CARLO SCORCIA
I
l
l
NOMENGI,ATURA
II
DI
NOMENCLATURA POPOLARI
IAiITI
trlco, Bsrl,
1970,
lrdr I
V,
I
I
EDIZIOM LEVNTE
1972
BARI
CARLO SCORCIA
NllMENGTATURT
II
MEIIIGINA POPOTARE BARESE
(saggio etno - linguistico)
EDIZIOMLEVANTE
1972
BARI
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::)
6.\
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PREMESSA
Questo lavoro vuol essere un omaggio ai Baresi del tempo
passato, in cui le soflerenze venivano alleviate, e rese sopportabili, dai rapporti tra uomo e natura, tra uomo e uomo; ed, ai
Baresi d'oggi, un dono che valga a ricordare come anche il
nostro popolo, teso nello s-forz,o per un migliore avvenire in
buona salute, viveva di quegli antichi usi, che uniti alla fede
ed alla pratica religiosa, costituivano la sua parte spirituale,
dalla quale dipendeva la solidariet. e l'amicizia.
Si sono catalogati gli aspetti pi pietosi, che venivano corretti anche con la superstizione, sempre presenle come difesa
dal negativo, sia pure in rnisura ridotta rispetto a quanto lo
'fosse tra le nostre popolazioni non rivierasche, nleno mercantili e pi contemplative. A questa conclusione si giunti.
prendendo contatto con quella cultura invisibile, che il loro
patrimonio di tradizioni, venuta in superficie nel corso dell'inchiesta, condotta dal 1964 ad oggi, e partendo con elementi acquisiti sin dalla giovinezza, trascorsa lra il mare e la campagna,
tra i pescatori e i contadini.
Il piacere che ogni ammalato provat)a nel dilungarsi sui
suoi acciacchi, e l'interesse di ascoltarlo, lavoriva l'esame di
persona della maggior parte delle malattie trattate; altre, quelle
scomparse, venivano ricordate e spiegate da anziani in'formatori,
alla memoria dei quali si fatto ampio ricorso, soprattutto per
raccogliere quel materiale linguistico e di 't'olk-lore, che il lettore potr" trovare incasellato a corredo di ogni malanno,
cos come stato offerto. Uno dei risultati di questa ricerca
gli indiz.i, i sinlorni, gli andantenti delle malattie, cert'rttrdo di rtulla togliere, od aggiungere, a quanto il popolano
o lu popolanu illustraya, esprintendosi conte gli perntetteva
Itr.\ttu tttatrlulitt cd il slto stato di cot,toscenza, legati con
ltrL't'i.siotta ulle suc prognosi. Ci, anche nei casi in ctti necestttatlle
It'tn't'r'tttttt lttl!tt t'tt,rlt,tt', ttttt itt tcull l'rtrigittc cru slala una
t'tt',ltt lr't ittt ttll'irt1lttittr,, ltt tttlttl lttsi irt srl1ttilo u ttttu caduta
'lt t't'ult t' l,tu tunti ltt irtrtt; ,t rtlltt yt't'r'ltitt t'ott il collo curvo
,lt,' l,t, r'l'tt ltt,,lttt r' il (llt;il rrrr ltr,, riltt,lt'tttlo: . lggh.iC, ca fgghje
ilr(' pilr'l (',,,,(', iil t('( il('trlt.lr' tlt. sr' tlo 1t:-rttttc c noll do sapute ,
t tttn'tultt r lrr' ,,rtllrtttlrt lr' ttrttlitrtt:.iorti di pcperoncini rossi pict tutlt, t lttut' {ll'r't',1 lttlltt ttttrt t'it'itttt di casa sollerente dello
r/r",',r, tttttlr', l,'rl(n'(ut.)sollit,r,o; o ul conladino, al yecchio
Itr'\r rtlr,t t' t'ttn rrrrrr sllritrr,rrr. .srr//c spulle , che parlattano clei loro
,l,tl,,r r r r'nt,trtlit'io rlt.lure irrcl-a ll'sscre, artrilici, chiedenclo qual,,t r,t,.1',,'u u t('u l() rrtl trllcvitrrli (
tron pochi i casi che cotnnluovevano
r' r'ltr' ,,tt ttl,l)(n,(ut() ttttu btt<trtu pur<tla di conlorto ed il parere di antltttt'rltt un tttt'(liL'()); ul trttrratore che serenatnente dichiarc:a che
u(,tt lx)l(1,(t ittrpagrrut'si irt luvori pesanti, perch aveva u che-
, lr,'
orulrl o 1'rrrl;1c; u qttell'altro vecchio ntarinaio che t'aceva os.\t't t'(u ( l'uyuttrbruccio sinislro con ditterse cicatrici, conlidando
t'lt( ut,t:t,u solIerto di frugne massauu.
I)cr tlc lascitt del lavoro, quindi, le preoccupaTioni, i
tlttltbi, il titrtore di ayer sbagliato qualche diagnosi, dettero poi
il cottsiglio cli parlarne a u.,,t conoscente medico, che discttIt'r,tt i dubbi e li chiariva, correggendo alctme errate convin:,iotri ctl inlerpretazioni.
Per la descrizione delle parti del corpo umano, non si
sono irtcorttrate difficolt, anche perch gli interrogati non si
t
rispanniavano di indicare con le proprie tnani, questo o quell'arto, pronunciando il terntine dialettale.
Le terapie non hanno richiesto alcuno s'forz.o. Esse corrispondono alle cotloscen?.e degli int'orntatori, irt ntaggioranza
contadini e pescatori, e sono rixitate, dopo opportuni controlli, quasi tutte adatle a sanare, o a far sopportare meglio
queslo o quel malaruto, e tutte rispondenti a quel precetto
base della medicina, che non quello di guarire, nm quello
di nort nuocere. Si sono incontrati degli infornrutori che, senza
esitazioni, si potrebbero det'inire dei veri e propri geni entpirici.
Lungantente si clesiderava parlare di ogni tlostra. erba
ntedicantetTtosa, della loro raccolta, della loro preparazione,
del loro stato di conserva?,ione, cos conte spiegavano i contadini Cayone, De Nicol, Lopez, Nitti, e tanti altri, nta si
tralasciato, speranclo che lo faccia, per un pir gitrsto credito, quolche valente rnedico chc non disdegni la materia, e
che alla scienza possa unire la conoscenza.
Per ogni erba ntedicinale si dato il terrnine italiano e
scientifico, seguendo /'Erbario Figurato, di Giovanrti Negri
(Hoepli, Milano, rislarrtpa 1964), e Piante Medicinali e Velenose della Flora Italiana, tli Severino Viola (Ist. Geogr. De
Agostini, N ovara, 1965).
Come i popoli tnitluti conoscessero le yirl.t ntediche di
tante piante ed i riti rttcrgici che spesso erano af f iancati
ad esse, stalo gi detto dagli autoreyoli storiograli della
nteclicina. In particolnre si potrebbe aggitrngere che anche i
nostri progenitori, spirtli dalle solt'erew.e, le appresero dagli
antichi unguentari ed arontatari, medici e ciarlatani, generici
e specifici curatori di rnali d'ogtti genere, aflluiti nella nostra
terra, tlalla Grecia, Egitto, Siria, fin dai tentpi dei ronmni, per
vendere le ntedicirte, per dif t'ondere i metodi curativi della ntagia, tanto in uso in oriente, per dirtulgare i ricettari. E, poi,
dalle prediche clei religiosi naturalisti, dalle istrttzioni contenute nei " Tesori dei poveri , (cornpilati contro la inaccessibile " terapia preziosa", di ctti si avvalevano i danarosi), chc
elencavano le medicine t'atte con le erbe che non costavano
ni(nl(. I.e cure, quindi, ricordate in questo Saggio, si dovrebltt'r'o cottsiderare residui di ut anlico costunte, una specie di
rtt't'lrivio rtivenle, direbbe Pazzini, una tradiz.ione orale delln
.slot'irt cutlica, giwtta lino a noi.
Par spiegarsi il perch ancora oggi, sopravvit)ano alcune
t'ttra o base di erbe ed alcuni riti ruagici, bene considerare
clte la noslra econotnia domeslica, lino ai primi della peruiltittttt 11uerra, ero senza scaniltio: og lontiglia producerta il
trcc'cssurio ai propri bisogrti, senzo acqrstare cla altri. Vendet,utto e non cotltpravano, come tLtltora i noslri ttecchi contaditti, e cos anche i rttediccuttertti eruto a base di erbe,'t'aciltrrattle reperibili senzet alcuna speso.
Ricorrevano ul ntedico solo nei ccrsi estrenti, per quelle
rttulaltie che nort ritrscirtcuto tt spiegare e a guorire netnnleno
cott la nrugict, per qtrei rnali che richietlevatto l'inlervenlo
t'lrirttrgico, e scnlpre vetlet,ano nella persona del nrcdico, n il
.sulvalore . Qttunta stinttt etl ut'letlo hartrto g,oduto irt questi
ttltitrti cittqrttutlcutni, i tlottori Dc Angelis, Pataritto, Vulpi, dai
corttatlini e rnacellai; il vivenle Nitti, dagli scaricatori di
porto e pescatori, ed il cltirurgo D'Ercltict cort lu stro clinicu
itt picLz.z.tt Madorutella!
Lct nostra cilt disponettu eli int,idiabili Servizi Sctnitari
sin dalla loro istitttzione, cortlt- risulta dai " Regolcuttcrtti per
S e rv i z.io M ed i c o-C er u s i c o-F ar r n ac eu t ic o , c ot't s Lil I ctb ili pr c s s o l' Archivio contunale. La noslra popolaz.iorte era, si potrebbe at'lerntore, t ra le pit satrc, cotl1e rilevabile clalla Slcttistica e
Resocortlo clel Servizio Scutiturio, preset'ttoto ai priuti del 1875,
tlul soprairttendente Rallaele Fiorese, gi prolessore di ntedicinr.L
pratictt del Reale Liceo. In essq si osservava che'fro 1328 arnrrtalati, cttrati negli ultinti cinque ntesi del 1874 (ru una popolu?,ione di poco pi di 50 mila abitanti), solo un caso si
cbbe cli irrtharaz.z.o gastrico: "ntirabile risultqto di parsintonia
dci cibi presso l'inlelice classe dei degenti ". In detto Resoc:ortlo, .sr legge cutcora: " Seconclo noi lcL pensianto, educare
il ytpolo pcr l'ospedale, assuefarlo a curarsi dei mali nello
spcdrtlc ttrr dctrtoraliz.T.urlo; un sospingerlo indietro, e nort
l(l
il
AVVERTENZA PER
LA
GRAFIA
du urrue
'dell'albero'), sia unite nel corpo della stessa parola (es. diuue
'diavolo') rappresenta un suono unico rafforzato di a semiconsonantico preceduto o seguito da vocale.
Per quanto riguarda i suoni consonantici, si ritenuto
opportuno segnare le doppie iniziali iI cui rafforzamento
sensibile, specialmente in sillaba accentata.
Per altri suoni e situazioni non ricorrenti nella serie fo(es.
27-39
abbr.
abbreviativo
agg.
aggettivo
allegato
all.
AN.
C.D.B.
cfr.
cfr.
sp.
confronta spagnolo
cit.
dim.
f.
fie.
gia citato
fr.
francese
F.U.
farmacopea ufficiale
grande dizionario enciclopedico
G.D.E.
ger.
imp. cong.
imp. i.
lat.
long.
m.
mer.
n,r.
onom,
diminutivo
femminile
figurato
gerundio
imperfetto congiuntivo
imperfetto indicativo
latino
longobardo
maschile
meridionale
nota redattore
onomatopeico
op. cit.
opera citata
pag.
pagina
pagine
pagg.
t4
atto notarile
codice diplomatico barese
confronta
l5
pl.
presente indicativo
plurale
pt.
participio Passato
rif.
riflessivo
s,
singolare
Sc.
scientifico
Sc. med.
scientifico medico
segg.
seguenti
simil.
similitudine
ved.
verbo
vedi
vezz,
vezz,eggiativo
p.l.
<(
letterale, arcaica
))
vedi la voce
vedi la voce
trattino di unione
anliq*ior medicina
herbis lanl*m el tfrc;i erat.
Isidoto di Siviglia, santo.
abbegghjar
abbotta-
to . 48
acquagghie
f. rugiada, acquaglia
abbende
m. riposo fisico,
abento, abbento
261.
abbroc
seguono,
citata.
il rinvio
Arrochire, affiocare.
289
aGcenec
v. sforzare e compromettere la
vi-
le
palpebre quando si
accenna. Allucinare. 247
arricciare
accepenate
pt. di accepen, ctre si regge male
sulle gambe, che non si pu muovere. Inceppito, o cempennato , 229
acchenrve
imp, i. di accheng, acconciare, acconciava, accomodava le braccia, i
piedi slogati. 259
acchialre
m. che riparava e vendeva gli occl-riali. Ottico, occhialaio . 247
t6
272
acqua-iazze
stagnante, acqua
>r.
acchitte
m. occhiello, fig. orifizio anale. 237
acite
m. trifoglio acetoso, acetosella. Veniva adoperato per impiastri caldi.
Sc. oxalis acetosella. 7 72 232
di
guazzo
acquaquagghiate
279
nella
ac-
i pasti, di
decotto
serpe, morella,
di
erisimo, e di radici
di iuve de le
centescaTTette,
di chjapparine,
t7
acque de Griste
acqua sorgiva non salata della
f.
acque du sole
acqua tiepiduccia. o Acqua del
sole
". 274
acquigne
f. acquolina e agg. acquoso. Me
srt glt-tt s trttrtrcche acquigne-acqui-
tubcrcolare essudativa.
acqua dlge
l'. acqua dolcc, piovana, che era
r-rcccssario distinguere da quella
::ul3c, salala, in quanto ogni casa
cra frrrnita di due pozzi attigui;
l'trno cementato pcr la raccolta clell'acclua piovana dal lastrico solare
c l'altro di acqua freatica. 93
acqure
acqua triacle
lriac\e.283
costa.
Acqua
di
Cristo
,.
255
f.
grte,
mi sento lo stomaco
acquoso.
f.
25
addegghiatre
43
addermssce
v. addormentare.
v.
53
addnghe, addne
. Accorgo, accorgi,
cor.rto.
Conciaossa, o drizzaossa r.
adddre
agg. che sta eretto, bcn in piedi,
sano in sahrte. All'erta . Legato
al r,. n aIergere, pt. aderto . 49
affaterrate
r)
lt
t9r.i
questo ma-
1<l
stesso
rendersi
affressjente
pt. di affressjer, ratfreddato,
flussionato
r.
a[-
74
aggigghiamende
100
r-r-r.
di
3
4 (i.D.l.
affegghjatne de pette
chiale. Caratteristica
238
re
l. lriacir
-S
addrizzaissere
211.
agggghie
a['-
'aggrum
,.
262
agnetre
1. strofinazione d'olio.
ur.rgitura
Linimento,
278
agrrie de la case
m. grlomo, folletto, monacello, spirito maligno. Apparteneva alla casa
e non alle persone; qLrestc potevano cssergli gradite o no. Pertanto,
si manifestava buono o cattivo, a
voltc malvagio da costringerc a
cambiar casa. 224
alazze
rn. sbadiglio, spcsso di natura ncrvosa. Sc frcqucntc, lo interrompcrrano ed clirninavano dcfinitivarncntc, I'regando sotto il palato, a bocca
aperta al nassimo, il pollicc clcll.r
nrano sir-tistra.
glianclo, si croccscgrravallo
l9
slu vocc indica anche sospiro: sgartEc L'arl-illuzze de nnlengheni, sgancia ccrti sospiri di malinconia.
te.
allevedesscite
fatto livido,
pcrto cli lividi. Illividito. 114
1'tl. cli allevedssce,
co-
allupte
1rt. cli nllup, affamato come lupo.116
ammagagnate
7't. d,i tuttutagagn, colpito da malattia psichica e fisica, da un difetto cli corpo. Afflitto, tribolato. Am-
r11.gagnato
,, da
.<
magagna
ammalengiate
tli
arttrtrulertgi, dicesi
illivicliti.
,.
di
180
occhi
l33
ammertssce
in-
129
amore salSe
rn. salso, umore salso, umore erlrcticr-r.
l.
nnlesalge.
-S
andggene
tiacicl<r
,.
ngeue chestte
rr.r. angclo custode. 163
2) In
qualcosa per esse era guadagnarsi le indulgcnze c significava senza alcun compcnso. 107 141
f.
arcemse
artemisia. Sc. Artcmisia absin-
pag. 8.
229
rche
m. arcobalcno.
arnle
m. orinalc.
183
arrecreiarse
v. ricrearsi e m. u-arrccrciarse, il
clilctto tra coniugi. 129
pl.
arregnate
cli arrcgn,
di dita arroncigliate,
252
arregor33e
glabra.
23
arrepecate
pt. di arrepec, diccsi di viso coper-
infred-
patito
ec-
lata.
afiezzec
ardiggue
maschia. Sc. urtica dioi-
ca.
I.
123
f. ortica
20
nneme du pregatrrie
anime del purgatorio . Fare
thirm.
amarssce
v. inciprignire un ascesso prima che
sia maturo, pronto a suppurare. 87
1tl.
f.
107
Karusio,
II'
As-
Ed.,
artddeche
L manifestazionc cutanca pruriginosa di ponfi simili a quelli che
produce il t<rcccr de l'ardiggue, dell'
ortica, causata da pulviscolo di gra-
assaverrute
srar-
rllc, una zavorra, un pcso, un mattonc sullo stomaco, con inappctenza. Nzrusczrtr. Spesso indizio di malanno dcll'apparato digcrentc, o scm
plicemcntc di cibi indigesti nclkr
stom;rccl.
227
assenagghiate
jt, calnalo, acquietato; chc tornz tranquillo dopo uno spavcnto, un fortc timorc, chc
1'tl. cli ttsscttagglt
fra riacquistato la
scd95e, pace,
lranquillit.231
attaccate
avuzze
ln. l)()r'riccio. Pianta bulbacea, otlirrrl pe r cataplasmi su organi genitali irrlianrmati. Sc. Asphodelus
t'clasilcr'.
239
avvelenate
1'tlt
tli
ttt,valen,
avveletlato , tgg.
inlcttivt-r, ir.rfetto.
262
bastenache
l)aucus car-ota.
Sc.
289
bavre
tallo laminat'c, l'ililormc
;m-
tlcll'alga
". 262
bbrote russe
r.
135
bebbne
l)orrc
Ireddo,
il
ri-
il
lr-rogo clesl.irrato
do-
occu-
tt
ltcbbrte.
nl.
becchere
72 190 263
benef9ge
m. mcstruo, u bcneficio ". 229
besckudde
m. ciottolo tondo c levigato. 10 229
)')
ad ospcdalc,
bvere
r,. bere.
274
scat<-rri. 254
beverne
m. bcvanda medicinale chc l'uffici<r
igienc comunale faccr,a clistribuire
clurantc il colera. Pozione vclenosa
che la credenza p<-lpolare diceva ve-
nissc vcrsata nella bocca dei decccluti pcr cvitare chc, colti da mortc apparcr'tc, polessclo riavc|si sot
terra. n Bcvcrone " 34 c pl. berarttta 232
bianchemangi
m.
bierncomangiarc,
ca-
0. 107 228
biule
m. cantcro, pitalc sDraltato che il
1:opolino lcneva in scrbo per farlcr
in
di n-ralattia.
in us<.r ai primi di
questo sccolo, e presa dal gergo
usare
E'
caso
r,oce cntrata
brenghne
I. infiammazionc dei bronchi a voltc con febbre. Bronchite. Di ques1o maanno pr-rct-l si preoccupav;rr-ro, ritenendcllo, come affcrmavano,
brescecure
n1. bruciore. Fusione di bruciorc
c usckttre, di ugualc sigr.rificato. 265
bresckne
rl.
l.
brttsca.
292
breugnar
scr-rtir vcrgogna, r,ergognarc
cla
38
brevegnose
agg. vergognosa.
98
buche de
la
rcchje
o-
4) Da un riceario manoscritr della fjne drll t(X). baresc- ceduto da un arnico. rhe desidera noo
essrtr nominato
5 ) Ricordo di nia nonna Carmcla Maf f ia
23
bu66ar
v. mangiare molto ed ingordamente
fino a farne indigestione. Empirsi
1l " buzto
226
cacabbuzze
m. andare spcsso di corpo. Diarrea.
Ca ticrt-tt cacahhuzze iosc'a ca vu
cacutlne srttute? Cos'hai la diarrea,
oggi, chc vai cacando spcsso? Per
lc curc
scilde.
-S dcriva da
La parola
-;'
cctcc.
cacgghie
m. balbuziente, tartaglione. l0
cacardde
caccabbttgge,
10
cacagghi
r,. balbcttare, tartagliarc. Il balbuziclrtc vcniva chiamato cttccit, cttcitp,141tltje, che tartaglia. Questo di-
f. diarrea. 23 231
11 cacasanghe
m. disscntcria, . cacasanguc ,.
lc curc
-;, tentlssente.
Per
CACG
r.n. balbuzicnte. I0
caccabbugge
m. catapuzia. Sc. Euphorbia lathyris. Di qucsta crba carnosa che vegeta nci terreni incolti, utertertse,
vclenosa, prendevano 7/9 semi, li
gantc.9
12
151
cadde
m. indurimento od aumcnto di
spcssore dcllo strato cornco della
cute per processo di cheratinizzazir-rne, dclvuto a fregamento c
com-
6) Uni tra(cia di rale credenza la troviamo in Cokrbraro di Lucaqia, cfr. Sud e Magia
lrncsto rlc Martino. Fcltrinelli, l97l, Milaoo, pag. 5.
1t
calamdde
cha-
momilla. l8l
13
caldacne
a lla
facce.
caldarre
rn. caldcraio, magnarro.
-;
t,aulb-
196
calduate
pL. cli calduit, di ammalato che devc
call.
282
caldudde
m. calore scarso,
febbrc.
cal-rino, leggera
84
calgengdde
m. grosso raviolo di pasta, a forma di cappello da gendarme, ripieno di ricotta, ricotta forte, carne
tritata, che si friggc c si mangia
caldo, detto comunementc pan.
zerotto,. In senso figurato si di
ce di piede gonlit-r al massimo, c
dcmatoso.
172
camar
cam-
Ci
7)
Precisaro da
25
l.
camddre
rllvs.2(r7
cammesne
rt'
,,.
rrtttit
ilr tla
notle
, . canticio-
224
cammise
l. canricia, spoglia di
serpc.
251
cammise de la Madnne
l. crion, n camicia della Madonn:r ,. Mcrnbrana caduca lornita dall'utcr materno che avvolgc il fet<r
c clrc in caso eccezionale rimane
attaccita al nascituro, donde il
plovcrbi<.r: nalo con la camicia
",
cssclc Iortunato, e la credcnza che
lltla
14
cannaremende
n'r. cibi a pro della gola, n canna
Ghiottoncrie. 194
del cuoicr
o forfora.
Pe r questo distr-rrbo la cura pit
tlilIusa ccl efficacc cra di strofinalc la tcsta con olio e pctrolio, olio
rli ttratrtlolla, olir-r di ricino, o con
l)orlata di midollo <-rssco di bue,
e pcli clarsi una buona saponata.
Dicevano che colpiva chi aveva
sanglle cado ,.
l-s3
canndde
f.
canndde du nase
canna clel naso
osst-r nasale,
fa il
cane
135
[.
canndde serveriale
si introduce il liquido
nell'intestino. Cannello. " Canna del scrvizialc ". Prima dell'uso si rlrscva con
50
cape
canesci
:rl{annosamente come
cannarile
canegghile
ccsquamazione
capclluto. Seborrea sccca
122
cangghie
nax.3l
19
l. sottile
\.
cangra rarne
loc. a significare una passeggiata e
non, come oggi, un trasferimento
in luogo di vileggiatura. 179
15
cape-de-cane
f. crnia
crurale, che
ica."
La
forma della testa del cane per come appariva la tumefazionc crnia-
16
capegatte
quella
ampio
ria.
270
plo-
at-
l) Cfr. Tillaux. <. Anatomia topograf ica , pane II, Vallardi, Mjlano, 18U9, pag. j75. Cfr.
\\/trner Spalrcholz. Arlanre-Manuale di Aoatomia Umana, Vallardi, Milano, 1946, vol. l, pag. 2)O.
26
capcl-
luto, con febbre e capogatto, capostorno, vertigini. Si curava mettendo sul capo un panno imbevuto
di clecotto di malva, o di acqua
nella quale si era tenuta a macerarc la crusca. Per bocca si pren9) Confidenze di Rosaria De Toma,
visa
17
capeparte
m. primo mestruo chc cleve mani[cstarsi a 40 giorni dal parto. u Capo-parto ,. Nel pcriodo che va dal
parto al capo-parto si allatta pe1ile, pulito, cio senza mcstruazioni; cla quando queste si manifestar-ro si allatta lurde, sporco. Se dopo
i 40 giomi non si prescntano segno che la puerpcra devc considerarsi peggltjat-arrte, presa di nuovc-r, cio nuovamente incinta. Per
tutta certczza, lc donnc cercavano,
una volta, di provocare il ritorno
delle mestruazioni metter-rdo lc gambe, dai piedi alle ginocchia, 7rrri-a
lla cress't, nel ranno, nell'acqua tiepida e cenere, o prendendo una
purga di olio di ricino, come usa
tLlttora. Altro mezzo era f infuso di
prczzemolo fresco pestato o il dccotto di tltarug[4e, marrubbio secco, da bersi 2/3 latze al giorno e
per tre giorni. Se con questi rimedi
i capo-parto non si verificava, si
ccrnvincevano che dopo 9 mesi avrebbero avut0 un altro figlio.
