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febbraio 2017

Nella scrittura il problema non la mancanza di talento, ma


la mancanza di impegno.
Kent Haruf

focus
#analfabetismo #scuola #universit #scrittura #lettura #arte
#carta #digitale #manoscritti #blog #copertine #kentharuf

il racconto lanteprima
Claudio Lagomarsini Jenny John Burnside La natura dellamore Fazi

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Claudio Lagomarsini (1984) insegna
Filologia romanza a Siena e studia testi
italiani e francesi medievali. Ha scritto
racconti e un romanzo inedito, Lincauto
acquisto, che ha ricevuto una segnalazione
al Premio Calvino 2015-2016.

John Burnside (1955), poeta e narratore


scozzese, autore di Glister (Fazi) e del
memoir sul complicato rapporto col padre,
A Lie About My Father. Con la raccolta
di poesie Black Cat Bone ha vinto il
T.S. Eliot Prize nel 2011.

retabloid la rassegna stampa di Oblique


febbraio 2017

I copyright del racconto, degli articoli e delle foto


appartengono agli autori.
Foto di pag. 3 (Paper airplane): Alexandr Tikki.

Impaginazione e cura di Oblique Studio.

Leggiamo le vostre proposte: racconti, reportage,


poesie, pice.
Guardiamo le vostre proposte: fotografie, disegni,
illustrazioni.
Regolamento su oblique.it.
Segnalateci gli articoli meritevoli che ci sono
sfuggiti.
redazione@oblique.it

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retabloid febbraio 2017

Prova di scrittura delle


citazioni che non devono
spanciarsi troppo come
sembra invece che facciano
che nedici di ridurre un po
il corpo.

Claudio Lagomarsini

Jenny

Tutto iniziato con una gara di aeroplani di carta. larghe, meno veloce ma pi persistente. Su quei fo-
La casa della nonna era la cattedrale del tedio. Verso glietti di carta non lo sapevamo erano gi segnati
le cinque ci aveva lasciati soli. Lavevamo sentita che i nostri destini.
parlava al telefono, e verso la fine aveva detto: Da Non vinceva chi arrivava pi lontano o chi restava
ora in poi voglio essere protagonista della mia vita. pi a lungo in volo. Il verdetto era legato a un insie-
Aveva trovato una scusa qualsiasi e, prima di uscire, me di fattori ineffabili: bellezza del volo, traiettoria,
si era messa a posto la coscienza facendo leva sul atterraggio. Il vuoto normativo scatenava litigi che
nostro senso di responsabilit. Fate i bravi, eh ci finivano quasi sempre a calci nelle gambe.
disse mentre frugava nel divano. Cercava il teleco- Al primo turno, il mio Barone era caduto a picco. Al
mando. Sintonizz su Rete4 e ormai sulla soglia: secondo avevo pareggiato con qualche volteggio che
Anche te, Jenny. Ma Jenny non lascoltava, ad- sfruttava la brezza. Al terzo, altra vittoria mia: pla-
dormentata tra i cuscini. nata lentissima del Barone e atterraggio liscio. Il Jet
Casa della nonna aveva uno splendido balcone che era stato tradito da una corrente laterale che laveva
affacciava su un viale alberato. Da lass, oltre un cir- spinto fuori dal nostro campo visivo. Era una regola
colo di tennis, si vedeva una striscia di mare. Desta- invalsa: conta solo quel che si vede.
te, al culmine della noia, guardavo le partite fra no- Al lancio successivo iniziammo a litigare. Mentre
tai e commercialisti. il Barone virava verso destra, il Jet percorreva la sua
Dopo mezzora di tv ci mettemmo a giocare con retta collaudata. Ma allimprovviso fu abbattuto da
gli aeroplani di carta. Simone realizz il suo Jet un grosso gabbiano. Non so se luccello fosse cieco,
(forma a V, volo rapido, ali finemente pieghettate). vecchio o cosaltro. Per arriv a tutta velocit e cen-
Io preferivo il Barone Rosso, un velivolo dalle ali tr in pieno il Jet.

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Punto a me dissi sicuro. Simone prov a difendere Facciamo giocare anche lei.
il Jet: prima sostenne che il gabbiano era un elemen- Simone non capiva. Jenny, interpellata, sollev la
to esterno, che aveva invalidato il lancio. Ma anche testa, dopodich si stese di nuovo. Andai a rovista-
il vento un agente esterno obiettai , e anche un re nel mobile delle cianfrusaglie e trovai un vecchio
ramo di platano. Tent unaltra strada: il suo volo album di fogli A3. Per convincere Simone a parteci-
era stato pi bello del mio, un evento memorabile pare, gli chiesi di confezionare un Jet in grande scala.
nella storia degli aeroplani di carta. Come se il gab- Era il momento di svegliare Jenny. Quando la scos-
biano cieco fosse merito suo. si, apr gli occhi e mi guard interrogativa. Feci una
Cominciarono i calci nelle gambe. Lo feci piangere, smorfia buffa per tranquillizzarla e la portai al tavolo
si arrese. Con le tibie ammaccate ci dedicammo alla dove Simone stava dando le ultime rifiniture alle ali.
merenda. In frigo cerano un paio di barrette dieteti- Ma che vuoi fare? mi disse.
che, una tavoletta di Milka e uno yogurt. Intanto su Te lho detto, facciamo giocare anche lei.
Rete37 davano un episodio di Sampei. Era appena Jenny e Simone mi guardavano con la stessa aria
iniziato, e un vecchio parlava con Sampei delle pian- inebetita. Quando il Jet fu pronto, feci un lancio di
tagioni che sorgevano lungo un fiume infestato da un prova: ali robuste, bel volo rettilineo, leggerissima
mostro. Durante il raccolto delle rape, che venivano inclinazione a destra.
trasportate in citt su una strada che costeggiava il Simone non capiva ancora. Gli mostrai la posizione
in cui doveva reggermi laereo, allineai Jenny allasse
del velivolo e le feci girare del nastro adesivo intorno
Il suo volo era stato pi alla pancia. Ripetei una seconda cintura pi in alto.
Che casper vuoi fare? mi chiese impaurito. Si era
bello del mio, un evento inventato quella parola per proteggersi dalle sgridate.
memorabile nella storia La facciamo giocare con noi.
degli aeroplani di carta. Ma sei scemo?
Lo tranquillizzai: il Jet era un apparecchio affidabile.
Non glielavevo mai confessato prima, ma ammira-
fiume, molte foglie finivano in acqua, alimentando vo il volo sicuro del suo aereo. Ero quasi disposto a
il temibile Pesce Mangiaerba. Nel giro di poco era- tornare sui miei passi, riconsiderare lincidente, con-
vamo sazi di cioccolata e ipnotizzati da tutti quei di- cedergli il punto.
scorsi su rape e contadini giapponesi. Lepisodio fin Un po insospettito dai complimenti e dalla ritrat-
con la cattura avventurosa del pesce gigante. tazione, Simone mi aiut comunque ad assicura-
Eravamo a met della sigla di Sampei quando la mu- re la cintura. Jenny era pronta. Non capiva ma era
sica fin e cominci una televendita. Una signora vo- pronta. Si guardava intorno tranquilla, apatica come
leva convincerci a comprare una fascia per la cellulite. sempre. La presi in braccio, attento a non sgualcire
La regia indugiava sul suo volto vizzo per poi passare laeroplano. Andai sul balcone.
alle immagini di un sederone stretto nella fascia. Il tramonto era splendido: lontano, nella striscia blu,
La nonna non arrivava. il sole stava per inzupparsi nellacqua come un gros-
Rivincita? chiesi. Simone non ne aveva voglia. so, luminoso biscotto nel t delle cinque.
Stava iniziando un episodio di Wacky Races. Mi alzai Sta a guardare dissi.
e presi a ronzare intorno al divano, posseduto dalla Era giunta lora. Senza pensarci troppo spinsi Jen-
noia. ny. Cadde a piombo senza darci neppure la soddi-
Rivincita? Di,facciamo giocare anche Jenny. sfazione di una breve planata. Laereo si stacc a
Come Jenny? met della caduta e fece qualche volteggio, finendo

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Guarda che una volta ho fatto volare una formica!


Ho fatto una cabina col cappuccio di una penna, lho
attaccata col nastro e vooom, volava. Per Jenny abbiamo
fatto un aereo supermega, tipo grosso cos.

per atterrare poco lontano dalla proiezione verticale quei maledetti programmi. Noi ci eravamo messi
di Jenny. a giocare con Jenny sul balcone. La sfortuna aveva
Non ricordo esattamente che cosa facemmo, ma voluto che avessimo appena visto il cartone del cane
senzaltro Simone si lasci prendere dal panico. Io che vola.
ero calmissimo, quasi sollevato. Non ci rendevamo Ripensavo alla povera Jenny: forse quella pigrona de-
conto di cosa era stato quel volo: non avevamo an- pressa non meritava di morire in modo tanto avven-
cora sentito le storie dei fratellini minori persuasi di turoso. Ma sono ragionevolmente sicuro che il cuore
avere i superpoteri per planare dal quinto piano. le si ferm un centimetro oltre il balcone. Se ne aves-
Restammo cos per un po, finch non suonarono il se avuto il coraggio, si sarebbe lanciata da sola. Non
campanello. Era la nonna. Entr con un sacchetto sentivo un vero pentimento. La nonna parlava sem-
in mano. Ci bast guardarla in faccia per capire che pre dei suoi eczemi, dei peli che perdeva, di quanto
cosa trasportava. era pigra e noiosa. Credevo di averle fatto un favore,
Che cosa successo? Che cosa le avete fatto? ci in un certo senso.
chiese. Prima di tornare a casa, la mamma ci tenne qual-
Mi incaricai della difesa: Niente. Pensavamo che che minuto nel parcheggio per farci una simbolica
volasse. Labbiamo visto alla tv. Nei cartoni c un ramanzina. Poco dopo voltammo langolo e ci ritro-
cane che vola. vammo sul viale. La mamma tormentava la manopo-
Ma i cani non volano. Non volano mica! Non sono la dellautoradio per trovare una canzone che facesse
gatti, che Non volano, i cani! calmare Simone. Cercavo qualcosa da dire, era da
Guarda che una volta ho fatto volare una formi- unora che ci provavo.
ca! Ho fatto una cabina col cappuccio di una penna, Mentre ci allontanavamo in macchina, sentimmo
lho attaccata col nastro e vooom, volava. Per Jen- tutti e tre un rumore sordo, che super appena il
ny abbiamo fatto un aereo supermega, tipo grosso volume della radio. Ci scambiammo unocchiata, la
cos. Allargai le braccia. Cercavo altri argomenti, mamma fren, accost. Dopo aver guardato nello
ma le parole mi morivano in bocca. Balbettai qual- specchietto laterale, apr la portiera e ci disse di ri-
che sillaba. manere in macchina. Si incornici nel lunotto. Era
La nonna si afflosci nel divano e rimase a guardare sporco, si intuiva solo la sagoma. Spensi la radio. La
nel nulla. In quel momento mi sembrava solo sco- mamma guardava per terra, dietro una macchina.
raggiata, ma forse soppesava gi unidea. Passarono Perch lhai fatto, perch lhai fatto ripeteva, con le
diversi minuti, io volevo dire qualcosa. Finalmente mani nei capelli.
torn la mamma. Quando venne il momento delle Non ho mai saputo dove sia andata mia nonna quel
spiegazioni, la nonna fu impeccabile. Ci incener con pomeriggio, mentre noi giocavamo agli aeroplani e
lo sguardo e, tirando un sospiro, ammise che si era lei cercava il modo per diventare protagonista della
appisolata un momento, mentre noi guardavamo sua vita.

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retabloid febbraio 2017

Il racconto
Claudio Lagomarsini, Jenny 3

Gli articoli del mese
# Scrivere meno, scrivere meglio
Davide Piacenza, Studio, primo febbraio 2017 11
# Star Warhol
Dario Pappalardo, la Repubblica, 4 febbraio 2017 13
# Cosa leggono quelli che leggono per lavoro
Valentina Pigmei, pagina99, 5 febbraio 2017 17
# Aiuto, gli studenti universitari non sanno litaliano
Michele Bocci, la Repubblica, 5 febbraio 2017 20
# La grande fuga dai libri. Il 60% degli italiani non legge
Linda Laura Sabbadini, La Stampa, 5 febbraio 2017 22
# Ho guardato Bansky dipingere per me.
Fulvio Bufi, la Lettura del Corriere della Sera, 5 febbraio 2017 24
# Comprare libri per non leggerli
Anna Momigliano, Studio, 6 febbraio 2017 27
# Che succede ai libri se svaniscono i lettori
Annamaria Testa, Internazionale, 6 febbraio 2017 30
# Storia delle copertine
Giacomo Papi, il Post, 6 febbraio 2017 34
# La crisi del paese e di una lingua che non sappiamo pi parlare
Alba Sasso, il manifesto, 7 febbraio 2017 39
# vero, molti nostri studenti non conoscono litaliano ma la colpa anche delluniversit
Marco Rossi Doria, la Repubblica, 8 febbraio 2017 41
# Contro la letteratura insegnata senza libert
Alberto Fraccacreta, lUnit, 8 febbraio 2017 43

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# Litaliano non in declino
Raffaella De Santis, la Repubblica, 10 febbraio 2017 45
# Sylvia Plath: il richiamo fatale della perfezione
Mattia Mossali, doppiozero, 11 febbraio 2017 47
# Scrivo per combattere la malattia che mi uccide.
John Moore, tuttoLibri di La Stampa, 11 febbraio 2017 54
# Cathy Haruf: Eravamo io e Kent le due anime nella notte.
Antonello Guerrera, la Repubblica, 11 febbraio 2017 56
# Lettera di un professore
Francesco Piazzi, Robinson di la Repubblica, 12 febbraio 2017 59
# Disegnare la ribellione
Luca Valtorta, Robinson di la Repubblica, 12 febbraio 2017 61
# Il nostro piccolo genio che sognava Topolino
Anna Lombardi, Robinson di la Repubblica, 12 febbraio 2017 64
# Saper scrivere cos importante?
Claudio Giunta, Domenica di Il Sole 24 Ore, 12 febbraio 2017 67
# Quelli che mettono i libri in circolo
Simonetta Bitasi, Robinson di la Repubblica, 12 febbraio 2017 72
# Il segreto delleditoria nascosto nel metodo Pixar
Paolo Rumiz, la Repubblica, 15 febbraio 2017 74
# Malascrittura, di chi la colpa?
Gianni Oliva, il Fatto Quotidiano, 16 febbraio 2017 76
# Officina Italia. Manoscritti addio, meglio un blog
Raffaella De Santis, la Repubblica, 16 febbraio 2017 78
# Tolleranza sottozero per i nemici dellitaliano
Marina Valensise, Il Messaggero, 17 febbraio 2017 81
# Lamore mi ha bruciata ma non mi pento.
Bruno Ventavoli, tuttoLibri di La Stampa, 18 febbraio 2017 83

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Retabloid
retabloid febbraio 2017

# Sono uno dei seicento.


Mario Barenghi, doppiozero, 20 febbraio 2017 86
# Le mie poesie regalano il sollievo della commozione.
Anna Mangiarotti, Il Giorno, 21 febbraio 2017 89
# Carta vince
Marco Pacini, LEspresso, 26 febbraio 2017 91
# Quel senso profondo nella cellulosa
Sabina Minardi, LEspresso, 26 febbraio 2017 94
# Se la mano tocca, il cervello risponde
Francesca Sironi, LEspresso, 26 febbraio 2017 97
# Io sto con la professoressa
Lorenzo Tomasin, Domenica di Il Sole 24 Ore, 26 febbraio 2017 99
# Italiano per principianti
Francesco Sabatini, Robinson di la Repubblica, 26 febbraio 2017 102
# La lingua perduta dei miei studenti.
Stefano Bartezzaghi, Robinson di la Repubblica, 26 febbraio 2017 105

Gli sfuggiti
# Il 70% degli italiani analfabeta (legge, guarda, ascolta, ma non capisce)
Mimmo Cndito, La Stampa, 10 gennaio 2017 108
# Una forbita lingua di pattumiera
Claudio Giunta, Il di Il Sole 24 Ore, 18 gennaio 2017 110
# How to Escape the Slush Pile
Brandon Taylor, Electric Lit, 30 gennaio 2017 117

Lanteprima
John Burnside, La natura dellamore (Fazi) 120

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Davide Piacenza

Scrivere meno, scrivere meglio


Studio, primo febbraio 2017

Per The New York Times i giornalisti sprecano energie


in articoli irrilevanti per pubblico e inserzionisti:
il futuro dei media si gioca sulla qualit

Il gruppo 2020 non una banda di supereroi uscita esiste un valore aggiunto dimostrato per gli abbo-
dallultimo film Marvel, ma la commissione di sette nati, non ci sono giustificazioni per questo stato di
giornalisti incaricata dalla New York Times Com- cose. una perdita di tempo per i giornalisti, per i
pany di tracciare la rotta del futuro (prossimo) del redattori che si occupano della lavorazione del pez-
quotidiano pi influente del mondo. Servono pi ri- zo, per i copy editor, i photo editor e per tutti gli
cavi digitali, il mantra che qualunque editore del altri che complica il nostro lavoro di giornalisti.
2017 ripete e si sente ripetere da anni. Ma stavolta Le storie meno lette diThe Timessono articoli di
qualcosa cambiato, nel senso qualitativo. La via da aggiornamento che si innestano in filoni e storie gi
percorrere tutta nel titolo del documento diffu- battute senza aggiungere nulla di sostanziale, ha ri-
sodal comitato dei savi diThe Times: Journalism velato il gruppo. Ma quei pezzi sono anche quelli che
That Stands Apart, giornalismo fuori dallordinario, un abbonato pu trovare gratuitamente sullulti-
speciale, capace di fornire al lettore e allabbonato mo blog, forum o pagina facebook: a che serve de-
un motivo per sentirsi parte di qualcosa di rilevante dicargli tutto quel tempo? Daltronde, come recita il
e insostituibile; un giornalismo pensato, pianificato e documento, the Internet is brutal to mediocrity,
costruito per far parlare di s, e lasciare segni capaci di e per non essere mediocri bisogna necessariamente
andare oltre il cerchio espanso degli addetti ai lavori. puntare a essere straordinari. Certo, nessun giornali-
I tagli al bilancio, come sempre, sono allorizzonte: sta o editor persegue attivamente lo spreco di energie:
la contemporaneit del mercato mediatico uguale come ha notato Erik Wemple su The Washington
per tutti, anche per il quotidiano diretto da Dean Post, spesso si tratta di interventi che cercano di di-
Baquet, che dovr raddoppiare le sue entrate digi- ventare spunti per qualcosa di pi grande, note il cui
tal, raggiungendoottocento milioni di dollari lanno fine ultimo essere riprese o ribattute. Quando non
entro i prossimi tre anni. Ma la terapia ha delcon- ci riescono, per e si parla della maggior parte dei
trointuitivo: produrre meno, ma produrre meglio. casi, visti i numeri di produzione di The Times
Dedichiamo molte risorse a storie che vengono sono fallimenti assoluti.
lette da relativamente poche persone, si legge nella La nuova strategia del quotidiano americano par-
proposta di lavoro del gruppo 2020 a eccezione di te integrante di una tendenza pi ampia che sem-
settori di specifico interesse per lazienda o in cui bra interessare il settore media e che, ovviamente,

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orbita attorno alla pubblicit on line: dopo anni in Se internet crudele con la mediocrit, finora le fab-
cui la parola dordine del digital advertising stata briche di clic hanno dovuto ricorrervi, strette fra le
quantit, con reparti marketing e comunicazione richieste del mercato da una parte e le preoccupazio-
intenti a scegliere in base a numero di clic e pagine ni degli azionisti dallaltra. Ma, scrive Digiday, il
viste al mese, negli ultimi tempi lasse di rotazio- valore delle storie a buon mercato, scritte in fretta,
ne si sta lentamente spostando. Progetti editoriali in caduta libera. Il prezzo delle inserzioni sui siti
come The Ringer, il sito di sport e cultura pop di in declino da anni e i pubblicitari, dopo anni di
Bill Simmons, e i nuovi magazine The Outline e pretese di economie di scala, hanno iniziato a fo-
Axios offrono un modello di business del tutto di- calizzarsi sulle informazioni dettagliate disponibili
verso: pochi contenuti selezionati, curatissimi, con degli utenti di un determinato sito. Oggi a pesare
adv native nel senso proprio del termine magari maggiormente, per un media brand, la capacit di
visivamente ingombranti, ma mai fastidiose o inop- saper creare una comunit coesa e appassionata, o
portune e storie studiate per andare oltre laggre- quantomeno unita da certi interessi se non finan-
gazione e la riproposizione dei trending subjects del che dauna certa visione del mondo a cui le aziende
momento (per avere un utile metro di paragone, il possano parlare. Il giornalismo del futuro, per tutti
sito delDaily Mailpubblica milleduecento artico- questi motivi, potrebbe essere un giornalismo che
li e pi di seicento video ogni giorno). scrive molto meno.

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#arte #andywarhol #pittura #popart #factory #marilynmonroe #icona

Dario Pappalardo

Star Warhol
la Repubblica, 4 febbraio 2017

Dalle icone ortodosse amate dalla madre alle influenze


sul mercato. Cosa resta del profeta pop che giocava al
reality dellarte

Quando i periti di Sothebys entrano nel palazzo Lo so. Pochi minuti e, com ovvio, le mie cose non
newyorkese sulla Sessantaseiesima strada, al numero significheranno nulla. La sua opera diventata il
57, trovano di tutto. Busti di Napoleone, Franklin, futuro, invece. Perch Warhol ha dipinto i deside-
La Fayette, tappeti, arredi Settecento e Ottocento, ri del pubblico, coincidenti con i suoi. Ha preso le
scatole, parrucche, buste della spesa, trucchi, merce idee dalla strada, dalle persone che gli gravitavano
acquistata e mai aperta. Linventario dura due mesi. attorno. E quelle idee restano ancora, si autoalimen-
Ma di chi abitava quella casa, fino a poco prima, tano. I sogni di benessere promessi dalla pubblicit
fino alla morte del 22 febbraio 1987 esattamente del dopoguerra e il luccichio delle star di Hollywood
trentanni fa c una sola opera: un piccolo ritratto compongono la liturgia di una nuova religione che
di Mao. Perch tutto il lavoro di Andy Warhol, la si nutre della cultura popolare, portandola sullaltare
pi gigantesca macchina di produzione artistica del dellarte. Andy Warhol accorcia le distanze, diventa-
Novecento, fuori da quelle porte. nei musei, ne- te siderali dopo le avanguardie, tra lartista e la mas-
gli appartamenti dei collezionisti, nei caveau delle sa. Era come se avesse ricevuto lordine di far entrare
banche, nelle gallerie, ma anche, e soprattutto, nei quanto di pi ordinario offriva la produzione grafica
club, sulle riviste, tra gli scaffali degli adolescenti, allinterno del recinto sacro dellarte seria ha scritto
sulle copertine dei dischi e sulle magliette. Si riflette Arthur C. Danto, filosofo americano che pi di altri
sulle lenti degli occhiali da sole, nelle immagini dei ha interpretato la vita e lestetica del re della Pop Art.
video musicali mandati in loop dal canale Mtv, per- Ma chi era Andy Warhol? Sicuramente era Andrew
sino in un episodio del telefilm Love Boat, girato due Warhola, nato a Pittsburgh il 6 agosto 1928. Il padre
anni prima, nel 1985. Andrej, carpentiere e minatore, e la madre Julia, ca-
Andy Warhol apriscatole del Novecento, Walt salinga che realizza piccolo artigianato, sono immi-
Disney drogato (il copyright di James G. Ballard), grati cechi. Per la precisione ruteni cristiani bizan-
idiot savant della nostra epoca. Era un buffone tini dei Carpazi: lo stesso popolo descritto da Bram
americano, rappresenta linizio della fine della cul- Stoker in Dracula. Drella (Dracula + Cinderella,
tura occidentale dice Jean Clair. Le definizioni si Cenerentola) sar il soprannome di Andy alla Fac-
sprecano. Delle tante profezie di Andy Warhol, una tory. Julia Warhola per tutta la vita pregher davan-
sola non si avverata: La mia opera non ha futuro. ti alle icone, che le ricordano la chiesa dellinfanzia

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in Europa. E cos suo figlio. Il diavolo si nasconde Bonwit Teller, sulla Cinquantasettesima, lo stesso
nei dettagli. Il rapporto tra i due rimarr strettis- dove aveva esposto Dal. Lanno successivo realizza
simo. Ricorda Stephen Shore, lamico fotografo di i ritratti delle zuppe Campbell. Disposti su quattro
cui Phaidon ha da poco pubblicato la monografia file orizzontali costituite da otto dipinti, diventa-
Factory Andy Warhol: Non parlava mai di sua ma- no moderne iconostasi, che rimandano alla devo-
dre. Solo qualche accenno a indicare che lei faceva zione materna: il prodotto commerciale si tramuta
parte della sua vita, del tipo mi sono svegliato e ho in oggetto sacro. Cos come i personaggi dello star
trovato il televisore spento, quindi deve averlo spen- system. Prima di tutti, Marilyn, ritratta sempre nel
to mia madre. Mi parve sbalorditiva e struggente 1962 lanno in cui Monroe muore su fondo oro,
limmagine di Andy Warhol che, rientrato a tarda come le madonne bizantine. Con Liz e Jackie forma
notte da una serie di feste, aveva acceso il televisore lideale trinit femminile della Pop Art. I volti sono
e pianto fino a crollare sfinito davanti a un film con replicati allinfinito con il procedimento della seri-
Priscilla Lane (attrice degli anni Trenta-Quaranta, grafia: la riproduzione, nellestetica di Warhol, che
Ndr), e sua madre era entrata a spegnerlo. rovescia la teoria di Walter Benjamin, diventa un
Linfanzia quella di un bambino malaticcio e divo- valore. Jeff Koons e Damien Hirst attingeranno a
ratore di storie sui rotocalchi; ama i film della War- piene mani. E cos Ai Weiwei con i suoi ritratti fatti
ner Bros., Bugs Bunny, Tom & Jerry. Si fa spedire di mattoncini Lego e virati in colori diversi.

Ci che rende bello un dipinto come viene usato il colore,


ma non capisco invece come le donne usino il trucco. Copre
anche le labbra, ed cos pesante. Il rossetto e il trucco
e la cipria e il fondotinta. E i gioielli. Tutto cos pesante.

un ritratto autografato da Shirley Temple. Ma, pi di


tutto, lalbino come lo soprannominano a scuola
vuole studiare pittura e diventare popolare tra i co-
etanei. Succeder al Carnegie Institute of Techno-
logy. Poi Andrew abbandona Pittsburgh per New
York, dove nel 1948 porta la sua cartella di disegni
nelle redazioni delle riviste. Negli uffici di Theater
Arts vede la foto di un giovane scrittore biondo che
ha appena pubblicato Altre voci, altre stanze. La vuo-
le a tutti i costi. Truman Capote sostituisce Shirley
Temple nel pantheon personale. Warhola cresciu-
to e si fa chiamare Warhol. Lexploit si avvicina: col-
labora con The New Yorker e Harpers Bazaar,
agenzie di pubblicit, case editrici. La prima mostra
importante apre nel 1961: Advertisement un mon-
taggio di immagini pubblicitarie in bianco e nero
che si affacciano dalla vetrina del grande magazzino

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retabloid febbraio 2017

Rda Getty Images

Il capolavoro di Andy Warhol, per, non una singo- dellincoronazione di Mozart; Dorothy Podber esplo-
la opera, ma un luogo. Alla Factory, spazio ricoperto de proiettili contro i ritratti di Marilyn. E Holly Wo-
di carta argentata al numero 231 della Quarantasette- odlawn, in attesa di diventare donna, compie viaggi
sima strada est di Manhattan, si costruiscono oggetti, sul Wild Side cantato da Lou Reed e i Velvet Under-
immagini, celebrit da quindici minuti. Qui Warhol ground, che proprio alla Factory suonano il loro disco
mette su il primo reality show della storia. un mon- fondamentale. Si fa musica, ma anche cinema con un
do dove gravitano, tra le droghe e il sesso, personaggi linguaggio visivo quasi amatoriale, dove il montaggio
con aspirazioni grandiose e doti spesso limitate. Come spesso abolito: YouTube abita gi l. Con la scusa di
Ondine, il papa degli allucinogeni; Edie Sedgwick, chiedere indietro la sua sceneggiatura per un film, il 3
ex di Bob Dylan, musa e riflesso femminile di Andy, giugno 1968, Valerie Solanas si presenta alla seconda
lasciata poi alla sua autodistruzione; Freddy Her- Factory, in Union Square, e spara tre colpi. Warhol,
ko, il ballerino che vuole volare, fino a danzare fuo- operato, salvo per miracolo. La notizia viene oscu-
ri dalla finestra, al quinto piano, ascoltando la Messa rata dallomicidio di Robert Kennedy. Ma Andy ha

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Un artista uno che produce cose di cui la gente non ha
alcun bisogno ma che lui, per qualche ragione, pensa sia
una buona idea dargli. molto meglio fare della Business
Art che della Art Art, perch la Art Art non riesce a reggere
lo spazio che si prende come la Business Art. Se la Business
Art non regge il suo spazio esce dal mercato.

un altro ventennio per ampliare la fama, incremen- Nel suo diario, Warhol lo definisce butch guy, un
tando laspetto business della sua arte e la presenza macho. E ancora: Detesto i Trump perch non han-
sui media. Siamo nel secolo di Warhol dice Mas- no mai comprato i dipinti della Trump Tower che
similiano Gioni. La Factory, come parodia di una- mi hanno commissionato. Sul comodino accanto al
zienda in cui si producono immagini, ha anticipato letto di Andy, i periti di Sothebys trovano un antico
la fine della manifattura sostituita dallindustria della crocifisso. I cimeli della sua casa sono battuti allasta
comunicazione. Quella di Warhol unarte da terzia- il 23 aprile del 1988: il ricavato delle reliquie di
rio avanzato, da societ della comunicazione, attuale 25,3 milioni di dollari. Chi era Andy Warhol, che,
pi che mai nel momento in cui diventa presidente prima di morire, lavorava alla serie dellUltima cena?
una star da reality show. Nellelogio funebre, lamico e storico dellarte John
E Warhol, infatti, ha qualcosa da dire anche su Do- Richardson lo paragona agli jurodivyj, i santi folli in
nald Trump, che visit la Factory nellaprile del 1981. Cristo delle leggende russe.

Delle tante profezie di


Andy Warhol, una sola non
si avverata: La mia opera
non ha futuro. Lo so. Pochi
minuti e, com ovvio,
le mie cose non signifi-
cheranno nulla.

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#lettura #valutazione #editor #manoscritti #romanzi #graphicnovel #racconti

Valentina Pigmei

Cosa leggono quelli che leggono per lavoro


pagina99, 5 febbraio 2017

Metodi, rituali, distrazioni. Ecco cosa fanno nel tempo


libero i fortunati che hanno trasformato un hobby in
professione. O in unossessione?

Wislawa Szymborska le chiamava letture facoltati- uno che oramai fatica a perdersi in un romanzo senza
ve, per distinguerle da quelle obbligatorie; e ci tene- soffermarsi ossessivamente sui dettagli.
va a definirsi una lettrice amatoriale, su cui non gra-
vi limperativo di unincessante valutazione. Sono Le scalfitture di Barthes
quelle letture per alcuni rigorosamente classici, per La Ferri racconta, non senza una certa autoindul-
altri graphic novel, per altri ancora audiolibri che genza,di aver tentato invano di calarsi nella lettura
ti fanno tornare la voglia di leggere, dopo che per diPersuasionedi Jane Austen in metropolitana: niente
tutta la settimana, o tutto lanno, non hai fatto altro da fare, labitudine a leggere in un certo modo le im-
che leggere. Mestiere mitizzato e unanimemente pediva di abbandonarsi. Immagino Roland Barthes
invidiato(che fortuna, leggi per lavoro!), quello del sorridere e consigliarle una cura intensiva di classici.
professionista della lettura in realt pi simile a un Perch in fondo, scriveva il semiologo francese in
arduo barcamenarsi tra bozze, libri elettronici, testi Ilpiacere del testo, quello che gusto in un racconto
letti con scadenze brevissime, quarte di copertina non il suo contenuto n la sua struttura, ma piutto-
impossibili, schede di lettura di libri interminabili: sto le scalfitture che impongo al suo bellinvolucro:
insomma parole, parole, parole. E si sa che dopo un corro, salto, alzo la testa, mi reimmergo. Avendo
po le parole perdono di sensoed meglio fare una letto moltissimo per professioneso, con buona pace
passeggiata o distrarsi in una qualche maniera. di Barthes, che esistono vari tipi di letture professio-
Eppure la lettura rimane paradossalmente il passa- nali, tutte abbastanza patologiche: quella ipnotica e
tempo preferito dei lettori di professione. Ma allora ginecologica del correttore di bozze o del revisore
come fare a ritrovare il piacere perduto? Se la porno- di traduzione, che si concentra sul refuso o sul calco
star riesce a fare lamore con il suo fidanzato e goder- linguistico; unaltra pi proiettiva e adrenalinica,
ne, anche questi lettori coatti riusciranno in qualche ovvero quella delleditor o del lettore di manoscrit-
modo a godere della lettura? Secondo Jessica Ferri ti (la velocit in questi casi spesso data dai tempi
di LitHub molto difficile, perch il lettore profes- stretti imposti dagli agenti letterari); e poi esiste una
sionista una persona affetta da burnout (sindrome lettura lenta, che Barthes avrebbe chiamato feti-
patologica di natura stressogena che, tra le altre cose, cista, quella del critico letterario o del maestro di
genera cinismo e deterioramento delle emozioni), scrittura creativa.

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Come tornare bambini
Si dice che a Enrico Bistazzoni,professione redat-
tore editoriale, non sia mai scappato un refuso. Per
Dopo una giornata passata
pi di un decennio alla Fazi Editore, oggi Bistazzo- a leggere non scontato
ni free-lance e legge per lavoro dal 1998, quando che venga voglia ancora
ha cominciato circa quaranta libri lanno. Diffi- di leggere. Fino a un po
cile pensare che la sera, quando finisce di lavorare,
gli rimanga voglia di leggere: E invece s, eccome di tempo fa il mio modo di
dice a pagina99. Per me leggere non solo un decomprimermi era leggere
piacere; una fuga, una vacanza. Quando leggi per fumetti e graphic novel.
mestiere,che si tratti di correzioni di bozze o schede
di lettura, non c vero piacere. Ma quando finisco e
ritaglio quella mezzora solo per me, allora leggere confessato di essere alla ricerca dellinnocenza: Se
unaltra cosa, e labbino spesso ad altri riti altrettanto ti piace davvero un libro come tornare bambino;
piacevoli, come il t della mattina. Con la lettura rileggo libri che amavo da piccolo; rileggere un
come con una bella donna: se ti piace non ti concen- libro che si amato da bambini cercare cosa ti
tri sui particolari, ma sulla percezione complessiva. aveva tenuto sveglio tutta una notte; rileggo Jules
Guido Vitiello, bibliopatologo diInternazionalee Verne ai miei figli e sono felice.
professore alla Sapienza, mi ha detto: Leggere ro- Come tutti gli addetti ai lavori dice Martina Do-
manzi, e goderne, non facile per chi si sia esercitato nati,editor di Newton Compton ho avuto un ter-
troppo a lungo non a sospendere lincredulit ma a ribile rifiuto per la lettura, anche perch i ritmi a
coltivarla con tenacia. Quando sviluppi unattitudine cui ti abitua questo mestiere sono frenetici, mentre
critica, alleni il muscolo sbagliato. un po come di- la lettura che fai per te ha bisogno di tempi larghi
simparare lautomatismo di addormentarsi. Ai letto- e pochi retropensieri. La mia testa correva troppo
ri, soprattutto gli accademici, che mi scrivono di non veloce, pi delle parole: la drammatica abitudine
riuscire pi a leggere romanzi, consiglio di leggere di cercare di indovinare cosa possa succedere pri-
scrittori come Dickens e Simenon; oppure anche bei ma ancora di averlo letto, e non farsi sorprendere da
libri per ragazzi, perch fanno tornare bambini. un romanzo. Comunque dopo numerosi tentativi,
Ognuno ha i suoi metodi e rituali,ma molti dei pro- come leggere solo libri di filosofia antispecista, op-
fessionisti della lettura che ho interrogato mi hanno pure solo racconti, troppo brevi per permettermi di
perdere la concentrazione, di recente ho ritrovato il
piacere per la lettura capendo cosa va bene per me:
Per me leggere non solo lascolto. Ascoltare un audiolibro fra i piaceri pi
puri che abbia provato negli ultimi anni.
un piacere; una fuga, una
vacanza. Quando leggi per Solo fumetti e graphic novel
mestiere, che si tratti Agli antipodi di Newton Compton c Einau-
di. Eppure lo stress delleditor simile. Francesco
di correzioni di bozze o Guglieri, che lavora alla narrativa straniera, spiega
schede di lettura, non che per lui chi fa questo lavoro uno che ha impara-
c vero piacere. to come gli atleti a variare e modificare il tipo di
lettura in base alle circostanze: lenta, lentissima, ve-
loce, a seconda di quello che devi fare. Per fortuna

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retabloid febbraio 2017

mia insonnia, di notte posso leggere davvero ci che


voglio senza remore. Se, come diceva Barthes, la
Spesso, quando devi fare scrittura la fase somma della lettura, allora lo scrit-
sgrossature di pile e pile tore laffetto da burnout per eccellenza.
di manoscritti, la lettura si vero, noi leggiamo in modo diverso ammette
Luca Ricci, autore diI difetti fondamentali(Rizzoli).
fa eccitata, frenetica, perch Gli scrittori, in quanto tali, non possono mai sepa-
so che l potrebbe esserci rarsi dalla loro vera natura, da s stessi, e anche nei
qualcosa di bello, una nuova rari casi in cui fingono o silludono di leggere per di-
letto, in realt una parte di loro sta continuando in-
avventura. cessantemente a valutare le scelte lessicali, a soppesare
i registri, a ponderare il ritmo. Personalmente soffro
leggere in una lingua straniera crea comunque una di una sorta di anemia della lettura: mi interrompo in
sorta di filtro tra te, il tuo mondo interiore, la tua continuazione, talvolta perch mi annoio, soprattutto
lingua, e questa cosa fuori che dopo un po inizi a con quelle storie piene di colpi di scena che vorrebbe-
sentire come una massa informe e incombente di ro solo intrattenerti; altre volte perch mi entusiasmo,
linguaggi, di storie, di libri. Ho letto anche tanti e allora sono costretto a fermarmi e riflettere.
manoscritti italiani e l era come lavorare in una Ma leggere non , come scrive Julian Barnes, la
centrale nucleare senza tuta protettiva. E continua: capacit di una maggioranza e larte di una mino-
Dopo una giornata passata a leggere non scon- ranza? Forse meglio rassegnarsi alle malattie
tato che venga voglia ancora di leggere. Fino a un del lettore professionista, come fa Marco Cassini,
po di tempo fa il mio modo di decomprimermi era editore romano (minimum fax, Sur) e autore del de-
leggere fumetti e graphic novel. Leonardo Lucco- liziosoRefusi. Diario di un editore incorreggibile(La-
ne, agente letterario e editor con Oblique, racconta terza): qui Cassini racconta della sua convivenza con
di non aver mai perso il piacere della lettura. La- vere e proprie forme di stress da lettura (curate da lui
sciamo stare gli americani: loro quando lavorano, stesso con letture che non abbiano un diretto inte-
lavorano. Certo, quando faccio una valutazione resse lavorativo), vari tipi di ansia (soprattutto per
professionale leggo con il libro appoggiato sulla non aver letto abbastanza) e infinite variet di sensi
scrivania e mi rilasso leggermente di meno, vado di colpa (la peggiore delle quali deriva dal dover leg-
pi lento e sono meno prestante. Ma vero anche gere il dattiloscritto di un amico o di un parente).
che spesso, soprattutto quando devi fare sgrossature Meglio non pensarci troppo. E continuare a leggere.
di pile e pile di manoscritti, la lettura si fa eccitata,
frenetica, perch so che l potrebbe esserci qualcosa
di bello, una nuova avventura. In generale, quan- Vivo di sensi di colpa,
do leggo, non distinguo troppo tra piacere e lavoro, soprattutto quando mi
faccio questo perch mi piace e accidentalmente
il mio lavoro.
metto a leggere il romanzo
Anche io mi sento fortunata e credo di non aver italiano che mi piace invece
mai perso la gioia della lettura dice Cristina Ge- dei libri che dovrei leggere
rosa, direttore editoriale di Iperborea. Per vivo
per lavoro. Mi salva per
di sensi di colpa, soprattutto quando mi metto a
leggere il romanzo italiano che mi piace invece dei la mia insonnia.
libri che dovrei leggere per lavoro. Mi salva per la

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#analfabetismo #scuola #universit #lettura #grammatica #lessico #sintassi

Michele Bocci

Aiuto, gli studenti universitari non sanno litaliano


la Repubblica, 5 febbraio 2017

I professori universitari scrivono al governo: gli studenti


fanno errori da terza elementare. Vanno rimessi al centro,
fin dalle prime classi, lessico, sintassi, grammatica

Scrivono male, leggono poco e faticano a esprimersi. a lungo svalutato sul piano didattico pi o meno da
inclemente il giudizio dei professori universitari tutti i governi.
sugli studenti che si iscrivono ai loro corsi. Troppo A stendere il testo stato il Gruppo di Firenze per la
spesso si portano dietro lacune che risalgono ai tem- scuola del merito e delle responsabilit, un collettivo
pi di elementari e medie. In una lettera firmata da di docenti e ex docenti che dal 2006 ha un blog sul
seicento tra rettori, accademici della Crusca e pro- quale si dibatte dellistruzione in Italia. Anche loro
fessori di tutta Italia si chiede al presidente del Con- non si aspettavano unadesione del genere. Atten-
siglio, alla ministra dellIstruzione e al parlamento di zione, il nostro non un attacco ai docenti ma ai
riorganizzare i programmi del primo ciclo scolastico. programmi spiega Andrea Ragazzini, tra i fonda-
Da tempo i docenti universitari denunciano le ca- tori del gruppo. La raccolta delle firme iniziata un
renze linguistiche dei loro studenti (grammatica, mese fa, la lettera passata rapidamente da una mail
sintassi, lessico), con errori appena tollerabili in ter- allaltra negli atenei italiani e sono state raggiunte le
za elementare. Nel tentativo di porvi rimedio, alcu- seicento adesioni. Tra i tanti, lo hanno sottoscritto
ni atenei hanno persino attivato corsi di recupero otto accademici della Crusca, quattro rettori, il lin-
di lingua italiana. A fronte di una situazione cos guista Edoardo Lombardi Vallauri, gli storici Lucia-
preoccupante, il governo del sistema scolastico non no Canfora e Ernesto Galli della Loggia, il filosofo
reagisce in modo appropriato, anche perch il tema Massimo Cacciari, il sociologo Ilvo Diamanti, la
della correttezza ortografica e grammaticale stato scrittrice Paola Mastrocola, i costituzionalisti Carlo
Fusaro e Paolo Caretti. Abbiamo bisogno di una
scuola davvero esigente nel controllo degli appren-
Lappello: Fanno errori da dimenti oltre che pi efficace nella didattica, altri-
menti n il generoso impegno di tanti validissimi
terza elementare. E la colpa insegnanti n lacquisizione di nuove metodologie
non dei docenti, ma dei saranno sufficienti. Dobbiamo dunque porci come
programmi. obiettivo urgente il raggiungimento, al termine del
primo ciclo, di un sufficiente possesso degli strumen-
ti linguistici di base.

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retabloid febbraio 2017

Vengono suggerite delle linee di intervento. Intanto


ci vuole una revisione delle indicazioni nazionali
che dia grande rilievo allacquisizione delle compe- In Italia il 48%
tenze di base. Poi, si auspicano verifiche nazionali dei minori tra i sei e
periodiche durante gli otto anni del primo ciclo, i diciassette anni non
tra laltro su dettato, analisi grammaticale, scrittu-
ra corsiva a mano. Infine, i professori delle medie e ha letto neanche un
delle superiori dovrebbero partecipare alle verifiche libro, se non quelli
finali di elementari e medie. Chi ha firmato, talvolta scolastici. Circa i tre
ha risposto alla mail con un commento. I toni sono
duri come questo: Circa i tre quarti degli studenti
quarti degli studenti delle
delle triennali sono di fatto semianalfabeti. una triennali sono di fatto
tragedia nazionale non percepita. Oppure amari: semianalfabeti.
Aderisco provando una certa vergogna per la stessa
necessit di questo appello.

