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Tradizione romena delle icone su vetro

Ci che la parola trasmette tramite il sentire, la pittura mostra in silenzio tramite limmagine. (San Basilio il Grande) Licona (gr. immagine) una dalle forme della rivelazione divina che, insieme con la
preghiera e la Liturgia, esprime la vita nella grazia della Chiesa Ortodossa. Nelle icone sono raffigurati Dio, Madre di Dio, santi ed eventi della nostra salvezza. Pregando davanti allicona, il credente apre una finestra che lo porta nel mistero della presenza di ci che raffigurato, superando i confini spaziali e temporali. Licona non una semplice opera darte religiosa apprezzata per il suo valore estetico; essa ha la sua bellezza, ma questa non sta nella finezza del disegno, ma nellarmonia che spira dal suo contenuto spirituale. Nella realizzazione dellicona, il pittore segue un insieme di criteri canonici precisi che debbano garantire la lettura dellimmagine raffigurata secondo linsegnamento della Chiesa. Per compiere questo requisito, oltre ad apprendere le regole iconografiche e le abilit tecniche, il pittore vive una particolare vita spirituale, con preghiera, digiuno e appositi riti liturgici. Nascita di Ges Cristo
Savu Moga, Arpaul de Sus (Sibiu), 1860 tempera su vetro, cm 36,5 42,5 (Rou, 2002)

Storia delle icone su vetro in Romania

Il dipinto popolare su vetro nacque nel XVIII e XIX secolo in Boemia, Silesia, Moravia, Slovacchia e Galizia. In Transilvania la tradizione della pittura su vetro ha inizio nella prima met del XVIII secolo, prendendo spunta da una base antica darte contadina. La pittura su vetro dellEuropa centrale ha sviluppato due tematiche, una laica e una religiosa di influenza cattolica, mentre la Transilvania lunica regione dove la pittura su vetro adotta liconografia ortodossa bizantina. Lo sviluppo della produzione delle icone su vetro in Transilvania, e poi in altre regioni della Romania stato favorito dalla loro maggior accessibilit per i contadini rispetto alle icone in legno, pi costose e pi difficili da realizzare. Lepoca di massima fioritura dellarte delle icone su vetro compresa tra 1800 e 1890. Larrivo delle litografie allinizio del XX secolo ha portato al declino dei centri di pittura su vetro, quasi scomparsi dopo la seconda guerra mondiale.

Pittori e icone
La pittura delle icone su vetro stata praticata da contadini. Per alcuni di loro questo era un secondo mestiere dopo il lavoro dei campi. Altre persone invece erano specializzate, insieme a tutta la famiglia, creando piccoli laboratori domestici. Il mestiere si apprendeva in famiglia di generazione in generazione. Destinate ai contadini e lavorate da loro, le icone su vetro hanno usato un linguaggio plastico accessibile al popolo per tradurre ai credenti il messaggio della fede ortodossa. Ai temi iconografici bizantini, rispettati anche dal pittore contadino, sono stati aggiunti aspetti della vita quotidiana, che il contadino voleva impregnare di sacro. Le tematiche delle icone su vetro sono dedicate in prevalenza a Madre di Dio e ai Santi protettori (i pi rappresentanti sono San Nicola, Santa Parasceva, San Caralampo, San Demetrio, San Giorgio e SantElia.)

Madre di Dio con il Bambino


Braov, XIX sec. cm 51 56 (Ruggeri, 2008)

San Nicola
Braov, XIX sec. tempera su vetro, cm 50,5 55 (Rou, 2002)

SantElia
ara Brsei, Transilvania, XIX sec. tempera su vetro, cm 39 44 (Rou, 2002)

Tecnica della pittura di icone su vetro


La pittura delle icone su vetro segue un procedimento che dovesse definirsi pittura sotto vetro anzich su vetro. Infatti, il pittore disegna e colora licona sulla superficie del vetro opposta a quella che viene esposta allocchio dellosservatore. Questo procedimento comporta che i modelli dellicona siano disegnati in modo inverso cos che, una volta girato il vetro, limmagine si presentasse correttamente. Le icone vengono lavorate in pi fasi: sulla lastra di vetro si pone il modello dellicona da realizzare e viene fatto lordito, la scrittura, che significa marchiare i contorni del disegno con il colore nero; si tracciano le linee bianche e quelle di contrasto (ombreggiatura); si riempiono i contorni, colorando le superfici, facendo attenzione alla successione dei colori. Il vetro artigianale prodotto nel XIX secolo in Transilvania era un po opaco, ondeggiato e Ges e la vite Sepoltura Transilvania, XX sec. Transilvania, XX sec. conteneva bolle e nodini, ma proprio queste imperfezioni davano allicona una particolare cm 62 68 (Rou, 2002) cm 20 26 (Rou, 2002) vibrazione e brillantezza. I pennini utilizzati dai pittori provenivano dalla punta della coda del gatto oppure da piuma di oca; pi tardi sono stati realizzati anche pennini dacciaio. I colori si ottenevano da coloranti naturali minerali. Si faceva uso anche dalla pellicola doro, elemento delliconografia bizantina per raffigurare la grazia. La gamma cromatica delle icone rappresenta una nota caratteristica e distintiva per ciascun centro di pittura. Le cornici delle icone pi antiche presentano delle fossette incise con un coltello speciale; spesso sono dipinte di vari colori. Riferimenti bibliografici: Religiosit di vetro. Icone nel mondo contadino romeno, a cura di Georgeta Rou, Cahiers Museomotagna 136, Torino, 2002 Le icone su vetro di Sibiel, Giovanni Ruggeri, CAEfor, 2008 Modelli per icone

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