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Regolata da fosfolambano
Contrazione: ingresso Ca2+ durante PA (10-50%), rilascio Ca2+ da reticolo sarcoplasmatico mediato da canali Ca2+ (recettori rianodina, RyR2) attivati da Ca2+ (50-90%). Rilasciamento: chiusura RyR2, pompa ATPasi RS (70%), scambiatore Na+/Ca2+ (NCX, ~28%), Ca2+-ATPasi membrana + mitocondri (2%)
La forza di contrazione del miocardio dipende dalla [Ca2+] intracellulare (derivante dal LEC e dal RS), che regola la contrattilit, cio la capacit intrinseca di sviluppare tensione in base al numero e alla velocit delle interazioni actinamiosina. Fattori che regolano la [Ca2+] modificano la contrattilit = Effetto inotropo. Effetto inotropo positivo: catecolamine (noradrenalina ed adrenalina) ingresso Ca2+ durante PA farmaci (glicosidi cardioattivi) Ca2+ espulso dalla cellula alla fine della contrazione Effetto inotropo negativo: acetilcolina (neurotrasmettitore vago) inibisce ingresso Ca2+ durante PA farmaci (Calcio antagonisti) inibiscono ingresso Ca2+ durante PA
RyR2
ADRENALINA NORADRENALINA
cAMP
GTP
P Ca2+
PK attiva
NORADRENALINA ADRENALINA
Attivazione AMPc
Fosforilazione di:
Il muscolo trasforma energia chimica in meccanica producendo lavoro esterno (spostamento), quando si accorcia (contrazione isotonica) e lavoro interno (tensione), quando rimane a lunghezza costante (contrazione isometrica) Nella contrazione finalizzata a spostare un carico (POSTCARICO) si ha: 1) fase isometrica, sviluppo tensione necessaria a vincere la forza esercitata dal carico 2) fase isotonica, accorciamento, il carico spostato
A, Riposo B, Contrazione isometrica: la contrazione stira lelemento elastico in serie sviluppo tensione senza accorciamento (il carico non viene spostato). C, Contrazione isotonica: la forza sviluppata dalla contrazione sufficiente a vincere la forza esercitata dal carico accorciamento (il carico viene sollevato).
Anche la fase di rilasciamento pu presentare due componenti: isometrica (diminuzione tensione senza variazione lunghezza) ed isotonica (con variazione lunghezza).
Nel cuore, la tensione sviluppata dalla contrazione genera Pressione allinterno delle cavit cardiache. Il P che si crea tra atri e ventricoli e tra ventricoli ed arterie (aorta e polmonare) determina passaggio di sangue atri ventricoli e ventricoli arterie.
Diastole isotonica, Pa > PV apertura valvole A-V, il ventricolo si riempie di sangue Diastole isovolumetrica, PA > PV chiusura valvole semilunari PV, senza variazioni volume
Sistole isotonica, PV > PA diastolica apertura valvole semilunari, espulsione di sangue: Gittata sistolica = 70 ml
Sistole isovolumetrica, chiusura valvole A-V, contrazione ventricolare PV, senza variazioni volume
Volume telediastolico
Volume telesistolico
Variazioni pressorie: Arteria polmonare Ventricolo destro Atrio destro Variazioni pressorie: Aorta Ventricolo sinistro Atrio sinistro
A causa del rilasciamento muscolare, PV diminuisce, quando inferiore a P aorta chiusura valvola aortica. Durante sistole isovolumetrica PV aumenta, quando supera P aorta apertura valvola aortica eiezione sangue. PV continua a salire e con lespulsione sale anche P aorta.
Nel ventricolo Ds (muscolatura a spirale) accorciamento in senso cranio-caudale, la parete anteriore libera si avvicina al setto. Nel ventricolo Sn (muscolatura circolare + spirale) si ha riduzione del diametro trasversale (normali VTD) e longitudinale (VTD minori). Laccorciamento lungo lasse longitudinale contribuisce al meccanismo del piano valvolare. Asincronia tra cuore Ds e Sn Sistole isovolumetrica ventricolo Ds segue quella del Sn e dura meno, perch il ventricolo Ds deve sviluppare minore P. Quindi, la fase di eiezione del ventricolare Ds precede quella del Sn.
