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Italiano, la lingua degli angeli

Ho bisogno soltanto daprire la mia bocca


e involontariamente diventa il fonte
di tutta larmonia di questidioma celeste.
S, caro signore, per me non c dubbio
che gli angeli nel cielo parlano italiano.
Thomas Mann, Confessioni del cavaliere dindustria Felix Krull

LE NOVIT

Luca Serianni
Prima lezione di storia della lingua italiana
Dal latino allitaliano, dalla lingua popolare alla lingua poetica, dalla
grammatica storica allinfluenza dei contesti culturali e sociali. In questa
Prima lezione, un grande maestro della linguistica guida il lettore in un
percorso puntuale, sostanziato di fatti e di esempi (e perch no, di qualche
curiosit), attraverso la disciplina fondamentale per capire la storia e
levoluzione della nostra lingua.

Giuseppe Patota
La grande bellezza dell'italiano
Dante, Petrarca, Boccaccio
Lassociazione fra litaliano e la bellezza ricorre da secoli fra le persone
colte di tutto il mondo. Nel corso del tempo, la nostra lingua stata definita
armoniosa, delicata, dolce, elegante, gentile, gradevole, graziosa, melodica,
piacevole, seducente. Gli angeli nel cielo parlano italiano, fa dire Thomas
Mann al protagonista di un suo romanzo. Tutto cominci nel Trecento, con i
capolavori di Dante, di Petrarca e di Boccaccio. La Divina Commedia, il
Canzoniere e il Decameron rappresentano il momento di fondazione di un
modello linguistico e letterario a lungo ritenuto insuperato. Giuseppe Patota
riscopre per noi la bellezza della lingua inventata e usata dai grandi del
nostro Trecento, illustrandone le opere e svelandone i segreti. Scopriamo
cos, pagina dopo pagina, un Dante capace di tendere litaliano come se
fosse un elastico, fino allestremo della sua capacit espressiva, un Petrarca
che domina i numeri e il sistema binario al pari di un genio
dellinformatica, un Boccaccio straordinario prestigiatore linguistico che
estrae meraviglie verbali dal cilindro del suo Decameron.

Bice Mortara Garavelli


Silenzi d'autore
Il silenzio personificato come nellOrlando furioso di Ariosto; il silenzio
meravigliato del montanaro che in una similitudine della Divina
Commedia ammuta quando vede per la prima volta la citt; il religioso
silenzio di Chiara dAssisi e quello sfavillante che Elsa Morante coglie
nello stupore infantile; il silenzio di chiostro e di caserma di Gozzano e il
silenzio che tutto nega e tutto comprende di Lalla Romano. Il silenzio
come reazione allindicibile crudelt in Primo Levi. Quante parole pu
nascondere un silenzio? Moltissime, soprattutto quando dautore, carico
di significati che vanno oltre quelli veicolati dalla lingua. Bice Mortara
Garavelli attraversa le pagine letterarie pi note sul silenzio, dalla classicit
greco-latina fino alla letteratura dei nostri giorni, lungo un percorso che
rivela ci che lassenza di parole pu dire.

Tullio De Mauro
Storia linguistica dell'Italia repubblicana
dal 1946 ai nostri giorni
La cultura e la lingua del nostro paese, due fattori primari per la sua vita,
dai primi passi della Repubblica allItalia del nuovo secolo. La svolta
istituzionale e politica del 1946 rinnov profondamente lItalia, nel
costume, nella cultura e nel linguaggio. Le citt erano piene di cumuli di
macerie, ma nella pace ritrovata le speranze prevalevano. In quel bisogno di
esprimersi, la lingua comune fu chiamata a rispondere a una pluralit di
impieghi e registri prima sconosciuta, e cos accadde anche ai dialetti. Parte
da questa volont di nuovo la Storia linguistica dellItalia repubblicana,
che si propone di continuare fino alloggi la Storia linguistica dellItalia
unita dedicata agli anni dal 1861 al secondo dopoguerra.

LA GRANDE BELLEZZA DELL'ITALIANO

E COS VORRESTI FARE LO SCRITTORE...

LA GRAMMATICA PRIMA DI TUTTO

OCCHIO ALLA PUNTEGGIATURA!

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