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LA CAPRINA COMMEDIA

Gino Triz: Autodaf 1997

a Sergio Ranchi, amico compagno collega.

! 1997 Fratelli dItalia Editori Pendice dello Scoglietto, 10 Tergeste 1 edizione, 1997 Direttore responsabile Antonio Amabile Redazione Maria Ardizzone Progetto grafico Giuseppe Serafico Impaginazione Valeria Dellunzione Alcune illustrazioni sono state riprodotte per gentile concessione dellarchivio del prof. Sergio Ranchi

GINO TRIZ

Illustrazioni della Casa

Commento di Luigi Faidat e Francesco Vantindr Testo critico approvato dalla Sacra Trimurti Unita

Fratellllii dItalliia Ediitorii Frate dIta a Ed tor

P r es ent a z io ne

La Caprina Commedia la descrizione di un viaggio immaginario (non del tutto, forse) che il Triz si trova a compiere attraverso i labirinti di un plesso scolastico eccentricamente cubiforme. Il titolo doveva essere originariamente assai semplice: Cummedia. Laggettivo Caprina si aggiunse ben presto, una sera che il poeta vide uscire dalla scola i suoi colleghi a frotte, come capre che dal freddo ovile transuman ai pascoli domestici. Il termine Commedia, oltre a dare il senso del moto che induce al riso e sottende il sorriso, corrisponde alla classificazione che i retori medioevali facevano delle varie scritture. Un certo Dante Alighieri, poeta fin de sicle decimotertio, aveva gi dato, a questo proposito, una definizione: chiaro perch questopera sia detta Commedia: perch, se guardiamo alla materia, essa nel suo principio orribile e paurosa; per nel fine infonde la speranza desser lieta, gradita e felice (...) Se consideriamo il modo di parlare, esso dimesso ed umile, perch il linguaggio volgare. Nella lettura dellopera si deve tener conto dei quattro sensi che sono alla base dellinterpretazione di ogni scritto e che sono: il senso letterale, lallegorico, il morale, lanagogico. Per senso letterale sintende la narrazione pura e semplice degli avvenimenti, lincontro coi personaggi e la descrizione dei fatti loro e dei misfatti. Per senso allegorico sintende quel significato che nascosto sotto il velo della favola o, se vogliamo, sotto la lana della capra, per non dire sotto il pelo del lupo il quale, come di solito suol dirsi, perde il pelo ma non il vizio. Per senso morale sintende il complesso di quegli utili ammaestramenti che si possono ricavare riflettendo se il senso abbia senso. Per senso anagogico sintende quel significato psicologico, quasi mistico, per il quale i fatti descritti assurgono a simbolo di realt soprannaturali cui lhomo scolasticus (non me ne vogliano le femministe) deve elevarsi per la catarsi definitiva. C poi un quinto senso che, oltre a servirsi delle facolt dei cinque sensi tiene anche conto di chi legge: il consenso, parente stretto del dissenso. Per non parlare del sesto senso, che in genere una prerogativa delle persone senza senso, del senso critico, di cui pochi animali sono dotati, del senso dellhumour, privilegio di una minoranza ancora pi ristretta e, infine, del senso unico e del controsenso che, se non vengono rispettati, si rischia di lasciarci la pelle! Tra i vari pregi del poema non va dimenticato quello di presentare un ordine e una simmetria che non teme confronti e non corrode. La struttura della Commedia, per la proporzione delle parti, per lordine, per la rispondenza materica e psichedelica, pu dirsi quasi matematica. La proporzione numerica fondata sul valore simbolico dei numeri uno, due e tre, espressione e cubo della Trimurti. I tre numeri, secondo la Legge dellarmonica a bocca, hanno infatti la caratteristica misterica di essere s stessi e, al tempo stesso, di annullarsi tra loro (1 + 2 3 = 0). Da qui anche la denominazione di Legge della Buromurti.

