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SINTESI: ORIGINI DELLA RELIGIONE ISLAMICA

La religione islamica nasce nelle zone desertiche e calde della penisola


arabica . La parola Islam, in lingua araba, significa “completa
sottomissione alla volontà do Dio”. Pertanto musulmano significa “colui
che fa la volontà di Dio”. Ai tempi in cui si sviluppò questa religione la
maggior parte degli arabi erano beduini che vivevano nel deserto all’
interno delle tende. Essi erano guerrieri, allevano animali e adoravano
molti dei ed erano politeisti.
IL FONDATORE
Il fondatore dell'islam è Maometto (MUHAMMAD). Maometto nacque
intorno al 570 d.C. e rimase orfano molto presto di entrambi i genitori.
Per questo motivo crescerà con il nonno e lo zio che gli insegneranno il
mestiere di allevatore di cammelli.
Maometto incominciò ad accudire i cammelli dei commercianti che
attraversavano il deserto dell'Arabia. Così ebbe la possibilità di incontrare
diversi viaggiatori ebrei e cristiani. Siccome era un ragazzo molto curioso,
faceva sempre tante domande ai viaggiatori per conoscere meglio la loro
religione. Maometto ascoltava attento e silenzioso le loro risposte e
quando riprendeva il suo lavoro, continuava a fari domande sulla
religione: “MA ALLORA, ESISTE UN SOLO DIO O NE ESISTONO TANTI ?
QUAL È LA VERA RELIGIONE: LA NOSTRAS POLITEISTA O QUELLA
NONOTEISTA DEGLI EBREI O E DEI CRISTIANI?”. Egli voleva conoscere la
verità.

All'età di 25 anni Momento trovò lavoro alla Mecca presso una ricca
vedova di nome Khadigia. Con il passare del tempo i due si affezionarono
e decisero di sposarsi. Da sposato non aveva più bisogno di lavorare
duramente, così nel tempo libero saliva sul monte HIRA e si ritirava in
una grotta a meditare per trovare una risposta alle sue domande.
PROFETA DI ALLAH
Una sera mentre si trovava su questo monte a meditare ( nel mese di
Ramadan dell'anno 610 d.C. Maometto senti una voce, alzò gli occhi e
vide che davanti a lui c'era L'Arcangelo Gabriele che disse a Maometto:
“UNO SOLO E’ DIO! IL SUO NOME E’ ALLAH E MAOMETTO E’ IL SUO
PROFETA!” . Maometto ricevette così dall'arcangelo il compito di
purificare la fede del suo popolo predicando l'annuncio di un unico Dio:
Allah. Maometto incontro ancora molte volte l'Arcangelo ed imparò a
memoria tutti i suoi insegnamenti e nel corso degli anni alcuni suoi
discepoli scrissero tutti questi messaggi per evitare di perderli .
L’EGIRA
La predicazione del profeta e dei suoi discepoli fu ben accolta dalla gente
semplice , quindi dai poveri , ma scatenò l'ira delle persone più ricche e
dei potenti che non ammettevano l'idea che tutti gli uomini fossero uguali
davanti a Dio. La situazione diventò molto difficile quando il profeta fu
minacciato di morte. Così fu costretto a scappare rifugiandosi nella città
di Medina questa fuga prese il nome di Egira. Siamo nel 622 d.C. Ed è
proprio in quell'anno che ha inizio l'era islamica.
IL SIMBOLO
Il simbolo di questa religione la mezzaluna con la stella. Perché proprio
questo simbolo? I musulmani erano un popolo di commercianti nomadi
e nel deserto spesso erano spesso costretti a viaggiare con il fresco della
notte. E per questo motivo le stelle facevano loro da guida e la luna gli
rischiava il cammino. Allo stesso modo Allah venne considerato come
colui che guida e illumina il cammino del musulmano.
IL TESTO SACRO
Dopo la morte di Maometto, i messaggi che egli aveva ricevuto da Allah
tramite l'Arcangelo Gabriele, furono raccolti in un unico libro chiamato
Corano.
La parola Corano deriva dalla parola QUR’AN che significa recitazione
proprio perché in musulmani recitano a memoria il Corano nella loro
preghiera. Il Corano è composto da 114 capitoli detti “sure”. La sura più
piccola ha solo due versetti, mentre la più lunga ne ha 286 e in totale i
versetti del Corano sono 6.200. Come gli Ebrei anche gli arabi scrivono
da destra verso sinistra.
IL LUOGO DI CULTO
Il luogo di culto cioè il luogo dove si recano insieme a pregare i
musulmani si chiamava moschea. Moschea deriva dall'arabo e significa
“luogo di prostrazione”. Nella moschea i musulmani si recano per la
preghiera comunitaria, studiano il testo sacro e fanno meditazione.
Il giorno sacro, ossia il giorno in cui i musulmani si ritrovano per pregare
è il venerdì. Prima di entrare nella moschea per la preghiera musulmano
deve purificarsi. C'è una fontana predisposta per questa purificazione nel
cortile su cui si affaccia il minareto.
I musulmani dovevano purificarsi seguendo un ordine stabilito. Essi si
lavavano secondo questo ordine:
- MANI E VOLTO
- BRACCIA
- TESTA
- ORECCHIE E PIEDI
Completata la purificazione il musulmano poteva entrare nella moschea,
ma prima di entrare doveva togliersi le scarpe. Nella moschea non
c’erano sono banchi ma solo tappeti sui quali ci si inginocchiava per
pregare. Come per l'ebraismo anche nell'islam uomini e donne pregano
separati. Essi si inginocchiavano in direzione della Mecca, città santa per i
musulmani. La direzione della Mecca è indicata da una nicchia nel muro
chiamata MIHRAB nella quale spesso viene messo anche il testo del
Corano. IL pulpito “ MINBAR”, da cui viene proclamato il sermone,
durante la preghiera del venerdì, era rialzato come nel nell'ebraismo.
LA PREGHIERA
Per quanto riguarda la preghiera il musulmano si prostra più volte in
direzione della Mecca su un tappeto, una stuoia a piedi nudi .
Il corpo deve toccare il terreno con i piedi, le ginocchia, le mani e la fronte
(quindi 7 punti in totale).
Come per gli ebrei anche nell'islam è proibita ogni raffigurazione di Dio (
ALLAH), Quindi all’interno delle moschee non si possono avere statue o
dipinti che raffigurano la divinità. Per questo motivo all'interno delle
moschee troviamo ricche decorazioni geometriche o floreali

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