La Mostellaria è una nota commedia di Plauto, inserita
nel ciclo della beffa; come le sue altre creazioni è caratterizzata da inganni, beffe e pigrizia.
Questa commedia, è divisa in 5 atti e
i personaggi principali sono: Teopropide: il padrone di casa Filolachete: il figlio di Teopropide Callidamade: amico di Filolachete Tranione: schiavo e protagonista Filemazia: prostituta e amante di Filolachete PRIMO ATTO Nel primo atto, si vede la discussione tra i 2 servi di Teopropide, Tranione e Grumione. Essi parlano delle questioni antecedenti della casa, e questa discussione funge dunque da prologo, il quale non era direttamente presente. Si viene a sapere che Teopropide, era andato in viaggio in Egitto lasciando suo figlio da solo ad Atene, il quale stava sprecando tutto il denaro di suo padre per fare banchetti con amici. SECONDO ATTO Nel secondo atto, durante un banchetto, Tranione ha scoperto dell’arrivo di Teopropide al porto di Atene. Per i banchettanti è una brutta notizia perchè hanno sprecato il patrimonio di costui. Tranione ha però un’idea per salvare i suoi amici dalla furia , ovvero quello di far nascondere i banchettanti a casa di Filolachete, per mettere in atto il suo piano. Così Trainione fermò Teopropide che stava per entrare in casa, raccontandogli che la casa era stata infestata dal fantasma di un uomo ucciso tanti anni fa dal suo ex padrone. Teopropide crede alle parole di Tranione e scappa. TERZO ATTO Il terzo atto si svolge nella piazza di Atene; un altro personaggio entra in scena ed è l’usuraio Misargiride, il quale aveva prestato del denaro a Filolachete per incontrare la sua amante Filemazia. L’usuraio incontra il servo Tranione nella piazza, ma all’improvviso si vede arrivare anche Teopropide, che viene a sapere del prestito che l’usuraio aveva dato a suo figlio. Tranione preso dall’ansia inventa una nuova bugia: egli racconta a Teopropide che in realtà quel denaro è stato usato per comprare una nuova casa, e per la seconda volta il padrone gli aveva creduto. QUARTO ATTO Dopo che Tranione si allontanò, Teopropide incontra due uomini che cercano di entrare nella sua casa e non riuscendoci iniziano a bussare. Questi uomini che bussano sono Fanisco e Pinacio schiavi di Filolachete ( il migliore amico di Callidamate). Callidamate in quel momento è in casa che festeggia, mentre Teopropide parlò con i servi di Callidamate , capì l’inganno che gli ha fatto Tranione e decise di vendicarsi del figlio e del servo. QUINTO ATTO (FINALE) Nell’ultimo atto di questa commedia, dopo che Teopropide scoprì tutta la verità, Si vede Tranione pronto ad affrontare le conseguenze di quello che ha fatto; Egli infatti si rese conto del fatto che non sarebbe più riuscito a prendere in giro il padrone e quindi, dopo aver fatto allontanare Filolachete e gli altri banchettanti, fa i conti con Teopropide. Il padrone furioso inizia a torturare lo schiavo, ma successivamente arrivò Callidamate, il migliore amico di Filolachete, che riesce a distrarre il padrone dalla tortura che stava infliggendo. La commedia si conclude con Teopropide che perdona sia il suo servo Tranione e sia suo figlio. ° Caratteristiche principali
❏ Nella commedia è assente il prologo,
(introduzione) sostituito dal dialogo tra i due servi nel primo atto ❏ La commedia è caratterizzata dal tipico personaggio del Servus Callidus (servo astuto) ❏ Contiene molte battute oscene e a doppio senso, oppure altre che deridono la cultura greca ❏ Erano presenti anche i cantica, cioè le parti liriche della rappresentazione. Marcantonio Maria, Russo Maria Pia [3A LSU] Fonte: https://it.wikipedia.org