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PREMESSO che:
da diversi giorni sono numerose le notizie di stampa e sui media locali che riguardano le
acque balneabili della costa abruzzese ed in particolare quelle comprese tra Pescara e
una parte della provincia di Teramo; in particolare, notizie poco rassicuranti raccontano
di un visibile inquinamento delle acque e riportano diverse testimonianze di bagnanti
circa problematiche di salute che, presumibilmente, sono legate alle condizioni delle
acque balneabili;
ad esempio, nella zona di via Balilla a Pescara i dati sulla concentrazione batteriologica
sia di escerichia coli che di enterococchi delle acque costiere risultano allarmanti, in
quanto, almeno i due terzi delle analisi effettuata fino al 28 luglio 2015 sono risultate al
di sopra della soglia prevista dalle norme vigenti;
il decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 116, allart. 4, demanda, tra laltro, alle Regioni
la competenza di provvedere ogni anno prima dellinizio della stagione balneare
allistituzione del programma di monitoraggio delle acque di balneazione e relativa
comunicazione, entro il 1 marzo, al Ministero della Salute e al Ministero dellAmbiente
e Tutela del Territorio e del Mare;
larticolo 4, comma 1 lettera g) del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 116, stabilisce
che sono di competenza delle regioni le azioni volte alla rimozione delle cause di
inquinamento ed al miglioramento delle acque di balneazione;
ai sensi dellarticolo 10 del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 116, le autorit
competenti provvedono affinch vengano adottate misure di gestione tempestive e
adeguate qualora vengano a conoscenza di situazioni inaspettate che hanno, o
potrebbero verosimilmente avere, un impatto negativo sulla qualit delle acque di
la regione Abruzzo con proprio provvedimento ha individuato per lanno 2015 le acque
di balneazione e relativi punti di monitoraggio nonch la durata della stagione balneare;
lallegato D alla delibera di Giunta della Regione Abruzzo n. 157 della seduta del 4
marzo 2015 avente come oggetto la definizione dei criteri per determinare il divieto di
balneazione, nonch le modalit e specifiche tecniche per lattuazione del decreto
legislativo 30 maggio 2008, n. 116, prevede che laddove si verifichino le condizioni per
un inquinamento di breve durata necessario, tassativamente, che il campionamento di
verifica sia effettuato entro le 72 ore dallinizio del fenomeno inquinante e, nel caso si
tratti di acqua destinata alla balneazione, il comune emette unordinanza sindacale di
divieto temporaneo alla balneazione a tutta larea di pertinenza del punto di
campionamento utilizzando i simboli di divieto;
in caso di inquinamento temporaneo, il campione con dato analitico sia sfavorevole pu
essere sostituito per una sola volta nella stagione solamente se viene eseguito un
nuovo campione entro 7 giorni dopo la fine dellevento e purch diano esiti favorevoli;
INTERPELLA
1) Quali sono le cause della variabilit accentuata dei dati batteriologici nellarea di
via Balilla a Pescara, tanto da risultare in due terzi delle rilevazioni fino al 28
luglio oltre i limiti batteriologici consentiti dalle norme, e quali azioni sono state
previste, secondo la normativa vigente, per impedire, ridurre o eliminare le
fluttuazioni e, quindi, le eventuali cause di inquinamento;
2) Per quale motivo le eventuali azioni previste per impedire, ridurre o eliminare le
fluttuazioni dei dati batteriologici di via Balilla non hanno prodotto i risultati
previsti;
3) Se stato verificato un eventuale rischio di proliferazione ciano batterica nelle
zone balneabili oggetto dei fatti di cronaca;
Il Consigliere Regionale
Sara Marcozzi
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