In conformit con questa legge, il poema si compone di tre cantate pi una di coda, detta finalino che, moltiplicate per il numero dato dalla somma dei versi (464) pi quella delle terzine (153) d un numero (2468) che si annulla per implosione attraverso le differenze tra i numeri a coppia: (3+1)x(464+153) = 4x617 = 2468; (2 +4) (6+8) = 2 2 = 0!!! Le cantate inoltre iniziano con le lettere (M-C-G-S) che sono anche le iniziali del luogo in cui il poeta fa la sua esperienza di viaggio (Media Caprin Giuseppe Scuola) Nella topogonia, o struttura del luogo, il poeta segue la cosmogonia tradizionale che vede nei quattro elementi (aria, acqua, terra, fuoco) lunione che d anima e coraggio, ch dopo aprile viene maggio. Secondo tale sistema, luniverso caprino costituito da una parte esterna, lEmpiro (zona daria che circonda il luogo e che viene respirata sia da chi labora, sia da chi soltanto vi ora). Al di qua dellEmpiro sono i cerchi nellacqua, che si formano coi sassi gettati nelle pozzanghere intorno alla palude caprina. Procedendo verso linterno della struttura topogonica il Pireo, diretta emanazione dellEmpiro, porto dove attraccare lauto, terra dove prender fiato prima di immergersi nel labirinto cuboidale. Questo, finalmente, il luogo cardinale, di una distanza abissale, ancora allo stato tribale, dove si richiederebbe un silenzio tombale e invece si ode un casino grammaticale, lessicale, verbale e musicale; crocevia intellettuale di cultura viscerale, dove il brodo primordiale si confonde con la paga sindacale ed il freddo cerimoniale prende il posto del caldo bestiale. Dicevamo che questo il luogo cardinale, il centro delluniverso, immutabile, flebile, inamovibile, immobile e alquanto solubile; sospeso nello spazio e nel tempo, nomato Reo, perch lombra dellEmpiro e la penombra del Pireo, oltre che per le metodiche sofisticate e sinistre che vengono applicate al suo interno, allo scopo di piegar la mente dellinfante. Il fuoco, simbolo anche di purificazione e rigenerazione , oltre alla griglia, il mezzo per marchiare a fondo le bestie. La vita nella palude caprina si regge su due leggi fondamentali: quella del Contropasso, per la quale tu fai na cosa e io ne faccio nartra, tu dici na cosa e io ne dico nartra, tu fai un passo e io ne faccio n artro, e la Regola del Giustappunto, per la quale cos, appunto, e non c un cazzo da fa! Depositaria di tali leggi e di altri ordinamenti che nulla speme ai puri infanti lassano la Sacra Trimurti Unita (STU) che non uno sputo e tanto meno un imbuto, ma un essere soprainnaturale che regola lintestino dei bambini buoni. Essa siede al centro dellOvile ma, come ogni divinit, la si pu trovare in cielo in terra e in ogni loco, soprattutto nellantro virtuale de li zoghi, dove il topo il medium per accedere a li casti piaceri de la vita.

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Zona

A: B: C: D: E: ! F: G: H: STU:

Empiro Cerchione Cerchio Cerchietto Pireo Gran Cubotto, d etto" anche" Reo !" Celle degli Infanti Pascoli Caprini Corridoio per laria Sacra Trimurti Unita

Prospettiva del bigio e gran cubotto nel quale il Poeta Gino Triz si intrufola per viz e, guidato dallamico Friz, vedr capre brindare con lo spriz e farsi foglie di mataviz. Il cubotto infernale presenta una forma razionalmente geometrica e squadrata, con una topografia tortuosamente lineare e da bisca clandestina. diviso in tre piani che hanno una struttura tipicamente carceraria, con lunghi e ampi corridoi per i dieci minuti daria giornalieri. I fumi prodotti dalle ciminiere intorno lavvolgono dandole un aspetto da morta gora, in linea con la pace e la serenit del cimitero sullo sfondo.

Cantata iniziale

entre salivo su per lerto colle che guata a vista lampio cimitero dalle ridenti et infiorate zolle, un vil fetore, un puzzo per davvero, di mille uova, marce da trentanni, colp de le mie nari l vasto impero. A li mortacci vostri! Quanti danni ancor voi fate, puro l sotterra! pensai tra me, turandomi li vanni.

Cantata iniziale. 1. Mentre salivo ...: La cantata si apre con una nota paesaggistica di delicato pennello, che non tarder a bagnare le setole nelle tinte fosche dei neri e dei grigi e stenderle con tratti decisi e violenti. Il colle sul quale sinerpica il poeta, rappresenta simbolicamente limpegno che il docente deve quotidianamente affrontare per elevarsi. autoaggiornamento in servizio (De Lollis). Non a caso la scuola, luogo e mezzo di coscienza e purgazione, (Gargamella) situata in cima alla salita di sora Spisima (Ranchi). (Ciao, Sergio. Ora che sei da quella parte, puoi sorridere meglio delle miserie umane; e delle caprine!) 2. guata: guarda. - Cimitero: Secondo De Lollis il termine va interpretato nella sua accezione etimologica pi stretta (!"#$%#&#"', dormitorio). In questo senso la scuola, che domina il camposanto (guata a vista lampio cimitero), essendo per antonomasia luogo che educa e prepara, diviene palestra del sonno (De Lollis), anticamera del torpore (Boscolo). 3. ridenti et infiorate ...: Aggettivi di difficile lettura. Bene osserva comunque De Lollis che il campo

