Sei sulla pagina 1di 19

Islam

Dettaglio interno della Moschea Shaykh Lotf Allah di Esfahan


(Iran)

Il nome di Allh in lingua araba

L'Islam (in arabo: ) una religione monoteista manifestatasi per la prima volta nella penisola araba nella cittadina higiazena della Mecca nel VII secolo dell'era cristiana grazie a Maometto (in arabo , Muammad),
considerato dai musulmani l'ultimo profeta inviato da Dio
(in arabo , Allh) al mondo per ribadire denitivamente la Rivelazione, annunciata per la prima volta ad
Adamo ( dam), il primo uomo.

Dio attraverso la sottomissione e la resa a Lui[10] Nel


Corano talvolta assume la caratteristica di una qualit
interiore del fedele: Allah apre il cuore all'Islm a coloro che vuole guidare;[11] altri versi collegano Islm e
Dn, approssimativamente traducibile religione: Oggi ho reso perfetta la vostra religione [dn], ho completato
per voi la Mia grazia e Mi piaciuto darvi per religione
l'Islm..[12] Altri ancora descrivono l'Islam come l'atto
di ritorno a Dio, piuttosto che un'aermazione verbale
Con circa 1,6 miliardi di fedeli, che corrisponde al 23% di fede.[13] La parola Islam perci non legata a una perdella popolazione mondiale,[1][2] l'Islam la seconda reli- sonalit o a un gruppo etnico, bens all'idea centrale del
gione del mondo per consistenza numerica e vanta un tas- suo credo religioso.[14]
so di crescita particolarmente signicativo.[3][4][5] Il 13%
dei musulmani vive in Indonesia, che anche il paese mu- Nel hadith di Gabriele (adth Jibrl) l'Islm presulmano pi popoloso, il 25% nell'Asia meridionale, il sentato come parte di una triade composta da imn
20% in Vicino e Medio Oriente e il 15% nell'Africa sub- (fede) e isn (eccellenza), dove la denizione
sahariana.[6] Minoranze considerevoli si trovano anche in teologica dell'Islam sarebbe il Tawd (quella storica, l'aermazione di fede nella missione profetica di
Europa, Cina, Russia e America.
Maometto, quella dottrinale nel rispetto dei Cinque
Pilastri).

Etimologia e signicato
2 I pilastri dell'Islam

Islam (pronunciato [islam] in arabo) un sostantivo


verbale traducibile con sottomissione, abbandono, consegna totale [di s a Dio][7][8] che deriva dalla radice
aslama, congiunzione causale di salima (essere o porsi in uno stato di sicurezza), ed collegato a salm
(pace).[9]

Gli arkn al-Islm (Pilastri dell'Islam) sono i cinque


doveri assolutamente cogenti per ogni musulmano osservante (pubere e sano di corpo e di mente) per potersi
denire a ragione tale. Essi sono:

Nel linguaggio religioso, il concetto traducibile con la


parafrasi: entrare in uno stato di pace e sicurezza con

la shahda, o testimonianza di fede (in arabo


1

3 ECUMENISMO ISLAMICO
il mese lunare di Ramadan per chi sia in grado di
sostenerlo senza sensibili inconvenienti di salute;
ajj (in arabo ), pellegrinaggio canonico a
Mecca e dintorni, nel mese lunare di Dh l-ijja,
per chi sia in grado di sostenerlo sicamente ed
economicamente.

Preghiera al Cairo, Egitto, 1865

: ):
Ahadu an l ilha ill Allh - wa ahadu anna
Muammadan Rasl Allh
"Testimonio che non c' divinit se non Dio
(Allh) e testimonio che Muammad il Suo
Messaggero".[15]
Per essere valida, la shahda deve essere recitata con piena comprensione del suo signicato e in totale sincerit di
intenti.[16] Essa suciente, da sola, a sancire l'adesione
all'Islam di chi la pronuncia.[17]
la alt (in arabo ), preghiera canonica da effettuare 5 volte al giorno, in precisi momenti (awqt) che sono scanditi dal richiamo (in arabo ,
adhn: ) dei muezzin (in arabo , muadhdhin),
che operano nelle moschee (oggi spesso sostituiti da
registrazioni diuse con altoparlanti);
la zakt (in arabo ), versamento in denaro - obbligatorio per ogni musulmano che possa permetterselo - che rende lecita la propria ricchezza; da devolvere nei confronti di poveri e bisognosi. Nella quasi
totale assenza ormai dello Stato tradizionale percettore - che era dotato di appositi funzionari (umml,
pl. di mil) con ampi poteri cogenti - la zakt oggi
prevalentemente autogestita dal pio musulmano, anche se esistono organizzazioni che forniscono aiuto
ai fedeli per raccogliere fondi da destinare a opere
di carit, per la cui realizzazione la giurisprudenza
islamica ha previsto da sempre l'utilizzo delle somme raccolte tramite questa pratica canonica.[18] La
somma da versare, a cadenza annuale, viene calcolata sulla base di un imponibile del 2.5% sul capitale
nanziario del fedele, e vale anche per le aziende.
L'OCHA ha calcolato che i volumi annuali di tali
versamenti siano, come minimo, superiori anche di
quindici volte ai valori totali delle donazioni a livello
mondiale;[19][20]

In ambienti come quelli sciita, kharigita e sunnitahanbalita si aggiunge un sesto pilastro: il jihd (in arabo
),[21] ma se nella sua accezione di "jihd maggiore
(akbar, dice la giurisprudenza), teso cio a combattere
gli aspetti pi deteriori dell'animo umano, esso accettato da ogni scuola di pensiero sunnita come un potenziale
sesto pilastro, la sua accezione di impegno sacro armato
talmente densa di condizioni e limitazioni da non consentire che il "jihd minore (jihd aghar) sia accettato
sic et simpliciter dal madhhab hanata, malikita e sciafeita
come sesto degli arkn al-Islm.

3 Ecumenismo islamico
L'Islam considerato dai suoi fedeli come l'insieme delle rivelazioni elargite da Allah all'umanit n dall'epoca
del suo primo profeta, Adamo. Dal punto di vista dei
musulmani, l'Islam non deve quindi essere considerata come l'ultima Rivelazione in ordine di tempo rispetto alle altre due grandi fedi monoteistiche (Ebraismo e
Cristianesimo), ma come l'ennesima riproposizione della volont divina all'umanit, resa necessaria dalle continue distorsioni (tarf) intervenute come eetto del uire del tempo e dell'azione (talora maliziosa) degli uomini.
Torah (Trh), Salmi, Avesta e Vangelo (Injl), cui si aggiungeranno in seguito anche i Veda dell'Induismo, sono
perci considerati testi che, in origine, non contenevano
rivelazioni diverse da quella coranica.
Per questo motivo corretto denire Maometto Sigillo
dei profeti (khaam al-nabiyyn) ed un principio fondamentale per la fede islamica credere che con la sua morte
sia terminato per sempre il ciclo profetico, tanto che viene
accusato di massima empiet (kufra), e di fatto posto al di
fuori dell'Islam, chiunque lo dichiari riaperto. Nell'Islam
non vengono pertanto disconosciuti l'Antico e il Nuovo
Testamento, della cui origine celeste non si discute, riconoscendo per logica conseguenza il carisma dei profeti vetero-testamentari (da Adamo a No, da Abramo a
Mos), come pure quello di Ges. Secondo i musulmani,
il Corano per l'unica e non pi modicata aermazione della volont divina, destinata a perdurare inalterata
no al Giorno del giudizio.

3.1 La concezione di Dio

awm raman (in arabo ) , ovvero di- Nel Corano, la Sura CXII - al-Ikhl o del culto sincero
giuno - dal sorgere al tramonto del sole - durante - fornisce la denizione che Dio d di s:

3.2

Luoghi di culto

3
in un pubblico migliore di quello; e se si avvicina
a Me di un palmo, Mi avvicino a lui di un cubito;
e se si avvicina a Me di un cubito, Mi avvicino a
lui di un braccio; e se viene da Me camminando,
vado da lui correndo..[26]

La formula che apre tutte le sure del Corano, tranne la nona: Bismi llhi al-Ramni al-Rami (In nome di Dio, il Clemente, il
Misericordioso)

Vita, scienza, potenza, volont, udito, vista e parola sono attributi che pur appartenendogli totalmente, non ne
alterano l'Unit. Il tempo non una creazione ontologicamente distinta da Lui. Sovraintende la vita degli
uomini[27] senza che questi possano vederlo, poich "non
l'aerrano gli sguardi ed Egli tutti gli sguardi aerra",[28]
ma pronto ad aiutarli qualora ne avessero bisogno[29] ed
all'uomo "pi vicino della vena giugulare",[30] rendendo
superua ogni intermediazione sacerdotale. Attraverso i
suoi 99 nomi possibile invocarlo,[31] ma data la sua natura trascendente e oscura all'uomo "non v'ha simile a Lui
cosa alcuna",[32] l'Islam riuta l'idea che Dio assomigli in
qualche modo alla sua creatura umana o che vi sia il bench minimo spazio per una concezione antropomorca di
Allh.
I 99 nomi di Dio mirano a qualicarne l'Essenza (kawn), esplicitata attraverso tale elenco di attributi: egli sarebbe dunque tra le altre cose, l'Eterno (mad [33] ), la
Verit (al-aqq[34] ), l'Esistente di per s (al-ayy alQayym[35] ), il Sublime (al-Am[36] ), il Potente (Qadr,[37] ), Il Sapiente (al-akm[38] ), ma anche al-Bad,
Il creatore di ogni cosa.[39] La sua Onniscienza
chiaramente enunciata:

Di': Egli, Dio, uno, Dio, l'Eterno. Non gener


n fu generato e nessuno Gli pari (in arabo:
).[22]

" il Primo e l'Ultimo, l'Evidente e il Nascosto,


e conosce tutto. [40]

Questa sura considerata la perfetta sintesi dell'Unit 3.2


islamica, o Tawd, che a sua volta incorpora le caratteristiche di Dio: egli Unico (wid) e Uno (aad).
Avendo tali caratteristiche, l'Islam rigetta apertamente la
Trinit e la visione divina di Ges, ma ne attende il ritorno alla ne dei tempi.[23] Dio, entit completamente
trascendente, esiste senza avere luogo poich Egli stesso il luogo della Sua esistenza; insostanziale, incorporeo,
non denibile e non ragurabile. Tutto l'esistente, di cui
il Creatore ex-nihilo, non altro che un Suo segno, una
Sua manifestazione e un Suo riesso attraverso cui Egli
si rende conoscibile:[24]
Io ero un tesoro nascosto e volevo essere
conosciuto. Ho creato le creature per essere
conosciuto. [25]

Luoghi di culto

La Moschea Blu di Istanbul

Ed dunque abbandonandosi con ducia a Dio che il Luogo deputato (ma non indispensabile) alla alt la
musulmano guadagna la guida del suo Signore:
moschea (in arabo masjid, al plurale masjid). Non necessariamente delegata a ni liturgici, essa funge anche
Io sono secondo l'idea che il Mio servo ha di
da luogo d'incontro, di studio e persino di riposo. Al suo
Me, e Io sono con lui quando Mi menziona; e se
interno si usano compiere le cinque preghiere giornalieMi menziona in cuor suo, lo menziono in cuor
re obbligatorie, la rottura del digiuno del raman, la
raccolta e ridistribuzione dei fondi della zakt.
Mio. E se Mi menziona in pubblico, lo menziono

3 ECUMENISMO ISLAMICO

Il Taj Mahal, ad Agra (India).