Di Grassi S.
La tensione isometrica massima (T) che un muscolo pu sviluppare dipende dalla lunghezza delle fibre muscolari: Relazione tensionelunghezza.
I valori di T registrati durante la contrazione muscolare a lunghezze diverse, vengono riportati in grafico (curva tensione-lunghezza). La T effettivamente prodotta, ad una data lunghezza, la somma della T passiva (tensione sviluppata dallo stiramento del muscolo, PRECARICO) e della T attiva, tensione sviluppata durante la contrazione isometrica. Lmax, la lunghezza alla quale il muscolo sviluppa la massima T attiva.
La forza prodotta dalla contrazione muscolare dipende dalla lunghezza del sarcomero, cio dallentit di sovrapposizione tra filamenti di miosina e di actina, che determina il numero di ponti trasversi (cross bridges) che si possono effettivamente formare.
Le fibre muscolari cardiache stirate sviluppano maggiore T passiva rispetto a quelle scheletriche, cio si comportano come una struttura pi rigida. Questo pone un limite al grado di T cui pu essere sottoposto il miocardio, ed un fattore di sicurezza che impedisce la superdistensione.
Alla lunghezza fisiologica del sarcomero, 1.8-2.3 m, a parit di sovrapposizione tra i miofilamenti, la relazione T-L pi ripida nel muscolo cardiaco, rispetto allo scheletrico. Nel muscolo cardiaco la maggiore attivazione dellapparato contrattile dipende, non solo dalla sovrapposizione dei miofilamenti, ma anche dallaumento, con lallungamento, della sensibilit della troponina al Ca2+. Cos, a parit di Ca2+, aumenta il numero dei ponti actina-miosina.
La relazione T-L, oltre ad indicare la T isometrica massima, sviluppata dal muscolo a diverse lunghezze, stabilisce anche lentit dellaccorciamento massimo, per ogni dato carico. A: Contrazione isotonica con precarico 1g (lunghezza L1) e postcarico 0. Il muscolo entra subito in contrazione isotonica, (accorciamento senza variazione di T). Laccorciamento termina quando viene raggiunta la lunghezza (L3) alla quale la massima T isometrica 1g. B: Contrazione isotonica con precarico 1g (lunghezza L1) + postcarico 2g, carico totale 3g. Il muscolo si accorcia solo dopo aver sviluppato la T di 3g. Laccorciamento termina quando si raggiunge la lunghezza (L4) alla quale la massima T isometrica 3g.
Aumento della contrattilit, provocato da sostanze come la noradrenalina. A parit di lunghezza iniziale, aumenta la T isometrica massima, che il muscolo pu sviluppare.
Aumento della contrattilit, aumenta anche lentit di accorciamento della fibra muscolare.
Nel cuore la relazione T-L diventa una relazione P-V La lunghezza delle fibre muscolari ventricolari determinata dal volume telediastolico, e le T passiva ed attiva, alle diverse lunghezze, determinano il valore di pressione che si sviluppa, allinterno dei ventricoli, durante la diastole e la sistole isometrica.
Volume ventricolare diastolico (ml)
Il volume telediastolico determina la T passiva delle fibre miocardiche = PRECARICO. Esiste un valore ottimale di precarico, a partire dal quale il muscolo cardiaco in grado di sviluppare il valore pi elevato di forza contrattile. La contrazione cardiaca si sviluppa in condizioni isometriche (isovolumetriche) finch non viene raggiunta la T (Pressione) sufficiente a vincere il carico applicato al cuore = POSTCARICO, rappresentato dalla pressione arteriosa diastolica. Una volta raggiunta questa T, la contrazione diventa isotonica ed associata ad espulsione del sangue dal ventricolo. Relazione P-V in condizioni di isometria nel cuore isolato, fu dimostrata da Otto Frank nel 1884 e successivamente enunciata da Starling nel 1918 Legge di Frank-Starling o Legge del cuore: La forza di contrazione sviluppata dalle fibre cardiache durante la sistole, e quindi la quantit di sangue espulsa dal ventricolo, dipendono dalla lunghezza iniziale delle fibre, cio dal volume telediastolico. Il volume telediastolico, che dipende dal ritorno venoso, determina cos la gittata sistolica.