Ci vorrebbe una organizzazione didattica delle scuole


medie e superiori completamente diversa. Limpianto
dei vecchi licei stato smontato senza riflettere su
quali competenze siano comunque basilari per qualsiasi
corso di studi. Prima cera il nucleo forte di materie
come italiano, latino, storia e filosofia al classico,
lo scientifico cambiava di poco con laggiunta della
matematica. Adesso si taglia il latino, si taglia la
filosofia, pilastri per un apprendimento logico. Sembra
che lunica cosa indispensabile sia professionalizzare,
ma non si vuole capire che alla base di ogni apprendimento
ci sono le competenze linguistiche. Se non si sa leggere
non si sa affrontare un testo scientifico n un libro
di racconti. E se non si sa scrivere non si possono
certo divulgare le proprie idee.
Massimo Cacciari, intervistato da Cristina Nadotti, la Repubblica

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#analfabetismo #lettura #scuola #literacy #ebook #digitale #internet

Linda Laura Sabbadini

La grande fuga dai libri. Il 60% degli italiani non legge


La Stampa, 5 febbraio 2017

Negli ultimi sei anni abbiamo perso la bellezza di tre


milioni e trecentomila lettori. E gli ebook non decollano
ancora. Quali sono le cause?

Meno di met della popolazione nel nostro paese il primato. Nel 2016, infatti, solo un terzo degli uo-
legge libri. E per di pi la lettura di libri nel tempo mini legge libri contro quasi la met delle donne. E
libero in forte calo. Abbiamo perso tre milioni e gli uomini stanno ancora sotto di molti punti del li-
trecentomila lettori dal 2010 ad oggi. un proble- vello di lettura delle donne di venti anni fa. Nel ven-
ma serio che va affrontato. Se ci guardiamo indietro tennio dopo il 1988, rallenta il ritmo di crescita dei
nel tempo ci accorgiamo che una certa evoluzione c lettori di libri.
stata, ma che non abbiamo mai brillato nella lettura
di libri. Allinizio degli anni Sessanta solo il 16,3% crisi tra i giovanissimi
leggeva libri. Non possiamo meravigliarci visto che La situazione si aggrava dopo il 2010, da quel mo-
tre quarti della popolazione aveva al massimo la licen- mento la percentuale di lettori cala notevolmente.
za elementare, e l8% era ancora analfabeta. Il balzo In sei anni svaniscono gli incrementi di lettori di
si ha nella seconda met degli anni Ottanta, quando libri realizzatisi nellarco del decennio precedente.
la percentuale di lettori pi che raddoppia rispetto al E ci succede anche e soprattutto tra i giovanissimi
1965. La lettura si tinge di rosa e le donne diventano che sono coloro che leggono di pi. I lettori maschi
maggioranza fra i lettori, ed ancor oggi mantengono tra undici e quattordici anni sono diminuiti pi del
25%. Met dei giovanissimi non legge, e se non si
legge da giovani difficilmente si legger da adulti.
Solo il 33,5% delle persone Siamo un paese in cui la lettura non ha mai real-
di sesso maschile ha letto mente sfondato, abbiamo livelli pi bassi rispetto ad
altri paesi europei, e con grandi differenze territo-
almeno un libro nel 2016, riali, venti punti percentuali a svantaggio del Sud e
secondo i dati dellIstat. grandi differenze sociali.
Tra le donne questo dato
Le cause
sale al 47,1%: leggere piace
Ma cosa c dietro questi bassi livelli di lettura di libri?
pi alle donne. I problemi sono di varia natura. La lettura condizio-
nata dalla capacit di comprendere e interpretare in

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retabloid febbraio 2017

Si diffusa a una velocit incredibile, soprattutto tra gli


adolescenti, la lettura di contenuti sui media digitali,
una lettura pi breve, pi veloce e anche pi discontinua e
meno impegnativa.

modo adeguato il significato di testi scritti. C biso- Possibile, va approfondito, anche perch in una
gno di una competenza di base cruciale per garantire prima fase successo il contrario, i maggiori frui-
una effettiva capacit di utilizzo e valutazione delle tori di internet erano anche i maggiori lettori di li-
informazioni. Questa capacit, la cosiddetta litera- bri e pi in generale fruitori di cultura. Certo che
cy, molto bassa nella popolazione adulta in Ita- la stessa lettura di ebook non decolla pi di tanto.
lia, molto pi bassa della media Ocse. Quindi, che il Sono solo quattro milioni coloro che hanno letto
titolo di studio sia cresciuto non stato sufficiente. nellanno un ebook, il 7% della popolazione. Leg-
Lo sosteneva il compianto illustre linguista Tullio De gere libri elemento fondamentale di crescita cul-
Mauro che dobbiamo sconfiggere lanalfabetismo di turale delle persone.
ritorno, battere sulla formazione degli adulti, sul- Un po tutti dovremmo sapere che se un genitore
la riduzione delle disuguaglianze, perch la lettura legge, con molta pi probabilit, anche suo figlio
possa riprendere a crescere. Inoltre, una riflessione legger; se in casa ci sono molti libri aumenta la
va fatta sul forte calo della lettura di libri da parte probabilit che i propri figli leggano; se si abituano
dei giovanissimi negli ultimi anni. Si diffusa a una i bambini a giocare con i libri fin da piccolissimi,
velocit incredibile, soprattutto tra gli adolescenti, anche fin da due anni, con molta probabilit leg-
la lettura di contenuti sui media digitali, una lettura geranno da giovani e da grandi. C un livello di
pi breve, pi veloce e anche pi discontinua e meno intervento pubblico, di sensibilizzazione, di po-
impegnativa. Pu essere questo uno dei motivi del tenziamento delle biblioteche, di formazione degli
calo della lettura dei libri di bambini e ragazzi? adulti, ma anche uno di tipo privato. Ciascuno di
noi pu fare molto per investire in questa ricchez-
La rivoluzione digitale za, perch una delle risorse, anche economiche, pi
Luso di internet entrato in concorrenza con la durevoli e promettenti del nostro paese proprio
lettura di libri, perlomeno per le fasce giovanili? la cultura.

Nel 2016 solo il 40,5% degli Sono 4 milioni gli italiani


italiani ha detto di aver che hanno letto almeno un
letto almeno un libro negli ebook nellultimo anno:
ultimi dodici mesi: un dato il 7% della popolazione.
in forte calo rispetto a sei La crescita del digitale non
anni fa quando la percentuale sembra bastare per fermare
si avvicinava al 47%. la crisi di lettori.

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#arte #bansky #writer #agostinoopazzo #vergine #napoli #icona

Fulvio Bufi

Ho guardato Bansky dipingere per me.


la Lettura del Corriere della Sera, 5 febbraio 2017

Lincontro di due artisti della strada: Agostino o pazzo,


motociclista sui generis e rigattiere di Napoli, e Bansky,
limprendibile writer inglese che disegn per lui

Quando si incontrarono nessuno dei due sapeva chi sinistra c lunica opera italiana di Bansky che forse
fosse laltro. Il giovane stava diventando famoso ma anche il suo unico compromesso: unimmagine
non era ancora un fenomeno mondiale, ladulto era della Vergine ispirata a una statua che allingresso
stato famoso molto tempo prima, quando aveva solo della chiesa di Santa Maria della Colonna, sullaltro
diciotto anni, e comunque era stato un fenomeno lato di via Tribunali, con una pistola appena sopra la
soprattutto nella sua citt. Quando si incontrarono testa. Ma l lartista aveva fatto tuttaltro, aveva dise-
il giovane parlava solo inglese, ladulto solo italiano, gnato un ritratto di Lenin con il cappello con visiera
preferibilmente napoletano, ma si capirono. Quan- e stella rossa. Poi lo ha coperto con la Madonna con
do si incontrarono nessuno dei due si accorse di la pistola.
quanta somiglianza ci fosse tra le loro vite. Di come
ladulto avesse fatto da ragazzo quello che il giovane
stava facendo e avrebbe fatto per molti anni a veni- Era lottobre del 2004, Damien Hirst era venuto a
re: apparire, incantare, sparire. Lasciandosi dietro, Napoli per allestire la mostra Il tormento e lestasi,
il primo, traiettorie impossibili e sbaffi di gommate che si tenne al Mann, e con lui cera un sacco di
sullasfalto di cui si sarebbe raccontato per decenni; gente, tutti inglesi, tutti molto irrequieti, ricorda
il secondo, murales che avrebbero trasformato fac- Eduardo Cicelyn, che di quella mostra fu il curatore.
ciate di palazzi, saracinesche, vetrate, ma anche ca- Qualcuno lavorava ai preparativi al museo, molti se
mion e macchine da lavoro, in tele preziose. Due ar- ne andavano in giro per la citt. Bansky era uno di
tisti della strada, ognuno a modo suo. Il napoletano questi, e un giorno si ferm a piazza Gerolamini,
si chiama Antonio, ma il nome che si porta dietro davanti al palazzo dove abitava, e ancora oggi abita,
da quando aveva diciotto anni Agostino, Agostino Agostino.
o pazzo. Linglese Bansky. Che a questo punto bisogna spiegare chi . Si chia-
Piazza Gerolamini un quadrato che si allarga a via ma Antonio Mellino, ha sessantatr anni, un nego-
Tribunali, il decumano superiore del centro antico di zio di rigattiere pieno allinverosimile, e una storia
Napoli. Un lato composto dalla chiesa monumen- che a Napoli conoscono tutti. A diciotto anni Anto-
tale dedicata a san Filippo Neri, gli altri due sono nio poteva diventare un motociclista professionista,
palazzi privati. Sul muro mezzo scrostato di quello a oppure un acrobata delle moto. Perch su due ruote

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sapeva fare qualsiasi cosa: sapeva correre, sapeva


impennare, sapeva scendere le scale, sapeva perfino
stendersi sul sellino e governare il manubrio con i Agostino o pazzo: Larte
piedi. Aveva una Gilera 125 forse un po truccata, non va abbandonata, come qui
anzi sicuramente truccata. Una sera dagosto del
succede spesso: va protetta,
1970 in piazza del Plebiscito i carabinieri lo ferma-
rono per un controllo ma lui non accost, tir drit- come ho fatto con il
to perch stava andando dalla fidanzata, racconter disegno di Bansky.
poi. Lo inseguirono, per non furono capaci di rag-
giungerlo. Antonio si divert, e volle riprovarci. Tra
il 18 e il 23 agosto, tutte le notti la sua moto venne Ed stato lui, oggi, a far costruire una teca di vetro
segnalata che sfrecciava per il centro della citt. Per i e ferro per preservare lopera di Bansky in piazza Gi-
vicoli dei quartieri spagnoli, via Toledo, piazza Mu- rolamini. Lo faccio per Napoli spiega. Larte e la
nicipio, la galleria della Vittoria, il lungomare. Ogni cultura sono lunico patrimonio che abbiamo, ma
notte un inseguimento a vuoto, ogni notte sempre un patrimonio immenso, e potrebbe servire a dare la-
pi posti di blocco. Lui appariva e spariva e non fu- voro ai ragazzi e togliere dalla strada anche quelli che
rono mai capaci di fermarlo. finiscono per sparare o spacciare, e sappiamo bene
Era un mondo senza social, quello, ma la voce si oggi quanti ce ne sono. Larte non va abbandonata,
sparse. Al motociclista misterioso venne dato un come qui succede spesso: va protetta, come ho fatto
soprannome: Agostino, perch quelli erano i con il disegno di Bansky.
tempi di Giacomo Agostini, che in pista vinceva Per lui e lartista inglese non andarono subito
mondiali a ripetizione, e o pazzo, perch uno che daccordo. Un giorno lo vidi che si guardava in-
correva cos doveva essere per forza pazzo. Ma non torno, guardava quel muro dove io avevo messo una
scemo. Perch dopo quelle sei notti cap che prima cappella votiva, e mi avvicinai per capire che cosa
o poi lo avrebbero beccato e smise di sfidare la po- volesse. Ricordo che indossava un cappellino verde
lizia e carabinieri. Ormai, per, in citt lo vedevano militare con la visiera e un giaccone pure verde. Era
pure se non cera. Era diventato un mito e in strada un po pi basso di me, circa centosettantacinque
si radunavano migliaia di persone per applaudirlo e centimetri, magro, non portava la barba. Mi spieg
fare il tifo. Era diventato, suo malgrado, il simbolo che voleva fare un disegno e gli dissi vabb. Quel
di una ribellione contro le autorit, un po seria e muro propriet mia, gli diedi il permesso perch
un po a sfottere, che esplose in una delle notti in mi sembrava che ci tenesse.
cui lui gi non usciva pi. Troppa folla per strada, Il giorno successivo Bansky torn con tutto loccor-
intervenne Celere (allora si chiamava ancora cos), rente per lo stencil e si mise al lavoro. Non gli avevo
furono lanciati sassi e sparati lacrimogeni. Fin con nemmeno chiesto che disegno volesse fare, mi fidai,
cinquantasei feriti, cinquantanove arrestati e due- per alla fine non mi piacque. Aveva fatto Lenin.
centotrentadue fermati, riferiscono le cronache La scena, cos come la racconta Agostino, deve es-
dellepoca. sere stata divertente. Non centra la politica, che
Anche Agostino fu poi arrestato e processato, ma proprio non mi piaceva. Lo feci vedere pure a mia
non era un crimine, era solo un ragazzo terribile. moglie e lei era daccordo. Che ce navimma fa?
Che crescendo diventato un uomo appassionato di mi disse. Bansky era stato bocciato. Lo chiamai,
Napoli e di arte. Fu dal suo deposito che, nel 1996, gli dissi: Togli sto disegno da qua, cancellalo.
Jannis Kounellis pesc parte del materiale necessario Lui voleva discutere ma io no. Se non lo cancelli
per la storica installazione in piazza del Plebiscito. tu, lo cancello io, gli spiegai quindi vedi che vuoi

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fare. Cap. Non cera molta scelta, quel ritratto la testa. E che significa? gli chiesi. U, quello fece
non avrebbe avuto vita lunga. Cominci a guardar- pizzo a riso (sorrise, Ndr) e se ne and. Non me lo
si intorno. Si girava, si rigirava. Alla fine disse che ha voluto dire.
sarebbe tornato a cancellare quel disegno e a farne Da allora i due non si sono pi incontrati, ma Anto-
un altro. Guardando verso la chiesa di Santa Maria nio Mellino forse lunico che ha parlato con Ban-
della Colonna (oggi in restauro e coperta da unim- sky sapendo che fosse Bansky. Se ne rende conto?
palcatura), lartista aveva scelto il soggetto: Dise- Io? E lui, allora? Bansky si rende conto che ha par-
gn la Madonna ma poi ci mise quella pistola sopra lato con Agostino o pazzo?

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#lettura #libreria #libri #bibliofilo #umbertoeco #pierrebayard #hoarding

Anna Momigliano

Comprare libri per non leggerli


Studio, 6 febbraio 2017

Perch possediamo pi libri di quanti sia umanamente


possibile leggerne? Un comportamento pi antico di quanto
si pensi

Ogni giorno, quando passa in edicola, mio padre com- ogni settimana pu realisticamente pensare di legge-
pra un giornaletto a mia figlia, uno di quegli album re circa quattromila volumi. Chi ne legge due al mese
con gli sticker e le pagine da colorare per i bambini pu sperare di avvicinarsi ai duemila. In Italia viene
che ancora non sanno leggere. Lho pregato di darci definito lettore forte anche chi legge un solo testo
un taglio: non esistono abbastanza ore in una giornata al mese: significa leggere novecentoventi libri in una
per colorare tutti quei disegni e cos i fascicoli si accu- vita intera. Non sono poi molti, stanno in ottoBilly.
mulano senza essere neppure sfogliati, uno spreco evidente che la nostra aspettativa di lettura supera
di spazio, di denaro e un vizio inutile. Subito dopo tragicamente la nostra aspettativa di vita.
questa conversazione, mi sono resa conto di quanto Acquistare libri un atto irrazionale. Non a caso il
sarebbe sembrata fuori luogo, se invece di album delle loro accumulo stato a lungo una pratica disprez-
Winx avessimo parlato di libri: tutti acquistiamo e re- zata nella cultura occidentale, come recentemente
galiamo pi libri di quanto non sia umanamente pos- haricordato su The Guardian la saggista Lorraine
sibile leggere e nessuno ci trova nulla di male. Al con- Berry: nel Medioevo gli europei guardavano con so-
trario, lintera industria editoriale si regge, e neppure spetto lestesi capricciosa e passionale con cui gli
troppo bene, su questa incongruenza tra il tempo a arabi collezionavano volumi, e ancora nel Secolo dei
disposizione e il numero di volumi acquistati. lumi era considerato immorale fare incetta di libri
Quanti libri possibile leggere in una vita? E quanti (acquistando pi testi di quanti non ne possa leg-
realistico aspettarsi di leggerne? Verso la fine dei gere, il collezionista interrompe la trasmissione del
suoi giorni, guardando affranto la sua biblioteca col-
ma di volumi non goduti, Winston Churchill stim
di averne letti cinquemila. Una cifra verosimile, per Quanti libri possibile
un lettore straordinariamente vorace quale era Chur-
chill, che per risulta ottimista anche per molti di leggere in una vita?
coloro che rientrano nella categoria di lettori forti. E quanti realistico
Laspettativa di vita media nel mondo occidentale si aspettarsi di leggerne?
aggira intorno agli ottantanni, in ogni anno ci sono
cinquantadue settimane, dunque chi legge un libro

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sapere in essi contenuto e priva i suoi concittadini
della possibilit di accedervi, questo il ragionamen-
to). soltanto dallinizio del Novecento, sostiene Acquistare libri un atto
Berry, che laccumulo di vaste biblioteche private irrazionale.
iniziato a essere visto, quasi universalmente, come
unarte nobile a s stante, indice di raffinatezza e di
amore della cultura, indipendentemente dal numero oggetti che sprigionano una marea di ricordi quan-
di libri effettivamente letti. Oggi chiunque sappia do li si contempla ah, quel volume lho trovato in
stare al mondo sa che domandare al proprietario di una bancarella di Francoforte, quellaltro durante un
unampia collezione di libri se li abbia letti tutti, o se viaggio nella Turingia e che, nel loro essere colle-
abbia lintenzione di farlo, un faux pas imperdona- zione, rappresentano una squisita tensione dialetti-
bile, che ci farebbe passare per dei sempliciotti, su- ca tra i poli del caos e dellordine. Bibliofilo in sen-
bito il nostro interlocutore invocherebbe Umberto so stretto, Benjamin per collezionava volumi rari,
Eco: Il bibliofilo esposto allinsidia dellimbecille o carichi di un significato particolare: unedizione
che ti entra in casa, vede tutti quegli scaffali, e pro- originale di Balzac, una raccolta di favole dei fra-
nuncia: Quanti libri! Li ha letti tutti?. Gi un se- telli Grimm stampata a Grimma (la sola assonanza
colo prima un altro Nobel per la letteratura, Anatole conferiva valore, per lui). Il processo di chi accumula
France, se ne usc con uninvettiva simile. libri, beh, normali, diverso. Con il bibliofilo, per,
Ho unamica che sostiene che accumuliamo libri per il semplice accumulatore condivide la condizione di
la stessa ragione per cui accumuliamo cianfrusaglie: non lettore, che secondo Benjamin era una carat-
hoarding, acquisto compulsivo. Dice di avere una teristica di chiunque possegga tanti libri.
regola: a casa sua non entra nessun libro che non ver- Una decina danni fa il critico francese Pierre Ba-
r letto. Io stessa confesso di provare un po di pudore yard ha pubblicato un libro proprio sullarte del non
nellacquistare un libro (merita davvero il mio tempo? leggere, definita non la semplice assenza della let-
E il mio spazio?) ed evito di regalarne, a meno che tura, ma unattivit a s stante (il saggio uscito in
non sia sicura che quel titolo in particolare sia gradito: Italia nel 2012 col titoloCome parlare di un libro sen-
non sar io ad alimentare lansia altrui davanti alle za averlo mai letto). Come coi nostri cervelli, dove
pile di volumi non letti. Viviamo in unepoca in cui, le connessioni tra i neuroni sono pi importanti dei
almeno tra le persone pi evolute, lacquisto di ogget- neuroni stessi, anche la cultura somiglia pi a un
ti destinati a restare inutilizzati disprezzato. Non network che a una somma: Non una questione
si smette di dire, tra gli esperti di moda, che biso- di avere letto un libro in particolare, ma dellessere
gnerebbecomperare meno e comperare meglio, che capaci di orientarsi tra i libri come sistema, cosa che
fare incetta di capi low cost sbagliatissimo (va bene, implica il riconoscere che formano un sistema e il
costa solo nove euro, ma poi te lo metti?), danneggia sapere individuare ogni elemento in relazione agli
lambiente e incasina il nostro guardaroba, insomma altri. Non c bisogno di avere letto tutto I fratel-
una tentazione cui resistere (altro mantra: se non li Karamazovper cogliere un riferimento al grande
indossi un capo da un anno, disfatene e sappi che ac- inquisitore, n bisogna avere letto lUlisse di Joyce
quistarlo stato un errore). Perch, allora, comperare n Omero per avere unidea, fosse anche fugace, del
libri dovrebbe essere diverso? rapporto tra i due. Un libro, dunque, un elemento
Walter Benjamin descriveva larte di collezionare li- di un insieme, che assume il suo significato come una
bri proprio come una forma di collezionismo qualsia- parola assume il significato in relazione agli altri. Se
si, senza per questo sminuirla: la bellezza, scriveva, la cultura una rete di libri che si parlano tra loro, un
sta tutta nella ricerca, nel possesso, nel circondarsi di sistema di cui si pu partecipare anche senza averli

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retabloid febbraio 2017

letti singolarmente, allora forse la tendenza diffusa Republic, lo scrittore americano William Giraldi
ad accumulare libri che non leggeremo mai riflette il paragonava la sua biblioteca privata a un harem: il
desiderio di appropriarci di una parte di quel siste- bello dei libri averli a disposizione. Come i sul-
ma. Nello stesso anno in cui Bayard pubblic il suo tani ottomani collezionavano serragli con migliaia
saggio in Francia, Eco tenneuna lectio magistralis di concubine non con lidea di possederle effettiva-
dove giungeva a una conclusione analoga: Una bi- mente tutte, ma per il solo gusto di avere una scelta
blioteca di casa non solo un luogo in cui si raccol- infinita, cos anche alcuni accumulatori di volumi
gono libri: anche un luogo che li legge per conto ricercano precisamente lassortimento. Se Benjamin
nostro. Credo che sia capitato a tutti coloro che han- concepiva la loro collezione come una questione
no in casa un numero abbastanza alto di libri di vi- di possesso e di memoria, e mentre Eco e Bayard
vere con il rimorso di non averne letti alcuni, che per vedevano nella costruzione di biblioteche private
anni ci hanno fissato dagli scaffali come a ricordarci lassemblaggio di un sistema culturale, per Giraldi
il nostro peccato di omissione. Per ogni tanto acca- i testi accumulati sono prima di tutto letturein po-
de che un giorno prendiamo in mano uno di questi tenzae trovano un valore proprio nella loro poten-
libri trascurati, incominciamo a leggiucchiarlo, e ci zialit, che trascende il numero di ore disponibili in
accorgiamo che sapevamo gi tutto quel che diceva. una vita umana. Ho settemila libri, so che non li
Una spiegazione che nel frattempo abbiamo letto legger mai tutti, ma sapere che una storia entra-
altri libri in cui si parlava anche di quello, cos che ta in casa mia mi fa sentire come se avessi una vita
senza rendercene conto abbiamo appreso che cosa in pi da vivere mi ha detto una volta Christian
dicesse; unaltra che non vero che quel libro non Mascheroni, autore di Non avere paura dei libri,se-
lo abbiamo letto: ogni volta che lo si spostava vi si guendo un ragionamento simile: I libri mi ispirano
gettava uno sguardo, si apriva qualche pagina a caso. quelle vite che non vivr. Non tutte le legger ma
E cos, poco per volta, di quel libro se ne assorbita sono l da prendere in ogni momento.
gran parte; probabilmente, conclude il semiologo, A differenza di Mascheroni, per, io un po di paura
entrambe sono vere e complementari. Se ne potreb- dei libri ce lho: quando mi trovo in una libreria par-
be dedurre che compriamo libri per essere non let- ticolarmente grande, non riesco a non pensare che
tori nel senso migliore, e bayardiano, del termine. il tempo per leggerli ununit finita, e non basta.
C per chi acquista libri in grande quantit attratto Questa inquietudine non deve essere soltanto mia,
non dalla prospettiva di non lettura, quanto dalla se vero che i giapponesi hanno una parola apposita
possibilit astratta di leggerli, che ha ben poco a che per indicare lo sgomento di chi acquista libri ma poi
vedere con la fattibilit concreta del proposito. In un non riesce a leggerli: Tsundoku. Citando Sven Bir-
saggio pubblicato qualche anno fa da The New York kerts, il critico letterario, Giraldi descrive il senso di
quiete e di anticipazione che pervade laccumulatore
di libri quando, contemplando la propria biblioteca,
Eco: Il bibliofilo esposto coglie in essa unidea di futurit. Quello che Gi-
raldi sembra ignorare che, a volere essere spietata-
allinsidia dellimbecille mente razionali, la vista di una biblioteca sterminata
che ti entra in casa, vede dovrebbe evocare piuttosto lassenza di una futurit.
tutti quegli scaffali, e Forse lumanit si divide in due categorie: chi davan-
pronuncia: Quanti libri! ti a migliaia di volumi ha il dono di illudersi, per un
secondo, di avere davanti a s una vita infinita, e chi
Li ha letti tutti?. invece non pu che pensare che la nostra vita troppo
breve per tutti quei libri, e breve tout court.

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#lettura #aie #lettoriforti #scuola #biblioteca #libreria #carta #ebook

Annamaria Testa

Che succede ai libri se svaniscono i lettori


Internazionale, 6 febbraio 2017

Gli ultimi dati sullandamento del mercato dei libri


dellAie: calano i lettori forti, bambini e ragazzi leggono
meno del 2010, i lettori di ebook restano una minoranza

LAssociazione italiana editori (Aie) ha presentato Il valore del mercato resta per molto al di sotto della
gli ultimi dati sullandamento del mercato dei libri. quota raggiunta nel 2010: si recuperano solo venti
successo, come ogni anno, a Venezia, alla Scuo- milioni su pi di duecentoquaranta persi in soli cin-
la per librai Umberto e Elisabetta Mauri. Persi pi que anni. Questo dato, per, non include le vendite
di un milione di lettori, titola lHuffington Post. Il (stimate in centoventi milioni) di Amazon, che nel
mercato dei libri cresce, scrivono Il Post e Il Sole 2010 non cera e nel 2016 c, eccome. Compren-
24 Ore. Le vendite on line spingono la carta, titola dendo Amazon, i risultati migliorano e la perdita si
ilCorriere della Sera. Il libro salvato dagli anziani riduce in modo pi consistente. Il nostro mercato dei
(e dai ragazzini), titola lEspresso, Lettura al -3,1 libri cresce in valore comunque meno di altri. Per
nel 2016, titola lAnsa. Siamo sommersi di libri che esempio, gli Stati Uniti arrivano nel 2016 al pi 3,3%
nessuno legge, titola Linkiesta. e la Russia conquista un pi 8%, dovuto per a un
La cosa curiosa che tutte queste affermazioni sono forte aumento dei prezzi.
veritiere, anche se sembrano dire cose opposte. Per
venirne a capo devo mettere in fila qualche numero. Investimenti e progettualit
E poi devo porre una serie di domande a Gianni Pe- Il numero complessivo dei lettori italiani cala del
resson, responsabile dellUfficio studi di Aie. E infi- 3,18% tra il 2010 e il 2016 (e infatti la presentazione
ne vorrei capire se c qualcosa di sensato e utile che dellAie, da cui sto prendendo dati e tabelle, intito-
potrebbe valer la pena di fare. Queste sono le parti lata Il lettore svanito). Questo forse il dato pi rile-
pi interessanti, ma senza i numeri non ci si arriva. vante. I mercati sono fatti di domanda e offerta, e se
Dunque, cominciamo da quelli. diminuisce la domanda c un problema. Una solu-
Il valore del mercato dei libri in Italia ha subito un zione di breve periodo diminuire i prezzi. Unaltra
calo fortissimo tra il 2011 e il 2014, cresce del 2,3% aggiornare o ampliare lofferta, una terza ren-
tra il 2015 e il 2016, e cresce anche se le copie vendu- derla pi visibile e desiderabile. La prima soluzione
te sono in calo: 86,4 milioni nel 2016 (dati Nielsen). riduce i ricavi, le altre due chiedono investimenti e
Il motivo dellapparente miracolo presto spiegato: una progettualit a lungo termine.
aumentano (un poco) i prezzi di copertina, e dimi- Dal 2010 a oggi sono calati molto, purtroppo, i let-
nuiscono gli ebook venduti a prezzi stracciati. tori forti: le persone che leggono almeno un libro

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al mese. Corrispondono al 13%-14% del totale dei


lettori ma comprano il 30% circa delle copie ven-
dute. Per potersi definire lettori, invece, basta di- Oggi le persone hanno meno
chiarare di leggere almeno un libro allanno, su carta soldi e pi alternative
o su schermo. A motivare il calo concorrono diverse
cause: oggi le persone hanno meno soldi e pi alter-
per lintrattenimento, tra
native per lintrattenimento, tra video, social media video, social media e altre
e altre seduzioni (spesso gratuite) della rete. seduzioni (spesso gratuite)
In altre parole: oggi le persone possono investire il della rete.
loro tempo libero, che una risorsa limitata, in una
gamma di offerte molto pi ampia e accessibile che
nel recente passato. I lettori, e anche quelli che non (il 3%), crescono le persone che integrano libri ed
sono propriamente svaniti, hanno di sicuro a disposi- ebook, letti anche sul telefonino: dal 28% del 2015
zione pi distrazioni. Cresce, rispetto al 2010, la let- al 37% del 2016. E infine: mentre nel 1990 in Italia
tura tra chi ha pi di quarantacinque anni (pi 4,9%) cerano 2540 editori attivi con 13203 titoli pubblica-
e tra chi ha pi di sessantanni (pi 9,6% rispetto al ti, nel 2016 ci sono 4608 editori attivi con 62250 ti-
2010). un dato confortante ma non sorprendente: toli pubblicati. In sostanza: sembrerebbe che sempre
i baby boomers sono invecchiati, sono pi scolarizzati pi editori pubblichino sempre pi libri (ed ebook)
delle generazioni precedenti, magari non tutti sono per sempre meno persone che leggono.
cos a loro agio in rete e quindi leggono di pi. Ma proprio cos? Chiedo lumi a Gianni Peresson.
Trascrivo qui sotto quel che mi dice.
Una tendenza preoccupante In realt, il numero di titoli per abitante pubblicati
Anche bambini e ragazzi fino ai diciassette anni oggi in Italia allineato con quello delle altre edi-
continuano a leggere pi della media nazionale: sono torie mondiali: nessun editore cresce riducendo i ti-
lettori per il 47,3%, contro il 39,5% di lettori sul to- toli a catalogo, e i piccoli editori devono pubblicare
tale della popolazione. Ma nel 2010 la differenza era di pi per costruirselo, il catalogo. Il guaio che lo
ancora maggiore: undici punti, e i ragazzi lettori era- fanno comprando molto (e spesso a caso) allestero.
no quasi il 60% del totale. Non appena let cresce, la Oggi i costi di pubblicazione sono molto contenuti
propensione a leggere cala, e di tanto (meno 25,4% e costa meno pubblicare un libro che fare una ricer-
nei lettori tra i venti e i quarantaquattro anni rispetto ca per metterne a fuoco le potenzialit e prendere
al 2010). Dunque: oggi bambini e ragazzi leggono una decisione a ragion veduta. Unaltra pratica poco
meno che nel 2010. In numero assai maggiore, cre- virtuosa competere per imitazione invece che per
scendo, smettono di leggere. E non per niente det- diversificazione dellofferta. Se hanno successo i di-
to che, invecchiando, riprenderanno. In una logica di nosauri o la cucina vegana, le librerie sono invase da
lungo periodo, questa una tendenza preoccupante. cloni, invece che da titoli che potrebbero ampliare le
Il dato pi sconfortante, e non nuovo, che meno alternative a disposizione dei lettori. Un buon esem-
del 40% degli italiani legge almeno un libro allanno. pio di diversificazione, invece, offerto dalle guide
Lo ripeto: sei italiani su dieci non hanno aperto un turistiche, che oggi si differenziano per segmenti di
libro, mai, nel corso dellintero 2016. E non solo pubblico e per stili di viaggio. Ed ecco nascere le
questione di analfabetismo funzionale: un laureato guide per chi ama lavventura, o per chi viaggia in
su quattro non ha letto neanche un libro lo scorso camper, o per chi va in giro con il proprio cane.
anno. Due ultimi dati notevoli. Se le persone che vero che i lettori forti calano: ne abbiamo persi
leggono solo ebook restano una piccola minoranza 700000 tra il 2010 e il 2016. Ma, per quanto riguarda

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il totale dei lettori, pu esserci una distorsione del Paradossalmente, internet potrebbe aver rallentato
dato: pu infatti darsi che alcuni rispondano di non il processo di disaffezione alla lettura, offrendo sia
aver mai letto libri non considerando tali le guide tu- la possibilit di comprare libri on line a chi abita nei
ristiche, le graphic novel, i manuali o i libri di cucina. posti pi remoti (o, aggiungo, a chi come la sotto-
Nel 2006 si smesso di fare una domanda specifi- scritta ordina libri a mezzanotte) sia la possibilit di
ca per stanare i lettori inconsapevoli, che forse per leggere: in effetti, grazie alla rete, non si mai letto
questo sono usciti dalle statistiche (ho la sensazione, e scritto tanto come negli ultimi ventanni.
per, che anche recuperare alla visibilit statistica
una manciata di lettori occasionali non cambierebbe Immaginare un piano di sviluppo
la sostanza delle cose). La situazione comunque Che cosa si pu realisticamente fare, oggi, in Italia,
continua Peresson suscita un moderato pessimi- per promuovere i libri e la lettura?
smo. La grande battaglia per la lettura in Italia In realt ancora Peresson a dirlo per interrom-
stata persa tra gli anni Ottanta e Novanta, quando si pere lemorragia dei lettori, per conservare lattitudi-
rinunciato a contrastare lespansione televisiva cre- ne alla lettura (e, aggiungo, un altro bel po di com-
ando un sistema di pubblica lettura in molte regioni. petenze cognitive di pregio) e per aiutare leditoria
Iniziative e festival dedicati ai libri vanno benissimo, italiana a sopravvivere, cosa che non guasta, bisogne-
ma nellItalia dei mille campanili se non ci sono bi- rebbe in primo luogo varare un piano quinquennale
blioteche e librerie sotto casa c poco da fare. E non per lo sviluppo del sistema delle biblioteche pubbli-
tutti sanno ordinare su Amazon. che, integrato con il sistema delle biblioteche scola-
stiche. Ma c poca speranza che lo si faccia: le rica-
Le biblioteche trascurate dute sarebbero s importanti, ma si vedrebbero nei
La spesa media annua per i libri delle biblioteche tempi lunghi. E le prospettive dei decisori politici
scolastiche dice Peresson un irrisorio cinquan- e amministrativi sono spesso a breve e a brevissimo
ta centesimi per studente (questo mi fa pensare che termine. Purtroppo, a oggi in Italia non abbiamo
si spenda molto di pi per la carta igienica, e non nemmeno studi diretti sulla correlazione diretta tra
un bel pensiero). Tuttavia la situazione variegata, presenza di biblioteche e librerie e accrescimento
e in Italia oggi ci sono biblioteche, e anche bibliote- della propensione alla lettura: sia gli editori sia il
che scolastiche, di assoluta eccellenza. Centro per il libro e la lettura (Cepell) non hanno
Librerie, biblioteche e biblioteche scolastiche sono i soldi per farle. Ma alcuni dati indiretti dicono che
uninfrastruttura culturale tanto trascurata quanto i risultati potrebbero essere interessanti. Ed intui-
indispensabile per preservare la propensione alla let- tivo il fatto che chi entra in biblioteca o in libreria
tura (che, aggiungo, fragile e va coltivata. Leggere vive unesperienza immersiva: arriva con unidea, ma
s gratificante, ma anche faticoso. Meno le persone scopre sempre anche qualche altra possibilit (e, ag-
sono allenate a leggere, meno sono propense a farlo). giungo, si sente parte di una comunit).
Non a caso, proprio nei comuni pi piccoli e meno La seconda cosa da fare, per leditoria italiana, sareb-
serviti che si perdono pi lettori tra il 2010 e il 2015. be allargare le sue prospettive internazionali. Certo,

La grande battaglia per la lettura in Italia stata persa tra


gli anni Ottanta e Novanta, quando si rinunciato
a contrastare lespansione televisiva.

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abbiamo un mercato che coincide con la nostra area Fare chiarezza


linguistica. Ma molti italiani (editori compresi) pen- Ora vorrei sciogliere un equivoco. E perdonatemi
sano solo allItalia e alla Svizzera italiana, trascuran- se vi sembro accorata: in effetti, lo sono. Fare mar-
do il fatto che litaliano la quarta lingua pi studiata keting editoriale non significa vendere i libri come
al mondo. Le stime pi caute dicono che i parlanti se fossero saponette, ma trovare modi efficaci per
italiano sono (almeno) centoventi milioni. far incontrare buoni libri e lettori interessati, e per
Ma internazionalizzarsi significa anche vendere pi incoraggiare la lettura trasformando lettori deboli o
diritti allestero, fare coedizioni (in questo sono bravi potenziali in lettori effettivi.
gli editori per bambini e ragazzi) guardare con at- Soprattutto, credo, fare marketing sul serio vuol di-
tenzione al mondo del cinema e della tv o dei video- re promuovere, prima ancora che i libri, la lettura
giochi e trovare modalit di scrittura esportabili in (qualsiasi tipo di lettura) restituendole accessibilit,
altri media (in questo sono bravi ancora troppo pochi desiderabilit e valore. Questo pu essere fatto sia
autori. Peresson cita Carrisi, Lucarelli, Camilleri). rafforzando le infrastrutture culturali di cui parla
La terza, e la pi importante cosa che gli editori Peresson, sia rendendo molto pi visibili le buone
italiani dovrebbero fare, cominciare a ragionare in pratiche, che ci sono, ed esplicitandone i costi, i ri-
modo strategico. Vuol dire confrontarsi con i dati sultati e i punti qualificanti, in modo che siano pi
e fare progetti di lungo periodo, utili a prendere facilmente confrontabili e replicabili. E poi andreb-
sensate ed efficaci decisioni editoriali e di comu- be messa a sistema la molteplicit delle iniziative e
nicazione. Solo qualcuno ci riesce. Sarebbe anche dei referenti (ehm vogliamo ricordare che avremo
importante che gli editori raccontassero quel che due saloni del libro praticamente coincidenti, a di-
fanno di nuovo. Per capire, per esempio, com stanza di poco pi di cento chilometri in linea daria,
cambiata lofferta editoriale per la scuola superiore e che nemmeno si considerano a vicenda?).
e luniversit basta dare unocchiata a Pandoracam- Si pu promuovere la lettura anche facendo buona
pus, una piattaforma didattica per studiare, parago- comunicazione mirata a raggiungere obiettivi speci-
nare i contenuti dei libri di testo, verificare i propri fici. Per esempio: incoraggiare i genitori a leggere ai
livelli di comprensione e le curve di apprendimen- bimbi pi piccoli. Per esempio, diffondere la lettura
to. Ma cambiata intrinsecamente anche lofferta collettiva ad alta voce. O la lettura in classe. E perfi-
di editoria professionale. Oggi chi compra un libro no sdoganare fantasy, fantascienza, fumetti: le forme
acquista anche un diritto allaggiornamento on line: di lettura pi accessibili. O gli appuntamenti in bi-
in sostanza, non si vendono pi libri, ma contenuti blioteca e in libreria. Allincontro veneziano dellAie
dinformazione e servizi. Restano per ampie aree ho portato e mostrato una rassegna di esempi in-
di miglioramento. Per esempio, i tascabili potreb- ternazionali virtuosi: video bellissimi, emozionanti,
bero allargare il mercato, ma oggi sono solo il 4% capaci di trasmettere valori e passione. Li ho messi
dei libri pubblicati. Eppure (lo diceva gi Oreste del subito on line e vi invito a guardarli [].
Buono) li comprano anche i lettori forti. Anche per Tra laltro: la scarsit di risorse economiche a di-
quanto riguarda la comunicazione esistono aree di sposizione non un alibi. Il video spagnolo intito-
miglioramento. Per esempio, nessun editore con lato Book, compreso nella rassegna, intelligente,
leccezione dei romanzi rosa di Harmony ha mai divertente e acuto. Per questo si guadagnato pi
affidato la promozione di una collana a professio- di tre milioni di visualizzazioni in rete. Ha un costo
nisti in modo continuativo e progettuale. Il difetto di produzione irrisorio, e la diffusione in rete non ha
di fondo delleditoria italiana conclude Peresson costi. Per parlare di libri e lettura in modo attraen-
essere nata come editoria di cultura e non essere te e contemporaneo i soldi possono servire, ma pi
orientata al marketing. ancora servono idee attraenti e contemporanee. []

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Giacomo Papi

Storia delle copertine


il Post, 6 febbraio 2017

In principio i libri non avevano le copertine, poi sono


arrivati lra industriale, il mercato e la necessit di
rendere il libro un testo appetibile e riconoscibile

un po come la storia dellEden. In principio un sempre intrecciate tra loro. Ma la progressiva con-
principio durato almeno tre secoli i libri erano vergenza tecnica di editoria e legatoria si traducean-
nudi, senza copertina. Venivano acquistati in fasci- che in quella culturale tra testo e immagine. Lattuale
coli gi ripiegati e composti, e rilegati in seguito dal prevalenza dellimmagine il risultato di un processo
compratore a seconda delle proprie disponibilit, dei secolare che dal contenuto si spostato sulla forma,
suoi gusti e delle rilegature gi presenti nella sua li- alla scatola, al packaging, al logo.
breria privata. Editoria e legatoria erano due attivit Le cose incominciarono a cambiare nel Settecen-
distinte. Le coperture pi economiche erano in per- to, quando nelle grandi citt si form un pubblico
gamena, a volte incollata su cartone per rinforzo; le di lettori pi vasto di quello delle corti la famosa
pi costose in pelli pregiate, a volte con impressioni borghesia , le tecniche di stampa migliorarono, le
in oro. Ma le indicazioni su titolo e autore in facciata tirature salirono e nacquero le prime librerie dove i
o in costa erano rare perch i libri allora erano pochi libri erano a vista. La storia di James Lackington,
e preziosi, e chi li leggeva sapeva riconoscerli al volo. il primo libraio moderno, importante anche per-
La mancanza di immagini e colori le illustrazio- ch dimostra che nella sua libreria The Temple of
ni quando esistevano, cio raramente, comparivano Musesa Londra i librivenivano consultati e sfogliati
soltanto allinterno dei libri, con un ruolo del tutto dai clienti prima delleventuale acquisto,esattamente
secondario rispetto al testo la ragione banale per come accade oggi. Ilrischio, quasi la certezza, che
cui fino al Novecento non si formata unamemoria fossero sporcati, spiegazzati e rovinati da tutte quel-
visiva dei libri, nemmeno di quelli pi letti e famosi, le mani gi prima di essere venduti. Laumento di
come lOrlando furiosoo ilDon Chisciotte. Linvenzio- tirature e vendite implic anche lo sviluppodella di-
ne delle copertine il frutto delleditoria industriale: stribuzione, il che signific altre mani e spostamenti,
quando i libri incominciarono a essere letti da un quindi altri rischi di deteriorarela merce. Nessuno
pubblico un po pi vasto, quindi a essere stampati in invent le copertine. Fu un processo graduale, fatto
migliaia di copie, si svilupp lesigenza di differen- di piccoli miglioramenti e soluzioni provvisorie che
ziarli e di attirare gli sguardi del pubblico. Loggetto si stabilizzarono lentamente, nel corso di un seco-
che oggi definiamo libro il risultatodi trasforma- lo dice Ambrogio Borsani, forse il maggiore esper-
zioni della funzione, della tecnologia e della societ, to italiano della storia dei libri in quanto oggetti e

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retabloid febbraio 2017

autore dialcuni saggifondamentali sulla storia delle


copertine. Allinizio la soluzione fu proteggere ogni
volume avvolgendolo in brossure di carta e cartoncini In una lettera del 1876 al
leggeriazzurrini, giallini, rosini poi uno si chiede da
dove siano saltati fuorii pallidi pastelli della Piccola suo editore Lewis Carroll
Biblioteca Adelphi su cui via via iniziarono a com- si raccomanda, per esempio,
parire fregi e cornici oltre al titolo e al nome dellau- di stampare il titolo del
tore e dello stampatore; dopo un posi pass alle cu-
stodie aperte in cartoncino su uno o due lati, simili a
suo libro The Hunting of the
quelle in cuioggisi vendono per esempio i Meridiani Snark anche sulla costa in
Mondadori.Ma si trattava diuna soluzione costosa modo da mantenere il libro
e poco pratica, adatta perlibri di un certo spessore, pi pulito e vendibile e
non per quelli pi esili per foliazioneepopolari per
contenuto, come gli almanacchie iromanzi dappen- da renderlo riconoscibile
dice che incominciavano ad avere una diffusione di anche sugli scaffali.
massa. Cos qualcuno pensdiimpacchettarli, come
si fa oggi a Natale con i regali, sigillandoli con la
ceralacca. Gliinvolucri venivano buttati appena scar- La carta per libri pi antica quella di un almanac-
tatoillibro, e per questone sono rimasti ben pochi co inglese intitolato Friendships Offering pubblicato
ed impossibile dire a chi venne lideadi utilizzarli nel 1829, che stata scoperta nel 2009 nella Bodle-
anche per attirare lo sguardo dei possibili compratori ian Library di Oxford. Prima di allora il primato
e dare qualche notizia del contenuto. apparteneva a un altro annuario inglese,pubblica-
to nel 1833 The Keepsakeil cui originale an-
dato perduto, ma di cui resta testimonianza e una
fotografia sbiadita. Un altro candidato il Neues
Taschenbuch von Nrnberg, una specie di guida sui
cittadini illustri di Norimberga, pubblicata in due
volumi nel 1819. Pi che delle copertine, per,
questi involucri di carta usa e getta possono essere
considerati i progenitori delle sovracopertine che
infatti incominciarono a diffondersi a partire dagli
anni Trenta dellOttocento. La ragione, prima che
commerciale o culturale, fu ancora una volta tecno-
logica: due stampatori inglesi, William Pickering
e Archibald Leighton, avevano trovato il modo
di rivestire cartoni e cartoncini di tessuti leggeri,
come ilcotone o la seta, e questa innovazione con-
sent di produrre industrialmente copertine rigide
meno preziose e care di quelle in cuoio, e per questo
pronte per essere ricoperte.
Se intorno alla met dellOttocento la funzione pro-
tettiva delle copertine in cartoncino rivestito, della
carta da libri e delle sovracopertineera gi chiara, non

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fucos per la loro funzione pubblica e pubblicitaria.
Il fatto cheattraverso limmagine si potesse attrarre
lattenzione del pubblico e catturare quella dei propri
potenziali lettori non era ancora unidea condivisa.
Non tutti sapevano neppure chele copertine potes-
sero essere usate per dare informazioni sullinterno.
In una lettera del 1876 al suo editore Lewis Carroll
si raccomanda, per esempio, di stampare il titolo del
suo libro The Hunting of the Snark anche sulla costa in
modo da mantenere il libro pi pulito e vendibile e
da renderlo riconoscibile anche sugli scaffali. Grazie
alleinnovazionidella stampa, leditoria assorbiva la
rilegatoria artigianaleche cerc di sopravvivere im-
boccando due strade opposte: da una parte rifugian-
dosi nel privato e riducendosi, come oggi, a rilegare
tesi di laurea e atti giudiziari, dallaltra parte facen-
dosi arte, producendo capolavori tali da mettere in
secondo piano il testo (ne scriveremo presto).I libri
pi preziosi o quelli che pretendevano di esserlo
incominciarono a essere venduti gi rilegati con de-
corazioni floreali geometriche e colorate e il titolo e titoli e frasi per incuriosire. Le primecopertine mo-
i fregi impressi sul cuoio, comefece Walt Whitman dernesono considerate quelle diThe Yellow Book,un
quando si auto pubblicLeaves of Grass. trimestrale ingleseuscito nel 1894, che coinvolsear-
Nella seconda met dellOttocento per mille strade tistifamosi come Aubrey Beardsley che due anni pi
gli editori scoprirono che lo spazio vuoto intorno al tardi avrebbe illustrato la Salom di Oscar Wilde.
libro, linvolucro che custodiva e proteggeva il testo, Un altro caso di collaborazione tra pittura e lette-
poteva essere utilizzato per presentare e descrivere il ratura la satira antitedescaBabylon dAllemagnedi
contenuto, in modo da renderlopi attraente e rag- Victor Joze pubblicata in Francia nel 1899 la cui co-
giungere quelli che avrebbero potuto essere interes- pertina un disegno di Henri de Toulouse-Lautrec.
sati. Lo si poteva fareutilizzando lavorazioni prezio- Fu invece Joseph Dent che curiosamente era un
se, come fece Whitman, ma soprattutto chiedendo la rilegatore diventato editore ad avere tra i primi
collaborazione dipittori e illustratori o inventandosi lidea di usare estesamente itestiin copertina:lasua

Nella seconda met dellOttocento gli editori scoprirono


che lo spazio vuoto intorno al libro, linvolucro che
custodiva e proteggeva il testo, poteva essere utilizzato
per presentare e descrivere il contenuto, in modo
da renderlo pi attraente e raggiungere quelli
che avrebbero potuto essere interessati.

