi anni a Castelmassa. Questa
sua attitudine al settore educati-
vo fu subito colta e venne avviata
al conseguimento del diploma di
maestra di scuola materna, che
ottenne nel 1962.
Svolse la sua attivit in numerose
comunit, secondo i bisogni della
Congregazione e le conseguenti
proposte dellobbedienza, a cui
rispose sempre con generosit e
spirito di sacrificio. Le sorelle che
hanno condiviso con lei la sua
missione, la ricordano come ma-
estra molto valida, preoccupata
della buona formazione dei pic-
coli, talvolta anche un po severa,
ma efficace.
La comunit in cui oper per
un periodo pi consistente fu
S. Croce di Carpi (16 anni), prima
come aiuto, poi come maestra,
poi anche come superiora. Pur-
troppo la malattia la colse molto
presto e per circa otto anni
stata membro della comunit
di Villa Chieppi, che lha vista
decadere gradatamente, fino a
mantenere solo il sorriso, come
risposta grata ad ogni gesto
di attenzione di cui era fatta
oggetto.
Rester sempre, nelle sorelle che
lhanno amata e accudita con af-
fetto, il ricordo di quello sguardo
sereno che sembrava annuire al
Paradiso, dove ora la pensiamo
accolta tra le braccia materne di
Maria da lei sempre amata con
predilezione.
SR ANNA REVERBERI
Traversetolo (PR) 24.11.1934
> Parma 21.12. 2014
Non ha voluto attendere il Natale
sr Anna per lincontro definitivo
con il suo Sposo. Ogni tentativo
fatto per debellare il fatale dia-
bete, che ultimamente aveva reso
necessaria anche lamputazione di
un arto, fu vano.
Chi era sr Anna? Nacque a Banno-
ne di Traversetolo da una famiglia
profondamente cristiana, entro la
quale matur la sua vocazione alla
vita consacrata e quella del fratello
Gian Carlo al sacerdozio. Il suo par-
roco, presentandola alla Madre nel
giorno della sua entrata, sottolinea
alcune caratteristiche della sua
personalit, che continueranno a
distinguerla anche come Piccola
Figlia esemplare. Si legge tra lal-
tro: Si particolarmente distinta
per lo spirito di piet Nella vita
personale si dimostrata sempre
umile, ubbidiente, modesta, aliena
dai divertimenti e riservata nelle
amicizie. sempre stata laboriosis-
sima, aiutando con il suo lavoro a
sostenere il fratello negli studi ec-
clesiastici e si sempre comportata
esemplarmente.
Entrata a 21 anni in Congregazio-
ne, nel tempo della sua formazione
fu orientata al ruolo che le era pi
congeniale, quello di cuoca, che
svolse per tutta la vita con umilt,
pazienza, generosit senza misura,
sempre disponibile, buona con tut-
ti e professionalmente molto vali-
da. Per ben 39 anni fu protagonista
nella cucina di via Po al servizio
del Noviziato e della Casa di Cura,
con lintervallo di 6 anni come
capocuoca-superiora nel Semina-
rio Minore di Parma (1973-1979).
Dal 2004 continu a servire nella
cucina le sorelle anziane, fin che le
forze glielo permisero. Le sorelle
che le sono vissute al fianco per
tanti anni sono unanimi nellam-
mirare il suo spirito di sacrificio, la
disponibilit a rispondere ai biso-
gni altrui, la serenit dei rapporti
e la professionalit indiscussa nel
campo che le era proprio.
PICCOLE FIGLIE 7 FEB.-APR. 2015
Anche nel tempo della sua malat-
tia, quando ha dovuto lasciare la
sua attivit, si mostrata disponi-
bile alla volont di Dio, riconoscen-
te per ogni attenzione di cui era
fatta oggetto, capace di affrontare
la sofferenza senza farlo mai pe-
sare. Certamente le sar stata di
sostegno la preghiera del fratel-
lo, scomparso prematuramente,
anchegli per una grave malattia,
col quale aveva sempre condiviso
lideale di totale donazione al
volere divino. Sr Anna rimane per
noi una figura esemplare, che pos-
siamo annoverare tra quelle che il
fondatore sognava: piccole per la
grande umilt che deve informare
il loro cuore... animate da una ar-
dente carit e da vivissima piet.
