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Riassunto Decameron – Giornata III (Domenica)

o Introduzione
Spostamento ad un “bellissimo e ricco palagio” (dalla villa), bellissimo giardino molto
elogiato dai giovani  luogo dell’ordine/dell’equilibrio delle forze. Cantano e giocano,
ognuno come vuole, ambiente lieto e leggero, cfr. Purgatorio dantesco.
Tema: “chi alcuna cosa molto da lui disiderata con industria acquistasse o la perduta
ricoverasse”, ambito sessuale molto presente. Regina Neifile.
o Novella 1 (Filostrato)
Inizia Filostrato dicendo che è falso credere che le donne fatte monache non sentano più
“de’ femminili appetiti”. Luogo Firenze, monastero con otto donne con una badessa, uomo
(Nuto) lavoratore in giardino, poco salario, commandato sempre a bacchetta, se ne va,
Masetto interessato, ne va in guisa di uomo povero e mutolo, viene accettato, lavora bene.
Un giorno si riposa, due monache parlano dei loro desideri perché pensano che sia sciocco
Masetto, lo fanno, alla fine tutte le monache e pure la badessa seguono, Masetto “guarito”.
Tutto procede discretamente finché Masetto è vecchio e ricco. Battuta finale?
o Novella 2 (Pampinea)
Donna sono arrossite e hanno riso per la novella, novella di Pampinea si svolge a Pavia, re
dei Longobardi chiamato Agilulf con moglie Teudelinga, un pallafreniere innamorato di lei,
fa tutto ciò che potrebbe piacerle, vorrebbe pure andare a letto con la regina. Vuole fare
come Agilulf cioè andare dalla regina vestita da Agilulf, lo fa, poi viene il vero marito, la
donna è confusa e glielo dice, re capisce che è stato ingannato, va da tutti gli abitanti del
palazzo a sentir loro il polso, taglia i cappelli al pallafreniere, lui poi li taglia a tutti gli altri.
La mattina prossima il re dice solo che non sarebbe ripetuto per non perdere l’onore.
o Novella 3 (Filomena)
Beffa da gentiluomo a religioso. A Firenze, gentildonna maritata ad un artefice lanaiolo. Lui
si sente troppo buona per lui, non vuol essere toccata da lui (?). Dice ad un frate che c’è un
uomo che la segue/passa per la sua finestra, che lo dà fastidio. Frate molto preoccupato,
parla al ragazzo-amico, lui capisce, ne va di nuovo, e così via. Frate molto turbato, donna
non “può” dire niente per proteggere l’onore del tizio. Marito di lei va a Genova,
finalmente gli amanti possono essere insieme dopo che la donna è di nuovo stata dal frate
per dirgli che l’uomo sia venuto su la finestra, e così finalmente lui lo fa. Fine: narratore
prega che lo stesso succeda anche a lui e gli altri cristiani che lo vogliano. Attiva donna.
o Novella 4 (Panfilo)
“Madonna, assai persone sono che, mentre essi si sforzano d’andarne in Paradiso, senza
avvedersene vi mandano altrui”. Luogo Firenze, sucedette “a una nostra vicina”. Puccio di
Rinieri/Frate Puccio, uomo santo, chiesa spesso, forte regime dietetico, ecc. Torna da Parigi
un monaco chiamato don Felice, amicizia con Puccio, esso vuol diventare frate, don Felice
gli insegna la via alla santità cioè astenersi dalla donna, passare la notte a pregare e non
andarsene al letto della donna. Così viene fatto e Felice e la donna hanno un buon tempo.
Pure quando una notte scopre la donna sveglia, lei gli dice non ha mangiato e che per
questo non può dormire.
o Novella 5 (Elissa)
Spesso si crede che gli altri non sappiano nulla mentre in realtà non è vero. A Pistoia,
cavaliere messer Francesco, ricco ed avaro. Giovane Ricciardo, molto “pulito”, chiamato
Zima. Innamorato della moglie di Francesca, ha un pallafreno (unica cosa che manca a
Francesco per un suo viaggio). Condizione che Ricciardo può parlare all’amata, ma lei non
può rispondere. Così viene fatto, Ricciardo le parla, lei tace ma si innamora pure, poi lui
risponde per lei per farla sapere dove/come si potrebbero incontrare. Zima inganna il
cavaliere, esso se ne va in viaggio e i due amanti si divertono.
o Novella 6 (Fiammetta)
A Napoli, giovane ricco chiamato Ricciardo Minutolo, maritato ma si innamora in Catella,
moglie di Filippel Sighinolfo, anch’essa ricco e nobile. Amore dunque infelice. Estate,
spesso al mare, Ricciardo ci va sapendo che pure Catella c’è. Le dice una bugia che Filippel
ha un’amante e si incontrino in un bagno. Così riesce a persuadere Catella di andarci e si
traveste da Filippel. Così Catella fa una scena pensando di parlare al suo marito. Poi
Ricciardo rivela che è lui. Per calmare Catella arrabbiatissima la dice che se dice qualcosa
sarebbe rotto il suo onore e lui direbbe che non è vero. Alla fine lui si calma e si divertono
insieme. Fine tipica.
o Novella 7 (Emilia)
A Firenze. Nobile giovane (Tedaldo degli Elisei), innamorato di monna Ermellina che è
maritata a Aldobrandino Palermini. Tedaldo è triste, se ne va ad Ancona in guisa di Filippo
di San Lodeccio, lavora per un mercatante. Torna a Firenze per amore, travestito da
pellegrino. Lì vede vestiti quattro suoi fratelli vestiti di nero, si pensa che sia lui il morto
(cfr. Mattia Pascal) e Aldobrandino è in prigione. Parla alla donna che potrà liberare il suo
marito. Confessa che da giovane ebbe fieramente amato Tedaldo, ma poi un frate la
spaventò (ipocrisia dei frati). […] Tedaldo si mostra alla donna (anello che lei gli ebbe dato
molto tempo fa). Così viene risolta la storia, Tedaldo mostrandosi vivo, e si trovano pure gli
assassinatori dell’altro uomo (i due fratelli al’albergo). Tedaldo e la donna vanno a letto
insieme. Festa, morto si chiamava Faziuolo, gli amanti si frequentano ancora di nascosto.
