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MARE INTERNO
«Il Mediterraneo è un mare interno che spesso si può attraversare con
brevi tragitti. Le alte catene montuose lungo la costa settentrionale,
create dagli impatti fra le placche tettoniche, forniscono utili punti di
riferimento per la navigazione più lontano dalla costa, mentre la scarsa
larghezza dello stretto di Gibilterra, dove il mare si congiunge con
l’Atlantico, fa sì che in genere le maree del Mediterraneo siano minime
– questione di pochi centimetri – e non ci siano grandi correnti di
superficie che possano portare fuori rotta. Nel Mediterraneo possono
però svilupparsi violente tempeste e lo spirare dei venti è complicato
dall’aria proveniente dalle masse continentali circostanti. Nel
complesso, comunque, questo mare interno ha una struttura ideale per
la comunicazione e il commercio tra culture.»
Lewis Dartnell, Origini, come la Terra ci ha reso ciò che siamo, Il
Saggiatore, Milano 2020.
«Il Mediterraneo si sta tuttora restringendo per via della placca
tettonica africana che continua la sua marcia verso nord; alla fine
scomparirà del tutto. Ed è questo processo tettonico che spiega le
differenze geologiche tra le coste del Nord e del Sud del mare. La
costa meridionale del Mediterraneo è relativamente liscia e priva
di porti naturali perché la placca africana è inclinata verso il basso,
in subduzione sotta la placca eurasiatica, che via via la distrugge.
L’intera costa settentrionale del Mediterraneo, invece, è
montuosa a causa di questo stesso scontro continentale.»
Lewis Dartnell, Origini, come la Terra ci ha reso ciò che siamo, Il
Saggiatore, Milano 2020.