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1 Giornali disseminano le idee ¢ formano le ment, Agestne Cig ie vivere Come maria Dh vere come Maria: un canto ripetuto spesso; un desiderio espresso a fior di labbra, tanto @ impegnativo. Don Agostino Chieppi voleva che le piccole figlie fossero Vpiccole Mariep e ha chiesto loro di portare nel mondo il fuoco dell amore per Lei. Per raggiungere l'obiettivo, ci sono alcuni strumenti o ap- puntamenti del cuore. Uno di loro @ il mese di maggio. La devozione popolare ha dedicato a Maria questo mese. Recentemente Papa Benedetto ha ricordato che, nel nostro emisfero, esso "é amato per la primavera avanzata con tante e svariate fioriture", e che “per la Li- turgia, maggio appartiene sempre al Tempo di il tempo dell” svelarsi del mistero di Cristo nella luce della Risurrezione e della fede pasquale; ed & il tempo dell’attesa dello Spirito Santo, che scese con potenza sulla Chiesa nascen- te a Pentecoste, Ad entrambi questi contesti, quello “naturale” e quello liturgico, si intona bene la tradizione della Chiesa di dedicare i mese di maggio alla Vergine Maria”. Appare quindi “naturale e liturgico” il nostro affidarci a Lei: " il fiore pill bello sbocciato dalla creazione, la “rosa” apparsa nella pienezza del tempo, quando Dio, mandando il suo Figlio, ha donato al mondo una nuova pri- 2s eta mavera. Ed @ al tempo stesso Une protagonista, umile e discreta, BHOCNOTE yy Gel prim pass! della Comunits = cristiana”. a Ge canonetacae |! Pontefice richiama la nostra 6-7 Asso devozione mariana a ritornare B nncnorss alle sue sorgenti pitt pure, Senda quelle trinitarie, come gia inse- ‘tae ido gnava a fare alle prime piccole tila bata figlie il loro (e nostro) Padre Fondatore. Egli invitava a guardare la Vergine -Madre come “capolavoro della sa- pienza di Dio” in cui “ha la- vorato il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo”. E ancora: “Maria: una figlia secondo lOnnipotenza e il cuore dell'Eterno Padre; una sposa degna dell'amore di un Eterno Sposo; una madre degna della tenerezza d'un Eterno Figlio; una creatura pienamente formidabile, un‘opera degna di Dio” Creatura “formidabile"! & questo non come frutto di scelte eclatanti, ma come docile adesione alla Paro! di cui si dichiara serva: "per questo Dio Padre I'ha amata @ in Lei ha preso dimora la Santissima Trinita". Formi- dabile questo dimorare di Dio in Maria, per la sua ac- coglienza alla Parola, Formi- dabile una devozione ma- riana che si fa accoglienza della stessa Parola che in noi = come in Lei - verra risusci- tata alla memoria dall'azione dello Spirito Santo. Per que- sto, invita il Papa: “come non pensare a Maria, che nel suo cuore, tempio dello Spirito, meditava e interpretava fedelmente tutto cid che il suo Figlio diceva e faceva? In questo modo, gia prima e soprattutto dopo la Pasqua, la Madre di Gestié diventata anche la Madre e il modelo della Chiesa” . Pero rte Serres POMERIGGIO DI FRATERNITA’ See OER) pee ce UTC ry RUT Ue Le peer et ho una Della NOTIZIAz io tho DX] on tants tempo fa, il primo giorno di primavera, di questo anno di grazia, quando la natura prende vita, 1 fiori si aprono con i lo- +0 color st. Paola, pic- lia dei Sacri Cuori di Gest e Maria, hha celebrato il ricordo della sua adesione a Dio, dopo 25 anni di vita consacrata, donata a fratell Una suora, Una vita. La testimonianza di un incontro, 'annuncio visibile e pal= pabile della Buona Notizia. Il Vangelo letto, riletto, pregato, assaporato, non @ solo libro scritto, ma libro dipinto sul volto, carico di gicia e luminosita, II Signore Gest ’ha incontrato e reso Visibile nella freschezza e nell'en- tusiasmo dell'nizio, nel cammino fatto con amore e passione, entrando, con tenerezza e simpatia, nel cuore di tan- te persone. Grazie di questo “si” ripetuto nella vi- ta di ogni giorno, perché Cristo dopo averlo "visto" lo hai amato e sei stata con lui, anche per nai La fedelta quotidiana ¢ la risposta al Suo sguardo d'amore, al “fuoco divorante” che coinvolge il cuore e i venta sorriso sulle labbra, luce che brr la negli occhi e rischiara le tenebre, che incatenano l'esistenza di tanti fratelli e per loro accendi la speranza di una vita vera La vita consacrata, come la tua, @ un dono che Dio mette a fianco dei fratel- li, @ vocazione a cercare Dio anche "a tentoni per poterlo incontrare”, @ il cercare silenzioso, umile e rispettoso di un Dio che si propone continua- mente, ma vuole essere toccato con le mani La vita donata a Dio e ai fratelli & amore edificato per sempre nei ciel, dove la fedelta @ resa stabile, perché Dio dice, anche oggi, “conserver’ sem- pre il mio amore e la mia alleanza sara fedele” (5188). La vita vissuta cosi @ ‘estimonianza di Rela- zione, di Presenza, Incontro. Relazione con Dio e con Fumanita Presenza di un Dio che chiama tutti, con "una vocazione santa", a stare dove si vive, si fa- tica, si camming. In- contro con la Buona Terra, che non re- stituisce i semi piantati, ma il frutto maturato al sole della Grazia Cara sr Paola, ravviava il dono di Dio che é in te, perché una grande gioia non si pud tenere per sé, bisogna tra- PT incontrato Domenic Gtr pf smetterla con le parole e con a vita, Sparare attorno a sé la luce di Cristo, i miracolo dell'amore che tutti ascol- tano e capiscono, Uhai incontrato! “Pedala”, e avanti per altri 25, 25... anni di fedelta e di appartenenza. La luce della fedelta di Dio, " che non annulla mai il suo amore", sia voce che chiama, aiuta a capire e vedere Vergine Maria, Madre della Chiesa, cu- stodisci con tenerezza ogni piccolo ‘germoglio di vocazione; possa divenire albero rigoglioso, carico di frutti per il bene della chiesa e dell'intera umani ta, Amen, 7 un NOME, una DOUtique, un ViAggiO una ragazza... che ha trovato nella poesia un, ‘mezzo per raccontare € raccontarsie a suo nome @ stato istituito jo per gli al- Tievi delle scuole medie della citta di Potenza e Provincia. Quest'anno il tema era il sogno! Un premio per raccogliere l'eredita di una ragazza straordinaria nella sempli- ita, testimone di un dialogo sereno e appassionato con la vita, nonostante la grave malattia e i seri problemi che Favevano costretta a lasciare la casa do- ve viveva con la mamma, un malattia che aveva segnato duramente Vinfanzia e V'adolescenza, finché ha tro- vato un posto sicuro nella Casa Fami- glia "Stella del mattino” di Potenza. Betty ha affrontato la vita con passio- tne non lasciando appassire i suoi desi deri, vivendo da protagonista la sua ages Waves ot breve vita ma una op- Portunita per iragazzi di trovare un modo di Sr Liliana Baraldi @ stata invitata alla pre- miazione e ha raccon- tato due episodi della vita di Betty molto toccanti. Pochi giorni prima del ricovero (che sarebbe Stato ultimo), con sr Liliana Betty ppassata davanti ad una boutique dove le ragazze pit grandi della casa scelgo- rno per i grandi avvenimenti il vestito ei *Sogni. € Betty estasiatasi era fer- mata incantata a guardare un comple- to dove il colore rosa faceva da padro- re...con gli occhi aveva espresso tutto. Dopo poco tempo, quando sr Liliana aveva capito che ormai mancava poco, € corsa a prendere quel vestito, perché per Fuktimo viaggio doveva essere ele- gante come lei aveva sempre desidera- > La mattina del Venerdi Santo 1865 (14 aprile) nell’ora in cui la chiesa commemora la Morte del Signore, ¢ le ‘anime sentono come intemamente rinnovarsi ed infondersi nuovo fuoco di vita spirituale, cinque Pie Donne, dopo le fanzioni ritual, si sono date convegno e, col cuore aperto ¢ con tutta V'anima, a capo il degnissimo Sacerdote don Agostino, in quella medesima Chiesa di San Rocco, in quel solenne silenzio, senza nessun testimonio, senza che anima vviva ne abbia un sentore, innanzi