SR MARTA BELLINI
Calvatone (CR) 31.03.1930
> Parma 21.12.2014
deceduta la Prof!, cos passa-
ta la notizia tra quelli che lhanno
avuta come insegnante di religione
in diverse scuole: Casa Famiglia
Novi di Modena, Sestola, Potenza;
come insegnante di tirocinio nella
Scuola Magistrale di Monteverde
a Roma dove fu anche catechista.
Nativa di Calvatone (CR), nel 1948
entr a fa parte della nostra fami-
glia, dove consegu il titolo di Mae-
stra di Scuola Materna e il Diploma
di Magistero di Scienze religiose,
titoli che le consentirono una va-
riegata e fruttuosa realizzazione
della sua naturale inclinazione
allinsegnamento. Sono varie le au-
torevoli testimonianze della stima
che la sua attivit ha suscitato nei
diversi ambienti dove ha operato.
Ne citiamo solo alcune.
Il Preside della Scuola Media Stata-
le di Potenza le invia una Comu-
nicazione di compiacimento per
la lodevole e diligente presenza,
in cui tra laltro afferma: Della
sua competente, diligente e appas-
sionata presenza gliene d atto la
comunit scolastica intera espri-
mendo la propria gratitudine per
il lavoro svolto anche in raccordo
con la Comunit parrocchiale del
quartiere. La sua attivit non fu
solo scolastica, ma anche di ca-
techesi parrocchiale. sempre il
Parroco di Potenza che dice: Dalla
bocca di alcuni genitori che tu hai
preparato al Battesimo, ho colto la
gioia per il messaggio che avevano
ricevuto durante le tue catechesi e
il desiderio di continuare dopo il
Battesimo. Sono contento anche
della catechesi ai bambini, tra i
quali qualche pecorella smarrita o
inquieta arrivata ai sacramenti
grazie alla tua autorevolezza spiri-
tuale e didattica. Bastano queste
testimonianze per dire chi era sr
Marta nellambito educativo.
Queste affermazioni possono cor-
reggere il giudizio, non sempre
cos ottimale, di qualche sorella che
lavrebbe voluta pi coinvolta in
tutto landamento comunitario. Ma
evidentemente non tutti possiamo
avere tutte le qualit desiderate. stente degli anziani nella Casa di
Ringraziamo Dio per il grande bene
fatto, di cui senzaltro sr Marta avr
la ricompensa in cielo e a cui si
preparata anche con la lunga de-
genza a Villa Chieppi, vissuta nella
serenit paziente, senza lamenti e
con riconoscenza verso chi si prese
cura della sua persona.
SR ALDA ANSELMI
Tabellano di Suzzara (MN) 14.07.1920
> Parma 22.12.2014
Provo una certa commozione a
dover scrivere di sr Alda, a cui sono
debitrice di ben 30 anni di guida,
con la sua macchina, in tutte le mie
uscite in Italia e allestero. Le devo
infinita gratitudine e tanta stima,
che non mi facile esprimere ade-
guatamente. Sono certa per che
ABITARE IL CIELO
> 14.01.2015 Muhijuka Yalala Josephina-Charlotte
mamma di sr Veronique Matabazi
> 06.02.2015 Belladelli Lina
mamma di sr Marisa Bernini
> 09.03.2015 fratello laico Mario Guasti (Milano)
lei non pretende niente, dato che
ha voluto uscire nel silenzio dalla
sua lunga e generosa vita, tutta
donata al Signore e alla sua amata
famiglia religiosa. Infatti, ha voluto
che di lei non si dicesse niente du-
rante le esequie; ha voluto scom-
parire nel nulla. dobbligo per
che di lei si sappia che stata una
generosa e fedele Piccola Figlia,
da ricordare con gratitudine nella
storia della Congregazione.
