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DIRITTI

Cosa sono i diritti?


Avere un diritto significa avere la pretesa legittima
che un altro soggetto, individuale o collettivo,
persona fisica o giuridica, faccia o non faccia un
qualcosa
Questa pretesa presuppone, ed esprime a sua volta,
una condivisa distribuzione degli oneri sociali
È necessario disporre della forza di un terzo che
assicuri la possibilità di far rispettare il diritto
Una società si ordina determinando i diritti e gli
obblighi dei suoi componenti, ma i diritti non sono
solo quelli già previsti dall’ordinamento
Il sociologo inglese T.H. Marshall nel 1949 scrive
“Cittadinanza e classe sociale” saggio fondamentale
sul tema della cittadinanza e dei diritti ad essa
inerenti. Nel delineare l’evoluzione storica dei
diritti, Marshall individua una tripartizione fra:

diritti civili: tutela della libertà individuale

diritti politici: partecipazione all’esercizio del


potere politico

diritti sociali: attribuzione all’individuo di


determinati benefici da parte dello Stato
Il giusnaturalismo
L’evoluzione dei diritti è lenta e in gran parte graduale:
la loro grande affermazione nella Rivoluzione francese
e americana è preceduta da un’elaborazione che parte
nel ‘500-‘600
Seconda Scolastica (soprattutto De Vitoria e Suárez):
etica naturale universale fondata sulla legge naturale,
alla quale possono accedere tutti gli esseri umani in
quanto esseri razionali
Riforma protestante: Lutero e Calvino
Il giusnaturalismo
L’Europa è dilaniata dalle guerre di religione
Fine dell’unità religiosa medievale  nuova legittimazione
Necessità di un sovrano forte  riflessione sull’assolutismo e
i suoi limiti
Ugo Grozio: teorizza lo stato di natura  l’individuo è
colto nella sua essenza umana, fuori dalle relazioni di
potere e obbedienza proprie della società
Individuo in quanto tale, non in relazione alle prerogative
e agli oneri della società cetuale:
libertà
uguaglianza
Libertà: nell’essenza o nell’esistenza?
Magna Charta Libertatum (1215)
Il re Giovanni Senza Terra è costretto a riconoscere, e a
impegnarsi a rispettare, alcune libertà fondamentali
che, pur concernendo prevalentemente i grandi
feudatari costituiranno una prima statuizione dei
diritti degli uomini liberi:
 39. Nessun uomo libero sarà arrestato, imprigionato, multato,
messo fuori legge, esiliato o molestato in alcun modo, né noi
useremo la forza nei suoi confronti o demanderemo di farlo ad
altre persone, se non per giudizio legale dei suoi pari e per la
legge del regno
Petition of Rights (1628)
Il re Carlo I Stuart è costretto ad accettare tale rivendicazione
dell’intangibilità della libertà personale e del diritto del
Parlamento a controllare la legittimità delle richieste del re in
materia fiscale:
 [III] Considerando che è anche fissato e stabilito, dallo statuto chiamato la
"Grande Carta delle libertà d'Inghilterra ", che nessun uomo libero potrà essere
arrestato o messo in prigione, né spossessato del suo libero allodio, né delle sue
libertà o franchigie, né messo fuori dalla legge o esiliato, né molestato in
nessun'altra maniera, se non in virtù di una sentenza legale dei suoi pari o delle
leggi del paese.
 [X]… supplicano umilmente la Vostra Eccellentissima Maestà che nessuno, in
avvenire, sia costretto a fare alcun dono gratuito, alcun prestito di danaro, alcun
particolare presente, né a pagare alcuna tassa o imposta senza il consenso
comune dato per atto del Parlamento; che nessuno sia chiamato in giustizia, né
obbligato a prestare giuramento, né obbligato a un servizio, né arrestato,
inquietato o molestato in occasione di queste tasse, o del rifiuto di pagarle; che
nessun uomo libero sia arrestato o detenuto nella maniera indicata sopra...
 