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retabloid febbraio 2017

futurismo italiano e il costruttivismo sovietico utiliz-


zarono i libri come mezzi espressivi, non soloattra-
Dagli anni Venti, ovunque, verso la grafica, ma anche ideando libri con copertine
di latta o carta vetrata. Loggetto libro, insomma, ini-
leditoria chiam in soccorso zi a essere concepito in s, indipendentemente dal
limmagine, quasi sentisse testo. uno scarto fondamentale, uno slittamento di
che il testo, nudo, non enfasi, che dal contenuto si sposta sulla scatola.
Dagli anni Venti, ovunque, leditoria chiam in soc-
fosse abbastanza attraente corso limmagine artisti, grafici, illustratori ,quasi
e ci fosse bisogno di sentisse cheil testo,nudo, non fosse abbastanza at-
rivestirlo e agghindarlo. traentee ci fossebisogno di rivestirlo e agghindarlo.
La copertina da protezione divent copertura. Perch
la copertina copre, appunto, mostra e nasconde. Si
collana tascabile Everymans Libray, lanciata nel presenta come la faccia del libro, ma ne contem-
1906, fu anche una delle prime a essere stampata in poraneamente la maschera. Le copertine finirono
tirature sulle diecimila copie che venivano rilegate e cos per essere una manifestazione della pretesa
spedite soltanto quando i libri venivano ordinati.Il dellimmagine di raffigurare ed esaurire la realt,
primo timido esempio italiano di copertina risale al abbracciando ed assediando letteralmente le parole
1870: labrossura azzurra diStoria di una capinera di scritte. Lamanifestazione editoriale di quellosce-
Giovanni Verga ha una cornice, una piccola inci- nit dellipervisibile di cui scrisse il filosofo Jean
sione centrale di una capinera su un albero, oltre al Baudrillard. A qualcuno questa invadenza dellim-
titolo,autore e editore. magine sembr un pericolo. In un saggio intitola-
Linvenzione delle copertine fu determinata, cio, da to La profondit della superficie, Ambrogio Borsani
un doppio movimento tecnologico e sociale: il for- ha raccontatoche Franz Kafka prima di sceglierela
marsi di un pubblico di lettori di massa obblig gli copertina di La metamorfosiscrissea Max Brod: Mi
editori a inventarsi tecniche sempre pi economiche venuto in mente, siccome Starke un vero illu-
e potenti per stampare, e laumento dei libri a prezzi stratore, che forse potrebbe voler disegnare linsetto.
contenuti contribu a formare quel pubblico. Unban- Questo no, per favore, questo no! [] Linsetto non
co di prova fondamentale per le copertine, infatti, fu- pu essere disegnato. Ma non pu essere neppure
rono i primitascabili icosiddettidime novelsameri- mostrato da lontano.
caniopenny serialinglesi libri a basso prezzo e alte La funzione dellecopertine cambiava esi precisava.
tirature stampati su carta economica. Nel comples- Non si trattava pi di proteggere e rendere pi bello
so quello a cui si assistette nel corso dellOttocento un libro, ma diusare limmagine per indirizzarlover-
unassedioai testi da parte delle immagini. Dopo so il pubblico pensato dalleditore, a costo di com-
secolidi dominio della tipografia inbianco e nero, le primere iltesto in un genere, appiccicandoci sopra
esigenze del mercato e i miglioramenti delle macchi- figure e grafiche che si presumeva pi familiari al
ne di stampa tornavano alegare le parole alle figu- lettore cercato, al lettore immaginato. Lo stesso
re, un po come accadeva prima dellinvenzione dei libro venne rivestito di copertine diverse a secon-
caratteri mobiliconi manoscritti medievali. LOtto- da dei paesi di pubblicazione, e impacchettato da
cento fuun gigantesco esperimento grafico durato un caposeguendo il gustodei tempi.E chiunque abbia
secolo in cui si mise a punto tutto quello che sarebbe avuto la fortuna di vedere un proprio libro tradotto
accaduto in seguito. Laccelerazione decisiva, infat- allestero ha sperimentato lo spaesamento che pro-
ti, arriv dopo la Prima guerra mondiale, quandoil voca il fatto che lo stessotesto possa essere avvolto

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da immagini cos diverse da trasformare il testo stes- a ridisegnare letteralmente leditoria italiana. Bruno
so. Gli esempi sono infiniti: uno ledizione ame- Munari che aveva esordito a ventidue anni con il
ricana di 1984 di George Orwell del 1950 che in futurismo, disegnando il libro per ragazziAquilotto
copertina mostra giovani americani dellepoca, quasi implume riprogett tutte le collane pi famose di
che la vicenda fosse ambientata negli Stati Uniti di Einaudi; Albe Steiner fece lo stesso con la narrativa
allora. Loriginaria funzione protettiva e della co- di Feltrinelli e a John Alcorn Rizzoli affid la colla-
pertina arretr per lasciare posto a quella della ca- na La Scala.
talogazione e delletichettatura, cio del marketing A differenza che in altri paesi, infatti, in Italia le
in quanto individuazione di un target. Laspetto collane infilano classici e contemporanei, defunti e
paradossale che lindustrializzazione delleditoria viventi, senza soluzione di continuit, e quindi pos-
condusse alla necessit di un intervento artigianale sono abbracciare tutta la produzione di un editore.
finale, ogni volta diverso, al momento di rivestire il Lafunzione che svolgono, per, la stessa delle co-
libro per presentarlo al pubblico. Ma inventare illi- pertine singole: cercano di intercettare e fidelizzare
bro avvolgendolo in unimmagine e grafica unica, un pubblico immaginato, e alcune in qualche misura
comporta grandi rischi: perch sbagliare copertina riesconoperfino a crearlo. Sono cornici di segni che,
significa non raggiungereil lettore, e mancare la for- come le illustrazioni, definisconoilcontenuto attra-
masignifica, di fatto, buttare via il contenuto. verso la forma, linterno attraverso la scatola, log-
Una certa editoria reag spostando il peso dellim- getto attraverso il suo logo. successo per esempio
magine dal libro singolo alleditore, cio dal titolo con Einaudi, Sellerio, Adelphi i cui colori sbiaditi
alla collana. Dallillustrazione lelemento unificante citano quelli delle primebrossure, il cuicarattere ti-
divent la grafica, il formato, la carta. Il primo caso pografico, il Baskerville, risale al Settecento e la cui
forsela collana Everymans Library fondata dallex cornice presa da Aubrey Beardsley. unprogetto
rilegatore, poi editore inglese Joseph Dent nel 1906, grafico che si rif, cio, a unantichit che in verit
peraltro uno dei primi a usare estesamente i testi in gi moderna, cio industriale.
copertina. Un altro esempio famoso la collana dei Oggi tutti questi modelli convivono. La prevalenza
classici Penguin lanciata nel 1935. In Italia due anni del digitale imponeuna certa semplificazione e ob-
prima, per aggirare la censura fascista che vigilava bliga adefinire il fuoco dellattenzione in modo che
sulla pubblicazione di autori stranieri, Mondadori le copertine siano visibili anche piccole, anche sul
aveva lanciato la Medusa e, sempre negli anni Tren- telefonino. Unesigenza che rafforza la riduzione a
ta, Bompiani la collana Corona. Ancora una volta, segno, a logo e la tipicit dei generi degli involucri
per, come gi era avvenuto nel secolo procedente dei libri. come se si fosseroformate collane tra-
con idime novellimpulso pi forte venne dalledi- sversali, di generi editorialiancora senza nome, de-
toria popolare, che da subito, per contenere i costi finiti appunto dallimmagine, raggruppati sotto fi-
ed essere immediatamentericonoscibile, punt sul- gure femminili evanescenti, facce in primo piano o
la riproducibilit di pochi elementi grafici fissi. Nel persone di spalle. La copertina incornicia il libro:
dopoguerra nacquero le grandi collane economiche, cerca di attirare verso linterno, escludendo tutto
su tuttela Bur di Rizzoli e gli Oscar Mondadori. quello che fuori.Come sempre, c anche leffet-
Nel libretto appena uscitoIl vestito dei libri, la scrit- to contrario: un ritorno al tipografico o al bianco,
trice americana di origine indiana Jhumpa Lahiri perfino ai libri impacchettati, comesta facendoFel-
paragona le collane alle divise. In realt il termine trinelli imitando un esperimento australiano,invo-
collanasuggerisceche la cosa preziosa sia la serie, lucri senza pi segni, titoli e autori, come allinizio
non il libro in s. Per questo leditoria si leg alla dellOttocento, ma anche questassenza un segno,
grafica. A partire dagli anni Sessanta furono i grafici una copertina che copre e rivela.

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#analfabetismo #scuola #demauro #lettura #universit #riforma #politica

Alba Sasso

La crisi del paese e di una lingua che non sappiamo pi parlare


il manifesto, 7 febbraio 2017

Il 70% degli italiani non comprende un testo di media


lunghezza e il 54,7% non legge un libro lanno. La trincea
la scuola ma si deve combattere in tutta la societ

Scriveva Tullio De Mauro nel 2003: La scuola attento allistruzione, alla presenza di libri in casa,
opera e se ne intende pienamente lopera solo guar- e sulla capacit duso di un italiano corretto. Ma,
dandola nel suo rapporto di dare e avere reciproco come rileva il Censis, quasi il 70% degli italiani si
con tutta la cultura di un paese, e non soltanto con trova sotto il livello di comprensione di un testo di
la cultura intellettuale, scientifico-letteraria, ma media lunghezza. E, dallultima rilevazione perve-
con la cultura complessiva, antropologica di una nuta, sappiamo che il 54,7% degli italiani non legge
popolazione. una riflessione da tenere a mente neanche un libro allanno. una situazione preoc-
quando, periodicamente, si affacciano gli allarmi sul cupante e allora, davvero, la scuola da sola non ce la
fatto che ragazze e ragazzi usciti dalla nostra scuola pu fare. Perch il problema non riguarda solo la
non padroneggiano pienamente litaliano, scrit- scuola stessa. Ci vorrebbe un grande investimento
to e, probabilmente, anche parlato. Una riflessione e non solo finanziario. Perch hanno ragione i fir-
che denuncia un problema serio, da affrontare al pi matari dellappello degli universitari, apparso sulla
presto. Intanto, dobbiamo chiederci, guardandoci stampa in questi giorni. fondamentale possedere
intorno, che lingua parliamo, leggiamo, scriviamo solide competenze linguistiche e direi anche ma-
perfino sui giornali, sui social, in televisione. Spesso tematiche, sin dalluscita dalla scuola primaria. La
una lingua povera, gergale, contratta, non sempre maggior parte delle ragazze e dei ragazzi che non le
corretta. De Mauro, inoltre, ha sempre sottoline- possiedono alluniversit non ci arrivano nemme-
ato come, soprattutto per bambine e bambini della no, ma si perdono prima, molto prima. Lirrisol-
scuola primaria, lefficacia dellinsegnamento lingui- to problema della scuola italiana, come diceva don
stico a scuola poggi anche su un contesto familiare Milani. Ci vorrebbe un grande investimento per
combattere la dispersione scolastica, quella palese
che diventa fuoriuscita dal sistema e quella latente,
Ci vorrebbe un grande nascosta, che permette a tante e a tanti di rimanere
investimento per combattere stentatamente nel percorso scolastico, riuscendo a
occultare le proprie carenze fino a quando queste
la dispersione scolastica. non esplodano, come rileva appunto lappello de-
gli universitari. Nella legge 107, quella presentata

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De Mauro, inoltre, ha sempre sottolineato come,
soprattutto per bambine e bambini della scuola primaria,
lefficacia dellinsegnamento linguistico a scuola poggi
anche su un contesto familiare attento allistruzione,
alla presenza di libri in casa, e sulla capacit duso
di un italiano corretto.

come la riforma epocale del sistema scuola, non di pi e meglio. Si potrebbe fare anche in Italia,
una proposta su questo, come nessuna proposta su magari utilizzando i fondi europei, come si conti-
un sistema di educazione permanente o educazione nua a fare in Puglia col progetto Diritti a scuola,
degli adulti che possa affrontare il tema dellanalfa- tra laltro premiato, per i suoi risultati di riduzione
betismo di ritorno. In Francia, forse qualche decen- della dispersione scolastica, a Bruxelles. E iniziative
nio fa, furono inviati nelle scuole task force di gio- di, chiamiamole, supporto a studentesse e stu-
vani laureati (se non mi sbaglio ventimila circa) per denti si potrebbero realizzare (in alcuni casi questo
rafforzare capacit di apprendimento, saperi di base gi avviene) nelle universit. Ecco, credo abbastan-
dentro e fuori la scuola, potenziando quelle attivi- za inutile aprire un jaccuse tra scuola e universit,
t culturali anche esterne alla scuola che non sem- perch il problema non nei recinti delle singole
pre gli insegnanti, oberati tra laltro di mille inuti- istituzioni, o nei loro rapporti, nella volont po-
li adempimenti, riescono a portare avanti. Quelle litica di affrontarli per cominciare a risolverli. un
attivit che aprono la mente e aiutano a imparare impegno politico, un obbligo costituzionale.

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#analfabetismo #scuola #universit #lettura #demauro #italiano #grammatica

Marco Rossi Doria


vero, molti nostri studenti non conoscono litaliano ma la colpa
anche delluniversit
la Repubblica, 8 febbraio 2017

La replica alla lettera dei seicento docenti sulle scarse


competenze degli iscritti: se la scuola ha fallito, vanno
cambiati i corsi di laurea degli insegnanti

La lettera dei seicento professori ripropone la po- Questa la prima generazione di docenti che ha
vert delle competenze linguistiche non solo degli perso il monopolio delle conoscenze e dei mezzi per
studenti universitari come grande questione na- trasmetterle. E che deve insegnare a distinguere,
zionale. Tullio De Mauro la chiamava la dealfa- scegliere, confrontare, in mezzo a un mare di in-
betizzazione degli italiani. Va affrontata con lesa- formazioni complesse e contraddittorie, valutando
me di una catena di responsabilit che riguardano il sapere che i propri alunni hanno acquisito in mol-
ognuno, per favorire unopera di riparazione comu- tissimi modi, anche lontano dalla scuola. Il cruciale
ne. In tanti docenti dedichiamo grandi energie a in- tema posto dalla lettera-appello non pu essere se-
segnare ad ascoltare, leggere, scrivere correttamen- parato da tutto questo. Nelle scuole convivono mol-
te, ad aumentare le parole conosciute e a utilizzarle te cose. Troppo spesso la didattica trasmissiva, sen-
bene e ad accompagnare a formulare le domande za laboratorio, mortifica la curiosit e le straordinarie
che vengono dal discutere e dallesplorare il mon- potenzialit esplorative ed espressive dei ragazzi
do. Era certamente pi facile quando nelle famiglie minando la motivazione e si sottovaluta il come si
e nelle comunit resisteva il presidio del limite e si parla e si scrive. Al contempo, moltissimi docenti
poteva contare su unalleanza educativa tra adulti. sanno curare insieme curiosa ricerca, conoscenze
pi difficile insegnare lessico e grammatica mentre di base solide, metodo di lavoro, padronanza del-
ci si deve dedicare anche al lessico e alle gramma- la lingua. Ed possibile imparare a farlo. Ma per
tiche del rispetto e alla ricreazione dellattenzione anni la formazione degli insegnanti era passata da
per arte, scienze, letteratura di fronte a fenomeni di
desertificazione culturale che hanno carattere gene-
rale, non certo attribuibile alla sola scuola. La competenza sofisticata dei
Poi, una sfida esaltante ma anche impegnativa fare
i conti ogni giorno con media che hanno trasfor-
docenti va posta nuovamente
mato gli stessi modi di imparare: organizzazione al centro dellattenzione
della memoria, presenza simultanea di molti codici, politica.
compresenza di procedureanalogiche e logiche, re-
lazione immediata tra produzione costruita e fruita.

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Le verifiche delle conoscenze degli alunni vanno rese
rituali. La riflessione sulle competenze linguistiche
va posta come questione di tutte le discipline.

diritto-dovere a opzionale. E sia il ministero che le va posta nuovamente al centro dellattenzione poli-
universit non hanno davvero raccolto la grande le- tica. Con esami obbligatori di lingua e grammatica
zione sul come si impara a insegnare che veniva da alluniversit per chi insegner e con adeguati inve-
Mario Lodi o Emma Castelnuovo o dalleDieci tesi stimenti a sostegno della formazione dei docenti.
per leducazione linguistica democratica compilate da Le verifiche delle conoscenze degli alunni vanno
Tullio De Mauro dopo un grande lavoro cooperati- rese rituali. La riflessione sulle competenze lingui-
vo tra docenti di scuola e di universit. Sono preval- stiche va posta come questione di tutte le discipline.
se le ricette con la lista degli esercizi o lelenco dei E va potenziata lanalisi di ci che fanno le scuole
micro obiettivi e gli schemi di lezione. E, invece, la che ottengono buoni risultati nella lingua: il loro
vera competenza del docentesi costruisce come un successo la pi importante lezione per battere la
sapiente artigianato con una ricchezza di strumen- dealfabetizzazione.
ti didattici. Ma questo un processo che implica Francesco Sabatini, da presidente dellAccademia
imparare a prendere la lingua della vita e quella di della Crusca, ci regal parole importanti: Non ci
pi arti e discipline, usarne la potenza nel ricco la- stancheremo mai di ripetere che se alla scuola dob-
voro in classe e curarne, al contempo, le forme, nel biamo attribuire tanta responsabilit specifica in que-
riconoscimento e nel confronto con la nostra super- sto campo, sarebbe vuoto esercizio retorico o, peggio,
ba tradizione letteraria. Oggi questa cosa unope- modo di oscurare molteplici altre responsabilit il
ra titanica, che a volte non avviene e altre s, ben continuare a non vedere la catena che lega allo stesso
poco riconosciuta. Per quanto riguarda la scuola di carro almeno altri due soggetti comprimari: luni-
base, leIndicazioni nazionali per il curricolohanno versit e i governi Alla prima spetta con assoluta
ridato importanza allitaliano, proprio nello spirito evidenza il compito di preparare in modo appro-
dellappello. Infatti, vi stabilito esattamente ci priato la classe degli insegnanti; ai secondi spetta-
che si deve imparare entro la terza, quinta classe no i compiti, ineludibili ma troppo spesso elusi, di
primaria e la terza media nellascolto e nel parla- assicurare una decorosa condizione socio-economica
to, nella lettura, nella scrittura, nellacquisizione ed ai docenti e, fatto per nulla secondario, di verificare
espansione del lessico ricettivo e produttivo, negli la rispondenza della formazione degli aspiranti in-
elementi di grammatica esplicita e di riflessione su- segnanti alle funzioni che li attendono nelle aule.
gli usi della lingua. Per quanto riguarda linsegnamento dellitaliano,
Dunque, non necessario rivedere le indicazioni bisogna dirlo francamente, si ignora il fatto che la
nazionali come, invece, sostengono i seicento fir- preparazione universitaria degli insegnanti nellarea
matari. Per convincersene basta leggerle. E proprio specifica della linguistica italiana stata, per lungo
a partire dalleIndicazionisi pu convenire su com- tempo, del tutto assente e poi ha continuato ad es-
piti comuni. La competenza sofisticata dei docenti sere assai limitata.

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#scuola #lettura #letteratura#italiano #insegnamento #educatori #immagini

Alberto Fraccacreta

Contro la letteratura insegnata senza libert


lUnit, 8 febbraio 2017

Le rigidezze della scuola superiore deprimono la fantasia


e linteresse alla lettura dei ragazzi. La cultura totalitaria
delle immagini fa il resto

Bompiani si presa la briga di ristampare un testo non imposto. Il bello che tutti, spontaneamente,
che, quando fu pubblicato per la prima volta qualche dovrebbero inseguirlo. Ma ci non accade perch si
anno fa, fece molto discutere: Contro la letteratura di perso il senso di questo grande insegnamento. Ne
Davide Rondoni, poeta e saggista senzaltro libero da esce fuori un Dante massacrato, un Manzoni con le
moralismi. Lo scritto, vergato in uno stile che va im- ossa rotte, un Leopardi (mai-una-gioia) mistificato.
mediatamente al fuoco della controversia (per cita-
re Luzi), si articola in due momenti: unaccusa, pars Il pamphlet di Davide Rondoni
destruens, e una proposta, pars costruens, sempre nel Una crisi di civilt , secondo Pguy, sempre una
segno di una forte solidariet per il ruolo ingrato, og- crisi di educazione. I dati Istat affermano che, in
gigiorno, del professore di liceo. Incontrare venti, Italia, il 34,5% di maschi sopra i sei anni di et dice
trenta ragazzi ogni mattina (in cambio di un magro di aver letto un unico libro nel corso di un anno.
stipendio) in luoghi spesso di desolante bruttezza Due sono i casi: o il suolo natio fa germogliare pro-
un mestiere da monaci o guerrieri. Ragazzi con la digiosi poppanti o il disastro culturale in cui versa il
tendenza a diventare giaguari, sul ramo pi alto del Belpaese terrificante. Aggiungo: una crisi di civilt
sogno, se soltanto si insegnasse loro la letteratura nasce sempre dalla crisi spirituale degli educatori.
attraverso una visuale scarcerata da sterili rigidezze. Lassenza di lettura la spia di un disagio oggetti-
Ma qual la proposta di fondo? Facoltativo, cio vo: la cultura totalitaria delle immagini produce il
libero. Lo vorrei cos linsegnamento della letteratu- vincolo o addirittura limpossibilit di creare modelli
ra nella scuola superiore. Per far saltare con la leg- e spazi interiori in cui lasciar fiorire lincanto del-
gerezza di un gesto di danza, o di un colpo dali di la creativit mentale. La lettura non altro che la
farfalla, il sistema che sta uccidendo la letteratura tra presa di coscienza interiore di una storia che non
i nostri ragazzi. Il progetto provocatorio di Rondo- imposta in ogni suo aspetto. Gli autori forniscono
ni, anzich svilire il ruolo delle humanities, lo esalta: precise coordinate: ma il cervello di ciascuno a es-
la letteratura uno spazio prezioso di condivisione, sere impegnato in un indefesso lavoro della visione
un atto di fratellanza, come vuole Zagajewski, il che ricrea a proprio piacimento gli spazi descritti,
sogno di ununione empatica tra gli esseri umani le situazioni, i volti, i significati. Il lettore sempre
che necessario sia perseguito, desiderato, ricercato: partecipe e cofondatore di ci che accade. Si pu

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dire lo stesso del telespettatore? Chi vede non resta
inebetito da ci che gli viene urlato?
Una crisi di civilt
Una crisi di civilt sempre crisi deducazione
Rondoni sostiene che le lettere non siano unoccu-
nasce sempre dalla crisi
pazione per miti professori con gli occhi da killer. spirituale degli educatori.
Tuttavia, non detto che i docenti non sappiano
essere accorti: Ho in mente uninsegnante di fi-
losofia in una scuola di San Severo, a Foggia, che Lerrore del perbenismo letterario
ogni gioved pomeriggio si trova con circa ottanta Laltra mancanza in questo impianto pseudostori-
ragazzi e insieme discutono di questioni esistenziali cista, metodologicamente pi grave, sta nel pensare
attraverso la letteratura e la filosofia. il caso di che studiando levoluzione storica di un fenomeno
Elvira Lops, promotrice di unassociazione cultura- ci si possa appassionare a esso. Sarebbe come se, per
le, Licona, che si occupa di ristabilire le gerarchie appassionare i nostri ragazzi al motociclismo, invece
spirituali nel difficile dibattito sociale odierno. Se la di far vedere Valentino Rossi o Giacomo Agostini
letteratura una forma damore, essa, come tutti gli che corrono, si insegnasse loro la storia del pistone
amori veri, non pu che nutrirsi di libert. Sartre per poi sorprenderci che no, non mostrano molto in-
intende la letteratura proprio con lo spazio di libert teresse. Il testo di Rondoni un pamphlet corrosivo
che si crea tra lautore e il lettore in una continua dia- e appassionato, come lo erano i libelli ottocenteschi,
lettica a partire dalle proprie concrete esistenze stori- lontano dai crismi dellodio, ma che non nasconde
che: il senso dei loro sforzi opposti e complementari lesigenza di urlare in viso alla classe intellettuale gli
approfondire la coscienza della libert umana. La errori di unepoca nella quale impera il perbenismo
letteratura sempre un appello che lautore rivolge letterario e nessuno, nemmeno tra i critici pi acuti,
alla libert del lettore. Lautore dice ricrea ci che ha il coraggio di dissentire. Borges, riprendendo di
ti racconto. In questo flusso perpetuo di rigene- sottecchi Dostoevskij e Camus, dice in Linvenzione
razione si percepisce chiaramente un atto damore. della poesia: Immagino che in un tempo a venire
Amare vuol dire acconsentire alla distanza, diceva per gli uomini sar essenziale la bellezza, non le cir-
Simone Weil. La poesia deve saper generare dei costanze della bellezza. Questo tempo arrivato. Il
cuori ardenti, non certo spregiudicati tecnocrati. I disagio del bello ha il compito di spazzare via la tetra
soldatini dello storicismo non possono e non devono mediocritas del carino e del carinissimo. Lau-
imporre lidea di letteratura come scienza, di poesia tore beat Gregory Corso ha scritto: Amo la poesia
come mera abilit linguistica, archetipo questo di un perch mi fa amare / e mi mostra la vita. / E di tutti
pensiero che annichilisce la vita, umilia lanelito alla i fuochi che muoiono in me, / ce n uno che brucia
gioia, limpulso cos giovane e delicato della fanta- come il sole. Nulla di pi vero, e come disse san
sia. Carlo Bo affermava invece che la letteratura e Giovanni Paolo II, citato da Rondoni alla stregua di
la vita si consacrano, come termini di unendiadi, un poeta laureato, la bellezza serve per il lavoro e il
alla verit. lavoro per la resurrezione.

Lassenza di lettura la spia di un disagio oggettivo.

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#analfabetismo #italiano #scuola #universit #linguisti #demauro #serianni

Raffaella De Santis

Litaliano non in declino


la Repubblica, 10 febbraio 2017

Il controappello dei linguisti alla lettera dei seicento


accademici sulle carenze linguistiche degli studenti:
I nostri scolari sono tra i pi bravi al mondo.

Non quasi mai una questione solo di regole. La Mulino di un saggio su Come cambia la lingua in cui
lettera firmata da seicento accademici per denuncia- studia i cambiamenti dellitaliano, ha una visione
re le carenze linguistiche degli studenti sta avendo meno catastrofista.
uneco inaspettata e si sta rivelando molto pi com- I due fronti rischiano di apparire ci che non sono,
plessa. Tanto che sbucata una controlettera, redatta due eserciti contrapposti di una battaglia tra con-
da Maria G. Lo Duca, con nuova coda di firme di servatori e progressisti, reazionari e riformisti. Alla
altri professori, tutti linguisti che difendono le scuole parola declino si oppone quella di progresso, a
primarie, le prove Invalsi, la competenza degli inse- unidea della lingua normativa, che richiede la cono-
gnanti elementari. Tra i firmatari, quasi tutti appar- scenza base delle regole grammaticali, unidea della
tenenti alla Societ linguistica italiana (per ora sono lingua dinamica e in evoluzione. Da una parte chi
oltre duecento, da Michele Cortelazzo a Gaetano difende le scuole elementari e dallaltra chi le col-
Berruto, da Nicoletta Maraschio a Francesco Saba- pevolizza. Miriam Voghera, docente di linguistica
tini, da Anna M. Thornton a Massimo Vedovelli) c generale alluniversit di Salerno, reagisce al jaccuse
il filologo romanzo Lorenzo Renzi che dice: Sono dei seicento: Unaccusa falsa, le prove internazio-
imbarazzato, credo che invece di parlare di declino nali Ocse o Iea testimoniano che i bambini italiani
bisognerebbe ammettere che negli anni siamo pro- sono tra i pi bravi al mondo. Le universit farebbero
grediti. Come non valutare il fatto che sempre pi bene a non tirarsi fuori e ad interessarsi a loro volta
persone vanno alluniversit?. Renzi, autore per il di formazione della scrittura. In un articolo su la
Repubblica Marco Rossi-Doria ricordava limpor-
tanza delle competenze dei docenti. Ma prevedendo
Le universit farebbero forse che la questione sarebbe deragliata, molti lin-
bene a non tirarsi fuori e guisti si sono sfilati.
La Crusca non ha ancora espresso una posizione
ad interessarsi a loro volta ufficiale. Il presidente Claudio Marazzini non ha
di formazione della firmato alcuna lettera: Ne stiamo discutendo. N
scrittura. ha aderito Luca Serianni, tra i maggiori linguisti
italiani, accademico della Crusca e dei Lincei: C

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il rischio di una forzatura polemica. stato lo stesso
De Mauro a difendere una scuola legata alla realt.
Grazie ai suoi studi ci siamo liberati da tanti stere-
otipi. De Mauro, appunto. Attorno al linguista re-
centemente scomparso si sta aprendo laltro capitolo
di questa storia. In un articolo sul Corriere della
Sera Ernesto Galli Della Loggia (tra i seicento fir-
matari) ha imputato a De Mauro le cause della rovina
della nostra lingua, trasformandolo in un pedagogo
lassista post sessantottino. Secondo Lorenzo Renzi
doveroso reagire: De Mauro non era interessato alla
semplice correttezza ortografica ma allidea di lingua
come argomentazione. stato il primo che, quando
lanalfabetismo, nel secondo dopoguerra, appar-
so definitivamente debellato, ha additato i pericoli
dellanalfabetismo di ritorno. Gramsci, studente
di filologia, diceva che quando si agitano questioni
di linguaggio c qualche sommovimento sociale in
atto. Non pu essere una semplice questione di vo-
cabolario, chi parla male in genere vive male.

I due fronti rischiano di apparire ci che non sono,


due eserciti contrapposti di una battaglia tra
conservatori e progressisti, reazionari e riformisti.
Alla parola declino si oppone quella di progresso,
a unidea della lingua normativa, che richiede
la conoscenza base delle regole grammaticali,
unidea della lingua dinamica e in evoluzione.

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Mattia Mossali

Sylvia Plath: il richiamo fatale della perfezione


doppiozero, 11 febbraio 2017

L11 febbraio 1963 a Londra muore Sylvia Plath, la poetessa


abitata da un grido e ossessionata dalla perfezione

11 febbraio 1963; un luned gelido a Londra. Lin- di Fitzroy Road, interno un tempo abitato dal poeta
verno di quellanno viene ancora oggi ricordato come William Butler Yeats, uno dei suoi massimi ispira-
uno dei pi terribili: la neve non smette di cadere dal tori, Sylvia poggia sul comodino della stanza dei figli
giorno di Natale; il traffico paralizzato e le strade due bicchieri di latte e del pane, e dopo aver sigillato
sono rese impraticabili da pericolose lastre di ghiac- con nastro isolante e asciugamani bagnati la porta
cio. Uscire di casa risulta unimpresa ardua, ma, a dire della cucina, abbassa lo sportello del forno, apre il
il vero, il rimanervi chiusi allinterno lo altrettan- gas e vi infila la testa allinterno. Muore asfissiata dal
to: lacqua gelata fa esplodere le tubature, mentre le monossido di carbonio. Il suo corpo, riverso sul pa-
centraline elettriche subiscono continue interruzioni, vimento, viene trovato dallinfermiera che il dottor
impedendo agli impianti domestici di funzionare. Horder, suo medico curante, aveva reclutato perch
appena giunta lalba. Sylvia Plath sola, dopo la badasse a lei, e da un operaio, che aveva aiutato la
separazione dal marito, laffascinante poeta laureato malcapitata a sfondare il portone dingresso.
inglese Ted Hughes. Il nuovo anno iniziato allin- Sono queste le coordinate spazio-temporali ed emo-
segna delle difficolt: il suo fisico fortemente de- tive in cui collocare il tragico epilogo di una delle
bilitato; prima i bambini, e poi lei, contraggono una pi affascinanti voci poetiche americane.
brutta influenza che li costringe a letto per unintera Lalba era solitamente lora da lei privilegiata,
settimana. Persino le inusuali premure e leccessiva quellora che le pareva quasi eterna perch prece-
vicinanza di Ted, che in quei giorni fa spesso visi- de il canto del gallo, le urla del bambino, la musica
ta ai figli Frieda e Nicholas, riescono a turbarla: il tintinnante del lattaio mentre posa le bottiglie; era
rancore, la rabbia nei confronti del marito prendono lora poeticamente pi produttiva, lora che la salva-
il sopravvento. In una vita scandita da abbandoni, va dalla terribile routine quotidiana.
questultimo riuscito ad accendere in lei un fuoco Ogni sera, per addormentarsi, Sylvia prende un
completamente nuovo. Sylvia preda di unenergia sonnifero che puntualmente alle quattro del mat-
violenta, indomabile, che trae linfa anche dalla furia tino cessa il suo effetto. Sylvia allora si alza, pre-
che il tradimento del marito riuscito a scatenare. para il caff, sale nel suo studio, al piano superiore
Ci che accadde quella mattina un fatto ormai dellappartamento, e inizia a comporre, fino a quan-
noto. Chiusa nel suo appartamento al numero 23 do, intorno alle sette, avverte che i bambini si sono

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svegliati. Sylvia cos costretta a interrompere quel
momento che avrebbe voluto eterno per iniziare una
nuova giornata, quella che la riporta ai suoi doveri di La perfezione terribile,
donna e madre, due ruoli che la poetessa ha sempre
non pu avere figli.
vissuto in modo ambiguo, quasi con un certo rifiuto
prima (la perfezione terribile, non pu avere fi-
gli, questo il verso dapertura diThe Munich Man- disciplina, una prigione: vivo per il mio lavoro, senza
nequins) e con dedizione poi, un po per perseguire il quale non sono niente. La mia scrittura. Nientaltro
gli insegnamenti improntati al rigore impartitile importa: della scrittura Sylvia ha bisogno, come se
dalla madre Aurelia, un po perch convinta che la attraverso i suoi versi cercasse di conferire una forma
maternit potesse tradursi in una preziosa occasione stabile alla sua esistenza; come se quei versi fossero
di creativit poetica, unoccasione per sperimentare prova e testimonianza di unesistenza realmente e
la sua femminilit fino in fondo (come lei stessa ave- personalmente vissuta, di contro a quel costante sen-
va appuntato in una pagina giovanile dei suoi diari, so di nientificazione che le provoca angoscia e con-
quella del 10 gennaio 1953). Ma, ancor di pi, per- tinui sbalzi dumore. Il terrore di ricadere nel nulla
ch Sylvia ha sempre ambito a raggiungere la pie- come punizione per aver ambito al tutto.
nezza del tutto, ha sempre rincorso la possibilit di E ancora, in data 27 settembre 1958, Sylvia anno-
essere tutto: figlia, scrittrice, moglie, madre; sono ta: La scrittura la mia sostituta: se non ami me,
queste le maschere che la poetessa di volta in volta ama quello che scrivo, amami per questo. Qualche
indossa per assecondare il desiderio altrui, mentre riga pi sotto, in carattere maiuscolo: la mia
si sforza contemporaneamente di mettere a tacere il scrittura la mia scrittura la mia
proprio, che sa essere pericoloso e inarrivabile. scrittura. Sylvia si sforza di ribadire il possesso
a partire da questo ritmo serrato, metodico, scandi- di quella scrittura, e sembra quasi di sentirla urla-
to con estrema meticolosit, che vide la luce la mag- re quando scrive la mia; sa che quei versi sono
gior parte delle poesie pi note, oltre che pi riuscite, espressione della vera lei contro i winnicottiani
di Sylvia Plath, quelle confluite nella raccolta Ariel, falsi s che ha imparato a esibire pedissequamen-
curata dal marito e pubblicata postuma nel 1965 per te la madre lha istruita bene nella vita di tutti i
la casa editrice inglese Faber and Faber. La ricerca giorni.
della perfezione la ossessiona, sin da ragazzina, quan- Questa routine, tuttavia, si interruppe drammatica-
do addirittura aveva preso labitudine di imporsi un mente la mattina dell11 febbraio. Qualcosa in lei
numero preciso di pagine da scrivere ogni giorno; la era mutato. Era un luned, un giorno della settima-
pagina bianca, virginale come spesso viene appella- na molto particolare per Sylvia; il luned aveva sem-
ta nei suoi diari, una minaccia, una nemica crudele pre assunto ai suoi occhi una valenza simbolica ne-
pronta a farla ricadere nel nulla. La mia vita una fasta, negativa.The Everlasting Monday scriveva.

Non posso ignorare questo io assassino: esiste. Ne sento


lodore, lo percepisco, ma non lo chiamer con il mio
nome. Lo svergogner. Quando dice: non dormirai, non sai
insegnare, andr avanti lo stesso e gli romper il naso.

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Il luned eterno: e, in un certo senso, era proprio Giunge in Inghilterra da Boston nel settembre
alleterno che Sylvia stava mirando quella mattina. 1955, a bordo della Queen Elizabeth II, solcando
limmensa distesa oceanica di cui fino a quel mo-
mento aveva solo potuto osservare lorizzonte, sedu-
Capelli biondi, labbra colorate di rosso, gambe lun- ta sulle spiagge di Winthrop. Loceano, lelemento
ghissime, abbigliamento sempre alla moda e tempe- acquatico, riveste non a caso unimportanza parti-
ramento decisamente eccessivo: ebbene s, Sylvia colare per Sylvia Plath: come scrive inFinisterre,
non si conformer mai al rigore e alla sobrietbritish. innamorata della meravigliosa informit del mare,

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attratta dal suo continuo movimento, al punto da
sentirne il respiro; lo personifica e ad esso lega la
propria scrittura e, di conseguenza, la propria iden- Stasi nel buio.
tit. Loceano diviene la metafora centrale a cui
Sylvia attinge per ripercorrere a posteriori la propria Poi linsostanziale azzurro
infanzia, i significati che ad essa si accompagnano, riversarsi di altura
nonch il momento dorigine della propria investi- e lontananze.
tura da poeta.
Il mare inglese non sar mai il suo mare; guarder
sempre verso laltra sponda, quella americana, con culturaleThe St Botolph, un uomo che presto sa-
nostalgia e, come ogni esule, con un poco di rim- rebbe diventato il suo colosso a lui Sylvia ha de-
pianto. InOcean 1212-W, un breve racconto com- dicato lunica raccolta poetica pubblicata in vita, nel
posto presumibilmente nel 1963 per la serie radio- 1960, che reca il titolo emblematicoThe Colossus &
fonica Writers on Themselves, racconto il cui titolo Other Poems luomo che le avrebbe fatto da marito,
riprende lindirizzo postale della casa dei nonni, da compagno con cui poter condividere la passione
Sylvia scrive: Il paesaggio della mia infanzia non della scrittura e, non da ultimo, da padre, perch era
stato la terra ma la fine della terra: le mobili colli- questo che lei cercava in ogni uomo, quellautorit
ne fredde e salate dellAtlantico. A volte penso che che dopo la morte del padre Otto aveva sempre ri-
limmagine del mare sia la cosa pi netta e sicura che cercato come bussola. Cos scriveva: La scena: una
possiedo. Lacqua come la scrittura: sono queste le ragazza alla ricerca del padre morto di unautorit
uniche dolorose certezze che possiede. esterna che invece deve nascere da dentro.
Dopo essere sbarcata a Southampton, e dopo aver il 1957 quando Sylvia decide di tornare in Ameri-
organizzato una breve visita alla capitale inglese, ca per insegnare letteratura inglese allo Smith Col-
Sylvia parte alla volta di Cambridge, dove pu per- lege, proprio l dove lei aveva studiato: Ted la asse-
fezionarsi grazie ad una borsa di studio Fulbright. conda, rimane al suo fianco, e nel frattempo, proprio
Desidera conoscere la letteratura inglese da vicino; grazie agli sforzi e allostinazione con cui la moglie
desidera ibridarsi, come prima di lei avevano fatto i aveva battuto a macchina i suoi manoscritti da in-
suoi connazionali Ezra Pound e T.S. Eliot. viare agli editori, riesce a pubblicare con successo la
Come scrive nelle lettere indirizzate alla madre e al sua prima raccolta, dal titoloThe Hawk in the Rain.
fratello Warren, in Inghilterra Sylvia Plath trova fi- Sylvia fiera del marito, contenta di essere riuscita
nalmente qualcosa di concreto di cui occuparsi, un nellintento di portare la poesia di Ted Hughes nel
ambiente intellettualmente stimolante dove poter suo paese natale, e si rallegra quando vede che gli
completare la propria formazione. Non da ultimo, americani stessi apprezzano Hughes, gli porgono
incontra e sposa Ted Hughes, al tempo un giovane volentieri lorecchio. Si sente partecipe del succes-
poeta anticonformista, tra i fondatori della rivista so del marito; sa che molto dipende da lei ma, allo

Questo capanno muffoso come un ventre di mummia:


vecchi attrezzi, manici, zanne arrugginite.
Mi sento a casa qui fra le teste morte.