al Tabemacolo Santo, che tanti voti¢ tante loro preci ha gia raccolto e che infonde ‘una sicurezza, la quale fa meravigliaa loro stessi, quelle cingue Pie Donne fanno un patto, in poverta ed in castta, di raccogliers in pia associazione, per ora non di comunita, ¢ giurano di mantenere la loro parola agli scopi dell ubbidienza ‘4 Colui, che ormai non soltanto avra le cure per le loro anime ¢ della loro organizzazione, ma ne assumeri la vera € propria paterniti il Nome dolce di Padre. (G. PARMA, Vite di Mons. Agostino Chieppi, Parma 1923) > to: un sogno divenuto realta per un mondo pit bello. Una cosa é vedere, un‘altra @ guarda- re, un’altra ancora @ osservare con at- ‘tenzione; solo chi ama riesce a osser- vare le cose nascoste. altro episodio... una poesia scritta a uattro mani, quattro occhi e due cuori. “Dove sei mamma quando mi concepi- Dove sei quando pensi di distarti di Dove sei quando sono in difficolta e ho bisogno di te? Perché qualcosa é mancato? Mi sei mancata tu." Viene da pensare ad una frase del fon- datore delle Piccole Figlie, Agostino Chieppi: “io non spero pit nulla se non per mezzo di Maria” . Forse & questo il segreto delle Piccole Figlie che abitano in questa Casa Fa- miglia: che i sogni di queste ragazze camminano nella quotidianita, che i loro sogni non abbiano date di sca- denza, che possano sempre vedere il mondo pili bello per ogni sogno di- venuto realta, che credano sempre che la felicita sia un sogno comune a fut . PUY ata una Storia a Color Scuola per l’infanzia di Limana (BL) nol, tanto pili ai bambini che dico- ne “ierie domani", senza cogliere To spessore di quanto & passato © di quanto verra, Eppure ai bambini piace ll racconto ed entran, com i raccontare, in tempi remoti che di- engono a loro present! Cosi don Agostino e Anna Micheli ed Eugenia son diventat amici dei bimbi-della Scuola per Vinfanzia di Limana;e li hanno vestiti cof colori pia belli e con gli abiti piu vicini lla loro esperienza. Hanno colto il messaggio: “Far brillare il sorriso fulla fronte” insegnava don Ago- Sino, e ripeteva spesso alle sue suore: "Non siate mai stanche, mai annoiate, mai indifferenti!” Ea I= vello educativa, il Fondatore inse- gnava: *La chiave del cuore é la Bonta, la dolcezza, amore». La Maestra nella scuola deve usare “ih molta dolcezza, farsi piccola coi piccoli ... avere una pazienza inalterabile” | Piccoli di Limana hanno lett gli insegnamenti di don Chieppi nella storia dei 145 anni che, di piccola figlia in piccola figlia, & giunta fi- no a loro che I'hanno potuta rac- contare con i colori della gioia e della simpatia . eco nt ewe je 1964 “La Congregazione - se Dio Lassiter’ - non dovra limitarsi a poche case, ma é destinata 4 diffondersi in tutto il mondo”, Cosi pensava e scriveva don Agostino Chieppi, il Fondatore. Questo intenso desi- derio, passato di cuore in cuore, hha alimen- tato la volonti, di porsi a servizio di tuti, di generazioni di piccole fgke. i Anche Madre Eugenia Picco {a santamente provocata da mons, Confort, fondatore dei missionari saveriani, perché lasciasse che alcune sorelle partissero per la lontana Cina ‘Ma non era ancora tempo, Si doveva atten dere che scoccasse l'ora di Dio, E questa vvenne, con appello di Papa Giovanni XXI- Il che, rivolto alle superiore generali affermd: “Si trata di congiungere le rante ‘energie della Chiesa per convogliarle con sempre maggior efficacia verso gli ampi ‘orizzonti che in quelle terre (America latina) si aprono al loro beneficoinflusso. E’ neces sario Vinvio di personale. Il terreno @ vasto « impegnativo, e occome layorare con cuore di apostoli, che preparano nel sacrificio il raccolto alle generazioni venture...” Cosi le piccole figle associarono la loro azione apostolca ¢ la loro cooperazione missioaria ‘a quella di tante altee Religiose, Le prime {quattro sorelle partirono il 4 aprile 1961. Prima meta