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Surrealismo

Il surrealismo è un movimento artistico del 900 che nasce negli anni 20 a Parigi.
Alcuni artisti del surrealismo furono Magritte che ricordiamo per un suo famoso
quadro dove notiamo un uomo con la bombetta e nascosto dalla mela, Mirò, Breton che
sarà il vero teorico del movimento.

Il più importante esponente del movimento surrealista fu Salvador Dalì. Nacque a


Figueres nel 1904 e morì nel 1989. Oltre ad essere un pittore, fu anche un
sceneggiatore, disigner, fotografo e scrittore. Aveva un carattere bizzarro, era
molto eccentrico e esibizionista. Aveva 2 muse: la moglie Gala che era più grande
di 11 anni e Amanda Lear che aveva 40 anni in meno.

La parola surrealismo deriva da:


Sur-realtè = oltre la realtà
Si ispira alle opere di Freud sull’inconscio, i sogni, libere associazioni. Tra la
fine dell’800 e l’inizio del 900 Freud aveva pubblicato diversi libri
sull’interpretazione dei sogni e sul lato nascosto della mente che richiama
l’inconscio, e in questo lato nascosto troviamo pensieri, emozioni, desideri più
inconfessabili, più nascosti che spesso vengono rimossi quindi è come se la mente
li mettesse da parte e li ritrovasse nei sogni. Breton, ispirandosi all’opera di
Freud, dice che la tecnica surrealista è un’automatismo puro, senza filtri, senza
controllo della ragione, cerca di indagare gli aspetti più profondi della psiche
umana. Esattamente come faceva Freud con le libere associazioni.

Da qui capiamo che i temi principali del surrealismo è tutto ciò che è irrazionale,
quindi i sogni, la follia, l’inconscio.
Gli oggetti sono reali ma accostati in modo illogico creando delle atmosfere
surreali. Il significato dei quadri rimane spesso ambiguo e sfuggente un po’ come
nei sonni, quando capita di sognare cose strane senza una vera ragione.

Ad esempio nel dipinto “Il gioco lugubre” si riproduce proprio quello che accade in
un sogno, tutta una serie di oggetti che non sono collegati in modo logico e in
questo quadro possiamo trovare molte delle paure di Dalì ad esempio gli insetti.
Questo richiamo proprio quello che dice Freud.

Un altro quadro famosissimo di Dalì è “La persistenza della memoria” che è


costituita al moma, museo di New York. La cosa che colpisce subito agli occhi di
questo quadro sono i 3 orologi molli che stanno a significare la relatività del
tempo. Come in quel periodo dimostrò Einstein, il tempo è relativo. Come notiamo
dal titolo, questo richiama le teoria di Freud che diceva che i ricordi passati
vengono rivissuti come presenti quindi il passato e presente si fondono e
confondono.
Notiamo anche un quarto orologio che è ancora chiuso e solido e ricoperto da
formiche, su un altro è presente una mosca mentre quello al centro sembra che sia
appoggiato ma che se giriamo notiamo che è il profilo di Dalì. Dietro ci sono delle
montagne, che rappresentano la realtà.

Un altro tema ricorrente sono gli effetti ottici, come ad esempio un quadro che è
intitolato “Cigni che riflettono elefanti”. I riflessi dei cigni insieme a quelli
dei rami riflettono nell’acqua degli elefanti. Oppure nel quadro “Galatea delle
sfere” notiamo il volto della moglie di Dalì.

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