Alcune, dietro suggerimento di co-
27
n'ari, clcci(leYilrt()
r,11.\/(1,-.\c,
guastar-
si, aborlit'c, c
ac-
scn-
capeteddde
18
-;'
capetrne
capo(s)
a chi
19 capevne
Anche per
capetale
ne
amniotico, pla-
la rttorrtde e
ussce-a
lla
parto-
-S
capcleclttc. 84
Ca188
capcchie cecate
188
capidde
m. capelli. Non si lasciavano in giro, quelli che rimancvano nel pettinc li raccoglievano con accuratezza, li arrotolavano e li gettavano
jtrtl-o prise, nel pitalc, o nel fuoco,
c mai nell'immondizia da ove potcvano essere raccolti per affattttrare. Non era raro sentirc una donna giovane o di mezza et, affermare che non riusciva a pettinarsi
perclr scntiva i capelli attaccate,
Iegati, annodati, e secchi; bastava
ci, per impensierire i famigliari
e decidere per la controfattura. In
effetti non era altro che una manifestazione caratteristica dei gior-
si.
fitti,
spar-
251
cappune
->
carbunate
m. bicarbonato cli sodio. Molto usato, in acqua c limone, per aiutare le digcstioni ditlicili ed elimi
nare l'aciclit cli stomaco. 93 97
caresedde salvagge
m. cocomcro asinino. Sc. Ecballiurn
clatcrium. 123 151 156
cataazze
f.
20
f.
Sc.
carna-ngule
lo) Pcr kr sviluppo di questa locc srato daiuto Altarilla Maria. danni (rtl, levatrice
28
2L)
le case popo-
211
21
l.
carne-cressciute
escrcsccrrza carnosa; ferita con
->
230
carne
nr. Laglio complcto dci capclli. Voccr cl:r crl'csri, n cat'osarc ,. 251
carpecate
agg. cli vis-l copcrto di rugl,: o di
rappc pcl' vaiolo. Buttcrato, acccrlrcllalo. -> arrapccatc. 256
carvne
rn. carbrnc.224
l.
cassce
toricc, cassi
288
191'ncis3
23
cassine
rn. occarsionc.
22 cataratte
l.
98
aclclcnsamcnto
23
a ['arsi
catarre
dcl
crista'llino,
opcrarc.
la
sera
cr.rr-r
carvgne
rrr. czrrborrcl-rio, ar-rtracc.
c zucchcro. In
mancanza di
c;itlragulle, salvia sclvatica, usava-
sLll pctto
un
scnapismo, nu carta
il
la
cacarcltlc,
m. dcntista,
cavaddzze
de mare
188
a nulss-d tllussc,
pc vccl ce la lossc
ca da fasce cltr lu
casscc,
cantcucorc,
tr lt tlc passc."
cavadduzze
de ntare 188
scttimana.
Sc I'amnrerlato cl'a un vecchio, chc
clrpo clue o trc giorr.ri cli lctto la-
nlcntava clolori cli reni corr ritct-rzior-rc cli -rt'ina, qualc ir-rclizir-r cli so[I'crenza rcnale, oppllrc osscrvavillo
chc l'orina cra scllra, allora intcrvcnivarrtr con Llna tazr.a al giorno
di inltrs<.r di sccrclugghjc, ccrfo-
cavurrne
r-n.
cli
53
cazzodde
245
cecchemelline
le smorliosctto, schi[iltosirro
srrticcepocltc.
247
-;,
cecure salvagge
3t
ceffate
ogg.
iiorpio, sciancato
-)
gcce
101
testa'
270
ceffatedde
ogg. i*. di celfate. Sciancatello'
f.
101
cemedecle
cavolo broccolo. Sc. Brassica
leracea.
ceflzze
t. lntctt"-O"gli imenotteri, piir piccolo clella mosca, nero, ali trasparcnti come vetro. CiniPide della
rosa, cniPe. Sc. Cinfes, cinPes'
to
raramente.
interessato'
c zoppicando. Si curava applicando
panni calclo-umiti, massaggiando
.u,-, o.qro ragia, facendo imPiastri
cli titgghie, miglio, di scapi fiorilcri cli nggre, orobanche, o 'sprc/rfc, succiamele. Con questi rime'
cli i noluli venivano assorbiti e
sct-rt-tt
parivano.
celebbre
ce'
-2
cemedecle vastase
cemescazzette
105
chio'-lo,
cepodde de le cane
l'. cipolla marina, scilla. Si
'
m. chi<-rcli nevralgici
no c laccvano ultlcgglrj, do]orarc
zonc tparticolari o un punto fisso
del caPo. -;,
cendudde
ccLPe'
ado-
2tt
232
cerurghe
m. chirurgo. In un documento del
1525 . Dionisus magister cirurge
".
104
cersseghe
m. chirurgo,
u cerusico , sccondo
tcrmine dcl vocabolario ufficiale
del 1700. 4l
il
rr.
f.
checzze du verne
l16
cheggheruzze
nr. sommit clel capcl. n Cocuzzolo
cheggucchje
f. dim. di
celli. 4l
pL.
Si clice
cessine
->
checmbr.o pulSe
chelcuate
cervedde
ccrvcllo. 273
27
178
I. disturbo di
141
tlelure de
26
ceutclla
l0l
cenische
volta'
cndre
ciatrglrc.
260
23
le gambe rattrappite,
o-
cengute
agg. che ha
desmo di
anche cltcrcuate.
105
Chle
cheloste
m. Iiquido giallastro che si producc nelle mammelle durante gli ultimi giorni della gravidanza e nei
primi dopo il parto, e che costituisce il primo alimento del neonato.
Antonio
Losacco,
33
32
chemboste
{'.
posta .
com-
265
chemmle
rn. cessirlo, cos detto perch con-
del
di-
chengre
v. di donna che pu
essere fecon-
data, restare pregna e figliare. Procrearc, generare prole, concrearc . 1.3 224
cherdudde
m. cordicella, spago, cordellino .
Veniva usato per la magia del no-
do.
107
chertedde
m. coltello, bisturi. 41
chessechsse
113
plesso da
il
comportamento
grroso stesso.
268
29 chestipe
ge-
delle
lutto nele donne incintc. Costipazione degli intestini. Stipsi. Si curava con blandi purganti come Ia
scialuppe, gialappa.
chezztte
missione cerebrale.
193
chgghje
m. abbr. di
cheggltjiirze, coglior.ri,
31
f.
chjche
34
35
chjanghe
stra-
115
chiangne
m. pietrone, sasso.
109
chjapparine
chiattedde
chjcatre
f. regione flessoria, in corrisporlderrza di articolazioni, ir.rdicata clallc relative pieghe, nelle quali si
producono le sgallature, le intertrigini, per lo sfrcgamento, speciaimente nei bambini e Persone grassc. " Piegatura". 219
chjcatre de le
cingh-ssere
[. nocche, piegatura dellc cinque
ossa, dita ,. 237
ciambe de cavadde
L pi d'asino, farfaraccio, zampa
cli cavallo . Sc. Tussilago farfara
-S
farfar17e.
174
32 ciammurrue
m. flusso di uturrue, mucco, continuo ed abbondante dal naso. Criza, raffreddore, rinorrea, " cimurro ,.'' Di questo malanno poco si
cllravano, convinti che lavorando c
suclando passava in pochi giorni.
Somministravano, comunque, qual-
scnsi,
ci<.r,
riduceva
o an-
la
pcsantczza
di
capo.
33
cianghe
m. paralisi di un arto, in particola-
malc, da chi
tle
uncinat<l di gambc ,,
lc gambc a uncino per flessio-
gcuntrte,
cr-rn
consi-
scguentc
ra ti prencle un accidente.
cielSe russe
m. gclsi rossi. Sc. Morus nigra. Dir
questi frutti ricavavano lo sciroppo" pcr curare u futtte e Ia rgrrelc q- 93 194
ciendenddre
e le
scltertgire,
I'acque
Gloria.'
Ti procuro e ti scongiuro,
l'acqua dcl mare ti battc in culo
o ti possa scongiurarc
tu a me non m'hai chc fare!
Cos il malefizio vcniva annullato,
pcrch non considcrato a vita e,
soprattutto, perchc la magara intcrvenuta aveva il potere di apprestare lc controfatture ci bene.
f. centinodia, corregiola. Sc. Cvnodon dactilon, Polygonum aviculare.78 167 196 232
cingh-ssere
n-. mano, cinque
". Tcrmine
dita,
scherzoso
taliano cinquale. 235 252
sa
cinque
os-
pari all'i
cddeche
gttccltje.
34
clrcg-
60
col
pi
16) Confidato da Maria Nicola Casalini, d'anni 70, col marito Ferdinando, calderaio, paralizzato
di gmbe.
15) In un documcnto
drl cavallo di un nobile.
\6
del 15.17
si
accenna
sofferto
in un
inventario
di
),
e che era prescritta obbligatoriamente. Miscela che il popolo chiamava b everne, bcveraggio, pozione
rugosum,
e non solo i
popolani,
d'u
18t16
di
du beverne cd il modo
di dire: ce tene ngurpe u col?
Cos'hai in corpo il colera? che si
dicc a chi ha l'alito fetido per in.
leggenda
disposizione intestinale.
260
35 co!r-o
m.
nase
secrezione purulenta fetida dal
naso pcr infiammazione della mucosa nasale. Ozena, colera al naso ,. Si curava con impacchi d'ac-
pag..13.
rlcro
di
fiurie de
sanghe.
-;,
cre
m. cuore. 141 179 232
37 czze du ffuche
f. lividi e pigmentazione
che
si
reticola-
->
salZzze.
czze pnne
f. pinna,
di
181
czzue du ucchje
f. bulbo, globo dell'occhio, o cocciola dim. di coccia, palla. 69
crescelnte
f.
f.
cresccnza.
93
crescile
vilucchio, corregiola
volvulus arvensis. 255
f.
38
crste de gadde
crestudde
,. Sc. Con-
cress
ranno. 17
127
105 187
rc?r
f.
crrue
carruba. Sc. Ceratonia siliqua. I
[.
colre ngurpe
loc. per alito sgradevole. Alitosi.
36 colpe
90
cressine e chersiune
agg. luogo della citt vecchia, fa-
come
un povero cristo.
107
39 crettrrie
m. indigestione dei lattanti con rigurgito e vomit<t di latte, coagulato
per l'acidit dello stomaco. Corruttela
. La mamma,
aveva l'accortezza
di
in questi casi,
tenere
il
bam-
38
39
,,
crsscete
40 curne
m. escrescenza carnosa, che spesso
si formava tra le dita delle mani.
Porro, verruca, tumoretto cutaneo
pir o meno sporgente. Era credenza che sorgeva a chi avessc contatc lc stelle: tande stdde cutde e
tande ctLrrte d'avotm-assi, tarte
stelle conti e tanti porri ti dovranno uscire. Riuscivano ad estirparli
adoperando il lattice cli ficl-ri acerbi, bagni di acqua e sale, lattice
clella catapuzia."
curne de mare
m. torrctta, corno di mare r. Concl-riglia detta anche occhio di Santa
Lucia. Sc. Cerithium vul-eatlrrr. l93
192
crusc-e scrusce
rl. croci sovrapposte ac1 altri scgni
cli croce per distruggere 1'effetto
cli una fattlrra. Scor-rgiuro. 33 107
m.
198
curpe
corpo umano. 50 105 228
231
254
curpe defresckate
tc q-
cudde
frescato . 254
stttanttttt.
cgghere tunne
10-5
pallottole
cgghje
f. liquido che si raccoglie fra i due
toglielti della mcmbraua sicrosa
22) A Putignano, secondo Karusio, op. cit. a nota 2, per distruggereunporrosullemaniod a[rlrvc, si pungerebbe il porro a diversi punti e ripetutamente colla punta di un chicco d'orzo.
L altro rirnedio per far scomparire i porri questo. La p:rsona chc li ha, dovrebbe gerrare un pugoo
tli orzo in una cisterna, da presso alla quale ncn si dovrebbe piir passare.
40
7rr-
curpe malerte
41
rr.r.
-;,
90
.sec'tltle, borsct
231
cuagghiate
cule
m. deretano, ano, culo . 265
42 debelzze
de rine
f. incontinenza di urina, specie notturna e dei bambini. Enurcsi, nicturia. Trattavasi spesso di neurosi
funzionale, ma il popolo minuto 1'
attribuiva a " debolezza di rcni "
per ferdzze, freddezza e, pertanto,
mettevano la sera, legate sulle reni,
dele calze di lana piene di cenere
calda o di canigghje, crusca, calda.
delor-o scencchie
m. gonalgia, " dolore al ginocchio ,.
43
43
44
delure de cape
tli
4l
ff
pass
lcltsse
lde
cape.
[di capo."
(senza amen
la
tr
e.
tl'
avnn-aff at er rat
nome
ntalad,
era stato una donna; se non sbacligliava, era segno certo che nessuno l'aveva affatturato.'o In questo caso la magara concludeva recitando 3 Gloria al Padre ed assicurando che iI sofferente sarebbe
barese, Malattie
'I'erapia Popolare
42
e seguiva il
dell'ammalato).
Ci t'aflalerrate?
l'cchie, le cgghje,
cfr,
. Antonio Niai di
Sud
Vito,
e Magia di Ernesto
de
psme.
->
Era credenza
che colpisse piir facilmcnte chi si era tagliato i capelli il Venerd santo, perch ad ogrri colpo di f<lrbici avcva corrisposto una trafittura al cuore della
Mzrclonna Addolorata.
C-'on questa credenza
si
spiega an-
45
delure de dende
m. dolori di denti. Odontalgia. Per
calmare i dolori di denti che non
mostravano carie, oltre alle cure
e rimcdi indicati alla voce dende
carruiite, ricorrevano all'uso di un
panno di lana vergine ben caldo
rrino le suttgitte, gengive, si astrirrgevano calmar-rdo facilmente i clo'lori c pulendo bene i dcnti. Nci casi
piir ribelli
adoperavano
rttr
sciuc.-
Lln
far
calmare
scomparire
clolori,
di
arancio.
4i
t:uttgdlc,
un molare, o nrl
dttde
46
delure de dende
de Ie prne
stcsso rimedio
sciacquabocca.
47
delure de le lumme
m. dolori ai lombi, alla schieua,
delure
alla regione lombare,
de rirre.
-;,
48
delure de ml;ue
m. dolori della milza. Li accusavano spccie dopo la terzana. Splenalga. Quar-rdo riscontravano la milz,a ubbettate, gonfia, si raccomartdava di bere poca acqua e di strofinare sulla parte corrispondente,
44
con-
gi<-rrr.ro,
i suffumigi. Con lo
clcvancl
a chi
don,andava
loro
co-
te diuretici, la
guarigione sarebbe
stata certa.
50 delure de vnde
dermesscite
pt. di dennssce, della gamba, del
braccio, delle dita, di altra parte
dcl corpo che ha perduto temporaneamente la sensibilit, specialmcnte quando si riposa in posizionc scom<lda. Addormentato, intorpidito, dormigiuto . 184
51 derrutte
di aerofagia, cio,
di aria entrata nello stomaco inSpcsso trattavasi
volontariamcnte.
conseguenza
si calmava, come ha
dichiarato
rrtba Giiggltente Lt spreualre, com-
ni
an-
64.
nelle
ossa . 203
dnde de nnan;e
53
dnde scagghine
scag-
v. clisinfettare.
53
52 desscn3e
-S
45
desscetne
184
dessciune
nr. digiuno. 236 278
f.
dessegr55ie
accidentc, incidcnte, ndisgrazia".
259
destenguate
pt. di
destengzr, intossicato.
226
digne
f. diagnosi.
m.
190
diauucchje
pcperoncino rosso piccantc di
dende
53 dende carrute
m.
dei dcnti.
Qucsta malattia, non da tutti ritcnuta talc, era causata, cos afder.rti cariati. Carie
46
nel forellino della carie un chiodo di pepe garo[ano, una pictruzz.a di sale, un chicco di incenso. Queste due ultime avevano anche lo scopo di rompere il dente
per eliminarlo ull pezzettino per
volta.
singolarissimo: legava
il
dente con
1'arrvicinava
ai su,li occhi. Per Io spavento, istintivamente il pazientc tirava indictro la lesta e, nel colpo secco, il
dente rirnaneva appcso al filo, bcll'c cavato. Subito dopo gli faceva
fare gli sciacqui di aceto per far
disinfiammare le sartgi, gengive,
fft stagn u ssanghe, fermare I'uscita del sangue, tlesentbett, disinfettarc. Questa operazione costava,
ai primi del secolo, duc soldi o unr
sporta cli fichi o nu rte de ciantbtte, un chilo di pesce da zuppa
rossa.
cava-
54
don6lle
47
la credenza popolare,
bisognava rompere prima che si
formassero le placche bianche, il
pus, causando una vera c propria
tonsillite con le sue conscguenze,
a volte gravi -;, rtgidde e ture.
All'apparire del mal di gola con
dif ticolt a deglutire mcttevano,
in giro al collo, una calza di lana
con entro cenere calda chc aveva
lo scopo di tenere riscaldata la
parte e calmare il clolore. Come
cura facevano i gargarismi di
acqua c limone che, il pir delle
volte, irritavano maggiormcnte la
gola. Altro rimedio, il piir cfficacc
alla fuoruscita del pus ed al riche, secondo
Panebianco,
e u-aldc sarte!
Tonsillc! Io vi ir.rcanto!
Tonsillc! Non passare avanti!
San Cclsma e Damiano,
uno mcdico sovrano
c l'altro sana!
Lo ripctcva tre voltc e terminava
rccitando ancora un Pater, un Ave,
un Gloria, mentrc prcmeva il suo
rc clclla gola.
55 drappesc
f.
iclr<rpisia
->
56 drestubbe
acqu-ct
lla
vrtde.
che,
du
v.addolorare, dolere.
m.
23
cchie
<rcchio. 62 69
120
57 cchie-ammalengiate
livido scuro
m. occhi
fortc ra[[reddore c proccsso
da
irr-
Francesct>
59
m.
cchie de chgghie
cchic de Pentedure.
->
m.
il
PoPolino.
cotr-
genita, tal'altra di lagoftalmo scnile, fastidiosa ai vecchi che, soprattLltto d'inverno, lacrimavantr
copiosamente. In tale pcriodo usavano lavarsi con acqua Piovana c
salc tcnuta alla sercna. Altri li brgllavano con acqua ber-redetta, prcgando Santa Lucia che guarclassc
i loro occhi.
Il nostro popolo minuto che costruiva una Partc della ProPria
parlata in modo sbrigativo cd in
forza di immagini, distingucva tali
soggctti anche con l'ePitcto cli
cchie rle vPe, occhi bovino, r
cchie tle chigghje, occhi cli coglio-
rli ->
cltiggltie.
1.1.
49
48
61 cchje de pssce
nc, applicando sopra Lln mezzo pomodoro bcn maturo con zucchcro.
Altro rimeclio era di applicare urra
pomata, con sopra lceata una pczzuola cla tcncrc giorno e notte, che
preparavano con varie qualit cli
62
cchje pessciate
m. occl.ri colpiti da infiammazior.rc
Per
il
cli una
donnat.
popolo
tr trccltje rlrsse il
cliavolo.
65 cchje scattesciate
m. occhi scoppianti,
sgranati,
cchje pinde
m. " occhi dipinti ". Cos rrenivano
clcfiniti gli occhi con Ie palpebrc
nello stato cisposo, colpiti da lippitudinc. Occhi tippi
cchje
-;, avcva
cecale. Comc locuzione
la
lorza di gravc offesa.'o
64
66 cchje scesciate
63
cchje russe
Cos anche in F.S. Abbrcscia,Rime Brrcsi, Avellino & C., 1910, pag. 92:
<,S tcgnose e jchie-pindc, brutte comc au core rir.
o) In Dizionario Italiano
Pe'
67
cchje sfennecuate
m. occhi sfondati, incavati, infossati. Erano indizio di malattia organica, di malessere, o solo testimo-
di stravizi.
68 cchje sramme
cchie trte.
m. occhi strabici.
-S
69 cchie trte
m. occhi torti, strabici, per difetto
di parallelismo dei due assi oculari. Poteva essere, il difetto, convcrgente, congenito o sopravvenuto
nianza
sPa-
vento. Strabismo.
Cure non si conoscevano cd i colpiti da questo diletto subivano
non pochi attacchi canzonatori.
Quando parlavano con Ltna persona facile a burlare, qucsta socva
gghje
di potere
il
be-
[.
rva
tabacco
sande
da fiuto
leccese
di
in-
rve cheraddine
[. corallina, n erba corallina,.
Corallina ollicinalis.
Sc.
283
rve de la rugne
l'. euforbia lattaiola,
n
32
catapuzia,
Sc.
211
rve de la vedgne
[.
[.
rve de le cadde
".
123
Milano, lg75
31)Nini, Liriche,pag.57: <rLhjederri,itL'-, occhi acolrrrcdigiuggiolc
50
5t
rve de le puzze
f. capelvcncrc, erba dei
pozzi "
rve de le verme
f. corallina, " crba dei vcrmi ".
Corallina <ltficinalis.
Sc.
283
rve de vende
[. crba vctriola, parictaria, n crba
cli vcnto . Sc. Parietaria otficirralis. 3l 183 232 254
rve du diuue
I'. stramonicl, u erba del diavolo
Sc. Datura stramonium. 42
f.
rve ngorollte
corallina, . erba incorallata
Sc.
Corallina officinalis.
[.
l. viso,
".
283
. 256
facce de chembtte rizze
loc. per viso butterato, faccia di
conlctti ricci,. 256
facce de grattarole
loc. pcr viso butterato, n faccia di
grittugia
rve varvose
Sc. Verbascum
phl-rrn<-ricles. 254
sse de l'nneme
ll1. cpigastrio, appcndice xifoidc,
-rsso dcll'anima ,, u forcella ,. 28
sse grsse
m. fcmorc, osso grosso perch
il pir lurr-rg<> e robusto clel corpo
nmano. l5
".
256
falddde
mcclicinali
107
232
famddeche
irgg. affamato, u farnelic.1
".
116
fangghje
sse pezzdde
m. coccigc, osso pizzo "
dclla punta. 193
ctoe,
[. Irar.rtumi, rirnasugli cli legna, rami sccchi, aclatti ad avviare il [uoco, ad avcrc subito nna buona
Ianrrna.
sse teneriedde
na-
ve
nr. uovo.
n laccia
141
70
fbbue
m. insieme di vari foruncoli raggruppati, spesso in numero di set-
201
J2) I[ nostropi gr:rndepoeta dialcrtalc, Frantcsco Saverio Abbrescia, ncllc sue Rime Baresi ,
Terza Ristampa, Avellino & C., Ilari, l)10, pag. tll, dice che la fattura vcniva fattacon<<4ttdllezd'
gdrtlde, quattro nastrini, cio, cqn un nurncro rninirno, ma imprccisaro, essendt> questo il significato po'
polare di quclla locuzittnc:
Ct la terc t44tttne
T' b o t :t',tt t )
tarlarg1e
[. tossilagginc, farfaro -2
tlc capadde. 174
fattura cos preparata veniva gettata, da chi ne aveva fatto richief. simbolo di un
tativo che riproduceva ci che si sta, in una ora dispari, di notic
desiderava. Fattura, mala, strego- senza luna, iutd-ct rtu trevrte, tn
neria. La piir comune tra noi, alla vn po7.zo d'acqua sorgiva in dicui confezione Poteva itrtendere suso, con rcsidui d'acqua torbida,
solo tta nnsscire, una magara, nel qualc finivano imnrondizie, cauna fattucchicra, era un limont' rogne di gatti, di cani ed altro, Per
giallo, cio, maturo, c non verde fare putrcfare il limone e consuo accrbo, nel quale si conficcavano rnare cos la vittima quasi Pcr un
degli spilli pcr sctte volte sette; principio animistico. Costruendo
intorno ad essi si intrecciavano lc questo tipo di fattura si diccva, ad
ogni spillo chc si conficcava: adaccapidcle, i capclli di chi si doveva
cos rrgacclte cusse spille, acches
trc
affatturare, c si annodavano
av-a trusi jitttl-a lle curtte de (nomc
gagardde, trastrini o [ettucce."
Questc t,ariavano cli colclrc, secon- di chi si affatturava). Chi trovava
do il fnc chc si voleva raggiun- un limotre cos c<.rnfezionato, aveva
gerc: rosso, se si mirava ad ottc- l'obbligo di cavarc a uno a uno gli
spilli, pronunciando il scguente
nere I'amore di chi non corrispondcva; ncro per la fattura a vrite, esorcismo: adaccos tirrcclte cltisa vita, indistruttibile, sc si chie- se spille, acchesi s'ttvorttt-ct lcttit cltL
deva, cio' ,chc tttra persona si am- lle curttc du patute, cos tiro questi
spilli, cos si dovranno toglicre dalmalassc gravcmentc, di male inguaribilc; c verde sc si dcsidcrava chc le carni del patito, del sllpposto
venisse colpita da disgrazic, da fatturato; di sfilarc in orcline i casventLlre una intcra famiglia. La pelli, di sciogliere uno a uno i nodi
fatture
ciarttltc
farrne
m. spelta, gran farro. Sc. Triticum
spclta. 188
fattur-a vvite
f. fattura con potere da non poter essere distrutta con controtattura. 270
ttneL edl t.