Rancagua, nella grande opera dei padri guanelliani all Hoger de nines, che accoglieva un centinaio di ragsazi abbando- nati. Poi nella capitale, Santiago, in una delle tante exes catoleae com oltze seicento aluane. II Cile é diventato la loro patria di lezione dove hanno continuato, a donarsi, come il Fondatore, con cuore di Padre, auspicava e prevedeva. ONE COME UNA SCINTILLA Epfisre rites ann ton po he cose nelle tasche e nelle vali: aie, ma con cuore pleno di un solo desiderio: PORTARE OVUNQUE IL VANGELO, stimolate dale parole del nostro fondatore, Agostino Chieppi “La nelle pia remote terre la Chiesa invia continuamente le ue valorose Inlze per combattere le battogle del Signore che fanno in quelle remote terre. 331 hanno udlto il grigo di Gest isto: Andate, ammaestrate tut te le gent diffondete il mio regno. “Amate oi la Chiesa? questo spose di esd Crist, la Chiesa la madre vost, fa chiesa la nostra speranza? ‘Allora voi non potetericusarv dl pre Stare soccorso ai nost fate lontan, ai autara tutto vostro potere, anche Que. Noi estendiamo fa gloria di bo, moltipchiamo gif adoratoridel'On- ripotente. No! factiamos che sempre pila concscute, amata che dopper tutto canti Osanna! e a terra diven- ga somigliante ol Cielo. Non v sta 9 uore la gloria di Dio?” E cos, siamo arrivate rspondendo ale Fichieste della Chiesa, dopo un lungo iagglo in nave, in Cle, questa terra Sconesciuta e nascosta, al confini del mondo, con la certezza del signore "io sar con vo andate e annuncate 11 Vangel fine ai confini del mondo *Sentivo nel core la ertezza che la inia pitcale comunit sarebbe cresche ta, come un grande albera, e tant i dvrebbero trevato aiuto, £73 solo un Sogno?” No, don Agostino. Non eva Selo un sogne tuo. rail sogn ai Dio, E siamo verte a portare la tenerevza Gitut per tutti quel che lo cercano, che soffrono, ce cescone, ma siamo state arichite anche dallincontro on Ta gente e confermate nel dono che abbiamo ricevuto dallo Spite e che fue ha lasciato. In questa terra profondamente maria ita, fedel alle nostre origin di essere Te ultime nella Chiesa, abbiama inco- mmincato a dffondere ramore ela mi sericordia, alutando | pil piccall relFassistenza e nelPeducarione Cosi sono nati con pocchi mezsietan- te saciid, la scuola Madre Ana Cu. tenia eT’ Hogar di anzian’ Betania a Pudahuel. Oggi con Paluto ela olla borazione det lat la scucla offre une buona educazione a pid ile bary- bine e Hogar assiste una settantina NEGHZ ZUNE Pequeni di anziani che riposano con dignita, aspettando I'incontro definitivo con i Signore. A Puente Alto, siamo state stimolate dai bambini e mamme che cercavano affetto e orientamento per la loro vita e insieme a un gruppetto di laici é nata la Corporazione Regina della famiglia che sostiene oggi il pro- getto “Crescere” in questa terra allegra, con speranza, che sa affrontare le difficolta con ani- mo generoso e solidarieta troviamo un’eco alla nostra chiamata di diffon- dere l'amore... come una scintilla di fuoce che accende altri fuochi. INIZIO ANNO GIUBILARE DELLE PICCOLE FIGLIE IN CILE i: maggio scorso abbiamo dato inizio alla celebrazione del no- stro anno giubilare con una sentita Eucaristia presieduta dal Cardinale di Santiago, Mons. Francisco Javier Er- razuriz, Ci hanno accompagnato alcuni sacerdati, amici, parenti e persone rap- presentative dei nostri ambienti di ser- vizio: la Scuola Madre Ana Eugenia, Hogar di anziani Betania, il "Proyecto recer”, le parrocchie Santa Maria Ma- gdalena, di Puente Alto, e San Luis Beltran, di Pudahuel, che ci ha accolte. Nell'omilia il Cardinale si é servito delle letture per illustrare il nostro carisma. Ha ringraziato a nome della Chiesa di Santiago e del Cile per aver arrichito la nostra terra con la testimonianza del primato dell’ amore di Dio, amore confidenza nella Madonna, la picco- EDESTINATAA DIFFONDERS as Hijas en Chile sc