totale
Pressione
Il maggior riempimento del ventricolo, durante la diastole (maggiore VTD), determina maggiore sviluppo di tensione durante la sistole (maggiore Pressione sistolica)
Tensione
Gittata sistolica
V. aortica chiusa
Eiezione
V. aortica aperta
Contrazione isovolumetrica
V. mitrale aperta
Diastole ventricolare
V. mitrale chiusa
VTD
A - B, Riempimento ventricolare (passivo + contrazione atriale) B - C, Sistole isovolumetrica C - D, Sistole isotonica, espulsione del sangue in aorta (gittata sistolica) D - A, Rilasciamento isovolumetrico
Il ciclo cardiaco normale si costruisce nella parte bassa della curva P-V
III: sistole isotonica, periodo di eiezione IV: diastole isovolumetrica II: sistole isovolumetrica
Nel cuore isolato, massima P diastolica = 30 mmHg (lunghezza sarcomero 2.6 m) Nel cuore in situ, massima P diastolica = 12 mmHg (lunghezza sarcomero 2.2 m) Questa differenza dovuta al pericardio, che a volumi di circa 250 ml, diventa rigido ed impedisce lulteriore distensione delle fibre cardiache
Gittata sistolica
80
1
VTD = precarico
60 VTS
GS 2 > GS 1 P1 = P2
Volume ventricolare, ml
Di Grassi S.
60 VTS
GS 2 < GS 1 P2 > P1
Volume ventricolare, ml
Di. Grassi S.
2
Aumento Gittata sistolica
80
GS 2 > GS 1
60 VTS 130 150 VTD
Volume ventricolare, ml
Di. Grassi S.
Normale
70
VTD 140
Modificazioni della curva di funzionalit cardiaca per cambiamenti della contrattilit cardiaca
VTD (ml)
La curva di funzionalit cardiaca, esprime la Legge di Starling. Mette in relazione la Gittata sistolica con il VTD, che dipende dalla pressione nellatrio destro, a sua volta dipendente dal ritorno venoso. Leffetto inotropo positivo del simpatico parit di VTD, la gittata sistolica aumenta contrattilit cardiaca A
Leffetto inotropo positivo del simpatico, aumentando la contrattilit cardiaca, permette, senza variazioni del VTD, di aumentare la gittata sistolica, o di mantenerla invariata con pressione arteriosa aumentata. Indici di contrattilit: Massima velocit di salita della P nella fase di contrazione isovolumetrica (dP/dt max) Valori normali 1.500-2.000 mmHg/sec Frazione di eiezione GS/VTD Valori normali 0.5-0.7
Max dP/dt Le tangenti nel punto di massima pendenza della porzione ascendente della curva di P ventricolare indicano i massimi valori di dP/dt, indice di contrattilit
A: Controllo B: Cuore iperdinamico, contrattilit per somministrazione di noradrenalina C: Cuore ipodinamico, scompenso cardiaco
Fc = T2rd
P = 2Td/r
Fs = P r2
F = P.s Paragonando il ventricolo ad una sfera: la forza (Fs), che tende a separare le due semisfere, spingendo contro la parete, la P che si esercita sulla sezione r2. Per cui: Fs = Pr 2 la forza (Fc), che tiene unite le due semisfere, avvicinando e restringendo la parete, la Tensione (T) che si sviluppa nellambito della superficie laterale della sfera (2rd). Per cui: Fc = T2rd Allequilibrio: Fs = Fc Pr2 = T2rd Risolvendo per P: P = 2Td / r
La P ventricolare dipende dalla T sviluppata nella parete, dallo spessore della parete (d) e dal raggio (r) della camera ventricolare. La legge di Laplace spiega perch, nel caso di dilatazione ventricolare (r e d), il cuore sia meccanicamente svantaggiato. Infatti, deve sviluppare una T maggiore per ottenere la stessa P. Ventricolo dilatato: r d Normale
P=P
Il valore di P imposto dal postcarico
P = 2T d/r
P = 2T() d()/r()
200
150
100
Pv
Pa
Il cuore per spostare un certo volume di sangue durante la sistole sviluppa lavoro esterno, divisibile, per entrambi i ventricoli, in: lavoro di pressione-volume lavoro di accelerazione La quota di lavoro P.V (A) pu esser calcolata calcolando larea sottesa dalle curve P-V del ciclo cardiaco e quindi dallintegrale:
VTD
mmHg
50
Vv
ml
VTS
VTD
L=
S P . dV VTS
Sommatoria dei dV espulsi
L = (PVT) . GS
Il Lavoro cinetico o di accelerazione, svolto per imprimere una certa velocit v alla massa di sangue m, viene calcolato con la formula dellEc = 1/2 mv2
Pa
Pv
Gs
Pv > Pa
LAVORO VOLUMETRICO
2) Energia necessaria per spingere il sangue nel sistema circolatorio vincendo le resistenze periferiche
Pv
Di. Grassi S.
