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L’ISLAM

DIFFUSIONE GEOGRAFICA
L’Islam si è diffuso in Asia minore, in Africa, nelle isole dell’Oceania e della Cina.
L’ISLAM SI DIVIDE IN DUE: SUNNITI E SCIITI
Sunniti dall’arabo “sunnah” significa
“tradizione“. I sunniti sono coloro che seguono
la tradizionale religione islamica, seguono le
scritture del Corano e utilizzano come punto di
riferimento le azioni, le parole e la vita di
Maometto, testimoniati dalla tradizione.

Gli sciiti credono nell’importanza di identificare


il patriarca della loro comunità identificandolo
come successore di Maometto stesso. Alla
morte del profeta, questo gruppo di islamici ha
identificato un successore in Alì, cugino e
genero di Maometto: il nome “sciiti” deriva dalla
parola araba “Shiat Alì” cioè “la fazione di Alì“.
ISLAM
Parola araba che significa accettazione, abbandono, sottomissione.

La parola Islam deriva dall’arabo al-islam che significa


sottomettersi ad Allah come si trova nel Corano.
ufficiale dell’islam

SIMBOLO UFFICILE DELL’ISLAM


La mezzaluna (in arabo hilal, "luna crescente") è il
simbolo più importante nella tradizione musulmana, in
quanto nel calendario musulmano (che è lunare) essa
determina l'inizio del pellegrinaggio e del digiuno del
mese di ramadan.

La mezzaluna e la stella hanno un significato particolare: la luna è il pianeta


venere cioè la stella, indicano la benevolenza di Allah che guida il
musulmano. Si dice che le 5 punte della stella rappresentano i 5 pilastri
dell' islam. Questo simbolo viene impresso su bandiere, cupole di moschee
e su ambulanze.
DONNA IN ISLAM
In alcuni Paesi islamici, come in Arabia Saudita, le donne hanno molte limitazioni: devono indossare
abiti e veli tradizionali che ne coprono tutto il corpo, perché il Corano richiede che vestano con
modestia; non possono lavorare e neppure guidare l'auto.

Il velo islamico non può considerarsi un simbolo religioso ma un indumento che viene usato per
indicare il proprio credo religioso. Con il velo si esprime, tramite l'abbigliamento, la propria vocazione
religiosa. L'obbligo di portare il velo è legato ai momenti rituali e all'ingresso nei luoghi sacri.
Esistono diverse tipologie di velo islamico legate
all'appartenenza geografica.
Hijab: normale foulard che copre i capelli e il collo della
donna, lasciando scoperto il viso. Il più diffuso in Europa.
Burka: con una griglia all'altezza degli occhi, copre
interamente il corpo della donna. Il più diffuso in Afghanistan.
NOME DI DIO: ALLAH
Allah è considerato l'unico Dio, creatore del mondo e dell'uomo, «COLUI CHE È IN ALTO», onnipotente
e misericordioso, che ha mandato al mondo il suo messaggero MUHAMMAD= Maometto = il Lodato.
Maometto dichiarò di aver visto l'arcangelo Gabriele che gli aveva rivelato l'esistenza di un unico Dio,
Allah, che lo esortava a diffondere la nuova religione, l'Islam.
Tutti i fedeli devono mettere la loro vita nelle mani di Allah.
Maometto nacque nel 570 a la Mecca e svolse l’attività di mercante in tutta l’Arabia e nei paesi
confinanti. Grazie all’incontro con la setta degli hanif decise di dedicarsi completamente alla preghiera,
infatti una notte del 610 mentre stava pregando ricevette da Allah le rivelazioni che divennero poi la
base della sua predicazione.

che a metà del VII sec. furono


raccolte nel Corano, il testo sacro
dell’islam, ed erano semplici e
improntate a un monoteismo religioso
La nuova religione si diffuse rapidamente diede un’aspettativa di vita migliore ai
ceti lavoratori che venivano sfruttati.