dale Sora dl Ge lezza ¢ la fiducia nell’'amore provvi- dente del Padre. Alla fine della celebrazione abbiamo fatto il ringraziamento con questa pre- ghieta, scritta da Sr. Delfina Schianchi che, come Superiora generale, ha visi- ‘tato tante volte il Cile e ha accompa- gnato la crescita della comunita in ter- ra cilena: Signore Gesu, ihai chiamato 50 anni fa in questa terra benedetta per annunciare il tuo amore di predilezione verso i pili poveri Eravamo “piccole”, come ci vuole la nostra vocazione, ma con un ardente amore nel cuore. Gi siamo abbandonate al tuo volere, consapevoli dei nostri limit, @ Tu ci hai reso strumenti della tua Prowvidenza e partecipi delle meraviglie che hai operato per i pit bisognosi Credevamo di essere noi portatrici di gioia e di speranza € con infinita gratitudine abbiamo sperimentato che a ricevere eravamo proprio noi. Lo abbiamo sperimentato nell'educazione dei giovani, nell'assistenza dei poveri, degli ammalati e degli anziani e nella generosita dei benefattori E il dono pia grande é la chiamata, per alcune di noi, 2 far parte di questa Famiglia e del tuo progetto su di lei Grazie, Gest, e grazie a te, Maria, che ci avete guidato e sorretto. Continuate a seguirci perché non venga meno la nostra risposta @ perche altre giovani generose vi seguano in questo cammino. Amen! SOY DEL PAIS QUE CAE Y AL OTRO DIA SE LEVANTA “Sono del paese che cade e il gior- no seguente si rialza”, € il nome di tun gruppo di facebook nato dopo il terremoto dell’ 8,8 grado nella scala di Richter che, il 27 febbraio, ha scosso gran parte del paese (80% della popo- lazione) e lasciato circa due milioni di senza tetto. Il terremoto e posteriore ‘sunami ha fatto sparire paesi interi e buttato per terra buona parte della nostra storia, ha distrutto almeno 2500 scuole a vari ospedal La Chiesa non & stata meno colpita: 180% delle chiese delle zone terre- motate sono di- strutte oppure gravemente dan- negiate. Il terre- moto non @ solo un fatto che distrugge il patrimonio ma- teriale,lascia anche Una ferita spiritua- le: il dolore della storia personale e nazionale che viene spazzata via, Himpotenza davati ai bisogni infiniti e Urgenti che si aprono davanti ai nostri occhi, 'ansieta davanti alle continue scosse di assestamento della terra, Vincertezza di coloro che passaranno quest'inverno in condizioni tanto pre- carie Ma il terremoto ha liberato anche altre energie: quelle della fratellanza e della solidarieta. Dalla notte stessa del sisma molti si sono buttati a socorrere quelli che stavano peggio di loro. Oltre alle corganizzazioni publiche la Chiesa stes- sae molti privati si sono lanciati al soc- corso dei pid disaggiati. Si sono awiate campagne per distribuire acqua, cibo, vestiti, nel primo momento; poi per la costruzione di case di emergenza e la sistemazione delle scuole, perché bam- bini e ragazzi non perdessero l'anno scolastico, la ripresa delle font di lavo- Siamo in un processo lungo e, anche se la ricostruzione totale tardera anni, ‘ogni giorno si danno passi in pid per Ficostruire il nostro Cile ‘Anche noi, come piccola comunita in- serita nelle vicende della nostra patria, ron siamo rimaste ai margini della sof- ferenza dei nostri fratelli, Subito ci siamo chieste come aiutare i tanti bi- sognosi.Il2 marzo siamo andate a fare tun giro per la nostra zona, insieme a varie professoresse della scuola, per vedere la situazione delle famiglie del- le nostre allieve e portare loro un po' di acqua ed ali- menti. Grazie a Dio nel nostro settore i bisogni non erano cosi gravi, ma ab- biamo scoperto (0 riscoperto) Pesistenza di altri “terremotati", quelli da sempre: coloro che da anni vivono in situazioni infraumane, in case (se si possono chia- mare cosi) indegne di un essere uma- no, coloro che non sono riuscti a spez- zare ilcircolo della poverta ‘Come comunita abbiamo deciso di far- < solidali