Habeas Corpus Act (1679)
Promulgato dal Parlamento contro il re Carlo II al fine di evitare gli
abusi perpetrabili ai danni dei cittadini tratti in arresto. Sancisce il
diritto di ogni imputato a conoscere le cause del suo arresto e a
ottenere la libertà provvisoria dietro pagamento di adeguata
cauzione.

…sia sancito per legge (...) che ogni qualvolta una o più persone porteranno un Habeas
Corpus indirizzato a uno sceriffo, carceriere, agente o chiunque altro, nell'interesse di
una persona in loro custodia, il detto funzionario, o funzionari, e i suoi o i loro
dipendenti o sostituti, entro tre giorni dalla consegna del rescritto nel modo indicato
deve dare esecuzione a tale rescritto, e portare o far portare il corpo della parte così
incarcerata o detenuta davanti al Lord Cancelliere o al Lord Guardasigilli d'Inghilterra
allora in carica, oppure davanti ai giudici o baroni del tribunale che avrà emanato il
detto rescritto (...); e allora (il funzionario) deve ugualmente specificare le ragioni della
detenzione o carcerazione (...).
Bill of Rights (1689)
A differenza della Petition of Rights non si tratta di una richiesta
presentata al sovrano, bensì di una autonoma affermazione di diritto.
Non a caso, il nome completo è Atto che dichiara i diritti e le libertà dei
sudditi, e che dispone sulla Successione della Corona:
Considerato che il precedente re Giacomo II con l’assistenza di diversi cattivi
consiglieri, giudici e ministri da lui impiegati, ha tentato di sovvertire e di estirpare la
religione Protestante, e le leggi e le libertà di questo reame:
1. assumendo ed esercitando il potere di dispensare da e sospendere le leggi e l’esecuzione
delle leggi senza il consenso del Parlamento; [...]
4. esigendo tributi per la Corona e per il suo uso, con pretesa di prerogativa, per un tempo
e con modalità diverse da quelle concesse dal Parlamento;
7. violando la libertà delle elezioni dei membri chiamati a servire in Parlamento; [...]
11. e sono state imposte ammende eccessive e inflitte punizioni illegali e crudeli;
12. e sono state date numerose assicurazioni e minacce di ammende e confische prima di
ogni condanna o giudizio contro le persone nei cui confronti questi si dovevano tenere.
Tutte queste cose sono totalmente e direttamente contrarie alle riconosciute norme e leggi
e libertà di questo reame.
Evoluzione dei diritti in Inghilterra
Locke:
Libertà
Proprietà
 spazioproprio e intangibile di un soggetto
 mezzo per soddisfare i suoi bisogni fondamentali

Il sovrano non crea l’ordine, lo tutela:


per questa tutela c’è un accordo fra il popolo e il sovrano
Il popolo è sciolto dal vincolo di obbedienza qualora il
sovrano non rispetti l’accordo
Libertà e proprietà sono la condizione necessaria e
sufficiente dell’ordine  la fede religiosa si trasforma in
scelta interiore
Costituzione degli Stati Uniti d’America
(1787)
 
È costituita da 7 articoli attinenti l’ordinamento giuridico nella sua
tripartizione fra potere legislativo, esecutivo e giudiziario, la
struttura federale della nazione, e le procedure di emendamento
della Costituzione stessa. Gli emendamenti sono 27; i primi 10 sono
stati ratificati nel 1791, e prendono il nome di Bill of Rights, dal
momento che statuiscono i diritti costituzionali dei cittadini.
Costituzione degli Stati Uniti d’America
(1787)
 

I: Il Congresso non potrà fare alcuna legge per il riconoscimento di


qualsiasi religione, o per proibirne il libero culto; o per limitare la
libertà di parola o di stampa; o il diritto che hanno i cittadini di
riunirsi in forma pacifica e di inoltrare petizioni al governo per la
riparazione di torti subiti.
 