Moschea Wazir Khan, Lahore

3.3 Rituali e liturgie


Il predicatore sudafricano Ahmed Deedat[43] sostiene che
l'origine di alcune pratiche devozionali canoniche debba
essere rintracciata in quelle di diversi profeti dell'Islam
precedenti a Maometto, come Abramo, Mos o Ges.
Essi sarebbero:
Dal punto di vista storico, oggi si ritrovano ancora nelle
moschee di tutto il mondo elementi introdotti dalle prime moschee di Mecca e Medina: il caso del mihrab,
del minbar, e di un largo cortile esterno, il sahn (che poi
si sarebbe diuso anche alle case private), in cui spesso
si trovano fontane, o aw, indispensabili al compimento delle abluzioni necessarie per il conseguimento della
purit rituale.
La moschea rappresenta di gran lunga l'espressione preminente dell'architettura islamica, a sua volta inuenzata dalle normative che regolano l'arte sacra in generale:
non vi sono quindi ospitate, in linea generale, rappresentazioni umane o animali. La geometria assume dunque un
ruolo di collegamento fra realt umana e trascendenza divina, data la natura innita e onnipresente, Una e Unica
di Allh. Per proiettare questi principi, appartenenti alla dottrina teologica islamica o Tawd, nella moschea si
utilizzano forme e decorazioni tese a trasmettere al fedele
la consapevolezza riguardante la stretta correlazione esistente fra il mondo esterno delle forme e quello interiore
delle realt divine, essendo entrambe, per la concezione
islamica, appartenenti ad Allh, considerato sia al-hir,
Manifesto, sia al-Btin, occulto.[41] .

il rimuovere le scarpe nei luoghi sacri, secondo


quanto Dio disse a Mos sul Monte Sinai;[44]
il compiere le abluzioni rituali, o wu, secondo ci
che Dio comand a Mos e Aronne;[45]
Il prostrarsi con il viso rivolto a terra, o sujd, cos
come venne fatto da Ges,[46] Abramo,[47] Mos[48]
e Giosu;[49]
il digiuno, o awm, simile a quello del tutto miracoloso compiuto da Ges (di cui non si conoscono i particolari di svolgimento) per 40 giorni e 40
notti.[50]

La venerazione delle reliquie considerata una degenerazione della fede,[51] cos come, in generale, la credenza nella possibilit che i santi (Wali) possano intercedere per i viventi; posizioni nate su impulso di versetti
perentori.[52] Vi sono tuttavia delle eccezioni, del tutto
minoritarie e principalmente aventi base etnica,[53] per
quanto riguarda le reliquie; mentre sui santi gli sciiti e
talune confraternite Su si discostano dalla maggioranza
A causa di questo stretto rapporto fra teologia e geometria sunnita.
gli architetti musulmani progredirono notevolmente nel- Fra le pratiche devozionali, la preghiera obbligatoria le scienze matematiche, scoprendo, per esempio, formu- alt - considerata la pi importante:
le che in Occidente sarebbero diventate note solo nel XX
secolo.[42] Principali espressioni di questa ricerca sono il La Preghiera il pilastro della religione. Chiunque ometta intenzionalmente di compierla, ha distrutto la propria
girih e l'arabesco.
religione[54]
La contrariet a rappresentare immagini umane dettata dall'assenza nel pensiero islamico sunnita del concetto Altre pratiche, eseguite particolarmente all'interno delle
di santit e dalla possibilit che un qualsiasi essere uma- confraternite mistiche diuse in tutto il mondo islamico,
no - con l'eccezione di Maometto - possa intercedere per sono:
l'essere umano presso Dio, oltre che dalla precisa deter la Murqaba o meditazione, ampiamente praticata
minazione d'impedire qualsiasi degenerazione idolatrica
da Maometto nei suoi ritiri sul monte ir;
del culto.

5
il dhikr, denito come ricordo o invocazione di
Dio, che nasce sulla scorta di numerosi versetti coranici come coloro che credono, coloro che cui si
tranquillano i cuori al ricordo di Dio (non col ricordo di Dio che si tranquillano i cuori?) - coloro che
credono, coloro che operano il bene, ad essi fortuna,
ad essi ritorno buono, a la ne!.[55] Da ripetere per
lo pi in silenzio, usualmente costituito dalla prima parte del tawd: l ilha ill Allh o dal takbr:
Allh[u] Akbar, o dal semplice Huwa (Egli);

Il primo profeta islamico sarebbe peraltro stato Adamo


e, dopo di lui, N (No). Sono annoverati fra i tanti profeti islamici, dopo Ibrhm (Abramo), suo cugino
Lt, i suoi gli Isq (Isacco) e Isml (Ismaele), Yaqb (Giacobbe), Ysuf (Giuseppe), Ms (Mos), Dwd (Davide), Sulaymn (Salomone), Yay (Giovanni
Battista) e, prima di Muammad, s ibn Maryam (cio
Ges di Nazareth, glio di Maryam, ossia colei che in
altro contesto chiamata Maria),[59] Maria considerata anche nel Corano come esempio sublime di devozione
femminile a Dio.

il movimento rotatorio su se stessi dei Dervisci,


Alcuni profeti citati dal Corano non sono usualmente
particolarmente praticata dall'ordine dei Mevlevi.
identicati con quelli biblici, o la loro identicazione
dubbia: Idrs (principali proposte Enoch e Esdra), li
Sebbene queste pratiche possano svolgersi anche priva- (probabilmente in biblico Sela), Hud (per alcuni Eber),
tamente, ci solitamente non avviene. Infatti, in assenza Shuayb (proposto Ietro, accomunati dal fatto di essedel clero, il musulmano responsabile della propria fede re entrambi Madianiti), Dh l-Ki (proposti Giobbe ed
(mn) ed per questo esortato a circondarsi della com- Ezechiele), Dh l-Qidr o Dh l-Qadir (il suo racconto
pagnia di persone rette che possano aiutarlo a percorrere ispirato a quello del babilonese mnaptm, non c'
il cammino sulla via di Allah, come diceva lo Shaykh Abu equivalente giudeo-cristiano) e Dh l-Qarnayn (Il BicorMadyan Shu'ayb:
ne), identicato principalmente con Alessandro Magno o
Ciro il Grande, ma anche con Salomone).
Il piacere della vita solo nella compagnia dei
fuqar.[56] Essi sono i sultani, i maestri e i principi. Il faqr colui che ha abbandonato la futile ricerca di questo mondo per intraprendere
la ricerca del Reale, ovverosia, del segreto della Sua esistenza. Il primo requisito di questa ricerca la compagnia delle altre persone che
desiderano acquisire tale scienza. Essere parte
di esse signica condividerne le dicolt e le
gioie. Da principio, il faqr vede le manchevolezze dei fuqar. Quando impara che essi sono
uno specchio per lui come insegnava il famoso adth[57] cessa di combatterli e nel
suo cuore comincia a sorgere l'amore per gli
amanti di Allah. In tal modo si approssima allo
Shaykh.[58]

I profeti

I musulmani dichiarano che la loro religione si riallaccia


direttamente alle tradizioni religiose che sarebbero state predicate dal patriarca biblico Abramo, considerato da
Maometto come il suo pi autorevole predecessore. La
ragione che l'Islam (almeno inizialmente) la religione degli arabi, discendenti da Ismaele, mentre gli ebrei
sarebbero i discendenti da Isacco e i cristiani sarebbero
gemmati dall'ebraismo come una setta ebraica che con
Paolo di Tarso inizi ad accogliere anche i non-ebrei. E
Ismaele e Isacco erano gli di Abramo, sebbene il primo
fosse di madre araba e il secondo israelita (fatti tuttavia
senza particolare signicato in una cultura patrilineare e
patriarcale). per questo che, in chiave puramente formale, l'Islam viene classicato come religione abramitica,
al pari dell'Ebraismo e del Cristianesimo.

Dopo Maometto, chiamato per questo il sigillo dei profeti (khtim al-anbiy ), un dogma per l'Islam che la
profezia abbia termine e credere nella riapertura del ciclo profetico senz'altro considerato dal sunnismo e dallo
sciismo kufra.

5 Culto
Mentre il culto per Dio, chiamato Allah, immutabile
e del tutto indierente all'epoca e allo spazio sico in
cui esso praticato, la liturgia espressa potr in varie occasioni adattarsi invece al tempo e al luogo in cui il fedele vive. Ci in perfetta coerenza col principio condiviso che l'Islam sia una religione wusa, cio collocata su una linea mediana rispetto agli opposti estremi
costituiti dall'ateismo da un lato e da un formalismo rigido di facciata, non pervaso dalla reale comprensione
e dalla tolleranza nei confronti di chi sbaglia.[60] nota
l'aermazione di Muammad, secondo cui l'Islam aborre
gli eccessi e il fanatismo, basandosi sull'assunto, pi volte ribadito nel Corano, che Dio non ama gli eccessivi
(II:190; VI:141; VII:31; XVII:26-27; XXV:67; XLIV:31
e LVII:23). Per questo motivo l'estremo rigore sul piano
sia della lettera, sia dei contenuti della Legge, corrisponde
nei fatti a un'estrema essibilit.
Una visione etnocentrica del culto islamico ha per portato, durante il corso della storia europea, a dei grossi
fraintendimenti: se per gli europei medioevali Muammad era uno scismatico cristiano[61][62] questa credenza
si evoluta nel corso dei secoli, no a trasformare i musulmani in "maomettani"; credenza questa parzialmente
diusa anche nel secolo ventesimo - possibilmente alimentata da una visione dell'Islam speculare a quella che i

cristiani hanno della propria religione e in particolare della gura di Cristo, divinizzata e dunque adorata. In realt
un musulmano che adorasse Muammad, o qualsiasi altro profeta prima di lui, commetterebbe l'errore gravissimo di scambiare i messaggeri, cio i profeti inviati da
Dio sulla terra per annunciare la rivelazione monoteista,
con il messaggio, il Dio Unico (wid) e Uno (aad) che
non ha generato e non stato generato (lam yalid wa lam
ylad) che avrebbe incaricato Muammad di annunciare l'ultima, denitiva rivelazione, rendendolo cos sigillo
dei profeti (khtim al-anbiy ).