in vari aspetti, approffitando anche degli aiuti arrivati dalla Congre- gazione, da amici e conoscent italian. Abbiamo collaborato con una offerta alla Caritas nazionale, siamo andate a raccogliere alimenti per iterremotati, abbiamo offerto di quel che avevamo in casa per soccorrere alcune famigl abbiamo aiutato a riparare alcune case di famiglie povere dannegiate dal ter- remoto, portiamo alimenti per le fami glie pid bisognose. Abbiamo aiutato direttamente circa 60 famiglie, grazie anche all aiuto di tanti di voi, che leg- gete queste righe, "La speranza non delude, perché Vamore di Dio @ stato riversato nei no- stri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci stato dato” (Rom 5,1-5). Con ‘questa certezza continuiamo a lavorare, a pregare, a sperare, cercando di essere per i nostri fratelli quella piccola traccia che la Trinita lascia nella storia, come ci chiede la nostra Regola di Vita. = vunc-us. 2010 Il giorno 12 GIUGNO 2010, festa del S. Cuore di Maria e festa di tutta Associazione laicale a Novi (MO) ci sara "Aggregarione alla nostra Associazione laicale della sig.ra Simona Meani. Tati siamo invitati a condividere questo momento di gioia partecipando alla giomata a Novi o sentendosi vicini con Ia preghiera. ASSOCIAZIONE Un incontro Sono una volontarialaica di una scuola materna parrocchiale da ctca due II mio incontro con le suore fu per caso in una circostanza di bisogno. Fui lieta di dare il mio aiuto, precisai subito che non frequentavo la chiesa. La Superiora, Suor Angela Spadari , mi disse che non era un problema, ma sentii questa frase pronunciata sottovoce:" Diamo tempo al tempo..." Cosi con molta pazienza mi coinvolge nella preghiera e non da sola Mi dissero che era l'anno della Visita Canonico e che veniva a far visita la Madre Generale Sr Alba e la Vicaria Sr Leonella, Pensavo di trovarmi di fronte a delle suore pompose! e temevo che non sarei stata a mio agio. Quando ho avuto l'incontro @ stata una cosa bellissima e ho appurato quanta umilta,bonta e ricchezza di donazione hanno le Piccole Figlie verso SIMONA MEANI una nuova vocazione per l'associazione lai delle piccole figlie le ja vocazione di sorella Nasce dalla vicinanza delle piccole fi- glie con cui lavoro nella scuola materna da oltre vent’anni. Ho avuto modo di conoscere concretamente il loro cari- sma nella quotidianita ed é nato in me il desiderio di penetrare nella loro 5 ritualita e di arrichirmi delle cose di Dio, Sono stata poi incoraggiata a par- tecipare agli incontri dell’Associazione laicale eli ho trovato la carica spirituale per vivere il Vangelo con pi impegno @ consapevolezza. Cosa provi nel tuo cuore nella atte- sa dell'aggregazione? Rispondo con tre parole: gicia, fiducia timore. Gioia per il mio si alla chia- mata del Signore; timore perché ho tanti limiti; fiducia nel Signore perché sara Lui a condurmi per mano e nella Madonna, la mia Mamma del cielo. I nostro carisma da so- L’ amore al S. Cuore di Gesti e di Maria, che permette a voi suore di amare to- talmente gli altri e di farvi dono, la preghiera, la semplicita, 'accoglienza, la parola incoraggiante,|"umilta.a gioia ¢ la serenita anche nelle difficoita sono forza quotidiana per mettermi a servizio degli altri. . Simona tute le persone. E stato un incontro di pochi giori, ma che valgono una vita Carissime @ stato un piacere avervi conosciuto e di vero cuore vi auguro tanta salute tanto bene. la carita 4 aritas in Veritate” é I'ultima Enciclica del Papa, che ha fai to da sfondo alle due giornate di spi tualita dell'Associazione laicale, te- nutesi a Roma il 6 e 7 marzo scorsi. Benedetto XVI scrive il documento nel 40esimo anniversario della “Popu- lorum progressio” di Paolo VI, sulla questione sociale e per dirci qualcosa, in questo momento di grave crisi che Maria Luisa Camurri nella Verita Mara Reraia Pane investe il sistema