Sei sulla pagina 1di 16

MONACHESIMO

È un fenomeno religioso per cui, nelle maggiori


religioni, alcuni individui si allontanano dalla
comune vita sociale, per realizzare nel modo più
completo i principi della fede in vita solitaria o in
vita di comunità. Possiamo dunque dividere il
monachesimo in due tipi: eremitico e cenobitico.
MONACHESIMO EREMITICO
Nato nell’Oriente romano, in cui
già nel III secolo alcuni eremiti si
erano insediati e avevano costruito
gli eremi.

luoghi isolati e
disabitati in cui
vivevano gli eremiti
(grotte, deserto).

monaci che vivevano


in solitudine negli
eremi, in condizioni
estreme, rinunciando
alla vita mondana.

Eremo di San Colombano a


Trambileno
 EREMO DI SAN LEONARDO A  EREMO DI SAN LEONARDO A
ROCCANTICA (ESTERNO) ROCCANTICA (INTERNO)
EREMO DI SAN CATALDO A COTTANELLO
Fare clic sull'icona per inserire un'immagine

EREMO DI SAN MICHELE ARCANGELO A MONTE SAN GIOVANNI, ROCCANTICA E


POGGIO CATINO
ORIGINI DELL’EREMITISMO
(CRISTIANI)
 Nella tradizione cristiana il primo eremita cristiano conosciuto fu Paolo di Tebe (Egitto, III
secolo), anche chiamato "San Paolo primo eremita". Il suo discepolo Antonio (IV secolo),
definito come "Antonio il Grande", è forse il più famoso di tutti gli eremiti del periodo; egli si
circondò di numerosi discepoli nell’Alto Egitto da qui si diffuse poi in Oriente.

 Gli eremiti cristiani spesso vivevano in eremi. Essi venivano ricercati per consigli di tipo
spirituale, e alcuni di loro si circondarono di così tanti discepoli da non vivere più in solitudine e
da non poter più essere classificati come eremiti. La pratica dell'eremitismo si diffuse poi, grazie
a Sant’Anastasio e a San Girolamo in Africa, nella Gallia, nella Bretagna e in Irlanda. In epoca
medioevale gli eremiti potevano trovarsi anche all'interno o in prossimità delle città dove
potevano guadagnarsi da vivere come custodi, guide o traghettatori.
EREMITI ORIENTALI
 Gli eremiti orientali erano soliti mortificarsi con varie pratiche. Tra di essi vi erano gli
stazionari, condannati a vivere sempre in piedi, e gli stiliti che passavano la loro vita sulla
sommità di una colonna, pratica ideata da Simeone di Siria. Un'altra forma particolare di
eremitismo fu la reclusione volontaria per la quale molti fedeli si muravano letteralmente
in una cella, e vivevano di carità, pratica questa diffusasi soprattutto nei secoli XII e XIII e
riferibile in particolare all'anacoretismo.

La dottrina e il modo di vivere degli 


anacoreti.

è lo stato di un religioso che abbandona


la società per condurre una vita solitaria
dedicandosi all'ascesi, alla preghiera e
alla contemplazione.
EREMITISMO NELLA CHIESA
 Dal Medioevo fino ai tempi moderni il monachesimo di tipo eremitico è stato
praticato anche nel contesto di ordini religiosi nel cristianesimo d'occidente. Per
esempio nella Chiesa cattolica i certosini e camaldolesi organizzarono i loro
monasteri come gruppi di eremi dove i monaci vivevano la maggior parte della
loro giornata e la maggior parte della loro vita in solitudine, raccogliendosi
insieme solo per tempi relativamente brevi per la preghiera comunitaria e solo
occasionalmente per i pasti.
anche in Grecia insieme ai carmelitani
EREMITISMO IN ITALIA
 In Italia fu soprattutto Papa Celestino V a promuovere la pratica
dell'eremitismo con la costruzione di numerosi eremi, in particolare
tra i monti della Majella. Questi eremi erano legati all'ordine
Celestiano, di cui Celestino V era stato il fondatore. In Toscana si
diffusero i Guglielmiti, un ordine eremitano fondato da San
Guglielmo da Malavalle.

il suo eremo
MONACHESIMO CENOBITICO
È una forma comunitaria di monachesimo, praticata in monasteri e abbazie, sotto la guida di
un'autorità spirituale secondo una disciplina fissata da una regola.

Monastero di Santa Scolastica a Subiaco


Abbazia di Farfa a Farfa in Sabina
ORIGINI DEL CENOBITISMO

Fondatore del cenobitismo è considerato San Pacomio monaco egiziano vissuto a cavallo


fra III e IV secolo. Nato da genitori pagani verso il 287 d.C. nella Tabaide. Pacomio si trasferì
nell’Alto Egitto nel 313 d.C. e con poco tempo numerosi discepoli si riunirono attorno a lui,
attratti dalla sua fama e con la convinzione che egli potesse leggere nel cuore di loro. Nonostante
le difficoltà iniziali il numero dei monaci si crebbe così velocemente che egli fu quasi costretto a
fondare per essi, verso il 329 d.C. una nuova comunità monastica. Per tutti i suoi monaci,
Pacomio fu sempre un vero padre spirituale, morì nel 347 d.C. A questa comunità monastica ne
seguirono altre, così che alla morte di Pacomio esistevano già ben dieci monasteri

Il cenobitismo, nato in Egitto dalle radici dell'eremitismo, dalla Tebaide si propagò in Palestina, in


Siria, in Asia minore e Costantinopoli.
CENOBITISMO IN OCCIDENTE
 In Occidente si diffuse per opera sia di San Benedetto da Norcia, sia di San Colombano che
codificò il monachesimo irlandese sul continente europeo con la regola dell'Ordine di San
Colombano. Nell’ Europa occidentale ci fu un intensificazione del culto cattolico a partire dal V
secolo con l’evangelizzazione dei celti d’Irlanda nel 432 d.C. ad opera di San Patrizio. Si
sviluppò quindi un monachesimo irlandese caratterizzato dalla violenza inflitta su se stessa per
purificarsi dai peccati commessi .

Monastero di Clonmacnoise in Irlanda


CENOBITISMO IN ITALIA

Invece in Italia Benedetto da Norcia fondò il monastero di Montecassino e inoltre scrisse la


Regola e così fondò il monachesimo benedettino. La Regola fu redatta nel 540 d.C. e si
sviluppava sui tre voti che ogni monaco doveva accettare e fare suoi:

 -povertà

 -castità

 -carità

Inoltre limitava la violenza inflitta su se stessi.

Secondo la Regola, la giornata dei monaci era scandita in ore canoniche ed ore di lavoro nei
campi. Al monachesimo benedettino si deve l’evangelizzazione di Angli e Sassoni.
Abbazia di Montecassino a Cassino fondata da San Benedetto da Norcia
FINE

Potrebbero piacerti anche