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stesso tempo, teme di non essere alla sua altezza; perch non sono in grado di essere perfetta da su-
teme di non essere sufficientemente brava: Vivr in bito, senza fatica e fallimenti, o affrontare la vita a
lui finch non vivr da sola, questo il proposito. modo mio e lavorare al meglio. Il raggiungimen-
Sylvia incassa anche lapprovazione della madre, fie- to della perfezione costa sacrificio e fatica, Sylvia ne
ra delle scelte cos mature e responsabili della figlia. consapevole. Ma questo non la spaventa: unallieva
Tuttavia, qualcosa le impedisce di essere davvero diligente, instancabile e, prima ancora, una donna
felice: il tempo da dedicare alla poesia si drastica- estremamente dotata che dichiara di conoscere i pro-
mente ridotto, e gli impegni accademici assorbono pri limiti e di volerli superare.
completamente le sue forze. Passa un anno, e nel Qualcuno potrebbe domandarsi: che ne stato di
gennaio 1958 prende la decisione definitiva: questo coraggio, di questa determinazione, la mat-
lanno in cui smetto di insegnare e inizio a scrivere. tina dell11 febbraio 1963? Perch Sylvia decise di
Fiducia di Ted: non aspettarti troppo, scrivi e basta, darsi la morte? Come interpretare questo suo tra-
ascolta te stessa, butta gi. gico gesto?
Sylvia coraggiosa oltre che determinata. Sa che Nella prefazione alleLettere, Aurelia Schober Plath,
quello il suo destino e accetta la sfida che la poesia che cur personalmente la pubblicazione della cor-
le ha lanciato; Ted al contrario, ha sempre mostrato rispondenza con la figlia, scrive: Nonostante i suoi
maggiori perplessit; ama scrivere, certo, ma a diffe- sforzi per mantenersi con dignit e bravura allaltez-
renza della moglie, non sicuro di dedicare anima e za della sua esperienza di vita, un giorno pi cupo
corpo alla poesia. Sylvia invece non ha dubbi: pro- del solito le aveva fatto apparire temporaneamente
gramma il suo rientro in Europa, pur consapevole impossibile tirare avanti. Il suicidio di Sylvia Plath,
che lei e Ted dovranno superare numerose difficolt, dunque, sarebbe il gesto disperato compiuto da una
non solo economiche. donna emotivamente esausta, stanca di far fronte a
Si potrebbe quasi affermare che era proprio que- una vita che non laveva risparmiata da sofferenze.
sto ci che Sylvia stava cercando in Europa, lo scopo Lesposizione prolungata al dolore, prima a causa del
della suaquteoltreoceano. Sylvia giunge coraggio- lutto paterno e poi a causa del tradimento del ma-
samente nel Vecchio continente alla ricerca di une- rito, laveva resa estremamente fragile e vulnerabile.
spressione che possa essere forte, autentica. Perfetta, altrettanto vero per che, malgrado gli sforzi
appunto. Nella scrittura Sylvia non cerca meramente compiuti, Aurelia aveva sempre faticato a compren-
fama e riconoscimenti. La sua ambizione mira molto dere la figlia, a stabilire con lei una sintonia, al punto
pi in alto; i suoi versi risuonano come una promessa tale che agli occhi di Sylvia rimase sempreMedusa,
di trascendenza. A riprova del suo coraggio, scrive: il mostro pronto a soffocarla con i suoi tentacoli
Non posso chiedermi pi del massimo ma solo io anguilleschi, un orrido Vaticano che osserva ogni
so dove finisce il mio massimo. Sta a me scegliere: sua minima mossa e le toglie il fiato. Parimenti di-
scappare dalla vita e annientarmi definitivamente scutibili, oltre che ingenue, risultano essere quelle

Ho un buon io, che ama i cieli, le colline, le idee, i piatti


saporiti, i colori brillanti. Il mio demone vorrebbe ucciderlo
questo io, esigendo che sia perfetto, incitandolo a fuggire
se manca anche di poco la perfezione.

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lateralmente, cio a partire da un diverso punto di
vista, acquista la sua vera identit. Lo stesso discorso
potrebbe valere anche per Sylvia Plath: il punto di
Queste poesie non vivono. vista del femminismo non basta per comprenderla,
una triste diagnosi. cos come lo psicologismo spicciolo. Serve direzio-
nare il nostro sguardo altrove.
Nel corso della sua breve esistenza, Sylvia ha sfida-
interpretazioni che non si allontanano dal dato bio- to la morte di continuo; ha fatto a gara con lamica
grafico e leggono dunque la poesia di Sylvia Plath in Anne Sexton per decretare chi delle due fosse pi
termini di produzione femminista o confessionale abile a flirtare con la dama nera. Ne era attratta. C
(secondo la terminologia coniata da M.L. Rosen- da dubitare, tuttavia, che la poetessa abbia ricercato
thal, che fu forse il primo ad affiancare il nome di nella morte una soluzione finale, lacquietamento di
Sylvia Plath alle produzioni di Robert Lowell e tutti i desideri e delle passioni pi moleste. Al con-
Anne Sexton). trario, come scrive lei stessa inLady Lazarus, dying
Si tratta di letture in un certo senso irrispettose ver- is an art; morire un arte, e Sylvia lo sa fare in
so la grandezza di una voce poetica come quella di modo magistrale.
Sylvia: come si pu anche solo pensare che le ra- Sylvia sembra ricercare continuamente il suicidio
gioni del suicidio della poetessa siano da imputarsi come possibilit di accesso a una nuova vita: era
unicamente al tradimento di Ted Hughes? Come poco pi che una ragazzina quando nel 1953 tent
se ci trovassimo di fronte ad una donna qualunque, di togliersi la vita per la prima volta. Ci a cui Sylvia
sconsolata, frustrata. Sylvia ha sempre detestato gli ambisce attraverso la morte non lannullamento del
stereotipi: spesso se ne servita nelle sue poesie, cer- dolore: a quello abituata; la sofferenza lha mes-
tamente, ma a partire da un tono chiaramente iro- sa alla prova pi volte e ha forgiato il suo carattere.
nico e irrisorio (si pensi alla living doll, a quella Nella morte Sylvia ricerca piuttosto una metamor-
bambola viva e accondiscendente verso le esigenze fosi, unoccasione di rinascita; ne convinta: come
maschili, che sa cucire, cucinare e pure parlare, de- Lazzaro, anche lei sfiorer la fine per poi risorgere
scritta inThe Applicant). dalle proprie ceneri, completamente nuova e liberata
Quella di Sylvia stata unesistenza straordinaria, da ogni oppressione. Ancora una volta, perfetta.
nel senso letterale del termine: unesistenza fuori Sylvia non era mai riuscita a mettere a tacere quel
dallordinario. Per comprendere il suo gesto ne- murderous self cos lo definisce nelle pagine del
cessario rivolgersi a lei appellandosi a ci che era suo diario, in data primo ottobre 1957 , quel mo-
prima di ogni altra cosa: una poetessa. Non bisogna stro che scalciava sul fondo dellanima, minaccioso
dimenticare che Sylvia vive e muore da poeta. e affascinante allo stesso tempo. Laveva domato, s,
Nella morte certamente racchiuso il segreto stesso attraverso una creazione poetica sapiente, ragionata.
della poesia di Sylvia Plath. Mentre scrivo queste Ma con quale risultato? Le poesie composte fino a
righe, mi torna alla mente il quadro forse pi co- quel momento erano poesie nate morte: Que-
nosciuto di Hans Holbein, Gli ambasciatori, il quale ste poesie non vivono. una triste diagnosi; ecco
ospita la raffigurazione di un teschio, di un presagio lamara conclusione a cui giunge rileggendo a po-
di morte che tuttavia, se osservato frontalmente non steriori le liriche contenute nella sua unica raccolta
possibile notare. Quello che a un primo sguardo pubblicata in vita,The Colossus.
sembra solo una macchia, o tuttal pi una presen- La perfezione a cui lei ambisce richiede uno sforzo
za informe, una figura indecifrabile, se osservata in pi; la cura formale non sufficiente: deve lasciare

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che sia il mostro dentro di lei a comporre. Questo poesia e il loro stesso matrimonio divenne il bacino
ci che effettivamente accadde tra lottobre del 1962 da cui attingere per le loro creazioni. Le mancanze, i
e il febbraio del 1963: Sylvia scrive le sue ultime po- tradimenti, i silenzi, gli abbandoni erano anches-
esie, che la critica allunanimit ha giudicato come le si una parte per quanto dolorosa del mistero che
pi riuscite, sotto la dittatura di una voce violente- ammanta la loro unione.
mente espressiva, visionaria. Sylvia scrive fino allul- The woman is perfected S, la donna ora per-
timo giorno:Lady Lazarus,Tulips,Elm,Ariel,Les- fetta. Con questo verso, davvero lultimo Edge por-
bos,Medusa,Daddy,Getting There solo per citarne ta la data del 5 febbraio 1963 , Sylvia sceglie di
alcune, le pi note; si tratta di poesie straordinarie, congedarsi dal mondo: come suggerito dal titolo,
dotate di una drammaticit nuova, struggente, in- forse sperava di tornare, di restare in una sorta di
tensa, per la cui riuscita forse contribuirono anche la limbo che le permettesse di sfiorare la morte sen-
rabbia e il rancore covati in seguito al tradimento di za necessariamente soccombere. Ma, in quel mo-
Ted Hughes. Del resto, Sylvia e Ted si influenzaro- mento, prevalse lebbrezza di aver raggiunto il suo
no in molti modi; le loro poetiche, seppur molto di- scopo, quello per cui sentiva di essere nata: I suoi
verse, risulterebbero incomprensibili se non relazio- piedi / nudi sembrano dire: / siamo arrivati fin qui,
nate luna allaltra. Si iniziarono reciprocamente alla finita.

Sono abitata da un grido.


Di notte esce svolazzando
in cerca, con i suoi uncini, di qualcosa da amare.
Mi terrorizza questa cosa scura
che dorme in me;
tutto il giorno ne sento il tacito rivoltarsi piumato,
la malignit.
Le nuvole passano e si disperdono.
Sono quelli i volti dellamore, quelle pallide
irrecuperabilit?
per questo che agito il mio cuore?
Sono incapace di maggiore conoscenza.
Che cos questo, questa faccia
cos assassina nel suo strangolio di rami?
Sibilano i suoi acidi serpentini.
Pietrificano la volont. Queste sono le colpe isolate e lente
che uccidono e uccidono e uccidono.

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#kentharuf #trilogiadellapianura #holt #nneditore #benedizione #lenostreanimedinotte #crepuscolo

John Moore

Scrivo per combattere la malattia che mi uccide.


tuttoLibri di La Stampa, 11 febbraio 2017

Lultima intervista che lo scrittore americano Kent Haruf


ha concesso prima di morire. Le nostre anime di notte
il romanzo del commiato

Si dice in giro che tu stia scrivendo un nuovo romanzo. Credo che questo romanzo sia a parte, non si ri-
vero. Ho cominciato a scrivere nel mio capanno in collega ai libri precedenti, e i protagonisti sono del
giardino ai primi di maggio e ho appena finito la pri- tutto nuovi. ambientato ai nostri giorni, il tono e
ma bozza. Da allora ho continuato a lavorarci. Mia le suggestioni sono diverse.
moglie Cathy lo ha battuto al computer gi cinque
volte, e ci ha gi lavorato anche il mio editor alla Puoi dirmi qualcosa di pi della storia?
Knopf. Ricever le bozze la prossima settimana. Non voglio parlarne troppo ma si svolge nel 2014.
E posso dirti che c un riferimento alla commedia
C gi il titolo? tratta da Benedizione, un commento da parte dei due
Le nostre anime di notte. Fanne luso che vuoi. protagonisti.

Ci devo riflettere. Questo romanzo il tuo commiato? Questo fa parte del piacere di leggere i tuoi libri. Persino
Lo , e allo stesso tempo non lo . ambientato a in Benedizione, in cui tutti i personaggi sono nuovi, ci
Holt, il mio solito posto. la storia di due anziani, sono dei piccoli accenni ai protagonisti dei libri precedenti
un uomo e una donna so di cosa parlo, ora sono per i lettori che ti seguono sin dal principio.
anchio un uomo anziano. vero. E per me un modo di divertirmi un po.
Come dici tu, chi conosce i miei romanzi capisce su-
Significa che avremo il quarto capitolo della Trilogia bito di cosa sto parlando.
della pianura?
Beh, dovremo inventarci una nuova parola per de- E siamo sempre a Holt?
finirla: una quadriqualcosa. Ma a dire la verit, no. S, ho saputo che qualcuno pensa che Holt in realt
sia Yuma, e questo mi d un po fastidio. Non cos.
Holt ha le caratteristiche di un luogo che conosco
I miei romanzi potrebbero bene e che posso usare per ambientare le mie storie.
svolgersi dappertutto. Ma se ci pensi, i miei romanzi potrebbero svolgersi
dappertutto. Ovunque ci sono persone anziane che
muoiono e i loro cari si riuniscono per averne cura.

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Ovunque ci sono persone anziane che credono di


non poter pi incontrare qualcuno che arricchisca la E poi ci fu il giorno in
loro vita per darle unultima svolta.
cui Addie Moore fece una
Mi colpisce che tu sia riuscito a scrivere un libro mentre telefonata a Louis Waters.
stavi combattendo la tua battaglia contro la malattia, Era una sera di maggio,
nellultimo anno. Dopo la diagnosi, perch diven- appena prima che facesse
tato cos importante per te portare a termine questo
romanzo? buio. Vivevano a un isolato
una bella domanda. Sai, le mie condizioni stavano di distanza in Cedar Street,
peggiorando subito dopo che ci stato comunicato nella parte pi vecchia
che la mia malattia ai polmoni incurabile e irre-
versibile. Mi sentivo male, e molto gi di corda, sia
della citt, olmi e bagolari
nello spirito sia nella mente. Poi in aprile ho iniziato e un solo acero cresciuti
a stare meglio e mi sono detto: Beh, non voglio ri- sul ciglio della strada
manere qui seduto ad aspettare. Cos ho pensato di e prati verdi che si
scrivere racconti ma non andavo da nessuna parte.
Poi mi venuta lidea per questo romanzo. stendevano dal marciapiede
fino alle case a due piani.
Ti sei preparato in qualche modo per scriverlo? Era stata una giornata
Lidea mi ronzava in testa da un bel pezzo. Ora che
so di avere un tempo limitato a disposizione im-
tiepida, ma di sera aveva
portante provare a farne un buon uso. Cos sono rinfrescato. Dopo aver
andato a scrivere nel mio capanno tutti i giorni. Di camminato sotto gli alberi,
solito, ho in testa una storia molto precisa prima di la donna svolt allaltezza
iniziare a scrivere. Questa volta sapevo solo generi-
camente dove stavo andando, e ignoravo moltissimi della casa di Louis. Quando
dettagli. Cos mi sono messo a scrivere con linten- Louis le apr la porta, lei
zione di far crescere il romanzo quotidianamente. gli disse: Posso entrare
Ogni giorno ho aggiunto un breve capitolo. Une-
sperienza che non mi era mai capitata prima. Non
a parlarti di una cosa?
voglio sembrare troppo sofisticato, ma come se Sedettero in salotto.
qualcosa si fosse messo allopera per aiutarmi a finire Vuoi qualcosa da bere?
il romanzo. Chiamala musa, o guida spirituale, non Un t? No grazie, non so
saprei. So solo che ero convinto di riuscire a scrive-
re ogni giorno, e questa fede mi ha aiutato. Lidea se mi fermer abbastanza
di provare a lasciare una traccia di me era parte di per berlo.
quanto avevo in mente.

A Holt i treni fermavano solo per cinque minuti, arrivavano


e ripartivano.

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#kentharuf #cathyharuf #lenostreanimedinotte #trilogiadellapianura #holt #nneditore #scrittura

Antonello Guerrera

Cathy Haruf: Eravamo io e Kent le due anime nella notte.


la Repubblica, 11 febbraio 2017

Dialogo con la moglie di Kent Haruf, lautore di Trilogia


della pianura. Esce ora per Nn Editore il romanzo scritto
prima di morire e ispirato alla loro storia damore

Perch la notte di chi ama. E quella notte, il pri- Allora chiedo a Kent: Hai paura di morire?. No.
mo maggio 2014, Kent sapeva che sarebbe stato il Sei triste? No. Quando vorresti andartene?
suo ultimo romanzo. Allora mi fa: Sai una cosa? Forse stanotte. Lho baciato e ci siamo addormen-
Scrivo un libro su noi due. Che bello, penso. Ma tati, stringendoci le mani racconta con la voce rotta
non mi dice niente di pi. Kent in genere era len- dai ricordi Cathy Haruf, settantadue anni, seconda
tissimo a scrivere, in quel suo studio in giardino, moglie del romanziere.
impiegava un anno a dare forma ai suoi personaggi. Il mattino dopo Kent era morto. Mi sono sentita
Quella volta per scrisse quasi un capitolo al giorno, morta anchio. Ma poi ho capito che tutto era per-
con un cappellino sempre sulla testa, come un para- fetto. Kent se nera andato come voleva lui: in silen-
occhi, per concentrarsi solo sulla storia, senza pen- zio, senza drammi. Oramai potevamo dirci addio,
sare a refusi, sintassi Devo diventare cieco per perch non avevamo alcun rimorso. Come Addie e
vedere diceva. Una corsa contro il tempo. A set- Louis, abbiamo parlato, sempre, ogni notte. Ci era-
tembre chiama il suo editor: Gary, ho una sorpresa vamo detti tutto. Quando si parla, non si hanno mai
per te. Kent Haruf muore poche settimane dopo, rimorsi.
il 30 novembre, a settantuno anni, nel suo amato Anche il commovente ed essenziale Le nostre anime
Colorado. Non fa in tempo a vedere pubblicato Le di notte, da oggi in Italia grazie a Nn e presto un
nostre anime di notte, il suo libro testamento. E ne- film con Jane Fonda e Robert Redford, ambientato
anche lultima bozza, pochi giorni prima. nella cittadina immaginaria Holt della Trilogia della
Perch Haruf non ne ha pi la forza, prosciugata da pianura, il capolavoro di Haruf.
una malattia polmonare e terminale. sua moglie Addie e Louis sono due anziani soli. Almeno fino a
Cathy a mettere il timbro. Il 29, la sera prima della quando decidono di dividersi il destino. Ce ne stia-
morte del grande scrittore americano, rifiutato da mo per conto nostro da troppo tempo dice lei. Mi
tutti per decenni come John Williams e oggi venera- chiedevo se ti andrebbe di venire a dormire da me,
to come Carver, Kent e Cathy sono nello stesso let- la notte. E parlare. Non parlo di sesso. Sto parlando
to. Come ogni notte parlano, tenendosi per mano. di attraversare la notte insieme. E di starsene al caldo
Come Addie e Louis, i vecchi e soffici protagonisti nel letto, come buoni amici. Le notti sono la cosa
di Le nostre anime di notte. peggiore, non trovi?

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retabloid febbraio 2017

Era molto frustrato, anche


perch non aveva tempo
lavorando alluniversit.
Ma sapeva di avere talento
e lo ha allevato con cura,
nonostante le umiliazioni.
Ai suoi studenti ripeteva:
Nella scrittura il problema
non la mancanza di
talento, ma la mancanza
di impegno.

Ma quanto c di Kent e lei in Louis e Addie, signora lo proteggevo, non disturbandolo mai e rifiutando
Haruf? le telefonate.
Molto, visto che parlano sempre tra loro di notte al
buio, di tutto, come facevamo Kent e io. Il resto E lo aiutava nella scrittura?
frutto della fantasia. Rileggevo i suoi testi scritti con la sua inseparabile
macchina da scrivere, correggevo i refusi. E ricopia-
Come sono stati quegli ultimi tragici giorni? vo tutto sul computer.
Strani. Kent in passato aveva paura della morte. Ma
col tempo aveva imparato ad affrontarla: mi dava Gli dava anche qualche consiglio sulla narrazione?
persino una mano al lavoro in ospizio, pulendo e ve- No, mai. Una volta mi sono permessa di dire che
stendo i cadaveri. E nellultimo periodo abbiamo let- avrebbe dovuto approfondire un personaggio del Can-
to insieme molti libri di spiritualit e reincarnazione, to della pianura e mi ha tenuto il muso per giorni.
che lo hanno rilassato.
Haruf non amava molto parlare dei suoi libri, vero?
Haruf come aveva reagito alla notizia della malattia? No. Lo faceva solo con il suo amico e collega Mark
Allinizio con un senso di abbattimento. Poi per ha Spragg. Kent era un uomo normale, timido ma con
deciso di scrivere Le nostre anime di notte e secondo un grande humour. Era incredibilmente gentile e
me s divertito molto, nonostante la fatica. sensibile. Per me, Le nostre anime di notte il suo
testamento proprio per come lui sapeva e sa parla-
Ma a lei non avrebbe fatto piacere se Kent avesse tra- re al cuore delle persone. Ma non si vantava mai di
scorso pi tempo con lei in quei giorni, invece di isolarsi essere uno scrittore. Non amava la competizione.
col libro? Tanto che quando doveva scrivere un libro, leggeva
No, per lui Le nostre anime di notte era tutto e io solo biografie perch non voleva gareggiare con altri
ero contenta cos. E poi, come sempre, scriveva al romanzieri, anche se adorava Faulkner, Hemingway,
massimo fino a mezzogiorno, e in quelle poche ore echov e McCarthy.

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Forse anche perch nella sua vita Haruf aveva gi lot- Ma voi quando avete capito che avreste passato il resto
tato tanto per emergere? della vita insieme?
Fino a quando non gli pubblicarono il primo roman- Nel 1991, a una festa, un ritrovo di liceali dopo
zo The Tie That Binds, a quarantuno anni, era molto trentanni. Lho rivisto e ho pensato: Ti ho aspettato
frustrato, anche perch non aveva tempo lavorando tutto questo tempo. Ma eravamo entrambi sposati
alluniversit. Ma sapeva di avere talento e lo ha alle- con otto figli in due! Solo cinque anni e due divorzi
vato con cura, nonostante le umiliazioni. Ai suoi stu- dopo, ci siamo riuniti.
denti ripeteva: Nella scrittura il problema non la
mancanza di talento, ma la mancanza di impegno. Cera qualcosa di Haruf che non sopportava?
Il fumo. Mi arrabbiavo molto per questo. Ha smes-
In un vecchio saggio, Haruf parla di un altro suo primo so, dopo quarantanni, troppo tardi.
romanzo fortunatamente mai pubblicato, scritto negli
anni Settanta. Lo leggeremo mai? Ma a lei Haruf ha mai rivelato lorigine del nome Holt,
Credo di no. Kent ne ha bloccato la pubblicazio- la leggendaria citt dei suoi libri?
ne perch non lo reputava allaltezza. Comunque la Gli piaceva il suono. Forse era simile a alt. Come
biblioteca di San Marino in California ha acquisito se Kent volesse fermare, cristallizzare un luogo.
tutti i suoi scritti. L quel romanzo c di sicuro ed Ma ora che ci penso, no, non lo so. Mi sono di-
a disposizione di studenti e dottorandi. menticata di chiederglielo.

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#analfabetismo #italiano #scuola #universit #demauro #verifica #latino

Francesco Piazzi

Lettera di un professore
Robinson di la Repubblica, 12 febbraio 2017

Esplode la polemica sullitaliano, ma non colpa degli


insegnanti dei licei se le scuole sono state ridotte ad
aziendine. Neanche gli atenei sono innocenti

La notizia che i ragazzi oggi non sanno litaliano, sta tanto nellimporre verifiche o nellindividuare le
come sostiene lappello firmato da seicento docenti terapie giuste che probabilmente gi esisterebbero
universitari, non proprio uno scoop. Bastava ri- e che comunque spetterebbe agli insegnanti trovare
pubblicare, per esempio, lintervista fatta al linguista se gliene fosse data lopportunit ma nella concre-
Luca Serianni su la Repubblica tredici anni fa. Nel ta possibilit di applicare questi rimedi nelle nostre
documento dei seicento colpisce, oltre alla genericit scuole? Scuole ridotte dallautonomia ad aziendine
della denuncia, lovviet delle terapie proposte: Det- alla ricerca spasmodica della soddisfazione del clien-
tato ortografico, riassunto, comprensione del testo, te (alunni e genitori).
conoscenza del lessico, analisi grammaticale. Ma Naturalmente anche gli illustri firmatari della de-
pensano davvero, gli intellettuali di prima grandezza nuncia in questione, presi uno per uno, sanno dare
firmatari del documento, che gli insegnanti di scuo- spiegazioni attendibili del disastro. Cacciari, assol-
la non sappiano gi benissimo queste cose? Almeno vendo insegnanti e studenti, denuncia lo smantella-
queste. Non sar che uno dei motivi della tragedia mento dei licei e il fatto che oggi pare che lunica
della nostra scuola sta proprio nel continuare a pen- cosa indispensabile sia professionalizzare. Cose che
sare che gli insegnanti siano dei mentecatti, incapaci scriveva il fisico Lucio Russo ventanni fa nel mirabile
di produrre la ricerca didattica che davvero servireb- pamphlet Segmenti e bastoncini. poi sorprendente
be, bisognosi di una badante che controlli di conti- la risposta data a Cacciari dalla ministra Fedeli: Sia-
nuo il loro operato, come si auspica nel documento mo indietro anche nellinsegnamento tecnico prati-
dei seicento (introduzione di momenti di seria veri- co. dunque per un senso di equit che abbassiamo
fica, verifiche nazionali periodiche)? Verifiche poi anche il livello dei licei? La celebrazione peraltro
fatte come e da chi? Le prove Invalsi dice Luciano sacrosanta della figura di De Mauro pare il princi-
Canfora, certamente esagerando sono una mostruo- pale rimedio escogitato dalla ministra: Attiveremo
sit, una cosa senza alcun senso La miglior cosa uno studio vivo del suo pensiero didattico. Fu lui,
sarebbe eliminare lInvalsi e restituire i suoi testi a chi in un incontro negli anni Ottanta, a farmi capire la
li ha inventati. Valutazioni e verifiche, comunque, necessit del buon italiano (ma occorreva che glielo
fatte sempre da chi non mai stato in classe, quindi dicesse De Mauro che un buon italiano meglio
non un insegnante. Non sar che il problema non di uno cattivo?). Per altro compiono quarantanni

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le Dieci tesi per leducazione linguistica democratica voto un po al di sotto del cinque. Perch il latino, e
redatte da De Mauro, arcinote agli insegnanti, che col latino le altre materie inutili dellarea umani-
ancora oggi, le considerano la Bibbia delleducazio- stica, sono impegnative. A volte scusate la paro-
ne linguistica. Ma se oggi ancora preziosa lere- la difficili. Perch eliminare il latino? Nel famoso
dit di De Mauro soprattutto perch le Dieci tesi processo al liceo classico tenuto a Torino due anni
sono nate da una cooperazione paritetica tra docenti fa in cui le lingue classiche sono state assolte per
di scuola e di universit che non prevedeva ricet- il rotto della cuffia e solo perch a difenderla cera
te calate dallalto e che allora era possibile perch Umberto Eco sono state addotte le argomenta-
luniversit non pretendeva come successo con zioni pi inverosimili per decretare leliminazione di
listituzione delle scuole di specializzazione allinse- latino e greco. Bastava dire: sono da togliere, perch
gnamento secondario lappalto esclusivo della ri- sono difficili e richiedono un impegno che oggi non
cerca didattica e della formazione degli insegnanti. si pu pi pretendere. Punto e basta. E poi perch i
poi ovvio che lobiettivo di una precoce professio- nostri ragazzi dovrebbero rompersi la testa nella tra-
nalizzazione comporti leliminazione o, comunque, duzione dal latino o nella stesura del riassunto di un
lindebolimento, delle materie inutili, il cui studio testo complesso, se nel paese che possiede lottanta
rappresenterebbe invece unefficace terapia dei mali percento del patrimonio antiquariale mondiale tra
denunciati. In particolare lo studio del latino servi- i quiz per assumere funzionari dei Beni culturali si
rebbe ad arricchire il lessico anche qualitativamente chiedeva tempo fa se i Bronzi di Riace erano A: in
(grazie al latino, una parola italiana vale almeno marmo; B: in legno; C: in bronzo? Del tutto assen-
il doppio scrive Nicola Gardini), insegnerebbe la te nel documento dei seicento un qualsiasi accenno
cura della forma nel confronto con modelli letterari alle responsabilit delluniversit. Che pretende che
alti. Soprattutto il latino, proponendo una sintassi non mai stato chiesto di scrivere nulla, e per i quali
che procede per consecuzione grammaticale e logica lultima prova di scrittura probabilmente il tema
e non giustapposizione di evidenze, come quella di maturit di quattro o cinque anni prima. E come
oggi vincente dellinglese insegnerebbe una di- se non bastasse, in certe facolt si sta meditando di
sciplina del pensiero, affinerebbe quella capacit di eliminare anche la tesi, con la motivazione ineffabile
argomentare gerarchizzando, la cui assenza la cosa che la qualit degli elaborati calata. Dalluniver-
pi preoccupante negli scritti incoerenti e sconnes- sit vengono poi le teorie dei pedagogisti, che sono
si degli studenti. Naturalmente, sempre se il latino servite unicamente a fornire un avallo scientifico (si
lo si potesse insegnare, senza che frotte di genitori fa per dire) a un buonismo didattico nefasto, almeno
sindacalisti dei loro figli si fiondino al Tar per ogni a livello di scuola media superiore.

Non sar che uno dei motivi della tragedia della nostra scuola
sta proprio nel continuare a pensare che gli insegnanti siano
dei mentecatti, incapaci di produrre la ricerca didattica che
davvero servirebbe, bisognosi di una badante che controlli di
continuo il loro operato, come si auspica nel documento dei
seicento (introduzione di momenti di seria verifica,
verifiche nazionali periodiche)?

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#fumetto #illustrazioni #taninoliberatore #andreapazienza #frigidaire #arte #icona

Luca Valtorta

Disegnare la ribellione
Robinson di la Repubblica, 12 febbraio 2017

Intervista a Tanino Liberatore, detto il Michelangelo del


fumetto. Viaggio nel mondo dei fumetti e della grafica
della ribellione

A me della politica non me ne mai fregato niente in poco tempo. Nell82 infatti ho scelto di andare a
in modo stretto: ero anarchico nel senso che stavo vivere a Parigi.
per conto mio. Tanino Liberatore, classe 1953 da
Quadri, Abruzzo, detto il Michelangelo del fumet- Cosa succedeva a Roma?
to per la sua straordinaria capacit di disegnare i Era viva. Era anche tremenda, certo. Scontri, violen-
corpi in maniera classica in un contesto postmoder- za, attentati: ogni giorno cera un morto. Dovevi stare
no stato tra i creatori di due riviste, Cannibale attento quando andavi in giro. Per cera un senso di
e Frigidaire, che, nate dallunderground, hanno libert che non ho provato mai pi. E cerano per-
fatto la storia. Insieme a lui Stefano Tamburini: sua sone che volevano fare qualcosa davvero, anche nel-
la grafica di entrambe e linvenzione di Ranxerox, la politica. Che ci credevano. Poi successo tutto il
androide iperschizzato. E poi Andrea Pazienza, la casino. Per era meglio di com oggi. Quando ci
rockstar del fumetto, e Massimo Mattioli, creato- vengo mi fa tristezza.
re di Squeak the Mouse che, leggenda narra, Matt
Groening avrebbe vilmente copiato creando Grat- Riesce a spiegare quel senso di libert?
tachecca e Fichetto, comparse dei Simpson. Infine il Non so bene come rispondere. Era nellaria quella
livido, ma indispensabile, Filippo Sczzari, il Sa- cosa. Cera anche paura, certo, per la gente aveva
lieri del fumetto italiano, che era stato cos definito voglia di vivere esperienze nuove, sembrava ragiona-
da Igort in un epico litigio. Lui, con tipico cinismo re con la sua testa, non seguiva mode o modelli. Tra
punk, se ne appropri. Liberatore invece stava sim- i giovani nessuno guardava la televisione.
patico a tutti.
Cosa facevate?
Lei dovera nel 77? Il punto di ritrovo di noi disegnatori era la reda-
Abitavo in via Napoleone III, dietro piazza Vitto- zione di Il Male, il settimanale di satira fonda-
rio. E dopo, vicino alluniversit. Roma a quei tem- to da Pino Zac sempre nel 77. Si andava l e si
pi era bellissima. Ho avuto la fortuna di viverci nel faceva la notte disegnando, tirando fuori idee. Io
suo periodo migliore. Il fulcro della creativit allora ho fatto molte copertine, illustrazioni di raccon-
era tra Roma e Bologna. Purtroppo finito tutto ti, tutte allultimo momento. Certo, non ho fatto

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Quando ha conosciuto il gruppo che avrebbe dato vita a
Cannibale?
Ho sempre disegnato solo per Proprio nel 1977. E fino all82 ho lavorato con loro.
lavoro, per me disegnare Io e Andrea avevamo studiato insieme a Pescara: era-
una fatica terribile. vamo diventati amici poi per un po ci siamo persi di
vista. Un giorno per vedo su alteralter il mensile
di Linus dove pubblicavano autori pi sperimen-
tanto come Andrea: le cose pi belle pubblicate su tali, una sua storia bellissima intitolata Armi e cos
Il Male sono sue. lho ricontattato: Quando vengo a Roma ti devo
assolutamente presentare della gente mi disse.
Eravate molto politicizzati. Cos andammo a casa di Mattioli. Io avevo portato
Non in maniera tradizionale. Stefano veniva dal delle prove di fumetto che feci vedere a Tamburini
gruppo di Stampa alternativa, forse Sczzari era che non sembrava molto interessato. Per fortuna
quello che faceva pi parte del movimento a Bolo- avevo con me anche dei ritratti di musicisti: Brian
gna. Certo, andavamo alle manifestazioni, Andrea Eno, Frank Zappa, Robert Wyatt. Roba che a quei
credo poco anche quello, lo ha anche raccontato in tempi ascoltavano in pochissimi. Credo che Stefa-
Pentothal ma la militanza a noi non interessava, non no abbia pensato: se ascolta questa musica questo
andavamo a gridare lotta dura senza paura. Altri qui non pu essere un disgraziato come sembra. In-
di Il Male forse erano pi dentro. fatti poco dopo ha scritto in una prefazione: Libe-
ratore la stella nascente del fumetto italiano. Era
preveggente Stefano. Anche riguardo a s. Quando
ha disegnato Ranxerox che si strappava il cuore

Pensa che in quel modo avesse previsto la sua morte?


Non so cosa dire. A volte succedono delle cose strane.

Cosa successo quando arrivata leroina?


Ha distrutto tutto. Improvvisamente diventata fa-
cilissima da trovare, trovavi quella invece del fumo.
Io e Stefano allinizio non prendevamo nessuna dro-
ga. Vino e caff. Basta. Poi tutta quella roba sul mer-
cato. Era una cosa voluta dalla mafia. Con il periodo
che si viveva, quella voglia di libert di cui parlavo,
molti lhanno provata ed stato il disastro. Io mai.

Ci sono delle giornate in cui


mi sparerei, in altre invece
i disegni escono con una
facilit incredibile.

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retabloid febbraio 2017

La gente aveva voglia di vivere esperienze nuove, sembrava


ragionare con la sua testa, non seguiva mode o modelli.
Tra i giovani nessuno guardava la televisione.

Una volta che iniziavano a farsi, le persone perdeva- Allora il personaggio di Stefano si chiamava cos, poi
no anche la capacit di autogestirsi. Era lei che pren- lazienda ci ha fatto causa e diffidato da usare il suo
deva il sopravvento. Dopo non era pi una questione nome, cos labbiamo cambiato in Ranxerox, che di
di scelta, di sperimentazione volontaria, ma iniziava fatto era come lo definiva Stefano, un coatto sinte-
una dipendenza totalizzante. Leroina era un vero e tico che viveva allultimo livello di una Roma ultra-
proprio rifugio ed da l che incominciato quello decadente. Gli studelinquenti volevano usarlo per
che stato chiamato riflusso. procurarsi soldi, droga, sesso, tutto insomma, ma
vengono fatti fuori dalla polizia. Poi il fulcro diventa
In Ranxerox leroina una costante il rapporto con la sua fidanzata Lubna.
Perch raccontava la realt che ci stava intorno.
Qual era la differenza pi grande tra lei e Pazienza?
Chi erano gli studelinquenti di cui si parla nella pri- Io ho sempre disegnato solo per lavoro, per me dise-
ma storia di Ranxerox? Era un termine che si usava ai gnare una fatica terribile. Andrea invece disegnava
tempi o ve lo siete inventato? anche quando dormiva e il bello che qualsiasi suo
No, no: se lera inventato Stefano. Erano studenti disegno era perfetto cos come gli veniva. Poi era inte-
incasinati con la polizia che si nascondevano e uno di ressato ad altre cose rispetto a me, io sono sempre sta-
loro aveva creato Rank Xerox da una fotocopiatrice. to un orso, non andavo da nessuna parte, lui era sem-
pre in giro. Facendo un parallelo con la musica lui era
uno da live mentre io sono uno da studio. A lui veniva
tutto facile, io ci sono delle giornate in cui mi spa-
rerei, in altre invece i disegni escono con una facilit
incredibile. Non so come funziona. Soprattutto quan-
do devo fare le dediche alle convention come Lucca o
Angoulme, ci sono giorni neri. La gente magari non
se ne accorge, soddisfatta lo stesso, ma io no.

Succede a molti artisti.


Siamo molto fragili (ride).

Cerano persone che volevano


fare qualcosa davvero,
che ci credevano.

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#arte #keithharing #graffiti #pittura #andywarhol #madonna #icona

Anna Lombardi

Il nostro piccolo genio che sognava Topolino


Robinson di la Repubblica, 12 febbraio 2017

Keith Haring nel ricordo dei genitori: Disegnava sempre


fin da bambino, lo faceva perfino sui muri di casa. Noi
non lo capivamo, ma lo abbiamo amato tanto.

Lo lasciai allangolo della strada con le valigie e due casalinga, fanno via skype. A ventisette anni dalla
scatole piene di fogli e matite. Mio figlio iniziava la morte di Keith parlano ancora con stupore di quel
sua nuova vita a New York ed era una scelta che non figlio straordinario partito dalla provincia e diventa-
capivo. Era il 1978 e New York era una citt strana, to il pi riconosciuto artista della sua epoca.
difficile, di cui non sapevo niente: non trovai par-
cheggio e lo scaricai l, sulla Ventitreesima Strada di La mostra di Milano ripercorre il suo rapporto con la
Manhattan, davanti alla porta dellYmca, il convitto storia dellarte. Ma come inizi la sua passione per la
per la giovent di cui pure sapevo poco ma mi sem- pittura?
brava un posto decente. Anche se aveva solo ventan- Disegnare gli piaceva gi da piccolo. Era lunico
ni come tutti sanno se la cav benissimo. Ma averlo modo di intrattenerlo: non siamo una famiglia spor-
lasciato a quel modo qualcosa che ancora mi tur- tiva, avevamo provato con i boy scout ma non si era
ba come padre. Allen Haring sistema lo schermo appassionato. Cos la sera, dopo cena, facevamo un
delliPad nel salotto della casa di famiglia a Kutztown, gioco. Disegnavamo dei cerchi che lui doveva trasfor-
Pennsylvania, e poi siede accanto alla moglie Joan su mare in qualcosa. Era molto creativo gi allora: due
un divanetto rosso. Il 21 febbraio al Palazzo reale di tratti e disegnava un gelato. Con un triangolo la fac-
Milano sinaugurer una grande mostra dedicata al cia di un gatto. A volte disegnavamo qualcosa sen-
figlio Keith, il geniale artista che con i suoi graffiti za mai staccare la matita dal foglio. Penso che quel
rivoluzion il linguaggio dellarte diventando licona suo tratto cos sinuoso e sicuro arrivi da l. Dopo un
di unepoca. Intitolata About Art e curata da Gianni trasloco scoprimmo che dietro al divano disegnava
Mercurio, lesibizione proporr centodieci opere di sul muro. Ma non avremmo mai immaginato che
Haring, morto a soli trentuno anni nel 1990. Opere sarebbe diventato un artista.
di grandi dimensioni provenienti da collezioni pri-
vate saranno messe a confronto con i lavori che le Perch?
ispirarono, dai bassorilievi classici a quelli di grandi Per noi un artista era un disegnatore commerciale
maestri del Novecento, come Pollock e Dubuffet. che incassava il suo assegno tutti i mesi. Non erava-
un racconto senza sosta, quello che i genitori set- mo affatto impressionati dallarte che amava. Certo,
tantenni, Allen, ex ingegnere, e Joan, la mamma sperimentare lo appassionava. Una volta, avr avuto

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retabloid febbraio 2017

Divent presto famoso: il successo, il denaro come lo


cambiarono?
Per noi sempre il nostro Capiva il valore del denaro e quello della generosit.
Da ragazzino consegnava giornali e parlava sempre
ragazzo geniale che non con sorpresa del fatto che le mance dei poveri erano
capivamo, ma cosaltro pi generose di quelle dei ricchi. Se qualcuno glielo
potevamo fare se non chiedeva era pronto a regalare un disegno fatto col
pennarello che aveva sempre in tasca. Poi, certo, la
sostenerlo?
fama gli piaceva.

sedici anni, doveva badare a Kristen, la pi piccola Andy Warhol era un suo caro amico. Lo avete mai
delle sue tre sorelle, che allora aveva quattro anni. incontrato?
Quando tornammo le aveva dipinto mani e piedi e S, un uomo delizioso, che parlava a voce cos bassa
le stava facendo lasciare impronte su un grande fo- che non si capiva mai quel che diceva. Noi eravamo
glio di carta. Noi ci arrabbiammo molto. Ma lui ri- sperduti in quel mondo. Quando Keith cinvitava alle
tagli quelle impronte e ne fece un scultura leggera. sue mostre la gente capiva da come eravamo vestiti che
Ce n ancora un pezzo da qualche parte. venivamo dalla Pennsylvania. Non ce ne curavamo. E
nemmeno lui. Qualcuno, poi, prov ad aiutarci.
Vi piacevano i suoi lavori?
Non erano qualcosa che noi chiamavamo arte. Non Qualcuno vi fece da guida?
somigliavano a nulla di ci che eravamo abituati a I suoi primi collezionisti, Mera e Don Rubell, cin-
vedere. Ci piacevano quelli che esprimevano gioia di vitarono spesso. Abitavano vicino a Central Park in
vivere: i disegni sorridenti, il bambino radiante, gli una casa cos piena darte da sembrare un museo.
animali. Qualcosa invece era irritante Finalmente conoscevamo qualcuno e quando arri-
vavamo alle mostre chiedevamo subito: Ci sono i
Cosa vi disturbava? Rubell?. Andammo anche a qualche festa.
Ci fu il periodo che disegnava tutti quei peni. Ve-
derli per casa era sgradevole. Disegn perfino le Le sue famosissime feste, un po installazione darte un
Twin Towers come due grandi peni. E noi: Cmon po musica sperimentale
Keith, smettila. Ma a lui sembravano molto buffi Eravamo al suo primo party of life, lincredibile
e allegri. festa per i suoi ventisei anni. Madonna non era an-
cora una rockstar e cant per lui. Prendemmo un
Sapevate della sua omosessualit, della sua vita sregolata? taxi per tornare in albergo mentre centinaia di per-
Sono cose che abbiamo scoperto dopo. Le sorelle sone erano ancora in fila per entrare. Il traffico era
sapevano che a scuola fumava marijuana, noi nem- impazzito e il tassista bofonchi: Qualche stronzo
meno quello. Appartenevamo a due mondi diversi. di artista sta facendo casino. proprio uno stron-
Non comunicavamo molto. zo, ridemmo nostro figlio.

Keith ha raccontato tutto nei suoi diari. Cosa avete sco- Comera quel mondo?
perto di lui leggendoli? Surreale. indescrivibile quello che vedemmo. Era-
Non siamo mai riusciti a leggerli fino in fondo. no tutti cos giovani. E incredibili. Cera il fotografo
Troppo dolore scoprire tutto quello che ha fatto e Tseng Kwong Chi, grande amico di Keith. Lattrice
vissuto attraverso le sue stesse parole. Ann Magnuson. I suoi amici graffitisti Kenny Scharf

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e Jean-Michel Basquiat. E Madonna, appunto, agli vissuto a lungo e ci invit a fare un viaggio in Euro-
inizi della carriera. Avevano la stessa et, frequen- pa. Quando si avvicin la fine, ci trasferimmo da lui.
tavano gli stessi posti, erano arrivati a New York Trascorremmo insieme gli ultimi giorni.
al mondo giusto ed ebbero tutti successo. Natural-
mente cera pure chi era geloso di loro. Cosa ricordate di allora?
Poco prima di morire arriv una lettera. Aveva sem-
A chi vi riferite? pre sognato di ridisegnare Topolino per la Disney e
Sar stato il 1985, Keith era allapice del successo. loro volevano proporgli qualcosa, credo un cartone
Aveva due mostre nella stessa strada, una da Tony animato. Non ci credeva: Me lo dite per farmi sen-
Shafrazi, laltra da Leo Castelli. Passava dalluna allal- tire meglio diceva.
tra con un codazzo di persone. Mi accorsi che qualcu-
no aveva cattive intenzioni. Due tipi con delle strane Come pensate a lui, trentanni dopo?
buste. Mi precipitai su di loro giusto in tempo: avevano ancora tutto cos surreale. La gente si fa i selfie
un barattolo pieno di bitume e piume. Volevano met- davanti alle sue opere, i nostri nipoti lo studiano a
tere Keith in imbarazzo davanti a tutta quella gente. scuola, i musei organizzano grandi mostre. Lui ne
sarebbe stato felice. Ma per noi sempre il nostro
Quando avete scoperto che era sieropositivo? ragazzo geniale che non capivamo, ma che abbia-
Lo chiamavano il cancro dei gay, nessuno sape- mo molto amato. Cosaltro potevamo fare se non
va bene cosa fosse. Keith sapeva che non sarebbe sostenerlo?

