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Oggigiorno un'Europa plurilingue una realt, ma abbiamo bisogno di pi sforzi e lavoro per
assicurare una vera integrazione linguistica e culturale tra i cittadini europei e coloro che
vivono nelle nazioni vicine.
Per promuovere lo studio di lingue e culture straniere, la Comunit Europea ha via via
pubblicato documenti molto importanti allo scopo di informare e dare consigli a coloro che
lavorano nel campo. La Commissione fornisce supporto finanziario ai progetti pi innovativi
ed interessanti che aiutino la promozione della diversit linguistica e culturale e incoraggino
l'apprendimento delle lingue straniere in Europa, seguendo una politica di trasparenza e
democrazia nell'educazione linguistica.
L'idea del progetto LIS (Language and Integration through Singing) appare in un momento in
cui cruciale promuovere il plurilinguismo nella comunicazione interculturale e l'integrazione
di tutti i cittadini europei. Il progetto vuole sviluppare un approccio didattico innovativo
nell'insegnamento della lingua straniera, facilitando sia l'integrazione dei migranti che la
comprensione interculturale incorporando le canzoni nelle classi di lingua.
Molti studiosi hanno sottolineato l'impatto positivo che le canzoni hanno sull'apprendimento in
genere ed in particolare sull'apprendimento delle lingue straniere.
Studi di psicologia motivazionale e dei metodi di insegnamento delle lingue (Rheinberg, 1997,
Titone 1976, Ciliberti 1994, Caon 2006, etc.) hanno sottolineato quanto sia utile per favorire
un apprendimento sicuro e duraturo la motivazione intrinseca, legata al piacere e alla
curiosit. Non con acquisizione senza motivazione, che si basa su piacere, bisogno e dovere.
Tutti gli insegnanti di lingua straniera sanno che il piacere la reazione abituale degli studenti
ad una canzone.
Da un punto di vista neuro-linguistico le canzoni sono estremamente utili all'apprendimento
della lingua dal momento che mettono in funzione tutti e due gli emisferi del nostro cervello,
esponendolo alla musica e alle parole nello stesso tempo e, ci, in modo globale ed analitico.
Tutti sappiamo quale grande influsso abbia la musica sul battito del cuore e sul ritmo
respiratorio, sul comportamento e le emozioni. Saul (The Bible, 1 Sam. 16-23) trov la pace
dell'animo grazie alla musica di Davide; Pitagora diceva che la musica aveva un influsso
risanatore; alcuni studi pi recenti hanno mostrato che la musica aiuta le piante a crescere
(se si tratta di musica classica, per a loro non piace la musica rock e appassiscono se sono
costrette a sentirla). Lozanov pensa che la musica ha effetti positivi e la usa in vari momenti
della lezione, dal momento che alcuni generi di musica aiutano la memorizzazione.
Oltre all'importanza dell'elemento musicale di per s, le canzoni sono utili nell'insegnamento
delle lingue straniere per la motivazione. Poich le canzoni sono legate alle emozioni (chi
non ha una sua canzone preferita o amata perch gli ricorda un momento o un sentimento
particolari?), esse aiutano la motivazione intrinseca, anche chiamata endogena o auto-diretta.
Per quanto riguarda l'acquisizione delle abilit linguistiche, i testi delle canzoni sono tra i
migliori per sviluppare l'abilit di ascolto.
Abitualmente, per quanto riguarda le quattro abilit di base, gli insegnanti privilegiano la
produzione orale come se l'apprendimento di una lingua significasse solo parlare. Allo stesso
modo, la maggior parte dei materiali in uso sono testi scritti (letteratura, articoli di giornale,
pubblicit, ecc.) perch li si trova facilmente e sono, apparentemente, pi utili.
Invece, stato dimostrato che il tempo che noi dedichiamo all'ascolto in un giorno pi del
doppio di quello che dedichiamo al parlare. E' stato anche provato che l'abilit di ascolto
acquisita un po' per volta e ha bisogno di un buon rapporto insegnante/allievo soprattutto
dove l'insegnate l'unica fonte da sfruttare per l'ascolto (Beretta M.- Gatti F., (1999) Abilit di
ascolto, Torino, Paravia Scriptorium; Santeusanio N. in Impact of the Tempus project
CD_JEP-16118-2001 on the Albanian Universities, Comodi A. et alii, (2006), Guerra,
Perugia).
