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Il candidato chiarisca cosa si intende per affidabilit, MTTF e MTBF.

Indicare come sia possibile migliore affidabilit dispositivo e discorso


sulla qualit.
Uno dei requisiti richiesti ad un sensore di qualit unelevata affidabilit che
associata ad una serie di parametri come la corretta costruzione, luso di
componenti di qualit o anche la stessa buona progettazione in fase di
ideazione. Lo studio ad essa relativa si pu far risalire intorno al 1930 in campo
militare/aereospaziale ma si sviluppata sempre pi ed oggi le sue applicazioni
sono molto vaste in campo dellelettronica e informatica. Al concetto di
affidabilit legato il controllo di qualit inserendo una serie di misure (o
prove) tese a evidenziare linsorgere di guasti/malfunzionamenti al di fuori delle
specifiche. Possiamo quindi definire laffidabilit come linsieme dei concetti,
teorie matematiche, modelli, analisi di comportamenti fisici che hanno lo scopo
di descrivere, prevedere e dominare il comportamento degli oggetti nel corso
del tempo. Unaltra definizione che si pu dare quella dellUNI che la definisce
come lattitudine di un oggetto ad adempiere alla funzione richiesta nelle
condizioni fissate e per un periodo di tempo stabilitoper sensore indica la
probabilit che esplichi la funzione richiesta in condizione stabilite per un
N N N f
periodo di tempo specificato. R ( t ) = s =
N
N
In un sensore si possono distinguere alcune parti che dopo un certo tempo
devono essere sostituite, altre che richiedono una periodica manutenzione e
alcune parti, in caso di guasto, vanno sostituite altre riparate. Con riferimento
alle parti non riparabili si definisce un MTTF (Mean Time To Failure) che indica la
misura del tempo medio al guasto di un gran numero di sensori o componenti
uguali che operano tutti nelle stesse condizioni operative e ambientali. In base
a ci se N sono i componenti in prova e ti il tempo necessario affinch il
generico componente i-esimo subisca un guasto si ha che:

N
1
MTTF= t i= R ( t ) dt ed eseguita su un numero ridotto di componenti.
N i=1
0
Al contrario, per i dispositivi che dopo aver subito un guasto possono essere
riparati, si definisce un MTBF (Mean Time Between Failures) che si calcola nello
stesso modo definito per il MTTF. Il primo per legato alle condizioni operative
a cui soggetto il sistema oltre che a quelle ambientali.
Le caratteristiche di affidabilit del sensore dipendono molto dalla cura con cui
esso utilizzato, dal rispetto delle condizioni di sicurezza, dallassenza o dal
controllo di condizioni ambientali particolarmente avversesistema pay now,
save later
Il candidato chiarisca cosa si intende per affidabilit, disponibilit e
tasso di guasto dei sensori. Come migliorare affidabilit del
dispositivo e qualit.
Un parametro legato allMTBF la disponibilit, D, definita come lattitudine di
un oggetto ad essere in grado di svolgere una funzione richiesta a un dato
istante o durante un dato intervallo di tempo, in condizioni determinate,
supponendo che siano assicurati i mezzi esterni eventualmente necessari:
MTBF
D=
dove MTTR (Mean Time To Repair) il tempo necessario ala
MTBF+MTTR
riparazione del guasto includendo il tempo per la diagnosi, per la localizzazione
del guasto e per il lavoro meccanico.

Un parametro utile per lo studio dellaffidabilit di un sensore il tasso di


1 d Nf
guasto (t ) definito nel seguente modo: ( t )=
dove il numeratore
N s dt
indica il numero di guasti che si verifica nel tempo dt. Il modo in cui (t )
varia nel tempo dipende sia da parametri costruttivi, sia da parametri operativi,
sia da parametri ambientali e in molti casi assume un andamento a tipica
vasca da bagno.