socio-economico mondiale. Egli dice che “I'amore che ci viene da Dio, “caritas”, é la forza che spinge le persone a realizzare la giustizia e la pace, dunque amore e verita vanno a braccetto e sono il pro- getto di vita che Dio stesso prepara per noi, la via maestra da percorrere. Essi (amore e verita) hanno il volto umano di Gesu”. > Don Franco Perazzolo, che in queste due giorna ci ha aiutato a riflettere, spiega che, I’Enciclica @ una lettura della storia umana, alla luce del Van: gelo. II messaggio che risuona spesso @ questo: mettere al centro dell’economia, 'uomo. Essa non deve essere considerata solo una scienza di numeri, ma una scienza umana, in virti degli influssi diretti che ha sull'uomo. Per pensare ad un‘economia “amica dell’uomo”, che tenga conto cio@, dello sviluppo umano sotto ogni aspetto, le parole chiave che attraversano Menciclica, sono: persona, etica, dono e spe- ranza, La persona deve essere al centro dell'economia e per sciogliere i nodi che affliggono la societa, ciascuno nel proprio ambito, é chiamato a fare qualcosa, perché solo con la carita illuminata dalla ragione e dalla fede, si possone conseguire obiettivi di svi luppo umanizzanti. Ogni persona, credente 0 non credente, nel suo agi re, risponde ad una legge naturale. I bene comune deve stare a cuore a tutti, ma il cristiano ha una re- itt maggiore: Conoscere Cristo, l'uomo pertetto, il modello da imitare. Lreconomia ha bisogno di etiea, cio® di regole da rispettare perché tutto funzioni correttamente. II legame tra economia e persona é il done, la gra- ‘tuita_perché la logica del dono non iT raggiungimento di fini egoistci pri- vati, ma il dare per dare. L’economia poi, offre una speranza, aprire gli occhi su tutti coloro che, a costo del proprio interesse, si sentono respon- sabili per tutti e si sforzano di seguire un‘economia amica dell'uomo, com- battendo le piccole ingiustizie, quoti- dianamente. Al termine della relazione di Don Franco Perazzolo, come associat laci, abbiamo risposto, nei gruppi di lavo- ro, ad alcune domande riguardanti i concetti da lui sottolineati. II giorno Sr Ester Calzi ha compiuto 104 anni! Una vita che trasuda Ia gioia del vangelo, sminuzzato nelle briciole di un pane quotidia- namente condiviso, nel servizio, nella preghiera, nel silenzio, Una vita che deve continuare, perché, dice sr Ester: “lo devo vivere per pregare sper la Congregazione ¢ per la mia famiglia”. Una vita per pregare e una preghiera che fa vivere grazie del tuo segreto, sx Ester! “Caritas in veritate” Roma 6 ¢ 7 marzo 2010 dopo, 7 marzo, sono state esposte, dai responsabili dei gruppi, le rifles- sioni. La cosa importante che € emer sa @, che noi, in quanto laici impegna- ti, dobbiamo prendere in mano la situazione, ravvivando la carita e fa- cendoci guidare dalla verita, per ricer- care e realizzare il bene di tutti (bene comune). Perché sia possibile tutto questo, é necessario poi, che ciascuno, nel suo piccolo, agisca secondo giusti- 2ia e verita perché solo cambiando, in primo luogo noi stessi, la societa di Cui siamo parte, potra essere diversa e migliore. Chiediamo sempre, al Si- snore, da cui proviene ogni dono, che illumini ogni scelta che siamo chiama- tia fare e che ci faccia prendere co- scienza della carita nella verita per essere veramente noi stessi, purificati da ogni ideologia ed interesse di pa te, un Oratorio Multietnico 1 gupp ae Sant'Angelo in Vado (PS). Tra le diverse proposte presenti all'interno dell'Oratorio San Francesco, il Centro diurno pomeridiano (consistente nell'attivita del dopo scuola)é una delle attivita che ricopre un ruolo portante ormai da qualche anno. Questo prezioso servizio, infatti, ha Visto la luce alcuni anni fa con suor Ida e, dopo il suo trasferimento, @ portato avanti con passione e dedi- Zione da suor Silvana. Grazie all'aiuto, alla disponibilita e buona volonta di Lea