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Gina Lollobrigida

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In Europa Gi-na-Lol-lo-bri-gi-da sono le sette
sillabe pi famose. lei la ragazza che, secondo

Humphrey Bogart, fa sembrare Marilyn Monroe


simile a Shirley Temple.
(TIME, 1954)
Gina Lollobrigida in un'immagine degli anni
sessanta
Gina Lollobrigida, nome d'arte di Luigia
Lollobrigida[1] (Subiaco, 4 luglio 1927),
un'attrice, fotografa, scultrice, nonch
disegnatrice e cantante italiana. stata una
delle attrici europee, oltre che sex symbol, pi
importanti a livello internazionale degli anni
cinquanta e sessanta.
Indice

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1 Biografia
2 Carriera
2.1I primi anni
2.2I primi successi

2.3Tra Hollywood e l'Italia


2.4Fotografia e scultura
2.5Ultimi anni
3 Vita privata
4 Filmografia
4.1Cinema
4.2Televisione
5 Doppiaggio
6 Premi e riconoscimenti
7 Discografia parziale
7.1Singoli
8 Onorificenze
9 Cultura di massa e citazioni
10 Note
11 Altri progetti
12 Collegamenti esterni
Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha le forme pi perfette tra tutte le attrici che


ho conosciuto
(Philippe Halsman)
Nasce a Subiaco, in provincia di Roma, il 4 luglio
1927, figlia di Giovanni Lollobrigida
(1897-1977) un facoltoso produttore di mobili
che perde tutte le sue propriet a causa di un
bombardamento angloamericano, e di
Giuseppina Mercuri (1900-1970).[2] Nipote di
Chelidonia Merosi (1883-1995), supercentenaria
gi decana d'Italia, Luigina fin da piccola rivela
un carattere ambizioso, determinato,
combattivo e non incline ai compromessi.
Nel 1944, ancor prima dell'arrivo degli Alleati, la
famiglia si trasferisce a Roma iscrivendo Gina
all'Istituto di Belle Arti. La famiglia non pi
benestante quindi per mantenersi agli studi lei
vende delle caricature disegnate col carboncino
e posa per i primi fotoromanzi, con lo
pseudonimo di Diana Loris.

Nella primavera del 1947 un amico la convince


a partecipare all'ultimo momento al concorso di
Miss Roma. Lei non ha nemmeno un vestito
adatto ma si classifica seconda e ottiene un tale
successo di pubblico che viene invitata a Stresa
per le finali di Miss Italia dove ottiene il terzo
posto dopo Lucia Bos e Gianna Maria Canale,
future stelle del cinema come lei. In quello
stesso anno parteciparono alla manifestazione
anche Eleonora Rossi Drago, esclusa perch
priva dei requisiti richiesti, e Silvana Mangano,
anche loro in seguito divenute celebri attrici.

Rino Barillari con Gina Lollobrigida - 1970


Premio Via dei Condotti Antico Caff Greco
Creatrice e amministratrice della propria
immagine, la Lollo ha preferito contare
soprattutto su se stessa; si sempre truccata
da sola e spesso ha disegnato personalmente i

suoi sontuosi abiti da sera. Per almeno 20 anni


stata uno dei principali simboli della bellezza
italiana nel mondo e tra le pochissime attrici del
Bel Paese che hanno mantenuto nel tempo un
grande successo internazionale. Infatti, nel
corso della sua lunga carriera, ha ottenuto circa
6.000 copertine sulle riviste di tutto il mondo (le
pi belle saranno riprodotte in un libro
attualmente in preparazione).
Nell'ottobre 2006 dichiara inaspettatamente alla
rivista spagnola Hola l'intenzione di sposarsi,
dopo una relazione tenuta segreta per pi di
vent'anni, con l'imprenditore spagnolo Javier
Rigau: lei ha 79 anni, lui 45. Il matrimonio non
viene celebrato: a causa delle "pressioni della
stampa", l'imprenditore rompe il fidanzamento
con l'attrice (attraverso un comunicato
dell'avvocato) pur precisando che sempre [la]
amer e [la] rispetter.[3] Il 26 marzo 2011 il
quotidiano spagnolo El Mundo rilancia la notizia
che la diva si sia segretamente sposata con

Rigau a Barcellona nel novembre del 2010,


sebbene nel registro civile della citt catalana
non vi sia riscontro del matrimonio.[4]
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Gina Lollobrigida in Moglie per una notte (1952)
Gina Lollobrigida in La romana (1954)
I primi anni[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1945 la Lollobrigida interpreta una parte
nella commedia Santarellina di Eduardo
Scarpetta nel Teatro della Concordia di Monte
Castello di Vibio, il pi piccolo teatro all'italiana
del mondo.[5]
Nel 1947 protagonista (sotto lo pseudonimo di
Diana Loris) in uno dei primi due fotoromanzi
italiani: Nel fondo del cuore, pubblicato a
puntate sulla rivista Sogno.