adibito a dormitorio, trovandosi in siti (zolle) vicinori alla scuola, non pu non lasciarsi scappare un sorriso (ridenti) e agghindarsi con motivi floreali (infiorate), ogniqualvolta gli capiti di mirare il plesso scolastico. 4-5. un vil fetore ... da trentanni: Il puzzo che il poeta avverte salendo per la ripida collinetta cos denso e penetrante da indurlo a ribadire la puzzolenza con la locuzione per davvero, quanto mai ricercata e immediata al tempo stesso (Gargamella). Il paragone con le uova marce non peregrino. Forse trentanni di marciume sono tanti ma il lezzo potrebbe suggerirne anche qualcuno di pi (Cifol). 6. de le mie nari ...: Il poeta non si vergogna di parlare dellampia estensione dei suoi padiglioni olfattivi. un bellesempio di coscienza autogena (De Lollis). 7. A li mortacci ...: Imprecazione volgare capitolina, (per i vostri brutti defunti) alla quale il poeta si lascia andare, asfissiato dal miasma. Egli convinto che si tratti della decompositio mortuorum che senza fiato lascia ogni polmone (Buzzurri). 9. vanni: vani, cavit nasali.

Cantata iniziale

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Quando temevo gi leffetto serra, No, non son quelli disse un ragazzotto, come se avesse inteso la mia guerra. Ed indicommi un bigio e gran cubotto chavea la goffa guisa delefante. Li morti non fan puzza di l sotto: li vivi fan le cose ributtante! elli mi disse e aggiunse cum pietate: Sappi che dentro cuociono linfante.

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10. leffetto serra: leffetto sierra. Il Buzzurri convinto che il poeta si sia rifatto alle tesi scientifiche ufficiali, proposte dalla ecomiologia. Con esse si sostiene che siano i morti e non i vivi a produrre liniqua inquinazione che, inquinando, ogni icona inquina (Marteaux) e che fa diventare pericolosa lesposizione ai raggi solari. Non potendo quindi il poeta passare tranquillamente le sue vacanze estive al mare, impreca pesantemente contro coloro che vivono sotterra i quali, provando invidia nei riguardi di coloro che son rimasti sutterra, (Buzzurri) si vendicano producendo il surriscaldamento dellaria, noto come effetto sierra. Il Boscolo comunque ritiene questa interpretazione una cazzata emerita. 11. No, non son quelli ...: Un ragazzino si avvicina spontaneamente al poeta per indurlo a mentem mutare (Boscolo) nei confronti della sua prima visione (Martinazzi). Il poeta concorda con laffermazione che vuole negli adolescenti la presenza di un sesto senso (in fante veritas). Dopo lintervento del ragazzotto la tensione comincer a salire, creando un gap di responsabilit e di rigetto di responsabilit tra i vivi e i morti. Interessante esempio di contropasso (Gargamella). Tutto il poema cucito su questa legge che regola le azioni di uomini, capre e infanti. Essa si intreccer pi in l con la Legge del Giustappunto. Lidentit del ragazzotto stata motivo di riflessione da parte della critica. Secondo alcuni esso starebbe a simboleggiare lingenuit infantile non del tutto estinta nellanimo del poeta; secondo altri, quello sarebbe un ex allievo della scuola il quale, scampato alle grinfie caprine, pu adesso partecipare la sua esperienza. Il ragazzotto, purch non si almanacchi pi del necessario, sar comunque da considerarsi la materializzazione del bene che, nellesperienza drammatica della storia, indirizzer il poeta sulla strada dellesperienza, per una pi alta e cosciente innocenza (De Lollis). 12. guerra: dissidio interiore. 13. bigio: grigio. Il Buzzurri mette in guardia dal far confusione con bijou. Qui il termine grigio pregno

di ambivalenza, viaggiando sul doppio binario del significato letterale e di quello figurato. Il luogo che il poeta si accinge a visitare infatti, oltre ad essere grigio nella frequenza del suo spettro spettralmente grigio (Marini), cos che in esso qualunque arbitrio pu essere perpetrato (De Lollis). Cubotto: la forma geometrica nella quale il plesso scolastico si manifesta in tutta la sua tenebrosa tridimensionalit (Gargamella). La scelta del termine non casuale, come daltronde nulla casuale nellopera del Nostro: esso lopposto di cubetto (che richiamerebbe la precariet e provvisoriet del ghiaccio; tant che quando non si ha voglia di rendere un prestito, si accompagna la propria intenzione con la frase scrivila nt $$hiacciu!). Il cubotto indica invece una maestosa solidit di lunga durata (Buzzurri). 14. guisa: forma. La critica si sbizzarrita a lungo nel cercare di capire come un cubo possa nel contempo avere forma di elefante. Si propende comunque a dar credito al De Lollis il quale afferma che il poeta vede la scuola lenta ed ingombrante come un pachiderma. 15-16. Li morti .. ributtante: anche se i defunti olezzano di odori poco piacevoli, dalle loro residenze (di l sotto) non riescono ad influenzare il clima terrestre; sono i vivi invece che lo fanno con le loro azioni vomitevoli (ributtante). Per questo concetto il poeta deve essersi ispirato a una locuzione non molto nota in Padania: S%hiantiti ri vivi! 17. elli: forma arcaica per egli. Evidente il riferimento al ragazzotto che apparso al poeta come angiolus aemancipationis. cum pietate: con compassione e commiserazione. Il sentimento di pietas del ragazzotto, si contrappone allefferatezza di cui il poeta presto far esperienza. (Marchesi) 18. Sappi che dentro ...: Verit espressa senza peli sulla lingua (De Lollis) come costume degli spiriti giovani. Quello dellinfante un tema molto caro al poeta che aveva gi espresso nel De Vulgaritate: e coceano linfante in su le griglie... (XXIV, 52)