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#scrittura #italiano #analfabetismo #scuola #universit #lettura #esami

Claudio Giunta

Saper scrivere cos importante?


Domenica di Il Sole 24 Ore, 12 febbraio 2017

Scrivere unabilit fondamentale ma che oggi ha perso


la sua rilevanza sociale. Saper scrivere decentemente
non poi cos importante

Tra i colpevoli della notevole inabilit alla scrittura o meglio c una risposta che si complica, si sfrangia
di buona parte degli studenti italiani ci sono anchio. in tante risposte pi piccole, una causa che si pu
Ho appena messo diciotto al compito scritto di scomporre in concause.
uno studente della laurea magistrale in Lettere Diciamo intanto che lo studente a cui ho dato di-
(quinto anno di universit) che meritava invece di ciotto ha ripetuto lesame quattro volte. La quarta
essere bocciato perch, a parte conoscere maluccio andata meglio delle tre precedenti, nel senso che lo
il programma, ha grosse difficolt nello scrivere: studente non ha smesso di impegnarsi: ha letto, ha
mette male la punteggiatura, usa i verbi sbagliati, studiato. Ma, quanto alla scrittura, non pu fare pi
confonde le preposizioni (scrive per esempio che di cos: avrebbe dovuto imparare a scrivere decente-
la squadra ha lintenzione a partecipare, anzich mente molti anni fa, ma non ha imparato, e adesso
di partecipare), non sa fare un riassunto, nel sen- tardi. Alla quarta volta lho promosso perch, come
so che invece di riassumere lintero brano assegnato mi ha ripetuto fino alla nausea, il mio il suo ulti-
sintetizzandone il contenuto lo riassume frase per mo esame, la tesi gi pronta da tempo, ed una
frase: Lautore di questo brano dice che Poi dice tesi che non riguarda la mia materia: lo studente si
che Poi dice che e cos via. Lo studente che io laureer in Storia contemporanea. Bocciarlo ancora
adesso promuovo potrebbe prima o poi diventare un (e poi ancora, e ancora) avrebbe voluto dire impedir-
insegnante, e con un insegnante simile i suoi futuri gli di laurearsi, fargli buttare via gli studi di cinque
studenti certamente non impareranno a scrivere (ci anni, rovinargli lesistenza. Tra laltro, lo studente
si potrebbe domandare: pu questo aspirante in- non affatto sciocco, e ha un libretto pi che di-
segnante imparare a scrivere nei prossimi anni, tra gnitoso. Non sa scrivere in un italiano decente, ma
il suo quinto anno di universit e la sua eventuale, ha una media del ventisette-ventotto, alcuni trenta.
speriamo scongiurabile, entrata in servizio? No, non Esami orali, voti in parte anche meritati. Di fatto,
pu, non simpara a scrivere a ventitr anni). E allora il mio uno dei non molti esami scritti che ci siano
perch lho promosso? Dato che si discute, in questi a Lettere; i pochi altri sono test a crocette, o sono
giorni, della cattiva scrittura degli studenti, mi pare esami scritti in cui il docente (legittimamente?) bada
che la risposta a questa domanda possa interessare pi al contenuto che alla forma. Ma insomma, alla
tutti. Ma non c una sola risposta, ce ne sono molte, quarta volta lo studente civile, anche, ripeto,

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intelligente non me la sono sentita di bocciarlo ripiego, magari momentaneo, in attesa di riprovare
ancora, e gli ho regalato un voto. il test di Fisioterapia.
Quattro volte? S, perch luniversit italiana quel Perch questa generosit, questa politica di acco-
luogo felice in cui gli studenti possono ripetere lo glienza erga omnes? Per varie ragioni. La prima che
stesso esame virtualmente allinfinito. Tre sessioni non si pu mettere il numero chiuso a tutti gli indi-
lanno, uno o due appelli a sessione, pi eventuali rizzi di studio, altrimenti molti studenti non sapreb-
sessioni straordinarie: i miei studenti possono, come bero che fare, dopo le superiori. A differenza dei
si dice, tentare il mio esame cinque o sei volte corsi di Medicina o di Fisioterapia, i corsi di Lettere
lanno, finch non lo passano (e infatti quattro non e Filosofia non hanno bisogno di laboratori, perci
il record: ci sono studenti che lo hanno ripetuto non esistono ragioni oggettive che impongano un
sei, sette volte). In altre nazioni, chi viene bocciato filtro agli iscritti: dove si formano venti latinisti
allesame per due volte deve ripetere lintero anno; questa la ratio (non molto razionale, in verit) se
in alcune, una pluribocciatura comporta lespulsione ne possono formare quaranta. La seconda che gli
dalluniversit. Non in Italia. In Italia, una volta en- studi umanistici sono spesso intesi come una sorta
trati, si ha il diritto di ripetere gli esami quante volte di viatico allemancipazione personale, non solo cio
si vuole, cos come si ha il diritto di non frequentare un percorso professionalizzante ma loccasione per
le lezioni. la libert. una crescita culturale, per migliorare s stessi: negare
Una volta entrati, ho detto, e qui sta laltro proble- questa chance a studenti magari non manifestamen-
ma, perch la porta dei dipartimenti di Lettere, a te vocati alla carriera di intellettuali ma volenterosi,
differenza di quella poniamo delle facolt di zelanti, davvero capaci di trarre profitto da lezioni su
Medicina, sempre aperta. Ci sono in alcuni atenei, Aristotele, Shakespeare, Michelangelo, pu appari-
come minideterrenti, dei test dingresso, ma sono re ingiusto, anche odioso. La terza, la pi impor-
test che hanno lobiettivo di permettere allo studen- tante, che qualsiasi universit ha tutto linteresse
te di autovalutarsi, di capire se quella davvero la ad avere nei limiti (assai elastici) imposti dalle sue
sua strada, pi che di stabilire chi pu o non pu strutture, e dallampiezza del suo corpo docente il
frequentare i corsi. Di fatto, normale leggere, nei maggior numero possibile di studenti, un po perch
bandi, che lesito del test non preclude la successiva gli studenti pagano le tasse e un po (soprattutto)
immatricolazione al corso di laurea (cito dal sito perch il ministero dellIstruzione finanzia le uni-
delluniversit di Bologna); e di fatto accade spesso versit in proporzione al numero dei loro iscritti.
che a Lettere finiscano per iscriversi ragazzi e ragaz- Pochi studenti vogliono dire pochi soldi per aprire
ze che non hanno passato lesame dammissione a corsi di studio, assumere docenti, reclutare giovani
corsi universitari o parauniversitari pi selettivi ma ricercatori, organizzare congressi eccetera.
di tuttaltra indole, come Fisioterapia. Lettere un Questa spiegabile politica delle porte aperte ha il
suo prezzo: a Lettere siscrivono molti studenti che
non avrebbero bisogno di fare luniversit ma di fare
Luniversit italiana quel o rifare un buon liceo, e che tra le altre cose non
sanno scrivere in italiano perch nessuno glielo ha
luogo felice in cui gli
mai insegnato. Lo studente a cui ho dato diciotto
studenti possono ripetere uno dei tanti: nelle sue condizioni, o peggio, si
lo stesso esame virtualmente trova la maggior parte degli studenti che siscrivo-
allinfinito. no a Lettere. Bocciarli tutti? quasi impossibile.
1) Perch bocciare a ripetizione la met o pi dei
candidati allesame di Letteratura italiana vorrebbe

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retabloid febbraio 2017

A Lettere siscrivono molti studenti che non avrebbero


bisogno di fare luniversit ma di fare o rifare un buon
liceo, e che tra le altre cose non sanno scrivere in
italiano perch nessuno glielo ha mai insegnato.

dire in pratica bloccare le carriere di decine e decine hanno interesse a far s che le cose vadano in questo
di studenti, con ovvie ripercussioni sulla vita dellin- modo, ragion per cui non si vede proprio come sia
tero dipartimento. 2) Perch le universit vengono possibile uscire da questa situazione, salvo un ripen-
premiate dal ministero anche in ragione della rapi- samento complessivo della formazione scolastica e
dit con cui gli studenti concludono i loro studi, cio universitaria, con enormi investimenti e progetti di
arrivano alla tesi: vale a dire che le universit sono medio-lungo periodo che ignorino lutilit immedia-
fortemente motivate a licenziare in fretta i loro stu- ta e le mode: niente che sia realistico aspettarsi (lidea
denti, a non avere fuori corso; e i docenti sono ta- che, come recita il manifesto steso dal Gruppo di Fi-
citamente invitati a aderire a questa policy, nel loro renze per la scuola del merito e della responsabilit, la
stesso interesse. 3) Perch bocciare qualcuno perch salvezza possa venire da una revisione delle indica-
non sa scrivere non cos facile. Abituati a badare zioni nazionali che dia grande rilievo allacquisizione
al contenuto e non alla forma, molti studenti non delle competenze di base, fondamentali per tutti gli
riescono a capire perch io dia tanta importanza ai ambiti disciplinari mi pare molto ingenua). Oppure
loro errori o alla loro sciatteria nello scrivere. Se an- no? La soluzione potrebbe arrivare, sta gi arrivando
che lo capiscono, se arrivano ad ammettere che la forse, da tuttaltra direzione, il nodo potrebbe essere
forma importante, possono non capire perch ci tagliato anzich sciolto. Provo a spiegarmi.
che scrivono non va bene, o possono obiettare che si La competenza nella scrittura, il saper scrivere de-
tratta di errori veniali, di pura distrazione, che non centemente, declina anche per una ragione molto
giustificano la bocciatura. Offesi da questa ingiusta semplice e concreta, una ragione che magari in-
persecuzione, possono, a norma di regolamento, ri- consciamente ben chiara agli studenti che hanno
volgersi al rettore o al direttore di dipartimento per fretta di laurearsi (e pi ancora alle loro famiglie che
chiedere di fare lesame (oralmente) con un altro do- li mantengono), e cio che saper scrivere decen-
cente della stessa materia. Supereranno lesame, si temente, alla fine, non cos importante. Lo era
laureeranno; e alcuni andranno a insegnare. senzaltro nellEpoca della Scarsit, quando coloro
Tutta questa spiegazione per dire che una delle ragio- che avevano accesso alla sfera pubblica erano pochi,
ni per cui gli studenti non sanno scrivere (insieme alla e soprattutto quando il sapere tecnico-scientifico
disaffezione alla lettura, al contagio del linguaggio era percepito come meno rilevante rispetto a quella
affrettato degli sms e di facebook, alla prevalenza del infarinatura umanistica che dava accesso alle profes-
visivo sullo scritto eccetera) che non sanno scrivere sioni di prestigio sia nel settore pubblico sia in quel-
molti dei laureati in Lettere che andranno a insegnare lo privato, uninfarinatura della quale il saper scri-
nelle scuole, laureati che non potranno ovviamente vere non bene, magari, ma elegante costituiva una
insegnare ad altri ci che loro stessi non sanno fare. parte non secondaria (che poi lelegante confliggesse
Questo accade perch, come ho cercato di spiegare, spesso con il bene, onde latrocissimo bellettrismo
tutti gli attori coinvolti (gli studenti, le famiglie, i italiano, un altro discorso). Era un saper scrivere
docenti universitari, lamministrazione universitaria) che implicava, prima ancora della cura nello stile,

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scorretta, e una frase ben congegnata da una frase
Bocciare qualcuno perch sbilenca: una competenza che, per le ragioni che ho
detto, manca a molti insegnanti.
non sa scrivere non cos Ma non che si scrive peggio perch si scrive di pi,
facile. Abituati a badare al o pi in fretta. Si scrive peggio soprattutto perch
contenuto e non alla forma, linfarinatura umanistica che era tenuta in gran conto
fino a qualche generazione fa diventata secondaria,
molti studenti non riescono
a fronte di altre competenze, o a fronte di niente, ed
a capire perch io dia tanta per esempio perfettamente possibile entrare a far
importanza ai loro errori parte della classe dirigente senza aver letto dei libri
o alla loro sciatteria e senza saper scrivere in italiano. Il deputato Ales-
sandro Di Battista (laurea al Dams di Roma Tre),
nello scrivere. che aspira alla carica di presidente del Consiglio, o
perlomeno di ministro, critica durante la trasmissione
la calligrafia (abolita come materia alle elementari televisiva diMarted (La7, 24 gennaio 2017) coloro
nel 1985, quando disegno e scrittura diventano edu- che hanno magari paura che potremo svelare alcune
cazione allimmagine) e la consapevolezza di come porcate reali e molto molto grandi che appunto infi-
andava strutturato un testo ben fatto (accapo, rien- ciano l, sulla carne dei cittadini italiani e sui diritti di
tri, maiuscole, corsivi, formule protocollari ed esca- tutti noi italiani. Evidentemente, nella sua forma-
tocollari eccetera). Non invece molto importante, zione, Di Battista non ha investito molto sullitaliano
saper scrivere, nellEpoca dellAbbondanza, quando parlato e scritto. Gli si pu dare torto, considerando
ogni individuo ha infinite possibilit di scrivere e di la carriera che ha fatto? E del resto: quale messaggio,
essere letto da un pubblico infinitamente pi ampio quale idea di formazione trapela dal progetto di alter-
di quello sul quale potevano contare gli scrittori del nanza scuola-lavoro, che sostituisce alcune decine di
passato. Dato che lo scrivere (e anche lo scrivere per ore curricolari con esperienze lavorative allinterno di
un pubblico) diventato unattivit ordinaria come aziende o uffici pubblici? Se davvero fossimo convinti
parlare o come leggere, molti di coloro che scrivo- che studiare con seriet e continuit discipline come
no sono indifferenti alle regole della buona forma, o litaliano o la storia o la biologia o la matematica il
non le hanno mai veramente imparate. Per esempio. modo migliore per crescere e per trovarsi un lavoro,
Scrivere direttamente al computer una cosa tanto accetteremmo davvero di farci rosicchiare il tempo-
normale, per gli studenti di oggi, che far loro os- scuola dalla gita distruzione, dal campus sulla lega-
servare che sarebbe meglio scrivere prima su carta, lit, dalla settimana della cittadinanza, dalla giornata
e solo in un secondo tempo passare alla bella sullo della memoria, dallo stage in biblioteca? Capita che
schermo, suona come una bizzarria. Di fatto, una la devozione continui anche molto tempo dopo che il
raccomandazione che faccio spesso ai miei studen- dio che si prega morto.
ti, ed significativo che, come mi spiegano, nessun Mancando, per cos dire, la domanda sociale del
altro genitore o insegnante glielabbia mai fatta prodotto, non c dunque neppure ragione di colti-
prima. Si pensa evidentemente che i nativi digitali varlo, ovvero non c ragione per non accontentar-
siano cos abituati al pc da essere in grado di scrivere si di un prodotto meno curato, e insomma di testi
direttamente su schermo: ma basta leggere quello brutti, ma comunque comprensibili, anzich di testi
che scrivono per capire che non cos. O meglio, ben scritti. Non coltivando il prodotto, non si coltiva
basta leggere quello che scrivono se chi legge in neppure la sensibilit idonea ad apprezzarlo, ed ecco
grado di distinguere una frase corretta da una frase che non solo si fanno errori che passano inosservati

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tanto a chi scrive quanto a chi legge (cinquantena- scrivere, ho letto questo titolo: Quaranta anni fa la
rio dellalluvione di Firenze, cartello commemorati- morte di Re Cecconi, leroe della Lazio ucciso perch
vo: gli angeli del fango salvarono confuso per un ladro. A parte il misterioso epiteto
il patrimonio artistico della citt di eroe (perch mai?), chi ha scritto il titolo non sa,
lavorando giorno e notte in condi- evidentemente, che si pu dire preso per un ladro,
zioni affatto favorevoli), ma si genera- ma non si pu dire confuso per un ladro. il ge-
lizza anche il vizio italianissimo della eleganza, della nere di errore che anni fa sarebbe stato inconcepibile,
parola scelta l dove starebbe meglio la parola comune sulle pagine di un grande giornale. Ma oggi, in rete, i
(stazione di Firenze: Discendere dal lato opposto, titoli cambiano ogni cinque minuti, e semplicemente
anzich scendere), si adoperano a casaccio le preposi- non c tempo per verificare tutto, e non economico
zioni (articolo del noto giornalista X: Ho avuto come farlo: i lettori e gli abbonati non diminuiscono per
un soprassalto a trovare Una mattina mi telefon a una preposizione sbagliata, dunque non sono cose
offrirmi un contratto Una malattia contro cui non per le quali abbia senso darsi molta pena.
c scampo), si usano a sproposito le locuzioni idio- Su un altro pi decisivo piano, la tendenza, anche
matiche (pagina di un manuale scolastico: Angelica nelle scuole, ad affidarsi sempre pi spesso allebo-
cadde a gambe levate), e pi in generale, senza che la ok o alla rete, abolendo o marginalizzando i libri
sciatteria comporti veri e propri errori, si scrive male, di testo, e obliterando cos quella distinzione tra,
e si accettano testi scritti male, anche l dove, data la in breve, libro di carta autorevole e testi effimeri
sede, ci si aspetterebbe un po di cura. da consumarsi su schermo (notizie, giochi, email,
Alla cattiva scrittura corrisponde un cattivo conte- video), una distinzione che molti si sono sforzati di
nuto? Non detto: larticolo del noto giornalista X conservare in questa primissima et del web, que-
che ho appena citato mal scritto, ma contiene os- sta tendenza non sembra poter avere se non unin-
servazioni interessanti. Del resto, scrivere per il web fluenza negativa sulla qualit media dellespressione
(il giornalista X scrive per il web) non come scrive- scritta dei futuri adulti. Questo non vuol dire che
re un articolo per un giornale di carta, e scrivere un saper scrivere bene non possa restare, per alcuni, un
articolo per un giornale di carta non come scrivere traguardo da raggiungere, e un requisito da parte di
un libro: comprensibile che lattenzione e la cura datori di lavoro particolarmente esigenti; ma, par-
aumentino progressivamente, dal primo allultimo lando sempre di medie e non di picchi, di scriventi
passaggio, a mano a mano che aumentano il tempo e non di scrittori, sono del parere che in futuro di-
desecuzione e lipotetica durata del testo. un fatto venter qualcosa di simile a una bella virt privata,
per che la gran parte dei testi che si scrivono e si come saper dipingere o cantare bene. Ma perch
leggono oggi si scrivono e si leggono direttamente su parlare di futuro? Per molti versi, come mostrano
uno schermo. Il 18 gennaio 2017, sul quotidiano che gli esempi che ho citato, gi cos. E il sole non
riportava con grande evidenza lappello allarmato ha smesso di sorgere, direbbero gli ottimisti: senza
dei seicento professori sugli studenti che non sanno avere tutti i torti.

Una delle ragioni per cui gli studenti non sanno scrivere che
non sanno scrivere molti dei laureati in Lettere che andranno
a insegnare nelle scuole, laureati che non potranno ovviamente
insegnare ad altri ci che loro stessi non sanno fare.

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#lettura #circolilettura #libreria #biblioteca #passaparola #mantova #kentharuf

Simonetta Bitasi

Quelli che mettono i libri in circolo


Robinson di la Repubblica, 12 febbraio 2017

Si danno appuntamento in librerie, nelle biblioteche, in


luoghi di lavoro o in casa: i gruppi di lettura sono sempre
di pi, in dieci anni sono passati da cinquanta a mille

Piacere, io sono una lettrice ambulante. Per que- Non facile spiegare il clima che si instaura tra let-
sto quando vedo le allarmanti statistiche sui dati di tori, diversi per sesso, et, storie di vita, matrimoni
lettura in Italia mi sembra di vivere in un altro pae- (come direbbe Nick Hornby), che si incontrano ogni
se, perch io non faccio altro che incontrare lettori. mese per confrontarsi su una lettura comune. Spes-
Lettori accaniti, lettori precoci, lettori del weekend, so altrettanto difficile convincere qualcuno a uscire
lettori arroganti e lettori timidi, lettori a intermitten- dal bozzolo della lettura personale per avventurarsi
za e lettori stoici, accomunati dal piacere di ritrovarsi in quella collettiva. Ho dovuto fare questa opera-
a parlare di libri. Sono una lettrice accanita perch zione anche su me stessa perch ero convinta che la
di mestiere leggo, animo gruppi di lettura, cerco libri lettura fosse unattivit solitaria e tale dovesse rima-
da far leggere. I gruppi di lettura, in questi anni, han- nere. Dopo aver assistito a unilluminante lezione di
no vissuto una crescita silenziosa: dai circa cinquanta Herbert Lottman, e al racconto che fece a Venezia
censiti al raduno di Arco di Trento nel 2006 agli oltre dei bookclub statunitensi, decisi di provare con un
cinquecento registrati nel convegno Ecco savanza un gruppo di frequentatrici di una libreria. E cos nel
nuovo lettore di Cologno Monzese nel 2012 fino a 2002 nacque Librar leggere al bar, che esiste ancora
superare il migliaio nelle ultime rivelazioni effettuate ma si spostato dal bar alla libreria perch diven-
da Bianca Verri della biblioteca di Cervia. Che peral- tato troppo numeroso e rumoroso. Oltretutto avevo
tro lamenta la difficolt del censimento perch molti scelto come primo libro Il ragazzo giusto di Vikram
non si fanno vivi. Forse nel terzo raduno che si terr Seth, milleseicento pagine. Adesso nel decalogo che
a novembre a Mantova (provincia che ne conta oltre mando ai bibliotecari o a chi voglia di iniziare un
settanta) riusciremo ad avere dei numeri pi certi. gruppo di lettura, raccomando di scegliere un libro
Quello che innegabile che i gruppi di lettura non breve. Infatti tra i libri pi letti dai gruppi mantovani
smettono di nascere, si evolvono, si organizzano e ci sono Benedizione di Kent Haruf, Domanda di gra-
oltre che nelle biblioteche, che offrono cittadinanza zia di Gabriele Romagnoli, Il posto di Annie Ernaux,
alla maggior parte dei gruppi, vengono ospitati nelle Stoner di John Edward Williams. Da allora, grazie
librerie, nei bar, nei luoghi di lavoro, negli ospedali, alle esperienze delle biblioteche di Cologno Mon-
nei centri sportivi, nelle case private. Cosa spinge zese e di Cervia dove sono nati i primi gruppi di let-
cos tante persone a discutere insieme di un libro? tura negli anni Novanta, agli interventi sul blog dei

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retabloid febbraio 2017

Non facile tenere in vita un gruppo di lettura perch


un meccanismo complesso, pu avere le declinazioni pi
diverse, estremamente eterogeneo, si espande, si ramifica,
non smette di sorprendere, ma pu anche essere fragile
se non viene seguito con cura.

gruppi di lettura, gestito da Luigi Gavazzi, agli studi senza la comunicazione quotidiana con altre persone
sulla lettura collettiva di Luca Ferrieri (nei gruppi di cessano entrambe le cose, sia il leggere sia lo scrive-
lettura il piacere viene apparecchiato. La partita che re. Se non altro devo poter comunicare che ho letto.
si gioca proprio quella di dare cittadinanza sociale al Credo che questa sia una delle molle pi importanti:
piacere solitario della lettura, di trasmetterlo e comu- il riconoscimento con un altro lettore, il desiderio di
nicarlo), ho avviato, accompagnato, guidato, appog- esprimersi. Forse per questo gli incontri sono spesso
giato, ascoltato, seguito e anche solo conosciuto per molto vivaci come nel gruppo di lettura descritto da
pochi incontri pi di cento gruppi, alcuni dei quali Howard Jacobson in Prendete mia suocera: Fremeva
per ragazzi. E sono sempre pi convinta che parte- di rabbia, quella rabbia che capita di incontrare solo
cipare a un gruppo di lettura amplifica e prolunga il nei lettori. Come attivit civile era ormai superata,
piacere di leggere. Se, come dice Alan Bennett in La forse per questo le ultime persone che ancora la prati-
sovrana lettrice, la lettura un muscolo, il gruppo di cavano si infuriavano cos tanto a ogni pagina voltata.
lettura la sua palestra, perch la lettura degli altri Si trattava dellultimo parossismo prima del deces-
aggiunge sempre qualcosa alla mia e in qualche modo so?. Per i lettori italiani spero e credo di no.
la completa. Perch scardina le mie certezze e mi apre Ma non facile tenere in vita un gruppo di lettura
orizzonti inaspettati. Grazie alla lettura degli altri de- perch un meccanismo complesso, pu avere le de-
finisco e rendo pi profonda quella solitaria. Se sono clinazioni pi diverse, estremamente eterogeneo, si
un buon lettore, il dialogo con gli altri mi aiuta a sce- espande, si ramifica, non smette di sorprendere, ma
gliere nella miriade di proposte. Se invece mi sono pu anche essere molto fragile se non viene seguito
avvicinato da poco alla lettura il gruppo mi accoglie e con cura. E un ruolo importante lo giocano le istitu-
mi guida. Grazie al gruppo scopro libri che non avrei zioni perch non un caso che una piccola provincia
mai incontrato o vinco le mie riserve e leggo libri che come Mantova abbia il primato dei gruppi di lettu-
tenevo a distanza; grazie al gruppo posso incontrare ra ma anche una rete bibliotecaria efficiente e alla-
persone che condividono la mia passione e posso co- vanguardia dove gi in fase di acquisto coordinato si
municare la mia opinione sui libri letti. Come dice lo lavora per le letture da proporre ai gruppi. Quando
scrittore svizzero Peter Bichsel: Se si incontrano due penso ai tanti lettori che incontro ogni giorno mi
lettori che si sono entusiasmati per lo stesso libro, si vengono in mente le parole di un grande maestro,
getteranno le braccia al collo. Ma succede raramen- Ezio Raimondi: Vale in fondo per la lettura la de-
te E so cosa mi porterei in unisola deserta, dove finizione che Manzoni dava della letteratura come
si completamente soli, senza possibilit di tornare. di una riflessione sentita, dove il sostantivo sta dal-
Conosco anche le due risposte classiche: la Bibbia o la parte della razionalit e laggettivo da quella del-
un taccuino vergine. Condivido entrambe le risposte, le emozioni. Allora possiamo dire che il gruppo di
ma su quellisola non mi porterei nessun libro, perch lettura il luogo di incontro delle riflessioni sentite.

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Paolo Rumiz

Il segreto delleditoria nascosto nel metodo Pixar


la Repubblica, 15 febbraio 2017

Alberto Rollo racconta la sua nuova avventura come


direttore di Baldini&Castoldi: Cercheremo talenti nella
provincia italiana e nel fermento dei paesi asiatici.

Lo diresti un pellegrino, per come indossa il suo in- Filippo Vannuccini, i nuovi soci. Entusiasta il primo,
confondibile zuccotto di lana e soprattutto il saio del- austero e analitico il secondo. Un buon equilibrio di
la pazienza, la pi snobbata delle arti. Alberto Rollo, coppia
nuovo direttore editoriale di Baldini&Castoldi dopo
una sfolgorante stagione Feltrinelli, traccia la carto- Cosa rimettete in pista?
grafia del suo nuovo viaggio. Salentino di stirpe ma C Guy Debord, La societ dello spettacolo, che esce
milanese di nascita e soprattutto di educazione (leg- a marzo. Un libro profetico che nel Sessantotto apr
gere la sua recente autobiografia), Rollo un cam- la testa a molti, mostrando la verit di un sistema
minatore della letteratura, uno capace di attraversare che avrebbe finito per liquidare la realt. Il delitto
con la stessa insaziabile curiosit periferie dimenti- perfetto, lhanno definito. Debord spieg pure come
cate e manoscritti, cataloghi e sentieri. Sempre alla opporsi al sistema usando quella stessa arma; vedi il
ricerca di storie nuove. Maggio francese, che fu anche grandiosa messa in
scena. Ma abbiamo pronti altri bei nomi. In cam-
E allora, Alberto: questo nuovo inizio? po scientifico, per esempio, Rita Levi Montalcini e
Entrare in casa editrice proprio mentre parte il nuo- Margherita Hack.
vo Linus un bellauspicio. Con Pietro Galeotti
che lo dirige, poi uno che, dopo anni in tv, ha an- Salpa anche La Tartaruga.
cora voglia di cambiar pelle e divertirsi Che dire? un marchio di grande nobilt e ha dischiuso
Prendo posto alla mia scrivania, alzo gli occhi e vedo allItalia tutto un universo femminile: Virginia
Linus che mi guarda, e acconsente succhiandosi il Woolf, Edith Wharton, Doris Lessing Ora la
dito. Mi piace troppo lidea che si recuperi questa nave riparte, guidata da Cristina Lupoli Dalai, con
gloriosa icona per far crescere generazioni nuove. un grande classico, Le donne di troppo di George
Gissing, un elogio dello zitellaggio che per le bat-
Di glorioso c un intero catalogo, mi pare. tute ricorda il pi guizzante Oscar Wilde. E poi
Per capirlo bisogna abitarci dentro. un mondo, non Romanza senza parole di Sofja Tolstaja, mai tra-
posso limitarmi a sorvolarlo. Devo penetrarlo a pie- dotto in Italia. Lei la donna che diede tredici figli
di, con lentezza, tenendomi accanto Michele Dalai e a Lev Tolstoj ma fin per innamorarsi del giovane

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pianista che le suonava pezzi di Mendelssohn. Il


vecchio marito era tutto preso dai suoi contadini, e
intanto lei scriveva questa affascinante autobiografia
mascherata. Per far bene questo lavoro
bisogna stare molto lontano
E poi?
C la buona narrativa di intrattenimento, con la
dalla scrivania. Legarsi
serie gi bene avviata dei romanzi a quattro mani agli autori non con la
di Rita Monaldi e Francesco Sorti che tanto suc- logica della promessa,
cesso hanno avuto nel Nord Europa. E poi, su un
ma costruendo con loro
registro del tutto diverso, ecco La schiavit narrata
a mia figlia di Christiane Taubira, lex guardasigilli la strada delle idee.
del governo francese che tempo addietro ha fatto no-
tizia con le sue clamorose dimissioni. Mostra come
la schiavit si riproduce anche oggi, in casa nostra. E allestero?
Ma non dimentica la bellezza di stare al mondo. Anche l, cercheremo di lavorare sulle contaminazio-
ni. Turchi nati nellUnione europea. Pakistani che
E ora, dove cercare terre inesplorate? guardano a Oriente. E la diaspora persiana, che galas-
l la vera sfida di metodo. Credo sia buona cosa sia Bijan Zarmandili in Italia, Kader Abdolah che
pescare negli spazi ibridi, nei vortici dove si mesco- scrive in olandese, Azar Nafisi a New York, Marjane
lano i linguaggi e le fonti. Musicisti che lavorano Satrapi a Parigi. Il mondo mediorientale un pozzo
al linguaggio; architetti che ragionano sul rapporto senza fondo. la terra di Mahmoud Darwish, che
tra citt, forma e abitabilit; attori di cinema o tea- seppe declamare il suo sradicamento dalla Palestina
tro alle prese con la scrittura. Personaggi immensi, davanti a centinaia di migliaia di persone. Come si fa
come Mimmo Borrelli, che abbiamo visto in scena a non amare le terre di Rumi e Omar Khayyam? Vai
con Roberto Saviano. Pochi hanno fatto interagire a Shiraz, un giorno, a vedere migliaia di persone che
come lui il dialetto e la corporeit. O il monologante declamano i versi di Hafez attorno alla sua tomba
Saverio La Ruina, fondatore di Scena Verticale. La
sua storia degli italiani rimasti prigionieri in Albania Mi sa che dovrai viaggiare molto.
e dimenticati per quarantanni non lascia respiro. Per far bene questo lavoro bisogna stare molto lonta-
no dalla scrivania. Legarsi agli autori non con la logi-
LItalia una miniera, se rovisti negli angoli bui. ca della promessa, ma costruendo con loro la strada
la provincia che le conferisce identit. Leggi Paola delle idee. Bisogna vedere chi sono gli amici librai.
Cereda come descrive le balere romagnole, il clima Avvicinare i lettori. Soprattutto, creare in casa edi-
sognante e carnale in cui si immergono i professio- trice una forte atmosfera di squadra. Qui ho un mo-
nisti del liscio Sesso, amicizia e amore con in sot- dello preciso: la Pixar, che ha conquistato il mondo
tofondo orchestrine e ballabili facili Pronuncia, se con i suoi cartoon. Un giorno ho scoperto nei con-
ne hai occasione, la lingua piena di dissonanze di tenuti speciali di un loro dvd un filmato interessan-
Eugenio Raspi, ex operaio delle acciaierie di Terni, te che mostrava come lavorano. Loro mettono una
mentre narra la fine dellepopea metallurgica attra- sequenza sulla lavagna e la discutono fino allesau-
verso la sua atroce solitudine in ventanni di fabbrica. rimento, litigando anche ferocemente. Vivono di
Non saprei da che parte cominciare. Raul Montana- una continua messa a punto degli obiettivi. Funzio-
ri, o quel poeta solitario che Adelelmo Ruggieri na che una meraviglia.

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#scrittura #analfabetismo #scuola #universit #lettura #italiano #grammatica

Gianni Oliva

Malascrittura, di chi la colpa?


il Fatto Quotidiano, 16 febbraio 2017

Si scrive male perch nella scuola e alluniversit non


insegnano a scrivere bene e perch non sono messe nelle
condizioni di farlo

Al termine del ciclo scolastico troppi ragazzi scri- La formazione un percorso di lungo periodo e
vono male in italiano sostengono seicento docenti se ci sono falle (lapprossimazione della scrittura
universitari, con tanto di lettera inviata al presidente certamente una delle pi vistose) significa che il si-
del Consiglio. Perfettamente daccordo con loro. Si stema nel suo insieme presenta limiti di cui siamo
scrive male e si scrive poco. E si parla anche male, o responsabili tutti, dal precario della scuola primaria
quantomeno meno con fatica. Abbiamo bisogno di allordinario dellaccademia. Tutti demoni o tutti
una scuola pi efficace nella didattica aggiungono. angeli: o, pi seriamente, tutti coinvolti perch non
Perfettamente daccordo anche qui. C chi insegna c danno maggiore dellautoreferenzialit.
bene, c chi insegna poco: bisogna migliorare, speri- Dico questo perch le proposte di intervento sug-
mentare nuove metodologie, trovare nuovi approcci. gerite dai seicento universitari (corrette ma parziali)
Ma in tutto questo (e qui laccordo finisce) luniver- sottintendono unindividuazione di responsabilit
sit dov? Se i docenti sono inadeguati al compi- verso il basso che non condivido. Io credo che il
to di insegnare chi ha dato loro il titolo di laurea problema dellitaliano stia soprattutto nelle scarse
necessario per accedere allinsegnamento? Chi li ha occasioni di praticarlo. Nella scuola elementare/me-
preparati? Chi ne ha sanzionato lidoneit? Chiu- dia si devono acquisire le competenze di base: ma
dere il cerchio saltando i passaggi facile. E auto- quante volte, nella prosecuzione degli studi, ci si
assolutorio. Da un livello allaltro, le responsabilit esercita a scrivere? Quanti temi/saggi brevi/relazio-
si scaricano: i docenti universitari lamentano lim- ni/riassunti si fanno nella scuola superiore? Quante
preparazione dei giovani neodiplomati; i professori volte i test a risposta chiusa (pi raramente a rispo-
liceali quella dei ragazzini usciti dalla terza media; sta aperta) sostituiscono le verifiche scritte? E quan-
gli insegnanti di terza media quella dei bambini che to si scrive alluniversit? La tesi di laurea di per s
hanno frequentato le elementari (la primaria non stessa un paradosso: dopo cinque anni di interroga-
messa in discussione, perch l, tendenzialmente, zioni orali e di quiz, senza che nessuno abbia mai
non si scrive e non si conta). Tutta colpa dei maestri preteso una relazione scritta (escludiamo le lodevo-
elementari dunque? li eccezioni, che ci sono in ogni settore della vita!),
Stiamo attenti: il mondo della formazione non pu per laurearsi bisogna produrre un testo di centocin-
essere diviso in segmenti che vivono di vita propria. quanta, duecento pagine. Ci stupiamo che il trenta

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percento degli studenti produca testi illeggibili e un


altro trenta percento testi copiati?
Nessuna accusa: so bene che correggere un testo
scritto comporta una quantit di tempo e di fatica Quante volte ci si esercita
incompatibile con lattuale organizzazione scolasti- a scrivere? Tutta colpa dei
ca. Se un docente universitario ha cento (e a volte maestri elementari?
duecento o pi) studenti da esaminare, non pu che
ricorrere al test: e so che se il docente di Lettere di
scuola secondaria ha una cattedra spalmata su tre complessivo del nostro sistema formativo, a pat-
classi-pollaio di trentadue, trentaquattro allievi non to che non produca nessuna lezione e nessuna di-
pu andare oltre le due, tre verifiche scritte a quadri- scriminazione, esplicita o sottintesa. Si scrive male
mestre. Ma proprio per questa consapevolezza, in- perch nella scuola e universit non insegnano a
dividuiamo le difficolt vere e non scivoliamo in un scrivere bene e perch non sono messe nelle condi-
palleggiamento di responsabilit interno agli addetti zioni di farlo. Se partiamo da qui riusciremo forse a
ai lavori! preparare giovani pi disinvolti con il congiuntivo e
Lappello dei seicento docenti universitari pu es- consapevoli che ha voce del verbo avere e non
sere una sollecitazione per affrontare un limite preposizione.

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Raffaella De Santis

Officina Italia. Manoscritti addio, meglio un blog


la Repubblica, 16 febbraio 2017

Dagli editori indipendenti alle riviste, i talent scout


della narrativa vanno a caccia di esordienti consultando
la rete e i piccoli premi

Un palazzone grigio, di fronte una sala bingo. Allin- come i gladiatori nel Colosseo, ma se fallisci stac-
gresso una piccola targa con scritto tunu edi- cano il telefono. A primavera Santoni punter su
tori dellimmaginario. Lappartamentino, Francesco DIsa: Un libro pieno dimmagini, un
in un edificio anni Sessanta di Latina, sembra per misto tra quaderno di appunti e collage. Attutita
una casa di studenti, pochi scaffali pieni di fumetti, la frenetica caccia allesordiente doro che sulla scia
un poster di Paco Roca, un divano rosso papavero. del successo di Roberto Saviano e Paolo Giorda-
Tre stanze che, oltre a essere una grande officina di no aveva spinto le major a puntare su sconosciuti,
graphic novel, stanno diventando uno degli incuba- la palla sta tornando in mano agli editori indipen-
tori pi interessanti per scrittori esordienti. Tunu denti. Strano per che nelle case editrici non esi-
sforna pi di trenta novit lanno, tra cui almeno stano pi stanze dei manoscritti. Non solo perch
quattro romanzi. Alcuni sono stati dei piccoli casi ci sono i pdf e ormai la carta solo un ingombro,
editoriali: Stalin + Bianca di Jacopo Barison che ma perch interessano poco. Ne arrivano migliaia
forse diventer un film di Cipr o Dalle rovine di ogni anno, una media di quindici al giorno, ma po-
Luciano Funetta che, mescolando con nonchalance chi diventeranno libri. Sulle homepage degli editori
serpenti e porno darte, ha venduto pi di settemila lavvertimento ricorrente : Non inviateci i vostri
copie. Ora in libreria Medusa di Luca Bernardi, manoscritti. Meglio pescare i talenti in rete, tra
ventiseienne di Bolzano, storia di un ragazzo stram- blog e riviste on line, o sui social dove gi si capisce
palato che insegue extraterrestri. Tutte scoperte di che seguito hai e se potrai avere un mercato. I ma-
Vanni Santoni, alla guida della collana romanzi: I noscritti? Qualcuno l. Un paio di scatole in un
grandi editori possono bruciarti lesordio. Se non angolo che potrebbero contenere qualunque cosa, an-
vendi subito, ti abbandonano. Ti mettono nellarena che una torta. Nella sede di minimum fax, un elegan-
te palazzo romano nel centro storico, ci sono libri su
scaffali bianchi, pile di giornali, pacchi da spedire, ma
Non inviateci i vostri dei manoscritti poche tracce. Eppure minimum, dove
manoscritti. lavorano dodici persone, ha sempre fatto scouting. La
collana Nichel diretta da Nicola Lagioia ha tenuto
a battesimo, tra gli altri, Giordano Meacci, Alessio

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a San Patrignano. A volte a premiare un po di


spregiudicatezza. Chiara Valerio, editor della colla-
Meglio pescare i talenti in na narrativa.it di nottetempo, in cui hanno debuttato
rete, tra blog e riviste on Milena Agus, Giorgio Ghiotti, Elisa Ruotolo, Ga-
briele Di Fronzo, ricorda uno scontro trasformatosi
line, o sui social dove gi in una specie di provino letterario: Un giorno ho
si capisce che seguito hai e ricevuto una lettera di odio da Laura Fidaleo sul mio
se potrai avere un mercato. account facebook. Mi diceva che non dovevo per-
mettermi di parlare di Fabrizia Ramondino, come
facevo in Spiaggia libera tutti. Quella lettera era tal-
Torino, Paolo Cognetti e Valeria Parrella. Nellan- mente bella che le chiesi di scrivere un libro. Il li-
tologia Let della febbre hanno scritto Rossella Mi- bro Dammi un posto tra gli agnelli. Nottetempo si
lone, Giuseppe Zucco, Emmanuela Carb, Claudia da poco trasferita a Milano. Ci arrivano in media
Durastanti, passata da Marsilio a minimum fax con cinque manoscritti al giorno dice leditore Andrea
Cleopatra va in prigione. Ci piaceva quanto Clau- Gessner. Solo nei casi pi fortunati diventano libri,
dia scriveva su Il Mucchio Selvaggio. In genere ci appena accaduto alla cantante lirica Ida Amles con
guardiamo intorno per intercettare le intelligenze. Perdutamente. Ma anche qui, nei cento metri ritin-
Seguiamo i social e le riviste, parliamo con agenti e teggiati di azzurrino dove lunico mobile di pregio
persone di fiducia. Siamo un mondo artigianale su un vecchio tavolo di Vittorini, si ripete la stessa storia:
scala industriale dice Giorgio Gianotto, direttore Nella sede di via Zanardelli cera un muro di mano-
editoriale. Ad aprile pubblicheranno il romanzo di scritti, ora sta tutto nei computer. Li leggiamo, ma
Marta Zura-Puntaroni, fashion blogger non anco-
ra trentenne. Apprendiamo dal suo blog Diario di
una snob che le piacciono i libri, i cervi, il latte, i
bagni caldi, lo yoga. Mario Fillioley, di cui uscito a
settembre Lotta di classe, scrive sul blog Aciribiceci
di essere uno che vive di stenti e si ciba di bacche,
che suona diverso dal dire vivo da precario. Bi-
sogna saperci fare. Se scrivi un curriculum vecchio
stampo dicendo che hai studiato filologia romanza
hai poche speranze. I contatti avvengono nei modi
pi strani dice Gianotto. Un giorno si fatto vivo
un tizio su facebook. Voleva inviarmi un suo scritto.
Gli ho detto: hai venticinque parole per convincer-
mi a leggerlo. Mi ha convinto.
Un editore come Fandango facilitato dalla prossi-
mit alla casa di produzione cinematografica. Con-
dividono a Roma lo stesso edificio signorile: Qui
tutto si mescola. Pu accadere che un copione di-
venti un libro, invece di un film dice leditor Tiziana
Triana. nato cos La collina in cui Andrea Delo-
gu, con laiuto dello sceneggiatore Andrea Cedro-
la, romanza la sua esperienza di bambina cresciuta

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sono troppi, pi importante guardarsi intorno, avere
le antenne. E infatti, se per caso capita di avvistarne
qualcuno, arriva la smentita. Sono vecchi, dimenti- Lho intercettato su
cati l. Andrea Palombi, editore della romana Nu-
trimenti, ha lanciato molti esordienti emigrati poi in internet, parlava del suo
altri lidi: Giovanni Cocco (Feltrinelli e Guanda), Pa- libro che non riusciva
olo Piccirillo (Neri Pozza), Irene Di Caccamo (pre- a pubblicare, mi sono
vista con La nave di Teseo). Formiamo lo scrittore e
poi lo cediamo alle grandi scuderie che lo portano in
incuriosito e
serie A dice Alberto Gaffi, nel suo studio trasteve-
rino, dove lavora da solo con laiuto di una segretaria: uscito nel 2000 con Rizzoli passando quasi inosser-
con lui aveva pubblicato Fabrizio Patriarca, poi pas- vato, oggi un autore cult grazie a Nn edizioni. La
sato con liperbolico Tokyo transit a 66thand2nd, ora redazione di Nn, in zona Porta Romana a Milano,
va fiero di aver scoperto Crocifisso Dentello (Finch invasa dagli scatoloni con i gadget di Haruf. La
dura la colpa): Lho intercettato su internet, parlava publisher Eugenia Dubini racconta che lo scouting
del suo libro che non riusciva a pubblicare, mi sono si fa attraverso le riviste on line e le liste degli agenti
incuriosito e. E ora far il secondo con La nave letterari: Non abbiamo scout veri e propri, siamo
di Teseo. Laltra grande qualit dei piccoli editori in otto, non possiamo permetterceli. A fine feb-
riscoprire scrittori stranieri trascurati o mai pubbli- braio lanceranno Alessandro Garigliano: Il testo ci
cati in Italia. In fondo anche questi sono esordi. An- stato mandato da Giorgio Vasta. Spesso sono gli
nie Ernaux stata lanciata da Lorma e Kent Haruf, scrittori a darci i migliori consigli. Bisognerebbe
fornire allaspirante scrittore un manualetto del-
le istruzioni, come quello di Umberto Eco per le
tesi di laurea. Primo passo: uscire dalla cameretta
e scrivere sulle riviste. O tuttalpi aprire un blog.
Chi fa scouting guarda i premi, soprattutto il Cal-
vino, e studia le riviste classiche come Nuovi Ar-
gomenti, Nazione Indiana, minima&moralia,
doppiozero a quelle dai nomi fantasiosi come
Tina, Colla, Costola, Cadillac, TerraNul-
lius, La Balena Bianca, Watt o Effe, corag-
giosa antologia cartacea di racconti inediti illustrati.
Tra i microeditori pi interessanti ci sono Effequ di
Grosseto, Il Maestrale di Nuoro (con cui ha esordi-
to Salvatore Niffoi prima di Adelphi), i romani El-
liot o Exrma, Transeuropa di Massa. Nel libro di
ricordi editoriali I migliori anni della nostra vita Er-
nesto Ferrero racconta che Italo Calvino cercava di
leggere tutti i manoscritti. Si era dato tre regole per
riconoscere un buon libro: Se ha un linguaggio; se
ha una struttura; se fa vedere qualcosa, possibilmen-
te qualcosa di nuovo. Potremmo scriverle nellipo-
tetico manualetto destinato ai manoscrittai.