Energia spesa per compiere il lavoro cardiaco si valuta misurando il consumo di O2 Consumo di O2 medio = 0.08-0.10 ml/gr/min. Un cuore di 300 gr consuma 24 -30 ml O2/min Per misurare la reale efficienza cardiaca, si valuta il rapporto tra lavoro esterno (volumetrico) e consumo totale di energia (consumo di O2), cio il: RENDIMENTO CARDIACO = Lavoro esterno/consumo O2 Rendimento 15%-40% lavoro esterno (volumetrico) modesta variazione consumo O2 rendimento elevato. lavoro interno (pressorio) consumo O2 proporzionale a lavoro compiuto rendimento costante o minore.
Et = Lv + Lp
Per ridurre il carico cardiaco devono essere evitate le condizioni che incrementano Lp quali:
Pa d Pv r
Aumento RPT
Ta = Pv . r/2d)
RPT Pa. Per avere eiezione di sangue necessaria una maggiore Pv. Il muscolo cardiaco deve sviluppare una maggiore tensione (Ta) durante la sistole isometrica Nella dilatazione del ventricolo: raggio (r) e spessore parete (d), per la Legge di Laplace il cuore in svantaggio meccanico. E richiesta una maggiore tensione muscolare, (Ta) per ottenere la Pv necessaria.
Ta Pv r
Pa d
Dilatazione ventricolo
Ta = Pv . r/2d)
Ta
LATP consumato per fornire energia al miocardio, viene ricostituito mediante fosforilazione ossidativa a partire da substrati energetici diversi. Il miocardio non in grado di utilizzare, se non per tempi brevi, la glicolisi anaerobica. Il metabolismo miocardico dipende quindi da unadeguata e continua fornitura di O2 LO2 fornito dal circolo coronarico, la cui efficienza rappresenta un fattore critico. Una maggiore richiesta di O2 pu essere soddisfatta solo da maggiore flusso coronarico.
La chiusura delle valvole cardiache genera turbolenza del sangue. In corrispondenza con la chiusura delle valvole atrio-ventricolari e semilunari, si possono auscultare due suoni (Toni) il I ed il II tono cardiaco. Il suono prodotto da ogni valvola pu essere sentito in punti del torace che non sono direttamente sopra le valvole, ma in zone lievemente distanti dalla proiezione anatomica della valvola sul torace, detti focolai di auscultazione.
T M
I tono (S1): chiusura mitrate, M1 e tricuspide T1. I toni di apertura v.polmonare PO ed aortica AO danno origine a click di eiezione, percepibili come sdoppiamento del I tono. II tono (S2): chiusura valvole semilunari aortica (A2) e polmonare (P2). Lo schiocco di apertura OS di tricuspide (TO) e mitrale (MO) segue II tono III tono (S3): riempimento rapido ventricoli e IV tono (S4): contrazione atriale
ECOCARDIOGRAFIA
Ultrasuoni attraverso la parete toracica vengono riflessi come echi dalle strutture interne. La sequenza e le caratteristiche delle onde riflesse danno informazioni sul diametro delle cavit, spessore della parete e movimento delle valvole cardiache.
Aperto
Chiuso
D = Apertura valvola, i lembi si allontanano D-E = Riempimento rapido E-F = Riempimento lento. I lembi valvolari si avvicinano F-A = Sistole atriale. I lembi valvolari si allontanano A-C = Chiusura valvola (C), i lembi si avvicinano. Inizia la sistole ventricolare. Si osserva ispessimento del setto e della parete ventricolare