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PREMATURO
Abstract e Test finale in lingua italiana
ABSTRACT ITALIANO
Abstract italiano
Abstract italiano
Si definisce pretermine un neonato la cui et gestazione (EG) inferiore a 37 settimane (w), a termine
quello la cui et gestazionale compresa tra 37 e 41 settimane. In base allet gestazionale si parla di
prematurit estrema per EG < 28 w, grave per EG tra 28 e 31 w, media per EG tra 32 e 33 w, lieve per EG tra
34 e 36 w. I neonati pretermine rappresentano10-12% dei nati vivi negli Stati Uniti; 5-9% dei nati vivi in
Europa. Lincidenza delle nascite pretermine aumentata, nonostante un aumento delle conoscenze dei
fattori di rischio e dei meccanismi eziopatologici. Il 60-70% dei nati pretermine hanno una lieve
prematurit; 20% media, 15% severa, 5% estrema. Molte le cause di un parto pretermine, nel 30-35% dei
casi il risultato di condizioni patologiche materne o fetale, in 40-45% dei casi conseguente ad avvio di
travaglio spontaneo, in 25-30% dei casi a rottura prematura delle membrane. Fattori di rischio modificabili
di un parto pretermine sono rappresentati da infezioni intrauterine, che riguardano il 40% dei parti
pretermine, implicati germi atipici quali Mycoplasma e Ureaplasma; infezioni vaginali; scarso controllo di
patologie materne quali diabete e ipertensione; breve intervallo intergravidanza; depressione e stress
materno; uso di droghe e fumo di sigaretta. Fattori di rischio non modificabili di un parto pretermine sono:
fattori razziali; pregresso parto pretermine; patologie materne croniche quali diabete, asma, tireopatie,
ipertensione, patologie chirurgiche; ipertensione gestazionale e pre-eclampsia; emorragia ante-partum;
oligo-anidramnios; polidramnios; anomalie uterine e cervicali; gemellarit; anomalie fetali congenite,
riduzione di crescita intrauterina del feto; rottura prematura delle membrane (PPROM).
I meccanismi fisiopatogenetici associati al parto pretermine includono eccessiva distensione del miometrio
e delle membrane fetali, emorragia della decidua, infezione intrauterina o infiammazione. I suddetti
meccanismi, singolarmente o unitamente, provocano un avvio di travaglio e un parto pretermine alle varie
et gestazionali.
La prevenzione primaria rappresentata da tutti quegli interventi mirati a ridurre il rischio di parto
pretermine, da attuare alcuni gi in epoca pre-concezionale. Sono volti a identificare e ridurre i fattori di
rischio modificabili, sono rappresentati da educazione e informazione, miglioramento dello stato di salute
della gestante, esecuzione di esami infettivologici, di esami ed ecografie mirati ad escludere anomalie fetali
congenite. Interventi volti a ridurre il rischio di parto pretermine sono rappresentati dalluso di farmaci
tocolitici, nel tentativo di inibire lattivit contrattile uterina; luso di antibiotici in caso di rottura prematura
delle membrane.
La prevenzione secondaria rappresentata dalla gestione perinatale delle principali problematiche
associate al parto pretermine, in accordo con lo specialista neonatologo coinvolto nella rianimazione e
assistenza post-natale del neonato. In tal senso, vanno pianificati gli interventi prenatali quali:
somministrazione antenatale di betametasone, volto a ridurre il rischio di Sindrome da Distress Respiratorio
(RDS) e raccomandato in donne a rischio di parto pretermine tra 24-34 settimane det gestazionale;
somministrazione di Magnesio Solfato alla gestante per migliorare loutcome neurologico, riducendo il
rischio di Paralisi Cerebrale (CP) e ritardo psicomotorio. Altri interventi mirati a migliorare loutcome del
nato pretermine sono rappresentati da: ritardo del clampaggio ombelicale, che riduce il rischio di emorragia
intraventricolare (IVH) e riduce la necessit di emotrasfusioni; somministrazione di O2 evitando esposizioni
al 100% per ridurre rischio di Retinopatia del pretermine (ROP) e Cronic Lung Disease (CLD); lottimizzazione
della nutrizione per ridurre il rischio di scarsa crescita, difficolt nellalimentazione e bassa statura;
promozione di esami neuroradiologici e programmazione di interventi precoci di fisioterapia per migliorare
loutcome neurologico in neonati pretermine con malattia della sostanza bianca cerebrale.
Table of Contents
Summary
Basics
Definition
Epidemiology
Aetiology
Pathophysiology
Classification
Prevention
Primary prevention
Screening
Secondary prevention
Diagnosis
Case history
Risk factors
13
14
Diagnostic tests
16
Differential diagnosis
16
Diagnostic criteria
17
Treatment
21
21
26
Treatment options
28
Follow up
42
Recommendations
42
Complications
42
Prognosis
46
Guidelines
47
Diagnostic guidelines
47
Treatment guidelines
47
Online resources
50
Evidence scores
51
References
53
Images
59
Disclaimer
61