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Il cerchio di Mohr,

cio la scoperta degli sforzi principali


un concetto di grande importanza per la
comprensione e linterpretazione del
comportamento delle strutture
30-05-2006
Corso di Scienza delle Costruzioni 2005-06 Chesi / Cordi
Un fatto di principio:
Lo stato di sollecitazione in un punto
(cio: il grado di impegno del materiale)
dipende solo dai carichi esterni,
ma ha rappresentazioni diverse
in termini di sforzi o e t
in dipendenza dalla superficie di riferimento
(la superficie di trasmissione dello sforzo)
Una analogia per comprendere il concetto:
Lo stesso problema,
in un contesto completamente diverso:
un oggetto (nella figura: un cubo),
dotato di volume, forma e peso ben definiti,
si presta a rappresentazioni diverse
a seconda del punto di vista.
Cos anche uno stato di sforzo:
Lo stato di sforzo nellasta ha rappresentazioni
diverse in termini di o e t,
a seconda dellinclinazione della superficie di
trasmissione prescelta (sezione retta oppure
obliqua):
Una curiosit:
Come sono fatte tutte le rappresentazioni
di uno stesso stato di sforzo
al variare della superficie di riferimento ?
Lelemento infinitesimo di forma quadrata,
impiegato per rappresentare lo stato di
sforzo in un punto, viene ritagliato con una
superficie inclinata dellangolo o, dando
luogo ad un elemento triangolare con facce
rispettivamente
orizzontale,
verticale,
genericamente inclinata (angolo o).
Attenzione alle convenzioni di segno sugli sforzi:
Sforzi normali: positiva la trazione
Sforzi tangenziali: positivi quelli orari
Rotazione o: positiva se oraria
(queste convenzioni sono vincolanti per il cerchio di Mohr)
Laspetto analitico del problema:
basato sulla imposizione dellequilibrio,
che peraltro una operazione sulle forze, non sugli sforzi !
Occorre convertire gli sforzi in forze, moltiplicandoli per
le aree (infinitesime) delle superfici delle facce su cui
agiscono.
Le equazioni di equilibrio:
Scritte nelle direzioni
della faccia inclinata e della relativa normale,
si traducono nelle espressioni degli sforzi o
o
e t
o
in funzione degli sforzi sulle facce di riferimento
(orizzontale e verticale)
e dellangolo o:
o
o
= (o
1
+ o
2
) + (o
1
- o
2
) cos 2o + t sen 2o
t
o
= - (o
1
- o
2
) sen 2o + t cos 2o
o
o
= o
1
cos
2
o + o
2
sen
2
o + 2 t seno coso
t
o
= - (o
1
- o
2
) seno coso + t (cos
2
o - sen
2
o)
La rappresentazione grafica,
ovvero:
la scoperta del cerchio di Mohr (1882)
Tre punti significativi:
il punto V, di coordinate (o
1
, + t),
rappresentativo dello stato di sforzo
sulla faccia verticale;
il punto H, di coordinate (o
2
, - t),
rappresentativo dello stato di sforzo
sulla faccia orizzontale;
il punto P, di coordinate (o
o
, t
o
),
rappresentativo dello stato di sforzo
sulla faccia inclinata dellangolo o.
Quale traiettoria descrive P al
variare di o ?
2
2
2 1
2
t
o o
+ |
.
|

\
|
= = = R CV CH
2 2 2
) (
o o
t o o + =
C
PC
Sostituendo le espressioni di o
o
e o
c
, si trova: PC = R
cio: tutti i punti P hanno la stessa distanza da C, e quindi si trovano su una
circonferenza di raggio R (il cerchio di Mohr).
I punti V ed H, rappresentativi degli stati di sforzo su superfici perpendicolari,
sono diametralmente opposti sul cerchio di Mohr, e quindi la rotazione che
porta dalluno allaltro pari a 180.
Ruotando di 180la superficie di riferimento, si torna allinclinazione originale
e quindi ai valori iniziali delle componenti di sforzo; nel cerchio di Mohr,
corrispondentemente, una rotazione di 180 2 = 360 riporta al punto
iniziale.
Perch un cerchio ?
Evidenziato il punto C, si nota che:
La distanza del punto P da C :
La scoperta degli sforzi principali:
La fisica ragiona (cio: immediatamente interpretabile)
in termini di o
I
e o
II
vedi spiegazioni sulla apertura delle fessure
2
2
2 1 2 1
2 2
t
o o o o
o
o
o
+ |
.
|

\
|

+
= = R
C
II
I
2 1
2
artg
2
1
o o
t
= o
Come si costruisce il cerchio di Mohr ?
Semplicemente: sulla base degli sforzi sulle facce
verticale e orizzontale.
Il massimo valore possibile (in modulo) per lo sforzo
tangenziale si verifica lungo due direzioni perpendicolari,
ruotate di 45rispetto a quelle principali
Gli stati di sforzo fondamentali
ed i relativi cerchi di Mohr
Stato di sforzo di pura trazione
( quello che si verifica in una prova sperimentale
prova di trazione semplice )
Stato di sforzo di pura compressione
( quello che si verifica in una prova sperimentale
prova di compressione semplice )
Stato di sforzo di puro taglio
Sono presenti, sulle quattro facce della particella di
materiale, le sole componenti tangenziali. Il cerchio di Mohr
mostra come questa situazione caratterizzata dalla
relazione: o
I
= - o
II
= |t
max
|
Stato di sforzo con o
2
= 0
Questa la situazione tipica che si riscontra
risolvendo il problema degli sforzi in elementi
strutturali monodimensionali
Un esempio numerico:
In conclusione:
Ai fini della verifica di resistenza,
occorre saper trasformare
lo stato di sforzo calcolato (o, t)
negli sforzi principali (o
I
,o
II
).
Occorre tener presente:
la t
max
in uno stato di sforzo di pura trazione;
gli sforzi principali in uno stato di puro taglio

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