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Attività asincrona storia: pag.

528-529
 In primis ciò che ha scaturito il dibattito tra Parlamento e Carlo II fu il
problema della successione al trono, dal momento che quest’ultimi non aveva
figli il successore sarebbe stato suo fratello Giacomo II, il quale si era
convertito al cattolicesimo nel 1670. Per questo una parte del Parlamento nel
1679 propose di scartarlo dalla lista Ldei possibili successori al trono. In
quell’anno il Parlamento riuscì ad emettere un atto molto importante,
l’Habeas Corpus Act contro le ripetute violazioni commesse da Carlo II in tutti i
possedimenti britannici.
 La legge, sulla base della Magna Charta, vietava ogni tipo di arresto arbitrario
e stabiliva il diritto del detenuto a conoscere i motivi della propria
imputazione e a ottenere un regolare processo, ciò voleva dire che ogni
persone arrestata per ordine di un giudice o tribunale deve essere condotta al
cospetto del medesimo giudice o tribunale, in modo da impedire appunto
ogni arresto o detenzione arbitraria.
 Sanciva quindi una legge per meglio assicurare la libertà del suddito e per
impedire un imprigionamento nei territori d’Oltremare. Consiste in un ordine
emanato da un giudice all’autorità pubblica, o direttamente alla prigione, di
portare entro un termine (3 giorni per l’esattezza) un prigioniero al proprio
cospetto per indicare i motivi del proprio arresto e consentirgli così di
difendersi dall’accusa che gli è stata mossa.
 L’arrestato, per richiedere l’Habeas Corpus, poteva fare appello al Lord
Cancelliere o al Lord Guardasigilli, o ad un qualsiasi giudice di Sua Maestà o ai
Baroni dello Scacchiere che rivestono il grado del cappuccio.
 Nessuna persona che sia stata liberata o rilasciata a seguito di un Habeas
Corpus non potrà essere di nuovo imprigionata o detenuta per lo stesso
delitto, tranne per ordine legale e procedimento del tribunale in cui tale
persona sarà tenuta a comparire per impegno su cauzione.
 Tutte le persone considerate libere potevano godere dei diritti garantiti
dall’Habeas Corpus Act e potevano essere “danneggiate” solamente dal
giudizio legale dei suoi pari e dalla Legge del Paese, mentre la Magna Charta
garantiva gli interessi solo dei vassalli del re e gli uomini di condizione libera,
contadini e servi ne rimanevano esclusi. L’Habeas Corpus riguardava proprio i
diritti di ogni persona in caso di arresto, mentre con la Magna Charta si stipula
per la prima volta che la legge del Paese non sarebbe stata una decisione
unilaterale del sovrano, ma bensì una volontà collegiale, scaturita da un
accordo bilaterale tra il sovrano e il consiglio di garanzia formato da 25 baroni.

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