Ti ho fatto la fattura
ln fa ia a quattro nasrrini,
Clre la sera quando sPosi
Ti usr iranno due cornetti.
Scnza ccPPi c senza func.
Starai sempre legato,
Andrai comc l'oca
Bocca aperra c smidollato.
53
52
alla donna cui aPPartencva il sangue. (Al Rione Madonnella si racconta il caso di un gionamente
tkb
curneciedde
%,
dicati alla voce bebbtte, e con continui impacchi caldo-umidi, Iacevano intervenire un barbiere che praticava una incisione, e faceva uscire tutte la rnatrrie, tutto il pus,
il
sangue puro.
streghe.
giato).
Pcr salvarsi dai malefici,
H
+
catenella
fazzne
agg. dicesi
82
lecara66e
aratia.
73
fecatale
107
fecne
231
fecre
feddesciate
sminuz-
zate. 'l
i
71
l3) In un
favne
f.
fegghjate
84
feldure
va
attendere
di cui bisogna-
o provocare la
eli-
.54
55
minazione,
la
feldde
[. alga sottile, a fili. Piccola posi
clonia. Sc. Zoostera marina.
279
72
felmne
rn. infiammazione del tessr-lto conncttivo con esito cluasi sempre in
suppurazione. Flemmclnc, ascesso.
Si prescntava cont'a nu frngne lridrie, come un foruncolo freddo, un
durone rossastro. Cercavano cli raccoglicre u ssttnghe tl1arce, il sangue
ir-rletto, in un dato punto, appli
cando le beccltere, le coppctte
(-> lengne), per poi farlo maturare e suppurare col grasso delI'intestir-ro tcr-ruc del cavallo, molto
cll'icace. Questo grasso si prclcvava clal maccllo, si faceva sciogliere
:r fuoco lento ir-r una padella c si
conscrvava jirttl-tL tttttt nttLnclarulc,
in un unguentario.
Si usava prclevandonc un cucchiaio per volta. Si faceva riscaldare e
si poneva sopra una foglia di geranit-r zt-rnalc, pcr applicarlo sulI'asccs
so, fasciato in modo da mantcncllo
tutta l r-rotte. Si ripeteva l'operazionc fino ad aver raggiunto lo
scopo.
5(r
con peli sul labbro superiore, dovuti a disfunzioni di glandole endocrine. nFemmina mostacciuta". Era
un malanno che non dava preoccu.
pazioni, fuorch quelle di natura
cstetica e psichica. Le femmine coi
baffi venivano giudicate tnosctt.te,
mascolate, maschiotte, virago, e
perseguitate dall'avvertimento: Ddi
te scan7e cla fmntentt nlestazzltte,
Dio ti guardi da donna baffuta.
Solo pcr questo cercavano di elirlinare i pcli superflui adoperando
il laltice di
feccLragge,
fico
selva-
tico, col quale si ungevano il labbro peloso. Il lattice, rapprendendosi a contatto con l'aria, formava tante pallottolir.re che imprigiollavano i pcli e, tirandole, li strappavano. Era una vera dcpilazione,
molto doorosa, che, a voltc, lasciava clellc piaghettc, come le a1tuali cere depilatorie".
gna,.
pr,-.
98
fmmene tagghiaverme
".
283
gra-
Fonta-
163
fercenesci
v. dire cose senza costrutto e sen/.a ragionc. Smarriare, vaneggiare,
delirarc, farneticare. Oggi si dicc
anche lernec.
744
44
42
fermche-fermche
Ioc. ad indicarc il formicolo nci
piecli, nelle braccia. 184
ferrre
n-r. artigiano che preparava anche
il rottorio e I'ancllo emostatico.
Fabbro ferraio. 192 196
ferrtte
r-n. forcclla, ferretto , che teneva
un fazzoletto triangolare
bianc,l,
81
purativo.
costipazione. Flus-
Ierdzze
74 fersine
f. infreddatura,
fercdde
f. limitata superficie al cet.rtro del
capo chc r-rei bambini rimane indi
fmmena prne
fmmenile
di infiammazioni che si estendevano, di ascessi chc gemmavano
clegli altri. 110
fencchje
m. finocchio dolce. Sc. Focniculum
sativum. 39
fencchje salvagge
m. Ir-rocchio bastardo. Sc. Foenicuagg.
pisscette,
allcggerire.
te da
poco
dell'elisir <,Mio di
-57
75 fersine de cape
-S
76 fersine d'cchje
f. raffreddore di
stes
purarc lungamente e comprometterc seriamcntc la lunzione di organi delicali, corre gli occhi, a secondo dclla sede della sua comparsa. Estensivamente viene indi-
f. flussione di
-;
77 fersine de nase
sier<-rmucosa
o mucopLrrulcnta,
ri-
-2
ffiate
rn. alito, respiro,
fia1o .
248
78 ffuche de sand'Andonie
m. Herpes Zoster, fuoco sacro, zona, n fuocr-r di Sanl'Antonio r. Malzrttia infettiva attualmente
rico-
pi, e
caratteriz.zata da un pir o
nlcllo vasto arrossamento cutaneo,
con vescicole raggruppate lungo il
ner-
quasi
sem-
di un nervo (spesso
conf ondonr-l
I colpiti
santuario
n
ffuche
m. luoco, vcniva ritenuto il puriIicalorc pcr eccellenza, contro fatture, malelinguc. 107
clccorso
polani facilmente la
di
Paclova.'u
Si
curavano
e il
liu
file de la lngue
m. frenulo dclla lir-rgua' 10
fiure de la passine
m. fiori di passiorre, cos detti Pcr
gli stami a lorma di chiodi e della
corona di spinc della Passione di
N.S. Ges Cristo. Era una Pianta
che portava sfortuna, e chi desidcrarra tenerla in giardino, doveva
farla piantare da una terza Persona. Passiflora. Sc. Passiflora edu-
lis.
122
fgghie
frche
79 ffuch-o stmmeche
m.
-> drestubbe.
80 fiche ngape
f. cisti
ma-
f ierracicce
m. chi mette i ferri al ciuco,
sore. Ho
hann<-l continuato questa cura per
oltre un anno, ma senza risultato.
fauci, forca
54
frsscete
f. fragolaria,
tisi,
bistorta,
n fragola 5slya1ica . Sc. Potentilla
reptans. 45
81
fredduzze
fragaria,
aspette nu Pcche
m. zolfancllo, fulminante aspetta
un poco , utilissimo ai pescatoi.'i
pcr intervenirc subito col suo zolfo bollentc su Punture di Pesce
con spine urticanti, c Per estrarre
facilmcnte le spine dei ricci conficcate nei polpastrelli dcllc dita. 177
82 frva rosse
f. febbrc che, nei giorni di gran
sole, colpiva i mietitori, gli addetti
al'aia, alla trebbia. Febbre car.ricolare. Era detta rossa dalle
braccia, spalla, nuca, viso arrossati
5t
di
clarc un purgante. Sc si trattava di
bambirri poco si curavano, in quanto era convinzione che alla loro
cla la fcbbrc anCava e vcniva e
60
da Lorenzo
Nitti,
cudde tne
la frve, quello ha la
84 frve du llatte
le
prentarte, primipare,
strcautrtttc,
il
poppatoio,
il
tira-
.t
pi dt r
b i e,
86 frevne
->
pcr
calorc lcbbrilc. 83
87 frugne
m. infiatnmazionc acuta c clolorosa
di una ghiandola sebacea. Foruncolo. Era credenza che nc dovcssero uscire sette, nci punti piir impcnsati del corpo (le scdi prcferitc
crano il collo, lc natiche, lc coscc,
le asccllc), per aver contate lc
stcllc ric la paggltic de Sande Piete,
dclla via lattca, c chc cra un benc
pcrch si purificava il sangue. Si
[accvano suppurare aPPlicandovi
sopra lo sterccl di palurrttne, colombo, molto usato dai contadirri, o la
cera tltt ntst-etssitgghie, del mastro lesina, del calzolaio, ben disciolta. Non era sufficiente che il
proccsso infiammatorio si avviassc
a guarigione senza I'allontanamenro
dtr lecigne, dcl lucignolo, cio, della radice, del cencio necrotico, dello zaffo necrotico. Se il foruncolo
ncln vcniva subito a suppurazionc
con qucsti rimedi efficaci ed alla
portata di tutti, si facevano impacchi caldo-un'ridi fino a lasciarlo
maturarc bcne, in quanto Poteva
clarsi che si trattasse di frugne ce'
con camomilla, coPrivano la Piccola fcrita, il cratere, con una [oglia cli cenische, vincctossico, o di
fava, c fasciavano. Pcr i foruncolet1i che affliggevano i bambini e che
88 frugne cecate
->
89 frugne frdde
m. tumefazione difficile a
rare,
runcolo freddo r. Cos detto perch
non rubescer-rte e freddo al contat-
to -> bebhne.
90 frugne massauu
m. foruncolosi alle braccia o
alle
gambe. Questo insieme di foruncoli
che sbocciavano simultaneamente,
veniva specificato con la ter-
minologia esotica di foluncoli di Massaua , perche molto simile alla foruncoosi che
colpiva i naviganti, che facevano scalo in quel porto, e causata
da punture di insetti tropicali.
Questa foruncolosi si differenziava
dalla solita, che chiamavano fb-
della
suo
ma-
locchio.
91 fruute
m. eruzione cutanea di
vescicole
marc.
frutte du
volon-
ucchie
m. bulbo dell'occhio. 60
93
f.
io
incanto.
54
gaggiane
gabbiano 169
scerttbbe
qualche bottiglia.
fume
Fumaria officinalis.
Sc.
125
f. sconvolgimento grave ed
gammascine
m. gamba
sproporzionatamentc
si, n gambona ,.
Si curava con impiastri di orticl
che riuscivano ad arrestare l'ingrossamento. Le popolane sono
convinte che la causa del male sia
stato l'abuso nel maugiare carnc
di cavallo.
f.
94 frrie de sanghe
gaddesci,
faccio incantagione.
95
v. 1" p.i. di
92 frussce
fume
zione.
gamme
gamba 33 96 105 203 261.
96
gamme graneddse
f.
imPe-
bc grancllose . Alterazione del tcrmine medico moderno n vene vat'icose, quello dialettale t,ne vcr'
tecose,attualmente comunc.
Si curava con impiastri di rcddggue, ortica, pestata o con gcltl-
me du urrue du cctttttnesatdt,
dell'albero del camposanto, cio
del cipresso. Dicono che
arnbcdttc
63
62
gangale
gansa
gardedde schegghiate
m.
gargarse
gargarismi. 201
capPo-
289
garre
f. guancia, << gar7,a r. 45 53
97 gastrecne
f. infiammazione della mucosa dello stomaco che dava u drestubb-o
stutnteche, il disturbo allo stoma
co. Gastricismr, gastrite. Pcr calmare i bruciori usavano tenere in bocca
na fara bbiartghe, una fava secca
scnza buccia, cruda, che rosicchiata lentamente, avcva l'effetto di atter'uarc l'aumcnto di acidit dei
succhi gastrici.
Oggi ricorrono al noto ccLrbutatc,
bicarbonato di sodio, sciolto irr
acqua e limonc, ca fasce pure regeli, chc [a anchc digerirc.
gattacenerdde
f. giovane donna che d'inverno usa
molto Io scaldino, o continuamente vicina al braciere.
Covaccncrc. Gatta cenerentola
215
ggrsse
m. farina di
cruschello,
98
f.
seconda stacciatura,
grosso
".
90
ghel
64
gola, non soddisfatto nel corso della gravidanza. Voglia, nevo materno quale anomalia che si manifestt-r
ncl corso dello sviluppo uterino, angioma semplice o cavernoso, gola.
Qnclla di trtttticre rlrssc, vino rossr.l,
era la piir temuta perchc poteva
zale, << lo scapezzalo r, cio, ll sr/dere, il sedre, perch era prcferibile che la voglia comparisse in
quel punto e non sul viso."
99 ghengherr
f. gonorra
-2
scole.
100 shjasghj
v. mangiarsi le parole, biascicarc.
Alcune mamme riuscivano a coi'reggere qucsto difetto di tigli ghjo-o-ghj, biasciconi, facendoli parlare
Tu non-de n'addune,
ca j nte n'addnghe,
ca lu nle chegghjune,
e j te cheggl'tjneche?
Tu non te ne accorgi,
che io me ne rendo conto,
che tu mi burli
ed io ti burlo?oo
an-
m. biascicone.
100
ghjemmne
gsse venefiane
per
218
gneggn
agg. onom. chi parla con voce nasale quando raffreddato. 32
19) Informazioni da Antonio Fanelli, d'anni J8, falegname, con una vistosa gola
guancia sinistra.
65
gnetec
il
In questi casi venivano interpellate le ntagure, magare, fattucchicre clrc preferivano non-abbegghj ar,
doveva
Il
il
penve
pu strafuche
snza rule,
102 gcce-a
lle vsscere
f. forma dissenterica in
seguito
a,J
irritazione del tubo digerente bistrattato, nella miseria, da alimentazione deficiente e da cibi di cattiva qualit. Catarro intestinale,
accidente alle viscere r. Per le cu
re
->
tennssetrte.
gramgne
codeSc.
grangherise
usci-
vagasse
f. lattuga
rosa. 16 18
272
f. ernia
105 grbbue
m. malattia infettiva,
ePidemica,
cit. a nota 2.
43) Franco Anelli,<,sopravvivenza di un'antica terapia popolare dcll'ernia infantile a Noci in provincia di Bari, Putignano, 1!67.
44) Gazzea del Mezzogiorno, 3 Maggio 196.). <A Noci un antico rito per curare t gt da Madonne.
45) Karusio, io op. cit. a nota 2, ripora: <.I fanciulli erniosi sono portati a Noci, ove maggiormente
esiste questo pregiudizio, nel giorno 3 di maggio, festa della Madoona della Crce. Nel boro attiguo si
sceglie un virgulto di quercia, si fende per lo lungo senza guastaroe la vetta, e quando suonara.la campana, che fa noto ai buoni fedeli il sanctus, l'elevazione dell'ostia sacra e quella del calice, allora due compri, invitati, tengono divaricato il virgulto, per dentro il quale da due altri compari s'introduce orizzon42 ) Cos anche in op.
talmente il fanciullo, scambiandoselo per tre volte ad ogouna delle tre scamPaoate.
Ci, divotameote fatto, si allaccia io giro per beae il virgulro con molto spago. All'anno ventulo si va I
visirareilvirgulto,sesiinnestato,laMadonnahatartogtazia,ed il fanciullo guarir. Da questo I'ernia
vieoe chiamata dal volgo la'Graza, della Madonna'.
Ai 25 diMarzo quaodo nel territorio Gioiese si festeggia I'annunziazione di Maria Vergine detta la Madonna del Moote, in luogo suddetto virgulto si pratica la sacra faccenda col portare l'ernioso sullc
spalle, en6ando per la porta della chiesicciuola ed uscendo per I'altra, e pe( tre volte dal Sanctus
alla elevazione del calice .
67
lare l'espettorazione e decor-rgestittil catarro, prcscrivevano il decotto di malva con pezzi di carrrrbe dclla qualit a-rn\e, al miele,
c non du ciucce, del ciuco, cio.:
da foraggio; qualche mandorla a
guscio duro e qualche fico secco,
indifferentementc se al forno o no,
purch intero e non rcchje, piccia. Lo stesso clecotto era pir) rac.
comandato se con la crdragalle,
salvia sclvalica. Il malanno durava
718 giorni e lasciava u atrpc
rrtalerte, il corpo malridotto, con
r-rare
prcparato.
gvvete
m. gomito, cubito, govito, 90 l3s
irve cheraddine
irve de le pggre
l'. calcnclola, crba dclle pecore
pcr csscrc cla qucstc preferita. Sc,
Calcndula <ll'ficinalis.
123
irve de le puzze
f. capch,enere, erba dei pozzi,
pcrclr vcgetava nei potti di acqua
neris.
un
irve de vende
f.
254
irve varvose
l.
ite
bictola. Sc. Beta vulgaris.
27
255
107 ittecine
rtct
chi
le formule
conosceva
scongiu-
il
la frase
di rito conlro u tna/es, la malia (che mi sono impcgnato a non riportare). Sc l'arnpazicr-rtc c pronunciavano
propiziatoria
ite nascet66e
l'. bictola spontanea, nasciticcia
Sc. Bcta vulgaris.
buo-
la
dct
ittecirtc?0"
rirc
gua-
dall'etisia?
brutta falture,
spe-
.i7) cfr. Claudio De Cuia 'A storia nosrrc, cditrice U. Filippi, Taranto, I 970, glossario,
cf. [rnesto de Martioo Sud e Magia, Fclrrinclli, 197 l, Milano, pag. 20.
()()
di
ca-
ighjre
m. bacino, anca, ilio. Me dole l'
Iacrte mbrascetate
f. tarantola dei muri, geco, n luccrtola inf'racidita .
187
lambasciune
Muscari comosum.
Sc.
49
lambe
f. lampacla ad olio. Ardcva di giorno e cli nottc clavanti a una immaginc sacra, (r rttt cottlte, a una
icona, <.r pcr lc ar-rimc clel purgatorio. L'oli<l di cssa cra ritenuto
magico pcr il bene, guariva da ogni male comc ricorda questo proverbio: gghjc dc lcurtbe da ogne
rutale scuttlte, olio di lampada da
ogni malc libcra. Il Pazzini spiega
che era anchc contro il malocchio
c la fattura pcr il mistero di trasformarsi in lucc.o' 52 190
'18) Da Dei rimcdi empirici usati nelle Puglie per la cura dellc malattie dell'orecchio del naso e
della gola, per il Dott. Luigi Fornari, Firenze, Tip. L. Niccolai, 1!l). Estrato <lal Bolletrino del Prof.
Grazzi, fasc. 12, anno XXXIII.
.19) Adalberto Pazzini,<,Storia tradizioni e leggende nella Medicina Popolare, Dr. Recordati, Correg-
gio,19{0.
70
Odynerus muraris.
larme
f.
lacrima, goccia
ape
Sc.
latte d'acedde
m. attc di gallina, latte di
cello r. 107
r-rc-
lavatine
m. clisterc,
lavativo
".
50
lendre
m. oleandro. Sc. Ncrium oleander
-;,
ttottte-sit. 264
Iecchesrre
m. elisir. 74 274
m. pozto nero, cloaca, o luogo immondo ". 31
lecgne
146
lchemmonde
Igghene
f. alga di n.rarc dctta anchc /rrrteche. Sc. Posidonia oceanica. 262
m. muscari, n lampaggioni .
lape
vespa solitaria,
f.
87
lgge
f. tcmpie. 44 163 262
lgnecasse
m. quassia. Sc. Quassia amara. Il
legno dava una sostanza amarll
usata in farmacia come tonico, e
veniva venduto sotto il nome di
legno quassio.'" Il popolo lo usava
contro l'inappctenza c come rinfrescante intestinale.
san-
la
scomparsa. Non cos
nei casi gravi, come per un colpo
di martello sull'unghia del pollice,
o la caduta di nu chjartgne, un
sasso, sull'unghia dell'alluce, tale
" lenticchia
lngue
f. lingua.
287
lngue de vve
f. buglossa selvatica, cinoglosso.
Chiamata n lingua di bue dalla
forma dclle foglie. Sc. Anchusa
ofticinalis. Cynoglossum officinale.
156
2ll.
)0) Lcsoo quassio in<,Tariffa delle Medele ai poveri, pubblicaca dal Municipio
per I'anno 18.)1. ll prezzo era di cent. l0 per 10 grammi.
di Bari delle
Puglic
7l
nili, se il
estendeva
lari
vicini.
lle
che
ore
sop-a
du
gorgo clcllc glandule, cos assicuravano, vcniva libcrato ecl i gonfiori scomparivano. Cura vera e
propria, ccl cfficace, era di applicare, sull'ulccra, Lrna loglia cli gcranio zonalc, o di vincentossico,
con grasso clcll'intestino tenuc dcl
cavallo, cl-rc tirava fuori /a urulrrie, il pr-rs. Per far cicatrizzare a.
cloperavano un impiastro cli foglic
dcllo stcsso viucctossico, o impac
chi di acqLla e sale o di camomilla.''
i2
121
112 lepmmene
m. cos veniva chiamato I'ammalato di licantropia o clel male della
luna. Lupo mannaro, licantropo,
" lupo-uomo . Era manifcstazionc
epilettica, che il popolino, con la
sua lan1asia, riteneva nralattia piena di mistcri. Cl-ri nc soflriva usciva, cli solito, con la quttlcttlggertte,
Ir-rna picna, c camminava rasenl.e
i muri all'ombra di cssi, rantolanclo, ululando ed incutcnclo paura
c spavcnlo. Le mammc, pcr far
preservavano
da fatturc a
scopo
mortale.
sogget-
Natale
ficientc chc cliccssero: sta rr leprttrrture, il lr-rp<.r-uomo. Chi l'incontrava, cd avcva paura, sapcva che era
sufficiente salire sopra un sasso,
su un muricciuolo per cssere salvo, perch si diceva che chi era
in quello stato non poteva e non
aveva le forze di scalare, di solle.
ruare le gambe. Il poveretto andava cos vagando fino a che non
interveniva un pratico, che gli si
avvicinava e lo pungeva con uno
spillo sop-o pennde, sul sedre."
suo-
nero
farsi
operare.
114 Iivvede
agg. macchia turchiniccia della pel-
allete-
liatre
m. legatura, che lega \a lirdatre,
allentatura, ernia. Cinto erniario.
rs
104 206
113 lindatre
[. en.ria ombelicale acquisita, o ailentatura ". Appena fuoruscita cercavano di farla rientrare massaggiando con olio caldo, che prendevano dalla ngerndde,lucernctta, e met-
dal manico
ai
vasi
distensae.
spesso
ffa
con l'asse per far scatenare il nascituro, onde averlo libero e pron-
to ad uscire.
73
116 lpe
f. fame disordinata e continua accompagnata, a volte, da deliquio.
Male della lupa, bulim\a. Trtglte
t'tu fgghic f amcldcclte, ca la
sutnt-alluplc, ho un figlio famelico, chc scmpre affamato, era il
lamento pir caratteristico. Veniva
attribuita alla fame patita dalla
nradre nel corso dela gravidar,za.u'
Talvolta la causa erano /e ttlernte,
i vcrmi (ascaridi, tricocefali, ecc.)
che vivevano nell'intestino e chc
divoravano ci che il paziente ingeriva, oppure u prute, il vermc
solitario, la tenia. Segno infallibi
le chc trattavasi di tali sgraditi
ospiti era la ntosse tlc strttutcclte,
la nausea, il deliquio, la rttezz.ccttutre de stututeclte, il morso, Io
spasmo, il crampo allo stomaco,
cd il constatare che malgrado il
gran mangialc il bambino restava
rttaz.z,alertde, macilento. Unic<t rimedio conosciuto ed cf ficace era
quello di far mangiare poco pane
e tante setrtietrde de checzze du
pierrte, sementi di zucche napoletane, fino a quando vedevano assi
le tternre clte la prevecltt,e, uscire
i vermi con gli escrementi.
I colpiti da questo malanno apparivano scuate, magri, scolati ,
to che
si potcvano contare
stolc. Co$
li
vcdeva
le
il popolo
co-
mi-
nuto.
f.
lote
Iango,
lota .
218
f. allume di rocca,
astringente
196
lumme
schie-
49
117 maddrecne
m. male dcll'utero, irrdica anche
ntcro, matricaria ", legato a ma-
vulva
magnssie calgenate
284
magure
lattucchicra che veniva a patti
col diavolo, mcgera, strega, ma-
f.
golicra,. l0l
188
283
maierane
peddcchj e pcclclccltj-e issere, pelle pelle e ossa, rttezzelenct-e sfelettale tande ca se petvt,ene chend
53) A Putignano, dice Karusio, op. cit. a nota 2, <.Una donna incinta, che avesse mangiato carne di
lupo, partorirebbe un bambino od una bambina allupati. Per far andar via la fame lupina da un fanciullo o
fanciulla bisogoerebbc che la mamma Io portasse ad uo forno, e come passarrebbe loro dinanzi i pani, gi
cotti, quella diccssc: pane mio, sazia costui! metreodo per attenzione che il fornaio non si accorgesse di
quesro e la scacciasse, perch a quelle parole i pani si impicciolirebbero. Questo adunque il rime{io
per guarire la voracit.
74
con la luna calante, cio, decrescente. Le unghie, come i capelli, si credeva crescessero col crescere della
luna. Colpiva u desscet,?e, il dito.
lumbre
caustico.
grsse ntalangneche
T'av-assute sop-au cchje ".'o
"Vi ce
grsse,
f.
1tg1t1tys5sii17s,
abbeverato,
un
caval-
malandre
f. escremento nerastro del neonato.
Meconio.
221
120 malangneche
m. tumoretto fibroso di varia granCetz-a, che sorgeva sull'occhio. Li
Ti uscito
->
patane
sull'occhio.
ngape.
malrrie
f. aria cattiva,
malsana.