Il candidato chiarisca cosa si intende per sensore e per trasduttore e


fornire un esempio basato sulleffetto piroelettrico.
Le grandezze fisiche da misurare nella maggior parte dei casi risultano non
elettriche; allo scopo di utilizzare i metodi e le tecniche delle misure elettriche,
la quantit non elettrica deve essere convertita in un segnale elettrico, il che
avviene utilizzando un dispositivo che prende il nome di sensore o trasduttore.
Spesso ci si confonde tra i due termini ma, adottando la definizione del VIM,
possiamo dire che per sensore si intende un elemento di un sistema di misura
che direttamente soggetto allazione di un fenomeno, di corpi o di sostanze
che tramettono la grandezza da misurare. In alcuni campi questa stessa
definizione associata al termine rivelatore che un dispositivo in grado di
fare quanto scritto quando si eccede un valore di soglia della grandezza
dinteresse. Invece per trasduttore si intende un dispositivo impiegato nelle
misurazioni che fornisce una grandezza in uscita avente una specificata
relazione con la grandezza dingresso. Infatti esso in grado di ricevere energia
da un sistema e ritrasmetterla, in forma differente, ad un altro sistema.
Alternativamente per sensore si pu anche intendere un dispositivo sensibile
alla grandezza da misurare e che rappresenta il primo elemento di una catena
di misura o di un sistema di controllo.
Leffetto piroelettrico consiste nella polarizzazione di particolari cristalli quando
essi sono soggetti a variazione di temperatura. E ampiamente sfruttato nei
bolometri che sono dei rilevatori termici di radiazioni ma anche nel campo delle
radiazioni infrarosse dove sono preferiti rispetto a sensori basati sulleffetto
fotoelettrico o fotoconduttivo per il pregio di poter funzionare anche a
temperatura ambiente, senza necessit di correzioni dato che sono insensibili
alla radiazione di fondo stazionaria nel tempo, e presentano unampia banda
passante.
Il candidato chiarisca cosa si intende per sensore e per trasduttore e
fornisca un esempio basato sulleffetto termoresistivo spiegando
come sia possibile misurare temperature in un ampio spettro di valori.
Leffetto termoresistivo consiste nella variazione della resistivit di un
materiale con la temperatura. E presente sia nei metalli sia nei composti
metallo ceramici sia nei semiconduttori che presentano, a differenza dei
materiali metallici, un coefficiente di temperatura negativo. Un esempio sono le
RTD, trasduttori elettrici passivi che sfruttano la propriet dei metalli di variare
la resistivit elettriche secondo la legge R ( t ) =R 0 (1+T ) e sono utilizzate come
sensori di temperatura per misure assolute. Hanno una buona sensibilit, sono
molto stabili e richiedono un circuito di interfaccia semplice. Ci nonostante

presentano bassi valori di resistenza pertanto necessario adottare circuiti di


misura a ponte di Wheatstone che per fornisce una tensione che varia
linearmente solo per piccole variazioni di resistivit dellelemento di misura.
Facendo parte della categoria dei sensori termici possiede unampia banda
passante ovvero una sensibilit spettrale praticamente piatta in un intervallo di
frequenze limitato solo dalle caratteristiche delle lenti ottiche di protezione
utilizzate.
Il candidato chiarisca cosa si intende per sensore e trasduttore e
fornisca un esempio basato sulleffetto Hall spiegando come si
ricavano le eq. risolutive.
Leffetto Hall fu scoperto da Edwin Hall nel 1879 notando che in un materiale
conduttore sottoposto a un campo di induzione magnetica B z normale al
flusso di una corrente elettrica di intensit I x si manifesta una d.d.p. V y in
direzione perpendicolare alle direzioni precedenti. Il fenomeno dovuto al fatto
che le cariche elettriche, in movimento grazie ad I x , si accumulano su una
faccia del materiale finch non si determina un campo elettrico E y che d
luogo a una forza agente sugli elettroni tale da opporsi e compensare la forza
V
dovuta al campo magnetico. La relazione : E y = y . Tutto ci pu essere
d
spiegato mediante la teoria degli elettroni liberi dove ogni elettrone, nel piano
xy, sar soggetto alla forza di
Lorentz.
La forza tende ad annullarsi:
E y V x B z= 0.
Ricordando che la velocit
F L =e
degli elettroni si pu esprimere come
x dalleq. precedente si ricava:
E y =V x B z= x E x B z . Dato che il campo
legato alla densit di corrente attraverso
la del materiale posso scrivere
lespressione in relazione alla densit e
scrivere tensione di Hall.
Le applicazioni dei sensori analogici ad effetto Hall si hanno prevalentemente
nei misuratori di campo magnetico, di corrente elettrica e di potenza elettrica.
Possono anche essere usati negli encoder o nei sensori di velocit angolare o
tachimetri o ancora lo si pu ritrovare su alcune biciclette dove il sensore
solidale con la ruota e fisso sul telaio e conoscendo r ruota posso riuscire a
ricavare, oltre che alla velocit, anche la distanza percorsa.
Il candidato chiarisca cosa si intende per sensore e per trasduttore e
fornisca un esempio basato sulleffetto piezoresistivo.
Consiste nella variazione della resistivit di un materiale quando soggetto ad
una deformazione dovuta ad uno sforzo ad esso applicato. E sfruttato nei
sensori estensimetrici o strain-gauge. Nei materiali metallici leffetto si
manifesta in modo ridotto rispetto ai semiconduttori tanto vero che con
questultimi si ha unelevata sensibilit, quasi 100 volte maggiore rispetto a
quelle relative ai metalli, le dimensioni sono minori e si ha anche un elevato
valore di resistenza ma hanno anche un elevato coefficiente di temperatura e
quindi spesso si fa ricorso a delle tecniche speciali di compensazione della