Nata a Tabellano di Suzzara,
entrata in Congregazione allet
di 20 anni, nel 1940. Si manifest
subito persona molto determinata
nel cammino che le si presentava
davanti, sia come donna di fede
e di preghiera, che come persona
attiva e intelligente in ogni settore
in cui fu chiamata a servire. trascorsa tutta in un servizio umile
Fu presente come aiuto infermiera
nella Casa di Cura Monguidi negli
anni della guerra, poi come assi-
Riposo di Fontanelle, come aiuto
cuciniera in Via Po e come esperta
a tutto fare a Roma, dapprima
Piazza Trento e poi a Monteverde,
dal 1953 al 1971.
Durante la sua permanenza a
Roma, nel 1960, consegu la paten-
te di guida per poter condurre le
studenti alla scuola e per rendere
possibili tutti quei servizi che lo-
pera richiedeva senza dover ricor-
rere ad esterni. Fu la prima Piccola
Figlia a prendere la patente ed
esercit questo ufficio con tanta
competenza, che ci si meravigliava
non avesse mai incontrato pro-
blemi, soprattutto nella difficile
viabilit di Roma.
Oltre al suo ruolo sulle quattro
ruote, si dedicava al guardaroba,
alla lavanderia, alla riparazione
delle scarpe, ai problemi di elettri-
cit, alla pulizia della casa ecc. Nel
1971 lasci Roma e fu trasferita,
dapprima al Collegio Santa Maria
come economa e poi in Casa Ma-
dre. Fu qui che divenne lautista
ufficiale della Madre e della Vi-
caria e lo fece sempre con tanta
disponibilit, competenza e spirito
di sacrificio. Cess questo incarico
solo nel 2012, quando per let e il
lento avanzare di un tumore che si
andava gradatamente formando,
dovette vivere lultima tappa del-
la sua vita a Villa Chieppi, questa
volta senza poter servire come era
suo desiderio.
Si spense il 22 dicembre, con piena
consapevolezza del suo male, che
accett con serena adesione alla
volont di Dio e in piena coscienza
fino allultimo.
PICCOLE FIGLIE 8 FEB.-APR. 2015
SR ANNA GAMBARELLI
Castellarano (RE) 15.02.1922
> Parma 27.12.2014
Aveva 15 anni sr Anna, quando
entrata in Congregazione assie-
me alla sorella Gelmina, che lha
preceduta nella Patria nel 1978.
La sua lunga vita di consacrata
e prezioso, per le consorelle e per
quanti, in qualche modo, potevano
usufruirne.
Era intelligente e volitiva, per
questo dopo la scuola media le fu
prospettato il proseguimento degli
studi, ma non si sent di accettare.
Fin dal tempo della formazione,
fu quindi avviata a quelle attivi-
t che le erano congeniali e che
lavrebbero vista protagonista per
tutta la vita: lavori di cucito, ma-
glieria, ricamo, lavanderia, scuola
di lavoro, assistenza alle probande
in Casa Madre. Nellottobre del
1962, lobbedienza la destin a
svolgere le sue preziose mansioni
domestiche a servizio delle sorelle
e della scuola, che prese il via a
Roma - Monteverde. Vi rimase per
ben 47 anni, durante i quali la sua
presenza silenziosa, generosa e
preziosa, diede soccorso attento e
indispensabile alle consorelle, che
dovevano far nascere la presti-
giosa attivit educativa dellAnna
Micheli.
Donna di fede adamantina, tro-
vava nella preghiera la forza di
affrontare il sacrificio e di essere
generosamente disponibile ad ogni
necessit delle sorelle. Di carattere
volitivo e piuttosto scrupolosa, era
esigente con se stessa, e talvolta
anche con gli altri, per amore di
quella seriet nel compimento del
dovere, che non doveva conoscere
tentennamenti.
Nel 2009, a motivo dellet e del-
la salute, lasci la sua Roma, con
nostalgia, ma anche con gratitu-
dine, e termin la sua corsa a Villa
Chieppi. Anche lei, come tante
nostre sorelle, ha saputo vivere
con coerenza la sua vocazione di
Piccola per amore, ed ora la pen-
siamo felice nella Patria.