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MAOMETTO

Maometto (circa 570-632) nacque alla Mecca nel 570 circa. Rimase presto orfano dei genitori e
venne cresciuto dai parenti più prossimi, la sua famiglia si occupava di trasporto carovaniero e ben
presto Maometto dovette guadagnarsi da vivere impegnandosi in questa professione.
Durante i viaggi con le carovane conobbe l’ebraismo e il cristianesimo. All’età di 25 anni, andò a
lavorare per una giovane e ricca vedova di nome Khadīja, che divenne sua prima sposa e da cui
ebbe numerosi figli.
Ormai ricco, Maometto poteva considerarsi soddisfatto, ma venne travolto da una inquietudine
religiosa che spesso lo indusse a ritirarsi frequentemente in preghiera nelle grotte fuori dalla
Mecca.
In una di queste grotte avvenne l’episodio decisivo della sua vita, mentre pregava gli apparve
l’arcangelo Gabriele che gli rivelò i principi fondamentali di una nuova fede. Gli parlò di Allah,
l’unico vero Dio, e lo invitò a diffondere questa fede agli uomini affinché si sottomettessero alla
volontà divina.
Questa sottomissione si chiama Islam e da questo nome deriva la nuova religione: islamismo.
Maometto stesso, definì il perfetto credente muslim cioè sottomesso alla volontà di Dio, perciò i
suoi seguaci sono detti musulmani.
Come gli era stato ordinato, Maometto cominciò a professare la nuova fede, ma si trovò davanti
all’incredulità dei cittadini della Mecca, perciò all’inizio furono in pochi e a convertirsi erano
prevalentemente famiglie povere.
Per questo i ricchi mercanti temevano che la nuova religione monoteistica potesse nuocere alla
fortuna della città (dovuta proprio all’essere il centro del politeismo pagano).
Perciò Maometto cercò nuovi sostenitori fuori dalla città, si trasferì così a Yatrib che divenne la sua
residenza e che per questo presto fu chiamata Medina, ovvero la città del profeta.
Il trasferimento a Medina costituisce la cosiddetta ègira (migrazione), l’avvenimento da cui gli
Arabi fanno iniziare il calendario.
Da Medina, Maometto incominciò ad organizzare razzie alle carovane dirette alla Mecca, nel
frattempo anche le conversioni alla Mecca si fecero numerose.
Nel 630 Maometto si presentò con un esercito di 10.000 uomini per attaccare La Mecca, ma non fu
necessario, dato che i Meccani aprirono le porte a Maometto che si insediò pacificamente alla
guida della città.
Due anni dopo, Maometto morì.
All’epoca il paganesimo era scomparso quasi completamente dalla Mecca e quasi tutta la penisola
arabica riconosceva l’autorità del profeta. Si era affermato così un nuovo Stato.

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