temperatura. I sensori piezoresistivi si utilizzano per misurare la pressione,


laccelerazione e la forza e leffetto di per s molto utilizzato nei MEMS, negli
accelerometri e nei microfoni. Specialmente negli ultimi tempi si fa un largo
uso di sensori di deformazione in campo soprattutto edile, aeronautico e anche
automobilistico.
Il candidato chiarisca cosa si intende per sensore e per trasduttore e
fornisca alcune esemplificazioni basate sulleffetto Doppler.
Il candidato faccia una disamina dei sensori basati sulleffetto
Doppler.
Fu scoperto nel 1842 e consiste nella variazione di frequenza delle onde
acustiche, ottiche, radio dovuta al moto relativo tra sorgente e ricevitore delle
onde. A seconda del campo che consideriamo abbiamo delle differenze. In
campo acustico leffetto facilmente percepibile, basti pensare alla sirena di
unambulanza; anche se lintensit e la frequenza dellonda sonora emessa
sono costanti, lascoltatore percepir lavvicinarsi/allontanarsi
dellautoambulanza per laumento/diminuzione della frequenza dellonda
vr
sonora che giunge allorecchio. Possiamo indicare f =f s
. Se il moto non
vu
avviene lungo la retta di congiunzione della sorgente e ricevitore bisogna
considerare per v r la componente della velocit secondo la retta a o
longitudinale ovvero non si presenta quando la direzione del modo ortogonale
alla congiungente s-r.
Relativamente alle onde elettromagnetiche usato molto sia in cosmologia che
nei radar e la variazione di frequenza che si rileva ha la seguente forma:

[ ]

vr 2
1
c
f =f s
1 dove c la velocit della luce e teta langolo che la
vr
1 cos
c
congiungente s-r forma con la direzione del moto. Leffetto Doppler pu essere
sia longitudinale che trasversale. Svariate sono le applicazioni in campo medico
ad esempio per misurare il volume delle arterie, delle vene periferiche, della
carotide o della pressione sistolica.
Leffetto Doppler, oltre ad essere usato come misuratore di velocit degli
oggetti come radiotachimetri, molto usato nei sensori di flusso nei quali si
pu fare ricorso a onde nel campo degli ultrasuoni, radar e laser con
realizzazioni differenti. Importante lapplicazione in campo radar in cui si
misura la variazione della frequenza tra un segnale trasmesso e il segnale
delleco dovuto ad un bersaglio mobile. Viene utilizzato anche per i sensori
sonar per determinare la velocit di un sottomarino e nella cosmologia per
valutare i movimenti delle stelle.

( )

Il canidato faccia una disamina dei sensori estensimetrici


I sensori estensimetrici o strain-gauge sfruttano leffetto piezoresistivo che
consiste nella variazione della resistivit di un materiale quando soggetto ad
una deformazione dovuta ad uno sforzo ad esso applicato. I primi estensimetri
erano invece meccanici e utilizzavano leve e ingranaggi e viti micrometriche. I
primi estensimetrici elettrici a resistenza introdotti tra il 30-38 erano sottili fili
di metallo incollati mediante un foglio di carta che faceva da supporto. Il 38