Testi sacri

OBBLIGHI MORALI E SOCIALI

la Sunna (letteralmente consuetudine) costituita


da una serie di detti, fatti, silenzi o inazioni, di Maometto. Essa dunque basata su adth (tradizioni
giuridico-religiose), raccolti e tramandati da testimoni ritenuti sicuri. stata messa in forma scritta
solo nel III secolo del calendario islamico (IX secolo) nei Sei libri (al-kutub al-sitta), i pi importanti
dei quali sono universalmente considerati dai musulmani quelli di Bukhr e di Muslim mentre gli altri
furono composti da Ibn Mja, al-Nas, al-Tirmidh
e Ab Dwd al-Sjistn. Gli sciiti aancano loro le opere quali l'al-Kf f ilm al-dn di Ab Jafar Muammad b. Yaqb al-Kuln/al-Kulayn (m.
939); il Kitb man l yauruhu l-faqh di Ab Jafar Muammad b. Al, altrimenti noto come Ibn alBbya (o Bbawayh) al-Qumm (m. 991) e il Tahdhb al-akm di Ab Jafar Muammad b. al-asan
al-s (m. 1067 o 1068).
I musulmani credono che siano d'ispirazione divina, ma
corrotti dal tempo o dalla malizia degli uomini:
il Vangelo (chiamato Injl);
i Salmi (chiamati al-Zabr);
la Trh (chiamata Tawr);

La Cupola della Roccia a Gerusalemme, la terza citt santa


dell'Islam

l'Avesta zoroastriano.

Il dilemma se trattare gli induisti come politeisti cui oriI testi fondamentali a cui fanno riferimento i musulmani re l'opportunit fra conversione o morte fu superata grazie
sono, in ordine di importanza:
all'interpretazione di numerosi dotti musulmani, secondo
cui anche i Veda sarebbero stati un testo d'origine divina,
il Corano (letteralmente Recitazione), che con- per quanto particolarmente corrotti.
siderato dai musulmani espresso parola per parola
Accanto alle sacre scritture, e da esse direttamente ispirada Dio (Allah). I musulmani ritengono che Maota, v' un'immensa letteratura prodotta nei secoli dalla cometto abbia ricevuto il Corano da Dio attraverso
munit dei dottori appartenenti sia all'Islam sunnita sia a
l'Arcangelo Gabriele, che glielo avrebbe rivelato in
quello sciita: testi di qh (giurisprudenza), di kalm (teo[63]
lingua araba. per questo che i fondamentali atti
logia), di tasawwuf (mistica). Non da trascurarsi inne
liturgici islamici sono recitati in tale idioma in tutto
che, soprattutto per quanto riguarda la mistica islamica
il mondo musulmano. Dopo la Rivelazione ricevuo susmo, molta pregevole letteratura stata prodotta in
ta da Maometto l'Islam crede, per dogma, che nesversi da autori di espressione araba e persiana soprattutto,
sun altro profeta sar pi identicato da Dio fra gli
ma anche in turco, urdu ecc.
uomini. Secondo i fedeli, il Corano non venne messo immediatamente per iscritto: Maometto, secondo un'ipotesi fatta propria anche dai musulmani, sarebbe stato analfabeta,[64] e il Corano sarebbe sta- 7 Obblighi morali e sociali
to perfettamente assimilato da lui per grazia divina,
cos da poterlo recitare senza esitazioni e impacci Il musulmano ha dunque il dovere di assolvere al "jihd
ai suoi seguaci che, sovente, lo memorizzarono a lo- maggiore, additato letteralmente come sforzo o imro volta. Solo pi tardi (sotto il calio Uthman) fu pegno [del singolo] sulla Strada di Dio (jahada f sabl
messo per iscritto (dai kuttb) e sistemato con una Allh), nella speranza di poter vedere nell'Aldil il Suo
serie di accorgimenti graci (i punti diacritici del- Volto (li-wajhihi), grazie alla riuscita impegnativa lotta
le varie consonanti arabe omografe e le vocali, o contro le pulsioni negative del proprio corpo e del proarakt), all'epoca del governatorato dell'omayyade prio spirito.
al-ajjj b. Ysuf, verso la ne del VII secolo-inizi Nella sua veste minore, il jihd viene denito e diedell'VIII. Epoca dopo la quale il testo sacro rimasto renziato dalla shara. Se infatti un'oesa o un'aggressione
assolutamente immutato.
sono portate dalla Dr al-arb (il territorio esterno alla

7.1

L'Aldil

7
crede non conceda il libero arbitrio all'uomo, essendo
ogni atto (compreso quello umano) creato da Dio. Egli d
all'uomo tutt'al pi il possesso (iktisb) dell'atto compiuto,
mentre il presumere di poter creare qualcosa o di penetrare l'insondabile Volont divina sono peccati di massima
superbia, con la conseguenza che il Volere divino dovr
essere accettato senza condizione alcuna da parte delle
Sue creature.

Questo avviene non solo nelle pratiche di culto - il cui


obbligo non si considera assolto convenientemente senza
l'osservanza precisa delle loro minuziose modalit (precise ritualit da osservare nel corso del pellegrinaggio obbligatorio alla Mecca e nei suoi dintorni) -, ma anche
nell'ottemperare alle precise e cogenti norme alimentari
Moschea del Profeta a Medina, seconda citt sacra dell'Islam
che, secondo lo schema vetero-testamentario, non si giusticano con motivazioni di carattere razionale, in grado cio di essere percepite dall'intelligenza umana, ma
dr al-Islm, abitato da non musulmani) nel cuore della che devono essere accettate come tutto il resto senza
dar al-Islam (letteralmente Sede (o Casa) dell'Islam), chiedersi il come e il perch" (bi-l kayfa).
l'impegno a prendere le armi per contrastare ed eliminare
Parte di queste norme il divieto di consumare carne che
l'oltraggio incombe su tutta la Umma, mentre se si intennon sia lecita (all), ovvero macellata con l'invocazione
desse realizzare l'espansione dei conni sici e spirituali
ad Allh e menzionando il suo Nome (Cor.,V:118, 119,
della Umma, l'impegno al jihd incomberebbe esclusiva121) ovvero di animali morti per incidente o cause namente su volontari espressi dalla Umma. Nel primo caturali (V:119): il divieto traeva origine da norme igieniso si parla allora di far ayn (obbligo individuale), nel
che, ma uniformava anche altre regole diuse in una sosecondo invece di far kifya (obbligo collettivo).
ciet pre-islamica essenzialmente basata sulla pastorizia,
Generico obbligo anche quello di ordinare il bene che proibivano alcune carni alle donne della trib, o che
e vietare il male (al-amr bi-l-marf wa nahy an al- prevedevano la macellazione di alcuni capi di bestiame
munkar) ovunque essi si presentino, ricorrendo a ogni senza che fosse pronunciato il Nome di Allah (VI, 138).
mezzo lecito e necessario (con la mano, la parola, la pen- La diversa legge alimentare data agli Ebrei nel Levitico
na o la spada), laddove il bene e il male sono determinati (Lev. VII, 22-46; XI, 1-47; XIV, 3-21) - col divieto di
esplicitamente da Dio nel Corano, dovendosi intendere consumare grasso degli ovini e dei bovini, eccetto quello
come Bene la sua volont e Male il disobbedirgli.
del dorso, viscere o frammisto ad ossa - deve essere inteNessuna teologia naturale ammessa, che possa far sa come un castigo di Allh per la loro ribellione (Cor.,
presumere all'intelligenza umana di penetrare razional- VI:146).
mente i conni tra il Volere di Dio e la Sua non-Volont,
essendo la creatura umana tenuta ad assoggettarsi senza
distinguo al dettato coranico. In senso letterale, la parola
Islm signica infatti sottomissione, abbandono o obbedienza a Dio. Abbandono a un Progetto divino che concerne l'umanit intera e che l'uomo non pu conoscere
per la sua intrinseca limitatezza, al quale tuttavia esso si
dovr abbandonare, ducioso della bont e della misericordia divina. All'uomo tutt'al pi concesso, gicch ne
ha ricevuto rivelazione attraverso i profeti, di riconoscere
e interpretare i segni di Dio (yt Allh). Come avvenuto
al profeta Abramo la ragione umana, guidata dal disegno
imperscrutabile ma trascendentalmente perfetto di Dio,
portata ad aerrare e riconoscere, in tutto ci che perisce
e muta, la prova incontrovertibile dell'esistenza e della necessit del Creatore che seguita a creare e ri-creare tutto
l'esistente che, pervaso com' dal suo spirito, senza di lui
non potrebbe assolutamente continuare a esistere.
Riettere sui segni di Dio dunque un dovere del musulmano, come pi volte ricorda il Corano (tra cui II:118,
164; III:190; VI:99; XIII:2-3; XXIV:43-54).

7.1 L'Aldil

Alla creatura umana Allh riserva, a seconda della Sua insondabile volont e del comportamento tenuto dalla Sua
creatura - un premio eterno o un castigo.
Il luogo in cui potranno essere godute le delizie
paradisiache il Giardino (in arabo: , Janna), mentre il luogo in cui saranno scontate le azioni malvagie il
Fuoco (in arabo: , Nr).
oggetto di discussione tra i teologi musulmani il tema dell'eternit della pena infernale, alle quali assistette Maometto nel suo mistico viaggio notturno e ascesa al
Cielo (Isra' e Mi'raj).
Abu al-Hasan al-Ash'ari sosteneva nella sua al-Ibna an
ul al-diyna che l'inferno non sarebbe stato eterno
per chi fosse stato musulmano ma, vista l'Onnipotenza
divina, l'eternit del castigo non poteva essere asserita
Dio - al contrario di quanto pensavano i mutaziliti - si neppure per ogni altro essere umano.[65]

7.2

Matrimoni misti

SCUOLE GIURIDICHE E TEOLOGICHE

re in base alle norme della shara all'interno di particolari


tribunali (deniti sciaraitici) che, un tempo, caratterizzavano le societ islamiche ma che sono stati progressivamente soppiantati nella maggioranza dei Paesi islamici
da tribunali statali che agiscono in base a una normativa che fa riferimento a codici, per lo pi d'ispirazione
occidentale, anche se ispirati alla tradizione normativa
sciaraitica.

La struttura famigliare islamica permette ai musulmani di


sposare donne di fede ebraica o cristiana (Sura V:5) che
siano misant, tradotto con forticate e interpretato con oneste, caste e virtuose.[66] La moglie non musulmana ha diritto di esercitare il suo culto e di consumare
i cibi che la sua religione permette. I gli devono essere
educati secondo la religione del padre, a pena di ripudio.
Forma di ricerca interiore, il misticismo dell'Islam,
La moglie non musulmana pu ereditare la sua parte atincarnato dai su.
tingendo a quel terzo che la legge islamica consente di
Il fatto di rapportarsi direttamente con il sacro e di non
legare a chi non sia parte legale di una successione.
ammettere intermediari tra uomo e Dio non rende necessaria la gura del sacerdote (cui quindi non sono, almeno
nel Sunnismo, minimamente assimilabili gli ulam o i
8 Assenza di clero
mufti). Diverso il caso dello Sciismo, dove gli Ayatollah
fungono in qualche misura da intermediazione tra i devoti e l'"Imam nascosto, la cui parusia attesa alla ne dei
tempi, ma che agisce ineabilmente proprio attraverso i
dotti.

9 Scuole giuridiche e teologiche

Folla di pellegrini nella Spianata Sacra della Mecca, la citt pi


santa dell'Islam per la presenza della Kaba

Le correnti principali dell'Islam non ammettono n riconoscono clero e tanto meno gerarchie (indirettamente una
forma di ambiente clericale esiste per nell'ambito sciita,
in cui si crede che l'"Imam nascosto eserciti un'ineabile
inuenza sui marja al-taqld), dal momento che si crede
non possa esistere alcun intermediario fra Dio e le Sue
creature.