Cantata iniziale

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Spinto da stizza e da curiositate, ver lo cubo rivolsi lo mio passo: Lasciate lintelletto, voi chintrate. Tali parole, scritte col compasso sullarchitrave del palagio oscuro, lasciaro la mia mente in grave impasso. Ahi, rimembrare adesso com duro le cose nauseabonde che l vidi, in abbondanza dietro il grigio muro. Io procedeva per quei loci infidi guatando a destra, a manca, avante e retro, dimentico oramai de li miei lidi,

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19. Spinto: il poeta intraprende liter purgationis spinto dal doppio impulso della rabbia (stizza) e della curiosit (curiositate); il primo, necessario a farlo rimanere vigile e critico, il secondo, per fargli seguire virtute e canoscenza (Dante). Con queste due bisacce pu mettersi on the road per varcare quel cubo che ormai diventato il chiodo fisso della sua esistenza (Stevens). il chiodo della croce di Cristo che traversando le piante dei piedi e i palmizi delle mani diventa veicolo di purificazione personale e degli indecenti tutti. (Buzzurri) 21. Lasciate ...: Tali parole, incise sulla porta dingresso del palagio caprino, servono da ammonimento a quanti credono che la scuola possa mai essere mezzo per sviluppare le facolt intellettuali. Queste, se davvero venissero esercitate con immaginazione e fantasia, sarebbero il piede di porco che scardina istituzioni e sovrastrutture. Ecco perch il bigio cubotto cerca in tutti i modi di mortificarne la crescita: mors tua, vita mea! 22. Tali parole ...: Le parole che il poeta ha notato sul sopracolonnio (architrave) sono state vergate con lo strumento (compasso) che serve per tracciare il cerchio, la forma geometrica per eccellenza. Essa, per dirla col Cifol, suonano come funebri rintocchi di campanella, al cui clamore si accompagna laria puzzolente che non ha ancora perso i suoi miasmi. Per quanto concerne il compasso, il Fedrigotti pone un problema di determinazione dellinerenza. Egli infatti intende determinare quale sia stato lo strumento che servito allo scopo e, non trovando soluzione ragionevole, indice un concorso in mezzo ai docenti

di educazione tecnica. (Tra coloro che invieranno lesatta soluzione, saranno sorteggiate tre stupende bacchette di gesso e un gettone per la macchinetta del caff). 24. lasciaro: forma mesoarcaica per lasciarono. impasso: grave difficolt. Il poeta la supera usando una vocale maschia al posto di una femmina. Questo uno dei motivi per cui stato tacciato di maschilismo integrale (Bastianazzi). 25. Ahi ...: Ricordando lesperienza del cubotto, il poeta batte la testa contro qualcosa di duro e urla per il dolore (Buzzurri). Il Fantini non concorda con tale interpretazione che ritiene letteralmente infantile. del parere invece che il poeta, ricordando lesperienza passata, abbia dimprovviso unerezione (duro) che non riuscendo ad ammorbidire, gli procura un certo prurito. 28-30. Io procedeva ... li miei lidi: Il poeta ha ormai varcato la soglia di quella scuola poco affidabile (loci infidi) che ha trovato sul suo cammino e ora avanza guardingo, con la paura di poter incappare da un momento allaltro in qualche esperienza poco piacevole. Ora guarda verso destra (e da taluni considerato un fascista); ora si guarda a sinistra (e tal altri lo considerano un comunista). Poich si guardato pure in avanti, gli uni e gli altri gli hanno detto di essere un pagnottista. Finalmente guarda indietro (retro): un inguaribile masochista! (Cifol). Adesso che lui dentro, tutto il suo passato non che un ricordo: la sua mente presa soltanto da quella nuova esperienza che, se sar vissuta fino in fondo, lo porter a prendere coscienza della sua triste condizione di indecente (Clu).

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