segna la nascita della sensoristica industriale; da quellanno gli estensimetri


elettrici ebbero una vastissima diffusione per gli sforzi nelle strutture, la
caratterizzazione meccanica dei materiali, la realizzazione di sensori di diverse
grandezze. Per maggiore sensibilit vengono utilizzati materiali semiconduttori
a discapito dei materiali metallici che per sono soggetti ad un elevato effetto
termoresistivo che pu essere compensato con particolari configurazioni.
Il candidato chiarisca cosa si intende per sensori passivi e illustri tutti
quelli ottenibili con delle semplici resistenze.
Si definisce sensore passivo (a modulazione) un sensore che richiede potenza
dallesterno per fornire un segnale di tensione o di corrente. Questo tipo di
sensori agiscono come delle impedenze elettriche e vegono utilizzati in quanto
il misurando produce in essi variazioni nei parametri geometrici (ad esempio a
causa di una forza, di uno spostamento o velocit) o delle propriet elettriche
(ad esempio a causa della temperatura, della pressione, della forza e della
radiazione luminosa). Un semplice resistore pu misurare dimensioni e
spostamento, sforzi, forze, coppie, pressione, temperature, effetti termici,
calore irradiato, umidit, spessore di fogli, livello di licquidi. Una particolarit
dei sensori passivi che per la rappresentazione del sensore necessario
ricorrere allasse z per rappresentare il rappporto esterno di energia.
Il candidato chiarisca quando trascurabile la corrente di rumore e
come si protegge lamplificatore attraverso luso di un diodo zener.
Il candidato spieghi cosa sono i MEMS e i sensori inseriti nei MEMS.
Spieghi inoltre come poter migliorare la affidabilit di questi
dispositivi.
I mems (micro electro mechanical system) sono lintegrazione di elementi
meccanici, di sensori, di attuatori e dellelettronica per il condizionamento e
elaborazione del segnale su un unico substrato di silicio; ovvero sono
unimportante fusione della tecnologia dei circuiti integrati con la tecnologia
micromeccanica. Le incredibili potenzialit dei MEMS nei diversi campi, con
costi modesti, sono date dalla presenza di microsensori in grado di rilevare
grandezze meccaniche, termiche, biologiche, chimiche, ottiche ed
elettromagnetiche. Un miglioramento di prestazioni si ottiene grazie a sistemi
di trasmissione senza fili e di protezione dalle elevate temperature; inoltre i
MEMS possono autoalimentarsi grazie alla conversione dellenergia meccanica
in energia elettrica. Attualmente i sensori basati sui MEMS sono principalmente
quelli di: pressione, forza, velocit, accelerazione, flusso e i biosensori.
laffidabilit definita dallUNI come lattitudine di un oggetto ad adempiere
alla funzione richiesta nelle condizioni fissate e per un tempo stabilito. Si pu
aumentare laffidabilit dei sensori introducendo nel sistema ridondanze ovvero
ponendo pi componenti in parallelo in modo tale da portare un miglioramento
tanto maggiore quanto maggiori sono i componenti.
Il candidato spieghi cosa sono le caratteristiche metrologiche
ambientali di un sensore.
Le caratteristiche metrologiche ambientali possono essere di due tipi:
ambientali non operative, che si riferiscono al comportamento di un sensore
dopo lapplicazione

di una o pi grandezze di influenza; ambientali-operative che si riferiscono al


comportamento di un sensore durante lapplicazione di una o pi grandezze di
influenza. E infatti raro che lindicazione y del sensore sia funzione del sensore
e del misurando. In genere essa dipende, anche se in misura ridotta, da altre
grandezze fisiche quali ad esempio fattori perturbanti dette grandezze di
influenza e in grado di influenzare la relazione tra le indicazioni del sensore e il
misurando in modo generalmente indesiderato. Ad esempio, leffetto termico
porter delle variazioni sia sul misurando sia sul sistema di misura, per la
variazione sul misurando loggetto della misura mentre la variazione sul
sensore comporta un errore da rilevare e correggere. Non solo, ma la presenza
stessa del sensore, potrebbe alterare le condizioni iniziali del sistema alterando
il valore del misurando. Occorre dunque introdurre delle condizioni in fase di
elaborazione del segnale in uscita, spesso effettuate da microprocessori.
PAGINA 17 disegno 3.7
Il candidato faccia sui sensori di spostamento delle considerazioni
generali.
Esistono molte tipologie di sensori di spostamento applicati n vari ambiti.
Un encoder un misuratore di spostamento lineare o angolare costituito da un
disco circolare sul quale stampigliato un opportuno schema, che consente la
codifica diretta. Il disco calettato su un albero e come questo ruota si genera
una codifica differente per ogni posizione misurabile. La codifica pu avvenire
per contatto, per via magnetica o per via ottica.
Una misura di spostamento pu essere eseguita anche da una semplice
resistenza variabile in un potenziometro. Una variazione di spostamento si pu
ottenere oltre che con elementi piezoresistivi anche con conduttori, facendo
scorrere una spazzola su un filo o su un reostato come avviene nei resistori
potenziometrici. Un trasduttore resistivo pu essere realizzato mediante un
potenziometro connesso ad una parte in movimento. In esso la tensione di
uscita funzione dei valori di resistenza del partitore di tensione e quindi dello
spostamento del cursore.
Diversi sensori quali quelli di spostamento, per, basano il funzionamento su
effetti elettromagnetici che presentano rispetto a quelli di natura resistiva il
vantaggio di non richiedere un contatto fisico con un miserando assicurando
quindi minore usura e maggiore durata a discapito i un pi complesso
condizionamento del segnale.
Il candidato consideri un sensore intelligente, ne disegni il suo
inserimento in una catena di misura e di controllo.
Si definisce sensore intelligente o smart sensor un dispositivo che integra sullo
stesso substrato (spesso di silicio, anche se si stanno sperimentando altri
materiali quali la fibra ottica nel campo della fluidodinamica) i sistemi sensori,
lelettronica i condizionamento del segnale, il sistema di elaborazione del
segnale mediante un microprocessore. I sensori intelligenti hanno consentito
di semplificare la misura e di ottimizzare le prestazioni. Grazie ai sensori
intelligenti stato possibile realizzare i LOC, ovvero i Lab On A Chip, veri e
propri laboratori chimici in miniatura che consentono analisi accurate e veloci
insieme alla sicurezza offerta in caso di contesti contaminati o radioattivi. Nei
LOC sono pompate quantit di fluido con campioni biologici quali proteine,
cellule, reagenti, dellordine dei miro e nanolitri. Alle dimensioni posto un