Distribuzione delle scuole giuridico-religiose islamiche nel mondo

Se ognuno sacerdote di s stesso e responsabile dei


suoi errori, il discrimine fra quanto considerato consono all'Islam e quanto gli contrario potr scaturire solo
dall'approfondito dibattito fra esperti dottori (ulam)
che abbiano compiuto i necessari studi all'interno di
Da non confondere col clero la categoria degli imam: strutture d'insegnamento religioso, la cui adabilit sia
musulmani che per le loro conoscenze liturgiche sono in- riconosciuta senza riserve.
caricati dalla maggioranza dei fedeli di condurre nelle Esiste in materia un pluralismo di scuole giuridiche
moschee la loro preghiera obbligatoria.
(madhhab) e teologiche, con numerose diverse interpretazioni
di una stessa fattispecie giuridica (salvo, ovviaNeppure gli ulam, che si limitano a interpretare il Comente,
l'impossibilit di discutere gli assetti dogmatici
rano, possono essere avvicinati a una forma di clero, andell'Islam,
che non sono contestabili, per non incorreche se, nell'assolvere alla loro funzione, di fatto tendore
automaticamente
nella condanna di kufra - infedelt
no a riaermare il ruolo privilegiato che deve svolgere la
massima
che
fa
conseguire
la qualica di eretico religione islamica nella societ.
kr, pl. krn). Tutte le cosiddette scienze religiose
A un ben delimitato ambito giuridico vanno invece ri- (ulm dniyya) tendono alla formazione di un consenso
condotti i mufti, che sono autorizzati a esprimere pare- maggioritario (ijm) circa il modo d'interpretare il dispori astratti nelle diverse fattispecie giuridiche, indicando sto coranico e sciaraitico. Tale consenso potr comunque
se una data norma sia o meno coerente con l'impianto mutare nel tempo, in caso si esprima in tal senso una nuogiuridico islamico.
va maggioranza. Si parla di una vera e propria polverizSimilmente devono essere considerati i q che, storica- zazione dei modi di giudicare della umma, divisa in numente, erano di nomina governativa e chiamati a giudica- merose scuole teologiche e giuridiche, alle quali potrebbe

9
aggiungere anche l'enorme dierenziato panorama costituito dalle confraternite mistiche, tanto che qualcuno ritiene che, pi che parlare di Islam, si dovrebbe parlare di
pluralit di Islam (Islams in inglese).

10

Gruppi religiosi

qualsiasi discendente del Profeta purch


questi agisca concretamente contro i musulmani reprobi e usurpatori del caliato,
con un deciso impegno militante che
non lasci spazio a un comodo quietismo
limitato a un'attivit puramente teoretica.
Kharigiti, un tempo abbastanza diusi, specialmente
in Nordafrica, Iraq e Penisola araba, si dividevano
in numerosi sottogruppi - sufriti, Azraqiti, Najadt,
Nukkariti - di cui sussistono solo gli:
Ibaditi, oggi maggioritari nel solo Oman,
ma presenti anche in qualche localit del
Nordafrica e dell'Africa Orientale.

Stati con popolazione di religione islamica

Di derivazione islamica, ma considerati eterodossi, sono


invece:
Gli Alawiti, appartenenti a una setta minoritaria d'ispirazione sciita ma con forti tratti
gnosticheggianti. Esprime il gruppo dirigente in
Siria n dall'epoca del Presidente al-Asad.

Area di diusione dell'Islam: in arancio il territorio degli Sciiti,


in verde quello dei Sunniti

I musulmani vengono dierenziati in:


Sunniti, che costituiscono tra l'87 e il 90% del numero complessivo dei devoti musulmani,[67] ) sono
maggioritari in quasi tutti i paesi islamici (tranne
l'Iran, l'Azerbaigian, l'Iraq, il Libano, il Bahrein e
l'Oman).
Sciiti, che costituiscono la minoranza pi consistente
(circa il 10-13%). Essi si richiamano all'eredit di
Al ibn Ab lib, cugino e genero di Muammad,
e dei suoi gli al-asan b. Al e, pi in particolare,
di al-usayn b. Al. Dominante in Iran, lo sciismo
maggioritario in Azerbaigian, in Iraq, in Libano e
in Bahrein. Gli sciiti si dividono a loro volta in:
un gruppo maggioritario (duodecimano,
o imamita o ithnaashariyya),
un gruppo minoritario (ismailita, o
settimano o sabaiyya). Gruppi di
Ismaeliti sono presenti in India,
un gruppo pi esiguo, detto "zaydita",
prevalente in Yemen, teorizza la possibilit che a guidare legittimamente la
Comunit islamica (Umma) possa essere

I Drusi, di originaria ispirazione ismailita ma presto abbondantemente diversicatisi, sorti in et


fatimide all'epoca dell'Imm-calio al-kim. Sono
presenti in Libano, nella regione montagnosa dello
Shf, come pure in Siria (Golan, Gebel Druso) e in
Israele.
I Bah, a loro volta gemmati dal Babismo, costretti dalla Rivoluzione islamica dell'Iran a rifugiarsi in
India e in Occidente (soprattutto Canada e Stati Uniti d'America). I suoi fedeli pretendono di costituire
una religione interamente nuova[68] e non quindi
una eterodossia dell'Islam.
Gli Aleviti appartenenti a una setta minoritaria
d'ispirazione sciita duodecimana, ma con forti aspetti prossimi allo gnosticismo. Sono presenti soprattutto in Turchia dove rappresentano almeno il 15%
della popolazione.
Gli Ahl-e aqq, presenti in Iraq e in Iran, di
ispirazione sciita ma marcatamente eterodossa.
L'Amadiyya di Qdyn (India settentrionale) e
Lahore (Pakistan), fondata da Mirza Ghulam
Ahmad.
I Sikh, presenti in India, nati dopo Muammad, che
ritengono validi alcuni punti del credo islamico (tra
cui il monoteismo). Sono considerati tuttavia appartenenti a una religione completamente distaccata
dall'Islam, e non una sua eterodossia.
Gli yazidi, il cui sincretismo include anche alcuni
elementi dell'Islam, pur discostandosene sostanziosamente.

10

13 ISLAM POLITICO

La "Nation of Islam" presente negli Stati Uniti, di


ispirazione sunnita ma marcatamente eterodossa,
tanto da essere considerata dagli storici delle religioni come appartenente a una religione ormai completamente distaccata dall'Islam, e non una sua generica
eterodossia.

11

Modelli ispiratori

La religione consiste nella fede (al-mn) e nella pratica (al-dn). Quali siano stati i modelli religiosi ispiratori ancora argomento di discussione fra gli storici delle
religioni. Se infatti si pu parlare, coi dovuti distinguo,
di debiti contratti verso il Giudaismo, lo Zoroastrismo, il
Cristianesimo orientale e, pi ancora, verso il credo delle comunit ebraico-cristiane attive nella stessa Penisola
araba - debiti per molti versi e in diversa misura dicilmente negabili - non manca per chi sostiene l'indubbia
esistenza di una matrice indigena sud-arabica che arancherebbe l'Islam da una sorta di tutela strettamente allogena. Del resto non sono episodiche le prove, epigrache, artistiche (statuaria votiva) e archeologiche, circa
l'esistenza di culti monoteistici negli ambienti culturali
sud-arabici e il loro lento accostamento a forme sempre
pi spiccatamente monoteistiche.[69]
Che l'Islam appartenga al medesimo contesto di valori dell'Ebraismo e del Cristianesimo, viene sottolineato dalla sua inclusione tra le cosiddette religioni
abramitiche.[70][71]

12

Dierenze fra islam e islamismo

Quanto al lessico impiegato, se in contesti linguistici diversi da quello italiano la dierenza fra il termine Islam e
Islamismo abbastanza sfumata, in italiano una diversit
sostanziale invece esiste, perch con la parola Islam sintende quell'insieme di atti di fede, di pratiche rituali e di
norme comportamentali che praticato da sunniti e sciiti
che, insieme, rappresentano quasi il 99% dei fedeli musulmani, mentre il termine Islamismo indica di fatto una
concezione dell'uomo e del mondo che si ispira ai valori
dell'Islam ma che si esprime a livello pi propriamente
politico.
La disciplina che studia l'Islam tradizionalmente detta
in italiano islamistica, e islamisti sono detti i suoi cultori e
studiosi. Sennonch, per l'improprio uso fattone da alcuni
media generalisti, il termine islamista pu essere percepito come sinonimo di estremista islamico, generando
disagio per gli studiosi della materia, che potrebbero in
alternativa ricorrere al gallicismo islamologi, se esso non
risultasse estraneo alla tradizione accademica.[72] Islamistica resta perci la dizione accademica della branca
disciplinare relativa alla cultura dell'Islam.

Altra fonte di confusione terminologica si ha negli ultimi anni con il crescente e improprio uso come sostantivo dell'aggettivo islamico.[73] Il sostantivo che si riferisce
a chi professa la religione islamica infatti musulmano
(nell'uso corretto si dovrebbe dire: i musulmani e non gli
islamici). L'uso dell'aggettivo come sostantivo, cos come
il sostantivo islamista - del tutto sconosciuto a qualsiasi
autorevole dizionario italiano, se non nel senso di studioso dell'Islam - sembra coniato dalla sbrigativa volont di indicare i militanti di movimenti radicali di matrice
islamica che spesso tracimano nel terrorismo, nendo col
conferire a quest'ultimo uso una sfumatura negativa che,
invece, evidentemente estranea al termine musulmano. Ciononostante si assiste a una sua crescente diusione nei mezzi di comunicazione di massa come semplice
sinonimo di quest'ultimo sostantivo/aggettivo.
La fede per i musulmani basata sui cinque pilastri.
Per essere un uomo dell'Islam si deve possedere perfettamente la fede (mn) in questi principi ed esercitare
il bene e la piet (birr). Le parole Islam e "salam" (pace) hanno la stessa radice consonantica e sono come fuse.
L'Islam si congura quindi come intima pace dell'uomo
con Dio e il mslim (musulmano) colui che si ada con
pienezza al Signore. Questo ducioso abbandono manifestato dal credente assolvendo per quanto pu ai doveri
espressi dai cinque arkn al-Islm, vale a dire i cinque
pilastri della fede islamica.
L'Islam non soltanto una religione, nel senso tecnico del termine (cfr. il latino religio), che si basi principalmente su un'intima persuasione di fede, ma anche (e non secondariamente) un'ortoprassi, una serie cio
di azioni e comportamenti obbligatori, perch giudicati corretti.[74] I comportamenti esteriori sono giudicati
secondo la shara, la disciplina legale islamica, mentre
per quelli interiori il solo giudice Dio. Ci non toglie
che, dopo un lungo e animato dibattito teologico durato
quasi un secolo,[75] mirante a determinare se per potersi
denire musulmano bastasse l'imn (la fede) o se invece
essa dovesse accompagnarsi o addirittura essere subordinata alle opere (aml) la risposta stata quella di dare
assoluta preminenza alla prima, tant' vero che per essere considerato a pieno titolo musulmano suciente
una seria shahda, anche se un musulmano non potr poi
esimersi dall'esprimere coerentemente nei fatti della vita
la profondit e la sincerit della sua fede. Questo di per
s eliminerebbe la necessit di parlare di un "integralismo
islamico, dal momento che l'Islam ha per denizione un
approccio integrale alla realt fenomenologica, senza
alcuna separazione fra aspetti mondani e ultramondani.