IV: Il diritto dei cittadini a godere della sicurezza per quanto riguarda
la loro persona, la loro casa, le loro carte e le loro cose, contro
perquisizioni e sequestri ingiustificati, non potrà essere violato; e
nessun mandato giudiziario potrà essere emesso, se non in base a
fondate supposizioni, appoggiate da un giuramento o da una
dichiarazione sull'onore e con descrizione specifica del luogo da
perquisire, e delle persone da arrestare o delle cose da sequestrare.
Costituzione degli Stati Uniti d’America
(1787)
 V: Nessuno sarà tenuto a rispondere di un reato che comporti la pena
capitale, o comunque infamante, se non per denuncia o accusa fatta
da una grande giuria, … né potrà essere obbligato, in qualsiasi causa
penale, a deporre contro sé medesimo, ne potrà essere privato della
vita, della libertà o della proprietà, se non in seguito a regolare
procedimento legale (without due process of law); e nessuna
proprietà potrà essere destinata ad un uso pubblico, senza un giusto
indennizzo.
 VI: In ogni processo penale, l'accusato avrà il diritto di essere
giudicato sollecitamente e pubblicamente da una giuria imparziale
dello Stato e del distretto in cui il reato è stato commesso (i limiti del
quale distretto saranno stati precedentemente determinati per legge);
e avrà diritto di essere informato della natura e del motivo
dell'accusa; di esser messo a confronto con i testimoni a suo favore, e
di farsi assistere da un avvocato per la sua difesa.
la Rivoluzione francese
L’esperienza inglese ispira diversi pensatori francesi
dell’Illuminismo
Viene evidenziata la differenza fra la realtà come
dovrebbe essere e come invece è (e come potrebbe
essere)  riforma
Dichiarazione dei diritti (26 agosto 1789):
i diritti si dichiarano, non si creano
a proclamarli è la nazione
diritti e nazione diventano i due pilastri del nuovo ordine

I diritti naturali diventano civili


Dichiarazione dei diritti dell'Uomo e del
Cittadino (1789)
È volta a riconoscere “…i diritti naturali, inalienabili
e sacri dell'uomo”:
 Articolo 1: Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti.
Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull'utilità
comune.
 Articolo 2: Il fine di ogni associazione politica è la conservazione dei
diritti naturali ed imprescrittibili dell'uomo. Questi diritti sono la
libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenza all'oppressione.
 Articolo 3: Il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella
nazione. Nessun corpo, nessun individuo può esercitare un’autorità
che da essa non emani espressamente.
la Rivoluzione francese
L’esaltazione della volontà della nazione fa sì che si ignori la
possibilità che il nuovo sovrano possa violare i diritti dei
singoli
Il conflitto fra le diverse anime della Rivoluzione ruota
attorno al concetto di libertà intesa come partecipazione alla
vita dello Stato  diritti politici
Principio di eguaglianza
Il «debito sacro» della nazione
 Olympe de Gouges: Dichiarazione dei diritti della donna e
della cittadina (1792)
Mary Wollstonecraft: A Vindication of the Rights of Woman
(1792)
La decapitazione di Olympe de Gouges (1793)
Il XIX secolo
Presa di distanza dalla Rivoluzione
Libertà e proprietà sono i cardini dell’ordine ottocentesco
In Inghilterra il sistema si consolida pacificamente e
gradualmente
In Francia, pur fra moti rivoluzionari e cambiamenti
costituzionali, si consolida il sistema incardinato nel Code
Napoléon
Carta francese del 1814:
 uguaglianza di fronte alla legge
 uguale trattamento in materia di imposte e di accesso alle cariche
civili e militari
 libertà individuale