L'attrice inizi la carriera cinematografica prima


come comparsa e controfigura, e
successivamente in piccoli ruoli di contorno nei
popolari film operistici dell'immediato
dopoguerra. Silvana Pampanini tuttora ricorda
con malizia che fu lei a sceglierla per una
particina in una pellicola di cui era protagonista.
Nel 1950 Gina vol sola verso Hollywood,
accettando l'invito del miliardario Howard
Hughes, produttore e scopritore di dive come
Jane Russell. Quando Gina scopr che stava per
essere chiusa in una gabbia dorata torn
precipitosamente a Roma. Il contratto in
esclusiva che aveva gi firmato le imped fino al
1959 di lavorare negli Stati Uniti, ma non in
produzioni statunitensi girate in Europa.
I primi successi[modifica | modifica wikitesto]

Arrivarono comunque i primi successi, fra i


quali: Campane a martello di Luigi Zampa
(1949), Achtung! Banditi! di Carlo Lizzani
(1951) e soprattutto Fanfan la Tulipe di
Christian-Jaque del 1952 (Orso d'argento al
Festival di Berlino), che la consacr star in
Francia, mentre in Italia, nello stesso anno,
conquist una vasta popolarit con Altri tempi di
Alessandro Blasetti, nell'episodio Il processo di
Frine con Vittorio De Sica, che coni per lei il
neologismo "maggiorata fisica".
Nel 1953 interpret, ancora al fianco di Vittorio
De Sica, il ruolo della Bersagliera, premiato con
il Nastro d'argento e candidato al BAFTA, in
Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini (Orso
d'argento al Festival di Berlino), entrando
definitivamente nell'immaginario collettivo
grazie alla gradevole e spontanea
caratterizzazione della bella popolana povera dal
cuore d'oro. Raggiunti i vertici della notoriet,
l'anno dopo gir un sequel altrettanto riuscito:

Pane, amore e gelosia, ma nel 1955 rifiut la


terza puntata della serie e fu rimpiazzata da
Sophia Loren, sua storica "rivale".
I ruoli che seguirono sottolineano il tentativo di
approfondimento drammatico delle sue
interpretazioni, come in La provinciale di Mario
Soldati e - premiata con la Grolla d'oro a Saint
Vincent - La romana di Luigi Zampa e Mare
matto di Renato Castellani, che alcuni ritengono
le sue prove migliori.
Tra Hollywood e l'Italia[modifica | modifica
wikitesto]
Gina Lollobrigida in La donna pi bella del
mondo (1956).
Dalla seconda met degli anni cinquanta la
Lollo, come soprannominata dalla stampa,
diventa protagonista di produzioni internazionali
come Il tesoro dell'Africa di John Huston con

Humphrey Bogart e Jennifer Jones, Il maestro di


Don Giovanni con Errol Flynn e La donna pi
bella del mondo, con Vittorio Gassman, film
biografico che romanza la vita del soprano Lina
Cavalieri. In questo ruolo la Lollobrigida d una
buona prova di cantante lirica, ma soprattutto
vince il David di Donatello alla migliore attrice
protagonista, premio che l'Accademia del
cinema italiano ha istituito proprio quell'anno.
L'anno seguente recita in Trapezio di Carol Reed
accanto a Burt Lancaster e Tony Curtis, Il gobbo
di Notre Dame (1956) dove interpreta una
splendida e sensuale Esmeralda, accanto ad
Anthony Quinn come Quasimodo, Sacro e
profano di John Sturges, con a fianco Frank
Sinatra, Salomone e la regina di Saba (1959) di
King Vidor con Yul Brynner (che sostitu Tyrone
Power morto durante le riprese).
Nel 1961 gira Va nuda per il mondo, accanto ad
Ernest Borgnine ed Anthony Franciosa; nello