13 Islam politico
Dal 632 al 1924 l'Islam politico si sviluppato nel
caliato. Dal 1969 i paesi musulmani fanno riferimento per la difesa dei valori dell'Islam all'associazione
Organizzazione della Conferenza Islamica. Dal 1945

11
quelli arabofoni fanno anche riferimento, ma essenzial- brerebbe usata come sinonimo di Dr al-Islm) e Dr
mente politico, alla Lega Araba. Oggi sono 6 i paesi ret- al-arb.[79]
ti ucialmente da una repubblica islamica, anche se ci
sono paesi a maggioranza musulmana che sono repubbli Il Territorio della Tregua, "Dr al-ahd"[80] o
che democratiche (vedi Indonesia, Turchia). Gli altri Sta"Dr al-Hudna", territorio non islamico in cui peti a maggioranza musulmana sono o monarchie assolute
r l'Islam praticabile liberamente. Non pu essere
o dittature o repubbliche (o monarchie costituzionali) deattaccato e, al contrario, deve essere difeso dai mumocratiche solo nominalmente (Tunisia, Egitto), anche se
sulmani che hanno stabilito un patto con le autorit
dopo la primavera araba almeno la Tunisia sembra possa
del paese; i musulmani devono anche rispettarne gli
entrare a far parte delle democrazie islamiche.
usi e i costumi. Se per la controparte rompe i patti,
pu trasformarsi in Dar al-Harb.[81]

14

Concezione del mondo

Questa dottrina, che non compare nel Corano e negli


hadith, stata elaborata da Ab anfa al-Numn e da altri pensatori musulmani nell'arco di cinque secoli. Un periodo di espansione territoriale per l'Islam, che per questo
aveva necessit di dotarsi di una visione geo-politica del
mondo che, secondo questa concezione, sarebbe diviso in
tre parti:
Il Territorio (lett. Casa) dell'Islam, o "Dr alIslm"[76] (o Drun, Il nostro territorio), dove vivono i musulmani sotto la protezione della Legge
islamica e i popoli sottomessi (dhimm). Gli uomini appartenenti a fedi diverse da quella islamica, no all'et contemporanea, furono infatti assoggettati
al pagamento di un tributo personale, la jizya, che
garantiva loro la protezione da aggressione esterne,
venendo esentati dal servizio militare, dal pagamento della zakat - tassa riservata ai soli musulmani venendo garantiti nel godimento di una sostanziosa,
anche se limitata, indipendenza amministrativa.[77]
Le interpretazioni dei teologi musulmani dieriscono sulla possibilit di accettare come dhimm fedeli
di religioni dierenti da quella dei cristiani, ebrei,
zoroastriani e sabei ma, storicamente, si accett anche l'Induismo come religione proteggibile, in quanto esso poteva vantare un testo scritto (i Veda) che fu
considerato anch'esso ispirato divinamente. I teologi
hanati considerano Dr al-Islm anche un territorio non pi sotto controllo musulmano che per permette ancora l'amministrazione del culto e la protezione, sia ai musulmani che ai dhimm,[78] ma anche
il giurista malikita siciliano, l'Imm al-Mzar, afferm questo principio riferendosi al periodo in cui
i musulmani erano governati dai Normanni. In tal
modo egli legittimava la loro permanenza nell'isola,
da cui essi sarebbero invece dovuti emigrare qualora la Sicilia fosse stata da considerare Dr al-arb,
ossia Territorio della Guerra.

Il Territorio della Guerra, o "Dr al-arb" (talora


chiamato "Dr al-kufr", Casa dell'empiet"[82] ) riguarda invece i territori connanti con quelli islamici (ma anche all'interno di quelli[83] ) che non hanno un accordo di pace o di non-aggressione con i
paesi musulmani circostanti. Secondo alcuni giuristi musulmani, un territorio a maggioranza musulmana conquistato da forze non-islamiche diventa
Dr al-arb. Secondo molti storici, dopo la scomparsa dell'ultimo grande caliato, quello Ottomano,
e la frammentazione degli Stati islamici seguita al
Colonialismo, questo concetto ha perso molto del
suo signicato.[84]
Va comunque sottolineato che tali distinzioni appartengono alla discussione sviluppatasi in et islamica classica
e che oggi essa non ha pi motivo di essere riproposta, salvo da parte di chi auspica un ritorno a un autoreferenziale
Islam delle origini.
Il proselitismo un obbligo morale per il musulmano
(dawa, appello alla conversione) contro il paganesimo e l'idolatria, ma non riguarda i popoli monoteisti, che
in diversa misura posseggono gi una parte della Rivelazione tramite l'uso delle Sacre Scritture, che sono sempre ispirate dallo stesso Dio, ma rese incomplete e corrotte per via della manipolazione umana. Le popolazioni del Libro sono innanzitutto ebrei e cristiani, ma nel
corso dell'espansione islamica vi furono compresi anche
mandei, mazdei, induisti e buddhisti. Maometto stesso ha
sottolineato in vari hadith della sua Sunna il portato della
Rivelazione coranica.

Specicando con precisione quali dierenze vi siano tra


fede e sottomissione politica e impositiva per le Genti del
Libro, cui la Umma islamica deve garantire il libero esercizio del proprio credo nei territori dell'Islam, pur dovendo rinunciare a qualsiasi forma di proselitismo e pur accettando, in quanto comunit protette, la superiorit politica dell'Islam, la lealt verso la Umma in quanto entit
politica e il pagamento di un tributo. Questa sostanziale
tolleranza religiosa fu tra i fattori che permisero la veContestato invece l'uso dell'espressione "Dr al-Salm", loce conquista dei territori dell'Impero bizantino, dove le
Territorio della Pace, malgrado l'uso fattone in una fat- eresie cristiane (come il monosismo) erano invece pewa di al-Azhar circa l'obsolescenza concettuale della di- santemente combattute e dove la tassazione era pi alta
visione del mondo tra Dr al-Salm (denizione che sem- di quella richiesta dagli arabi conquistatori.

12

15

16 NOTE

Demograa

Uno studio demograco del 2009, condotto in 232 tra


stati e territori, ha riferito che il 23% della popolazione mondiale, pari all'incirca a 1,57 miliardi di persone, di fede islamica. Di questi si stima che oltre il
75-90% siano sunniti, mentre gli sciiti sarebbero il 1020%,[85][86][87] con una piccola restante minoranza appartenente ad altre sette.[85] Circa 57 paesi sono a maggioranza musulmana,[85] gli arabi rappresentano circa il 20%
di tutti i musulmani del mondo.[88]

prende fedelmente l'originale quindi Islm e tradizionalmente questa la sola a essere ritenuta corretta (cfr.
DOP, ad vocem), a scapito della pronuncia piana (slam).
Tale fenomeno, riscontrabile anche nelle pronunce raq
o ran anzich Irq e Irn, risponderebbe ad una tendenza ipercorrettista: si ritira l'accento per reazione alla tendenza a pronunciare come parole piane tecnicismi che sono in realt parole proparossitone (cfr. Paolo D'Achille,
L'italiano contemporaneo, ed. il Mulino, Bologna, 2010,
ISBN 978-88-15-13833-0, p. 112). Tuttavia, secondo il
DiPI (Dizionario di pronuncia italiana, di Luciano Canepari), la pronuncia piana sarebbe ora la pi diusa in italiano e, come tale, da esso ritenuta la pi consigliabile
(cfr.). In italiano, inoltre, indipendentemente dall'accento
tonico, la s di Islam sempre sonora (come ogni s in quella
posizione), mentre in arabo sorda.

La maggioranza dei musulmani vive in Asia e in


Africa.[89] Circa il 62% si trova in Asia, con oltre
683 milioni di fedeli tra Indonesia, Pakistan, India e
Bangladesh.[85] In Medio Oriente, i paesi non arabi, come
la Turchia e l'Iran, sono i paesi con la pi ampia maggio- [9] Islam | Dene Islam at Dictionary.com
ranza musulmana. In Africa, Egitto e Nigeria hanno le [10] On Developing Theology of Peace in Islam
comunit musulmane pi numerose.[90]
La maggior parte delle stime indicano la presenza islamica in Cina come quanticabile approssimativamente in 20-30 milioni di persone (dall'1,5% al 2% della
popolazione cinese).[91][92][93][94] Tuttavia, i dati forniti
dall'International Popolation Center dell'universit statale di San Diego al U.S. News & World Report sostengono
che la Cina abbia 65,3 milioni di musulmani. L'Islam
la seconda religione per numero di fedeli, dopo il cristianesimo, in molti stati europei, e si sta lentamente avvicinando al secondo posto anche nelle Americhe, con un
numero tra i 2.454.000, secondo il Pew Forum, e approssimativamente 7 milioni, secondo il CAIR (Council on
American-Islamic relations), negli Stati Uniti.[85][95]

16

Note

[1] Executive Summary, su The Future of the Global Muslim


Population, Pew Research Center. URL consultato il 18
gennaio 2016.
[2] Table: Muslim Population by Country | Pew Research Centers Religion & Public Life Project, Features.pewforum.org, 27 gennaio 2011. URL consultato il 18
gennaio 2016.
[3] The List: The Worlds Fastest-Growing Religions, Foreign
Policy, 14 maggio 2007. URL consultato il 24 settembre
2013.
[4] PBS - Islam: Empire of Faith - Faith - Islam Today.
[5] Lippman, Thomas W., No God But God, U.S. News
& World Report, 7 aprile 2008. URL consultato il 24
settembre 2013.
[6] Mapping the Global Muslim Population - PewResearch
[7] Voce Islm del Vocabolario Treccani Online
[8] In arabo la parola un madar (nomen actionis) di IV
forma, con allungamento vocalico e accento tonico sulla seconda radicale (lam). La pronuncia italiana che ri-

[11] Corano, VI:125


[12] Corano V:3

[13] L. Gardet; J. Jomier, s.v. Islam, in: The Encyclopaedia


of Islam Online.
[14] Seyyed Hossein Nasr, The Heart of Islam: Enduring
Values for Humanity, 2002
[15] Sotto un prolo strettamente contenutistico si parla tra gli
esegeti di due testimonianze (shahdatni), riferendosi alle due aermazioni che la compongono: la prima relativa all'Unit divina e la seconda alla missione profetica di
Maometto.
[16] Riguardo alla necessit o meno di recitare la shahda di
fronte a validi testimoni, si legga: # Are witnesses needed for a non Muslim to take shahada? Shaykh Saalih
Fawzan
[17] A tale determinazione non si giunti immediatamente, n
pacicamente. Per oltre un secolo si infatti discusso se
per essere musulmano fosse suciente la sola fede o se
essa dovesse essere accompagnata da opere coerenti. La
discussione non era puramente teorica, in quanto derivava dalla penosa condizione in cui si trovavano i convertiti
non-Arabi (mawl), cui si obiettava la non compiuta conoscenza della Shara e delle complesse liturgie del culto
per seguitare ad assoggettarli ai gravami scali cui erano tenuti i sudditi protetti (dhimmi), appartenenti cio
alla cosiddetta Ahl al-Kitb, Gente del Libro. Sar solo la vittoria degli Abbasidi e la loro politica che attuava
l'universalismo islamico a convincere i teologi della sucienza della sola retta fede per fare acquisire la condizione
giuridica e morale di musulmano.
[18] Queste organizzazioni sono controllate in Occidente dalle
autorit delegate alla pubblica sicurezza per evitare che
con le somme raccolte si nanzino operazioni belliche
spacciate per jihd.
[19] The Muslim Zakat: a vision of the big society"?... UN ofce for the Coordination of Humanitarian Aairs (UNOCHA), included estimates that each year, somewhere between US$200 bn and US$1 trn (130 bn and 645 bn