267
malasandate
Malsania,
malat
f. malattia -; sceuatre.
malat de vecchjame
228
75
c si
e una volla sc
nc veclcvano spesso pcr la stracla,
c corltorccrsi per terra, si trovava scnlpre Lrn uomo cli br,rona rrIont chc, oltrc a mcttergli una
giacca, un sacco sotto la tcsta,
affinch non si facesse malc, gli
conficcava un'unghia jirrd-u lla
't,cttdrccdde, nel polpastrcllo del
pollicc sinistro, fino a far uscire
del sanguc, perch solo cos si
c a lmava.
Contemporancamcntc
qualcl-rc altlo soccorritorc provvesarc, boccl-rcggiare,
dcva urra chiave tnascuitte, mascolira serza buco, che gli rncttcva
nella mano sinistra, aprendola a
fatica, c che aveva la propriet
di sedare la crisi convulsiva. Solitamente, quando si riprendeva, sentiva un certo disagio al vcdersi
attorniato dai curiosi ed andava
via di corsa, pulendosi la bava
che abbondantc era uscita dalla
bocca. Uno degli amuleti contro
qucsto male era costituito da un
gruppo di tre coralli rossi, che
no, quale terapia dclla medicina omeopatica, il similc viene curato dal similc, similia similibus
curantur , cli vcdcrc di sopra un
albcro, Llna tcrrazza, sorgerc il solc che, avenclo lo stess<.r colore giallognolo, avrebbc fatto schiarire la
ti ho portato il malc
dell'arco.
55\ cfu. Tradiziooi Popolari Italianc, Paolo Torhi, Ed. ERI, 1!67, pag. 71.
56) Anche a Pisticci,cfr. Sud e Magia , Ernestr> dc Martioo, Fclcrinelli, 197 l, Milaoo, pag. 28
76
il filtro de le caz.-
malc
si sarebbe
ret I iZZe,
irddesce, t errfugic.
Dell'itterico dicevano: tn-tt cltclore dc la cariazze, ha il colore dclla biondella. I rttt rrgiallirle, un
ingiallito. I yertrtte de chelorc,
brunetto di colore, itterobruno.
malenghen
f. nralinconia.
124 malengite
f'. mcningitc
-2
tip-tt lla
malerte
agg.
126 malescche
m.
cape.
78
malvne
mane
ma105
si manifesta con
sulla
guance, dal
cicalrizt-ala.
males
vc-
f. mani.
13
marangerizze
buccia
57)Altroesempiodclla antica urioolerapia lo dir Karusio nell'op. cir. a nota 2, Guurircbbe lirse preparasse una focaccia, impastara con I'orina propria, e la lasciasse in un trivio per terra, dovg
vi stesse dipinta una Madoona, e dovc egli non dovtebbe ritornarvi. Se quella focaccia fosse presa e
terico
maogiata da alcri, allora la itterizia dall'infermo passcrcbbe a colui, che avesse mangiaro la focaccia saporosar.
7't
ci
la testa
de
44
marcessciute
quegli oggetti il cui aspetto raffigurava una rarit, come due carrube unite, rrna ttsce che la crosce,
noce con la croce, cio, con guscio
trilobato, a tre spicchi, una mandorla biforcuta, piccia. Magia. 112
masckaredde
m. viso reso deforme da una Protuberanza su uno dcgli zigor-r'ri, lipoma, o da una pronunciata sPor-
matrrie
f. marcia che esce da un foruncolo,
da una infiammazione purulenta,
pLrS,
621g1ia
".
292
mazzec
,.
39
mazzelende
mascute
agg. e m. di donna che ha segni,
modi, robustezza, muscolosit ila
maschio, chc ha pcrduto le stle
doti Icr.r.rrninili, con baffi e pelosi-
t, scgni di virilismo,
irsutismo.
Maschiotta, virago. Dell'uomo in'
dica la virilit che, per il poPolino, sono gli organi sessuali e'
mbame
agg. infanre. La loc. a lla ntbantc
vale sopresa cattiva; il contrario,
sterni.
o foruncoli che
non gemmavano; di chiave senza
buco, o mascolino ". 110 122
209
marugge
agg.
73.
mascune
di ghiandolc
masscrare
magara,
mascine
f. amuleto, talismano contro Ia magia, la iettatura, il malocchio. Amuleti venivano considerati tutti
faceva
masscire
m. mago 238
127 mbestatre
e col
membro
pt. di
rnbesteut, infettato,
pcstato . 127
im-
204
mbiammte
mbodde
f. bolla sulla
79
78
venlare
sta. 196
f.
sscutglre itltlesce,
il
sangue acido,
pt. di
ntbrattdes, infranccsalo
127
mbremette
f. infermit, e pt. di
fettato.
rnbrernet, in-
33
129 mbreveddne
m. r'rodosit cutanee che davano
origine a comdoni, papule e pustole, poi ad escare e a cicatrici,
dorrute ad irritazione della pelle,
che attraverso i pori, versa all'esterno il secrcto dcllc glandule scbacee, c provocate da epatopatic,
turbe intestinai, disfunzioni endocrine, spccie nella prima pubert.
n Morviglioni ,. Manifestazione clu
sfoche de gevertclt, dell'acnc giovanile o polimorfa, oppure dell'acne
rosacca, freqLlentc soprattutto nelle donne nel periodo premestruale.
Scomparivano, anchc spontaneamente, quando l'organismo superava la indisposizione o la disfunzio-
ture di
ceffz.ze,
uscirc
l'acquariccc, 1'acqua sierosa, curavano con lavaggi di acqua e ace-
la , colp l'Europa
meccu
m. marcire, cariare, sc di denti.
130 mhrevddue
m. malattia esantematica che si trasmette per contagio. Morbillo. Insorgeva all'improvviso con alta feb.
bre, accompagnata al suo principio, da acccssi convulsivi. Il periodo di incubazione era di circa l0
giorni. A questi primi sintomi sedi macchie rossastre prima dictro le orecchie, sul
collo, di dovc si diffondevano pcr
tutto il corpo. Durante la malattia
si intcrveniva con decotti tiepidi,
specie di malva, e quando insorgeva la tosse spastica ed il catarro
del naso. La migliore cura, la pitr
consigliata, era quella di tenere i
[anciulli bcnc al caldo, in camcre
senza cclrrenti d'aria e di attendere chc la malattia si sluasse,
sfogasse. Alla guarigione seguiva
la disquamazione, dovuta allo
staccarsi dello strato cutaneo piir
superficiale, sotto forma di forfora o di squame, che agevolavano
guiva l'eruzione
meddde
m. midollo.
251
melgne
f.
ecchimosi,
si.114
largo livido,
132 melangine,
t. meningite
ntulettgite.
-;,
melano-
tip-a lla
cape,
->
cchje-
134 melgne
f.
la loc. o la lt
l'et
della malin",
conia, il popolo, col suo linguaggi<r
di millenaria esperienza, indicava
la malinconia involutiva, che spesso prendeva le persone anziane.6',
malinconia. Con
de la
-S
ntelg11e.
penneche.
mlrue
f. milza.
na
53
48
memmerute
agg. grosso, robusto, membruto
139
60) cfr. Gianfranco Garavaglia Le malartie dclla nostra cpoca , ERI, 1 965, pag.l
1.
8l
memmeruse
ha membra ben sviluPpatc, forti. Robusto, membruto,
zgg. che
,,
msrnfp6s6 . l7l
mnde de la Madnne
f. calamita, santoreggia, menta
della Madonna ,. Sc. Satureja ca'
lamintha, Satureja hortensis. 229
menne
m. sostanza disgustosa, dannosa al'
1'organismo, di gusto amaro. Veleno, meneno" 146
146
me-
mennacchre
di donna che ha mnne, pop-
vistose.
84
mennarte
agg. donna che ha grosse ntnne,
mammelle. Popputa. 84
mnne
f. mammelle, poppe.
84 181 188
nonte-s-
-;'
mn6a-fmmene
impotente.
199
mn5alngue
scicone.
100
n-!en mne
menense
agg. velenose.
sop-a
arrestavano
82
o-
Tra i rimedi pratici, efficaci e predisposti ricorder questa ricetta, rivelatami dal contadino, Francesco
Cavone, di anni 62, soprannominato parlepcche, parla-poco, di poche
il
Per
mrche
m. cicatrice,
marchio
222
136 merrte
stenutcle. Fino a
f. emorroidi
->
20/30 anni fa si diceva, a chi era
stizzoso, permaloso, capriccioso:
trte le nterrte cont-a lle mneche
137 merrgghje
. emorroidi
-;,
sternacle.
mertale d'avrunSe
m. mortaio di bronzo adatto a Peslare, cu pesatre, col pestello, Ia
cannella, le foglie secche, i lupini
tostati, ecc.o' 232
138 mescgne
f. che fa diventarc tllussce, butterasliole.
to. Vaiolo
-;,
<<Lo sragoasangue
un anello d'oro, o
incasrrata una pietra (Diaspro sanguigno) verde scuro con delle strie mac-
chie rosse ,
Per chiarire le virc, che sin dall'antichit si attribuivano al Diaspro, riporto da
il
diaspro verde, teouto sospeso verticalmente sul ventricolo, scrive Galeno, di grande sollievo. Ho notato anche che arresta le emorragie, !o ispecie nasali, e non da meravigliarsi, dato che
esso dotato di propriet astringeoti. Cardano.
Il diaspro (quasi simile all'eliotropio) si trova in oriente, di color verde, grande e splendente, coperto di
macchie rosse che somigliano molto al sangue vivo. Io so che la sua virt gli stata data dalla stella
Ariamech (o Bootes in greco) che gli infonde potere astringente. G. De la Taille.
63) cfr. op. cit. a nota 48.
64) In AN. del 1)8,i <,mortale di btunzo con pisaturo>> .
<<Se
6 1 ) Per una certa idendit con queslo mezzo, riporto quanto Karusio dice in op. cit. a nota 2, a
proposito di emorragia uterina: <<Per frenare la metrorragia si piglierebbe una o pi di quelle funicelle,
che servono a strngere la bocca degli otri, e con una si cingerebbe la vita delf inferma, e con le
altre le si legherebbe i polsi ed il collo di ciascun piede. Se le funicelle non fossero sufficienti in numero, si
sostituirebbero dei fili di lana neta che si legherebbero alla base di ciascun diro, come tanti anelli, e come alle dita delle mani cos alle dita dei piedi, ed a questo modo cesserebbe la emorragia .
le emorragie pi
stinate'.
il
83
139 mescucchie
I. stiramento violcnto dei legami
di una articolazione, spostamcnto
dci capi articolari dai loro norn-rali rapporti. Storta muscolare,
Iussazione, strappo. Se si manifestava a un picdc, a un braccio, a
una mano cra snfficiente tta stepplte, una stoppata, che consistcva in un batufolo cli vantntasce,
bar-nbagia, corl sopra bianco d'uovo battuto ed inccnso, chc si applicava, appcna prcparata, sulla parte dolorantc c si soliclificava comc
dcrlo di dictro,
abbracciandolo
strettan'entc du sop-tt lle gin,vele, di
sopra i gomiti."'
mestaddute
agg. tarchiato, nclboruto, fortc, robttsto, " mastacco ,. 18
mstassgghje
m. calzolaio, " n'astro lesina ". 87
rnestazzute
agg. che ha mustaccl.ti, baffi, baf[uta. n Mostacciuta ". Di donna chc
ha clcl maschio, viraginc. 73
mstedassce
m. abbr. di
su. 230
norrtc-sir, rloe
guariva,
loc. pcl crampo clclla famc, spasnro di stomaco, morso dell'appctito , o morsicatura di stomaco ".
l16
mcce-mcce
loc. ad indicare lucc fioca, debolc, cli lume tcnuto con lo stoppir.ro al minimo. Potrebbc dirsi di
luce a miccino, per piccolissima
fiamma.u'
169
nnerversle'>
183
c<-rnsiderarevulsivo, clccot-tgc-
stionantc, antianemico. 42 82
98
141 mim
f.
era stato
mere russe
m. vino rosso. Veniva
to astringcntc,
Mu-
140 mezzecuatre
l'. piaghetta o vescichctta ai talloni
84
di
mere bianghe
m. vino bianco. Era riter.ruto diuletico e raccomandato in cliversc
Clorosi.
gine pr irnitiva che per qucllc sccotlclarie, cortclsccvano dei rimcdi chc
spesso sortivano ottimi risultati. Pri-
Comple
sanghe-surrgltc,
attribuita a icttatura,
:t
cttorc,
nito alla n-rcclaglietta d'una Maclonna, e gli uomini un fazzoletto rosso al collo cd un corallo alla cutena dcll'orologio o in un terschino
del par.rciotto.
Degli anemici ciiccvano che avcvano
pbbete parcttt-glte-rc-
iI colore tlu
68) Ricordato da Michele Cosimano. figlio <el guardiano del Maccllo Comunale di Via Mola
soprann<rminar D t t e-d
t e.
8-5
mmundarule
m. che contiene unguento. Unguentario, vaso unguentario. 72
142 modesanghe
m. avere il sangue rimescolato per
una paura improvvisa o una violenta emozione. Batticuore, tachicardia, palpitazione, agitazione di
sangue, nmoto di sangue . Trattandosi di malore momentaneo, unico e pronto intervento era quello
di dare a bere un bicchiere di acqua fresca, e poi una laz-za di ca-
il potere di
sedare ogni disturbo e calmare il
turbamento. A questo malanno at-
g,lte fasce
pati.
mneche
m. corteccia inlera accartocciata di
un pezzo di radice annualc di u-
livo.
mmunde de la rugne
m. Lrnguento, pomata per Ia rogn..
2n
mmunde Lecianne
87
mmurrue de votte
m. gruma, tartaro delle botti. Veniva usato come antisettico e caastico.
53
mossce
f. deliquio, vomito,
pe e scelte.
ciantmurrue,
Mucco,
per il
raffreddore.
se-
tnazzecate, ma-
usa-
murrue
sticato.
mrrue
mmundarule 72
262
nausea
->
l-
144 mte
m. accesso epilettico con perdita di
conoscenza e movimetrti convulsivi.
Convulsioni, delirium tremens. Era
la manifestazione du nutle de San
Denate, del malcaduco. Quando 1'e-
rrge
86
ti attacco cusse
Zitto
cane.
il
concera
Abatescianni, nota per due ferocissimi cani, uno dal tome lll.ortte e l'altroTrepte,
87
il terreno, amalgamato con acqlla a m di fango, che si applicava sul pur-rto colpilo. In mancanza di acqua si ricorrcva all'urina.
solo
il
bruciore.
munne de Ia veret
loc. per l'altro mondo, mondo del-
la vcrita
->
tttaruttgcriTle
mussce
ugg.
138
256
musse
m. labbra, bocca. 98 237
musse de lbbre
m. incompleta formazionc del labbro che resta diviso ir-r clue o piir
parti, pcr difetto di natura o voglia. Labbro lep<-rrir.ro. 98
musse-stritte
loc. per chi semprc malir-rconico, tristc; di chi n<-rr-r sorridc mai.
Musonc, u labbra strcttc . 169
nache
l. culla, cuna.
198
clisgustarc, stomzcarc
nasche
nasche felgiute
98
nase flde
m. naso intasato, folcito . 77
88
148 289
148 ndernatre
. stiratura di tcnclini con clolorc
articolarc, dovutzt a movimcnto
brusco, o a vuoto, c che facilmcnte si m:rnilestava i una fitano, a
un picclc. Strappo r-nuscolarc, stortilatura. Intenrenir,,ano con n'assaggi d'olio caldo, acqua ragia, trcrnentina, impacclri cli polvere cli origano cotla r-rcll'olio, o cotl steppate,
imlriastri cli mcnta trtlelessalc, lcsf
->
trtescuccltja.
ndrama longhe
f. intestino tenuc, enterar-r-rc lungo ,. Corre loc. indica pcrsona alta e magra di buon appetito. 255
nas.e cane
m. naso camuso, naso di canc
sa
nanesci
v. nauscarc,
nature
le feci a dargli le
er-rergie. Darr:
".
itr-
jirttl-tt
llu
quassi<.r, che
f ir-rtcstino, senza
crescente; solo cos il risultato poteva essere buotto e duraturo. Infine non mancavano di fare u scrverialc, il clisterc di acqua
e saporc verde da bucato, o di camomilla, c di prcndcre ogni 7 giorr.ri, un dccot|o di lgnecassc, legno
la luna
tt
rez.z.etticcltjc
ricorrerc
spcsso
ai
M.ste Frattgsclte,
quurtlc figglt jc
Itiate? -
Cittp,he!
valcnte,
Ihai?
-AllaCinquc!
domanda battcvano i purrni sulle gir-rocchia, cc alla risposta n crrglt,c
gas
", si prcmevano, si
sforzava-
tratlava, invece, cli dilficolt abituale a defccare, faccvatt<-r uso dclla polvcrc di raclici sccche du caresiedcle salvagge, dcl cocomero asinino, sciolta in acqua tiepida, o
risultato.''
Alcunc credcvano c1-re la stitichezza
fossc scgno di fattura.
di qualclrc goccia
rJi caccabbugga,
catapuzia, come energici purganti,
specie pcr far uscirc, dicevano, /a
rrobba vcchie,le lcci vecchic. Uu
ndrame sbarazzate
raztati
".
756
152 ndrasce
[.
Pelrut
Calate
89
-2
288
153 nec
con
Sof-
arreissce la veuarute,
ca le delure de rtnde
e de stmmeche fasce pass,
e regeri pur-av-a ff.
fa
90
San
Giovanni.T' 50
nedre
m. natte, nodosit, noduli cutanei,
glandule appariscenti in soggetti Iin-
153
v. impedimento a respirare
tosse e mancanza di respiro.
ndraverse
ndrppecue
m. impedimcnto, intoppo.
nggre
f. pianta parassita delle radici di
lcguminose. Infesta i coltivati a fave
e piselli ed a seconda della natura
del terrcno. Succiamele, orobanche. Sc. Orobanche gracilis. Gli sca-
pi
264
nervatre
f.
o meno lungo, gli infermi diventavano pi calmi e piir trattabili. Altro rimedio era una tazza ogni lre
ore, lontano dai pasti, di decotto
di rosmarino e salvia.
nttarcchje
87
ngadd
v. incallire.
218
ngand
v. incantare.
177
ngannu
grossezza
-2
ngengghie
inguine, n inguinaglie,.
224
ngenate
pt. di
rattrappite,
ngerndde
f, lucernetta.2S ll3
201
ngiallte
156 ngneussce
perdere momentaneamente la
conoscenza, la sensibilit, cadere in
deliquio, rneni ntne, venir meno.
Svenire, essere colto da lipotimia,
anguire. Frequente nelle donne da
marito e in quelle dell'et critica.
Primo intervento era di fare annusare dell'aceto o il contenuto di nrl
caresiedde salvagge, un cocomero asinino. Dopo somministravano una
tazza di infuso ottenuto con foglie
di pasertecole, basilico. Chi ne era
colpito con una certa frequenza,
si curava con decozioni di rddeche du nrberne, radici dell'inferno; cos erano chiamate le amarissime radici de la lngue de vve,
della buglossa. A questi ammalati
raccomandavano di tenere le ndrante sbarazzate, gli intestini leggieri, con tisane e tiepidi purganti come la scialappe, gialappa, e l'andggene, Ia magnesia in pietra. A volte il malore era attribuito a scarsa
v.
<(un'aonerta orecchie.
9t
vertimento
180
ngravande
di soggctti grassi, pcsanti, ru-
nerv-accavaddate
nr. nervi accavallati. 277
nerve
nerve ngredduate
ncrvi incordati. 277
nome-s
li.
nosce
m. l'rutto del nocc, capsula di cotor.rc. Pcr sirril. batufolo di bambagia, piccola quantit cli grasso,
cli conscrva cotlccntrata cli pomodoro. 209
251
nosce du cudde
f. nodo, r-roce dcl collo, primo tratto della regionc ccrvicalc, che coirgiungc il capo al collo. Nuca, collottola. Per i mauovali, i facchini,
cra la parte clella spina dorsale chc
m. lobi ghiandolari, gavccioli, varici, Iegame matrimonialc, nodi. Questi ultimi anchc
per la maga dcl nodo, per il suo
92
l!2r,
con.
".
184
nrerrgghie
m. che serra, che soffoca, che chiude ccrme rtgerrgghje, serratura. Sof-
278
158 nrdde
f. abbr. di tonsille e tonsillite
-;'
tlort7lle c ture.
ntite
f.
gne
unghia,
ugr.a
ll8
f. piccola quantit,
oncia.
267
159 rge
nerec. Ulcera n-rollc. Si curavano come indicato alle voci bebbrte, teu'
129
157
grte.
m.
nuzze
sansa, ncciolo.
f. ossa,
ssere
203
nragnatre
mo. Di solito cra un barbiere, come si legge anche in diversi documcr.rti del 1500, epoca in cui eran<t
comuni e reclrrtati dagli ospedali
con la paga di 33 carlini d'argento
l'anno. 190
nregnalte
283
neerrute
n insugherate
n6e
nute
sopporlava
pt. di
116 203
160 padde
re,
cape-de-c4t1e.
gli dettero tut vrazzate, una bracciata, di paglia per farlo riposare. La
paglia, strascinata da un punto all'altro, lasci i residui che in cielo
si trasformarono in stelle. Pcrtanto,
93
m. palato. 93
palcchje
m. stecchino che ricavavano da un
ramo secco, da un legno e che serviva ad introdurre il chicco di in-
87.
pmbene
90
161 panarzze
162 panatdde
f. macchiolina bianca sula cornea,
sulf iride dell'occhio, neoproduzione, suffusione e opacit che si vede sulla superficie della cornea si
mile a una briciola di pane. Macchia corucale, leucoma corneale,
panno corneale del tracoma ,." E'
un male che ho riscontrato in diversi ratappete e pelosre, pescato-
la vista,
cercavano di salvaguardarsi con I'uso dell'orecchino d'oro che, fino a
mezzo secolo fa, i pescatori ed i
contadini portavano a un orecchio,
con Ia credenza che quel nobile
metallo preservasse gli occhi. Altra
credenza di fede era quella di la-
94
papucchie
panecutte
115
164 paracore
m. polmone, polmonite,
163 pancchje
re
f.
->
paracuo-
pelmon.
165 paranSe
f. paralisi
gcce.
->
parole terchine
role
turche
fntntette
tag-
gh
cedevoli,
javienne.
->
parpddre
198
166 passacore
il
769
f.
80) Testimoniato da Angelantonio Colaianni, d,euo ccbje rzze, pescatore, d'anni 67.
95
lito si lasciavano stare, anche pcrcl-r i colpiti erano rcstii a rivolgersi a un chirurg<-r, pur compren.
clcrrclo che solo il sr-ro irlterverlto poteva liberarli. Tuttavia, quando notavano che lc cisti continuavano acl
ingrossarsi, non firancavano di sot.
-S
ng0pe.
168 paus
a clonna
-S
schev.
pavre
t. 1laura,
172
pbbete
m. pcto. Pcr il popolino era
no della salutc.
il
suo-
141
peccennne
m. piccoo, bambino.
188
pecceudde
vane, pulzella
".229
gio-
peccine
ir-r. pube,
glnor-tc
pccten pubis o
pecti-
".u' 239
pecciualdte
f. puerizia, infanzia, adolcscenza, pic-
cola ct.
163
169 pechendr
url rnale chc aveva scde nel cuorc, pcr dispiaceri e pene
soffcrtc, cd il piir dellc volte lo ritenevano passcggiero, cio, che clurasse a scconcla la gravit del passacore, clispiaccrc. Le sofferenti,
perchc pi nur-ncrose erano le donne, specic clcll'ct da marito o in
climatcrio, s)csso ritcnevano di esscrc zrl'lcttc cla gravi mali, accusavarro rlislurbi di vario gcncre, riuscenclo anchc a lrasmcttere la loro
tristezza c le loro prcoccupazioni
all'intcra farniglia. Preferivano rimanerc sole, con la luce tncce-trtcce, fioca fioca, struggendosi in si
Icnzio c attcrrdcrrdo la guarigione o
un buon marito. Unica cura consisteva nellc attcnzioni dei famigliari a farle sbadtlt'i, distrarre.
Quando si convincevano cl-re il malanno non dava scgni di guarigionc, si rivolgcvano a qualche rrasp<-rpolino cl'A
170 pecgne
f.
ipoconclrizr
-S
171 pedaccre
f. malattia degli anziani, di chi menava Llni vita scclcnlaria, ca pJttgat,e sul-tt ctttttar, che pensava solo
piete.
->
peddcchje
96
pccltcrrclr.
m. pollicc.
peddresine
[.
i rcurnatisrni, le artriti, col strofinazioni cli petrolio, di acqua ragia; cor.r stcppetc, impiastri di rrtarrrggc, nlarrubbio; mettendo i picdi sotto lo stallatico caldo, in ferme
mentazionc; faccndo
il
peCiluvio di
calgen-
pcr avcrc i picdi piatti, dolci; oppure dci duroni sotto le piantc dci
piedi, i calli plantari. Per il canrminare cerrattcristico di quesli infermi, non mancava la nota canzo-
161
contadina, madre
di ) figli,
91
173 peless
f. epilessia
-2
san-
174 pelmon
f. infiammazione du paracore, del
polmone, con l'accumularsi di muco negli alveoli polmonari. Polmonite, pneumonite semplice, se colpiva un solo polmone, e doPPia, se
ambedue. Malattia detta anche u pa'
racore. Per ogni caso la cura Pitr
diffusa ed efficace era un rimedio
che preparavano nel modo seguente, come ha precisato Rosina Ranieri, d'anni 78, contadina proPrieta-
il catarro.