Fine tipica.
o Novella 8 (Lauretta)
Badia in Toscana, nuovo abato che si diverte sempre con le donne anche se pare
santissimo. Ferondo e sua moglie bellissima, vengono nella badia alcune volte, donna vuole
confessarsi dal monaco. Marito molto geloso, lei ne soffre, abate dice che il marito
dovrebbe andare in Purgatorio, cioè morire e se Dio vuole rinascerà. Donna per iscambio
dovrebbe dare il suo amore al monaco, viene persuasa. Poi Ferondo riceve un polvere che
lo fa addormentare, tutti pensano che sia morto. Moglie e monaco si divertono a lungo,
sempre a guisa della visitazione ordinaria. A Ferondo quando si sveglia viene detto che si
trova in Purgatorio, per dieci mesi. Sua moglie è incita, Ferondo viene fatto uscire
promettendo di non essere più geloso e tutti pensano che il figlio sia il suo. Fine tipica.
Focus sulla sciochezza di Ferondo (“pensa che la moglie sia incita esattamente nove mesi”,
calcolo che non torna). Analisi!
o Novella 9 (Neifile)
Modestia iniziale della novellatrice, in Francia un conte chiamato Isnardo con un suo
medico chiamato Gerardo. Entrambi hanno figli che crescono insieme. Giletta, figlia di
Gerardo, s’innamora di Beltramo, figlio di Isnardo. Morto il conte, Beltramo se ne va a
Parigi, poi morto pure il medico, Giletta vorrebbe anche andarci ma non può senza parere
strano. Al re viene poi una fistola non curabile, Giletta ci va e dice che potrebbe guarirla. Il
re non la crede, ma se riuscisse, potrebbe sposare Beltramo (desiderio di lei). Così fatto, il
re guarisce e il matrimonio viene fatto, contro volontà di Beltramo. Dopo il matrimonio,
Beltramo non torna al suo contado, Giletta però ci va e mette tutto tutto in ordine.
Beltramo dice che non ci sarebbe andato se lei non avesse un suo anello e figlio, cosa
impossibile se non ci vedono mai. Lei intende di separarsi, le persone nel contado sono
tristi perché davvero l’amavano. Lei si trasveste da povera pellegrina in Toscana. Lì impara
che Beltramo ha +- un’amante, parla alla madre di quella che le aiuta. Attraverso la figlia,
Giletta riesce ad avere l’anello + di andare a letto con Beltramo, gravidanza. Giletta poi va a
Montpellier e dice al marito che ha sia l’anello sia due figli. Lui prima arrabbiato, poi
cambia idea e s’innamora di lei e vivono felicemente.
o Novella 10 (Dioneo)
Rimettere il diavolo in Inferno. Città di Capsa, uomo ricco con figlia chiamata Alibech, non
cristiana. Sentiva dire che si possa servire a Dio, chiede alla gente come fare – risposta:
fuggendo tutte le cose del mondo, nel diserto. Lei ne va molto motivata senza dire niente a
nessuno, incontra persone che le dicono di andare avanti che altri lo sappiano meglio di
loro. Incontra finalmente l’eremita Rustico. Lei le insegna come rimettere il diavolo in
Inferno. Attrazione sessuale di notte, spiega alla ragazza che sia il diavolo questo e che lei
ce l’abbia l’Inferno dentro, così lo fanno molte volte e a lei piace molto. Alla fine lo fanno
quasi troppo volte che a Rustico inizia a far male. Alibech ritorna in città quando tutta la
sua famiglia è morta in un fuoco. Tutti ridono amichevolmente di lei quando racconta.
o Conclusione
Si ride molto dell’ultima novella. Tema Giornata IV: amori che ebbero infelice fine, bellezza
del giardino, fino a cena ognuno si diverte, Lauretta canta una ballata di amore infelice 
prolessi per la giornata successiva? Si va a dormire.
o Conclusione dell’autore
Rievocazione delle “nobilissime giovani” (donne), l’opera viene chiamata una “lunga fatica”
con l’obiettivo di dilettare le done. Anticipa alcune critiche possibili. Troppa licenziosità per
donne gentili  non è disdegnoso se trattato con parole buone (come fece lui) + la qualità
delle novelle lo richiedeva. Discorso degli organi sessuali + libertà del pintore. Diversi stili di
lingua nei diversi luoghi  qui nel giardino. Serve tutto a qcs mentre è male per qcs altro +
se si è buoni si capirà bene, mentre “Niuna corrotta mente intese mai sanamente parola”
 si possono fare entrambe le cose delle sue novelle. Critica che altre novelle sarebbero
state migliori + non tutte belle  nessuno fa sempre ed esclusivamente cose perfette se
non Dio (similitudine del campo perfettamente coltivato in cui ci sono ancora delle erbette
che non ci dovrebbero stare. Novelle troppo lunghe  per studenti forse sì, ma le lettrici
hanno tempo. Argomenti troppo lievi per gli uomini seri  novelle destinate alle donne.
Lingua velenosa perché dice la verità dei frati  molta ironia (anche in generale). Fine e
ringraziamenti.

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