Infatti comprendeva l’invito a donare alcune


delle proprie ricchezze ai poveri
suscitò ostilità nell’ oligarchia meccana, +
poiché le grandi famiglie ricavavano società più egualitaria
grandi guadagni dai pellegrinaggi =
minaccia per i culti tradizionali

Con la morte della moglie, che lo aveva sempre protetto dai mercanti iniziarono le persecuzioni e
furono costretti a trasferirsi a Yathrib - Medina (la città del profeta).

emigrazione denominata egirá avvenuta nel 622,


data che sarà posta come inizio dell’era del
calendario dei musulmani.
5 PILASTRI DELL’ISLAM
I cinque pilastri dell'Islam indicano i cinque obblighi fondamentali previsti dalla Legge religiosa per ogni
credente musulmano di qualsiasi sesso, in ottemperanza alla volontà di Dio e sono la struttura della
vita musulmana.

1. Testimonianza alla fede: credere in un solo Dio, Allah, e in Maometto suo profeta.
2. Preghiera: pregare 5 volte al giorno prostrandosi verso La Mecca.
3. Supporto dei bisognosi: offrire l'elemosina ai poveri attraverso la mediazione della comunità.
4. Rispettare il digiuno durante il Ramadan.
5. Fare almeno una volta nella vita il grande pellegrinaggio nella città santa de La Mecca.
1) PROFESSIONE DI FEDE
La testimonianza della fede si attua dicendo con convinzione “non esiste vero dio ma Dio, e
Mohammed è il suo messaggero". La prima parte: "Non esiste vero dio ma Dio," significa che nessuno
ha il diritto di essere adorato, se non Dio stesso e Dio non ha compagni né figli.
La testimonianza della fede è chiamata Shahada, una semplice formula che si
dovrebbe dire per convertirsi all'Islam.
La testimonianza della fede è uno dei più importanti pilastri dell'Islam.
2) PREGHIERA
I musulmani recitano 5 preghiere al giorno ed ogni preghiera dura pochi minuti.
La preghiera nell'Islam è un collegamento diretto tra l'adoratore e Allah. Nella preghiera, la persona
sente felicità interiore, pace, e conforto, e così Allah è lieto con lui o lei. Un musulmano può pregare
pressoché dovunque, come nei campi, uffici, fabbriche, o università.
La preghiera deve essere effettuata rivolgendosi verso La Mecca, in particolare verso la Kaba.
La preghiera dell'alba deve essere terminata tra il momento in cui appare all'orizzonte il primo
barbaglio di luce solare e il momento in cui il disco solare sia totalmente visibile.
La preghiera del mezzogiorno deve essere compresa tra il momento in cui un oggetto verticale
non generi alcuna sua ombra e il momento in cui tale ombra sia lunga esattamente come l'oggetto
che la proietta. Il periodo d'elezione della preghiera del pomeriggio comincia dal momento finale
della preghiera precedente e la parte finale del giorno, quando la luminosità del cielo diminuisce, col
disco solare però ancora perfettamente scorgibile. La preghiera del tramonto comincia da quando il
sole è del tutto scomparso all'orizzonte e la fine della residua luminosità solare. La preghiera della
notte è valida se si realizza fra la scomparsa del sole e l'inizio del barbaglio solare del nuovo giorno.
3) ELEMOSINA LEGALE
Tutte le cose appartengono a Dio e le ricchezze sono perciò mantenute dagli esseri umani in custodia.
Il significato originale della parola zakat è sia purificazione che crescita. Fare zakat significa dare una
specifica percentuale di certe proprietà a certe classi di persone bisognose. I nostri beni sono purificati
tenendone da parte una piccola quantità per quelli che ne hanno bisogno e, come la potatura delle
piante, questo taglio bilancia e incoraggia nuova crescita. Una persona può anche dare quanto ha
piacere, come elemosina o carità volontaria.
4) RISPETTARE IL DIGIUNO DURANTE IL RAMADAN
Ogni anno durante il mese del Ramadan, tutti i musulmani digiunano dall'alba al tramonto, astenendosi
dal cibo, dal bere e dalle relazioni sessuali. Sebbene il digiuno faccia bene alla salute, è considerato
principalmente purificazione spirituale. Distaccandosi dalle comodità del mondo, anche se per un
piccolo periodo di tempo, una persona che digiuna guadagna la sincera simpatia di chi è affamato
come lui, così come cresce in lui la vita spirituale.