stesso anno, con Torna a settembre, in cui


protagonista assieme a Rock Hudson e Sandra
Dee, vince un Golden Globe come miglior attrice
del mondo. L'anno seguente lei recita nel film in
costume Venere imperiale di Jean Delannoy: il
ruolo di Paolina Bonaparte le fa aggiudicare un
David di Donatello e un Nastro d'argento come
migliore attrice protagonista.
Nel 1964 La donna di paglia insieme a Sean
Connery; l'anno successivo recita in Strani
compagni di letto di Melvin Frank di nuovo
accanto a Rock Hudson. Nel 1968, grazie alla
sua interpretazione in Buona Sera, Mrs.
Campbell di Melvin Frank, riceve una
candidatura al Golden Globe per la migliore
attrice in un film commedia o musicale (vinto
poi da Barbra Streisand per Funny Girl) e un
terzo David di Donatello alla migliore attrice.
Tra i film che rifiut, a volte all'ultimo
momento: La signora senza camelie di

Michelangelo Antonioni, Jovanka e le altre e


Lady L. le cui riprese furono interrotte a causa
di insuperabili contrasti con il regista George
Cukor. Fu sostituita rispettivamente da Lucia
Bos, Silvana Mangano e Sophia Loren. L'attrice
afferma di avere ricevuto un'offerta per recitare
in La dolce vita nel ruolo della fidanzata di
Marcello Mastroianni, ma all'epoca il marito le
nascose il copione e cos il ruolo and ad
Yvonne Furneaux.

Gina Lollobrigida alla 44 edizione del Festival di


Cannes.
Fotografia e scultura[modifica | modifica
wikitesto]
Nel 1972 fu una gustosa Fata Turchina ne Le
avventure di Pinocchio televisivo di Luigi
Comencini.[6] Ma da quell'anno inizi a diradare
le apparizioni per dedicarsi alla fotografia,
pubblicando alcuni libri di reportage, e alla

scultura, partecipando a esposizioni nei paesi di


tutto il mondo, tra cui Cina, Francia, Spagna,
Qatar, Stati Uniti d'America, Russia.
Nel 1984 nel cast del serial americano Falcon
Crest: a quasi 60 anni, ancora in ottima forma e
inguainata di rosso, balla la tarantella
guadagnandosi una nomination al Golden Globe
per la miglior attrice non protagonista in una
serie. Di qualche anno successivo il remake
televisivo de La romana diretto da Giuseppe
Patroni Griffi, nel ruolo della madre della
protagonista, interpretata da Francesca Dellera
con cui litig apertamente.[7][8] Dopodich si
limit ad apparire saltuariamente al cinema ed
in televisione in ruoli cameo.
Ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1996 riceve il David di Donatello alla
carriera e nel 2006 un riconoscimento speciale

in occasione del cinquantenario del trofeo di cui


era stata la prima vincitrice nel 1956.
Nel 1999 si candida senza successo al
Parlamento europeo in una lista di
centro-sinistra, I Democratici.
Nell'ottobre 2010 ospite di Pippo Baudo nella
trasmissione Novecento, dove ricostruisce la sua
lunga e fortunata carriera d'attrice, fotografa e
scultrice.
Nel 2011, dopo 14 anni di assenza nel cinema,
torna sul grande schermo con una
partecipazione straordinaria nel film Box Office
3D - Il film dei film, diretto e interpretato da
Ezio Greggio. Alla fine dello stesso anno, per la
prima volta insieme sul grande schermo, Gina
Lollobrigida e Sophia Loren sono tra le
protagoniste del documentario Schuberth L'atelier della dolce vita di Antonello Sarno.

Nel maggio 2012, stata ospite d'onore alla


cerimonia del David di Donatello dove ha
raccontato alcuni aneddoti della sua lunga ed
intensa carriera d'attrice.
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Gina Lollobrigida al Giffoni Film Festival del
1989.
Nel gennaio 1949 spos sul Monte Terminillo
(Rieti) il medico sloveno Milko Skofic, che
prestava servizio fra i profughi
temporaneamente alloggiati a Cinecitt.
Nell'agosto 1957 ebbero un figlio, Andrea Milko
Skofic[9], che dar loro un nipote, Dimitri, nato
nel 1994. Nel 1971 divorzi dal marito, da cui
viveva separata da almeno 5 anni, che aveva
gi iniziato una relazione con una cantante lirica
austriaca.