13

respectively) are given as mandatory and voluntary donations across the Muslim world. At the low end of this
estimate, this is 15 times more than global humanitarian
aid contributions in 2011.
[20] Numerosi versi del Corano (2:62; 5:69; 18:88; 25:70)
equiparano la fede religiosa (mn) e l' opera pia
(amal li) di cui la zakt rappresenta l'eccellenza.
[21] Il sostantivo maschile in arabo ed del tutto scorretto
renderlo femminile per la persistente volont di tradurlo
esclusivamente come guerra.
[22] Traduzione di Alessandro Bausani (Il Corano, Firenze,
Sansoni, 1961, p. 496).
[23] E quando fu proposto ad esempio il glio di Maria, ecco
che il tuo popolo vocifer, - dicendo: costui migliore dei
nostri di?. Ma non ti propongono questo paragone altro
che come pretesto di disputa, ch son gente amante di liti. Egli non che un Servo cui concedemmo i Nostri favori e ne
facemmo un esempio pei Figli d'Israele - (ch, se volessimo,
faremmo ereditare la terra, dopo di voi, ad angeli) - ed
egli non che un presago dell'Ora: pertanto non dubitate
ch'essa venga, e seguite Me; questo il retto sentiero. (Cor.,
XLIII:57-61, trad. di A. Bausani, cit., p. 365).
[24] When Allah created material things from absolute nothingness, does it mean that His Power was converted
into material power and material form? - Ustd Husayn
Ansrin,
[25] Q Nrollh Shushtar, Iqq al-aqq, vol. 1, p. 431,
Maktabat yatollh al-Marash, Qom, 1409 H.

[35] Cor., XX:111


[36] Cor., LXIX:33
[37] Cor., LXVII:1
[38] Cor., LXXVI:30
[39] Cor., VI:101
[40] Cor., LVII:3, versione I. Zilio-Grandi - A. Ventura, p. 338.
[41] Riguardo all'importanza della geometria nell'arte e nella teologia islamica si possono leggere gli interventi della studiosa presso il reparto di Studi sulle civilt islamiche all'Universit dell'Aga Khan a Londra, Valerie Gonzalez: Geometry and Islamic Art(in inglese), oppure la versione in Italiano: La geometria nellarte islamica e quelli di Christopher E. Longhurst, Th.D alla Ponticia Studiorum Universitas a Sancto Thoma Aquinate in Urbe,
Roma:Theology of a Mosque
[42] Il Professor Peter J. Lu dell'Universit di Harvard ha condotto un approfondito studio sull'argomento, disponibile
qui. Esso ha anche attirato l'attenzione della stampa internazionale Il segreto dell'architettura islamica medioevale
Usa formule matematiche del XX secolo.
[43] Come i profeti Abramo, Mos, Ges e Muhammad (pace su
ognuno di loro) pregavano?, su www.islamic-invitation.
com.
[44] Giosu 5:15
[45] (Esodo 40: 31.32)

[26] adth Quds, 15, da Ab Hurayra, come trasmesso da


Bukhr, Muslim, Tirmidh, Ibn Mja.

[46] (Matteo 26:39)

[27] Qualunque sia la situazione in cui ti troverai, qualunque


sia il brano del Corano che reciterai, voi non farete nulla
senza che Noi assistiamo a quel che fate, nulla sfugge al tuo
Signore, fosse pure del peso di una tarma, nulla sulla terra
e nulla in cielo, pi piccolo o pi grande di questo, tutto
scritto in un libro chiaro. (Corano, Srat Ynus, ossia
di Giona, X:61, trad. di Ida Zilio-Grandi, a cura di A.
Ventura, Milano, Mondadori, 2010, p. 126.

[48] (Numeri 20:6)

[28] (Cor., VI:103)


[29] Quando i Miei servi ti chiedono di Me, Io sono vicino; ed
esaudir la preghiera di chi prega quando Mi prega; ma
essi Mi rispondano e credano in Me, a che possano essere
nel vero. (Cor., II:186)
[30] Invero abbiamo creato l'uomo, sappiamo che cosa gli sussurra l'anima sua, e siamo pi vicini a lui della sua vena giugulare. (Cor., L:16, trad. e note di M. M. Moreno,
Torino, UTET, 1967, p. 473).
[31] E Dio possiede i nomi pi belli, invocatelo dunque con quel
nome (Srat al-Arf, VII:180)

[47] (Genesi 17:17)

[49] Giosu 5:15


[50] Matteo 4:1-2
[51] Enciclopedia Treccani, 2009, Reliquie.
[52] Mi fu detto: Rendi a Dio culto puro, e non essere uno dei
pagani, - e non invocare in luogo di Dio chi non pu darti
n giovamento n danno. Se lo farai sarai tra gli iniqui.
(Srat Ynus, X:105-106)
[53] Treccani 2009| Si citano Bjpur (Deccan), Rohr (Sind),
Amadbd, Gaur, Delhi; talune zone dell'Africa
[54] Bir al-anwr, vol. 82, pp. 203 e 209.
[55] Corano, XIII:28-29
[56] Denizione del termine Il susmo nelle parole degli antichi; riassumibile in uomini poveri o umili di fronte a
Dio
[57] il credente lo specchio del credente (Ab Dwd, 49)

[32] Cor., XLII:11


[33] Cor., CXIX:1

[58] Tratto da "I cento passi di Shaykh Abdalqadir as-Su alMurabit

[34] Cor., XX:114

[59] Si veda Ges nell'islam.

14

[60] Si veda in merito quanto aermato da Ahmad ibn Hanbal


e dal suo tardo epigono, Ibn Taymiyya, secondo cui un
musulmano non deve mai stancarsi di ammonire il fratello
che sbaglia, rendendo cos illegittima qualsiasi sanzione
personale del peccatore.
[61] Dante Alighieri nella Divina Commedia rappresenta
Maometto e Al insieme agli scismatici,
[62] Brunetto Latini nel suo Li livres dou tresor lo rappresenta
come un cardinale con mire papali
[63] Questa posizione stata contestata, recentemente, da Cristoph Luxenberg (Die syro-aramaeische Lesart des Koran;
Ein Beitrag zur Entschlsselung der Qur'ansprache, Berlino, 2000), il quale - nel solco della corrente degli studiosi iper-scettici che fa capo a John Wansbrough - considera invece che la composizione originale del Corano sia
avvenuta in ambito siro-aramaico.
[64] Il suo analfabetismo serve a stornare da lui il sospetto che
la rivelazione coranica fosse nient'altro che una sua composizione poetica e che Maometto fosse per ci stesso invasato dai jinn, ispiratori dei poeti ma anche apportatori
di follia,
[65] Daniel Gimaret, La doctrine d'al-Ashar, Parigi, Les
ditions du Cerf (Patrimonie Islam), 1990.

16 NOTE

[75] Il voler subordinare la fede alle opere fu la logica perseguita dagli Omayyadi per motivi essenzialmente politici e
scali, al ne cio di poter seguitare a percepire le imposte
non-islamiche anche da chi - i mawl - si era invece convertito, pur senza aver ancora bene imparato le ritualit e
le liturgie previste dall'Islam.
[76] Sull'uso di tale espressione, ormai puramente accademica,
si vedano per tutti Alberto Ventura, L'islm sunnita nel
periodo classico (VII-XVI secolo)", in: Islam, a cura di
Giovanni Filoramo, Roma-Bari, Storia delle religioni Laterza, 19992 , p. 155 o Armand Abel, s.v. Dr al-Islm,
in: The Encyclopaedia of Islam, con annessa Bibliograa.
[77] Link
[78] Oxford Islamic Studies - Dar al-Islam
[79] Articolo di Muhammad Khalil, sulla rivista Al-Sharq alAwsa, 30 (2006), p. 22, sulla fatwa di al-Azhar circa l'obsolescenza concettuale della distinzione dottrinale
classica tra Dr al-Salm e Dr al-arb.
[80] Cos in al-Sarakhs (m. 1106), commentatore hanata di
al-Shaybn nel suo Mabs, 30 voll., Il Cairo, 1906/1324
E., X, p. 2.
[81] Dar al-Hudna

[66] Il Corano, collana Newton Biblios, di Newton Compton


Editori, 2001, p. 109
[67] Mapping the Global Muslim Population, pewforum.org.
URL consultato il 21 dicembre 2015.
[68] A. Ventura, Confessioni scismatiche, eterodossie e nuove
religioni, in Islam, vol. 3 della Storia delle religioni (a cura
di G. Filoramo), Roma-Bari, 1995, p. 411.
[69] Claudio Lo Jacono, La cultura araba preislamica. Relazione presentata al convegno Internazionale Corano e Bibbia organizzato da Biblia (Napoli, 24-26 ottobre 1997).
Atti a cura di R. Tottoli, Morcelliana, Brescia, 2000, pp.
117-131.
[70] Religion, Religions, Religious, essay by Jonathan Z. Smith, published in book: Mark C. Taylor (a cura di), fteen,
in Critical Terms for Religious Studies, University of
Chicago Press, 1998, p. 430, ISBN 978-0-226-79156-2.
[71] Jacques Derrida, Once More, Once More: Derrida, the Jew,
the Arab, introduction to Gil Anidjar, Acts of Religion,
Routledge, New York & London, 2001.
[72] Si veda anche Franco Cardini nella nota 2 a p. 14 del suo
Al-Andalus al tempo di Moshe ben Maimon, in (a cura di Geri Cerchiai e Giovanni Rota) Maimonide e il suo
tempo, Franco Angeli, Milano, 2007.
[73] Cfr. il Dizionario Enciclopedico Italiano (DEI) dell'Istituto
Treccani, vol. VI: islmico agg. (pl. m. -ci). Dell'Islam:
religione i., cultura i.; pi genericam., che appartiene
all'islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo
i.; la civilt islamica.
[74] Denominati ibdt se riferiti alle attivit cultuali,
mumalt se riferiti alle relazioni tra gli uomini.

[82] Si veda A. Morabia, Le Gihad dans l'Islam mdival, p.