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#scrittura #italiano #analfabetismo #scuola #universit #lingua #lettura

Marina Valensise

Tolleranza sottozero per i nemici dellitaliano


Il Messaggero, 17 febbraio 2017

Litaliano una lingua viva, duttile, ricca, quindi zero


tolleranza per chi non vuole pi studiarla e sottozero
per chi incapace di insegnarla

Attenzione, pericolo. Se continuiamo cos, finiremo Pochi giorni dopo, un docente universitario, forse
per comunicare a gesti, o peggio. Le parole sono in vena di autocommiserazione, ha confessato la sua
una cosa seria. Aggettivi, pronomi, avverbi conta- colpa in un articolo scritto per il giornale della Con-
no eccome. Lordine del discorso, non ne parliamo. findustria in cui racconta come abbia promosso col
Con la sintassi e lanalisi logica non si scherza. Non minimo dei voti uno studente del quinto anno di
possiamo scherzare. Fondano lordine del reale e so- Lettere, quantunque fosse palesemente incapace di
prattutto, piccolo particolare non trascurabile, fon- sintetizzare un testo, usare correttamente la punteg-
dano la nostra capacit di mettere in ordine il reale. giatura, servirsi senza errori delle preposizioni di uso
Inutile dire che scrivere ormai superato e non serve corrente. Il povero sventurato era stato gi bocciato
pi, e scrivere bene diventato un optional nel mon- tre volte. Alla quarta volta, lha scampata. Il profes-
do doggi, dominato dai tweet, dagli sms, dal flusso sore reo confesso lha promosso perch bocciarlo
ininterrotto delle faccine che piangono e ridono. Le ancora avrebbe voluto dire impedirgli di laurearsi,
parole contano eccome, e il linguaggio, la persuasio- fargli buttare via cinque anni di studi, rovinargli le-
ne e la retorica non possono prescindere dallarte del sistenza. E pazienza se lasino graziato di oggi sar
discorso. Perci sono da compatire, e non solo da il professore incapace dei nostri figli domani
condannare, quegli atteggiamenti equivoci e sventa- La giustificazione di tipo umanitario-esistenziale non
ti come lindulgenza o peggio ancora lindifferenza una provocazione: unammissione sconfortante
nei confronti della parola scritta e della capacit di
scrivere, che purtroppo pare stia diventando merce
rara fra i giovani doggi. Le parole contano eccome,
Seicento professori hanno firmato un accorato ap-
e il linguaggio, la persuasione
pello per lanciare lallarme che affligge le giovani
generazioni. Si parla di percentuali spropositate di e la retorica non possono
italiani incapaci di riferire un discorso, riassumere prescindere dallarte
un testo, comprendere la struttura di un periodo del discorso.
ipotattico. Non parliamo delle percentuali derisorie
dei lettori di libri.

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Litaliano una lingua simpatica, che non si impone,
non conquista, ma seduce e attrae per la forza della sua
musicalit, per la gloria della sua tradizione,
per la ricchezza della cultura.

del lassismo delle nostre classi dirigenti e dello sta- del mondo cresce linteresse per lapprendimento
to comatoso in cui versa luniversit italiana e il suo dellitaliano, che figura addirittura al quarto posto
corpo docente. Effetto collaterale dellautodenigra- nella classifica delle lingue straniere pi studiate al
zione permanente, diventata uno sport nazionale, giorno doggi. Litaliano, infatti, una lingua sim-
tanto che i cacciatori di testa ormai reclutano con- patica. una lingua che non si impone, non con-
sigliando lespatrio. Il povero studente confessa quista, ma seduce e attrae quasi naturalmente per
il professore che si autoaccusa si sta laureando in la forza della sua musicalit, per la gloria della sua
Storia contemporanea, e non per niente sciocco: tradizione, per la ricchezza della cultura: la lingua
un ragazzo intelligente (pensate se era scemo) e dun- dellamore, della poesia, dellarte, dellarchitettura,
que il prof non se l sentita di bocciarlo unennesima della musica, dellopera lirica, e solo chi lignora la
volta e gli ha regalato un diciotto. Ora, se si tratta pu sottovalutare.
di inseguire lindulgenza del lettore nei confronti di Altra ragione per non scherzare con la capacit di
un mestiere delicato e screditato come quello del do- insegnarla, e di impararla bene, il che vuol dire im-
cente universitario, lo sfogo comprensibile. Se per parare a leggerla e a scriverla con agio e correttezza.
lobiettivo un altro, e mira cio a giustificare il las- Perci, se non vogliamo condannarci al suicidio col-
sismo, limpotenza, la resa incondizionata, la totale lettivo o autovotarci alla perfetta irrilevanza come
abdicazione nei confronti delle regole elementari e quei genitori smaniosi che mandano i figli a studiare
della severit con cui le regole elementari vanno non allestero e finiscono per ritrovarsi dei dissociati, in-
solo difese, ma imposte e rispettate, non c santo capaci di scrivere una email senza corredarla di al-
che tenga. E c pochissimo da ridere. meno otto errori di ortografia , cerchiamo di fare
La situazione grave ed bene denunciarla. LIta- un piccolo sforzo.
lia un paese abitato da sessanta milioni di persone. Se la lingua un bene inestimabile e una risorsa ci-
Litaliano una lingua viva, elastica, duttile, ma- vile da maneggiare con cura, litaliano una materia
gnifica, ma se la consideriamo sul piano mondiale delicata da trattare con amore e attenzione.
oggi parlata da unesigua minoranza di persone, Dunque, tolleranza zero per chi non vuole pi stu-
anche se le statistiche confermano che in ogni parte diarla, e sottozero per chi incapace di insegnarla.

Litaliano la lingua dellamore, della poesia, dellarte,


dellarchitettura, della musica, dellopera lirica, e solo
chi lignora la pu sottovalutare.

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Bruno Ventavoli

Lamore mi ha bruciata ma non mi pento.


tuttoLibri di La Stampa, 18 febbraio 2017

Intervista alla scrittrice irlandese Edna OBrien in


occasione delluscita del suo diciassettesimo romanzo:
Tante piccole sedie rosse

In una cittadina irlandese immaginaria dove la mo- mostruoso passato di criminale di guerra nellassedio
notonia dei giorni pari solo alla bellezza della natura di Sarajevo. Il titolo del romanzo allude alle 11541
e al rispettoso timore di Dio, irrompe un misterioso sedie rosse che furono disposte nel 2012 sul principa-
straniero. Comincia cos, quasi come una ballata, tra le corso di Sarajevo per commemorare le vittime dei
lululato dei lupi, le chiacchiere dun pub, e il gorgo- cecchini durante lassedio. Dopo la prima parte, la pi
glio dun torrente gelido, il diciassettesimo romanzo riuscita, la protagonista affronta una dolente espia-
di Edna OBrien, Tante piccole sedie rosse. Ottanta- zione tra migranti e marginali nella Londra cinica che
sette anni, una delle scrittrici pi celebri e ribelli del vuole la Brexit, e poi, nella terza parte, a fronteggiare
paese (sei suoi romanzi sono stati proibiti), non perde il mistero del male allAja, nel tribunale internazio-
la voglia di raccontare linquietudine delle ragazze nale dove si processano i crimini contro lumanit.
di campagna nella sua isola verdissima e turbolenta.
Stavolta la protagonista una donna sposata con un La protagonista, Fidelma, espia duramente il suo adul-
marito pi anziano, incapace di guizzi, se non quello terio. NellIrlanda del Duemila il tradimento coniugale
di biascicarle quanto bella e leale, ogni tanto, con ancora una colpa cos grave?
voce impastata dallo sherry, tra polverose tende di Credo che ladulterio sia sempre una questione deli-
taffet. Si chiama Fidelma, tormentata come tutte cata in Irlanda, anche se forse non pi considerato
le simil Bovary, ama leggere romanzi, ed pronta ad un peccato mortale come quando ero giovane. Ad
ardere come un ciocco. Ovviamente il forestiero che ogni modo, la colpa di Fidelma non sta tanto nella-
si presenta come guaritore, sessuologo (che professio- dulterio, quanto nellenorme errore morale dellaver
ne scandalosa per un villaggio cattolico!), conoscitore scelto un assassino come amante.
di erbe e fragilit femminili, un perfetto acciarino
per il fal della passione. Bastano alcune passeggia- Perch ha affrontato gli orrori della guerra balcanica?
te con parole accorte, il calore magnetico delle sue La tirannia e la dissimulazione dei tiranni mi hanno
mani, perch Fidelma riscopra la dolcezza tormen- sempre interessato, vorrei davvero sapere cosa passa
tosa dellamore. Per la quale, tuttavia, dovr paga- loro per la mente. Hanno incubi, ogni tanto? Que-
re un prezzo salato. Non solo perch sposata, ma sto stato il mio punto di partenza, ma poi in par-
anche perch lo straniero viene dai Balcani, e ha un ticolare ho guardato alle macchinazioni di Radovan

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Karadi, uno dei tre architetti della guerra nei Bal- La Brexit ha espresso la volont di un Regno Unito pi
cani, e alla sua successiva reincarnazione in guaritore. chiuso. Lei cosa ne pensa?
La dualit assassino/guaritore stato un ricco sog- Il risultato della Brexit mi ha deluso e pur non es-
getto desplorazione. sendo una veggente credo che dannegger il Regno
Unito. Non mi sono piaciute le menzogne di alcuni
La sua protagonista si ritrova in una Londra di mi- noti politici nella campagna elettorale per il leave.
granti clandestini, i grandi protagonisti della scena Mi fa orrore chi dice ci siamo ripresi il nostro
mondiale che ovunque suscitano paure e odi. Perch ha paese.
voluto raccontarli?
Fidelma si mescola ai senzatetto, agli espropriati, Il suo romanzo esce con una fascetta che reca una frase
a chi ferito nello spirito e nel corpo. Lodio il entusiasta di Philip Roth. Oggetto damore era dedi-
virus politico del nostro tempo. In Austria, Unghe- cato a lui. Che cosa vi lega oltre alla stima?
ria, Francia, e ora anche negli Stati Uniti, politici Di tutti gli scrittori che conosco quello con il qua-
rabbiosi smerciano la loro politica dellodio. Leader le mantengo il legame pi stretto. Forse perch non
mediocri, che si credono di, e sono veri assassini. siamo mai stati amanti! Eppure la prima volta che
La storia ce lha insegnato. Se lodio diventa la nor- lo vidi fu irritante. Avevo cucinato una meravigliosa
ma, siamo come pecore sulla via dellestinzione. cena per gli amici. Scrivi tra una ricetta e laltra? mi

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chiese, come per alludere che il mio vero posto di


donna fosse tra i fornelli. Risposi piccata no, sono
due cose che faccio separatamente. Poi lesse un mio Se lodio diventa la norma,
libro, quella notte stessa, e mi mand un deliziosa siamo come pecore sulla via
lettera di complimenti. Diventammo amici. Era un dellestinzione.
uomo magnetico. Il classico maschio alfa, potente,
autoritario. Ma mi ha sempre fornito preziosi consi-
gli e incoraggiamenti sulla scrittura, perch sa quanta Quando cap che sarebbe diventata una scrittrice?
paura comporti il viaggio verso la fine di un libro. Da bambina scrivevo continuamente sciocchezzuole
sugli alberi, sulla neve, sulle foglie. Sulla magia del-
Le sue protagoniste oscillano tra fede e ribellione nei la natura che amavo profondamente. Probabilmen-
confronti della morale cattolica. te sapevo, senza saperlo, che la scrittura permette di
Come tutte le ragazze di campagna, sono cresciuta esplorare le magiche possibilit nel mondo. E lo sen-
con regole ferree. Dovevi giurare di essere modesta, tivo distinto, perch non avevo educazione.
pura, combattere il peccato. Ma tutto ci confliggeva
con sogni e desideri. Uno scontro potente tra la parte Cerano libri in casa sua?
devota e laltra ribelle. Io mi ci sono ribellata. Io ho Praticamente nessuno. A parte un volume di pre-
cominciato a ribellarmi con i romanzi. Poi, con la vita. ghiere, un ricettario della nonna, e un manuale sulle
Credo che la rigidit della morale dipenda dal fatto razze equine. Perch mio padre amava i cavalli. Fin
che le regole della Chiesa sono sempre state fatte da troppo. Perch perse tutto alle corse.
uomini. Che non sanno cosa significa partorire, ave-
re le mestruazioni, allevare dieci, dodici bambini in Nemmeno una Bibbia?
Africa. Eppure il Vangelo ricco di passi in cui Cristo Per carit. Era considerata un libro erotico. Nel vil-
cos pieno di compassione per il mondo femminile. laggio dove sono nata non esisteva neanche una li-
breria. Ricordo una signora che torn da Dublino
Com cambiato il suo paese in questi due anni, da con una copia di Rebecca, di Daphne du Maurier. Fu
quando ha scritto il libro? un evento. Un febbre collettiva. Le donne lo divo-
LIrlanda cambia continuamente, del resto siamo rarono. Letteralmente. Perch ognuna ne strappava
un popolo tormentato. Ma bene sottolineare che qualche pagina, le leggeva e le passava allamica. Ma
ci stiamo finalmente liberando dal debito, una cata- le pagine circolavano come capitava. Magari ti arri-
strofe causata dallavidit di imprenditori, costrut- vava la quattro, poi la sessanta, poi la duecentoventi.
tori e banche. E ognuna chiedeva ansiosa alle altre cosa succedeva,
se lui uccideva lei.
Ha avuto una vita intensa e movimentata: c qualcosa
che cambierebbe con il senno di poi? Quali sono i momenti pi belli delle sue giornate?
Cercherei semplicemente di essere pi ragionevole e Quando vedo la natura che rinasce in primavera mi
pi pratica. Perch il mio selvaggio cuore irlandese sento piena di meraviglia. Amo bere un buon bic-
mi ha impedito di essere furba, o calcolatrice. Lim- chiere di vino e leggere un libro. Mi commuovo os-
petuosit, e diciamo pure anche la follia, mi hanno servando il mio nipote pi piccolo, Oscar, che sta svi-
portato a commettere tanti errori. Per esempio ho luppando la sua intelligenza e ogni volta fa progressi.
sempre sognato una bella casa con giardino, e lho un regalo di speranza. La dimostrazione che la vita
persa. Ma non mi pento di nulla, soprattutto di aver continua, pi forte delle catastrofi del mondo e della
dedicato la vita alla scrittura, sebbene sia stato arduo. morte individuale.

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#analfabetismo #italiano #scuola #universit #scrittura #grammatica #ortografia

Mario Barenghi

Sono uno dei seicento.


doppiozero, 20 febbraio 2017

Sulla conoscenza della lingua italiana drammaticamente


inadeguata degli studenti universitari: non solo una
questione di risorse, ma anche di tempi

La lettera-appello dei seicento sulle carenze lingui- e anche (nei limiti del possibile) sulle capacit di
stiche degli studenti italiani, conquistata la ribalta scrittura. Quanto al mio contingente sconforto, un
dei media, ha suscitato parecchie reazioni, e nella vi- fenomeno periodico, dovuto al fatto che a ogni ses-
vacit della discussione non sono mancate polemiche sione di esami si incontrano casi di desolante fragi-
anche aspre. A distanza di qualche giorno, per, mi lit. Ho firmato la lettera-appello al termine di una
pare che complessivamente il dibattito sia risultato giornata nella quale uno studente aveva mostrato di
piuttosto confuso. Non credo che i lettori estranei non capire il senso del brano di un romanzo perch
al mondo della scuola e delluniversit, se lhanno ignorava il significato della parola agonia (ovvia-
seguito, ne abbiano capito molto. Le righe che se- mente non sera curato di andare a cercarlo sul voca-
guono vorrebbero costituire un piccolo contributo di bolario, n riusciva a capirlo dal contesto, ancorch
chiarezza, anche a costo di qualche schematismo. tuttaltro che impervio). Nelle settimane precedenti
Premetto che io sono uno dei firmatari di quella avevo constatato, con sorpresa, un bizzarro calo nel-
lettera. Lho sottoscritta, tra gli ultimi prima che la capacit di utilizzare, nello scritto, il trapassato
venisse resa pubblica, in un momento di sconforto, prossimo. Per questo mi parso giusto dar forza a
e senza sapere alcunch del comitato promotore (il quella che era, in primo luogo, una denuncia (stavo
Gruppo di Firenze). Ma questa, sia chiaro, non vuol per dire: un grido di dolore).
essere una ritrattazione; tornando indietro, rifarei la un fatto: molti studenti universitari hanno una co-
stessa cosa. A mio avviso, portare la questione della noscenza della lingua italiana drammaticamente ina-
fragilit linguistica degli studenti italiani (e quindi deguata, e luniversit non sempre in grado di col-
dellinadeguatezza dellinsegnamento scolastico di mare tali lacune. Non una questione di risorse, che
base) allattenzione dellopinione pubblica stata pure non abbondano, ma di tempi. Se a ventanni e
una cosa positiva. Preciso che io insegno s alluni- passa un ragazzo o una ragazza incappano di conti-
versit, ma non in corsi di laurea che formano inse- nuo in errori di ortografia, se non sanno come usare
gnanti: non ho quindi una competenza specifica, e la punteggiatura, se sbagliano grossolanamente luso
non insegno Didattica dellitaliano alle future mae- dei tempi verbali, se costruiscono frasi sintattica-
stre e ai futuri maestri, bench nei miei corsi di let- mente sgangherate, se hanno un lessico striminzito,
teratura io lavori molto sulla comprensione testuale, troppo tardi per rimediare sul piano istituzionale.

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retabloid febbraio 2017

Se a ventanni e passa un ragazzo o una ragazza incappano


di continuo in errori di ortografia, se non sanno come
usare la punteggiatura, se sbagliano grossolanamente luso
dei tempi verbali, se costruiscono frasi sintatticamente
sgangherate, se hanno un lessico striminzito, troppo
tardi per rimediare sul piano istituzionale.

Rimediare si pu (si pu quasi sempre), ma a quel Un discrimine decisivo corre invece a mio avviso fra
punto dipende dalla volont del singoli: listituzio- chi cerca di ragionare sulle possibili soluzioni dei
ne universitaria ha bens il dovere di intervenire, ma problemi, e chi invece coglie loccasione per colpire
non pu farsi carico di sostituirsi ai primi cicli sco- un bersaglio solitamente una categoria facendone
lastici, ai quali compete fornire le competenze lin- oggetto di esecrazioni e contumelie. Personalmente
guistiche di base. sono dellavviso che le ragioni per cui i giovani ita-
Peraltro, c anche chi non condivide del tutto que- liani hanno una conoscenza dellitaliano cos poco
sto assunto di partenza, e lo ridimensiona o lo rela- soddisfacente siano numerose, stratificate, comples-
tivizza. Tra chi lo condivide, invece, unimportante se: cercare un capro espiatorio sul quale riversare
differenza passa tra chi ritiene che sia ancora pos- tutte le colpe operazione sterile e inconcludente.
sibile fare qualcosa e chi ritiene (o ostenta di rite- Stracciarsi le vesti non serve; nessuno pu dirsi esen-
nere) che la situazione sia ormai irrecuperabile, con te da responsabilit, nessuno pu chiamarsi fuori.
umori oscillanti fra cinismo e rassegnazione. Tra chi Per questo sarebbe utile se ognuna delle istituzioni
giudica possibile intervenire, c poi chi sostiene le e delle categorie implicate accademici, ministri,
proposte del Gruppo di Firenze, e chi le critica. Le funzionari, parlamentari, linguisti, pedagogisti, sin-
critiche sono di due ordini: da un lato c chi le con- dacalisti, famiglie cominciasse a interrogarsi in-
sidera intrinsecamente sbagliate, dallaltro c chi nanzi tutto sui propri errori, anzich stigmatizzare
sostiene che si tratta di prassi gi esistenti, di me- gli errori altrui.
todi gi applicati, che appunto non stanno funzio- In secondo luogo credo che per ottenere risultati
nando (ad esempio, i dettati o le prove nazionali). positivi occorra un grande concorso di intelligenze
A questo punto dovremmo entrare nel merito della e di energie. Insegnare non come produrre beni
questione, e il discorso non potrebbe che farsi molto materiali. Occorre applicare metodi appropriati, ma
tecnico. Bisognerebbe chiamare in causa princpi, bisogna anche essere consapevoli che nulla avviene
procedure, tempi, ragionare su costanti e variabi- meccanicamente. Il fattore umano sempre deci-
li, ponderare duttilit e malleabilit. Ad esempio: sivo: un insegnante aggiornatissimo e ferratissimo
quanto frequenti dovrebbero essere gli esercizi del sulle metodologie ma incapace di porsi come una
dettato o del riassunto? Come dovrebbe essere con- figura umanamente credibile non otterr mai buoni
dotta la correzione? Quanto incide la scelta dei testi? risultati. Daltro canto, la credibilit dellinsegnante
Ma non possibile affrontare qui questioni cos di e quindi lefficacia della sua azione dipende mol-
dettaglio; e del resto, come gi detto, la mia compe- to dallambiente in cui lavora. Certo, allinsegnante
tenza limitata. non basta la sensibilit personale: deve anche saper

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leggere, al di l degli stereotipi, il preciso contesto trascurando la buona retorica che si spiana la via ai
sociale in cui sta operando, altrimenti sar sempre cattivi retori. Del resto, senza nascondersi il recente
in difficolt. Tuttavia vale anche il contrario. Equi- degrado culturale del ceto politico in Italia, illusione
parare gli insegnanti a dei tecnici una sciagura, ma credere che in passato i potenti o gli uomini di suc-
nemmeno si pu pretendere che siano missionari o cesso avessero tutti una raffinata cultura umanistica.
eroi: nemmeno le persone pi motivate e meglio di- In compenso, un dato di fatto che una volta la mag-
sposte possono reggere, se a lungo esposte al discre- gior parte della popolazione era analfabeta, mentre
dito sociale, alla precariet economica, alla pressio- oggi quasi tutti sanno scrivere. Magari scrivono sms,
ne burocratica. Daltro canto ancora, la complessit tweet, email o post su facebook, ma scrivono.
non deve mai diventare un alibi: ciascuno comun- Non bisogna fermarsi l, ovvio. E non bisogna sot-
que responsabile di quello che fa. tovalutare il problema dellanalfabetismo di ritorno,
In terzo luogo bisognerebbe guardarsi dal ripetere fenomeno grave di per s e sintomatico di tendenze
luoghi comuni sui declini che sanno un po di gia- culturali pi generali e profonde. Ma bisogna esse-
culatorie: il declino del sapere umanistico rispetto re consapevoli che imparare la lingua, imparare a
a quello tecnico-scientifico, il declino della parola scrivere, e a scrivere bene, con propriet, continua
rispetto allimmagine. Certo, molti equilibri sono a essere fondamentale: che fondamentale il com-
cambiati nel corso degli ultimi due o tre secoli, ma pito svolto dalle maestre e dai maestri, ed esserne
non in maniera semplice o unilaterale. La parola, e convinti condizione imprescindibile per provare a
la parola scritta, e perfino la letteratura, continuano migliorare le cose. Le cose da fare sono molte e cia-
ad avere unimportanza sociale enorme. Ad esem- scuno deve fare la propria parte. Dopodich occorre
pio, in campo lavorativo ci sono sempre pi persone anche essere consapevoli che a volte le conseguenze
impiegate nella produzione di contenuti testuali. Ci delle azioni che si riescono a realizzare possono di-
sono sempre pi addetti a funzioni coordinative e vergere dai nostri intenti, o addirittura contraddirli.
negoziali. Del resto, come stupirsene? Lintensifi- Un esempio da manuale mi pare lalternanza scuola-
carsi della comunicazione non pu che implicare lavoro, recentemente introdotta nellordinamento
anche un uso sempre pi largo della parola, e la pa- delle scuole superiori. Lintenzione non era insen-
dronanza del linguaggio (dei linguaggi) continua a sata; la realizzazione mi pare rovinosa. Non so chi
essere determinante. Lo si vede bene nellagone po- abbia avuto lidea di un monte ore cos favolosa-
litico, dove accade che gente di spettacolo priva di mente irrealistico (duecento o quattrocento annue,
particolari competenze assurga di colpo a posizioni a seconda dellindirizzo). So che, di fatto, di fronte
di leadership. a una normativa inapplicabile lunica soluzione
Non dico che sia sempre una cosa buona, sia chiaro: arrangiarsi: decurtare drasticamente le ore effettive
ma un sintomo di quanto conti, ancora, la retorica. trascorse nei luoghi di lavoro, fuori dalle aule sco-
lastiche, e affidare il computo delle restanti allin-
ventiva protocollare degli esperti in sopravvivenza
illusione credere che alle scartoffie (qualcuno c in ogni scuola, come
in ogni dipartimento universitario: e guai se non ci
in passato i potenti o gli
fosse). In tutto questo, un obiettivo educativo cospi-
uomini di successo avessero cuo, ancorch (presumo) preterintenzionale, sicu-
tutti una raffinata cultura ramente centrato: abbiamo insegnato a una genera-
umanistica. zione di adolescenti che possibile dichiarare una
cosa e farne unaltra. Come preparazione al futuro
ingresso nel mondo del lavoro, non c male.

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Anna Mangiarotti

Le mie poesie regalano il sollievo della commozione.


Il Giorno, 21 febbraio 2017

Conversazione con Vivian Lamarque, autrice di undici


raccolte di poesie e quindici racconti per bambini e
adolescenti, oltre che vincitrice del premio Bagutta

La valdesina trascinata per una mano gi dal Tren- ma mi rispondono che di piangere avevano bisogno,
tino alla Milano della madre adottiva, appena fini- e ognuno mi racconta la degenza della sua persona
to il Natale del 46 (aveva nove mesi), la vincitrice cara, perduta: Succedeva proprio cos. Giuro co-
del Bagutta, premio che incorona la bella letteratura munque che non parler pi (credo) di madri, pa-
nellautonomia di una trattoria milanese. dri, adozioni eccetera. Sto scrivendo fiumi di poesie
damore, correr meno rischi?
Vivian Lamarque, la sua premiata antologia Madre
dinverno (Mondadori), incomincia con Poesie ospe- Il rischio di fare scelte fuori mercato dicono di prenderse-
daliere. La prima volta che un paesino di farmaci fa lo i giurati del Bagutta. Ma i suoi libri, Vivian, potreb-
rima sul comodino? bero venderli al supermercato, specie La bambina bella
Molti versi li ho scritti accanto al letto di mia madre. e il bambino bullo. Da cosa ispirato?
Perci tra loro si sono infilati lOxivent, il Lanoxin, Negli anni dinsegnamento (in scuole superiori
il Tachidol Prima di me lhanno fatto Patrizia private e agli stranieri), grazie alla capacit di ri-
Cavalli, Valerio Magrelli e altri. conoscere al volo il dolore del mondo, lerba che
ha sete, il cane alla catena, il bambino lasciato dal-
Ma lei riesce a far piangere i lettori. la classe in un angolino, credo di essere stata una
Durante le letture pubbliche s, vedo occhi lucidi e, buona insegnante. Con antenne come un gatto.
anche peggio, vere lacrime! Alla fine vorrei scusarmi, Indispensabili per combattere il bullismo. C nel

Complimenti per questo e per quello, con una riserva:


Per la storia un po infantile. Unaltra volta:
Che poesie sono le sue? Si capisce tutto! comment
un ragazzino in una scuola media.

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libro una lingua filastrocca antibulli, che i bambi- Giovanni Raboni e Vittorio Sereni hanno sottolinea-
ni recitano in coro. Potesse servire almeno per un to la misteriosa semplicit, doppia valenza della
milligrammo. mia poesia.

Voti ditaliano nelle sue pagelle? Infatti pluripremiata.


Ottimi. I miei temi li leggevano anche nelle altre S, i premi sono stati sempre gentili con le mie po-
classi. Eppure, allesame di passaggio tra la quinta esie. Fin dal Viareggio opera prima, per Teresino,
elementare e le medie, fui rimandata per tema pue- 1981, lanno della vittoria di Maria Luisa Spaziani.
rile! Del resto, tra i premi per le fiabe ricordo con
piacere la motivazione scritta da un giurato di sette Al Bagutta, il pi vecchio, vuole ricambiare la gentilezza?
anni. Complimenti per questo e per quello, con una Sono molto felice di ritrovarmi con i poeti Carda-
riserva: Per la storia un po infantile. Unaltra relli, Gatto, Biagio Marin, Sereni, Erba, Giudici,
volta: Che poesie sono le sue? Si capisce tutto! Raboni, Zanzotto, Orelli, Cucchi, e Sandro Penna,
comment un ragazzino in una scuola media. esattamente quarantanni fa premiato pochi giorni
prima della morte. Tutti grati a Francesco Micheli
Aveva intuito la difficile facilit teorizzata da Calvi- che generosamente permette a questo premio []
no. E i suoi primi grandi lettori? di vivere. Senza di lui, ciao Bagutta!

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#carta #digitale #ebook #comprensione #memorizzazione #quaderni #penne #smatphone #tablet

Marco Pacini

Carta vince
LEspresso, 26 febbraio 2017

Lavevano data per morta,invece sta vivendo una rinascita.


Perch nellra del sovraccarico informativo la pagina
stampata aiuta a darci chiarezza

Eravamo gi tutti l, al capezzale della carta, con i aver alzato bandiera bianca ritirandosi nellon line,
nostri smartphone e tabletin mano. Pronti a tribu- sono tornate in edicola. E se alcune testate nate di-
tarle tutti gli onori nellalunga processione di media gitali stanno lanciando versioni cartacee.
strategist, analisti, giornalisti, editori, che officiava- Il caso pi noto quello del settimanale New-
no i riti accompagnatori della sua inesorabile scom- sweek. Fondato nel 1933, nel 2010 la testata vie-
parsa. Poi qualcuno ha cominciato ad andarsene. E ne venduta per un dollaro e poi si fonde con il sito
la cerimonia funebre stata rinviata. Non il mo- Daily Beast e nel 2012 sparisce dalle edicole. A met
mento. Non ancora. Hanno cominciato gli editori del 2013 Newsweek viene comprato da una nuova
di libri e alcuni piccoli librai indipendenti a rompere societ attiva nelleditoria on line (Ibt) e nel 2014
le righe, soprattutto negli Stati Uniti, rimettendo torna in edicola con una versione pi snella e una
in moto tipografie e rialzando vecchie saracinesche, distribuzione pi contenuta. Qualche mese fa Ibt ha
quando le vendite degli ebook cominciavano a re- dichiarato che Newsweek in attivo e intende al-
gistrare un piccolo segno meno e quelle dei vecchi largare lo staff che ci lavora.
tomi un piccolo segno pi. Un altro caso americano quello del magazine
Altri sono rimasti al loro posto, in attesa. Per i gior- Good dedicato al lifestyle. Lanciato insieme al sito
nali la prognosi ancora infausta, guardando i grafi- nel 2005, il trimestrale stampato stato chiuso nel
ci che raccontano la discesa delle vendite in edicola 2012 per concentrarsi solo on line. Nel 2015 ci han-
e degli introiti pubblicitari. Tanto che Clay Shirky, no ripensato e hanno riaperto la versione cartacea.
esperto di media e innovazione (uno dei guru della E se si vuole guardare allItalia, c il caso di pagi-
grande famiglia dei web-evangelisti) gi nel 2014 na99, lanciato nel 2014 e chiuso nel 2015, ha poi
profetizzava senza un residuo di dubbio: Il futuro riaperto in formato settimanale nel 2016, anche se
dei quotidiani una delle poche certezze, la maggior con una distribuzione molto limitata.
parte sparir in questo decennio. Un fenomeno che negli ultimi tempi si consoli-
Cosa sar allora questo leggeroodore di carta che sale dato poi quello delle testate nate on line e diven-
anche dalleditoria non libraria. Certo, non riguarda tate punti di riferimento per le loro comunit, che
ancora la stampa quotidiana. Ma vorr dire qualcosa hanno deciso di lanciare anche delle edizioni car-
se, a partire dagli Usa, alcune storiche testate dopo tacee, di solito con cadenza mensile o bimestrale.

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Hanno cominciato gli editori di libri e alcuni piccoli librai
indipendenti a rompere le righe, soprattutto negli Stati
Uniti, rimettendo in moto tipografie e rialzando vecchie
saracinesche, quando le vendite degli ebook cominciavano
a registrare un piccolo segno meno e quelle dei vecchi
tomi un piccolo segno pi.

A cominciare da Politico (nato nel 2007), uno dei del testo, oltre che una migliore memorizzazione.
siti pi importanti di politica americana (e non solo), Anche senza voler sposare le tesi radicali dello psi-
che nel 2013 ha lanciato un magazine cartaceo bime- chiatra e neuroscienziato tedesco Manfred Spitzer,
strale dedicato a lunghi articoli di approfondimento. che parla didemenza digitale (sostenendo le sue
E che oggi edita anche due edizioni cartacee per le argomentazioni con studi di neuroimaging che fo-
citt della politica (Washington e Bruxelles). tografano le nostre aree cerebrali mentre leggia-
Alcuni osservatori vedono in questo fenomeno un mo), le domande poste da Nicholas Carr nel celebre
legame di parentela con la decisione di grandi azien- Internet ci rende stupidi? del 2008, restano di grande
de digitali che aprono negozi fisici, come Google e attualit. Continuando a porre seri problemi sulle
Amazon. implicazioni cognitive di un progressivo abban-
E i quotidiani? Saranno solo un ricordo tra qualche dono della lettura cartacea. Effetti negativi sulla
anno, come preconizzato da Shirky (e non solo)? comprensione, sul ragionamento deduttivo, lanalisi
Qualche dubbio affiora dopo la sbornia web. Per critica, la riflessione e lintuizione sintetizzava la
alcune ragioni che sono sul tavolo di giornalisti, neuroscienziata americana Maryanne Wolf gi nel
editori, e in definitiva di chiunque sia interessato a 2009, dopo aver condotto molti test sugli studenti.
rivedere un modello di giornalismo (e di business) Il caso si presenta con particolare urgenza nella
assediato dal digitale. scuola, dove la spinta ideologica verso il modello di-
Ma in fondo potrebbe essere proprio il supporto, la gitale con lavagne interattive multimediali (Lim) e
carta, a garantire un futuro, se non il futuro, alledi- studenti con nello zaino solo il tablet, sta subendo i
toriatradizionale, al giornale. primi contraccolpi. Joe Heimdi The Washington
Perch pu essere la carta, nellra del sovraccarico Post ha raccontato di recente il caso Finlandia, il
informativo, a metterci in pace con il nostro cer- paese con il sistema scolastico pi digitalizzato dove
vello, come sembra ormai suggerire una mole consi- si persino arrivati a mettere in agendalabolizione
derevole di studi iniziati alla fine del secolo scorso. E della scrittura calligrafica. Linteresse del giornali-
che giungono, nella stragrande maggioranza dei casi, sta Usa nato dal calo di rendimentodegli studenti
a una conclusione condivisa: la lettura su carta ga- finlandesi nei test Pisa, dove erano tradizionalmen-
rantisce una migliore e pi profonda comprensione te primi al mondo. Rispondendo alle domande di
Heim, Pasi Sahlberg, unautorit nel sistema sco-
lastico finlandese (oltre che autore del best seller
Prof, ce lo stampa? Finnish Lessons 2.0. What Can the World Learn from
Educational Change in Finland), ha dovuto am-
mettere: Fino ai primi anni Duemila gli studenti

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retabloid febbraio 2017

finlandesi delle elementari erano i migliori lettori


del mondo, ma ora non pi cos. Le prove del Pisa
sono basate molto sulle capacit di comprensione Tecnologi e manager della
del testo degli studenti. Probabilmente larrivo delle
Silicon Valley mandano i
tecnologie portatili tra i bambini in questo decennio
ha accelerato questa tendenza. Nulla di nuovo. Gli loro figli in una scuola
effetti della grande migrazione dalla lettura carta- dove non entrano computer
cea a quella digitale, a volerli guardare, sono noti e tablet. Ma solo quaderni,
da tempo. Lo sono stati per primi non a qualche
umanista nostalgico di polverose biblioteche, ma
penne e matite.
ai padroni dellinfosfera digitale. E forse non era
il caso di archiviare troppo in fretta come semplici anni si alzato pi di qualche grido di allarme sul
aneddoti o curiosit due articoli di The New York calo di capacit di comprensione e approfondimen-
Times usciti nel 2011 e nel 2014. to degli studenti, dovuto a una progressiva disabitu-
Nel primo Matt Richtel raccontava che molti cer- dine alla lettura lineare e sequenziale garantita dal
velloni dei giganti della Silicon Valley (da Google supporto carta.
a Apple, da Yahoo a Hewlett-Packard) mandavano Una battaglia passatista contro il digitale per unin-
i loro figli alla steineriana Waldorf School di Los versione a U verso la carta? Evidentemente no. Una
Altos, dove non entra nemmeno un computer o un salutare pausa di riflessione, pi probabilmente.
tablet, ma una montagna di carta, penne e matite. Sorretta da molti studi. Ma anche dalla spontanea
Qualche anno dopo, sempre su The New York Ti- richiesta di molti millennial che, come sanno al-
mes, Nick Bilton ricordava Steve Jobs come un trettanti insegnanti, di fronte alle lezioni 2.0 spesso
genitore a bassa tecnologia. Nel senso che i suoi alzano la mano: Prof, ce lo stampa?. O da schiere
figli avevano pi dimestichezza con carta e penna sempre pi folte di adulti che rimpiangono la fisicit
piuttosto che con liPad. Seguiva un lungo elenco persa nel touch, come racconta il giornalista canade-
di tecnologi delle pi importanti societ hi-tech che se David Sax nel non ancora tradotto The Revenge of
con i figli si comportavano allo stesso modo. the Analog (La rivincita dellanalogico).
Dalla Norvegia alla California, intanto, sono pro- La carta vive, insomma. Non fosse altro che per la
seguite le indagini su carta vs schermo, anche sul semplice ragione illustrata dallo scrittore americano
lungo periodo. Come quelle di Zimin Liu della San Mark Kurlansky in un lavoro (tradotto anche in Ita-
Diego State University, che ha testato i suoi lettori- lia) che si intitola semplicemente Carta: Allinizio
campione lungo un arco di dieci anni. E negli ultimi di questo secolo si parlato molto della morte della
carta, del fatto cio che sarebbe stata rimpiazzata
dalle nuove tecnologie scrive Kurlansky. Poche
La lettura su carta persone ci credono ancora e la maggior parte degli
garantisce una migliore studiosi di storia non ci ha mai creduto, perch nel-
la storia accade raramente che una nuova tecnologia
e pi profonda comprensione rimpiazzi completamente quella vecchia.
del testo, oltre che una
migliore memorizzazione. Ha collaborato allarticolo Mauro Munaf.

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#carta #digitale #ebook #industriacartaria #fabriano #lettura #aie #librerie

Sabina Minardi

Quel senso profondo nella cellulosa


LEspresso, 26 febbraio 2017

Nostalgia del bello, rimpianto per uneleganza perduta.


Torna lattenzione per il libro rilegato, per le pagine da
sfogliare, per le copertine da ammirare

Il contrordine era nellaria. Se vero che la tecno- I dati economici, al contrario, bench lItalia sia il
logia come tutte le grandi invenzioni dimostrano quarto produttore europeo di carte e cartoni dopo
non precede le abitudini, ma intercetta i cambia- Germania, Finlandia e Svezia, raccontano ancora
menti sociali e fa uno scatto per andare loro in- una storia diversa.
contro, la battuta darresto era prevedibile: almeno Secondo lassociazione che riunisce le aziende che
a guardare leffetto sul pubblico di unaffascinante producono carta, lindustria cartaria italiana produce
mostra per appassionati, diventata un evento pro- ogni anno circa nove milioni di tonnellate di carte e
lungato per gran parte del 2016: lesposizione vene- cartoni, per un valore complessivo di sette miliardi di
ziana dedicata al tipografo Aldo Manuzio. euro. Le carte per usi grafici rappresentano il 29%.
Nostalgia del bello. Rimpianto per uneleganza per- Il settore della carta ha risentito moltissimo della
duta. Nellossequio a quei libelli portatiles che crisi economico-finanziaria: tra il 2007 e il 2015-
mutarono il concetto stesso di editoria, c lo stesso 2016 la produzione si ridotta di 1,2 milioni di
atteggiamento incantato dei visitatori alle mostre tonnellate, passando da oltre 10,1 milioni di tonnel-
con le quali le Bodleian Libraries di Oxford rinno- late a 8,9. E il fatturato si ridotto di 700 milioni
vano di continuo lattenzione su manoscritti e prime di euro, scendendo da 7,7 miliardi di euro a sette
edizioni, incluso quel Codex Mendoza che ancora miliardi. Notevoli anche gli effetti sulloccupazione,
oggi, con i suoi disegni, testimonia limportanza che scesa di 3200 unit aggiunge Medugno.
della carta tra gli aztechi. Pagine che rapiscono, a Nel 2016 i risultati sono stati oscillanti. La prima
dispetto di qualunque tecnologia innovativa. C met dellanno aveva fatto ben sperare: si era regi-
una grande attenzione, in questo momento, verso strata una produzione di carta pi alta dell1,1%.
il mondo della carta conferma Massimo Medugno, Lanno si per chiuso con un segno meno: -0,7%.
direttore generale di Assocarta. I dibattiti sullin- Con una accentuazione maggiore proprio nel com-
formazione riportano in evidenza la centralit dei parto delle carte grafiche: -3,7%, con un -5,4% nelle
giornali; nei libri ritrovano un ruolo le copertine; e qualit patinate.
si ribadisce il piacere di sfogliare: invenzione tec- Si riducono i consumi, si legge meno, lattenzione
nologica che rende ancora il libro ben pi pratico alla cultura sempre pi debole. Dietro il calo del-
dellebook. la carta ci sono precisi comportamenti sui quali si

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retabloid febbraio 2017

I dibattiti sullinformazione riportano in evidenza


la centralit dei giornali; nei libri ritrovano un ruolo
le copertine; e si ribadisce il piacere di sfogliare:
invenzione tecnologica che rende ancora il libro
ben pi pratico dellebook.

potrebbe fare leva nota Medugno. Assocarta pro- differenziata, soprattutto al Nord. Sembrava un calo
pone, gi da qualche anno, la detrazione delle impo- inarrestabile. Invece, anche se non si pu ancora
ste sul reddito delle persone fisiche per gli acquisti di parlare di crescita, il declino non prosegue.
libri, quotidiani e periodici, pari al 19% dellimporto Lievi, ma costanti, segnali di miglioramento nel
speso nel corso dellanno. Servono misure struttu- recupero della lettura in Italia provengono anche
rali per dare impulso ai consumi culturali. Unaltra dallAie. E su un punto lAssociazione italiana edi-
gi presente, e va solo resa operativa: la norma sugli tori non ha dubbi: il libro di carta continuer a man-
sgravi fiscali per gli investimenti pubblicitari sulla tenere un ruolo non sostituibile dalle sue versioni
stampa, contenuta nella nuova legge sulleditoria. digitali.
Detassare gli investimenti incrementali su quoti- chiaro ormai che lebook solo una delle pos-
diani e periodici vuol dire premiare le imprese che sibili versioni di un testo, non un sostituto nota
investono in pubblicit e dare, in questo modo, pi Giovanni Peresson, responsabile dellUfficio studi
impulso alla stampa. Aie: Un tempo, un libro passava dalla pubblica-
Secoli affamati di carta, tempi nei quali la carta lan- zione hardcover alla versione tascabile e supereco-
gue: a ripercorrere la storia della materia prima, del nomica. Oggi lebook unaltra possibilit, quando
resto, sempre andata cos. LItalia, dove larte car- magari non si sicuri dellacquisto, o di fronte a un
taria, a partire dai vecchi mulini di lana di Fabriano testo tecnico o professionale: il campo dove lebook
fino ai laboratori di Bologna, Amalfi, Lucca, Foli- funziona meglio leditoria di varia. Per altri generi,
gno, ha sempre avuto un ruolo di primo piano, lo invece, la carta offre dei vantaggi che nessun ebook
sa bene. avr mai: gli illustrati, i libri per ragazzi, la manua-
Linteresse per la lettura su carta mi sembra con- listica. Il fatto, poi, che anche copie singole siano
fermata da pi parti interviene Carlo Montalbet- stampabili a prezzi decisamente bassi non fa che raf-
ti, direttore di Comieco, il consorzio di recupero e forzare la scelta del libro di carta. E le annunciate
riciclo degli imballaggi di carta: Fenomeni come infinite possibilit dellebook? Al momento il libro
quelli dello slow book, ad esempio, un movimento elettronico non aggiunge niente allesperienza di let-
che punta a far riscoprire il piacere della lettura len- tura. Lautore dovrebbe concepire sin dallinizio un
ta, fatta di pause, di attenzione alla scrittura e agli libro in versione digitale, ma sarebbe unaltra cosa.
stili, mi sembrano indicativi di uninversione di ten- I dati confermano il fenomeno: I lettori esclusivi
denza rispetto al passato. Certo, serve un enorme di ebook, secondo indagini Aie, sono tra luno e il
coinvolgimento delle scuole e di chiunque svolga un tre percento sostiene Peresson, una percentuale
ruolo educativo. Ma c un altro indicatore, quanti- non dissimile dal resto dEuropa: E proprio i pi
tativo, che qualcosa stia cambiando in favore della giovani, i pi inclini alla tecnologia, preferiscono la
lettura: rispetto agli anni scorsi abbiamo verificato lettura su carta. Ovvio che in Italia il trend partito
larresto nella caduta di carta stampata nella raccolta in ritardo appaia, in cifre, in crescita: oggi limpatto

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Serve un enorme coinvolgimento delle scuole
e di chiunque svolga un ruolo educativo.

degli ebook rappresenta il 5,1% delle vendite trade Daunt della catena Waterstones con lannuncio di
(nelle librerie, on line, nella grande distribuzione). un 2016 di utili, dopo sei anni di profondo rosso. E
Era il 4,2% nel 2015; il 3,4% nel 2014. In termini di che ha indotto Jeff Bezos a rivedere la politica degli
fatturato gli ebook valgono oggi 51 milioni di euro, sconti di Amazon: meglio ridurre il prezzo dei libri
rispetto ai 281 milioni dellintero mercato digitale. di carta che quello degli ebook.
Ancora pi chiara la tendenza allestero, dove la In Canada, altro paese che si era imposto per la let-
crescita dellebook si fermata: negli Stati Uniti, tura digitale, nel 2016 il valore degli ebook sceso
punta delliceberg nella lettura di ebook, i libri di- al 16,8% del totale delle vendite, contro il 19% regi-
gitali rappresentano il 17,3% del mercato. Non solo strato nel 2015.
il sorpasso del libro tradizionale non c stato, ma E gi proprio dal Nord America altri temi si impon-
secondo lAssociation of American Publishers nel gono, come il dibattito sulle emissioni inquinanti di
2015 si gi registrato il segno meno: -11,3% a CO2 causati da internet e limpronta ecologica delle
valore, -9,7% a volume. Al contrario, secondo Fi- email spazzatura sul pianeta.
nancial Times, sono aumentate del 3% le vendite Pensateci, prima di sparare a zero solo contro il ri-
di libri di carta. Un exploit confermato da Mister schio di disboscare lAmazzonia.