limite dalle dimensioni fisiche di ci che deve essere misurato altrimenti i


fluidi potrebbero non riuscire a fluire.
Inoltre grazie agli smart sensor si sta cercando di migliorare le tecniche per
operare in tempo reale, risolvendo problematiche legate al campoionamento,
allaccuratezza, alla presentazione del risultato, anche grazie alla capacit di
autoregolarsi.
DISEGNO FIGURA 3.3 pg 7
Il candidato chiarisca cosa si intende per sensore e per trasduttore e
fornisca un esempio basato sulla fotoemissione o effetto fotoelettrico
esterno.
La fotoemissione consiste nellemissione di elettroni da un materiale provocata
da radiazioni elettromagnetiche appartenenti alla zona visibile e ultravioletta
dello spettro, ma anche da radiazioni infrarosse, raggi X e raggi delta. Si
riscontra facilmente in solidi ed denominata effetto fotoelettrico esterno. I
sensori che utilizzano leffetto fotoelettrico sono noti come rivelatori
fotoemissivi. Sono realizzati mediante un catodo di un opportuno materiale e
da un anodo ra i quali applicata una elevata ddp chiusi in un tubo.
Interessante che non vi alcun ritardo tra irradiazione di un emettitore e
lemissione di fotoelettroni. Un problema dei sensori fotoemissivi che leffetto
della temperatura non trascurabile in quanto il valore della soglia
fotoelettrica non pi ben definito quando la temperatura del metallo si scosta
dallo zero assoluto.
Vale la pena citare anche leffetto fotoconduttivo che determina un passaggio
di corrente elettrica in materiali investiti da radiazioni di varia lunghezza
donda. Esso dovuto alla variazione delle caratteristiche elettriche nel
materiale investito dalla radiazione. Il fenomeno prende anche il nome di
effetto fotoelettrico interno.
Il candidato chiarisca cosa si intende per sensore e per trasduttore e
fornisca un esempio basato sulleffetto fotoconduttivo.
Leffetto fotoconduttivo determina il passaggio di corrente elettrica in materiali
investiti da radiazioni di varia lunghezza donda. Esso dovuto alla variazione
delle caratteristiche elettriche nel materiale investito dalla radiazione, in
particolare della conduttivit per quanto riguarda materiali isolanti e
semiconduttori. Il fenomeno prende anche il nome di effetto fotoelettrico
interno. I sensori fotoconduttivi sono passivi, infatti necessario collegare
elemento fotoconduttivo ad un generatore di tensione elettrica per avere un
flusso di corrente elettrica. Nei materiali semiconduttori leffetto fotoconduttivo
comporta semplicemente una variazione di conduttivit nel materiale. Leffetto
fotoconduttivo influenzato sia dalla temperatura sia dal tempo limitato degli
elettroni BC, a discapito della sensibilit. Leffetto fotoconduttivo si presenta in
materiali quali alogenuri alcalini, germanio, solfuro di cadmio, seleniuro di
cadmio ecc.

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