Vive dagli anni cinquanta in una villa sull'Appia


antica a Roma.
Nel luglio del 2013 mette all'asta 22 gioielli della
sua collezione, firmati Bulgari, da Sotheby's a
Ginevra. L'asta ha fruttato 3 milioni e 800 mila
euro. Il pezzo pi importante stato un paio di
orecchini di perle e diamanti ceduti per 1
milione e 850 mila euro[10].
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Gina Lollobrigida, Raf Vallone, Enzo Stajola nel
film Cuori senza frontiere (1950).
Un flano pubblicitario per Miss Italia (1950).
Gina Lollobrigida in un fotogramma del film La
donna pi bella del mondo (1955)

Gina Lollobrigida nel film Le bambole (1965).


Gina Lollobrigida in Le avventure di Pinocchio
(1972)
Cinema[modifica | modifica wikitesto]
Aquila nera, regia di Riccardo Freda (1946)
Lucia di Lammermoor, regia di Piero Ballerini
(1946) - non accreditata
L'elisir d'amore, regia di Mario Costa (1947)
Il delitto di Giovanni Episcopo, regia di Alberto
Lattuada (1947)
Il segreto di don Giovanni, regia di Camillo
Mastrocinque (1947)
Vendetta nel sole (A Man About the House),
regia di Leslie Arliss (1948)
Follie per l'opera, regia di Mario Costa (1948)
Pagliacci, regia di Mario Costa (1948)

Campane a martello, regia di Luigi Zampa


(1949)
La sposa non pu attendere, regia di Gianni
Franciolini (1949)
Miss Italia, regia di Duilio Coletti (1950)
Cuori senza frontiere, regia di Luigi Zampa
(1950)
Alina, regia di Giorgio Pstina (1950)
Vita da cani, regia di Mario Monicelli e Steno
(1950)
La citt si difende, regia di Pietro Germi (1951)
Enrico Caruso, leggenda di una voce, regia di
Giacomo Gentilomo (1951)
Passaporto per l'oriente (A Tale of Five Cities)
(1951)
Achtung! Banditi!, regia di Carlo Lizzani (1951)
Amor non ho... per... per, regia di Giorgio
Bianchi (1951)

Moglie per una notte, regia di Mario Camerini


(1952)
Fanfan la Tulipe, regia di Christian-Jaque (1952)
Altri tempi, episodio Il processo di Frine, regia di
Alessandro Blasetti (1952)
Le belle della notte (Les Belles de nuit), regia di
Ren Clair (1952)
Le infedeli, regia di Mario Monicelli e Steno
(1953)
La provinciale, regia di Mario Soldati (1953)
Pane, amore e fantasia, regia di Luigi Comencini
(1953)
Il tesoro dell'Africa (Beat the Devil), regia di
John Huston (1953)
Il grande gioco (Le Grand Jeu), regia di Robert
Siodmak (1954)
Il maestro di Don Giovanni, regia di Milton
Krims (1954)
La romana, regia di Luigi Zampa (1954)

Pane, amore e gelosia, regia di Luigi Comencini


(1954)
La donna pi bella del mondo, regia di Robert Z.
Leonard (1955)
Trapezio (Trapeze), regia di Carol Reed (1956)
Il gobbo di Notre Dame (Notre Dame de Paris),
regia di Jean Delannoy (1957)
Anna di Brooklyn, regia di Vittorio De Sica e
Carlo Lastricati (1958)
La legge, regia di Jules Dassin (1959)
Salomone e la regina di Saba (Solomon and
Sheba), regia di King Vidor (1959)
Sacro e profano (Never So Few), regia di John
Sturges (1959)
Va nuda per il mondo (Go Naked in the World),
regia di Ranald MacDougall (1961)
Torna a settembre (Come September), regia di
Robert Mulligan (1961)
La bellezza di Ippolita, regia di Giancarlo Zagni
(1962)

Venere imperiale, regia di Jean Delannoy (1962)


Mare matto, regia di Renato Castellani (1963)
La donna di paglia (Woman of Straw), regia di
Basil Dearden (1964)
Le bambole (ep. Monsignor Cupido), regia di
Mauro Bolognini (1965)
Strani compagni di letto (Strange Bedfellows),
regia di Melvin Frank (1965)
Io, io, io... e gli altri, regia di Alessandro Blasetti
(1966)
Hotel Paradiso, regia di Peter Glenville (1966)
L'amante italiana (Les Sultans), regia di Jean
Delannoy (1966)
Le piacevoli notti, regia di Armando Crispino e
Luciano Lucignani (1966)
Cervantes, regia di Vincent Sherman (1967)
La morte ha fatto l'uovo, regia di Giulio Questi
(1967)