L'uso didattico della canzone permette all'insegnante di operare sui processi consci ed
inconsci dell'individuo, di coinvolgere tutti gli studenti qualunque sia la loro personale forma di
intelligenza (Gardner H, Formae Mentis), di applicare una forma di didattica integrata che
metta in opera i due diversi modi di lavorare del cervello umano, di riattivare nello studente
competenze personali ed affettive pregresse, in poche parole, di insegnare 'divertendo'
(Costamagna L. (1990), Cantare l'italiano, Guerra, Perugia)
Dal punto di vista specificamente glottodidattico, si pu solo redigere un elenco, parziale,
delle possibilit e delle potenzialit che offre il testo della canzone. Esso permette, anzi
facilita:
l'apprendimento e memorizzazione di fonemi, lessico e strutture
morfosintattiche grazie all'ascolto ripetuto di un testo senza che si abbassi o si
perda la motivazione grazie ai diversi compiti che si possono assegnare.
un lavoro efficace sulla pronuncia grazie all'uso appropriato del ritmo nella canzone
(Costamagna L., (2000), Insegnare e imparare la fonetica, Torino, Paravia)
l'uso di stimoli multi-sensoriali, ad esempio, udito e vista (si pensi all'uso di un
video con l'esecuzione di una canzone)
il potenziamento delle abilit comunicative di base: a. ascolto b. parlato (nelle prove
di comprensione del testo ascoltato, nel cantare la canzone proposta) c. lettura del
testo trascritto d. riscrittura del testo; e le abilit comunicative integrate: commento,
riassunto, parafrasi, traduzione interregistro, ecc.
l'apprendimento attraverso il coinvolgimento di tutto il corpo, in particolare permette di
esercitare con attivit diverse l'apparato fonatorio, ma consente altres la
drammatizzazione del testo e del contesto.
l'uso del testo della canzone, della canzone d'autore in particolare ma non solo, a
tutti gli effetti l'uso di un testo letterario o poetico, con le sue figure retoriche, il lessico
specifico della letteratura e della poesia, i tratti soprasegmentari, ecc. Nella canzone
di oggi, in particolar modo, l'importanza del testo spesso predominante rispetto alla
piacevolezza della melodia perch esso diventato uno dei canali privilegiati per
trasmettere emozioni.
l'uso di una canzone per gli aspetti culturali contenuti in essa: civilt, storia,
geografia, usi e dei costumi di un Paese. Basti pensare a come si possa
organizzare un corso di civilt contemporanea utilizzando, con un criterio sincronico
quindi, canzoni sull'impegno politico, sulla societ, sulla donna, sull'amore, sul lavoro,
ecc.; si pensi ad un uso diacronico della canzone per insegnare la storia e la civilt
trascorsa di un Paese; si pensi ad un uso della canzone per osservare le
trasformazioni della lingua, degli usi, dei costumi e dei ruoli; si pensi all'uso delle
canzoni per presentare ed analizzare tratti dialettali; si pensi ad un uso tematico della
canzone: i giovani, l'amore, la natura, i figli, l'impegno politico; si pensi ad un uso di
'genere' della canzone: classica, melodica, rock, dance, hip hop, ecc.
l'uso di una canzone per un apprendimento autonomo di una lingua straniera;
Attraverso i testi delle canzoni e i video che le accompagnano, si pu conoscere un
paese straniero anche senza visitarlo. Quanti giovani in tutto il mondo, negli anni
sessanta in particolare, hanno imparato a conoscere l'Inghilterra e la lingua inglese
attraverso le canzoni dei Beatles e quante persone nel mondo che non hanno mai
visitato l'Italia, la vedono attraverso le parole di 'Nel blu dipinto di blu'?
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Gi negli anni 60 l'insegnamento della lingua era andato oltre la lezione di grammatica
tradizionale. I docenti di lingua straniera avevano scoperto quanto fossero essenziali i testi
nell'insegnamento di una lingua e li avevano messi al centro dell'unit didattica. Cominciarono
a basare il loro insegnamento sui contenuti piuttosto che su punti di grammatica, mai
tralasciando aspetti della civilt.
Tutti i materiali dopo gli anni 70 sono stati organizzati in Unit Didattiche basate su testi, sia
espressamente scritti che autentici.
Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (Common European Framework of
Reference for Languages): apprendimento, insegnamento, valutazione, da ora in avanti
chiamato Framework, pubblicato dal Consiglio d'Europa nella sua prima edizione del 1966
mette, in modo tassonomico, testi autentici al centro dell'insegnamento.
Quando insegnamento ed apprendimento vogliono raggiungere la competenza comunicativa,
il Framework considera il testo come l'unico vero collegamento tra il discente e la cultura che
una lingua esprime(Common European Framework of Reference for Languages: learning,
teaching, assessment, Strasbourg, 1996).
Il Framework prende in considerazione tipi abbastanza diversi di testo su cui organizzare
l'insegnamento perch solo testi autentici provenienti da vari contesti possono dare al
discente una comprensione completa di come la gente comunica all'interno di una Comunit.