201.
[83] David Santillana, Istituzioni di diritto musulmano malichita
- con riguardo anche al sistema sciaita, 2 voll., Roma,
Istituto per l'Oriente, 1925, I, p. 97.
[84] Oxford Islamic Studies
[85] Mapping the Global Muslim Population, pewforum.org.
[86] Islam - Encyclopaedia Britannica, britannica.com.
[87] CIA, cia.gov.
[88] Ilyas Ba-Yunus; Kassim Kone, Muslims in the United States, Greenwood Publishing Group, 2006i, p. 172, ISBN
0-313-32825-0.
[89] Oxford Islamic Studies online, Islam: An Overview,
oxfordislamicstudies.com.
[90] Number of muslim by country, nationmaster.com.
[91] CIA, The World Factbook, cia.gov.
[92] U.S. Department of State, China (includes Tibet, Hong
Kong, and Macau), state.gov.
[93] China daily, NW China Region eyes global Muslim
market, chinadaily.com.cn.
[94] Muslim Media Network, Chinese Muslim Scholars,
muslimobserver.com.
[95] CAIR, The Mosque in America a national portrait (PDF),
icnl.com.

15

17

Bibliograa

Fiabe e leggende del mondo islamico, Roma, Editori


Riuniti, 2001, ISBN 978-88-359-5150-6

G. Endress, Introduzione alla storia del mondo


musulmano, Venezia, Marsilio, 1994.

Carlo Alfonso Nallino, Vita di Maometto, Roma,


Istituto per l'Oriente, 1946 (ed. postuma)

Ira M. Lapidus, Storia delle societ islamiche, Torino, Einaudi, 1993-1995 (vol. I. Le origini dell'Islam;
vol. II. La diusione dell'Islam; vol. III. I popoli
musulmani)

Louis Gardet, Conoscere l'islam, Catania, Ed.


Paoline, 1959

Paolo Branca, Introduzione all'Islam, Milano, Paoline, 1995

Louis Gardet, Gli uomini dell'islam, Milano, Jaca


Book, 1979

Giorgio Vercellin, Istituzioni del mondo musulmano,


Torino, Einaudi, 1996

Flix Maria Pareja, Islamologia, in coll. con L. Hertling, A. Bausani, T. Bois, Roma, Orbis Catholicus,
1951

G. Crespi-G. Samir Eid, L'islam: storia, fede,


cultura, Brescia, Ed. La Scuola, 1996

Philip Hitti, Storia degli Arabi, Firenze, La Nuova


Italia, 1966)
Michelangelo Guidi, La religione dell'Islam, in Storia delle religioni diretta da P. Tacchi Venturi,
1970-71, vol. V
Claude Cahen, L'Islamismo I, vol. 14 della Storia
Universale, Milano, Feltrinelli, 1969

Claudio Lo Jacono, Khaled Fouad Allam, Alberto


Ventura, Islam - Storia delle religioni (curata da
Giovanni Filoramo), Roma-Bari, Laterza (Biblioteca Universale), 1999
Carlo Saccone, I percorsi dell'Islam. Dall'esilio di
Ismaele alla rivolta dei nostri giorni, Padova, EMP,
2003 (prima ed. 1999)

Gustav E. von Grunebaum, Islamismo II, vol. 15


della Storia Universale, Milano, Feltrinelli, 1972

Biancamaria Scarcia Amoretti, Il mondo musulmano. Quindici secoli di storia, Roma, Carocci,
2001

Francesco Gabrieli, L'islam nella storia, Bari,


Dedalo, 1966

Bernard Lewis, Gli Arabi nella storia, Roma-Bari,


Laterza, 2001

Francesco Gabrieli, Maometto e le grandi conquiste


arabe, Milano, Il Saggiatore, 1967

Claudio Lo Jacono, Storia del mondo islamico (VIIXVI secolo) 1. Il Vicino Oriente, Torino, Einaudi,
2004

Umberto Rizzitano, Storia degli Arabi dall'epoca


preislamica ad oggi, Palermo, U. Manfredi, 1971
Andr Miquel, L'islam. Storia di una civilt, Torino,
SEI, 1973
Laura Veccia Vaglieri, L'Islam da Maometto al
secolo XVI, Milano, Vallardi, 1974

G. Delle Donne, Maometto, il Profeta dell'Islam, e il


suo tempo, Milano, Simonelli Editore, 2005
H. Kng, Islam: passato, presente futuro, Milano,
Rizzoli-BUR, 2005

William Montgomery Watt-A.T. Welch, L'islam,


Maometto, il Corano, Milano, Jaca Book, 1981

Gerhard Gde, Adorano con noi il Dio unico (Lumen gentium 16). Per una comprensione cristiana
della fede islamica, Roma, Borla, 2008

Alessandro Bausani, L'Islam, Milano, Garzanti,


1980

Sadik J. Al-Azm, L'illuminismo islamico, Roma, Di


Renzo Editore, 2001

Tor Andrae, Maometto, la sua vita, la sua fede, Bari,


Laterza, 1981
Alfonso Maria Di Nola, L'Islam, Roma, Newton
Compton, 1989

Touq Fahd, L'Islam, in Storia delle religioni, vol.


IX, a cura di H.-C. Puech, Bari, Laterza, 1977 (rist. dalla stessa casa editrice sotto il titolo Storia
dell'islamismo)

Sergio Noja, Storia dei popoli dell'islam, 4 volumi,


Milano, Oscar Mondadori, 1990-94

Sayyid Hosein Nasr, Ideali e realt dell'Islam,


Milano, Rusconi, 1988

Henri-Charles Puech (a cura di), L'Islamismo, Bari,


Laterza, 1991

Albert Hourani, Storia dei popoli arabi. Da Maometto ai nostri giorni, Milano, Mondadori, 1998

Annemarie Schimmel, L'Islam, Bologna, EDB,


1992

Tariq Ramadan, Maometto. Dall'islam di ieri


all'islam di oggi, Torino, Einaudi, 2007

16
Allama Tabataba'i, Muhammad alla luce dell'islam,
Camagnola, 1982
Martin Lings, Il profeta Muhammad. La sua vita
secondo le fonti pi antiche, SITI, Trieste 1988
F. Schuon, Comprendere l'islam, Milano, SE, 1989
Abu l-Ala Mawdudi, Conoscere l'islam, Roma, Ed.
Mediterranee, 1873
Fazlur Rahman, La religione del Corano, Milano,
Saggiatore, 1968
W. Ende-U. Steinbach, L'islam oggi, EDB, Bologna
1991
Maurice Borrmans, Islam e Cristianesimo. Le vie del
dialogo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993
J. Jomier, Per comprendere l'islam, Roma, Edizioni
Borla, 1996
H. Kragg, Maometto e il cristiano. Un problema che
attende risposta, Torino, 1986.
Pier Giovanni Donini, Il mondo islamico. Breve storia dal Cinquecento a oggi, Bari-Roma, Laterza,
2003
G. Finazzo, I musulmani e il cristianesimo - Alle
origini del pensiero islamico (secc. VII-X), Roma,
Edizioni Studium, 2005

18 VOCI CORRELATE
IDEM, Principi sciaraitici e organizzazione dello
spazio pubblico nel mondo islamico. Il caso egiziano,
Padova, CEDAM, 2012
Joseph Schacht, Introduzione al diritto musulmano,
Torino, Ed. Fondazione Giovanni Agnelli, 1995
R. Schulze, Il mondo islamico del XX secolo. Politica
e societ civile, Milano, Feltrinelli, 1998
Massimo Introvigne, Islam. Che sta succedendo? Le
rivolte arabe, la morte di Osama bin Laden, l'esodo
degli immigrati, Milano, Sugarco, 2012, ISBN 97888-7198-618-0
Norman Daniel, Gli Arabi e l'Europa nel Medioevo,
Bologna, il Mulino, 1981 (rist. 2007)
William Montgomery Watt, L'islam e l'Europa
medievale, Milano, Mondadori, 1991
Maxime Rodinson, Il fascino dell'islam, Bari,
Dedalo, 1988
Franco Cardini, Europa e Islam. Storia di un
malinteso, Roma-Bari, Laterza, 1999
M.R. Menocal, Principi, poeti, visir. Un esempio di
convivenza pacica tra musulmani, ebrei e cristiani,
Milano, Il Saggiatore, 2003
M.R. Menocal, The Arabic Role in Medieval Literary History, Philadelphia, Un. of Pennsylvania Press,
1990

Gustav E. von Grunebaum, Classical Islam: a


History 600 AD to 1258 AD, Chicago, 1970

S. Hunke, Allahs Sonne ueber dem Abendland.


Unser arabisches Erbe, Stuttgart, DVA, 1989

Hugh Kennedy, The Prophet and the Age of the


Caliphates, London-New York, Longman, 1986

Claudio Lo Jacono, Giacomo E. Carretto, Alberto


Ventura, (a cura di Francesco Gabrieli), Maometto in Europa. Arabi e Turchi in Occidente, Milano,
Mondadori, 1982 (ed. in francese della Bordas di
Parigi e in tedesco della List Verlag di Monaco nel
1983)

Giorgio Levi Della Vida, Arabi ed Ebrei nella storia,


Napoli, Ricciardi, 1984
Bernard Lewis, Uno sguardo dal Medioriente,
Roma, Di Renzo Editore, 1999
Robert Mantran, L'espansione musulmana dal VIII
all'XI secolo, Milano, Mursia, 1978
Carlo Saccone, Allah il Dio del Terzo Testamento.
Letture coraniche, Milano, Medusa, 2006
Maurice Lombard, Splendore e apogeo dell'Islam:
VIII-XI secolo, Milano, Rizzoli-BUR, 1991
Tariq Ramadan, Essere musulmano europeo, Troina
(En), Citt aperta, 2002.
M. Khalid Rhazzali, L'islam in carcere. L'esperienza
religiosa dei giovani musulmani nelle prigioni italiane, FrancoAngeli, Milano, 2010
Ciro Sbail, Il Governo della Mezzaluna. Saggi sul
diritto islamico, Leonforte, Euno, 2010

Francesco Gabrieli - Umberto Scerrato, Gli Arabi in


Italia (cultura, contatti, tradizioni), Milano, Garzanti
(gi Scheiwiller), 1979
Michele Amari, Storia dei musulmani in Sicilia, 3
volumi, revisione a cura di C. A. Nallino, Catania,
Romeo Prampolini, 1933-39
F. Maurici, Breve storia degli Arabi in Sicilia,
Palermo, Flaccovio Ed., 1999

18 Voci correlate
Allah
Architettura islamica
Calendario islamico

17
Cinque pilastri dell'Islam
Concezione della morte nell'Islam
Corano
Cristianesimo e islam
Dio (Islam)
Egira
Finanza islamica
Fatwa
Fiqh
Fondamentalismo islamico
Ibls
Jihad
Islamismo
Kalam
Maometto
Moschea
Madhhab
Organizzazione della cooperazione islamica
Sacro (islam)
Sciismo
Shari'a
Shahada
Storia della donna nell'Islam
Storia dei popoli islamici
Susmo
Sunna
Sunnismo
Sura
Tawhid