Mash, la guerra privata del sergente O'Farrell


(The Private Navy of Sgt. O'Farrell), regia di
Frank Tashlin (1968)
Stuntman, regia di Marcello Baldi (1968)
Un bellissimo novembre, regia di Mauro
Bolognini (1968)
Buonasera, signora Campbell, regia di Melvin
Frank (1969)
E continuavano a fregarsi il milione di dollari
(Bad Man's River), regia di Eugenio Martn
(1971)
Un ospite gradito... per mia moglie, regia di
Jerzy Skolimowski (1972)
Peccato mortale, regia di Rovira Beleta (1974)
Les cent et une nuits de Simon Cinma, regia di
Agns Varda (1995)
XXL, regia di Ariel Zeitoun (1997)
Box Office 3D - Il film dei film, regia di Ezio
Greggio (2011) - cameo
Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Le avventure di Pinocchio, regia di Luigi


Comencini - sceneggiato TV (1972)
Falcon Crest - serie TV, 5 episodi (1984)
Inganni (Deceptions), regia di Robert Chenault
e Melville Shavelson - miniserie TV (1985)
Love Boat - serie TV, 2 episodi (1986)
La romana, regia di Giuseppe Patroni Griffi film TV (1988)
Una donna in fuga, regia di Roberto Rocco - film
TV (1996)
Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]
Gina Lollobrigida era solita doppiare se stessa
nei film girati all'estero e lo ha fatto sia in
italiano che in francese. Tuttavia in alcune
pellicole italiane precedenti l'attrice non recita
con la sua voce. Le doppiatrici che le hanno
prestato la voce sono:

Lydia Simoneschi in Cuori senza frontiere, La


citt si difende, Alina, Amor non ho... per...
per
Rosetta Calavetta in Follie per l'opera, Achtung!
Banditi!, Moglie per una notte
Dhia Cristiani in La sposa non pu attendere,
Enrico Caruso leggenda di una voce, Miss Italia
Adriana Parrella in Fanfan la Tulipe, Le belle di
notte, Vita da cani
Andreina Pagnani in Campane a martello
Miranda Bonansea in Passaporto per l'oriente
Clara Bindi in Altri tempi
Rita Savagnone in Un bellissimo novembre
Premi e riconoscimenti[modifica | modifica
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Il 16 ottobre 1999 Gina Lollobrigida stata
nominata Ambasciatrice di buona volont
dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per
l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO).

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David di Donatello
Anno Titolo Categoria Risultato
1956 La donna pi bella del mondo
attrice protagonista
Vinto
1963 Venere imperiale
protagonista Vinto

Migliore

Migliore attrice

1969 Buona Sera, Mrs. Campbell


attrice protagonista
Vinto

Migliore

1986
Medaglia d'oro del Comune di Roma
Vinto
1996

David alla carriera Vinto

2006
Premio Speciale del Cinquantenario
Vinto
Nastro d'argento
Anno Titolo Categoria Risultato
1954 Pane, amore e fantasia
protagonista Vinto
1963 Venere imperiale

Migliore attrice

Vinto

Golden Globe
Anno Titolo Categoria Risultato
1961 Torna a settembre Henrietta AwardVinto
1969 Buona Sera, Mrs. Campbell Migliore
attrice in un film commedia o musicale
Candidatura
1985 Falcon Crest Miglior attrice non
protagonista in una serie Candidatura
Premio BAFTA
Anno Titolo Categoria Risultato
1955 Pane, amore e fantasia
protagonista Candidatura

Migliore attrice

Discografia parziale[modifica | modifica


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Singoli[modifica | modifica wikitesto]
1955 - A frangesa/Ideale/La
spagnola/Pourquois ne pas maimer?/Vissi d'arte
(Fono Film Ricordi, R-0003, EP 7")
1969 - Roma, Roma, Roma/Fra te e me
confidenzialmente (Carosello, CI 20233, 7")
1971 - Nel mio orto/Prendimi tu (RCA Italiana,
PM 3623, 7")
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
immagine del nastrino non ancora presente
Accademico d'Onore dell'Accademia delle arti
del disegno
Firenze[11]
Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della
Repubblica Italiana - nastrino per uniforme
ordinaria Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito
della Repubblica Italiana