Il Framework non presta grande attenzione alla considerazione che solo testi autentici
possono essere utili nell'insegnamento di una lingua straniera e della sua civilt. pu essere
utile ricordare l'etimologia latina della parola 'texta'. Deriva da 'textus' che anche all'origine
della parola 'texture' (paragonare all'Italiano 'tessuto'- stoffa) Cos come il 'tessuto' un
insieme complesso di fili e di disegni, un testo un ricco insieme di informazioni sul lessico e
la morfosintassi di una lingua e la civilt, che gli insegnanti di lingua dovrebbero usare e
sfruttare nel loro lavoro.
E' utile tenere a mente che il Framework non un documento didattico ma cambia il modo in
cui gli insegnanti di lingua lavorano; parte dall'assunto che l'insegnamento dovrebbe tendere
ad una competenza comunicativa attiva e vuole formare 'attori sociali', ci, gente capace
di agire con propriet linguistica all'interno di una cultura diversa dalla propria. I linguisti che
hanno scritto questo documento sono ben consapevoli che coloro i quali studiano una lingua
straniera appartengono a gruppi eterogenei: giovani che vanno a studiare all'estero, uomini
d'affari, turisti, lavoratori, persone anziane o senza titoli di studio che hanno bisogno di essere
motivati, ecc.
Queste idee ci portano a due fenomeni interessanti dal punto di vista dell'insegnamento. Il
primo il nostro andare oltre la struttura rigida dell'Unit Didattica verso uno schema di lavoro
pi flessibile. Il secondo la gran quantit di testi di varia natura a disposizione: narrativi,
descrittivi, prescrittivi, letterari, da film, media, teatro, libri, saggi, giornali, storia, pubblicit,
scienze, ecc.
Per di pi, andando oltre l'Unit didattica, il Framework incoraggia l'insegnante ad
organizzare il lavoro in maniera pi flessibile in modo da andare incontro ai bisogni di diversi
tipi di discenti per quanto riguarda et, competenze, esperienza interculturale, ecc. Cos, lo
schema di lavoro che prende il posto dell'unit didattica pu essere chiamato
Teaching/Learning Unit (TLU), che prende in considerazione la competenza dell'insegnante e
i bisogni del discente.
Lo schema della TLU stato gi delineato nella prima edizione del Framework e, senza
tradire i principi neuro-didattici che ispiravano l'Unit didattica, molto pi semplice.
I.fase: di approccio e viene prima del lavoro vero e proprio sul testo.
II.fase: manipolazione per capire come funziona il testo e studiarne le regole morfo-
sintattiche
III.fase: ritorno al testo per verificarne l'assimilazione e per estendersi ad aspetti della cultura
e della civilt.
I. Fase globale
Procedimenti integrati
1. Abbassamento del filtro affettivo
2. Costruzione della motivazione
3. Apprendimento culturale (entrare in contatto con una cultura diversa) (introducendo
uno o pi testi, possibilmente accompagnati da immagini, soprattutto se le didascalie si
riferiscono ai versi, al loro significato e al contesto culturale)
4. Avvicinamento al testo, renderne chiaro il significato, trarre informazioni dal testo
(parole chiavi, sinonimi, antonimi, espressioni idiomatiche, parole con effetto evocativo,
domande su chi, cosa, ecc. per favorire congetture e trarne informazioni. Un primo
ascolto senza alcun compito particolare)
Questi procedimenti si sviluppano durante le attivit di pre-ascolto
Alcuni dei modi possibili per preparare la classe all'ascolto di una canzone e per trarre
informazioni dalle conoscenze pregresse degli studenti, le loro congetture e aspettative sono:
Congetture: scrivere il titolo della canzone sulla lavagna, dividere gli studenti
in coppie, chiedere loro di indovinare il probabile contenuto e di scrivere le
loro congetture su un pezzo di carta. Gli studenti poi passano i loro foglietti al
gruppo alla loro sinistra e chiedono di leggere le ipotesi scritte. Poi i vari
gruppi discutono somiglianze e differenze nelle congetture fatte .
Uso di figure: Procurarsi una foto degli artisti e metterla sulla lavagna.
Chiedere agli studenti di inventare una storia sulle persone nella foto, oppure
procurarsi una immagine che si riferisca al contenuto della canzone. Gli
studenti, in gruppo o coppia, devono indovinare di che si tratta.
Retroterra: Portare in classe un breve testo con qualche informazione sul
cantante, se rilevante, l'origine della musica e il retroterra culturale della
canzone. Il testo pu essere usato per delle attivit oppure solo per creare lo
stato d'animo adatto per un successivo ascolto o per far s che gli studenti
pensino al soggetto di quella particolare canzone.
Cercare sinonimi e antonimi: scrivere un paio di parole sulla lavagna e
chiedere agli studenti di trovare i loro sinonimi /antonimi nella canzone.