19

Altri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su islam

Wikimedia Commons contiene immagini o


altri le su islam

20 Collegamenti esterni
Islam, in Tesauro del Nuovo soggettario, BNCF,
marzo 2013.

18

21 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE

21
21.1

Fonti per testo e immagini; autori; licenze


Testo

Islam Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Islam?oldid=80434958 Contributori: Twice25, Snowdog, Sbisolo, Danilo, Robbot, Blakwolf,
Gac, Ruthven, .mau., Ary29, Wren, Painlord2k, Madaki, Sarcelles, Kormoran, DonPaolo, Pic57, Attilioaltieri, Marcok, Starlight, M7,
Carlomorino, Salvatore Ingala, Retaggio, Paginazero, Shaka, Giona LoRe, Acis, Alobot, Civv, Psiko~itwiki, Simone, Panairjdde, Dommac, MM, Orzetto~itwiki, ZeroBot, F. Cosoleto, Rdocb, Junior, Luisa, Joana, Ninja, Luki-Bot, Elcaracol, Moroboshi, Mitchan, Tooby,
Alec, YurikBot, BMF81, OrbiliusMagister, Nick1915, Mtt, Cloj, Pietrodn, Vipera, Lalupa, Tinette, Wiskandar, Yoggysot, Leonardo25,
Riccardov, LeonardoRob0t, Chem, Lorf, Moongateclimber, FlaBot, SunBot, CruccoBot, Talmid3, Senpai, Jalo, Dedda71, Eskimbot, Gpvosbot, Dans, Valepert, Bellini.raf, KS, Franco56, .snoopy., Mauro742, Elwood, Chlewbot, Giorgix3, Rojelio, Lependu, Pifoyde, Eumolpo,
Wiso, Django, Lucas, Vermondo, Paulatz bot, Andrea Cio, Sailko, Lucio Di Madaura, Pequod76, Klaudio, SashatoBot, Torsolo, Lucien,
Chasseurmic, Filnik, PersOnLine, Nyo, Davide21, Francesco.mazzucotelli, Nemo bis, Ignisdelavega, Ribbeck, Furyo Mori, AttoRenato,
Palazzi, Pipep, Johnlong, Thijs!bot, Osk, Furriadroxiu, .jhc., Marc.soave, Gacio, Escarbot, Simone Bocchetta, Shadd, Filbot, Wanjan,
Quatar, Pigi89, Giovannigobbin, .anaconda, DaP, Wyszinski, Sirabder87, DaveBlack, .anacondabot, Olando, Nicoli, Mrmean, JAnDbot,
Vituzzu, TekBot, Fabio.gastone, Yerul, Rael, Rob-ot, Maquesta, Barbaking, Triph, MelancholieBot, RevertBot, Giova81, Numbo3, Maurice
Carbonaro, RolloBot, Castagna, Snow Blizzard, K.Weise, Narayan89, Supernino, Bot-Schafter, Eleanor~itwiki, Labieno, Daniele Chignoli,
Rubimasco, Ruxwell, Cotton, DodekBot, Alkalin, Alessiapiva, TXiKiBoT, VolkovBot, LukeWiller, Ripepette, BetaBot, Abbot, Marcol-it,
Emadwafa, Gliu, Veneziano, Idioma-bot, Alberto Provenzano, Synthebot, Crulder~itwiki, Deuterio, MacLucky, Cdr, SanniBot, BotMultichill, Formica rufa, Gerakibot, SieBot, Harlock81, Nikbot, Phantomas, BilloK, Pracchia-78, STBot~itwiki, Daddy57, Francisco83pv,
Triple 8, Azrael555, Erinaceus, Soprano71, DarkAp, Airon90, PipepBot, Rei Momo, Utonto, Romamia~itwiki, Pvillani, Balfabio, Ask21,
Sha571, Buggia, Kaspobot, Restu20, Grigio60, Dr Zimbu, Michele Bergadano, Mikelo Gulhi, Penelao, Bottuzzu, Sandrobt, No2, Alexbot, Bjacopo, Ticket 2010081310004741, Kibira, FixBot, RobotQuistnix, D3v!L, SilvonenBot, DumZiBoT, Bedo2991, Eustace Bagge,
Xinstalker, Negrooo, Demart81, Guidomac, AndrGal, Luckas-bot, Berthold Werner, MystBot, Lenore, Nicchio, Nallimbot, FrescoBot,
MapiVanPelt, Deltron, Rosa nero, Letizia Ciani, Jotterbot, Rocker85, Dome, AttoBot, Eva4, Yonidebot, Midnight bird, Codicorumus,
WalrusTR, 4ndr34, DispAcc01, PaRAPUNfeTeeeee, Marco Bernardini, Xqbot, Gisegre, Euphydryas, GhalyBot, Maurofm, RibotBOT,
L736E, Patasik, Iomega~itwiki, RCantoroBot, Stryper7777, Frigotoni, TobeBot, Pierpao, E-Soter, Treisijs, Dega180, Marie de France,
Faizan37, Piaz1606, AstaBOTh15, KamikazeBot, TjBot, Ripchip Bot, Flippo, Asatruar, Davidonzolo77, Valeriogen, Delahay, Rupertsciamenna, Nubifer, Tenebroso, Nomaphi123, EmausBot, Peaceworld111, ZroBot, HRoestBot, GnuBotmarcoo, JackieBot, Aleksander
Sestak, Taueres, Mpiva, Shivanarayana, Vid395, ZimbuBot, Seba982, Kindi, WikitanvirBot, Mjbmrbot, Lea Streal, Sciking, Camelyerdey,
BohemianRhapsody, Massimiliano Panu, Carlotta8, MerlIwBot, Saucius, Ilyesp, Porco demonio, I Fuochi Gli Specchi, Lombres, Kirk39,
IlSignoreDeiPC, Mandalorian, Atarubot, Radd94, Luigi Oriani, Aplasia, Fringio, Fritz weber~itwiki, Fabyrav, PandeF, Niculinux, Botcrux,
Umar50, AlessioBot, Adalingio, Sparlan, ValterVBot, Vespiacic, Addbot, ALBA-CENTAURI, Vegetable, Euparkeria, Scarlin2, Dimitrij
Kasev, D.nella, AndyFLA, Medo99, Giulio Mainardi, Teo Zec, LoomerO, Federico marchesii, Bellatrovata, ChiaraFrancesco, AbuCSMJ, Kalid.ben, Nykterinos, Testadiclaudio, Marco periotto, Ricca(4800)rdo, Aphrahat~dewiki, Antonio Mette, SacraAlleanza, Abdeltad,
Larrysmutty e Anonimo: 551

21.2

Immagini

File:Allah11.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Allah11.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera


propria Artista originale: Falcorian
File:Caligrafia_arabe_pajaro.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/cf/Caligrafia_arabe_pajaro.svg Licenza:
Public domain Contributori: vectorised with inkscape from Caligraa arabe pajaro.jpg Artista originale: <a href='//commons.wikimedia.
org/wiki/User:YassineMrabet/Gallery'
title='User:YassineMrabet/Gallery'>G</a><a
href='//commons.wikimedia.org/wiki/User:
YassineMrabet' title='User:YassineMrabet'>YassineMrabet</a><a href='//commons.wikimedia.org/wiki/User_talk:YassineMrabet'
title='User talk:YassineMrabet'>Talk</a><a class='external text' href='http://commons.wikipedia.org/w/index.php?title=User_talk:
YassineMrabet,<span>,&,</span>,action=edit,<span>,&,</span>,section=new'></a>
File:Commons-logo.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Commons-logo.svg Licenza: Public domain Contributori: This version created by Pumbaa, using a proper partial circle and SVG geometry features. (Former versions used to be slightly
warped.) Artista originale: SVG version was created by User:Grunt and cleaned up by 3247, based on the earlier PNG version, created by
Reidab.
File:Exquisite-kfind.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f1/Exquisite-kfind.png Licenza: GPL Contributori:
www.kde-look.org Artista originale: Guppetto
File:IslamSymbol2.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f1/IslamSymbol2.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: DzWiki
File:Jerusalem_Dome_of_the_rock_BW_3.JPG Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/73/Jerusalem_Dome_of_
the_rock_BW_3.JPG Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: Berthold Werner
File:Madhhab_Map3.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/44/Madhhab_Map3.png Licenza: CC BY-SA 4.0
Contributori: Opera propria Artista originale: Peaceworld111
File:Magnify-clip.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/6b/Magnify-clip.png Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: User:Erasoft24
File:Masjedolnabi2.JPG Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3d/Masjedolnabi2.JPG Licenza: CC BY-SA 3.0
Contributori: Opera propria Artista originale: Mardetanha
File:Muslim_in_the_world.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/6/6c/Muslim_in_the_world.png Licenza: Cc-by-sa-3.0
Contributori: http://it.wikipedia.org/ Artista originale: Utente:ALBA-CENTAURI
File:Nota_disambigua.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bc/Nota_disambigua.svg Licenza: Public domain
Contributori: Trasferito da it.wikipedia su Commons. Artista originale: Krdan Ielalir di Wikipedia in italiano

21.3

Licenza dell'opera

19

File:Prayer_in_Cairo_1865.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4f/Prayer_in_Cairo_1865.jpg Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: Jean-Lon Grme
File:ReligionSymbol.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/df/ReligionSymbol.svg Licenza: CC-BY-SA-3.0
Contributori:
ReligionSymbol.png Artista originale: ReligionSymbol.png: Tinette.
File:ReligionSymbolAbr.PNG Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8f/ReligionSymbolAbr.PNG Licenza: CCBY-SA-3.0 Contributori: Created by Tinette user of Italian Wikipedia. Artista originale: Tinette.
File:Roof_View_of_a_dome,_Wazir_Khan_Mosque,_Lahore..jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b4/
Roof_View_of_a_dome%2C_Wazir_Khan_Mosque%2C_Lahore..jpg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista
originale: Asultan
File:Sheikh_Lotf_Allah_Mosque_dome.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3f/Sheikh_Lotf_Allah_
Mosque_dome.jpg Licenza: CC BY 2.0 Contributori: dome, lotfollah mosque, isfahan oct. 2007 Artista originale: seier+seier
File:Sultan_Ahmed_Mosque_Istanbul_Turkey_retouched.jpg
Fonte:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/56/
Sultan_Ahmed_Mosque_Istanbul_Turkey_retouched.jpg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: Dersaadet
File:Sunni-Shia-Ibadi.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/25/Sunni-Shia-Ibadi.png Licenza: CC BY-SA
3.0 Contributori:
Madhhab_Map2.png Artista originale: Madhhab_Map2.png: Ghibar
File:Supplicating_Pilgrim_at_Masjid_Al_Haram._Mecca,_Saudi_Arabia.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/
commons/1/17/Supplicating_Pilgrim_at_Masjid_Al_Haram._Mecca%2C_Saudi_Arabia.jpg Licenza: CC BY-SA 2.5 Contributori:
Opera propria Artista originale: Ali Mansuri
File:Taj_Mahal,_Agra,_Uttar_Pradesh,_India_2005.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fb/Taj_Mahal%
2C_Agra%2C_Uttar_Pradesh%2C_India_2005.jpg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: WestportWiki
File:Wikiquote-logo.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fa/Wikiquote-logo.svg Licenza: Public domain
Contributori: ? Artista originale: ?

21.3

Licenza dell'opera

Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0

Potrebbero piacerti anche