Alcuni dicono che guarivano da
questa malattia, bevendo le orine
umane del mattino.
pelosre
m. pescatorc di pelse, favolli. Era
esposto a divcrsc malattie da raffrcddamento.
162
pemedor-americane
m. alchechengi. Sc. Phisalis alkeken-
gi.
183
pemedure de le serpe
m. dulcamara. Sc. Solanum Dulcamara.
53
pemedde
175 pendre
f. pleurite. In documento del 1542
Lu' caso di febbre e di puntura
-2
portde.
pennde
m. punto opposto al levar del so!e,
ponente. Fig. parte opposta al davanti del corpo umano e, quindi,
sedre. 112
il
L'unico
pronto ed efficace rirnedio ero euer
lo di chiedere aiuto a un compa-
poteva giungere
Firre tieccltje
ntetlulc tltt Rittttttette
sop-u t1u rtgttltlurc
tlterlerezz.al
e,
cottte truriste
clttlda chjactt to,
satte cltssa ferite
trtertala tn!
Fcrri vecchi
venuti da Rimini,
sopra una incudine
martirizzati,
come guaristi
a farti
anIarc sperduto!
98
()()
I malcapitati interrogati
hanno
fcttato, ma pure dalla loro suggestionabilit, d<.rvuta proprio a quella lede che sopravvive intatta ancora oggi.
Nel corso dell'inchiesta risultato
che depositari di tale scongiuro
sono rimasti due vecchi pescatori.
Uno di essi si rifiut di darc qualsiasi informazione se non dietro un
ccrto compenso, richicsta chc avanz tramite un suo nipote, giustificandola con la bonvinzione che,
una volta fattc lc rivelazioni, queste potevano essere sfruttate per
lucro. Il secondo fu bcncvolo, esauriente c facilmente comprcse che
ni
100
Nitti di Vito
Appunti
pennnde
as-
m. pendente, ugola. 54
178
m. per
f. malattia
re in
I'atten-
Terapia Popolare
so-
180 penneche
fissa,
commercianti lamentano la
di affari.
pepune
scarsczza
perdite
m. prurito, scabbia. 211
pesre
m. pesantezza di testa
189
->
21.1
ps,ttc.
pessciatre
m. orina, piscio ,. 183
181 pestm-a lla rcchje
ne acuta,
la perforazione della
membrana
Gac.
Pan.
t0r
rrrrrterte, cio,
clclnnzr
prcmcrrclo
le proprie rttrttte,
tnanr,-
di
lattc.
Pa-
f(r)Op.cit. ano(a.i[. In qucllo srudio di professionali ricerchc lautore annota: <.4 Capurso
vivcva una signora che raccoglicva tutti i rpi, i piir piccoli anzi cercava di avere dei nidi di
topi, li friggeva e raccoglieva con gran cura Iolio filtrato in un barattolo di vetro: sr>mministrava
poi detto ol io graruitamente.
I'olio di topi si usa anchc a Bari, a Bisceglic, a Sanro Spirito, a Barlcrta ed in altri comuni delle Puglic.
L'olio di S. Rita si usa ad Altlmura. Si fa ardere dinanzi ad una immagine di Santa Rita un lumi
cino in un bicclriere ripieno di olio d'oliva, circa un quinto. Dopo venticluatrro orc l'olio che resta
trasformato in calmante prodigioso che vicne istillato nell'orecchio. Ad Alramura si usa anche il
lardo di S. Antonio. E del lardo che si fa benedire il giorno di S. Antonio c che viene introdotto
a pezzcrrini ncl condotto uditivo,>.
102
stocchie, fandonic,
di fatti
impa-
stocchiati.198
c-
dicarc i calcoli alla vescica e raranrente quclli rcnali. Mal della pictra, calcolosi, litiosi. L'ir.rclizio cli
qucsla malattia l'avevano accusando bruciorc all'urtra e ritcnzionc
dell'orina, c notando sul f<-rr-rdo r/rrarrrale, dell'orinale, rcsidui sabbiosi
du pesscialirrc, dclla orina. Credevano fossc causa l'ir-rgcstionc cli
ac-
la
rc-
pta rose
1rascLlrava-
si-
198
&"
s*;'
't
pta rose
198
pte
r.r.r.
103
pezzuate
pt. cli
pine
m. pugno. 43
pete
m. piedi. 172
pette
m. pctto. 2
p.
->
187 petsscene
l. inliarlnrazionc dcgli strati cutanei pir superficiali, che si mani
tcsta, soprattutto sul vlso, come
una chiazza purulenta, in rapida
cstcrrsionc. Successivamentc poteva
224
104
pcli alla
mammella
,.
Come
pte derutesscifte.
pttene
m. pettine pubico, osso del
pic-
m.
di
lietldc, del capezzolo, d'una mamnrclla, pcr avcr la puerpera ingcrito inavvcrtitamcltc, qualche capello
o qualche pelo, cntrato poi nella
circolarzione del sangue c giunto a
qucl punto. Ingorgo mamnrario, galattoIoritc. In clfctti trattavasi di
ingorgo mammaricl, che spcsso si
risolvcva con l'aiuto dell'uso esterno di spccifici, chc il popolir.ro conosccva cd applicava. Primo, su tutti,
cercavano di f sercltj u peccertirtrt-tL ll'emtutrse, far poppare iI
bambino all'inverso, il piu p<-rssibile
c questo, oltre ad agevolare la sccrezionc del lattc, aprendo i relativi condotti, rendeva facile l'uscita
dei n peli , anche se la mamma era
costrctta a sopportare quei dolori
pungcnli che il male dava. Una cura efficace consisteva nel mettere
sop-o capcchje, sopra
pube.
il
ntiende perch
se
barbone
t'altro inconvenientc.
A voltc il male si aggrarvava c tar'
amen:
lerrt, attday:l
l'ctlloggiarrterttle, trctsi
dendro a. Lnla casa. Nge staua la
patrone c'allattcwa tt bamrnine.
Deci o rnarite: nalloggiantel-ct
quest'ttonte r,. Megghira rn
a Iroyore
addove
re,?
"
lo dobbianto far
sta-
".
ci ha le pile du
Gest tenve
la
ttarve.
capezzolo
87 ) Informatrici Graziella Barbooe, d'anni 70, casalinga, e Catcrina Favia d'anni 57, magliria
cfr. una variaote per Pisticci, io Sud e Maga>>, Ernesto de Martino, Feltrinelli, 1971, Milano, I)ag.
.t
105
190 ponde
f. punta nel senso di dolore, punta
al petto, alla spalla, per infiamma-
volte
Cambana Sande,
ta detta mal di punta, e in dialetto anche pertdre. Pur indicanclo, con questo termine, qualsiasi
clolore di petto o di spalla, la terapia era per la digne, diagnosi,
piu grave. Come primo intervento
per calmare il dolore, eseguivano
frizioni con olio caldo, che attingevano con l'indice ed il medio
trniti, dalla lantbe, lampada, che
ardeva dinanzi a una immagine sa.
cra; ric<-rrrevano o sermpstttc, al
senapismo, cataplasma revulsivo cli
larina di senape ed aceto, che applicavano sulla partc dolorante, ara
volto in un panno bianco e molto
te questo
spegneva.
106
erede.
Primipara.
pendura rnaldtte
tand-anne ha da sc sprte!
prna grosse
f. di donna incinta agli ultimi giorni, con grossa pancia. 115
Campana Santa,
campana bencdetta,
quande
pile
1rt-tr rtve
84
prne
puntura maledetta
quanti peli ha il bue
tanti anni dovrai andare raIminga!
un segno di croce
c la ripetizione del Pater, dell'Ave
c del Gloria.
Questo rito viene tuttora cclebrato
da Teresa... di anni 73, che me
lo cor.rfidava con molta cordialit,
ma, con la promessa di non citare
il suo cognome.
Concludeva con
".
115
prendde
dicesi di giovane donna appena
incinta. Yez,z, di prne, pregna. 98
f.
presciate
f.
f.
prevedn6e
provvidenz.a
e fig. escrementi
u-
mani.
Cttrttbantt Sande,
pertdura ntaldtle.
I
ii
la
crosce
cle ngartde
faz.z,e
prise
pune
116
Io faccio la croce
io ti incanto
e tu non passare avanti!
(non ti aggravare).
Alla fine, con un compenso spesso
in natura, l'ammalato ed i fami-
che
o di
co-
di
cppue. Coppolino.
ponendovi sopra
un batufolo di
di orina della
bambagia imbevuto
190
Campana Santa,
puntura maledetta.
si
orec-
se
le
catnbana bertedtle,
e tu no-ntbassanne avande!
trc, di
salasso dietro
premarte
scongiuro:
esegulva
chie.
44
plica della muca congiuntivale all'angolo interno dell'occhio, di forma triangolare con apice verso la
pupilla.
107
si faceva preparare da un
larrre, fabbro, u rettrrie, il fonticolo, col quale cauterizzava o faccve cauteriz.zare da qualche barbicrc specialista, il polipo fino alle
sccvz,
pur
r. l'ancarc, languire, deperire, pe-
rilc.
quacqure
193 quarruche
nr. clclormazione dclla colonna ver-
quindadggeme
112
rddeche du mberne
f. radice dell'inferno , cio,
buglossa. 156 2ll
della
194 rgnele
f. cisti delle glandole salivari che si
manifestavano sotto la lingua, ai
due lati del frenulo, specie nei
lattanti. Ranula. Questa infiammazionc veniva attribuita al latte della madre che aveva abusato di cannaretniende rescaldandc, ghiottonerie riscaldative, irritanti, che aveva
pensato solo o cannarile, alla gola,
di alleviare il
le, per il quale il bambino
mente cercavano
ma-
non
sta rt'ortttnerle cu
195 ranghe
rascddue
cappeddlz,z3,
li
chi c pungenti dai pruni, dai melograni, dagli ulivi. Per stag,rt, arrestare l'uscita del sangue e far formare subito la ntbodde e la scherz.dde, bolla e crostina, l'escara,
adoperavano qualche foglia di seune, crespigno, o di ciendenddre,
centinodia pestata, che tenevano
so-
in
Sud
e Magia, Ernesto de
Martino,
t08
109
persi, ricorrevano ad applicare sulla parte promincrltc del foruncolino, Llrl p di cerumc appena prelc'r,ato dal condotto uditivo, ch'era
cfficacissimo. Ncl caso poi che la
guarigione risultava transitoria, se,
cio, l'orzaiolo si rinnovava, usavano l'estremo rimeclio suggcrito dal-
198 rasule
m. infiammazionc cli una ghianclola
sucloripara dei r.r-rargir-ri dellc palpcbrc, cletta ghiandola di Mall. Cistc
palpcbrc,
sin.rile a grano d'orzo. Orzaiolo. Pic-
rncrrtc guarivano corl impacchi calcli, arnche perch con gli occhi, diccvalro, r-or1 si dovevano fara pe-
ne-
ll0
a scarsa igiene, pu
dcl tutlo
/a
Pasquale, d
anni (ri,
pescatore,
e da Lucrezia Mincuzzi,
considerarsi
scomparso c, con csso, a
lc
cure.
rtteche
m. secrezione muco-purulenta dellsa,
ca-
si
preoccupavano
vano con
la lettdttre de candrrie,
infeconclo, ciolictlde,
e si
cura-
coll
l,organo
-;'
scene.
rattec
piti, si
rcchje
secco
200 recchjune
nr. orccclrioni
->
reccusscene.
201 reccusscene
f'. malattia acllta, contagiosa, carattcrizzata da una infiammazione
clolorosa dclla glandola parotidea c
clclle glandole salivari sottomandilari con disturbi di masticazione,
dcglutizior.re cd cloquio. Orccchioni.
Parotite cpiclcmica. Si curava massaggiando sulla parte gonla, l,olio
cli rtgentdtlc, lucernetta, oppure,
come nella tor.rsillitc, mcttcndo intorno al collo la ccnerc calda di
yatnbactre, luscclli di piante sccclrc di bombacc, cotone o di fa-
9l ) Ved. Prof. CARLO pIERSANTI, <<I Mollurhi c le Conchiglie , Hocpli, Milano, 1)26, ptgg.
57 e 160.
92) Lelocuzioni <'ttbjt lrtLlc, polt'e top4 llc ttbje, ricordate <la prsqualc
Sorrcnti c4 cffigiate per indicare l'uomo <olpito dal <,morbo mulcbre, potrebbcro avere
relazioni con la patologia
che Ippocratc ebbe a fare sugli enarei dcl popolo a.gli S.iri,
ed csposra nel suo libro <,De aere,
locis et acquis. In questo, cos egli scrivc: L'abiturline {dcgli Sciti)
di renersi a cavallo c qundi
aver di continuo pendeoti le inferi<>ri cstrerni:ir, Ioro inducc negli
arti croniche flussioni, e all'aggrevarsi di tal male. l anca si ritira cd essi divengono storpi. si curano
sulle prime facenclosi aprirc
le duc vene posreriori arre .rcttbie, c (cssaro ch' ji calar sanguc, cadono pcr debolezza
in sopore,
e si addormentano. <<Suppongo
aggiunge
questo rirnedio spogli il seininale liquore di sua
virtr prolifica; pare essi taglino precisamcnte
le vene vicinc allc orettbc la .ui
fa I'uomo
impotente. Tratto da Storia <ella Mcricina, La malattia degli
antichi sciti c.ri "pertr."
G. Rabino - R. Alliod, Minerva Medica, II, 196O, pae. 1718.
111
m. u refrat, il respiro.
214
97
regnne
m. organi posti bilateralmet.rte alla
colonna vertebrale, dorso lombare,
m., quando
il
il
diceva tnghe le regttre rescaldate, ho i reni infiammati, volcva dire che avvertiva ritenzione di
orina o che l'aveva notata scura,
oppurc aveva bruciore alla minzione. Tali sintomi potevano esserc
indizio di una nefropatia, ma, chi
li avcva, non badava troppo e ricorreva al rimcdio principe antico,
all'infuso di erba vetriola in picna
Ioritura, frcsca o secca, tenuto alla
screna, bevuto 3/4 volte al giorno.
Il forte contenuto di nitrato potassico, specie nei fiori, risultava salutare per l'azione diuretica c, spesso,
guariva, eliminando i disturbi lamentati. Altra comune cllra era la
somministrazione di due tazze al
giorn<r di decotto di pedecirte seccale de cersc, pedicelli, peduncoli
ziar-ro,
come si arrese
Gesir Cristo alla Passione.
Pa-
reddggue
f. ortica
Attinia del
-2 ardigguc.
genere Anthea
cereus, anemone di
mare. 15 41 96 107 135 176
m. e f. residui di malattie infettive, briciole di pane ed altri cibi. 105
rembresck
v. purgare,riposare,
o rinfrescare r.
284
reger
v. digerire. 39
refengghje
di
202 207
come s'arrettntte
Gsecrist-a lla Passine.
refiat
v. fiatare
secchi
an-
che il sangue."
le
rettttttttsce
a le
dire:
gannne,,
<lesidcra 1rp
tt2
ll3
si manifestava
bcrc una decozione di fiori di ma1v:r o cii radici cli gramigna. Guari
vano in due o trc giorni e p-cLggesl
la vcche, pcr addolcire la bocca,
cio, corrcggere i catlivo saporc
lasciato in bocca, dalo il lortc
arnarorc di cssa, davano a bere
quachc bicchicrc di sentertdle,
semenzta, bevanda che oltcnevano
pestando e scioglicndo in acqua
scn-ri cli mcllonc c rrrandorlc dolci.
Pcl uso cslcnlo laccvano rnassaggi
di
danti
rescaldande
sostzrnzc riscalclativc,
", infiarnmanti.
194
" riscal-
rescaldate
dente,
224
205 ressibbue
ecl altre
!6) Come dedusse Bichat: <tous le phenomns indiquent que les aulres organes se sont lessen
tis pet contre-coup cle I'etat dc celui que cst aIfcrt . Ved. -Idi<'arria o Nucva medicina specifica
ji
ne passabbe,
lve t,ai?
le
cre-
lstiane,
Ie f azz-abbettiL cout-u nu
Peg
gl
d tl t t-c
s <' a
I t t
tI
tr
-tr
t t
c(ttle.
tttt
u r L'.
caclclittcr
I
faz.ze
grtre,
la
lSanda Crosce.
t|antalt.c io rru passai,
c
risipola o rnia risipola,
Cento
dove
Ivai?
clolina,
il segno
Inera,
della
[Santa Croce.
rt-ascennnne
f. asccndcnza per linezr dirctta, crc-
de ascendenlc. 2ll
retdde
t. rotula, rolclla r.
43
rettrrie
m. ferro con plllta schiacciata
che
192
di anni 70,
pescatore
[4
115
-"t
la
coscia
si
littlre.
l.'clnia vcniva chiamata padtle, pal-
t'orrr
-->
orrcz.z.ecatine. 82
rerette
rr.
Riccl
ta.
211
rezzeucchie
ruggl-rian-rento, gorgogliamcnto
-;'
l.
rgghene
<lriezrno, rigamo.
Sc.
Origanun-r
vrrlgarc.43
rine
rn. reni. 42 49 183 207
207 rine scadute
rn. soffcrcnza renale che dava la
scrrsazionc come se i reni si fosscrr spostati in basso. Reni ptosici,
Io,
rcne
di
alir-nentarsi
tello
rbba vcchje
loc. pcr indicarc le fcci ritardatc
acl uscire, o roba veccl-ria ". 151
209 rssue
I'. allossamenlo, cot slumarura vicllacea, cella pellc, dovuto al freddo
ed a carcnze alirrcr-rtari. Geloni, critcma pernio.o' Si manifestavano
sia allc dita dellc mani che ai piccli, pcclignoni in questo caso, sia
ai padiglioni dclle orccchie che alla
punta clr-'l naso, spesso con tumefazioni. Davano irltenso prurito e
bruciorc. Chi cra costretto a lavorare a contatto con l'acqua, come le
manr-risti, le pllaiirlc,
i conciapclli, ne soffriva piir degli
altri sc, alle tumefazioni, scguivano
le ulcerazior-ri. Dicevano chc colpi-
tnarntcrale,
ll(r
il
l!.17,
pag.
!0.
si
lesionasse.'o
ruagne
m. cantero piir grande del normale
prise, con orlo ripiegato a rivetti
no ed a forma tronco conica, usato da famiglie numcrose e persone grasse.',ro l5l
->
rLtgne.
2,l1 rugne
f. malattia cutanea tormentosa per
l'ttggiggltjantiettde, i prudori. Scabbia, rogna. Diffusissima fin dopo
la prima guerra n-rondiale. Dovuta
a Lln acaro che scava gallerie sotto
la pelle dcponendovi le uova, si
manifestava prima sulle mani, al
polso, fra le dita, poi sugli avambracci ecl ir.rdi su tutto il corpo.
Vcniva distinta in rugrta scnte,
rogna licvc, chc si sviluppava a
vurlc Brosse, papule ampie, rtr
gte de le catle, rogna sccca o
minuta, e rugne tttascuitte, rogna
maschia. Le piir temute erano questc due ultime che si propagavano
minulamentc per tutto il corpo.
La causa principalc era, senz'altro,
la scarsa pulizia. Ne bastava uno
in famiglia per attaccarla a tutti
gli altri. Quasi tutti i bambini e
ragazzi del popolo ne erano infetti,
anche perch vivcvano, come dicevano, jnd-a lle carnre, nei carnai,
cio, in stanze sovraffollate. Al pri-
!!) Karusio, in op. cit. a nota 2, riporta questo curioso rimedio: Chi rcffre <li pedigooni
dovrebbe di notte tempo picchiare alla casa di rlualcuno, del quale conosce il nome e dopo averlo
pedignoni
a mc chepassioo
chiamaro, per tre volre, avuta tisposta, dire: Io tengo le rotole
a te che ingrossioo, cd i[ nolesr malore andrebbe dai piedi dell uno a quclli dell'altro.
100) cfr. pergameoa S. Nicola 1i0[ <,vasa que vulgo dicuntur rugagoe. In <,Residui linguistici estranei al latino nei dialei di Puglia, Giovanni Colella, Anouario scolastico 1927-1928,R
Ginnasio Liceo Cirillo, Arti Grafiche Cressari, Bari, 1!2).
t17
le
a nota
dell'euforbia lattaiola, come efficace vescicante, La cura veniva continuata fino a completa guarigionc, di solito 5/7 giorni. Altro rimedio antico era u ntmende de
la rugne, l'unguento della scabbia,
10 in un mortaio di pietra. Risultava una pasta omogenea, un p stomachevole all'odorato, onde pcr correggere il
cattivo oclore e rendcrlo gradevole,
aggiungcvano una cortcccia secca,
spezzcttata di bergamotto. Con questo ungucnlo ungevano le parti inIcltc priura di coricarsi.
ni,
mettcr-rclola in nn tianino di
creta nLlova cre prima si scioglie
c poi si fa denza. Il tutto polveriz.zalo qucste cose si mettono nella pianta della mano, e si fanno cadere pochc gocce di olio, il tutto
rugne.
->
->
rute de le verme
f. ruta, vermifuga.
lens. 28
283
sagnina cche
f. atto di levare il sangue, a scopo
curativo, con l'applicazione delle
sanguitte, sanguisughe; o anche di
far riprendere la circolazione del sangue con maniluvio o pediluvio. Sa-
senza
254
sagnine
f.
f.
214
283
sane
grasso
di maiale sciolto a
sle
chi
l'abitava dai malefizi e dalle fatturc mortali. Si teneva quello grosso, a pietru'tte, sul com nascosto
dictro la campana di un santo,
jirtd-o cttccc de ntrgghie, nella
conchiglia di doglio (dolium galla)
o si portava addosso in un tascl-ri'
no. Non si prestava, ma si donavlt
a chi 1o chiedeva per bisogno. Chi
lcl riccveva uon dovcva restituirlo;
il
sernplice accenno a farlo era sttlficiente a lar supporre che volcva del malc'o'. 112
214 salmizze
sagn
v.
fuoco
2l
[
lt8
I
l')
sand'anncchie
dcriva.
215 sal6izze
Aclerisce
al
bracie
Non
fttche'oo.
smmene
I'. esame, analisi del sangue, dell'o-
rina.
38
Il popolo la
120
e della vista.
f.
n
198
sandate
salute, vigore, robustezza, forza
sanitate
,.
157
229
Sande Velse
San Biagio, protettorc della gola.
54
sandonine
lat.
Sr-rtoncs
che indica\ra un
anclcl-
sanghe
Sand'anncchie 112
Sand'Anne
Sanda Bellnnie
soflcrenti di dol<lri
di denti.
45
te4e95:
sanghe cuagghite
nl. sangue coagulato. l4l
ruteragg.
Sanda Lec
Santa Lucia, protettricc dcgli occhi
chic.
Sanda Lebberte
Santa Liberata, soccoritrice di clri
soffre dolori insopportabili. 50
sanghe marce
m. sangLle infettato, impuro, maF
-;'
cio
,.
sanghe-sanghe
sanghe vive
loc. sangue rosso, puro, scnza
ric.71
f.
al
141
sangne
sco-
sang
f.
te
di
12t
265
sbaddri
m. fiotto, spllto,
gue, emottisi.
107
sbocco
169
" di san-
scagghine
m. dente del giudizio, " scaglione ,
per similitudine col dente canino
del cavallo. 45
scaldate
pt. di scaldt e agg. scottato,
lato .
n sgal-
218
218 scaldatre
f. ustione con acqua bollente, tizzonc acceso, ferro rovente. Scottatura che la alzare la bolla sulla
pelle, n sgallatura ". Per evitare che
dctpo scaldate, scoltato, si sollevassero le vessiche, bolle d'acquaricce, d'acqua ricciuoli, di sicro, usavano orinarvi sopra e poi applicare
delle fettc di patata o delle foglie
di fava. Nei casi piu gravi ricorrevano a mettere, sopra il punto
scottato, dell'albume di uovo battuto, clell'olio emulsionato, dell'aceto
o r,t gisse veneTiane, iI gesso scagliola. ,h-r mancanza era sufficiente
l'inchiostro, la lote de ltt via-nve,
il lango bianco dclla strada maestra, una spoglia di cipolla con sale, il midollo di vecchi cladodi di
fico d'India, molto efficace e molto altaccaticcio. Tutto andava bene,
quindi, purch adatto a fare ngad"
d, incallire la parte ustionata e
ad evitare il formarsi di una piaga.
122
f.
->
scapezzate
m. diviso, frazionalo, interrotto. Sedre, deretano, voce Llsata, soprattutto, pcr le donne e per pudore. 98
era altro che un ritardo della rennetre, montata lattea, che normalmente doveva verificarsi dopo 3/5
giorni dal parto, cio, dopo che si
fosse esaurito il cheloste, colostro,
in virtri del quale, nel frattempo,
il neonato si era liberato della ntalandre, meconio. Di solito la picca
rerutettre, ipogalattia, veniva attri-
col polpastrello del pollice, eseguendo un segno di crocc sopra il pancotto. A bere davano birra ed il
67,
madre
cri
1r figli,
bottegaia,
e da Ranieri
123
259
schegghjate
schengire
m. atto superstizioso per allontanare la iettatura. Scongiuro, esorcismo. Voce verbale da schenger.