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#carta #digitale #ebook #comprensione #memorizzazione #cervello #neuroscienze #davidecrepaldi

Francesca Sironi

Se la mano tocca, il cervello risponde


LEspresso, 26 febbraio 2017

La memoria e la comprensione di un testo migliorano se


questo viene letto su un supporto fisico. E la prima
ragione riguarda il tatto

Leggere. Come cambia la lettura dalla carta al di- al computer o con un tablet perch attraverso gli
gitale, dal punto di vista delle neuroscienze? Cosa schermi pi facile tracciare i comportamenti ocu-
succede al cervello quando sfogliamo pagine pesanti lari o mappare in diretta i neuroni quando reagiamo
grammi tra le dita o al contrario scrolliamo su tablet alle parole. Questo introduce allora, forse, un primo
racconti in raccordi di pixel? lo stesso? O qualcosa frammento di risposta alla domanda iniziale: la carta
muta, nei processi neurali che riorganizzano stan- sembra conservare ancora buona parte del segreto ir-
ghette sbilenche in segni, quindi in parole, poi in riducibile del nostro rapporto con i testi.
significati? A rispondere Davide Crepaldi, profes-
sore associato di Neuroscienze cognitive alla Scuola Irriducibile perch le neuroscienze non riescono ancora a
internazionale superiore di studi avanzati di Trieste dirci tutto, sulla lettura, cos?
(Sissa), direttore di uno dei pochi laboratori italiani Le conoscenze scientifiche sono molto avanzate
che esplorano la scienza del cervello applicata alle sulla prima fase dei processi cognitivi che sotto-
lettere. Sono rari i centri di studio dedicati al tema, stanno alla lettura, la fase cio del riconoscimen-
soprattutto se rapportati ai numeri dellindustria che to dei segni. Il percorso che dalla retina traduce le
ha a che fare col linguaggio. Questo vero in Italia impressioni ottiche nellarea occipitale del cervello
come allestero. Oltre che pochi, gli esperti, sono siamo in grado di seguirlo con grande precisione.
interessati ad altri aspetti, di solito, pi che al muta- Molto pi complessa diventa invece la ricostruzio-
mento informatico nei nostri costumi culturali: La ne esatta della strada che compiamo verso lastra-
ricerca neuroscientifica sulle differenze fra carta e zione, ovvero il passaggio dalla pura riorganizzazio-
digitale agli esordi. C molta richiesta dai media, ne della percezione allattribuzione dei significati.
dallopinione pubblica, ma meno investimenti spe- Questa complessit nasce anche dal fatto che non
cifici per la scienza a riguardo. c ununica area celebrale specifica per la lettura, ma
Prima premessa. La seconda che la tecnica usata una costellazione.
per la ricerca sperimentale in questi laboratori ren-
de, a priori, dipendente dai device digitali ci che Daltronde linvenzione della scrittura (cinquemila e quat-
sappiamo sulla lettura: La maggior parte, se non la trocento anni fa) recentissima, rispetto alla nostra evolu-
quasi totalit, degli esperimenti si basa su test eseguiti zione. C gi un adattamento quindi, in qualche modo.

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Esatto. Infatti nel leggere vengono reclutate, e inte- non troveremmo alcuna differenza fra la quantit
grate, diverse aree che insieme concorrono alla rap- dinformazioni immagazzinata da chi legge su un
presentazione delle parole. Abbiamo osservato ad foglio e chi invece sullo schermo. Le vere differenze
esempio che scandendo la parola mela il cervello arrivano piuttosto quando si ha a che fare con com-
attiva fra gli altri i neuroni sensoriali del gusto. Di piti pi complessi.
fronte a correre quelli del movimento - addirittura
invia limpulso agli arti. Non sappiamo invece dove Esiste quindi uno scarto. In cosa?
si nasconda, ad esempio, il luogo di concetti meta- Nella conoscenza. stato rilevato che la memoria
fisici come pensiero, mentre riusciamo a seguire e la comprensione di un testo sono migliori se il
ci che attivano i verbi delle emozioni. Tutta questa contenuto letto su carta anzich su tablet o com-
complessit prescinde dalla visione in s, tant che puter. Questo legato probabilmente a due fatto-
la lettura dei ciechi, che passa attraverso altri canali ri. Il primo riguarda lesperienza fisica stessa del
sensoriali, mobilita gli stessi circuiti neurali. testo su carta: la multisensorialit della pagina, al
tatto, aumenta infatti gli stimoli, quindi la piace-
Come cambiano allora queste due fasi nel nostro cervello volezza registrata dal cervello, che come abbiamo
fra carta e schermo? detto, continua a creare rimandi fra aree diverse,
Per quanto riguarda la prima fase, quella del rico- nella lettura. Questa sensorialit aumenta quindi
noscimento visivo, non cambia praticamente nulla, lattenzione, rispetto al contatto pi vacuo con uno
fatta eccezione per alcuni aspetti che per non sono schermo. Laltro aspetto fondamentale dovuto
cognitivi, come laffaticamento oculare, causato dal- allorganizzazione spaziale dellinformazione. La
le superfici retroilluminate (la carta, che riflette sol- disposizione degli oggetti-parole importantissi-
tanto la luce, molto pi rilassante alla vista). Le ma per il nostro cervello, tanto che stato dimo-
tecniche che usiamo nei laboratori per seguire i mo- strato come, ad esempio, la parte alta di uno spazio
vimenti oculari durante la lettura ci mostrano come sia associata a concetti positivi, mentre quella bassa
il cervello guidi i nostri occhi su raggruppamenti di a pensieri negativi, cos come discorsi legati al fu-
unit: il percorso cio non costante, lettera per let- turo ci fanno spostare impercettibilmente un po
tera, stanghetta per stanghetta, ma si muove a salti in avanti, al passato indietro. Sui supporti cartacei
di senso - e questo avviene di continuo, sotto il li- il nostro cervello riesce ad avere molti pi agganci
vello della coscienza. Ora: la velocit, oltre che la ca- fisici cui appendersi per ricordare, ami che in un
pacit stessa, di questattivit visiva non cambia fra testo scorrevole e uniforme mancano. Su un libro
carta e digitale. Cos come non cambia lorganizza- quindi la memoria registra meglio, in modo pi
zione di significati semplici: se chiedessimo a delle efficace. Ovviamente tutto questo confrontando
persone di memorizzare una breve lista di parole, un rilegato standard con un tablet. Rispetto alle
pagine web dei siti dinformazione la differenza
ancora maggiore.
La memoria e la comprensione
di un testo sono migliori Perch?
se il contenuto letto su Perch banalmente sappiamo che per quanto pos-
siamo essere concentrati, un banner che si apre ogni
carta anzich su tablet trenta secondi, o una pubblicit interattiva a lato
o computer. pagina, non possono fare a meno di spostare latten-
zione del nostro cervello.

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#scuola #donmilani #analfabetismo #letteraaunaprofessoressa #lingua #bocciatura

Lorenzo Tomasin

Io sto con la professoressa


Domenica di Il Sole 24 Ore, 26 febbraio 2017

Cinquantanni fa don Milani scrisse Lettera a una


professoressa che cambi il modo di vedere la scuola. Ma
dove ci ha portato?

Rileggo, a cinquantanni dalla pubblicazione, laLet- Nobili ideali, senza dubbio, destinati a influenzare
tera a una professoressafirmata dai ragazzi di Barbia- nei decenni successivi la scuola italiana, in cui mol-
na che si raccolsero attorno adon Lorenzo Milani: te delle raccomandazioni di don Milani e dei suoi
il priore moriva il 26 giugno di quello stesso 1967, ragazzi trovarono realizzazione talora puntuale, ben
poco pi che quarantenne, e veniva subito laicamen- al di l forse delle loro stesse aspettative. Dalla
te santificato da chi voleva farne, senza consultarlo, sostituzione delle vecchie e inutili materie letterarie
un ispiratore delle imminenti rivolte, elevato grazie (a partire dallinutilissima storia antica e dalla perfida
anche a quellaletteraagli altari novecenteschi della poesia dei classici) con leducazione civica e con la
contestazione. Ogni rivoluzione del resto ha il suo storia doggi; dalla cacciata della grammatica intesa
cappellano, di solito cattolico: quella francese ebbe come strumento doppressione allabolizione di ogni
labb Grgoire, prete e persecutore. forma di giudizio che distingua tra pi bravi e meno
Don Milani e i suoi contadini ossia poveri, bravi; dalla soppressionede iureode factodella boc-
come li si chiamava nel linguaggio della scuola ru- ciatura di ogni bocciatura alladeguamento del
rale di Barbiana, con un termine che copriva indi- sistema educativo al passo dei pi lenti. Sono tutti
stintamente lindigenza materiale e quella intellet- princpi notissimi, e variamente giudicati e giudica-
tuale, confondendo luna con laltra presentavano bili, anche perch condizionati dal modo in cui volta
in quel libriccino il programma di una scuola che a volta li si applicati (di solito male; spesso peggio).
si voleva inclusiva, democratica, rivolta non tanto a Sarebbe fin troppo facile, e ingenerosamente sadico,
selezionare quanto ad accompagnare verso un livel- osservare che la scuola prefigurata dallaLettera a una
lo minimo deguaglianza garantita, rimuovendo le professoressa giustappunto quella che oggi tutti de-
differenze derivanti da censo e condizione sociale. precano, avendola scoperta se possibile peggiore di

La buona fede della professoressa unaggravante, difficile


da accettare.

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quella che laveva preceduta, perch capace di creare, esistono pi e poveri o impoveriti sono tutti,
nel suo sgangherato egalitarismo, disparit e ingiu- laccusa di ingannare i poveri si traduce sempli-
stizie ancor pi gravi di quelle imputate allodiosa cemente, nel linguaggio oggi pi usuale in Italia,
vecchia scuola. Intanto, al santino di don Milani, in quella di fregare la gente. In quel verbo, che
che considerava la professoressa privilegiata e per- i ragazzi di Barbiana non usano perch nel 1967
sino strapagata, occhieggiano oggi i rappresentanti non si era ancora liberato dai ricordi squadristi che
del corpo docente peggio pagato e peggio conside- vi aleggiavano, ma che davvero difficile sostitui-
rato dellOccidente. re con qualsiasi sinonimo: in quel verbo, e nelle-
Ma che cosera, poi, la vecchia scuola? Rileggendo tica che vi sottesa, sta quanto di profondamente
laletteraoggi, ci che pi colpisce non tanto quel italiano e purtroppo attuale c nellaLettera a
che impressionava forse i primi lettori: quel che al- una professoressa. lidea che ci sia uno Stato, una
lora pareva innovativo e progressivo sembra oggi scuola, una societ, in una parola, un sistema di cui
logoro e semplicemente travolto, o meglioboccia- si parla in terza persona, il cui preciso fine quello
to, dal corso precipitoso ma forse non del tut- difregare, appunto, unnoiin cui sincludono tutti
to imprevedibile, n inevitabile degli eventi. No, coloro che, almenopro tempore, lottano per il disve-
non questo il punto. Ci che impressiona oggi il lamento del grande inganno (e perci sono esenti
risentimento che anima quelle pagine, e che allora da qualsiasi colpa). Nel frattempo, in attesa di pas-
poteva essere inteso come riflesso dellentusiasmo sare da fregati a freganti, giacch tertium non
ribelle. Ma ormai appare solo come la manifesta- datur, prendono per il ciuffo e linciano la profes-
zione di una pervicace abitudine italiana a fare di soressa e, nellalettera, i laureati in genere : me-
odio e invidia la base di ogni ragionamento. Quella morabile il passo in cui si lamenta il fatto che le
lanciata contro lanonima professoressa (anonima segreterie dei partiti a tutti i livelli sono saldamente
s, ma ben delineata sociologicamente e ritratta nel- in mano ai laureati. A rileggerlo oggi c da ridere
la sua placida e detestata vita familiare, nel suo an- fino alle lacrime.
dare in vacanza al mare, nel suo frequentare i ritrovi La buona fede della professoressa unaggravante,
degli intellettuali e persino le federazioni comuni- comunque difficile da accettare.Meglio credere che
ste, in alternativa alla chiesa del paese) una vera e lazzimata docente sia ben informata del complot-
propria lapidazione. La colpa dellinsegnante, agli to, e lo avalli in coscienza, daccordo col dottore e
occhi dei ragazzi di Barbiana, di essere la ligia e colgiudicedi cui sposa fedele (cos lalettera). Cre-
ben retribuita esecutrice di un complotto sciente- derlo render pi gustosa la sassaiola. La colpa, in
mente ordito dal sistema.Un complotto che, come fondo, sempre della professoressa, ultimo ingra-
si ripete tante volte nella lettera, mira a inganna- naggio del carro armato costruito dairicchi(alias
re i poveri e i contadini. Se ingannare ormai fascisti, alias dottori, alias Pierino, nel linguaggio
parola fin troppo ricercata (grazie allintervenuto dellalettera) per schiacciare ipoveri, alias contadini,
bando della lingua letteraria), se icontadininon alias Gianni, eroe degliultimidi Barbiana, pronti a

La colpa dellinsegnante, agli occhi dei ragazzi di Barbiana,


di essere la ligia e ben retribuita esecutrice di un
complotto scientemente ordito dal sistema.

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retabloid febbraio 2017

A restare al suo posto sar solo la professoressa, composta


donna dordine che ieri bocciava troppo e oggi nemmeno pu,
anche volendo: ieri come oggi, sotto la gragnuola dinsulti
di chi la vuole responsabile di tutti gli analfabetismi,
capro espiatorio di ogni delitto.

diventarei primicon rapidit ben poco evangelica. posto sar solo la professoressa, composta donna
Gi, perch nellarco di pochi anni ricchi e pove- dordine che ieri bocciava troppo e oggi nemmeno
risaranno indistinguibili, e finiranno per scambiarsi pu, anche volendo: ieri come oggi, sotto la gra-
le parti in un balletto che avrebbe fatto girar la testa gnuola dinsulti di chi la vuole responsabile di tutti
al curato del Mugello.Potenti diverranno glincen- gli analfabetismi, capro espiatorio di ogni delitto.
satori dellaltarino di don Milani, mentre gli odia- Mi fa una tenerezza. Sar anche per questo che, in
tilaureati, lungi dallaccaparrarsi laticlavi e ministeri barba ai lapidatori seriali, ai curati ribelli e ai loro
(distribuiti con altri imperscrutabili criteri), faranno chierichetti, ai cercatori di complotti e ai pubblici
la coda per un posto da lavapiatti. Ma cos chei predicatori, non so che farci: quasi per istinto, io sto
primi saranno ultimi? Ah che rebus! A restare al suo con la professoressa.

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#italiano #scuola #universit #formazione #analfabetismo #scrittura #grammatica

Francesco Sabatini

Italiano per principianti


Robinson di la Repubblica, 26 febbraio 2017

Quando arriv la tv sei persone su dieci si esprimevano solo


in dialetto. Da mezzo secolo gli esperti, a partire dalla
Crusca, lanciano allarmi su come parliamo e scriviamo

Una nuova denuncia sullinefficienza della nostra dialettofoni e fu proprio quel mezzo (non la scuola)
scuola nel dotare i giovani della capacit di usare ad avvicinare masse di italiani allitaliano. Ora, per
mediamente bene la lingua italiana ha scosso lIta- schiodarci il prima possibile da queste cifre ci sareb-
lia. Si aggiunta la fausta notizia che met dei 3100 be voluta subito unazione profonda e pedagogica-
candidati a una cattedra nella scuola primaria (nel mente ben mirata della scuola, ci che non fu: non
Veneto) stata bocciata soprattutto per errori di or- solo non furono mai attribuite alla scuola adeguate
tografia. Alcuni di questi candidati gi insegnano risorse materiali, ma non cerano nelle nostre uni-
Ma tutto ci non una novit. Non si contano, versit e nelle altre istituzioni di formazione le ri-
nellultimo mezzo secolo, denunce, appelli, mani- sorse culturali per creare schiere di docenti adatti ad
festi, perizie, sottoscrizioni, lettere aperte ai mini- affrontare questa situazione, se si fa eccezione per le
stri da parte di soggetti altamente qualificati, quali, isole felici create da Maria Montessori nellistruzio-
soprattutto, la Societ di linguistica italiana, con i ne primaria. Il clima culturale generale, dominato
derivati Gruppo di intervento e studio nel campo dallidealismo crociano e gentiliano, ha tenuto lon-
delleducazione linguistica, lAccademia della Cru- tano dalle centrali della politica culturale e dellazio-
sca, lAssociazione per la storia della lingua italiana. ne educativa le scienze pedagogiche e le scienze lin-
Se a nulla, o quasi a nulla, servito tutto ci, bisogna guistiche di indirizzo positivo, ben oltre la met del
ammettere che molte cose davvero non funzionano. secolo scorso. In concreto, le scienze del linguaggio
Proviamo a ragionarci sopra, e preliminarmente di- per lungo tempo non sono minimamente entrate nel
stinguiamo tra lo sfondo storico dei problemi e le cunicolo di formazione dei docenti di italiano desti-
responsabilit di soggetti pi vicini nel tempo, ai nati ai vari livelli del percorso scolastico: la lingui-
quali possiamo ancora chiedere i danni, almeno per stica italiana, non concepita come pura storia della
incuria colposa.
LItalia ha un antico conto aperto con la lingua. Al
momento dellunificazione politica avevamo il 78,5% LItalia ha un antico conto
di analfabeti. Alla stessa data gli italofoni non rag- aperto con la lingua.
giungevano il 10%. Al momento dellarrivo della
televisione (1954) avevamo ancora pi del 60% di

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retabloid febbraio 2017

In un palese, sostanziale disinteresse dei responsabili


politici dellistruzione per un serio rinnovamento delle
basi culturali dei docenti di italiano (vecchi e nuovi),
la scuola ha cercato di fare da s, tra mille difficolt,
rincorrendo aggiornamenti, per lungo tempo volontaristici,
poi in un quadro di generici obblighi e vaghi
riconoscimenti, ma spesso compiendo scelte
a dir poco improduttive.

lingua italiana anche questa considerata a lungo lingua, anche per contatto con le altre lingue.
disciplina facoltativa e spesso pura fiancheggiatrice A questo mutamento radicale del volto reale della
della storia della letteratura italiana ha fatto la sua scuola nel suo complesso e del contesto che la cir-
timida apparizione nei corsi di laurea solo verso la conda non ha fatto riscontro un adeguamento, sotto
fine del secolo scorso. Le date di fondazione del- tutti gli aspetti dellofferta formativa. Listituzione
le citate associazioni disciplinari di netto carattere della laurea per maestri della scuola primaria ma-
scientifico parlano chiaro. (Qualcuno dimentica che turata lentamente nel decennio di fine Novecento
esse sono nate e cresciute in gran parte per la spinta (ma i prodotti sono entrati nelle scuole molto dopo).
di Tullio De Mauro?) Ma tutta la formazione dei docenti ha continuato a
Questo discorso sui passato ci ha gi portato ai tem- svolgersi secondo gli schemi precedenti. C stato,
pi delle responsabilit pi specifiche di chi ha opera- anche, lo smembramento del curricolo universitario
ta nellultimo cinquantennio. Dal 1960 in poi sono nel famoso 3+2 (laurea triennale e laurea specialisti-
avvenuti incredibili cambiamenti dentro e intorno ca) che ha prodotto, notoriamente, un abbassamen-
alla scuola. Sono affluite, non solo per linnalzamen- to del primo livello della preparazione. Non stata
to (irrinunciabile) dellobbligo scolastico, ma anche introdotta stabilmente, dopo vari tentativi, una vera
spontaneamente, verso gli studi superiori masse di scuola di specializzazione per gli aspiranti insegnan-
adolescenti di ogni ceto sociale, provenienti anche ti. E, per tirare le somme, non c stato un decisivo
da ambienti non propriamente italofoni; c stata allargamento, nei piani universitari, della presenza
una crescente penetrazione, anche nella scuola, di delle discipline linguistiche indispensabili per chi
mezzi (audiovisivi e poi digitali) alternativi a quelli andr a insegnare italiano, a bilanciare la presen-
della comunicazione scritta. Per non parlare delle za sempre predominante della pi che tradiziona-
profonde trasformazioni del vissuto extrascolastico le prospettiva storico-letteraria. Tant vero che, in
di tutta la popolazione studentesca dallinfanzia al tutte le forme di selezione (anche le ultimissime)
raggiungimento della maggiore et. Comprenden- dei candidati docenti, non sono previste verifiche
do, in questo mondo esterno, anche le tante diverse del loro sapere linguistico, sia pure di grammatica
modalit stilistiche del parlato e dello scritto reali tradizionale.
che comunque influenzano il discente (pubblicit, Eppure, nelle commissioni di riforma dei program-
prosa giornalistica, narrativa modernissima, fumet- mi scolastici (istituite a pi riprese da qualche mi-
to, chat eccetera) e il naturale moto evolutivo della nistro o sottosegretario a partire dalla riforma della

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scuola media del 1977) si erano finalmente aperti caso specifico: come la punteggiatura veniva trattata
accesi dibattiti dovuti alle spinte innovative prove- nei manuali tradizionali e come essa viene illustrata
nienti dai settori della ricerca: chi scrive ne stato nella gran messe, ormai, di studi scientifici.
pi volte attore. Ma le proposte pi feconde venivano Alcuni chiedono, comunque, che qualcosa si faccia
poi, negli estenuanti dibattiti, smussate, considera- al pi presto. Mi permetto di dare due rapide in-
te alternative, trasformate in sperimentazioni. N il dicazioni. La prima: rendere davvero possibile (con
fronte editoriale mostrava, poi, coraggio nellacco- permessi di studio) un consistente aggiornamento
gliere e diffondere qualcosa di veramente nuovo. di tutto il corpo docente gi sul campo, perch fi-
In questo palese, sostanziale disinteresse dei re- nalmente si familiarizzi con le nozioni fondamentali
sponsabili politici dellistruzione per un serio rinno- della linguistica moderna, entro la quale si rigene-
vamento delle basi culturali dei docenti di italiano ra anche la grammatica, indispensabile per educare
(vecchi e nuovi), la scuola ha cercato di fare da s, tra agli usi della lingua, parlata e scritta. Una presenza
mille difficolt, rincorrendo aggiornamenti, per lun- da limitare negli anni dellistruzione primaria (fase
go tempo volontaristici, poi in un quadro di generici di abilitazione del cervello alla lingua visiva e ma-
obblighi e vaghi riconoscimenti, ma spesso com- nualmente prodotta), ma da rendere consistente,
piendo scelte a dir poco improduttive, come quelle intrecciandola con le pratiche testuali, in tutte le
che lhanno esposta a ventate di strutturalismo mal fasce successive, fino alla conclusione dellistruzio-
digerito, di sterile narratologia, sofisticata semiotica ne scolastica. La seconda: rivedere limpianto delle
eccetera; ventate a cui si accompagnavano periodici Indicazioni ministeriali, perch diventino pi signi-
rifiuti della basilare grammatica. ficative, con prescrizioni non eludibili, anche se da
La grammatica: su di essa bisognerebbe (e bisogne- affidare alla declinazione del docente e dei consigli
r) svolgere un discorso a parte, per ristabilirne la di istituto (pi vicini alle realt territoriali).
centralit nel percorso di istruzione, ma a patto di I tempi corrono sempre pi. I ragazzi interpretano a
precisarne, a lume di scienza linguistica moderna, le modo loro il presente. Le facolt universitarie che for-
ragioni, la distribuzione temporale e la fisionomia. mano i docenti di italiano non hanno sentito il dovere
Condotto senza la revisione di questi parametri, di adeguare il repertorio delle scienze necessarie per
del perch, quando e come (cio secondo quale im- la loro formazione. La dirigenza politica dellistru-
pianto teorico), lo studio della grammatica torner zione non sembra staccarsi dal calcolo di privilegiare
a fornire motivo di scontro tra i sostenitori della sua i provvedimenti di cui si vede il frutto entro la legi-
indispensabilit e i liquidatori di esso, in nome di slatura. Alle incapacit linguistiche che si perpetuano
una sostituibilit con la pratica dei testi. A dimo- e si aggravano la scuola di per s non pu porvi ri-
strazione della necessit di rinnovare lintima essen- medio: per questo non basta controllare (come forse
za di questo studio basterebbe fare unanalisi di un qualcuno vorrebbe) ci che essa fa o non fa.

I tempi corrono sempre pi. I ragazzi interpretano a modo


loro il presente. Le facolt universitarie che formano i
docenti di italiano non hanno sentito il dovere di adeguare
il repertorio delle scienze necessarie per la loro formazione.

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#italiano #scuola #universit #scrittura #lettura #comprensione #esami #analfabetismo

Stefano Bartezzaghi

La lingua perduta dei miei studenti.


Robinson di la Repubblica, 26 febbraio 2017

Sono iscritti alluniversit ma a volte non riescono a


capire le istruzioni per gli esami. Forse bisognerebbe
ricorrere a tutorial con le figure invece delle parole

Da professore universitario, con classi composte sempre pi spesso: il dubbio che lo scoglio non con-
perlopi da studenti del primo anno, ci che mag- sista tanto nella chiarezza con cui stilo le istruzioni,
giormente mi impressiona non la scarsa qualit e ma nel fatto stesso che siano istruzioni, e scritte.
la scarsissima efficacia dellespressione scritta della Chi ha mai pi letto un manuale di istruzioni, negli
media degli esaminandi. Ancor prima di questo mi ultimi ventanni? Mi dico, e non sono sicuro di dirlo
stupisce e a volte scoraggia quanto per non po- per scherzo, che sul sito delluniversit dovrei inve-
chi fra loro sia difficile interpretare correttamente ce postare un tutorial: perdere una mezza giornata
il testo che riporta le modalit desame (e che ogni con una coppia di studenti di presenza gradevole per
anno mi sforzo di rendere pi esauriente e cristalli- riprenderli mentre sono alle prese con i moduli te-
no). Devono soltanto venire a sapere che un certo lematici delliscrizione, la topologia delluniversit,
giorno c la prova scritta, gli esiti vengono pubbli- lorologio Il precetto show, dont tell! oggi va
cati nel sito verso sera, il giorno dopo c lorale e la interpretato alla lettera: non usare il linguaggio ver-
registrazione, per la prova scritta bisogna avere una bale, mettici delle figure!
penna biro - o anche stilografica - funzionante e con Eppure gli studenti sanno impiegare con disinvoltura
inchiostro Eppure a proposito di queste istruzio- dispositivi complessi e si appassionano a serie tv che
ni - gi scritte da me e gi lette da loro - ricevo una hanno trame intricatissime, andamenti sussultori,
quantit di domande di chiarimento tale da esclu- modi di manifestazione ellittici e a volte enigmatici.
dere che si tratti del frutto di semplici distrazioni Sar che la fruizione di queste almeno apparente-
occasionali. Viene naturale aggiungere un corolla- mente passiva: una serie tv non ti chiede nulla; uni-
rio: se non capisci in che giorno, a che ora e in che struzione per luso chiede invece di essere eseguita;
aula devi venire, e a fare cosa, come puoi pretendere una materia desame, di essere ripetuta. Ogni testo
di avere appreso la materia desame, che non pu e un test diceva Edoardo Sanguineti, poeta nonch
che essere ben pi difficile? Essendo poi la materia professore universitario (dicono severo). E qui si va
desame la semiotica (la cosiddetta scienza dei se- in ansia.
gni), lo sconforto raddoppia. Lincomprensione, dunque, non sempre finzione
Se non mi faccio capire il problema soprattutto della complessit. Il problema nasce soprattutto con
mio, e siamo daccordo. Ma un dubbio mi assale il linguaggio scritto. La mia sensazione al proposito

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netta: i miei studenti, di fronte a un libro, a un di darmi un passaggio in macchina e mi accusi di
programma desame, a un elenco di istruzioni, non essere il solito tirchio che non accetta di prendere
si fidano. Hanno paura di non aver capito, dubitano un taxi). In questo caso il lavoro che compio come
della loro intelligenza del testo. Questo pu suona- lettore non si chiama interpretazione, si chiama
re anche abbastanza ironico, visto che sono decenni uso. Ermeneutiche paranoiche e teorie del com-
che a chi scrive viene raccomandata la chiarezza, la plotto portano al grado massimo e sistematico lu-
linearit, la capacit di rivolgersi innanzitutto e so testuale (in questa accezione di Eco). Ma lo si
sempre ai non addetti ai lavori. vede comunemente anche nelle discussioni che si
Oggi agli esami universitari non si portano i testi trasformano in dissidi immedicabili quando comin-
degli studiosi, bens la loro liofilizzazione in ma- ciamo a considerare non pi le locuzioni (ci che
nuali che appianano pazientemente ogni asperit. viene detto, il merito) ma le intenzioni del locutore:
Ma lo si vede in ogni altra sede: basta paragonare Perch mi hai detto questo? Ecco, ce lhai con me.
i giornali di oggi a quelli degli anni Settanta, i ro- Stai cercando un pretesto per litigare!. Accusa che
manzi, i dialoghi dei film, i testi dei programmi tv, essa stessa, innanzitutto, un pre testo, non considera
i discorsi dei politici per capire che oggi non c fra- il testo, lo scavalca allindietro e rimonta sino alla
se rivolta a un pubblico che non sia stata depurata persona che lo fa. Altro caso di vita vissuta: un arti-
al massimo grado possibile dalla propria eventuale colo anche elogiativo, ma non prono e non privo di

Mi stupisce e a volte scoraggia quanto per non pochi


fra loro sia difficile interpretare correttamente il testo
che riporta le modalit desame (e che ogni anno mi sforzo
di rendere pi esauriente e cristallino).

opacit. Siamo nellra della didascalia, e del dida- riserve, a proposito di un beniamino delle folle vie-
scalico, eppure ci capiamo sempre meno. Ipotizzo ne letto come una stroncatura, un attacco. Infatti
che la semplificazione sia una droga a cui siamo il vero totem della comunicazione contemporanea
assuefatti: la dose va aumentata, ma non sar mai non affatto la chiarezza, ma quella scivolosa sapo-
sufficiente. netta concettuale che viene chiamata empatia. Se
vero che la lettura e una fatica, ed invisa ai pi- ci metto empatia, posso arrivare quasi a insultarti; se
gri. Ma a essere pigra innanzitutto la macchina del resto distaccato, te la prenderai anche per un com-
testo, sia esso verbale, audiovisivo, pittorico. un plimento. Cos il merito delle questioni viene perso
principio enunciato da Umberto Eco: il testo non per sempre: viene in mente linstallazione di Fabio
fa tutto il lavoro, sta al lettore completarne lopera. Cifariello Ciardi, quel musicista che aveva tratto da
Pu farlo o rispettandone i vincoli e i suggerimenti discorsi di Obama, Bush e Blair la linea melodica
del testo, e allora lo interpreta (se dico piove, a del loro eloquio e la faceva eseguire da strumenti
seconda del contesto posso intendere: Dobbiamo musicali. Le parole? Ciao.
rimandare la nostra gita); oppure in modo pulsio- Ascolto, comprensione, discernimento. E
nale, dando retta alle proprie aspettative e alle pro- se avesse ragione papa Bergoglio? Nel suo caso,
prie tendenze (dico: Piove per mera constatazione discernimento un termine tecnico, ma pure
metereologica ma tu pensi che io ti stia chiedendo sembra di poter dire che il vero nucleo di molte,

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molte questioni odierne stia proprio l: nellincapa- Anche per i testi di qualsiasi altro tipo lalfabetismo
cit dellascolto, della comprensione, della distinzio- consiste nel saper essere esecutori di testi, prima che
ne, a cui si sostituisce una risposta al testo che spesso interpreti. questa capacit, che stiamo smarrendo
un riflesso condizionato, una reazione pavloviana. (per pigrizia, eccesso di informazione, assuefazione
Si scrive male perch la scrittura ha perso prestigio, alla vacuit, ansia, diffidenza)?
cio fiducia collettiva nella sua funzione. Lo si det- Negli anni Cinquanta, Roland Barthes indicava
to, e sar anche vero. Ma non si scrive bene perch come fine ideale della letteratura il grado zero del-
si sono fatti tanti dettati: si scrive bene perch si la scrittura, in termini di neutralit formale. Nelle
prima arrivati a leggere bene, non solo nel senso di scuole, nelle universit, nei mass media e nella so-
compitare, ma soprattutto in quello di assimilare un ciet in genere, oggi potremmo darci lobiettivo o
testo scritto quel nero che si distingue dal bianco lutopia di un grado zero della lettura da restau-
per dire cose che hanno un senso compiuto. La let- rare. Che poi sarebbe il mondo in cui, seguendo Ce-
tura musicale del testo ha elementi di interpretazio- sare Zavattini, buongiorno voglia veramente dire
ne libera, ma ha una base che o esatta o non lo . buongiorno. E cos venga inteso.

Oggi non c frase rivolta a un pubblico che non sia


stata depurata al massimo grado possibile dalla propria
eventuale opacit. Siamo nellra della didascalia,
e del didascalico, eppure ci capiamo sempre meno.
Ipotizzo che la semplificazione sia una droga
a cui siamo assuefatti: la dose va aumentata,
ma non sar mai sufficiente.

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#analfabetismo #scuola #comprensione #lettura #digitale #universit #demauro

Mimmo Cndito

Il 70% degli italiani analfabeta (legge, guarda, ascolta, ma non capisce)


La Stampa, 10 gennaio 2017

Levoluzione delle tecnologie e la sostituzione del


messaggio letterale con quello iconico stanno modificando
la capacit di comprensione degli italiani e non solo

Non affatto un titolo sparato, per impressionare; difficolt. Hanno perduto la funzione del compren-
anzi, un titolo riduttivo rispetto alla realt, che av- dere, e spesso quasi sempre non se ne rendono
vicina la cifra autentica all80%. E questo vuol dire nemmeno conto.
che tra la gente che abbiamo attorno a noi, al caf- Quando si dice che quella di oggi non pi la civilt
f, negli uffici, nella metropolitana, nel bar, nel ne- della ragione ma la civilt della emozione, si dice
gozio sotto casa, pi di tre di loro su quattro sono anche di questo. E quando Bauman [] diceva che,
analfabeti: sembrano normali anchessi, discutono indipendentemente da qualsiasi nostro comporta-
con noi, fanno il loro lavoro, parlano di politica e mento, ogni cosa intessuta in un discorso, anche
di sport, sbrigano le loro faccende senza apparenti lanalfabetismo sta nel discorso. Cio disegna un
difficolt, non li distinguiamo con alcuna evidenza profilo di societ nella quale la competenza mini-
da quellunico di loro che non analfabeta, e per ma per individuare una capacit di articolazione del
sono diversi. proprio ruolo di cittadino di soggetto consapevole
Qual questa loro diversit? Che sono incapaci di del proprio ruolo sociale, disponibile a usare questo
ricostruire ci che hanno appena ascoltato, o letto, ruolo nel pieno controllo della interrelazione con
o guardato in tv e sul computer. Sono incapaci! La ogni atto pubblico e privato questa competenza
(relativa) complessit della realt gli sfugge, colgono appartiene soltanto al 20% dei nostri connazionali.
soltanto barlumi, segni netti ma semplici, lampi di sconcertante, e facciamo fatica ad accettarlo. Ma
parole e di significati privi tuttavia di organizzazio- gli strumenti scientifici di cui la linguistica si serve
ne logica, razionale, riflessiva. Non sono certamente per analizzare il rapporto tra messaggio e com-
analfabeti strumentali, bene o male sanno leggere prensione hanno una evidenza drammatica.
anchessi e pi o meno sanno tuttora far di conto Non un problema soltanto italiano. Levoluzione
(comunque c un 5% della popolazione italiana che delle tecnologie elettroniche e la sostituzione del
ancora oggi analfabeta strutturale, incapace di messaggio letterale con quello iconico stanno modi-
decifrare qualsivoglia lettera o cifra); ma essi sono ficando un po dovunque il livello di comprensione;
analfabeti funzionali, si trovano cio in unarea ma se le percentuali attribuibili ad altre societ (an-
che sta al di sotto del livello minimo di compren- che Francia, Germania, Inghilterra, o anche gli Usa,
sione nella lettura o nellascolto di un testo di media che non sono affatto il modello metropolitano del

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nostro immaginario ma piuttosto unampia America davanti a un evento complesso (la crisi economica,
profonda, incolta, ignorante, estremamente provin- le guerre, la politica nazionale o internazionale)
ciale) se anche quelle societ denunciano incoerenze capace di una comprensione appena basilare.
e ritardi, mai si avvicinano a queste angosciose la- Un dato impressionante ce lha fatto conoscere ieri
titudini, che appartengono soltanto allItalia, e alla lIstat: il 18,6% degli italiani cio quasi uno su cin-
Spagna. que lo scorso anno non ha mai aperto un libro o
Il discorso complesso, e ha radici profonde, sociali un giornale, non mai andato al cinema o al tea-
e politiche. Se prendiamo in mano i numeri, con il tro o a un concerto, e neppure allo stadio, o a bal-
loro peso che non ammette ambiguit e approssi- lare. Ha vissuto prevalentemente per la televisione
mazioni, dobbiamo ricordare che nel nostro paese come strumento informativo fondamentale, e non
circa il 25% della popolazione non ha alcun titolo azzardato credere visti i dati di riferimento della
di studio o ha, al massimo, la licenza della scuola scolarizzazione che la sua comprensione della re-
elementare. Non che la scuola renda intelligenti, e alt lo piazzi a pieno titolo in quell80% di analfabeti
per fornisce strumenti sempre pi raffinati quan- funzionali (che riguarda comunque un universo so-
to pi avanti si vada nello studio per realizzare ciale drammaticamente molto pi ampio di questa
pienamente le proprie qualit individuali. Vi sono pur amara marginalit). E da qui, poi, il livello e il
anche laureati e diplomati che sono autentiche be- grado della partecipazione alla vita della societ, le
stie, e per molto pi probabile trovare bestie tra scelte e gli stili di vita, il voto elettorale, la reazione
coloro che laurea e diploma non sanno nemmeno solo di pancia mai riflessiva ai messaggi dove la
che cosa siano. (La percentuale dei laureati in Italia, realt si copre spesso con la passione, linformazione
poi, poco pi della met dei paesi pi sviluppati.) e la sua contaminazione con la pubblicit e tantaltro
Diceva Tullio De Mauro, il pi noto linguista italia- che ben si comprende. il discorso.
no, ministro anche della Pubblica istruzione (inca- Il discorso ha al centro la scuola, il sistema edu-
rico che siamo capaci di assegnare perfino a chi non cativo del paese, le scelte e gli investimenti per la
ha n laurea n diploma e questo dato rientra sem- costruzione di un modello funzionale che superi
pre nel discorso), che pi del 50% degli italiani si il ritardo con cui dobbiamo misurarci in un mon-
informa (o non si informa), vota (o non vota), lavora do sempre pi aperto e sempre pi competitivo.
(o non lavora), seguendo soltanto una capacit di Se noi destiniamo alla ricerca la met di un paese
analisi elementare: una capacit di analisi, quindi, come la Bulgaria, evidentemente c un discorso
che non solo sfugge le complessit, ma che anche da riconsiderare.

Non che la scuola renda intelligenti, e per fornisce


strumenti sempre pi raffinati quanto pi avanti si vada
nello studio per realizzare pienamente le proprie
qualit individuali. Vi sono anche laureati e diplomati
che sono autentiche bestie, e per molto pi probabile
trovare bestie tra coloro che laurea e diploma
non sanno nemmeno che cosa siano.