Maria Luzi, An- tonia Morelli e Gabriele Tombi (inse- gnanti in pensione che mettono a servizio i loro pomeriggi a titolo di volontariato), nonché di Elena Curzi, collaboratrice della cooperativa “Labirinto”, i bambini extracomuni: tari possono usufruire di questo ser- vizio. Attualmente sono 15, tra nige- riani, marocchini, albanesi, cinesi e rumeni che, nei pomeriggi di lunedi, mercoledi, giovedi e venerdi, dalle 14,30 alle 17.00 hanno la possibilita di trovare in ambienti dell'oratorio per loro appositamente predisposti Un aiuto nell'attivita di studio. Que- sto servizio, non dimentichiamolo, Carmen Ceresini Amoret sorela ica 25.022010 acquista una valore aggiunto in quanto viene svolto in collaborazio- ne con il Dirigente Scolastico del no- stro istituto comprensivo, la Prof.ssa Magda Dini, nel costante e costrutt vo colloquio con gli insegnanti dei fagazzi e con il patrocinio dell'am- ministrazione comunale. Considerando le difficolta che questi ragazzi incontrano con la nostra lin- gua e pili in generale con la nostra cultura, mediante I'incontro con i no- stri volontari ela possibilita di scam- bio - anche ludico - in ambient acco- glienti ed adatti a loro - il centro diurno pomeridiano risulta essere un'opportunita quasi unica per la lo- ro crescitae la loro integrazione. m= SeralaCugini Martini sorellalaleae mamma dis Lucia Martin #832010 MrMulena Bathame Charlotte ‘mamma di Chinogerva Nyarugeta st Alice 9 23.032010 i ringraziamo Signore per aver ricevuto in do- no una persona come Clara che, nella semplicita della sua vita, con la sua intelligenza e la sua creativita, ha saputo lasciare un segno profondo e indelebile in tutti coloro che grandi segni della tua pre- senza che ci hai lasciato; per lo sguardo benevolo ed’ am- mirato che costantemente posavi su di noi; per tutte le preghiere con cui hai ac- compagnato ogni momento della nostra vita; per i tuoi ha incontrato. In lei ognuno ——ClaraNatali_—__silenziricchi di comprensione dino’ ha potuto trovare: una sposa fedele e paziente; una madre immensamente amorevole, guida si- cura e luminosa; una nonna sempre presente e disponibile, pronta a qua- lunque sacrificio; un‘amica con cui dialogare e presso cui trovare confor- to nei moment di difficolta; e, infi ne, una persona vissuta in una di- mensione di costante e quotidiano affidamento nella volonta della Prov- videnza ara Nonna, tirivolgiamo un sempli- ce e sentito GRAZIE: per i piccoli e ele tue parole sempre inco- raggianti; per aver tenuto unita un‘intera famiglia; per aver assistito ai nostri primi vagiti e per aver con- diviso con noi il tuo ultimo respiro; per l'amore incommensurabile con cui ci hai cresciute e che continua a vivere in noi Ti possa raggiungere il nostro pitt ca- loroso abbraccio, con immenso affet- to, Alessandra e Liliana APPUNTAMENTI ALLA TENDA (ia Cima Palone Parma). Sono sta- 4i tanti in questo anno pastorale dai ragazzi agli adulti, passando per i giovani. Settimane comunita- rie per universitari e scout, cond videndo anche il segreto di una ri cerca vocazionale, che trova in Eugenia una testimone appetibile. Sempre, al centro, 'ascolto della Parola che da luce alla nostra sto- ria, Non potendo parlare di tutt, ricordiamo ultimo: un ritiro in preparazione alla Celebrazione della Prima Eucaristia. Anche la natura ci ha aiutato a meditare la parabola del Seminatore che, sen- za far calcoli, getta il suo seme in ‘ogni dove. Un consiglio delicato per tutti nol, “operatori pastorali" {anon far calcol, a lasciar fare alla speranza che conta sull'azione del- lo Spirito. Ei bambini hanno rispo- sta con gioia al Gioco del Semina- tore e sono divenuti, uccellio sassi ‘sole fino a comprendere che val la pena essere terreno buono: li Gest seminerd la sua presenza, co- me Parola e come Pane, che dara frutto per tutti .

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