IL RAMADAN
Il mese di Ramadan è il nono del calendario islamico. Il digiuno, durante il sacro mese di Ramadan, è atto
basilare di culto, obbligatorio per tutti i musulmani. Per legge sono esenti dal digiuno i minorenni, i vecchi, i
malati di mente, i malati cronici e i viaggiatori. Nella prova del digiuno è più importante il significato spirituale
di quello materiale per il fatto che l'uomo obbedisce a un ordine divino. Egli impara a tenere sotto controllo i
suoi desideri fisici e supera la sua natura umana.

Al termine del Ramadan si ha un grande


banchetto in famiglia: è la festa in cui si
perdonano tutte le offese e tutti si
riconciliano.
https://youtu.be/l3_MCc3flI4
5) PELLEGRINAGGIO A LA MECCA
Il pellegrinaggio annuale alla Mecca è un obbligo una volta nella vita per chi è fisicamente e
finanziariamente in grado di farlo. Circa 2 milioni di persone vanno alla Mecca ogni anno da ogni
angolo del globo. Sebbene la Mecca sia sempre piena di visitatori, l'annuale pellegrinaggio viene
compiuto nel dodicesimo mese del calendario islamico. I pellegrini maschi indossano dei semplici
pantaloni, i quali eliminano distinzioni di classe e cultura così che tutti si presentano uguali davanti a
Dio.

I Pellegrini pregano nella moschea Haram ne la Mecca. In


questa moschea c'è la Kaaba (verso la quale si volgono i
musulmani quando pregano). La Kaaba è il luogo di venerazione
che Dio ordinò di costruire al profeta Abramo e suo figlio Ismaele.
I riti del pellegrinaggio includono di girare 7 volte intorno alla Kaaba
e di passare 7 volte tra le collinette di Safa e di Marwa.
CORANO
Il Corano contiene le rivelazioni fatte da Allah tramite l’arcangelo Gabriele dal 610 al 632.

Il nome "corano" significa lettura, recitazione. Il


testo è costituito da 114 capitoli denominati
"sure". Ogni versetto è denominato '''aya",
Non viene considerata un’opera del
traducibile con testimonianza, miracolo o profeta, ma bensì di Allah stesso che lo ha
prodigio. Ogni sura inizia con un'invocazione: dettato parola per parola.
una breve formula liturgica che significa "nel Per il mususlmano é parola diretta di
nome di Dio, colui che fa misericordia, il Allah, definitiva e immodificabile.
Misericordioso".
Possiamo riconoscere delle tematiche principali:
- i precetti
- le storie e leggende
- le esortazioni ai credenti
- gli inni
- le leggi e le norme giuridiche la shariah (Sunna), la legge islamica
SUNNA
La Sunna è una raccolta di “hadith” discorsi e azioni attribuite al profeta e ai suoi compagni,
che forniscono un quadro normativo e interpretativo più ampio del Corano.
Questi testi però hanno fatto nascere anche alcune divisioni nel mondo mussulmano ancora oggi
esistenti:

● Per i Sunniti la Sunna è la 2° fonte sacra per l’Islam, dopo il Corano


● Per gli Sciiti e numerose altre sette dell’Islam la Sunna è recepita solo in parte con numerose
limitazioni.
FEDE E COMUNITÀ DEI CREDENTI

La religione islamica riuscì a dare coesione alle tribù e comunità


disgregate in conflitto attraverso dei vincoli di fede.
La comunità dei credenti (in arabo: umma)
costituita dalla comunità politica, morale e civile di tutti i mussulmani unisce
i fedeli a prescindere dalle differenze sociali, etniche e culturali e
rappresenta uno dei concetti chiave della religione islamica. Altri concetti
chiave sono:

● Casa dell’islam contrapposto al resto del mondo che non conosce la


parola di Allah,
● Jihad “sforzo” sia spirituale che politico per affermare il messaggio di
Allah. Dopo la morte di Maometto il Jihad diventerà la guerra santa
contro gli infedeli per la diffusione dell’islam.
RITORNO DI MAOMETTO A LA MECCA
Nel 630 Maometto ritornò a La Mecca sconfiggendo i nemici e prese possesso
della citta del santuario della Kaaba.

Egli rientrò a La Mecca sia come trionfatore politico sia come


trionfatore religioso. Anche le famiglie dell’aristocrazia
mercantile de La Mecca, dopo anni di scontri con i seguaci di
Maometto si convertirono all’Islam. La Mecca divenne così la
città santa della religione Islamica. Maometto ebbe questo
straordinario successo perché era un grande predicatore e un
uomo autorevole, inoltre egli arrivò nel momento giusto infatti
la penisola araba era pronta ad accogliere questo
cambiamento che fu sociale, economico e culturale. La
predicazione religiosa e l’azione politica di Maometto furono le
basi per il raggiungimento dell’unità araba che la portò
all’espansione dopo la morte del profeta.
PREGHIERA
La preghiera deve sempre essere preceduta dalla purificazione rituale di mani, polsi, viso, piedi e
gambe in segno di rispetto per Dio a cui ci si sta per rivolgere. La preghiera è ritmata e molto simile a
un canto ma i veri e propri canti e le musiche sono esclusi dalle cerimonie religiose nella moschea.
Le donne possono frequentare le moschee solo per la preghiera privata (non possono entrare in
moschea il venerdì, riservata alla preghiera pubblica ai soli maschi).
II fedele in preghiera deve prostrarsi più volte in direzione de "La Mecca" su un tappeto a piedi nudi.
Il corpo deve toccare il terreno con piedi, ginocchia, mani e fronte.

La preghiera islamica è di 2 tipi:

● canonica - ossia legale, obbligatoria


● volontaria - può essere adempiuta in qualsiasi momento il musulmano lo ritenga opportuno.

Durante la giornata i musulmani recitano più volte questa preghiera: “Io credo che non c'è nessuna
divinità al di fuori di Allah. Io credo che Maometto sia l'inviato di Allah”.
MOSCHEA
La preghiera è possibile ovunque, ma secondo il Corano, il luogo privilegiato per la preghiera ufficiale
è la Moschea.
La moschea è il luogo di preghiera e adorazione. Essa è anche definita luogo di raccolta e di
unione. Certe preghiere come quella del venerdì devono avvenire in moschea. La moschea al centro
della città simbolizza il centro di attività all'interno della società, ma anche l'apertura al mondo
esterno. Tutte le moschee si ispirano all’abitazione di Maometto a Medina. Si trattava di un edificio
con un cortile rettangolare, in cui il Profeta si riuniva con i seguaci per discutere di religione ma anche
di politica. Una parte del cortile era occupata da un portico, con un tetto di argilla e foglie di palma.
Questo schema molto semplice è stato replicato, anche se in modo più complesso, in migliaia di
moschee.

"La moschea è luogo di fraternità e uguaglianza, rimedio contro l'indifferenza,


l'individualismo, il disprezzo degli altri"
ABITUDINI ALIMENTARI
Il regime alimentare islamico si fonda sui precetti e sui divieti contenuti nel corano e nella sunna.
Ai musulmani è vietato:

● mangiare sangue animale;


● mangiare carne di maiale, di cammello o di animale trovato senza vita ma anche granchi o
anfibi come le rane;
● bere alcolici o utilizzare nelle preparazioni bevande fermentate.
Durante i pasti si deve utilizzare la mano destra, perché la sinistra è considerata impura.

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