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Un alimentatore serve a far funzionare con l'energia elettrica di rete tutte quelle
apparecchiature che non possono essere collegate direttamente alla presa a 220V,
ma necessitano di una tensione diversa, in genere molto pi bassa, simile a quella
fornita
dalle
pile.
Per fare in modo che la tensione alternata disponibile nelle prese di casa diventi
uguale a quella di una pila, l'alimentatore utilizza diversi componenti, ciascuno con
una specifica funzione: vedremo quali sono questi componenti, esaminando la
realizzazione
del
pi
semplice
degli
alimentatori.
Chi desidera approfondire l'argomento pu andare alla pagina "Dalla corrente
alternata alla corrente continua"
IL TRASFORMATORE
secondario (pin 3 e 4) che dell'altro (pin 5 e
6)
Figura 2 - Diodo:
l'anello in colore
chiaro
indica
il
lato da cui la
corrente
esce
(catodo)
IL RADDRIZZATORE
IL CONDENSATORE DI LIVELLAMENTO
La tensione alternata che arriva dal trasformatore viene resa monodirezionale
tramite i diodi, ma ancora non ha un valore costante: il suo valore cambia
continuamente, passando da zero a un valore massimo, e questo accade, come si
detto prima, cinquanta volte in un secondo. Il condensatore che si aggiunge al
circuito funziona come un serbatoio di riserva: immagazzina energia quando la
tensione massima e la restituisce quando la tensione tende a scendere.
Il grafico che segue raffigura, in alto, la forma d'onda della tensione di rete a 220V
applicata al trasformatore; al centro e in basso la tensione che si ottiene in uscita
dopo averla raddrizzata con uno o con quattro diodi.
Figura 4
tensione alternata pi adatto per utilizzatori che assorbono poca corrente (non pi
di
50
mA).
Quando occorre una corrente pi forte bene utilizzare lo schema con quattro diodi
(figura 6), che sfrutta entrambe le semionde e quindi permette un migliore
livellamento della tensione in uscita.