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DALLE ORIGINI ALL’ETÀ DI SILLA TERENZIO

Terenzio

Sono un uomo: niente di ciò che è umano


considero a me estraneo
(Heautontímorúmenos 77; trad. G. Gazzola)

Frontespizio del Codex Vaticanus


Latinus 3868, con il ritratto di
Terenzio.(Città del Vaticano,
Biblioteca Vaticana).

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DALLE ORIGINI ALL’ETÀ DI SILLA TERENZIO

1 CECILIO STAZIO

CECILIO STAZIO autore di commedie palliate


sono tramandati titoli per 42 commedie
(230-168 a.C. circa) e frammenti per circa 300 versi

le opere meglio documentate sono


figura intermedia
tra Plauto e Terenzio
Plocium, «La collana»
(45 versi)

dal punto di vista cronologico dal punto di vista della poetica e dello stile Synephébi, «I compagni
di gioventù» (17 versi)

elementi plautini elementi che lo avvicinano a Terenzio

ricchezza linguistica attenzione per la psicologia


dei personaggi
varietà di metri
interesse per la dimensione
gusto per la farsa umana e sociale

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DALLE ORIGINI ALL’ETÀ DI SILLA TERENZIO

2 LA VITA DI PUBLIO TERENZIO AFRO

nasce tra il 195 e il giunge a Roma è poi affrancato dal


PUBLIO TERENZIO AFRO 185 a.C. in Africa come schiavo padrone Terenzio Lucano

entra a far parte del “Circolo degli nel 160 a.C. parte
Scipioni” per un viaggio di
istruzione in Grecia

è il portavoce del loro ideale di humanitas


muore nel 159 a.C.

Ritratto di Publio Terenzio Afro.


Incisione di Desvocher, 1740.
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DALLE ORIGINI ALL’ETÀ DI SILLA TERENZIO

3 LE OPERE
sono giunte tutte fino a noi

Terenzio fu autore di 6 commedie


al momento della rappresentazione non riscuotono
molto successi dl pubblico

Andria «La donna di Andro» messa in scena nel 166 a.C.

Hécyra «La suocera» messa in scena nel 165 a.C., interrotta, e riproposta nel 160 a.C.

Heautontímorúmenos «Il punitore si se stesso» messa in scena nel 163 a.C.

Eunuchus «L’eunuco» fmessa in scena nel 161 a.C.

Phormio «Formione» messa in scena nel 161 a.C.

Adelphoe «I fratelli» messa in scena nel 160 a.C.

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DALLE ORIGINI ALL’ETÀ DI SILLA TERENZIO

4 CARATTERISTICHE DELLE COMMEDIE DI TERENZIO


espressione di un
rinnovamento che
Terenzio introduce molte il suo teatro rappresenta gli ideali di rinnovamento avvenne a Roma
innovazioni rispetto a Plauto dell’aristocrazia che si riconosce nel “circolo degli Scipioni” tra le guerre
puniche e e la fine
del I secolo a.C.
riduzione delle interruzioni dell’illusione scenica

le scene di agnizione sono riferite attraverso il


racconto e non rappresentate in scena

riduzione degli elementi farseschi ricerca di realismo

ridimensionamento del ruolo del servus currens

abbandono dei personaggi stereotipati

attenzione ai caratteri e alla psicologia dei personaggi

famiglia e relazioni tra i suoi membri confronto-scontro


tra generazioni e
tra tradizione e
temi preferiti educazione dei giovani spinte innovatrici

vita domestica
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Terenzio utilizzò i prologhi delle sue opere per

difendersi dalle illustrare i principi


critiche dei rivali della sua poetica

cattivo ed eccessivo uso Terenzio replica che è lecito riutilizzare liberamente temi e
della contaminatio personaggi, secondo una tecnica già usata da Plauto

la contaminatio è presente in 4 su 6 opere terenziane

scarsa spontaneità Terenzio si difende criticando a sua volta i propri detrattori


e capacità artistica

presunto aiuto ricevuto nella Terenzio replica con la dialettica, dicendosi onorato di
composizione delle sue essere caro agli uomini illustri che lo avrebbero aiutato
opere

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5 LINGUA, STILE E METRICA

Terenzio è un innovatore
del linguaggio teatrale

stile disinvolto e apparentemente semplice

fluidità della sintassi

lessico privo di volgarità e rozzezza lingua sobria ed elegante

linguaggio privo di oscenità e doppi sensi senza rinunciare alla comicità

uso di espressioni sentenziose e aforismi

riproduce il tono del sermo


uso del senario giambico
cotidianus

anticipazione del linguaggio sentimentale


dell’elegia amorosa latina

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