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#linguaitaliana #antilingua #calvino #fruttero&lucentin #scrittura #analfabetismo #televisione

Claudio Giunta

Una forbita lingua di pattumiera


Il di Il Sole 24 Ore, 18 gennaio 2017

Si continua a scrivere nellantilingua descritta da Italo


Calvino e nellitaliano grottesco che i grandi scrittori
Fruttero e Lucentini irridevano nel 1980

Se si chiede a qualcuno del mestiere di citare un ar- riguarda soprattutto il modo in cui litaliano parlato
ticolo o un saggio sulla lingua italiana del Novecento diventaunaltra cosa, una cosa molto pi artificiale e
che sia opera non di un linguista ma di uno scrittore, pi brutta quando diventa italiano scritto; comincia
la risposta sar, nove volte su dieci, o le Nuove que- cos: Il brigadiere davanti alla macchina da scrive-
stioni linguistichedi Pier Paolo Pasolini o Lantilin- re. Linterrogato, seduto davanti a lui, risponde alle
gua di Italo Calvino. Il primo viene ancora letto e domande un po balbettando, ma attento a dire tutto
antologizzato nei libri scolastici, ma andrebbe in- quel che ha da dire nel modo pi preciso e senza una
vece dimenticato perch non molto di pi di un parola di troppo: Stamattina presto andavo in can-
fantasioso pasticcio, uno di quei casi in cui Pasoli- tina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fia-
ni condisce unidea anche brillante, ma debole, con schi di vino dietro la cassa del carbone. Ne ho preso
una spruzzata di nomenclatura tecnica, qui quella uno per bermelo a cena. Non ne sapevo niente che la
della linguistica strutturale, per ricavarne implica- bottiglieria di sopra era stata scassinata. Impassibile,
zioni generalissime, epocali: qui da un arzigogolato il brigadiere batte veloce sui tasti la sua fedele tra-
discorso di Aldo Moro (la produttivit degli inve- scrizione: Il sottoscritto, essendosi recato nelle pri-
stimenti del piano autostradale dipende dunque dal me ore antimeridiane nei locali dello scantinato per
loro coordinamento in una programmazione delle eseguire lavviamento dellimpianto termico, dichiara
infrastrutture di trasporto, che tenda a risolvere gli dessere casualmente incorso nel rinvenimento di un
squilibri) riteneva di poter dedurre la nascita di quantitativo di prodotti vinicoli, situati in posizione
una finalmente unitaria lingua italiana tecnocrati- retrostante al recipiente adibito al contenimento del
ca. Se volessimo insegnare davvero qualcosa agli combustibile, e di aver effettuato lasportazione di
studenti, nelle antologie dovremmo mettere, anzi- uno dei detti articoli nellintento di consumarlo du-
ch il saggio di Pasolini, la replica del linguista Giu- rante il pasto pomeridiano, non essendo a conoscen-
lio Lepschy che lo ridicolizza. za dellavvenuta effrazione dellesercizio soprastan-
Quello di Calvino invece un articolo giustamente te. Ogni giorno, soprattutto da centanni a questa
famoso, e nel mezzo secolo che passato dalla sua parte, per un processo ormai automatico, centinaia
prima pubblicazione su Il Giorno non ha per- di migliaia di nostri concittadini traducono men-
so, purtroppo, unoncia di verit. un articolo che talmente con la velocit di macchine elettroniche la

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lingua italiana in unantilingua inesistente. Avvocati questo modo vuole darsi unaria di importanza, vuol
e funzionari, gabinetti ministeriali e consigli dam- essere pi di quel che realmente, vuole mettersi su
ministrazione, redazioni di giornali e di telegiornali un piano diverso e pi alto dei suoi interlocutori: loro,
scrivono parlano pensano nellantilingua. poveretti, dicono andare, trovare, cena, mentre
Lantilingua descritta da Calvino la lingua satura noi che sappiamo stare al mondo diciamo recarsi,
di formule burocratiche, la lingua nemica della chia- incorrere nel rinvenimento, pasto pomeridiano.
rezza e della concretezza, la lingua che preferisce il Il problema, insomma, non solo linguistico ma
verbo recarsial verboandare, la perifrasipro- etico, civile, perch adoperato a questo modo il lin-
dotti vinicolial sostantivofiaschi, perchanda- guaggio non serve, come dovrebbe, a comunicare,
reefiaschivengono sentiti come troppo vicini al a farsi capire, ma al contrario a tenere a distanza, a
parlato, troppo banali, troppo semplici, e chi non ha mettere una barriera tra s e gli altri anche l dove,
un buon controllo del linguaggio scambia spesso la come nel rapporto tra lautorit e i cittadini, ogni bar-
semplicit per sciatteria, mancanza di eleganza: men- riera dovrebbe essere tolta.
tre una scrittura semplice sempre raccomandabile, Dicevo che, a parte questi di Pasolini e Calvino, for-
soprattutto quando si compilano atti ufficiali come se uno su dieci, tra chi si occupa di libri, saprebbe
una denuncia, o quando si scrive una legge. Osser- citare un altro articolo o saggio che uno scrittore ab-
vato da questo punto di vista, il problema dellanti- bia dedicato alla nostra lingua, e in questa frazione
lingua molto pi serio di quanto il tono scherzoso sar difficile trovare qualcuno che abbia letto quello
di queste righe lascerebbe immaginare perch, come che a me sembra il pi bello, La zia occultadi Frut-
osserva pi avanti Calvino, questa lingua artificiale, tero e Lucentini. un caso, un esempio della di-
fasulla, il sintomo di un rapporto sbagliato non solo sattenzione critica che c stata e c nei confronti
con il linguaggio ma con la vita. Chi parla o scrive in di questi due grandi scrittori, tra i pi grandi del

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Chi non ha un buon controllo del linguaggio scambia spesso
la semplicit per sciatteria, mancanza di eleganza: mentre
una scrittura semplice sempre raccomandabile.

nostro secondo Novecento, che hanno riscosso in- non possono essere giovani aggiornati come quelli
vece grande fortuna tra i lettori comuni, quelli che che popolano le redazioni dei quotidiani. Ci deves-
leggono per gusto senza badare ai canoni scolastici e sere da qualche parte una zia ottantacinquenne, ex
agli snobismi dellaccademia. Esperti di fantascienza maestra elementare, che mette insieme i suoi dia-
(diressero la collana Urania di Mondadori), autori loghetti nella lingua che le hanno insegnato a usare
di gialli memorabili come La donna della domenicao prima della Grande Guerra, la lingua in cui ab-
A che punto la notte, sublimi elzeviristi di cultura e bondano i pomidoro e fioriscono i siffatti. La
costumi perLa Stampa e LEspresso,F&L sono sera, reduce dallaperitivo, il/la giovane giornalista
anche grazie alla pazienza con cui Domenico Scar- passa dalla zia, ritira il dattiloscritto, colorisce un po
pa ha cucito insieme i loro contributi sparsi sullargo- il lessico (stronzateal posto digrullerie,casi-
mento gli autori del pi intelligente e utile manuale noal posto didisordine) e manda al giornale.
di scrittura che io conosca,I ferri del mestiere. Sarebbe bello commentano F&L se fosse cos, se
Non incluso, stranamente, in questo libro, e uscito tutto il problema si riducesse a un ragazzo infingardo
per la prima volta su La Stampanel 1980,La zia e a una zia servizievole. Ma non cos. Si riproiet-
occulta un piccolo capolavoro. F&L sinventano un ta in un cinema di terza visione il film Dramma
personaggio, una vecchia zia appunto, per darsi ra- della gelosia, con quei sublimi dialoghi tra il murato-
gione di certa atroce prosa giornalistica, soprattutto re Oreste Nardi (Marcello Mastroianni) e la fioraia
di quella che prova a riportare sulla pagina scritta la Adelaide Ciafrocchi (Monica Vitti) a base di il mio
voce degli intervistati: La Fiat licenzia a Torino, a lavoro non mi d pi gioia alcuna e di vorrei che
Bologna scoppia una bomba, a Milano sparisce lin- questi nostri incontri diventassero una dolce con-
salata, a Roma un pretore mette fuori legge la birra; suetudine. Ma constatano amaramente F&L
e scrupolosi cronisti si sparpagliano prontamente per nessuno degli spettatori ride a parte loro, perch a
le citt a raccogliere dal vivo, a caldo, le reazioni del- parte loro nessuno percepisce lo scarto tragicomico
la gente comune. Lindomani il giornale riporta tra tra il nativo vernacolo di Oreste e di Adelaide e que-
virgolette, in corsivo, strabilianti esempi di parlato sta forbita lingua di pattumiera.
italiano 1980. Non v dubbio che le preferenze delle
massaie si orientano verso i pomidoro scozzesi, svela
un rude scaricatore dei mercati generali. Entrambi Qualche anno prima, con caratteristica modera-
siamo arrivati qui dalla Calabria colmi di speran- zione, Pasolini aveva rubricato anche questa perdi-
za, rievoca un battilastra appena uscito col fratello ta della lingua materna nel capitolo delgenocidio:
dal turno di fabbrica. Siffatti provvedimenti non Oggi lItalia sta vivendo in modo drammatico per
giovano un bel nulla!, esclama un oste trasteverino. la prima volta questo fenomeno: larghi strati, che
Mentre quei signori del governo si gingillano in vani erano rimasti per cos dire fuori della storia, la sto-
giochi di potere, noi facciamo quadrato attorno alla ria della rivoluzione borghese, hanno subto questo
democrazia, assicura uno scambista delle ferrovie. genocidio, ossia questa assimilazione al modo e alla
I responsabili di questo scempio, osservano F&L, qualit della vita della borghesia []. Tutta lItalia

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Prova di scrittura delle


citazioni che non devono
spanciarsi troppo come
sembra invece che facciano
che nedici di ridurre un po
il corpo.

centro-meridionale aveva proprie tradizioni regio- Che lantico e lincontaminato siano il luogo dellau-
nali o cittadine, di una lingua viva, di un dialetto tenticit una pia illusione; e non per niente detto
che era una lingua vivente, rinsanguata da continue che lautenticopopolare sia meglio dello snobismo di
invenzioni quasi poetiche; cera una meravigliosa vi- chi infioretta i suoi discorsi con le frasi fatte che ha
talit linguistica. Il modello messo l dalla classe do- imparato dalla tv o dai fotoromanzi, oggi dallesoap
minante li ha ora bloccati linguisticamente: a Roma, opera. Tra lignoranza naturale e la vera cultura che
per esempio, non si pi capaci di inventare, si piaceva a Pasolini c tutta una variet di gradazioni,
caduti in una specie di nevrosi afasica. tutte irritanti per chi possiede la vera cultura, ma
F&L mantengono la calma, perch sono pi spiri- quasi inevitabili salvo pensare che si possa ascendere
tosi, ma non dicono una cosa molto diversa. Quello dallanalfabetismo a Minima moralia senza passare
che per gli sceneggiatori Age e Scarpelli era parodia per la semicultura.
diventata adesione alla realt, scrupolo naturali- Ma se si pu eccepire sulle cause, difficile ecce-
stico per gli spettatori del loro film. Mastroianni e pire sullanalisi. Nellanno 1980, F&L osservano al
la Vitti parlano questa lingua di pattumiera per- loro microscopio due virus dai quali, nellanno 2017,
ch questo ormai il parlare bene raccomandato la lingua italiana, litaliano scritto, ben lontana
dai media: Il linguaggio fino a ieri autentico dei dallessersi liberata. Il primo il virus di cui un
ceti popolari italiani concludono F&L si va sem- ceppo lantilingua di Calvino. I suoi sintomi sono:
pre pi corrompendo e imbastardendo attraverso la la complicazione di un messaggio in s semplicis-
televisione e i fotoromanzi. Come tutti i paradossi simo, una cosa che si potrebbe dire chiaramente in
intelligenti, anche questo contiene qualcosa di pro- cinque parole e viene detta invece fumosamente in
babilmente vero e qualcosa di probabilmente falso. cinquanta; la retorica (facciamo quadrato attorno

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dalla centrale perci, se fate in fretta, c una buona
possibilit di intercettarlo sulla provinciale.
F&L: Il linguaggio fino Ai pensierini della vecchia zia, osservavano F&L,
a ieri autentico dei ceti il cronista infingardo aggiungeva qua e l qualche
popolari italiani si va sconcezza, qualche parola forte, per fare colore.
il precetto che gli sceneggiatori diCatturandihanno
sempre pi corrompendo e mandato a memoria: Toni Cannizzaro che cazzo ci
imbastardendo attraverso faceva l. Merda, i cacciatori non ci sono pi! escla-
la televisione e ma la poliziotta, la stessa dei problemi vascolari.
Mentre cos si congedano due mafiosi: Vabb, Vito,
i fotoromanzi. me nne vaiu Turi, salutami a Cettina baciamo le
mani, don Milazzo.
alla democrazia); lequivoco che porta a scegliere Ma nessuno, viene subito da obiettare, parla in ma-
sempre il termine pi prezioso e desueto anche l niera cos artefatta! Nessuno dice problemi vascola-
dove il termine corrente andrebbe benissimo (non ri, se non un cardiologo, nessuno fissa negli occhi
giovano anzich non servono, siffatti provvedi- il suo interlocutore e pronuncia senza ridere la frase
menti anzich provvedimenti del genere). Tutto ci sa fare con le carte, lei; perch sa leggere la perso-
questo fascio di artifici particolarmente funesto na che le sta davanti, nessun bambino che non sia
quando chi scrive riporta le parole di qualcun altro, un orrendoposeurdice (testuale) questo il giorno
tentando unimbarazzante mimesi: sono i pomido- pi bello della mia vita. Ennio Flaiano diceva che
ro del giornalista cialtrone, lesercizio soprastan- lunica lingua davvero unificante, lunica che quasi
tedel brigadiere che stende il verbale. tutti gli italiani erano riusciti a imparare era la lin-
Del resto, come dare la colpa al giornalista dei pomi- gua di plastica dei doppiatori, quella degli ora di
doro e al brigadiere di Calvino, se la loro principale smettere di correre la cavallina o dei mi ha fat-
fonte dinformazione intorno a come si parla, la te- to una proposta che non intendo affatto rifiutare
levisione, parla cos? In I ferri del mestiere, F&L se la (daTorna a settembrecon Rock Hudson, che stanno
prendevano con quelle pretenziose (e evitabilissime) dando su Iris mentre scrivo). Qui per non si tratta
finezze dun certo ben noto linguaggio traduttorio, di doppiaggio, sono battute originali, e daTorna a
per cui mai nessuno, appunto, salta, ma tutti sobbal- settembre sono passati cinquantanni e rotti. Ma la
zano, nessuno beve mai un caff, ma tutti lo sorbi- zia occulta continua ad agire nellombra: Lastuta
scono, nessuno va, ma tutti si recano o si porta- megera d a ciascuno lillusione di essere al passo
no, nessuno guarda la televisione, ma tutti assistono coi tempi, gli concede neologismi e oscenit, ter-
a uno spettacolo televisivo. Quarantanni pi tardi, mini anglosassoni e prestiti dialettali, astrusi gerghi
dopo i reality show, le serie tv e i talk-show turpi- politici e fulminei slogan pubblicitari. Ma per me-
loquianti, tutta roba che avrebbe dovuto insegnare glio contrabbandare i suoi sdentati aggettivi, le sue
qualcosa agli sceneggiatori, educargli lorecchio, sia- rugose similitudini, i suoi avverbi artritici, tutto il
mo ancora l, siamo ancora allitaliano inverosimile suo melenso armamentario retorico; che viene senza
deisorbisconoe deisi recano. Sciacca ha proble- posa ripreso, trascritto, tramandato, colto a volo, re-
mi vascolari osserva pensosa la poliziotta protagoni- gistrato, pubblicato, letto, ripetuto, ritrascritto, ecc.
sta della serie tvCatturandi. Palazzolo ha effettuato in cerchi sempre pi ampi e inarrestabili, dal treno al
una telefonata di appena dodici secondi comunica, caff, dal giornale allintervista televisiva, dal saggio
concitato, il responsabile delle intercettazioni. Non al romanzo, dal romanzo al treno, e cos via in un
ci sono svincoli accessibili che pu aver preso, urlano falsetto onnivoro, infinito.

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retabloid febbraio 2017

Lultima ipotesi, ed unipotesi che non lascia tran- Non si chiede tanto. Ma insomma, com che sia-
quilli, che invece abbiano ragione loro, gli sceneg- mo diventati cos sentimentali? E, nello scrivere, cos
giatori e la loro occulta aiutante: e che il falsetto sdolcinati? La tv centra senzaltro: perch una volta
corrisponda ormai, in molti ambiti, alluso medio esauriti i film e le notizie le ore del palinsesto vanno
della lingua. Pu darsi cio che, istruiti dalla tele- riempite con le trasmissioni di costume, e le trasmis-
visione e dalla burocrazia, i poliziotti della squadra sioni di costume i talk-show, i programmi col pub-
Catturandi di Palermo (se esiste) parlino ormai blico in sala che applaude a comando fanno leva pi
davvero cos, che abbiano introiettato a tal punto il sullemotivit che sul raziocinio.
modello della lingua di pattumiera da dire ormai
spontaneamente, senza posare (cio spontaneamente
posando), ha effettuato una telefonata, cos come Ma la tv c dappertutto, e produce ovunque questi
probabile che, contagiati dai telefilm, dicano dav- effetti. Lo specifico italiano che lo stile emotivo ha
vero frasi come stiamo vicino a questo Vastano acca finito per invadere le pagine dei giornali che passano
ventiquattro. E cos come i poliziotti della squadra per seri, che accanto a fatti sempre pi striminziti
Catturandi di Palermo i giornalisti sui giornali, i accumulano opinioni sempre pi pletoriche, e gon-
professori a scuola, gli impiegati del ministero nelle fie non di ragioni ma di sentimenti. Per fare la prova
circolari, nelle leggi, tutti in fila coi loro quadernetti basta vedere la copertura stampa dei terremoti che
nel tinello della vecchia zia hanno colpito lItalia nellultimo mezzo secolo. Non
che manchi la retorica, la sottolineatura emotiva, su
La Stampa e sulCorrieredel 16 gennaio 1968
Il secondo virus ancora attivo, anzi pi che mai attivo (Belice), o dell8 maggio 1976 (Friuli), o del 25 no-
nellitaliano del 2017 riflette al livello della lingua un vembre 1980 (Irpinia): chi resta impassibile davanti
fatto di natura psicologica che potremmo sintetizzare a migliaia di morti? Ma sui quotidiani di quei giorni
come smania di commuovere (in coloro che scri- non ho trovato cose paragonabili ai titoli che ho let-
vono) esmania di essere commossi(in coloro che to dopo il terremoto di Amatrice: Un boato dentro
leggono). La forbita lingua di pattumiera che F&L lanima. Che non se ne andr pi, oNon abbandonia-
coglievano sulle labbra di Mastroianni e della Vit- mo mai la bellezza distrutta. E tra i pochi, asciutti
ti era una lingua spiccatamente emotiva, che ai due commenti non ho trovato niente che anche lonta-
poveretti serviva per dare unaria deleganza a senti- namente si avvicini alkitschinverosimile, pre gin-
menti ordinari, male appresi insieme alle parole per nasiale, di questo editoriale: C un dio vendicatore
esprimerli sulle pagine dei rotocalchi. Dallanno in che lancia fulmini sulle sue creature e sul male che
cui F&L scrivevano, 1980, questo stile emotivo possono aver fatto? Oppure siamo noi tutti, ciascu-
non ha fatto altro che conquistare posizioni, dai ro- no per la sua parte, a determinare il caos? Questa
tocalchi dilagando in tv e sui giornali. E insieme e la parola giusta: il caos, il marasma, il disordine. Fi-
prima dello stile emotivo si rafforzata la disposi- nir? Che cosa dobbiamo fare per attenuare questo
zione psicologica a commuovere e a commuoversi, generale sconvolgimento? Oppure il mondo sem-
a stimolare gli affetti anzich ad argomentare, met- pre stato cos e la vita esiste e perdura sostenuta dalla
tendo al posto del ragionamento il lamento, la lacri- speranza che tuttavia vana perch non raggiunge
ma suscitatrice di altre lacrime. Che cos successo a mai un risultato definitivo, ma parziale e precario?
Gary Cooper? chiede Tony Soprano alla sua analista Ho scritto allinizio che quando arriv la notizia del
nella prima puntata della prima serie I Soprano. Il terremoto stavo rileggendo iCantie leOperette mo-
tipo forte, silenzioso. Lui non era in contatto coi suoi rali di Leopardi. Lui, saggista, filosofo e poeta di
sentimenti. Lui faceva solo quello che doveva fare! grandissimo fascino artistico.

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O di questo osceno commento a caldo: Bisogna una donna era stata violentata in una citt del Nord,
stare nello sguardo di quel bambino che, in braccio noi scrivevamo che era molto brutto che le donne
a suo padre, osserva dodici uomini vestiti di nero venissero violentate, e che non bisognava violentarle,
e darancio scavare fra le pietre dove prima cera e che era molto brutto in generale che ci fosse qual-
casa. Cosa vedono quegli occhi? Dov il mondo di siasi tipo di violenza, non solo nel Nord, ma anche
prima, perch caduto? Non vedono, gli occhi di nel Sud, e che tutte le persone, e in special modo
un bimbo, quel che vediamo noi: la parete di mat- le donne, dovevano essere rispettate e amate [].
toncini forati accanto a quel che resta della stanza Scrivevamo che bisognava dare lavoro ai disoccupati,
dei giochi, un carrello rosso di plastica, una bam- che la cultura era importante, e un sacco di altre cose
bola coi capelli di lana, un maglioncino bianco per che sono tutte l, a testimoniare il mio (nostro) sen-
la sera quando fa fresco, una scimmia con gli occhi so civile. Non era compito nostro trovare soluzioni,
grandi. Lultima sera di vacanza. Che fragili, quelle per era compito nostro tenere desta lindignazione.
pareti, quanto sottili: pensiamo noi. Quanto sola La richiesta dei giornali e il mio desiderio coinci-
la scimmia, pensa un bimbo. Chi va a prenderla, la devano alla perfezione: i giornali cercavano scrittori
scimmia?. che dicessero le cose giuste che c bisogno di dire; io
Il fatto che il mutamento quantitativo, nel numero avevo cercato con tutte le forze di essere cos; i lettori
delle pagine stampate, degli articoli, dei commenti, andavano ogni giorno in edicola e vedevano confer-
dei pareri chiesti e ottenuti, ha finito per modificar- mato in pieno quello che pensavano. Tutti avevano
ne la qualit. A giornalisti inadeguati stato chiesto gi pensato questi pensieri, vero, ma il motivo era
di fare letteratura ricamando sui sentimenti: il pi molto semplice: dicevamo cose giuste. Ci sentivamo
difficile degli esercizi, quello al quale gli scrittori veri rassicurati, nonostante ritenessimo di vivere tempi
sanno sottrarsi. E gli stato chiesto di farla in gran particolarmente bui: almeno cera una comunit che
fretta, tra il tardo pomeriggio e lora di cena, per an- difendeva una fortezza dentro la quale non ci impor-
dare subito in stampa, e di pronunciarsi su questioni tava nemmeno troppo cosa custodissimo.
difficili, sulle quali sarebbe necessario studiare, o al In un mondo in cui tutte le notizie si leggono in rete
contrario su questioni elementari, ma che appunto e i quotidiani arrivano sempre tardi, per non parlare
perch sono tali richiedono un talento e unintelli- dei settimanali, sembra essere questo uno dei possi-
genza fuori del comune per sollevarsi dalle banalit bili destini dellinformazione a pagamento: questo
correnti. Francesco Piccolo ha descritto molto bene slavato opinionismo dei buoni sentimenti che tiene
questa trappola per intellettuali in Il desiderio di es- desta lindignazione, inevitabilmente ricorrendo (il
sere come tutti: Mi telefonavano e mi dicevano: una tempo poco, i fatti sono noti, il pathos non di-
barca di immigrati clandestini naufragata, ti va di spiace mai) a una forbita lingua di pattumiera. Il
scriverne? Lo chiedevano a me come ad altri per regno della zia occulta non che agli inizi.
altri giornali. E io e gli altri scrivevamo un artico-
lo indignato e addolorato in cui dicevamo che era
molto brutto che la barca fosse naufragata, che le
barche sarebbe molto meglio che non naufragasse- Com che siamo diventati
ro; che era molto brutto che gli immigrati non ve- cos sentimentali? E, nello
nissero accolti, che era molto brutto in generale che scrivere, cos sdolcinati?
la gente nel mondo soffrisse di fame e di povert e
fosse costretta a prendere barche per andare a cercare
La tv centra senzaltro.
fortuna in paesi pi ricchi e che poi queste barche
naufragassero. Poi ci chiamavano e ci dicevano che

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Brandon Taylor

How to Escape the Slush Pile


Electric Lit, 30 gennaio 2017

Submitting a work to magazines can be a discouraging


process. Here is a self-editing checklist for short
stories writers

Submitting your work to magazines can be a discou- It seems terribly basic, doesnt it? After all, youve
raging process. You work for months on a short sto- written the story. Youve polished it. Youve gotten
ry, send it to your favorite magazine, and six month rid of all the typos. Youve put it in a respectable font.
to ten months later, receive a form rejection. Here at But is it a story? Stories that dont actually tell a story
Electric Literatures Recommended Reading, whe- are commonplace in the slush pile. They arent about
re Im assistant editor, we open submissions for one much. A character who is having some thoughts mo-
month at a time a few times a year. Reliably, we re- ves from room to room and gazes longingly out of
ceive over 1000 submissions in under 30 days. For windows. These stories may be filled with beautiful,
editors, searching for a story to publish in the submis- lyrical language, but at the end of the day, nothing
sions queue can be like searching for a needle in a much has happened or changed. The non-story is a
haystack: it takes ages to find that needle, but when character sketch or set piece, at times very profound
you do finally grab it, it pricks you to let you know about the workings of the human mind or heart, but
its there. Most writers say that if youre not getting the people in these non-stories dont actually go out
rejected, youre not submitting enough. Others say and do much of anything. What is this story about?
that you should aim for 100 rejections a year. This is What happens in this story? These are questions that
solid advice, but at a certain point, if youre trying to can quickly reveal if youre dealing with a non-story.
establish a career as a writer, some of those rejections Where is its center? Where does it turn? What is at
need to turn in to acceptances. Reading as many sto- stake? What are the plot points? Why have we spent
ries as I do, Ive compiled a list of common problems our time reading the story? A story doesnt have to do
I see in stories from the slush pile (an unkind indu- much, but it has to necessitate its own telling.
stry term for unsolicited submissions), that prevent
promising stories from getting past the form rejec- Are you bored?
tion. This article, used as a pre-submission checklist, Take a moment to read through your story. Read it
and combined with time, patient self-editing, and from start to finish. Mark the places where you grow
honest self-assessment, can help your story become bored. Assume that an editor will stop five pages be-
that needle editors are looking for. fore that. If the editor or reader assigned your story
Have you written a story? stops reading on the second sentence, then perhaps

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the easiest way to stay in the game is to open boldly. about a young man on heroin as he wanders from
I do not mean that you need to start with sex or place to place on his college campus? Do we need
death or violence or a powerful image (though these another manic pixie dream girl or a star-crossed sto-
things can be useful). Rather, I think a bold opening ry of kids with cancer? Does the world need ano-
is an opening that strongly and clearly lays out a route ther alcoholic middle-aged man who behaves badly
to the heart of the story. Effective openings frame the because he has a sadness he cannot comprehend?
architecture of the storys meaning. At the end of an Possibly, but have you reinvigorated the limp story?
effective opening, we have gained some clue as to the Have you brought something fresh to the trope? Do
storys voice, structure, and plot. Bold openings come you have something to say?
in a variety of shapes they can be lyrical or concrete,
spare or maximalist, witty or solemn, action-packed Flashback as story
or meditative but they are never boring. So be bold. If the most (or only) interesting part of the story hap-
Its gut-check time. Are you bored? If you are bored, pens in a flashback, editors sometimes wonder why
then the reader will be bored. Go cut out the boring that isnt the story itself. Flashbacks can be clarifying
parts. Can the story still stand without them? If not, and can provide emotional weight, but they can also
find a different solution. Refuse to be bored. Refuse feel like narrative dead-ends. After all, we know how
to write the easy thing. they end they lead up to the story thread that is
happening in the present and they cant drive a sto-
Does the world need another story like this, told this way? ry forward, at least not usually. In stories that rely
Often, writers think about clichs as well-worn heavily on flashbacks, the present thread of a story
phrases that have been drummed of all meaning by typically feels extraneous. There is little action or little
excessive usage. Consider another application of the in the way of motivation. In some ways, this is a spe-
term: the story that is so familiar to the reader that cific application of the non-story. Consider the ba-
they dont even have to finish the first page to know lance between past and present and think about ways
how it will end. The drug addict, the orphan, the you can shift the tension so that the story feels like it
sex offender, the hardboiled detective, the malaise- moves forward (often achieved by adding action to
stricken divorcee a cast of characters familiar to any the present thread).
person who has taken a writing class. Of course, if
written masterfully, even a clich rises to the level of Are you turning your story into a screenplay?
compelling narrative. There are always exceptions to There is a danger in being over-descriptive. When a
the rules. But is your story an exception? Does the moment in a story is painstakingly described, it beco-
world need another stream-of-consciousness piece mes impossible to enter that moment as a reader. For
example, if you tell the reader about every movement,
every breath, every door that is shut or open, then
Does the world need another youve left little room for the readers imagination. In
stream-of-consciousness a sense, stories operate in the tension between what
the writer has put down on the page and what the
piece about a young man on reader creates as they read. This isnt an imperative to
heroin as he wanders from write sparsely, but rather to choose your details care-
place to place on fully and to leave room for the reader. The story that
reads like blocking for a screenplay is a common sight
his college campus? in the slush pile, and rarely does one of these make it
past the early rounds of consideration.

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retabloid febbraio 2017

There are as many different ways to edit as there are


editors. Some editors like to offer broad comments. Some
editors like to get into the weeds. Some editors like to
copyedit. Some editors dont do anything except
read and accept or decline stories.

Are your characters motivated? story to the very limits of what youre capable of.
One way to grab an editors attention is to populate Dont stop until you can picture your story alongsi-
your work with vivid or interesting characters who de the work of your favorite authors. Submit only
have human motivations. One way to jumpstart a your very best. That being said, dont let perfectio-
non-story is to give a character a motivation and nism be an excuse for never submitting your work.
have them try to see it through. This is one of the To paraphrase the French poet Paul Valery, a piece
keys to narrative tension. A character with a moti- of writing is never finished; it is only abandoned.
vation is immediately more interesting than a cha-
racter without one. It also introduces questions that Are you comfortable with receiving edits?
can propel a story forward. What do they want? Once youve submitted your story, instead of spen-
Will they get it? How will they get it? How will they ding this time anticipating rejection, biting your
overcome the minor complications that arise from fingernails, and pulling out your hair, keep writing,
trying to achieve their goal? This is so basic as to be but also take the opportunity to reflect on what kind
almost redundant, but a shocking number of writers of edits you would be willing to make if the story is
forget this fundamental idea. It is also important accepted. There are as many different ways to edit
to note that sometimes the first draft of a story is as there are editors. Some editors like to offer broad
writing toward discovering a characters motivation, comments. Some editors like to get into the weeds.
and thats okay. Its part of the process. Some editors like to copyedit. Some like to actual-
ly shape the architecture of the piece. Some editors
Is this piece ready? dont do anything except read and accept or decline
Have you read it out loud, start to finish? Have you stories. Consider what kinds of edits you are open
set it aside for a week? Did you get fresh eyes on it? If to and what kinds of edits you are not willing to
not, dont submit. Sit on the story. Think it through. accept. Where do you want to stand firm and where
Find a solution. If you notice a problem, the editors do you want to give ground? Its important to think
will notice it, readers will notice it, everyone will no- about this beforehand so that, if your story is accep-
tice it. If you are anxious about anything at all, work ted, youre ready when the editor comes with their
on it. Work at it until you have made peace with it. suggestions to engage in a dialogue. The best editing
If you worry about the pacing, the characterization, is always a conversation, and its easier to engage in
whether or not you have too many characters, if you the conversation if youve thought about it ahead of
should dramatize more, if you should summarize time. Also, know that its okay to walk away from an
more, if the story feels flimsy in the middle, if the acceptance if you feel uncomfortable making certain
ending bugs you fix it. Make your story as good changes. And if the story is rejected, you may have
as possible. Dont settle for almost there. Take your generated ideas for further revision.

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John Burnside

La natura dellamore

Nella primavera del 1958, la mia famiglia si trasfer libri illustrati o uno degli amici dellorso Rupert, il
dalla casa infestata di topi che affittava su King Street protagonista del fumetto che mi regalava la zia Sall
a uno degli ultimi prefabbricati di Cowdenbeath, ogni Natale.
proprio sul margine fra il bosco disseminato di ma- Avevo solo tre anni quando ci trasferimmo a Blackburn
cerie dietro Stenhouse Street e i campi sterposi che Drive, ma non dovette trascorrere molto tempo pri-
si estendevano al di l. Eravamo saliti di qualche ma che mi rendessi conto che in effetti eravamo saliti
gradino, per pi versi; i prefabbricati erano alloggi pi su. Quando ne compii sette, possedevamo un
temporanei costruiti in tempo di guerra ma, almeno televisore e a volte la domenica, anche se il giorno
nella mia mente di bambino, il freddo e lumido, le dopo andavamo scuola, io e Margaret avevamo il per-
pozze di condensa delle mattine invernali e il caldo messo di restare alzati a mangiare un gelato preso dal
soffocante dei pomeriggi dagosto erano minuzie ri- furgoncino di Katy e a guardare Sunday Night at the
spetto al piacere di avere a disposizione, intorno a London Palladium. Non so perch mai mi paresse
una casetta indipendente, un giardino a pochi metri una festa; il programma non era molto interessante
dalla faggeta dove di notte cacciavano gli allocchi, i per un bambino di quellet e, anche se a volte si esi-
loro richiami talmente vicini che sembrava di averli bivano delle popstar, per la maggior parte del tempo
fra le mura di casa, nella minuscola stanza da letto si susseguivano ballerini e numeri di variet. Dopo
che condividevo con mia sorella. Dietro il bosco ce- poco, per, mi affezionai a Juke Box Jury, perch si
ra lallevamento di polli di Kirk, con le galline che potevano ascoltare le ultime novit musicali e le giu-
razzolavano libere in grandi recinti, e Mr Kirk in rate erano snelle e attraenti, con pettinature cotona-
persona, padrone di un edificio di pietra, che ai miei tissime e abiti stile mod come quelli di mia cugina
occhi era simile a un maniero, il quale andava avanti Madeleine. Per non erano belle come lei, e quando
e indietro tutto il giorno a distribuire mangime, rac- accadeva che il sabato pomeriggio venisse a trovarci,
cogliere uova e a spalare il letame dai pollai. Quan- me ne stavo ore in cucina seduto al tavolo mentre
do crebbi un po, mi permise di accompagnarlo ed chiacchierava con mia madre, affascinato dalle sue
ero molto orgoglioso di stare al passo con un adul- dita affusolate e dallo smalto rosso ciliegia o azzur-
to che, preso dalle sue faccende, ora scrutava negli ro polvere. Madeleine era sempre diversa unghie
incubatori, ora spostava pesanti secchi di granaglie nuove, pettinatura nuova, vestito nuovo ma resta-
con uno sguardo di contenuto divertimento. Sullal- va sempre lei. Me ne ero innamorato sin dal primo
tro lato della casa, verso quella che a me piaceva momento in cui lavevo conosciuta, al matrimonio
considerare aperta campagna, i terreni si stendevano di unaltra cugina: e da allora, in varie forme, sono
verso i boschi da una parte e dallaltra, verso le ac- sempre stato innamorato di lei. Aveva dieci anni pi
que grigie e abitate dalle sanguisughe di Loch Fitty, di me ed era fidanzata con Jackie, un marinaio della
dove mi recavo appena potevo, immaginando di es- marina mercantile, ma fu grazie a lei se capii che i
sere uno dei ragazzini avventurosi che popolavano i testi delle canzoni damore che sentivo a Juke Box
Jury o alla radio di mia madre avevano un significato.

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retabloid febbraio 2017

A me erano sembrate soltanto parole, frasi insulse nei canali e nei fossati al disgelo. Larco disegnato
e iperboli impossibili che nessuno avrebbe preso sul da una palla ben lanciata nel cielo estivo. Lo sguardo
serio; adesso le vedevo in modo diverso perch, ades- distante negli occhi di Judy Garland che, a uninter-
so, ero innamorato e lamore sortiva un effetto molto ruzione della noiosa trama, apriva bocca e cantava. I
strano, come ascoltare le prime righe di una storia di
Signore, piet

e le tonache nere del Venerd San-
cui non avrei mai letto la fine perch la fine apparte- to. Lostia ridotta in poltiglia sulla lingua e gli sfott
neva a un altro. delle liceali mentre camminavo per Stenhouse Street
Non voglio comunque fare finta che questa infatua- e attraversavo i boschi lungo lallevamento di Kirk.
zione abbia costituito un vero problema. Lo sapevo Soprattutto amavo le sorelle maggiori dei miei com-
anche a nove anni di avere preso una cotta, e del re- pagni di scuola, ragazze ancora snelle che mutavano
sto a quei tempi cerano tantissime cose da amare nei in donne pi o meno avvenenti, non ancora rovinate
modi semplici e fanciulleschi che la maggior parte dal matrimonio: erano creature meravigliose, libere,
degli uomini adulti, sospetto, si augurano durino per col denaro nella borsetta e, sulle labbra ripassate con
sempre. A nove anni amavo quasi tutto in manie- il rossetto, un sorriso dolce per il ragazzino melenso
ra pi o meno incondizionata. Lo scenario ovattato che ogni tanto le incrociava. Tutto ci mi rendeva
della prima neve dellanno. Lacqua che scrosciava felice e non mi preoccupava che quella felicit fosse
momentanea. Pochi minuti, unora, un pomeriggio
di settembre nel parco, i momenti arrivavano e spa-
rivano, restando misteriosi e incontaminati: erano un
dono e non un peso.
Poi, un piovoso sabato pomeriggio, poco dopo il ma-
trimonio di Madeleine e Jackie, mia madre mi port
a trovarli nel nuovo appartamento e Madeleine ci
fece ascoltare un disco che aveva appena comprato.
Era I Put a Spell on You, ti ho fatto un incantesimo,
di Nina Simone, e nellarco di due minuti e mez-
zo giunsi alla conclusione che non avevo mai sentito
niente di pi bello. Smisero tutti di parlare e, quan-
do il pezzo fin, rimanemmo seduti intorno al tavolo
ammutoliti finch Jackie si alz e lo rimise da capo.
Non avendolo mai sentito prima, pensai che la ver-
sione della Simone fosse loriginale e quel pomerig-
gio magico, anche se un po triste, mi rimase dentro
per anni, insieme alle istantanee di mia madre e Ma-
deleine a Pittencrieff Park e alla voce di Janice Ni-
cholls nel programma Thank Your Lucky Stars, quan-
do cantava col suo strano accento da Black Country
Ill give it foive: erano le fibre del tessuto di cui ero
fatto, dormienti ma non per questo meno vive, come
le creature nei film dellorrore degli anni Cinquanta,
addormentate nella Laguna Nera ma pronte a risve-
gliarsi al minimo cambiamento di tempo o marea.
Nei dieci anni successivi devo aver ascoltato molte

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Usc e and a comprare una radio portatile, che piazz
sul davanzale perch, disse, le tenesse compagnia mentre
cucinava o era fuori in giardino a piantare violacciocche.

volte versioni diverse di questa canzone, mentre mio Bbc. Perci avr sentito numerose versioni di I Put a
padre preparava con grande schiamazzo la fuga da Spell on You nel corso degli anni, ma non ci feci mol-
Cowdenbeath, prima attraverso lAustralia, poi per to caso finch una ragazza di nome Annie si sporse
il Canada e infine, con mio grande disappunto, ac- dallo schienale della sedia e un sabato pomeriggio
cettando un lavoro nellacciaieria di Corby, definita me la cant al Charolais, col fiato che le puzzava di
una New Town in linea col New Towns Act del rum bianco e caff istantaneo, il sorriso dipinto col
1946, legge pensata per creare delle comunit pia- rossetto a pochi centimetri dalla mia faccia, e unin-
nificate la cui gestione, in nome della gente comu- terpretazione che non ricordava tanto Nina Simone,
ne, era affidata ai pezzi grossi. Il trasferimento a sud quanto una via di mezzo fra i Creedence Clearwater
strapp mia madre alla sua famiglia e pose fine alle e Arthur Brown, anche se forse accampava un tocco
visite di mia cugina Madeleine, ma nessuno prote- di Janis Joplin. Comunque fosse, non fu unesibizio-
st perch, a detta di mio padre, salivamo di qualche ne da poco.
altro gradino, con una vera casa e non un prefabbri- Rimasi di sasso. Annie non la conoscevo granch,
cato, un lavoro migliore, delle scuole migliori, tutto anche se spesso lavevo notata quando entrava per-
migliore. E doveva essere migliore poich era stato ch non la smetteva mai di ridere, di prendere sem-
tutto progettato da professionisti che sapevano il pre in giro, fra il leggermente isterico e lesaltato,
fatto loro. Almeno sotto questo punto di vista mio chiunque avesse intorno, soprattutto s stessa: era
padre doveva avere ragione. unincurante ragazza ingenua e un po spaventata di
Corby fu una delusione totale, e per mia madre rap- diciannove anni, ciecamente aggrappata allidea, as-
present quasi una tragedia personale. La nostra similata da qualche parte, che a non prendere le cose

casa migliore

aveva tre camere da letto, ma la cu- troppo sul serio non cera niente di cui preoccuparsi.
cina era pi piccola di quella del vecchio prefabbri- Dunque, lavevo notata e talvolta ci salutavamo, ma
cato e non cera posto per il tavolo, anche per via de- non le avevo mai prestato troppa attenzione, non
gli sgangherati armadi in dotazione. Ci nonostante essendo attratto da lei, unimportante distinzione a
fece buon viso a cattivo gioco. Usc e and a com- quei tempi fra le ragazze per le quali ci si dava da
prare una radio portatile, che piazz sul davanzale fare e quelle che si confondevano con la carta da pa-
perch, disse, le tenesse compagnia mentre cucina- rati. Conoscevo invece la tipa della combriccola con
va o era fuori in giardino a piantare violacciocche. cui usciva, una bionda magrissima con degli occhi
Mio padre aveva comprato anche un nuovo televi- azzurri impiastricciati che si chiamava Charlotte: e
sore, un affare brutto e ingombrante, in bilico sul quel giorno sapevo bene che era presente, spostata
piedistallo piantato in un angolo del soggiorno coi un po di lato, ad ascoltare Annie insieme a tutto il
parati damascati, ma noialtri continuammo a non locale, con me fermo immobile sulla sedia, ipnotiz-
tenerne conto, e la nuova casa presto si divise lungo zato da tanta vicinanza e dalla dimensione pubbli-
la vecchia linea di faglia: in uno spazio le corse dei ca di tutta la questione. In realt con Charlotte ero
cavalli e i risultati delle partite di calcio e nellaltro uscito qualche volta, ma dopo una nottata alcolica
Sing Something Simple e le nuove stazioni radio della trascorsa a Coronation Park, si era risolto tutto in

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una bolla di sapone e, quando lei aveva cominciato a lasci ricadere sulla sedia per ridere coi suoi amici,
presentarsi di sabato pomeriggio al Charolais, era sta- lei fu la prima persona che vidi tra i cinque o sei
to un sollievo constatare che aveva deciso di fare finta spettatori divertiti nelle mie immediate vicinanze. Si
di niente. In quel momento, per, mi fissava con uno capiva che era appena entrata e (pi o meno ancora
sguardo torvo e stranamente vendicativo aspettando calata nella parte, pensai) mi guardava con quella che
di vedere come sarebbe andata a finire. a un osservatore distaccato sarebbe apparsa poco pi
Il Charolais era una sala di infimo ordine nella zona di una ironica perplessit. Tuttavia, nei suoi occhi
commerciale della comunit pianificata di Corby e i si scorgeva qualcosaltro e l per l pensai che si sen-
frequentatori dei pub circostanti ammazzavano i loro tisse ferita, non da unimmaginaria tresca fra me e
pomeriggi a bere caff e mangiare coppe di gelato. Era Annie, ma dal fatto che, essendo un maschio single,
piuttosto centrale e si trovava praticamente a fianco al mi potessi buttare in ogni scemenza mi passasse per
locale dove trascorrevo i sabati, un bar scuro, rivestito la testa, mentre lei doveva assistervi fingendo indif-
di finto legno, che si chiamava The Corinthian, nel ferenza, non soltanto per salvaguardare s stessa ma
quale si poteva comprare di tutto, dalla benzedrina a anche me. Patrick, suo marito, era molto amato dagli
un vestito da damigella donore a prezzo stracciato, scimmioni del club dei Glasgow Rangers e, se mai
caratteristica che lo rendeva doppiamente comodo avessero scoperto la nostra relazione, Karen aveva
perch per molto tempo vi trascorsi ogni sabato fin- ben chiaro che cosa sarebbe accaduto, soprattutto a
ch il personale, alle tre meno un quarto di mattina, me. A ogni modo, qualunque fosse lemozione che
cacciava me e gli ultimi perdigiorno. Il pi delle volte, le avevo letto in viso, scomparve nel giro di poco:
avendo speso tutto quel che possedevo per pagarmi lei fece un breve cenno con il capo, non a me ma
lultimo giro al bar, me ne stavo per ore davanti a una al gruppetto di ragazze riunite al tavolo accanto, e
tazza di caff. Non importava, per. Non andavo al raggiunse Kay, che aveva gi trovato un posto libe-
Charolais per mangiare; ci andavo per la compagnia. ro un po in disparte. Kay naturalmente sapeva, ma
Anzi, stavo con la compagnia aspettando larrivo di aveva giurato di mantenere il segreto: un segreto che
Karen. Di solito si presentava a met pomeriggio, per non le andava molto a genio, un po perch era
dopo aver girato in lungo e in largo per i negozi con convinta che fossi un idiota, ma soprattutto perch
la sua amica Kay; essendo sposata non si sedeva al Jimmy, suo marito, era il miglior amico di Patrick
tavolo con me, ma avevamo sviluppato un bizantino e se mai fossimo stati scoperti, lei avrebbe dovuto
sistema di segnali che ci permetteva di comunicare dare qualche difficile spiegazione. Ogni tanto veniva
attraverso la stanza, un sistema il pi delle volte ab- a galla la forte antipatia che provava nei miei con-
bastanza efficace da consentirci, arrivato il momen- fronti, e questo sentimento rappresentava una seria
to giusto, di defilarci e incontrarci in qualche posto, minaccia per il nostro squallido segretuccio poich,
lontano da occhi indiscreti. Quel giorno, per, arriv come tutti sanno, a dividere lamore e lodio una
giusto in tempo per assistere alla serenata improv- linea sottile e talvolta un osservatore superficiale li
visata e quando Annie, dun tratto, sinterruppe e si scambia, magari con conseguenze disastrose.

Mio padre aveva comprato anche un nuovo televisore,


un affare brutto e ingombrante, in bilico sul piedistallo
piantato in un angolo del soggiorno coi parati damascati,
ma noialtri continuammo a non tenerne conto.

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