Cercare omofoni, omografi, omonimi e manifestazioni tipiche di un
parlare veloce.
II. Analisi
Procedimenti integrati
1. Attivit iniziale: nella fase di pre-ascolto lo studente riceve un compito da eseguire
durante l'ascolto (Durante il secondo ascolto possono trascrivere aggettivi, verbi,
sostantivi, prendere nota di aspetti della civilt, disegnare le emozioni suggerite dalle
parole, trovare una parola o una situazione suggerita dalle parole, ecc.)
2. Manipolazione del testo (l'insegnante d il testo scritto che integrato in varie attivit,
come la lettura e l'ascolto, in modo da fissare suoni ed intonazioni; testi in cui scrivere
le parole mancanti, frasi in disordine da riordinare, volgere dal presente al passato,
passare dal maschile al femminile, trovare l'errore, ecc.)
3. Definizione di collegamenti consci: esercizi per favorire la riflessione sulla grammatica
La fase di Analisi legata alle cosiddette attivit da svolgere durante l'ascolto.
Alcuni suggerimenti su cosa far fare agli studenti durante l'ascolto:
Riempire i vuoti: lo si pu usare sia con i vocaboli che con la grammatica. Nel
caso che la canzone abbia dei versi semplici e ripetitivi, si possono togliere pi
parole. Se, invece, la canzone pi difficile, si toglieranno meno parole.
Avviene la stessa cosa per i vari livelli di conoscenze linguistiche: se la
canzone per i principianti, si tolgono poche parole; se il livello avanzato, se
ne tolgono di pi.
Strisce di carta: si pu tagliare il testo della canzone in tante strisce di carta e
organizzare una gara. Si divide la classe in due gruppi che devono rimettere i
versi nell'ordine giusto. Il gruppo che riordina i versi facendo meno errori dopo
il secondo ascolto (o anche dopo il primo a seconda del livello della classe) ha
un qualche premio.
Corrispondenze: questo tipo di attivit pu essere usato per far corrispondere
sinonimi, frasi, espressioni idiomatiche e loro significato, due met di alcune
parole, ecc.
III. Sintesi
Procedimenti integrati
1. Comprensione profonda: nuovo ascolto dei versi
2. Osservazioni socio-culturali e interculturali (l'insegnante favorisce la consapevolezza di
una cultura diversa grazie alla discussione, frasi utili, immagini, altri testi sullo stesso
argomento, ecc.)
In pratica la sintesi si ha quando l'insegnante coinvolge la classe in attivit successive
all'ascolto, il che spesso include il ritornare al testo e alla sua percezione, ma ad un nuovo
livello di comprensione. Quando si usano le canzoni in classe, queste attivit sono tanto
importanti quanto quelle delle due prime fasi. Qui di seguito ci sono dei suggerimenti su
come trarre beneficio da ci; che si sentito con gli studenti.
Discussione - scrivere le domande relative all'argomento della canzone sulla lavagna
e far discutere gli studenti in coppia o in piccolo gruppi. Oppure, cercare argomenti
utili per parlare o scrivere: c' un messaggio interessante, un tema o una storia che
gli studenti potrebbero discutere, spiegare, dibattere o su cui scrivere?
Giochi, quiz, parole crociate: costituiscono un ottimo modo per usare ulteriormente i
vocaboli e/o la grammatica insegnati
I problemi pi grossi che gli insegnanti devono risolvere quando usano le canzoni e i materiali
ad esse collegati la grammatica non-standard e l'immagine 'non seria' delle canzoni pop. E'
abbastanza probabile che la grammatica non ufficiale confonda lo studente in particolare nel
caso di alcune lingue del nostro progetto che possono essere considerate lingue non
largamente diffuse LWULT (less widely used and less widely taught). Dal momento che,
senza dubbio, non tutte le canzoni sono adatte ad uno sfruttamento in classe, gli insegnanti
devono mettere all'opera esperienze e abilit nello scegliere le canzoni perch questo il
primo passo nella creazione di materiali efficaci e di buona qualit.
Gli autori di questo manuale si sono concentrati nella stesura di una strategia in 10 punti per
fornire supporto agli insegnanti che vogliano creare il proprio materiale. Dal momento, per,
che gli stili di insegnamento e di apprendimento sono strettamente collegati alle
caratteristiche personali di docenti e discenti, questa guida vuole solo offrire un quadro
generale e non intende essere affatto prescrittiva.
Punto 1: CREARE UNA LISTA DI CANZONI (KARAOKE) NELLA LINGUA CHE SI INSEGNA.
Questo passo iniziale vuole solo aiutarvi ad entrare in contatto con le canzoni disponibili e a
farvi rendere conto di che cosa c' in quel mondo.