33 177 224
scherecute
289
schegnate
ji tu
rncche trte
cato.
scor-
53
222 scherzdde
il grumo fosse in
la cicatrice.
utrche,
formazioue
196
e tu mantlatttiuue drtte'o"
oppure:
Chjangha gltianghe
j tu
e tu
mcche gnre
du llatte
nlantrctntuue bhianghe.
Pictra pietra
io te lo metto nero
e tu mandamelo bianco.
tvvene cchji.r chengre, c}i,e non potevano piir procreare, generare, nella et critica, specie se vivcvano
schenger
scongiurare. Va-
->
224 schev
v. diventare ir-rfeconda, avere 1'ovario esaurito. Iniziare la pausi, menopausa. Per attenuare i disturbi
c gli imprevcdibili malanni che
af fliggevano lc donne ca uo-rnbe-
Tctto tctt<r
io te lo metto torto
e tu mandamelo dritto
v. fare scongiuri,
sec.
deprecare.
33
t a
sanna vcchie
B. Bronzini,
<<Vita tradizionale
di
Basilicara,
F.lli Montemurro
edirori,
du
" perseguitata
, si
facesse tro-
Ad ogni
recitava qucsto
sc<-rngiuro:
vive.
cro-
t24
125
la
confident
tagghjaterme chetrt-
75.
Schevate venivano dette anche le donne sterili, che per diventare feconde facevano voti a San Francesco
sciacqutte
m. sciacquabocca. 45 182
scialambe
m. scivolonc, sdrucciolone. 261
225 scialapp
v. parlare spmzzando saliva. Scilinguare. Ammalato di ptialismo o
scialorrea, che vcniva detto, per disprez.zo, vat,tse, bavoso'o'.
la
nascita.
Coloro che scialappvvcttc suggcrirono qucsto proverbio: Nort-de ntettntte cu z.pp-a ball e cu scialapp-a caud, non ti mettere con
lo zoppo a ballare e con Io scilinguato a cantare. Voleva consigliare di rlon metlersi a lrattare
coi
difettt-rsi.
scialappe
f. gialappa. 30 156
f.
scdde
139
155
226 sc e scette
m. colica e vomito, n andare e getttr . Colpiva ci ar,ve sciut-a bug3ar, chi cra andato a mangiare
ingordamente.
lori
add-rminali
violenti.
Poteva
scorza,
acquoso
sposizione
interessante,
soprat-
107) Se un bambino, od una bambina, fosse bavoso, la madre, portandoselo tra le braccia,
dovrebbe seguire quanto pi da presso e sin dove potesse, un uomo che a lei fosse simpatico, o pel
viso o pel portamento, o per la parola, ripetendo sempre: uomo dilertoso, taglia le bave a questo
bavoso!r. Cos a Putignano, cfr. Op. cit. a noia 2.
scntivancr u strtttttccltassuterrulc,
lo stomaco pesantc, lo provocava-
no
126
127
il
periodo che
durava
benefigge,
la
mestruazio-
ne, evitare di montare sopra I'asino, di governare il mulo, il cavallo avvicinandosi troppo, perch
dcre le olive in
zzole,
brocca, con le mani, pe non-falle
sc de ntrrue, per non farle an-
acqta dalla
128
230 scrre
IPassione.
il
malocchio, la
iettatura cl-re si era annunci ata clt
sckandc, con lo spavento, convinte
dolle virtr magiche del'atto di ori-
e, tranquillizzateror.
sckatt
v. crepare, scoppiare
sckattarule
m. r-osolaccio.
2 227
->
fattltre.
sckn-aprte
loc. per indicare lo stato d'animo
di chi teme una imprevista disgrazia. 142
f.
sckne
spalla, o schiena
n.
232 scole
infiammazione da gonococco
delle mucose urogeuitali, carallcrizz,ala dallo scolo di nrls gllllnstro, denso, al quale era dovuto
il gran bruciore che pativa l'intctto quando orinava. Blcnorragia, gonorrea. Malattia venerea, quincli,
".
142
scketre
278
m.
129
clclla
te
te diurctici e depurativi' Cura energica ed cfficace, cr.rnosciuta da pochi iniziati, era un decotto di fiori rhL ur\rrtre de sle, dcl melograno. Si preparava coi fiori che cadcvano c che, raccohi, si faccvano
scccare al forno, si poh'erizzavanl
jirttl-a rut rnerlale cl'avrunge, in un
mortaio cli bronzo, e la Polvcre ottenuta la passavano che la zetllc,
130
lo staccino, e la couservavano
pcr usarla al momcnt<-r del bisogncr. Prcndevano una lazza la se'
ra, prima cli anclarc a letto, c fino
alla sc<-nparsa del malc. Nel corso dclla malattia si Purgavano
spcsso c prcndcvatro, maltina e
scra, un clccotto f redclo di malva
corr nitro, oppurc serttettclte, scmerzata e nitro Per 10 giorni,
onde agcvolare lo sccllo del Pus.
con
c polvere di
alh-rr-nc.
Pcr curiosit, riporto clucste riccttc cal manoscritto citato alla malattia 203, nota 95:
. Pcr sanare la gcrt-tgorrca ci sonr-r
qucsti rimecli 1": Pcr 12/15 giorni
clovcte beverc nrattiua c scl'a pl'ia
cli mangiarc, dicott<-r cli erba di
muro, cloptr latto passato con panno c posto itl sercno, c Per ogni
carala cli dctto clccotto si deve mcttcre Lrn grano di Nitro chc vi fa
r-nolto orinarc, e clopo purgato benc
gli astringenti,
cli Balsarno
prcndi
un'otrcia
cio
coppato, e con altra oncia di Polvcrc di fiori di granata, ne fatc
pinoli per 10/12 giorni e vedrete
l'c[[etto,.
Estratto di Cipolla Canina. Prenci 5 o 6 di quelle ciPolle e coverte
cli acqua si mettouo a cuore dentro un tiano nuovo, e quando hanno cottc, benissimo si Passano e
con pan1o, e qr-rcll'acqua si mette
di nuovo a cuocere sino a tanto
che si [a comi una conserva, P<-li
si mette dentro un vasetto, senza
bisogr-ra pre nderc
chiaanche gheu-
i pescatori c
citt vccchia scal-
glterr, gonorrea, cd
ccrntadini della
falre, calore.
233 scressciatine
agg. ofl'uscamento della rrista, oscllramcnto dclla r,ista scnza lesio-
ni.
Ambliol.la,
scllreggiatina
da
scuro. l6
.scrr, cliver-rtato magro, ma-
,.
scudde
n sco-
sdevac
cosicldetto
sed
v. sudarc. 23
234 segghjutte
m. rapide cspirazioni ed inspirazioni cla contrazi<.rni del diaframma, a volte di natura isterica.
Singhiozzo.
L<-r
nominato.
spccie
semenddde
117
f.
mi avr
semendte
di orzata che ottenevano
peslando semi cli melloni c manclorle dolci, semc1zata. 204 232 265.
f.
ficinalis.
scuate
pt. di
lalingua,
calmavano premen-
nde-
sendnre
l'. n'ralcclizione, invcttiva, iettatura.
Sctrtctrza, soprattutto perch suscitava Lln vcr-o tcrrorc ncl cuol'c
clclla povcra genle che, pcrtanto,
I'acilr-ncr-rte attribuiva lc disgrazic c
lc malattie ai ncmici. 33
236 srchj-a lle capetedde
I. scrcpolalurc lr-rolto dolorose, a
volte sanguinolcnti, dci capezzoli,
spccic cli giovani r-nadri. Ragadi
ai capczzoli. Si curavano ungcncloli con olio di mandorlc dolci, passar.rdovi sopra, la punta dcl clitcr
irrdice bagnato cu scketur-a llu
tlcssciiute, con saliva a cligiun<,r;
coprcndo, i capczzoli, con tcncrc
foglie di ltunbre, rovo, chc evitavano ancl-rc il contatto con la camicia, e con loglie cli certisclta,
vincctossico. A volte, questc foglic,
si attaccavano e per spiccicallc,
Di solito, cor queste cure, guarivano cntro Llr-r mese dal sorgerc
dellc ragadi.
ger.
serchianne
237 srchje
f. screpolaturc, fenditure verticali
specie dclla cutc dclle mani, dolorose pcrche si formavano sop-u
lle cltjcctttrre tle le cirtglt-ssere,
sopra le picgaturc dclle dita, dellc
nocchc, e si aprivano ad ogni
lc
a contatto cotl
i marmisti, i contadini, i conciapelli, i n'racellai, i
chi
ter-reva
rnar-ri
l'acqua conc
pescatori. Pcr guarire usavano acqua c sale, olio c1i oliva battuto,
strofinazior-ri cli limone e sale. Durante Ia giorrrata, sr-rl lavoro, orinavano sopra lc ferite. Si mar-ri[cstavano anchc o trutsse, allc labbra,
dctte boccarolc, cd in qucsto caso
238 serecdde
f. sutirra coronale dcl cranio, che
nei neonati presentava irrcgolarit
rli sirroslosi. La madrc si accorgeva di questo ditotto per il continuo
pianto del ban.rbino cd allorquando
passava la mano sulla tcsta e sen-
serne
ru-
232
serengte
asta, spesso
[.
di argento, che inlrclclucerrano ncll'urtra per provocare l'uscita dell'orina in caso di
ritc'r-rzione, specic clci vecchi. Cate1ere, siringata
".
23
serveriale
m. clistere, n scrvizialc ,.
151
sevne
gogo. Crespigno, soncino. Sc. Sonchus olcraceus. 114 157 196 255 262.
sfelaSSe
agg. macilertto,
affilato
,.
san-
116
sfrre
un
229
132
cordone
come astringente
gli
aclolescenti Iasciando,
ir-r
m.
->
sfuasse
sfogasse.
r30
sgravedante
f. parto, sgravamento . 19
115
98
senUe
della
32
134
v. toglicre la mamma,
ri
svezzate.
f. micle liquido,
rio ,. 23
cerconc
mela-
245 smicce
rn. chc vcdc poct-r, che ha vista
corta. Miope, sbircio, bircio. Veniva clriar-nato antche ccctLticdde, piccolo ciccr,r. Chi avcva qucsto dilctt<-r si curava lacenclo spriz.zare,
clirctlarmcntc ncgli occhi, l'essenza
dclla buccia di rrranclarini. Dicevar.ro chc cos la vista si schiariva. 247
246 smiccelungasd
sddere
m. sedere.
smamm
smelcche
fruute.
mi<.rpi.
247 smiccepoche
m. che sbircia, che vecle poco, che
ha vista corta perc s'|ru fatle
accenec, perch si fatto indebolire la vista, eseguendo lavori
min'-rti e con scarsa luce. Miope
'. l'c-
cltjc
rrorut-acchentpgrterte ccltjit,
rtgc vole l'acchjeilre, gli occhi non
accompagnano pir,
co, n occhialaio r.
ci vuolc l'otti-
248 sobbraffiate
m. rcspiro frequer-rte ed affannoso,
in scguito a uno slorzo, anche
minimo, di ammalati di disturbi
circolatori, respiratori, o in stato
tossico infettivo. Dispnea, fiato
grosso, affanno. Solevano clire: a
tttr picche de strapazze nge vrte
sbbet-u sobbraffiate, se snde sbbet-ussaleutur, a un poco di stra-
249 spaddatre
f. slogatura di spalla dei bambini,
causata da movimenti bruschi. Spal-
chie-
spande
di ull cerotto,
che si mette su feritc per farlc
cicatrizzare. Cerotto, sparadrappo
".
262
speggile
106
227
283
251 spel
v. perdere i capelli, spelare. Calvizie, alopecia. Causa principale di
questa malattia crano lc febbri
tifoidee e la conseguenza della zlle, tigna favosa, specic per i giovani. Questi, ai primi segni, solcvano farsi fare u caron-a g1rc,
la rapata con la macchinetta to-
13s
poca,
il
ti c prcparavano l sceggltjne, la
parrlrcca, il cigr-ronc, che vendevano allc stessc, quando divcntavano qnasi calvc. Conrc cura acl arrc-
il
midoll<l ossco
di
bttc.
que-
136
di
la-
spenacarde
spenacasce
pseu-
spenale
spenapddesce
spenarole
che ha punta aguzza. Dcnte canino, dento occhiale, spinarolo
f.
45
s3.
f.
spentate
Sc.
spezzalle
v. intcrronrpcrc la fcbbre con cure,
" spczz:trla
".
82
spezzatne
sprde camberate
m. spirito canforato. 203
sprte d'abbressci
m. spirito da arder.e, dcnaturato.
215
f.
sprchie
succiame.lc. Sc. Orobanche graci-
Iis.24
sprefume
m. vapori b:rlsamici,
profumati
cli sostanze mcclicamcntosc che vcnivano fatti inalare . scopo clecongcstionante dcllc vie respiratoric,
oppure vcnivano applicati ad altrc
parti dcl corpo conc ad esempio
allc emorrclicli, all'utcro prolassato. Suflumigi. Oggi lo stcssr tcrmine vicne usato pcr indicarc lc
nebulizzazioni, l'aeresol. 46 53 74
254 279
spremute
pt. di sprme, sprillato, sprerrul(),
e, m. prcmiti. 7
spugnate
rli
pL.
si mettono in acqua pcr lar.la assorbire comc spugna. R:.rrnrrrollito, rammorbidito. l8l
253 sprrie
m.
ir-rfiammazione clci
lollicoli
r.rr-
t/
ssulte
co irritantc intcstinalc.
Il termirre valc n solcio come sostanza fortigna dei residui dell'aceto che ha portato a maturazionc
pepcroni ed altri ortaggi. 265
staggine de le capidde
sperte
loc. ad inclicare l'autunno, stagior.re
in cui si verifica la caduta dei capelli. o Stagionc dei capelli radi,
sparsi
,.
251.
stagn
v. ristagnare l'uscita di
mostare. 19 53
sangue, e-
196
stagnasnghe
stagn u curpe
loc. per arrestare Ia diarrea. 228
stande
ti
f.
argg.
stcche
co-
le
uende,
le
ne
morroidi. La pi cfficace consistcva in un Llngucnto che preparava chi ne aveva il segreto. Sono
riuscito a venirnc a conoscenza
da Terzulli Grazia, vccchia yantrrtre, levatrice, della citt vecchia,
ed ecco la ricetta: prendeva un
pezzo di lardo che pestava ben
bene in un mortaio di pietra; quando era amalgamato aggiungeva un
pomodoro ben maturo, pulito dei
semi e della pelle, e continuava a
pestare, indi passava, la specie di
pasta, in un tegamino di creta e
faceva bollire fino a far perdere
cos
o.
ba lo
stomac.r.
255 stendine
m. colon discendcntc, grosso ir-ttcstirro, sigma, rctto. Sccor-rdo a crcdenza pc-rpolarc, digcrirc equivalcva a dcfccarc c, pertanto, cot]
qucsta vocc indicavano in particolarc il colon clisccnder.rtc c il sigma
ostruitr-r. Qr,resto cra l'intcstino principale ed accusarc un clolorc irr
corrisponclcnza, inclicava cattiva cligcstione, malanno. Tutti gli altr
intcstirri erano /e rtclraute, gli cntcrami, e la ndratna loughe, l'ir-tlcstino tcnuc. Bisognava, dunquc, r/cfresckti u stendine, rinfrcscarc il
grosso intcstino, cioe, mitigar.c l'irrfiammazione, svuotarlo pcr clar.gli
riposo perch appcsar.rtito. Pcr ottencre un buon risultato in lll
senso, ricorrevano alla cut.a tlt
I'acque de Criste, clcll'acclra tli
Cristo, dolciastra, che sgorgava
lrrrr-
l3e
che arrcsta
ricche limpide sorgenti erano quelle del Filoscene, all'altezza dell'attuale Caserma Bergia, ove numerosi c<.rnvenivano di buon mattino:
il
male. Empiastro.
139
la
sterttre
premuta,
256 stiole
f. vaiolo. Per qucsta malattia inlcttiva il popolo aveva poco da
fare, se non attendere che, nei
casi fortunati, passasscro i venli
giorni della sua clurata c la cacluta clelle croste, che lasciavano
lcndcrsi qucllo chc i contadini si Itt facce-arrepecolc, il viso aggrinprocuravano prelevandolo, con un zato, butterato pcr i reliquati cicucchiaio cli legno, dircttamente catriziali, avvilenti per 1e donne.
dalla vasca dei trapcti, ncl corso Nel corso dclla malattia davano a
della macinazionc delle olive. Era, bere vino biar-rco c curavano le paquindi, l'olio della polpa dellc oli- pule c poi lc pustolc, coprendole
ve e della prima spremuta. Altro con pczzolinc inlrisc di camomilla
rimedio salutare era un decotto o acqua di n-ralva. Malattia scomche ottenevano faccndo bollir'e, pcr parsa pcr l'obbligo di andare a
l5 minuti, delle piante intcre cli fare le ngite, l.'innesto, la vaccinacrescile, corregiuola, vilucchio; nc zione antivaiolosa"'.
prendcvano Lre lazzs al giorno, di I butterati venivano chiamati rrra.scui una prima di addormentarsi. sce i maschi e utossce lc donnc,
Questo decotto, oltre a risolvere oppurc, facce de grattarole, faccia
la pcristalsi dcl sigma, cvitava l'in- di grattugia; facce de cherttbilte
sorgere delle caratteristiche linee rizze, faccla di confetti ricci, daldi febbre, trattandosi anche di un l'aspetto caratteristico. Venivano
ottimo antipiretico.
anche apostrofati pez.z.uate, bulle.
rati, carpecate, rapposi. Fra le
steppate
f. erborato per slogature in genere, nlossce tuttora viva, nella leg112) Ricordo del Do. Michelc Vulpi, medico defunto
140
il
17 Luelo 1967.
1799,
che
cavino, soprattutto,
Tcncvancl
a lctto, rnolto
cautclati,
gasse. Durava
comprcsi i 14 dcl'incubazione.
Il tcrminc da stiole, vaiolo, e splir.
rrc, slrurghi.
strengetre
la
bborta salute,
122
stmech-assaverrute
loc. pcr stomaco che avessc sopra
Strettegghiate
un pictronc, un mattonc, stomaco pt. cli strctiiggitj, slogato,
pcsantc.
227
b.
stmmeche
r11.
stomaco. 56 79 97 189
stmmeche destenguate
loc. per stomaco intossicaio. 226
strafuche
m. cibo abbondantc consumato in.
gordamente. Dcv. da strafecuit,
str-affogarc. 101
strazzagatte
smilace, stracciagatti per
spine. Sc. Smilax aspera. 183
stregemende
m. astringenti intestinali.
228
Iussa_
259
259 strettegghiatre
f. strappo muscolare, distorsione,
lussazione, stortigliatura r. Causa
226
f.
an-
graggie,
grazic; gruggie, ciend-a vesser, gra-
Ie
de la des.segr3gie, dell'irrcidente,
cra spesso rta sceuatre, una scivolata. Si curava cor.r impiastri di
bianco d'uovo e cenerc, e, soprattutto, con l'intervento di vecchie
praticone, delle cosiddette aggittslaissere, addrizzaissere, chengcisse, conciaossa, medicone che tramandavano i segreti ci generazionc
141
261 sveldatre
f. spostarsi delle ossa in una articolazionc per un colpo a vuoto,
per una caduta, ru scialautbe, uno
scivolone. Strappo muscolare, slo-
scuecchj e,
conciavano
m.
n
-;
sv el clat r e.
sucamnne
tiralatte, poppatoio, biberone,
succhia mammelle
".
84
srchje
m. alito, rcspiro. 153
260 srchje fetnde
m. alito sgradevolc per carie di
dcnti, infiammaziot.tc della mucosa
gengivalc c, soprattutto, pcr turbe
intcstinali. Cacosmia. Per guarire,
specic nci casi in cui l'alitosi si
manifcstava in forma continua, usavano bcrc qualchc ta7.r-a, il n'rattino c durantc la giornata, di dccotto di foglie cli t,asertecrte, ba'
silico, unitc a duc riccttacoli c
peduncoli di rosc rosse. A darc ut-t
risultato positivo cra l'azione clcodorante clclla clorofilla, tuttora racconrarrclata dalla nrcdicina ulficialc
per Lln lalc inconvcnicntc. Di qucsti svcntnrati solcvano rJftc: tuata
u colrc ttgurpe, hanno il colera
in corpo. Pcr guarirc dalle n.racchic
azzurrognole
prcsentavano
sa spcsso di tale
inconveniente,
di essc /e
i crcscioni lessi c
caldi; oppurc di lavarc la bocca
cercavano cli tencre su
cerrtescaz.zialle,
di radici di
cetrtetlecle, cavolo
142
ba-
na, che con le suc pratiche segrctc, consistcnti in csorcismi, preghicrc, massaggi con aceto seguiti da scgni di croce, riusciva a
rimcttcrc a posto l'osso ed a far
calmare il dolore
strctteggltjalitrc, rttescucchje.-2
svessate
pt. di
ralc, spossato,
taddute
agg. robusto, pieno di vigore, tarchiato. Cfr. tallo, vigore, c sp. tal.
luclo, u cresciuto ,, 274
f.
tagghjaverme
taglia vermi
taggltjavicrrtte.
283
-;,
t'utntene
262 tgghje
rn. taglio, ferita. Al taglio davano
molta importanza sia sc fosse supcrficiale, sia se in profonclit. prima prcoccupazione era di farc uscire, succhiando, molto sangue perch l'oggetto chc l'aveva proclotto
poteva cssere cwvclcuale, infetto,
infettiv<-r. Dopo cercavano di disin.
fettare con il pctrolio, semprc a
portata cli mano pcr gli usi domcstici, con accto o vino, ch'erano
ritcnuti anchc dcgli astringenti. Appcna ccssava l'uscita dcl sangue,
Iasciavano con tcla cli c_rtonc usata, rnorbida e da bucato. Nc_eli
ultin.ri tcmpi, c spccic ir.r citt,
applicavano, sopra il taglio, lr .spnralracclrc, lo sparadrappo, il cc_
rotlo.
gna, Lrsavano
pasl
campit-
rcggltlr), pestarc
sc.t,rte, soncino,
a-
pcscatore
di
yarclrcccldc, barchet-
e lcganclo alla buor.ra con fili cli fili della stcssa, la lc_sava sul taglio,
erba o con t<lglia cli canna no- ottcncdo un ptollto ristagno clcl
strana, soprattutto pe ll aggrurtti sangue. La ferita, in tal modo,
si
sirbbete u ssctrtl4lte, per farc rap- rimarginava dcfinitivamentc.
In
caprendere al piir presto il sanguc. si f'requenti cli tagli
a un tallonc
Ricntrarrdo alla trre, casolarc, la- o pianta de I piedc, (la maggior.
vavano la lcrita con vino, o acqua
parte dei ragazzi c dcgli opcrai
e aceto, c Ia fasciavano con una andavano scalzi, d'cstate) causati
benda, ponendo prima, sopra la ela rnt cule de bettigtie, cla
Lul
ferita, una foglia di malva oncle fondo di bottiglia, c prol,oncli tanfar essiccare bene l'escara ed evi- to da vedcre uscire abbonclantctare che si attaccasse alla fascia- mente il sangue, con una vcl..l
c
tura. Se si trattava di tagli pro_ propria emorragia, il malcapitat<r
fondi alla testa o a la lgge, alla chicdcva aiuto a qualche
vccchio
tempia, molto pericolosi, usavan<t pcscatore males, pratic<t cli nragia,
t43
tapenre
58
taratffe
m. uovo di mare, tartufo di
re
,.
ma290
tededdche
,.
155
1r:chismo. 188
sccorldo
il
ca'
283
sstutglrc iitd'
t- nraliglro. Pritla
pt'coccu-
Bcn clivers<-r dovcva csscre il risult.rto, llrtLlralnretltc, nei casi di tunrel'azione infian-rmatoria e in quel'
li
tendure de candrrie
208
irnpotenza
tegnse
agg. tignoso.
268
temerate de Dd
loc. ad indicarc chi temeva Dio,
chi aveva una gran fede e cercava
da
tura di cantaride
(F.U.)'
264 tengne
m. infiammazione crouica dellc
glandule linfatiche, causata, il pi
i11) SS. Cosma e Damiaoo, gcrnelli' arabi di origine' c<ucati in Siria' marririzzati e dccapitati
perci
in Cilicia al rempo di Diocleziano. Esercitarono l'arte della medicina per beneficenza, derti
noi
<,aoargiri (senza argento, senza compenso), e SS. Medici Patroni soprattutto dei medici Da
baresi. oel
venerati in Bironro, ovc numerosi si rc.cano n pellegrinaggio (una volta a piedi) i devoti
Mitano, 1906,
mese di orobre. cfr. <,Sroria Sociale r]ella Chiesa, Mons. Llmberto Benigni, Vallardi,
pag. 275. E Encitlopctlia Ecclesiastica, diretta da Mons Bernarcggi' Vallardi' Milano' 194'i
144
sistcndo alla cicatrizzazione, residuando talvolta una fistola. Quanclo notavano un miglioramento, ricorrcvano a lavaggi d'infuso di
tuggre, orobanche, che ottenevano
vcrsando dell'acqua bollente sull'apparato squamoso pcstato, c poi fil-
trato. Grazie ai lavaggi, e mantenendo sopra l'ascesso un panno imbevuto di detto infuso
per tulta la nottc, anchc in virtir
dclle doti astringenti di qnella pianta parassita, la ferita si chiudcva
ma, molto lcntamcnlc.