 libertà religiosa e di culto


Il XIX secolo
Ambito culturale tedesco: libertà radicata nel Volk
Esigenza di ricondurre il soggetto a entità collettive
Libertà e proprietà sono al tempo stesso:
centro dell’ordine costituito
prodotto della relazione individuo-Stato
Nell’‘800 continua a svilupparsi il tema della
partecipazione  proprietà come base dei diritti
politici
Il XIX secolo
Questione sociale:
Processo di industrializzazione
Nascita di nuove classi sociali
Strategie per affrontare la questione sociale
 La difesa della libertà e della proprietà porterà a un
aumento del benessere  Stato come mero custode
dell’ordine
 libertà e proprietà sono al centro dell’ordine sociale,
ma è necessario un intervento sussidiario dello Stato
 impegno amministrativo dello Stato, leggi sociali
 Radicale cambiamento delle strutture sociali e
politiche
Il XIX secolo
Assemblea costituente francese del 1848  repubblica
«democratica» e «sociale», capace di mantenere le
promesse della Rivoluzione:
 diritto perfetto dell’individuo al preciso intervento della collettività
 non solo mero intervento assistenziale dello Stato, ma suo
diretto coinvolgimento nel processo produttivo
 L’ala moderata sostiene un diritto imperfetto  mera aspettativa
morale
Ordinamento imperiale delle fabbriche (1869):
soppressione di divieto di coalizione
Previdenza sociale (Germania, a partire dal 1883):
 assicurazione contro le malattie e gli infortuni
 assistenza a invalidi e anziani
Hubertine Auclert: La Citoyenne (1881)
Una suffragetta svenuta in seguito a scontri con oppositori del
movimento (Gran Bretagna, inizi del Novecento)
Un volantino che descrive gli abusi subiti dalle suffragette nel
carcere di Walton, Liverpool (Dicembre 1909)
Alimentazione forzata (ca. 1909)
Autorizzazione maritale di Ersilia Bronzini Majno (12 marzo 1905)
Costituzione di Weimar (1919)
Il nome corretto è “Costituzione dell’Impero Germanico”; rappresenta il primo caso di
Costituzione nella quale sono inserite previsioni relative ai diritti sociali.
 Art. 151 – L’ordinamento della vita economica deve corrispondere alle norme
fondamentali della giustizia e tendere a garantire a tutti un’esistenza degna dell’uomo.
In questi limiti è da tutelare la libertà economica dei singoli...
  Art. 153 – La proprietà è garantita dalla costituzione. Il suo contenuto ed i suoi limiti
sono fissati dalla legge... La proprietà obbliga. Il suo uso, oltre che al privato, deve essere
rivolto al bene comune.
  Art. 155 – La ripartizione ed utilizzazione delle terre sono controllate con lo scopo di
impedire gli abusi e di assicurare ad ogni tedesco un’abitazione sana, ed a tutte le
famiglie tedesche, specie a quelle numerose, una casa ed un patrimonio familiare
corrispondenti ai loro bisogni... La coltivazione ed utilizzazione della terra è un dovere
che i proprietari assumono di fronte alla collettività...
Art. 156 – Il Reich può, con riserva di indennizzo e per via legislativa, trasferire in
proprietà collettiva, con applicazione analogica delle norme vigenti per l’espropriazione,
le imprese economiche private suscettibili di socializzazione...
 Art. 165 – Gli operai ed impiegati debbono collaborare con gli imprenditori per la
determinazione delle condizioni di impiego e di lavoro e per lo sviluppo economico
complessivo delle energie produttive...
Il XX secolo
La Costituzione di Weimar corrisponde alla strategia
intermedia fra liberalismo e radicale cambiamento
La centralità dell’individuo viene attaccata sia dalla
rivoluzione bolscevica, sia dal fascismo e dal nazismo
 lotta contro i diritti:
Classe sociale
Stato-nazione
Popolo-razza
Cultura antitotalitaria
Katharine Burdekin: Swastika Night (1937)
Il XX secolo
Rifondazione della soggettività  diritti
sociali
Il Welfare State britannico
1911: National Insurance Act (David Lloyd
George)
Report on Social Insurance and Allied Services
(Lord Beveridge, 1942)
Governo laburista (1945):
 NationalHealth Service (NHS) 1948
 Potenziamento della National Insurance

Assemblea costituente italiana (1946-1948)


Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
(1948)
• Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite
ha approvato la Dichiarazione Universale dei Diritti
dell'Uomo. Si tratta di un documento che, per la prima volta,
concerne non solo i cittadini di un singolo Stato, ma l’umanità
intera.

• L'Assemblea Generale proclama la presente Dichiarazione Universale dei


Diritti Dell'Uomo come ideale da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le
Nazioni ...

• Articolo 23: Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta


dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione
contro la disoccupazione… Ogni individuo che lavora ha diritto ad una
remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua
famiglia un'esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se
necessario, ad altri mezzi di protezione sociale...

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