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COSTITUZIONE

DELL’IMPERO DI CALAMIDE

L’assemblea costituente, che nella seduta del 1846 ha approvato la


costituzione dell’impero di Calamide attraverso la XIII disposizione finale
della costituzione;
PROMULGA
La costituzione Calamidiaca nel seguente testo:

Principi Fondamentali

Art.1.
L’Impero di Calamide è unico, indivisibile e comprende tutti gli ex stati
che hanno aderito alla MAGNA CHARTA. Fondato sulla religione e sul
lavoro. La sovranità appartiene al Sommo Sacerdote ed al Princeps
Maximus, che la esercitano nelle forme e nei limiti imposti da Calamide.
Art.2.
L’Impero riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, a meno
che vada contro le volontà di Calamide e di chi ne è sua vece. Si richiede
l’adempimento dei doveri inderogabili dell’uomo di solidarietà religiosa,
politica, economica e sociale.
Art.3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito dell’Impero rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà, l'eguaglianza dei cittadini e la
religione di Calamide, impediscono il pieno sviluppo della persona umana
e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,
economica e sociale dell’impero.
Art.4.
L’Impero riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le
condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la
propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso
spirituale e materiale della società.
Art.5.
La repubblica tutela con apposite norme le minoranze culturali.
Art.6.
La libertà delle singole colonie “d’America et d’Africa” è vincolata dai
patti di Reykjavík e pertanto indiscutibile. Non è necessario il
procedimento di revisione della costituzione nel caso venisse proclamata
una nuova colonia in un altro continente ma basterà cambiare la clausola
7-bis dei patti di Reykjavík.
Art.7.
L’unica religione professabile e riconosciuta è il Calamidesimo Argivo. La
professione di altre eresie o religioni è severamente vietata e punibile dalla
legge attraverso gli inquisitori. Questo articolo prevale su tutti i diritti
garantiti precedentemente.
Art.8.
La pena di morte può essere applicata solo dal concilio ristretto della Santa
Sede composto dal Sommo Sacerdote in carica per volere di Calamite e dai
suoi profeti. Il sistema giudiziario e la legge marziale non hanno il potere
di condannare a morte a meno che il sommo sacerdote non dia loro il
consenso.
Art.9.
L’Impero promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e
tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della
Nazione.
Art.10.
La dichiarazione di guerra è competenza del Princeps Maximus ma può
essere deviata e/o bloccata dal diritto di Veto del Senato o del Sommo
Sacerdote. La dichiarazione di guerra non può essere applicata senza
l’apposito casus belli.
Art.11.
La bandiera dell’impero di Calamide è il simbolo del Calamidesimo.

Principi dell’ordinamento dell’Impero

Art.12
La guida assoluta dell’impero è Calamide. Suo messaggero per rivelazione
è il Sommo Sacerdote che è a sua volta presidente del senato, eletto dal
popolo, capo della Santa Sede e capo dei seguenti ministeri: Interno,
Religione, Cultura/Ambiente, Istruzione, Informazione e Giustizia. La
carica del Sommo Sacerdote è a vita come quella del suo collega, di pari
importanza, il Princeps Maximus. Quest’ultimo per eredità è a capo
dell’esercito, Presidente del consiglio e dei seguenti ministeri: Difesa,
Economia e commercio, Sanità, Sviluppo, Infrastrutture, Esterno.
Entrambi hanno diritto di Veto nel caso venissero minacciati gli interessi
delle proprie aree di interesse, ridimensionate e precisate dal sistema
giuridico, e devono rispettare le leggi della costituzione invariabili. Il
senato promulga le leggi con la maggioranza, è composto da due soli
partite: Alcamene e Agelada. Per accedere al senato e/o alle più alte
cariche di governo bisogna avere il consenso del Sommo Sacerdote, per il
senato ed i suoi Ministeri, o del Princeps Maximus, per i suoi Ministeri.
Art.13
Il potere è spartito tra Legislativo (Senato), Esecutivo, obbligato far valere
le leggi del legislativo, (Princeps Maximus e il suo Gabinetto) e il
giudiziario che regola e si assicura che le leggi siano rispettate (Sommo
Sacerdote e sottostanti da lui nominati). La costituzione non può essere
modificata.

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