265 tennsseme
m. manifestazione morbosa,
spesso accompagna
che
segue affe-
-;,
f.
utale
du
tturclte.
terrzzue
43
267 terzne
f. febbre malarica. Cos definivano
sia la frve lass-e pgghje, terzana,
che si manifestava a giorni alterni,
sia la quartana che dava la febbrc
ir-rtermittente. Prima che il governo
diffondesse l'uso del chinino di sta-
145
po di
castagne
".
251
tembe de Penneche
loc. usata dai commercianti,
Per
180
268 tigne
f. malattia contagiosa dovuta, come
\a zlle <-, a miceti, Parassiti
vegctali. Tigna tonsurante o decal-
poich
115) <,I contadini ripugnano a farsi curare le febbri intermitteoti col solfato di chinina,
di
ritengono che,<lopo lc febbri guarite, la merlela rimane in corpo, generando ostruzioni di fegato o
milza. cfr. op. cit. a nota 2.
i 16) Anchc in Nini, op. cir. a nora 21.
146
e pcr il loro
comportamento pcr-
maloso, giustificatissimo,
spcsso subivano
lo
perch
scherno, veni-
"
", perchc calvo, e che, sccrndo la leggenda, le aveva magtritse
ledcttc"'.
269 tipe
m. tifo. Una volta malattia diffusa
e mortalc causata dall'uso di acqua inquinata, di vcrdure crudc
concimate cu clterrtrttitle, col cessino, di frutta di mare non dcpurata. Si manifestava c<.rn febbre alta,
sonnolenza, dolori di testa tanto
da sentirsela, come dicevano, spacc. Intervenivano applicando le
saugttitte, sanguisughe, dietro le orccchie, panni imbevuti di acqua
c aceto sulla fronte, fette di limonc o limoni pestati sulle tempie, e
somministrando dccotti di malva.
117
figli,
pag. 81.
Baresi'>
iclioti,
ttte
rn. tetto, fig. sornnrit dcl
capo.
147
del.
271 tive
m. tifo
-S
apo-
->
tipe.
tocriste
m. cuteroclisma.
149
toss-assutte
f. tosse sccca.107
272 tosse chemeleSSte
f. tossc canina, ipcrtossc, tosse convulsiva. Colpiva i bambini, che
tossivano cavernosamcnte e senza
intervalli. Buon rimcclio per calmarc la tosse, cra un infuso di
loglie e spighe fioritc di yasglie,
basilico, opput'c, una clecozionc di
foglie e radici di grottarole, l^tttrga vclcnosa. Si somnrinisl.ravano
ticpidi, lre latz"e al giorno, aulnentando la dose Ia scra per calmare
e cclnciliare il sonno. La guarigione
si aveva in uno o duc mcsi. Pratica diffusa cra cli portarc i bambini sotto la tcttoia della stazione fcrroviaria a respirarc il fumo
clellc locomotive o, di buon mattirto, clte l'acquaggltje, con la rugiada, in picna campagna, ove accendevano tre sarcertdde, fascine di
ulivo, e lasciavano respirare il fumo a picni polnoni.
trsscene
f. antrace, carbonchio
-;
ppe.
trggamme
m. bastone. In senso fig. si diccva
a chi camminava zoppicando per
gonorrea, sifilide. 127
tregnute
agg. grassoccio.
18
274 tremuizze
m. disturbo dcl sistema nervoso,
che spcsso ir-rsorge ir-r et avanzata,
carattcrizzato da tremore continuo,
specie delle mani, della mandibola,
delle labbra, e che determina difficolt nel prendere oggetti, nell'escguirc clei movimenti, nel parlarc.
Tremolo dovuto ad alterazioni
spcsso di natura arteriosclerotica
di cletcrmir-rati centri nervosi. Parckinsonismo artcriosclerotico. Altre
voltc trattavasi di vcro e proprio
esito cli affezioni di natura enceIalitica. Morbo di Parkinson. Per
qucsto malanno la sola cura che
conosccvano era quclla di lenerc
lc mani imrnersc, per 10/15 minuti,
jittd-a ll'acqure de spuude com-a
ll'acqtrc du sole, ncl vinello infortito e ticpiclo come acqlla tcnuta
al sole. Era un maniluvio che rinforza'r,a i nervi, dicevano. Come
calmarrti clavano qualchc tazz,a di
czrrnomilla durante la giornata ed
un infuso di lattuga romana, pri
ma di andare a letto. D'inverno,
qttalrdo il frcddo faceva rincrudire
il male e si sentivano ccltj svessa1e, pir) spossati, cercavano di 1enerc lc mani al caldo vicino a
urro scaldino, calzando le ntienSeuuandc i guanti di lana a mezze
dila, mezzi guanti, o infilandole in
calze di lana vergine. In questa
stagione solevano bvere, bere, un
trevne
m. Iuogo dove si raccoglicvano ac_
que torbide, putride cd immondi
t-ie d'ogni gcnere. pozzo cl,acqua
sorgiva in disuso,,..
-;> t'attLtre.
275 trevgghje
rn. tlibolazionc, paLlra, turbamento,
c1i
sckartde.
triacle
antichissinlo Ia cui
Iorrrr"rla, incisa
in
pcl'
-2
trurttri17.e.
277 turcecudde
r-r-r. ncvralgia e spasmo muscozrrc
del collo, che ne impecliscc i mo.
vimcnti. Torcicollo. Il popolo, oltre
ad esser convir-rto che si trattava
lltl) Nc'l CDB'
casi piir ribclli, con clolori insistenti, ricorrevauo alla mcclicona che,
come pcr Ie storte ai piecli, provo-
la
gr-rarigionc.
278 ture
f'. ttrrr-rel'azione dclle gl.rianclole ton_
sillari, corr soffcrenzc dclle ghianclolc irT latichc sottolinguali, .sotto_
manclibolari, lalerali al collo. Ton_
sillitc cor-r adcr-ropatia Iaterocervicale e sottomar-rdibolare. . Tuli . Appena si marrifeslava il g<-rnfiorc
e
la I'ebbre, a v<-rlte altissima, tt
rtzerrggltje ngatlne, Ia disfaga, la
clifl'icolt a cleglutire, provveclcl,ztrlo a tcuerc ben calcla la parte,
avvolgcndo intorno al collo ,, pur_
llo, o Llna calza di ana, con clen[ro ccllcrc calda; massaggiando con
y'
vol
66 Nitti annota: in <lualchc Iocalit dclla provincia rraono questo oomc alcune cavcrne chc si.26,
rrovano nellu rvarc i pu)rir. Talvolc:r voragine.
cfr. Giovanni Colella, Rcsidui Lioguistici estranei al lrrino nci
dialctri <li puglia,>, Annuario scolasrico l92.,_1g25,
:
R. Ginnasio Liceo Cirillo, Arti Graf iche
Cressari, Ilari, 1929.
119) Albcrico, Bcnediccnri, Medici malati
e farmacisti, Hoepli, 1951, Vol. II, pag. 905.
148
149
sotto l'angolo
clclla mar.rclibola, mentre, il pazicntc, tencva stcso il braccio destro a
pugrlo chiuso col pollice picgatr
all'intcrno. Anchc per questa malattia ricorrcl'att<,r alla rrtttssciiu'c,
lragari, chc rccitanclo o scongiurcl
riportato alla voce clott3lle, rom'
pevzr lc tortsillc frcganclo sul polso
clel pazicntc cu sckct ttr-tt llu des'
sciiute, cotr saliva a cligiuno, -lpplrre, cscgltentl<t I'ap,ttctitt'c, Ia stro-
sotto lc
glancL'rle,
lato,
p<-ri
150
il Fornari annota: A
glie si 'guariscono' empiricarlrcntc le trnsilliti faccndo mctterc
il pazicutc con lc braccia indietr<,r
c lc mani unite sttlla sclriena: in
talc posizionc utt'altra pcrsona gli
'rira le orccchie verso l'alto, Poi
gli stliscia con lc rlita il collo c
gtlalilo?!
cla ullir-r-ro lo licorzia
piir o -mt:no poclcroEcl ancora
Bisce
c,rzioni
12'r'
nia.
206
uarerine
l. guarigionc.
192
qttastar-
varttrttrc, Ievatrici,
vir sclvatica p-tttltlolg, pcr rir.rIrcscill-c, addolcire , la partc. Erano in_suaribili ancl.re pcrch difficilmcr-rtc si facevano visitare da
un clrirrrrgo
tttcttltlrecnc'r,.
-2
17
ddesce
Lrtcro.
o d,i
uastarse
r,. ril'. cli rtrt.s/, abortire,
rr.
128
uarte
pt. di rrar', guarito.
si ,.
dece-
praliconc
uallarse
n-.
->
uddre.
279
279 uddesce-avvescite
rl. prolasso cle'll'utcro, tttcro caclu'
1o ir-r basso, utcro abbassarto' A[fczionc, malposiziorte poccl ctlrabilc, un tcmpo, c lc sole spcl'anzc
vcnivano ripostc nella cura de /c
sltrcftrnte, dci suffumigi di l"riante
sccche cli <-rrtica e d\ feltlde, pic'
colc posiclonic, s<-rttili alghe, chc
allcora oggi clicono salutari, tanto
da tar ricntrare in 5/6 giorr.ri l'utero al suo posto. Tali sr"rffumigi
vcnivatto cscguiti rimanenclo accovacciatc, complctamente coperte, stl
un cantero con cntro lc '.lctte erbe
in ebollizionc. Sollievo
trovavano
agg. nubilc,
tclo infantile.
279
uddre mbande
-2
uffe
m. tcsta del femore chc si articola con l'igltjira, anca, bacir.ro. Voce palco-italica un[u, oppure long.
huf'. 15
I 2 I ) Informatrice
98
vambacre
201
280 vamb-a
I. fiarrrrc
lla facce
erl rriso
-2
vammre
L ostctrica, lev:ttricc,
254
cctldctcitte.
r-'laullmaua .
279
vammasce
I. ovatla,
ban-rbagia.
139
varle
vacantc
f. fuscclli di piarrtc
uddre
r-t't.
uve de le serpe
f.
267
varvcchie
ha barba. Tasso
n-r. che
barbass_r.
254
varve
l. barba.181
varve de cozze pnne
L bisso cli nacchcrc, cli pir-rr-ra rrobilis, n barba cli cozza pcnna .
22
t8r
varvere
m. barbierc. Figr-rra inrportante
[ir-ro
mondialu'.
lassare,
15t
vasciamne
di plcbe, scrve.
Bassa nra-
268
vasenecole, vasenecne,
vasglie
m. basilico, " basilicone,. Sc. Ocimum Basilicum. Pianta arrmatica
coltivata cla tuttc Ic famiglic per
lo svariato uso che si fa clcllc [oglic. L'infuso di spighc secche c di
foglic lo Llsavano contro la tosse,
le vcrtigini, l'ittcrizia, lo scorbuto.
E' clctta anchc crba di Sar-r Bcrnarclo pcr esscre la salvczza clcgli
stancl.ti e dci dcpressi. Ecco perch
chi scrl Iriva cli perrrtcch e, ipocondria portava spcsso tra le labbra
una loglia. 35 156 180 260
f.
l.
272
vecchiame
vccchiaia.
227
vedgne
organo clclla vista, r,ista.
65
veddiche
m. onrbelico, bcllico. 50
152
->
verdelline
228
205
vrme
m. s. e pl. vierttte, verrnc solitario,
116
verntte de chelore
agg. ittcrobruno, <( brunetto cli colorc . Veniva cos chiamato l'amnralatc1 di itterizia, con colorito giallo bruno clclla ,pclle , dclle sclerc,
vnde
cavit addominalc, ventrc, pancia. I 50 151
vendrecdde
f. polpastrcllo dcl pollice, per similittrdinc piccolo ventre ". 122 16l
venense
agg. velenose. 177
f.
rrctldse.
113
vemetne
m. r,omitivo.
123
verrasce
Borrag<-l
l.
vessche
vcscica, flittcnc, bolla,
ca
".
vSci-
218
282 vetrne
[. malattia csantcmatica, chc spcsso veniva confusa con la rrsolia
epidemica. Scarlattina. Pertar.rto, la
voce indicava sia l'una che I'altra.
Era inevitabile e si
manifestava
do a bcre acqua c vino c lenenclo i lanciulli calduate, bcn al caldo, car-rtclati in camerc chiuse scnza correnti d'aria, sotto coltri imb.lttitc, clt scutc, con copertura, cli
raso rosso o grallato, colori crc,
cliccvano, agevolavano I'uscita di
tutto il malcssere cd evitavano l,in-
119
via.nve
dcl
v<.rlto,
dilata_
153
sa. Dopo questi preliminari recilava queslo scotrgiuro, con manierc di pier-ra convinzionc, continuanclo ad eseguire scgni di crocc, come
taglio simbolico dei vcnni:
lertetlia sarule
Giorgie.
rttatredia
sartde
tttecredia sartde
scevedia sutde
ll'cuutecste.
la
cap-o
lserpnde
(A qucsto
It,nde.
dentrtrteca viale,
tire le vernte da
segnalata
SaCa:
vrenttcda satttle"".
A la
U triste mttrite,
lct bborru rttegghirc
la cape du lttz.ze
a Ccriste la dtte.
I.tt cape du lttzz.e scn1a tenlone
a cusse figgltje lmtgc pttssit
lcusse delore.
Saucle Giorgie rrt,
tla Ronte ntetiste,
122) Anche in <,Medicina Popolare Siciliana,, Giuscppc Pitr, Brrbera. 19.i9.plg. 61.
123) A Putignano si rivolgcvano a Sanr'lllia, e lr libcrazione dai verrni avvcniva come riporto
dal['op. cit. a nota 2: <,Sc alcuno patisse dolori lisccrali, chc presto si attribuiscono ai vcrnrini,
(calnare).
tost<r si chiamano coloro, siano mirschi o femnrine. pratici pcr'.trtrte
Costoro, che ritengono che i lombrichi si fosscro attarcari allo intcrno dcll tlnbclico, lo srringono
tra il dito pollice, indice c medio, e lo rirano a loro trc volte, dicendo rnentalmcntc c clivotamente,
tre Crcdi a Ges, ripercndo anche mentalmeore per rre voltc: Signore, scaccia a <lucsrc malebcstie.
Si ritiene idoneo per tali opcrazioni un settimo figlio maschio.
Il.luncd santo, il martedi
Queste sono le parolc pcr calmare i vermini del corpo umatro:
santo, il mcrcoled sanm, il gioved santo, il vcncrd santo, il sabato- santo, il giorno della Pasqua
il verme a rerra casca. Di giovcd viene I'ascensione, di giovcd vieoe il Corpo di Cristo; fa passare
i vermi a cosrui (o cosrci) che nt>n pu resisrere: Sanr'Elia, sant Elia pcr marc andr, c passr) Domincddio e disse: Che fai sant'Elia? Ir{i duole il vcntre. ll polipo non tiene fiele, il colombo oon
Dopo questo si dicono tre ave, un pater, un
non ha polmone, fanno passare li verrni e i dolori.
altro ave ed un gloria, il tutto mentalmente, e da bel priocipio si avr la cura di porre sullo stomaco
del paziente il dito pollice della rnano destra, facendo continuamente segni di crocc sino al gloria.
Perch questa operazione riuscisse abbisognerebbe che fosse imparata dall'operatore nel giorno di capodanno. o in quello di Pasqua'.
154
125
lo scor-tgiuro, toglievano dalla scopa di saggir.ra, della casa clel malatino, ch-re fuscelli uguali, e forn'avano una croce greca. Da qnesta
nra
la crocc
dalla
rnaggi<.rr
parte
2 -)
155
chc
102
284
Ia
o di
mangiare
in
vcche
f. bocca. 105 204
156
bianco.
vcche du stmmeche
da nausca, clisturbi
gastrici o dispeptici. 28
vcche mappose
f. bocca patir.rosa. 105
285 vdde
f. enfiagionc prodotta ncgli strati
supcrficiali dclla cutc pcr scotta.
tura, morsicatura d'insctto, ccc. Papula, bolla, flittene
-> ,tlezzecultrc, scaldalrc.
286 vdde de scarpe
f. bolla da scarpe
ttlczz.ccualre.
->
-;,
288 vpe
f. infiammazione della pcllc,
che
do un insoppoltabile prud<.'c. Eruzione cutanca, pustolc, ponfi. Dovuta a puntln"e di zturrbrc, z.an-
vorsecdde
f.
ragazzi.
So.
104
vosGe
voce.
289
capponato.
lo sciroppo
dolcc.
spen7ate
che
m. bollore. 94 2ll
291 vgghje de sanghe
m. " bollore di sangue
-;,
de sanghe.
frrie
zagardde
f. nastri, fettucce,
zagarelle
ac-
157
da
zappgne
zeflde
f. sifilide'"
127
292 zlle
f. malattia del cuoio capelluto per
parassiti vegetali. Tigna Iavosa.
I!.4olto diffusa, un tempo, come la
rogna e, come questa, contagiosissima. Ora del tutto scomparsi
grazie alle pi facili cure igieniche,
rimasto il proverbio: o zellse
tlotrge levanne la cppue da ngape,
al tignoso non gli togliere il berrctto dal capo, col significato che
al borioso, all'ipocrita, allo sciocco ambizioso bene non dcnudare
i suoi difetti, non toccare un argomento che possa urtarne la suscettibilit. Ed il modo di dire,
con lo stesso significato: tutte le
scigghere am-a f fore c-a lev la
calda. Questa aderiva tenacemente e, dopo uno o due giorni, veniva tolta a strappi, portando con
s parassiti, croste ed anche lembi di pelle. Altra cura era quella
di andare ogni mattina a strofinarsi con acqua di mare, adoperando z.r bresckne, la brusca da
cavallo, fino a sanguinare. Differiva dalla tigne, tigna tonsurante
perch si presentava con croste color giallo zolfo, dette sctuli, sotto
le quali si formava la ntalrrie,
il pus, e delle piccole cavit dette
cellc.
Lici"'.
127
293 zenefgne
m.
zppe
zoppo.
225
zetlle
zellse
agg. tignoso.
292
zenechste
agg. afl'etto da
mondiale,
127) In Residui linguistici estranei al latiqo nei dialeni di Puglia , Giovanni Colella, Annuario scolastico 'l-927-1928, R. Ginnasio Liceo Cirillo, Arti Grafiche Cressati, Bari, 1929.
128) Malania che dilag a tipo pestilenziale con la scoperta del Nuovo Mondo, porrata dall'equipaggio di Cristoforo Colombo. In ltalia il nuovo morbo fu diffuso alla fine '400 dalle rruppe di
Carlo VIII., cos da noi esso fu detto mal fraozese e, dai francesi, mal napoletaoo, Prese rl
nome da Syphitius, figlio di Niobe, che figura nel poemetto di Gerolamo Fracastoro, poeta e medico,
dal titolo Syphilius seu morbo gatlico, Padova, 1530.
Gli infenati venivano respinti dai famigliari e dagli ospedali. Io loro soccorso aod la piet di Santa
caterina da Genova, nata rieschi, maritata Adorno, che con l'aiuto del notaio geoovese veroazza,
ed altri, fond gli ospedali che furono detti degli Incurabili, perch tali erano ritenuti quegli
ammalati. cfr. Adalberto Pazzini, Piccola storia della Medicioa, Ed. ERI, 1962, e G.D.E. ,
UTET, 1961.
158
di tre o 4 giorni fatta ch' un poco dura, poi si mette in un piatto una reta di canne,
e sopra questa reta a pezzi la
ricotta, questa si mette nel forno
Prendi ricotta
Venezia,
Androla, 1855.
159
INDICE
METODICO
ITALIANO BARESE
delle voci citate nel testo
I'del
Corpo Umano
addome
vnde
alito
ttiate
248
260
srchje
118
t7t
alluce
desscetne
anca
ighire
ano
cule
spenale
193
nqture
224
sse de ?Anneme
chicatore
ngavine
scidde
tededdiche
ascella
bacino
barba
ighiire
tarve
bocca
vocche
braccio
bulbi dell'occhio
vrazze
15
265
155
155
ls5
208
105 2M
110 155 259 261
capelli
capidde
cardias
2t9
15
czzue du ucchie
lrutte du ucchie
caPo
28
24
bulbo oculare
capezzolo
184
69
60
251
capetedd.e
188
236
caplcchje
84
188
cape
74
titte
163
28
161
carnl
carne
8l
cassa toracica
cavit addominale
cavit ascellare
cassce
23
cerume
cervel10
vnde
scidde
tededdiche
peddresine
celebbre
cerviedde
155
155
87
270
273
44
ciglia
cistifellea
fecatale
123
coccige
sse pezzdde
193
cocuzzolo
chegglterteze
collo
collottola
cudde
chezztte
193
colon discendenie
stendine
cheloste
255
colostro
crion
cgghje
178
110
cantrttise cle
costole
cuore
curpe
la
Madnne
t9
t9
254
stcche
107 tl6
cre
179
dente anteriore
dnde de tltlan1e
dente canino
spenarole
tlrtde scagghjne
277
221
seconde
corpo umano
58
dnde cle
232
53
45
53
53
gartgale
frche
fegato
femore
fontanella bregmatica
45
sse de l'rmente
file de la
gatlnlte
gengive
scutgirte
ghiandole inguinali
ghiandolc linfatiche del collo
252
262
emorroidi
rnerrte
nterrgghj e
stemacle
sse de l'nnertte
136
137
203
26t
45
53
lcpidde du cttdde
nedre tlu cttdde
lepidde cle le yrazze
110
grnrtere
103
ginocchio
scenrcclt je
43
glandole amigdale
globi degli occhi
tlortglle
54
cggue de l'cchje
cttttnarile
ctbbete
60
gola
gomito
ll0
ll0
194
gnvete
90
90
139
gote
petniedcle
goz7,o
1'OZZe
rutctsckaredde
290
290
g'osso intcstino
guancia
sl crtclirte
255
yisscere
trdranrc
disscete
105
24
intcstini
dsscetre
10
33 96
ceggiariedde de le ngergghje
45
ditcr
28
lngue
stutg
rrgcrttggltje
dita
163
forcella
inguinc
39
15
f ercclde
182
spenarole
regeri
54
123
sse grsse
53
digcrirc
256
cldeche
53
denti occhiali
46
45
cliertde
csofago
facce
fauci
45
t1tlat17e
denti
epigastrio
escrementi umani
faccia
97
83
gctrSe
45
53
224
30
t47
284
156
255
26s
254
intestino crasso
intestino tenue
istmo delle fauci
frche
54
254
labbra
t1'tusse
254
237
13s
lingua
lrtgue
287
28
prevednge
116
carutarile
194
ncl
rcutta rtguacchj
at e
rrclrama longhe
149
255
154
l3
162
1,63
lobi ghiandolari
piette
piede
pte
piedi
pisciarello
piete
172
scudde
204
19
lombi
mammelle
mnne
mano
mane
cingh-ssere
meato uditivo
buche de
meconio
membro virile
midollo
malandre
creapbbele
meddde
milza
mlgue
48
narici
nasche
32
naso
nase
nervi
nerve
nocche
chjcature de
t93
nuca
nosce du cudde
nosce du cudde
regione
regione
regione
regione
193
reni (i)
nuca spinale
spenale
193
occhio
ombelico
orecchie
cchje
veddiche
rcchje
mascute
47
84
orina
OSSA
ssere
canndde
chezz.tte
palato
palatne
38
251
77
le
cingh-ssere
62
13
237
seconde
dsscete grsse
pedecuale
polmone
paracofe
vendrecdde
pulge
polso
pudenda
epigastrica
pcche
chjcatore
renale
reni (le)
50
113
45
t8l
respirare
respiro
224
nase
47
49
rine
regnne
42
42
183
202
207
207
rine
refiat
2t4
ffiate
248
.49
153
retto
rotula
stendine
255
retdde
terrzzue
43
43
sacco amniotico
seconde
t9
safene
capevne
79
scapole
scdde
139
93
schiena
sckne
yorsecdde
L42
104
seconde
pennde
112
198
188
81
224
2L9
luntme
lumme
L93
tt6
peddcchje
carne
28
scketre
239
145
du stmmeche
sanghe
43
peccine
27
sangue
135
58
764 174
122 t6t
saliva
15
du
161
161
srchje
183
1t6 203
118
259
239
flessoria
lombare
t20
65
186
restcce
69
237
retdde
pttene
placenta
73
parpddre
pile
216
184
pollice
))1
277
patella
pecten pubis
peli
l&
87
35 74
palpebre
pettine pubico
252
la rcchje
ighjre
osso occipite
188
13
pttene
osso nasale
pelle
181
vedagne
acchjtte
pessciatre
84
28
petto
nute
lumme
239
53
78
236
278
94
262
19
scapeT.late
98
siddere
98
senge
2.)