Roma, 27 aprile 1987. Di iniziativa del


Presidente della Repubblica.[12]
Ufficiale dell'Ordre des Arts et des Lettres nastrino per uniforme ordinaria Ufficiale
dell'Ordre des Arts et des Lettres
Parigi, 1985.
Cavaliere della Legion d'onore della Repubblica
Francese - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere della Legion d'onore della
Repubblica Francese
per i suoi meriti artistici
Parigi, 1992.
Cultura di massa e citazioni[modifica | modifica
wikitesto]
Humprey Bogart disse: Gina Lollobrigida fa
sembrare Marilyn Monroe la piccola Shirley
Temple.
La locomotiva V 160 delle ferrovie federali
tedesche (DB) era soprannominata Lollo per via

delle sporgenze sulle due testate che


ricordavano le "forme" dell'attrice.
Prende il suo soprannome anche una variet di
insalata "riccia" definita appunto Lollo.
In Francia l'espressione "lollobrigidien" entrata
nel vocabolario (si usa per indicare una strada o
un'altura piena di curve).
Coco Chanel disse di lei: "Gina nata per
indossare i miei tailleurs. meglio delle mie
mannequins".
Marilyn Monroe disse di lei: "Mi chiamano la
Lollobrigida d'America".
I Bon Jovi, nella loro famosissima Livin' On A
Prayer, hanno scelto il nome della protagonista
femminile della canzone proprio da Gina
Lollobrigida.
Mustafa Tlass disse: "Fate quel che volete degli
americani, dei britannici e degli altri, ma non
voglio che un solo italiano venga ferito. Nessuna
lacrima scorra dagli occhi di Gina Lollobrigida".

Tra le canzoni a lei dedicate: "Gina" di Johnny


Mathis (1962), "Gina Lollobrigida" di Tony Bass
(1969).
Viene citata ne I ponti di Madison County,
allorch Clint Eastwood interpreta un fotografo e
consiglia a Meryl Streep nell'intento di
fotografarla: "Fammi Gina Lollobrigida".
Viene citata nell'album "Messa di Vespiri" del
gruppo hip hop\crossover Articolo 31, nel
singolo "Voglio una lurida".
Note[modifica | modifica wikitesto]
^ Lollobrigida Sig. Luigia, Grande Ufficiale
Ordine al Merito della Repubblica Italiana
^ Imperial Gina by Luis Canales, Google books.
URL consultato il 3 settembre 2012.
^ Niente nozze per la Lollo: La colpa dei
media, corriere.it, 7 dicembre 2006
^ Tra conferme e smentite su 'El Mundo' il giallo
delle nozze segrete della Lollo, AdnKronos, 26
marzo 2011

^ Storie, vicende e protagonisti. Storia del


Teatro della Concordia nel sito web ufficiale del
teatro, 2011.
^ Corriere della Sera 1997/giugno/04 Gina
Lollobrigida: I miei 70 anni non li festeggio
^ Lollo vede Dellera ed subito guerra, La
Repubblica, 27 ottobre 1988
^ I rapporti tra le due attrici furono cos
burrascosi che, in un'intervista rilasciata al
quotidiano la Stampa nel 2009, a oltre vent'anni
di distanza, la Dellera descriver la Lollobrigida
come "una persona molto competitiva, per
niente umana, n generosa. Mi chiedo ancora
oggi perch accett di fare quel ruolo di madre,
quando era chiaro che lei voleva fare ancora la
figlia. C'era una scena in cui lei, da madre,
doveva menarmi. Mi diede schiaffi veri, mi fece
molto male. Uso il metodo della verit", si
giustific. In un'altra scena doveva tirarmi delle
forbici addosso. Patroni Griffi la ferm. Aveva
capito tutto. Gettale contro il muro, se no
l'ammazzi"" [1].

^ Gina Lollobrigida ha il suo primo figlio (1957)


^ Gina Lollobrigida, raccolti 4 milioni con l'asta
dei gioielli Bulgari - MarieClaire
^ Elenco degli Accademici d'Onore
dell'Accademia delle arti del disegno
^ Dettaglio sull'onorificenza a Gina Lollobrigida

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