sse teneredde
135
165
srgma
stendine
sistema ner\roso
nerpatte
stinco
stomaco
sutrra coronale
tempie
testa
testa del femore
canndde
testicoli
utero
stmmeche
255
l0
31
56
97
189
44
763
serecdde
lgge
226
238
eape
262
44
uffe
15
chegghii,me
60
60
chigghje
condrapise
59
4t
cgghere tunne
4l
cheggucchje
41
donTlle
ngdde
54
158
cannarile du srchje
153
yisscere
pennnde
102
54
178
gne
118
maddrecne
tL7
ddesce
279
uddre
279
capevne
ventre
viscere
scroto
vnde
zigomi
pemedde
vsscere
porsecdde
acne polimorfa
acne punctata
acne rosacea
101
mbreveddne
sfoche de getend
mbreveddne
t29
t29 241
sfoche de gevend.t
241
pte du sole
semende de ggrasse
ffuche de Sand'Andonie
mbreyvedne
L9
50
gcce
129
185
185
235
78
129
sfoche de gevendt
241
rizze
208
adenite inguinale
tengne
264
adenoidi
pulp-o nase
carne cressciute
192
192
adenopatia all'inguine
tengne
264
adenopatia ascellare
adenopatia luetica
adenopatia tubercolare
Iinfoghiandolare
ngavine
155
bebbne
151
adenite ascellare
101
104
83
affanno
lepidd-o cudde
110
salmizze
214
248
sobbrafliate
agalattia
agitazione
agitazione di sangue
110
lepidd-o vrazze
scarszze
trevgghje
de llatte
modesanghe
221
275
142
166
t67
alopecia
alitosi
spel
capidde sperte
251
251
s,rchie fetnde
260
colre ngurpe
260
scressciatine
233
ambliopia
anemia idiopatica
anemia sintomatica
angioma cavernoso
angioma semplice
ruim
t4l
t'ttint
gheli
ghel
141
fiche ngape
angoscia
bolla al tallone
bollore di sangue
r,dde de scarpe
286
vtgghje de sanghe
ftrrie de sanghe
borse agli occhi
brivido di freddo
brivido febbrile
bronchite
98
94
291
94
tt9
iredduiizze
spanncchje
brenghne
250
strertgiute de pette
2s8
265
81
98
bruciore
brescectLre
80
bubbone
bebbtte
passacore
166
bulima
lpe
ansia
penrrie
tt6
179
cacosmia
ttdrasce
vpe ndrasce
152
srclrje feltde
colre rtgurpe
260
antrace
288
vpe tr.sscene
288
apoplessia fulminante
gcce
101
apostema
pestrn-a
pestm-a
apostema ai denti
artrosi della rotula
lla rcchje
lle dende
delur-a lla retdde
181
caamai
calazio
calcolosi
pt-a
caldane
caldctcrte
1.82
ASCCSSO
felntne
72
calli plantari
callo cutanco
ascesso freddo
ascesso all'inguine
ascite
frugne fridde
89
calvizie
tengrte
acqlla lla
43
264
vnde
drappesci
rtdrame rtgreduesscitte
151
ntasckttredde
cacaggltjt
290
nxodesanghe
142
bernoccolo
biascicone
pancchje
bitorzolo
blefarite
blenorragia
campsemo
atonia intestinale
10
capezzolo ingorgato
capogiro
capo-parto
carbonchio
cl t j - ar r u t rul en g i at e
rasule
260
57
198
lle
rrc
183
13
280
172
cadde
t2
spcl
25t
capidde sperte
251
pistne
189
pesre
189
capiccltje cecate
188
capetrne
capeparte
l8
t7
163
ttdrasce
vpe ndrasce
152
288
ehjaechj
100
upe tr.sscene
mn3alngue
100
carvLgne
288
288
pancchje
fersine d'cchie
t63
scalfatre
76
diende carru"te
53
catarro
catarre
23
calarro intestinale
gcce-a
cateratta
calaratte
al
LL
lle tsscere
102
scole
220
232
232
cefalea
delure de cape
44
bocca patinosa
vcche mappose
105
chiodi nevralgici
25
boccarole
srchi-o musse
237
cirrosi
cendrune ngape
acqu-(t lla ynde
ghengherr
168
epatica
169
malangtxeche
120
patLne ngape
167
fiche
ngape
patane
rnim
clorosi
colera
colica intestinale dei
colica e vomito
bambini
cardiaco
L67
141
serniende de ggrasse
tzt
185
clispnea
lrevgghie
275
254
congiuntivitecatarralesierosa
cchie pinde
cchie pessciate
convulsioni
cchie scesciate
chentbelgine
strPPue
ntte
clatwlluerrLle
chestipe
fersine
66
28
122
t44
29
74
tt6
crampo professionale
rartghe
195
scherzdde
mbodde
30
38
222
196
distorsione
disturbo
di
stomac<t
dolore fisico
dolore gravativo della testa
tennssetne
265
259
dreslubbe
f f ttclt-o stntnteche
56
dolttge
53
7t
189
pesre
189
dolore trafittivo
dolori ai lombi
dolori al ventre
dolori alla rotula
dolori artritici
dolori di denti
dolori di testa
passacore
r66
delure de lumrne
47
delure de vnde
delur-a lla retdde
delure jnd-a ll'ssere
50
45
delure de cape
44
scherzdde ngape
gruppe
223
ecchimosi
lirtpede
melgne
quarruche
193
106
ectasia linfatica
43
203
delure de diende
pelddrech-a
56
79
pisnte
cadde
cruppe
92
stret I egghjatre
du llatte
26s
265
265
durone
mbodde
11
lrussce
sansar
sattzar
128
crosta lattea
214
248
cacasanghe
32
crste de gadde
dissenteria
58
62
278
sobbraffiate
38
63
52
nSerrgghje
salntizze
235
23r
228
228
ntalati de pecchiante
disfagia
lrrie de sanghe
crsle de gadde
desscnge
185
cerebrale
condilomi acuminati
9
23
scilde
36
commozrone
cervicale
128
223
cacabbuzze
cacardde
pte du sole
crosta
scherzdde ngape
diarrea
comedoni
gallo
179
226
149
154
ntbodde du llatte
sci e sciette
colpe
143
penrrie
nrulat du 37cchere
ndranta nguacchjale
di
depressione psichica
dermatite seborroica del lattante
diabete
255
creste
t44
e
52
stendine
costipazione
122
mte
nervatur-allendat
34
colpe
cotEa
col
commozione
delirium tremens
desscn7e
254
collasso
mosse de stmmeche
80
,'tgape
tt6
deliquio
gammascine
t2
lle pete
172
t14
tt4
95
t7L
170
eczema
malesalge
125
dema dell'ugola
elmintiasi
pennnde scadute
178
yierttte
283
ematoma al capo
ematoma sottoungucalc
partcchie
163
lendcchje
109
emicrania
emorragia
emorragia
nteraggi
cerebrale
135
col pe
36
frrie de sartghe
94
tnerrte
nrcrrggltje
stentacle
enuresl
epilessia
epistassi
scherzdde
escoriazione
escrescenza carnosa
carne cressciute
94
136
254
t37
254
254
196
rasche
222
196
pulp-o
2t
nase
192
esoftalmo
cchje de chgghje
59
etilismo cronico
cchje de pemedure
male de San Denate
122
ittecine
107
44
t,rgghie de sanghe
emorroidi
escara
60
etisia
favo
fbbue
70
febbre
frve
83
febbre alta
febbre canicolare
frevne
86
frva rosse
frve du llatte
84
85
82
pelessi
122
173
ruteragg
135
febbricola
caldudde
ferita
fiamme al viso
tgchie
vantb-a
fiato
sobbraffiate
248
fibrolipoma
pulp-o nase
carne cressciute
t92
t92
fico
fistola
flato
fiche
sanglte do nase
42
135 216
erisipela
ressibbue
205
eritema pernio
eritema solare
rsstLe
209
fecre
82
ernia
jrule
4t
4t
citggltje
padde
160
grosso
terzne
267
84
262
lla
facce
ngape
280
80
chjche
31
derrutte
51
ernia crurale
cape-de-cane
l5
ctggh je
4l
ernia inguinale
ernia inguinale dei bambini
ernia ombelicale acquisita
ernia ombelicale dei bambini
*etlre
206
flemmone
felntne
104
flittene
rdde
113
flussione
fersine
74
104
flussione
fersine de nase
fersine d'cchie
77
sfoche de varve
244
graSgie de
la
Madnne
lindattre
graggie de
gragTie de
la
la
Madntte
Madnne
checrrtbr-o pt7e
erpete
rnalesalge
erpete labiale
eruzione cutanea
172
sfoche
upe
104
27
di
naso
flussione d'occhi
follicolite della barba
72
285
76
t4
forfora
foruncoletti
canegghjle
spurte
253
foruncolo
frugne
87
242
240
foruncolosi
fotofobia
frugne cecate
frugne fiTassauu
fersine d'cchje
90
125
239
239
288
88
76
173
ftiriasi
sfoch-a
lla
restcce
sfoch-o peccine
fuoco sacro
f fuche
galattoforite
pil-a lla
gallozza al tallone
gastricismo
gastrite
gastroenterite
de Sand'Andonie
239
239
188
mezzecuatre
l4t)
gaslrecne
gastrecine
rescaldamnde
188
97
97
vsscere rescaldate
204
284
rescaldamnde
204
gavoccioli venosi
157
gcloni
rssue
209
gestosi
scette
227
gastro-cnteroclite
ghiandole sottomanclibolari
raffreddate
grtutere refrdde
103
giradito
peururzze
t6l
gocciola
gonalgia
gonorrea
gcce
delor-o scenitcchje
43
ghertglterr
99
scalfatre
gozzo
gotta
graffiatura
graffio
grippe
grosso favo
scole
220
232
rnasckaredde
290
vozze
290
pedaccre
t7L
172
rascke
grbbue
196
Herpes Zoster
favne
lf ttche de Sand'Andortie
ictus
colpe
trentbon-o cervedde
idrocele
idropisia
impetigine
174
101
cgghie
acqu-a lla vnde
drappesc
petisscene
rcchia frdde
incotto
czze du ffuche
safuzze
78
ntnne
capicchje cecale
impotenza
7t
78
36
273
4t
I
55
187
uddre mbande
mbeslatre
infezione venerea
infiammazione del cuoio capellutocapegatte
37
215
39
279
t27
t6
influenza
grbbue
105
mbrunge
131
infreddatura
ingorgo mammario
fersirte
intcrtrigine
74
188
188
2t9
ndranta ngtLacchjale
149
scette
227
ipcrtosse
tosse clrcnteleSgte
272
ntasckaredde
pechendr
290
pecgne
t70
221
ossa craniche
serecdde
238
ittcrizia
iriddesce
nrule du uurche
rettggie
108
ipocondria
ilrogalattia
irregolarit
di
scaldatre
ndrarrte rtdregtmte
218
150
169
221
sinostosi delle
ternggie
t err77ie
197
105
crettrrie
199
itterobruno
lagoftalmo senile
languire
Iaringite
laringite difterica
lattime
verntte de chelore
verntte de chelore
cchje de chgghje
cchje de pemedure
123
123
123
266
123
123
59
60
ngtteussce
156
vosce cadute
vosce perdute
gruppe
289
289
mbodde du llatte
128
106
175
leucoma corneale
leucorrea
licantropia
lipoma sull'occhio
lipomi del cuoio capelluto
lipotimia
Iippitudine
panatdde
murrue
lepmmene
malangneche
fiche ngape
ngneussce
cchje pinde
lle
162
239
benefgge
miliare
fruute
80
miope
smicce
cecatiedde
smiccepoche
mbrertiddue
tremuizze
tnuzzeche de cane
156
63
delure de rine
ntbestat.tre
127
lupa
lepin-a ll'cchje
r1l
Iussazione
mescucchje
stret tegghj atre
183
salgzze
215
czze du ffuche
livuede
tt4
37
49
139
macroftalmo
malcaduco
scaldatre
cchje de chgghje
cchje de pemedure
male de San Denate
lepmmene
lpe
maddrecne
pt-a
lle rine.
59
60
122
tt2
tt6
t17
183
126
mal francese
mbestattre
127
malinconia
ntelgne
134
malinconia involutiva
melgne
t34
penrrie
179
malangneche
120
176
melgne
114
sci rddua-roddue
malengite
malangne
229
270
r24
247
130
274
145
t42
fume
93
narici otturate
nasche felgiute
nase flde
77
naso intasato
natta sull'occhio
nausea
neurosi funzionale
218
ntodesanghe
9l
245
24s
mughetto
162
malescche
meningite
morbo di Parkinson
morso di cane
moto di sangue
nefropatia
male di petto
melanoma
melanosi
menarca
morbillo
259
261
229
mestruazione
lombaggine
lue
macchia corucale
168
224
120
pt-a
sveldatre
panatdde
paust
schev
fi2
litiosi
livdo anularis
livdo reticularis
livido
rine
.menopausa
nevo materno
nevo pigmentato
nevralgie superficiali
nevrosi
nicturia
nodo al polso
nodosit cutanee
occhiaie
occhi cerchiati
occhi cisposi
occhi
occhi
occhi
occhi
divergenti
infossati
lippi
scesosi
occhi sgranati
occhi strabici
132
occhi stralunati
32
malangneche
120
tnosse de stmmeche
regnne rescaldate
debelzze de rine
gheli
L43
cddeche
202
42
98
98
remlnasce
nervatur-allendate
debelzze de rine
checmbr-o pulTe
ntbrepeddme
cch j-amrnalengiate
203
melengian-a ll'cchie
133
cchje cacate
cchje pinde
cchje tr-tr
154
42
27
129
57
58
63
69
cchje sfennecuate
cchie pinde
67
cchje scesciate
cchje scattesciate
66
cchje srantnte
cchje trte
68
69
cchje scattesciate
65
63
65
t77
occhio pollino
cchie de pssce
6t
piccole ulcerazioni
dontalgia
45
piiosi
delure de dende
delure de dende
46
pleurite
chjachtte
vsscere rescaldate
pendre
orecchioni
recchjune
200
reccusscene
20t
8l
podagra
ponde
pedaccre
le prne
de
orripilazione
or'ticaria
orzaiolo
fredduzze
artddeche
rasule
osteomielite
osteoperiostite
spitru vendose
spina vendose
2s2
oiite purulenta
181
ozena
palpitazione
6
198
252
.r "
.....:!{,
modesanghe
peinclcccio
''"
panarizze
panatdde
ntbreveddne
gcce
paralisi
.. :i285
165
cianghe
penneche
l8o
33
trentuizze
cianghe
patereccio periungueale
panarzze
Paufa
sckande
trevgghje
pedignoni
di
ea
aghetta
I,78
'i
chjache
chjachtte
carna-ngule
'10
maddrecne
,l r7
. .:'
;i:.ri.tl.
et
uddesce-avvescite
l?9
prurito
prurito generico
perdite
lll
pspudo clefantiasi
pterigio
ptialismo
punturc di attinie
puntura di trachino
gamnruscine
aggigghje
16l
231
pustole
mbreveddne
201
muzzeche de
t71
le lupc
t16
Ill0
sprrie
trt
terzne
lc7
quartana
raffreddore
ciantnturrue
rt
fersine de cape
7t
ragacll
srchje
2t?
189
ragadi anali
srchj-o uacchjtlc
2r?
189
ragadi
3l
'
ItI
It0
i ,' ,'i,:
10
It0
ntuzzeche de rtrcspa
2s5
pesre
carne cressciute
t7'l
puntura di vespe
puntura di vespe solitarie
209
stendine
acqu-a lla vnde
pisme
101
l?6
pesre
testa
peso allo stomaco
presbite
pressino
paracore
pelmor
curne
snticcelwtgasd
pisme
zei
275
rssue
i
, ,i:r
t0l
t0l
pengeture de rcclcligl4rc
pe,lgelure de sparusitljc
''2oo
'
r0t
nase
scialapp
184
186
reccusscene
pulpo
et
t0l
33
t?l
't?l
pulp-a ll'cchje
27,4,
pte dermesscite
pte ngerrute
recchilnle
polmonite
l0l
parange
parotite epidemica
:r ''j !'
<161
t7,
t90
carne cressciute
35
142
z -'.162
r" 129
vdde
ll
211
.- 31
ranula
ai
capezzoli
llc
tet
rgnele
vdde sott-a
'
lla
lttgtrc
il?
fi)
raucedine
ttosce cadute
vosce perdute
289
289
rene mobile
reni infiammati
rine
207
regnne rescaldate
reni ptosici
rine
rine
reuma
rnghe
203
reumatismo
ribrezzo
seborrea
remnlasce
spanncchje
203
sfogo
250
rinite
sfogo
fersine de
di gioventir
rinorrea
riscaldo
risipola
ciamnturrue
vsscere rescaldate
ressibbue
rugne
sfogo
di
rogna
rogna lieve
rogna minuta
rogna persistente
rogna secca
scadute
scadute
202
207
scadute
scrre
scaldatre
scirro
scottatura
scrofola
scrofolosi
ceggiaredd-a
perdite
rugna scme
rugne de le cane
rugne mascute
rugne de le cane
secca
77
32
284
mare
sifilide
205
2tt
2tt
sicosi tricofitica
sigma ostruito
2t0
singhiozzo
212
sinostosi irregolare
slogatura di spalla
213
slogatura muscolare
zenefgne
212
293
rosolia epidemica
vetrne
282
rutto
derrutte
51
soprassalto
safene
capetne
t9
soprosso
salso
amore
salge
malesalg,e
125
sangue alterato
sangue del naso
sanghe iddesce
217
bbrote russe
135
sbadiglio nervoso
alazze
sbucciatura
sbucciatura
scabbia
scalmane
al
tallone
soffocare
sofferenza morale
spallarsi
spasmo di stomaco
spina ventosa
splenalga
spurghi
rascke
196
sterile (donna)
mezzecuatre
140
stipsi
rugne
211
perdite
stipsi abituale
211
zenefgne
293
stiratura di tendini
caldacine
13
scarlattina
vetrne
scerpellino
cchie russe
scialorrea
scialapp
180
282
64
225
218
24
cudde
ll0
prazze
ll0
ngavine
155
canegghjle
14
sfoche
240
mbreveddne
129
sfoche de gettend
Z4l
gl 243
sfoche de rnare
mbestatire
127
zeflde
127
sfoche de varve
244
stendine
2Ss
segghiutte
234
serecdde
238
spaddatre
249
sveldatre
261
nec
153
penrrie
l7g
sckande
231
checmbr-o pulge
27
spaddatr.re
249
ntezzecuatr-o strluneche 116
spina vendose
252
delure de mlgue
48
sptrrie
253
schevate
224
chestip-a lle vsscere
30
ndrarne ngreduesscite 151
ndernatre
148
ndrame ngreduesscitte 151
ndrame ndregnate
150
stmmech-assaterrute 227
stntmeche destenguate 226
mescucchie
139
lepidd-o
lepidd-o
207
nase
lle ngengghie
230
stitichezza
storta muscolare
t8l
strabismo
ccltje sratnnle
ccltje trte
strappo muscolare
rttescrLcchje
139
148
striae
ndernattre
strettegghj atre
sveldatre
lvvede de la Madrute
distensae
suCamine
68
69
259
261
1ls
9t
. fruuite
svenire
ttgrtetsscc
tabe meseraica
tachicardia
tartagliare
cacagghj
terzana
terzne
tessuto
di
granulazione
tifo
156
rtdavve
t47
rnotlesanghe
142
10
267
tumoretto cutaneo
lipe
40
mucosa nasale
pttlp-o nase
cartrc cressciute
192
turbamento
trevgghje
275
ugola edematosa
ulcera molle
ulcera purulenta
pennnde scadute
178
rge
159
ulcerazione
umore erpetico
chjche
chiche
31
3l
unghia incarnata
ll8
ustione
scctltlatre
218
vacche
cz.z.e
du ffrlclte
vaiolo
tite
269
271
varicclla
ligrte
268
varici
ntescgnc
138
256
sliola sprric
gatnttte gratled(lse
257
)q)
tigna tonsurante
tigne.
268
varici vcnose
nill-a lle
264
capevrte
vcnc varicose
gatntlrc gratleddse
tisi
tonsille infiammate
tonsillite
il I ecinc
107
tutulesccltc
126
dottglle
rr3dtle
t
tdrcicollo
tosse canina
tosse convulsiva
iosse secca
tremolio
."
'
trombosi al cervello
tumefazione dell ghiandole
inguinali
tumore benigrio'
^:
r.'.,.';
158
Ltre
vtte vertecose
vcl'rLlca
vertigini
tentne benigne
temne nlalgne,
ngape
40
t6
l8
70
fntrnerru ttlestazue
73
tnascute
73
276
voglia
vomito
273
e
96
28t
virago
107
19
)1''
toss-assulte
157
277
272
ggiari
vespaio
curne
capegatle
c4petrne
96
lbbue
livvecle de la Madrute
losse cheurclqTite
tosse chentele7Tite
trtnnnte
trcmbort-o ccryicdde
gfit1n1e
96
vibici
277
ce
une vertecose
278
turcecudde
nerve du cttdde ttgreclduate
tullrore maligno
tumoretti di tcssuto grasso in testafiche
r82
54
37
sliole
zlle
tettgrte
215
salvi77.e
tigna decalvante
tigna favosa
tincone
t92
antore salge
ntal-a ll'gne
267
2t
cuertle
24
263
vomito incoercibile
vulvite
263
80
zon'<t
gheli
cessirte
ntosse de stutnteche
scette
scitte de le prne
sfoch-o peccine
sfoclt-o pttene
tfuche de Sand' Andonie
I15
98
26
143
227
227
239
239
78
183
III'
acacla
spenacasce
acetosella
alga di mare
acite
154
72
232
lgghene
lAnneche
262
262
alchechengi
pemedor-americane
183
loe
mes
nome-st
230
230
arancio amaro
artemisia
basilico
marangerizze
44
arcemse
vasenecole
vasenecne
229
35 156
180
260
vasglie
272
biancospino
spenapddesce
154
bietola
ite
bietola spontanea
ite
biondella
cariazze
bistorta
45
frAule salvagge
verrasce
8 228
eerrosce
I 228
lngue d.e yve
156 2ll
mnde de lo Madnne
229
pggre
rve de le
123
camddre
261
calamdde
181
cannd.de
31
borraggine
f.
borrana
buglossa selvatica
calaminta
calendola
camedrio
camomilla
anna nostrana
nascetigTe
255
23
123
185
puzz.e
267
r
chjapparine
289
bastenache
1 105 187
crrue
tlz
sand'anncchje
9 151
caccabbugge
211
rve de la rugne
260
centedecle
279
cemedecle vastase
8 23 123
cariazze
rve de le
capelvenere
cappero
carota gialla
carruba
castagna d'acqua
catapuzia
cavolo broccolo
cavolo cieco
penna
centaurea minore
centinodia
centogallo
centrongalli
cerfoglo
icorie veraci
scerefugghje
salvagge
lngue de vve
cepodcle de Ie
rrue du cammesande
corallina
rue cheraddine
rve de le verme
rve ngorollte
Corregiola
crespigno
dente
di leone
dulcamara
erba dorata
erba vetriola
erisimo
uforbi lattaiola
eufrasia
frfaraccio
farfaro
186
255
156
2ll
cipresso
qocomero asinino
cares\edde
105
31
' spengate
ipolle d'inverno
105
23
cecure
cinoglosso
232
232
fecaragge
finocchio bastardo
finocchio dolce
fiorrancio
fencchje salvagge
96 I57
224
39
rve de le pggre
frule salvagge
frule salvagge
gelsi rossi
fume
cel7e russe
gramigna
gramgne
r13
,,
liquir,izia
maggiorana
malvarosa
arregor1ge
lepine
majerane
malvne
marrubbio
marugge
lupini
45
93
283
semenddde
283
232
cemescaz.z.ette
rve tle la rugne'::t ^''":'
rve de la vedgne
. rye de l'cchje
ciambe de cavadde
254
260
174
,: ,, f arfargge
,,.174
farfargge
774
16
18
272
239
248
23
tzt
.32
17
49 101
marangerizze
melograno'
rrue de ste
uve de le serpe
283
29
172
78
254
193
206
203
244
33 43
44
232
1
lambascine
oleandro
,r, .,
lendre
194
232
melangolo
1l'l
45
125
grattarole
spenacarde
lattuga velenosa
morella
221
fencchje
fragaria
fragolaria
fumosterno
lavanda .
73
tgt
289
rve de
fico selvatico
49
,. :.
264
oleastro
origano
83
maierane
rigghene
32
43
orobanche
ortica maschia
nggre
parietaria
passiflora
ardggue
24
264
6
pepune
214
pi d'asino
ciambe de cavadde
farfargge
174
174
avuzze
239
feldde
279
porraccio
posidonia piccola
187
quassia
lgnecasse
151
robinia
spenacasce
154
rosa grassa
ruta
rve de le cadde
sckattarule
lumbre
rute de le verme
salvia selvatica
santoreggia
cndragalle
mnde de la Madnne
scilla
smilace
soncino
spigonardo
spongiuole
succiamele
strazzagatte
183
sertne 114 157 196 255 262
spenacard.e
I 239 248
spenzate
289
rve du diuue
42
sprchie
24
tasso barbasso
nggre
rve yaruose
rosolaccio
rovo
stramonio
t2
2
7
trifoglio
acetoso
vilucchio
vincetossico
zucca napoletana
188
farlargge
acite
229
2ll
254
254
72
crescile
cenische 72 87 157
161
du ttlerne
232
24 2
checzze
236
28 283
23 los
varvAcchie
tossilagine
227
INDICE
pag.
Dedica
Premessa
174
Nomenclatura
232
Indice metodico
255
236
tt6
'
- Corpo Umano
MalattieeMalanni
Erbe medicinali
7
13
,15
17
' 16l
167
185
I!.
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